COME MARCARE L’IMBALLO SECONDARIO IN CARTONE

L’imballaggio secondario è la scatola che contiene le singole unità di vendita per il consumatore e per garantire la tracciabilità.

In molti settori, è necessario marcarlo con data e lotto di produzione e/o codice a barre.

Le soluzioni di marcatura disponibili sono molteplici e devono essere selezionate in base alle informazioni e alla grafica da stampare, al tipo di imballo e al volume di stampa medio giornaliero.

Come stampare il lotto, il codice a barre e il proprio logo sull'imballo secondario

Marcatori a cartuccia TIJ

Negli ultimi tempi la scelta di molte aziende si sta indirizzando verso la tecnologia a cartuccia TIJ perché è semplice da utilizzare, genera stampe di ottima qualità e non ha bisogno di manutenzione.

Una tecnologia sempre pronta all’uso.

La tecnologia a cartuccia è implementata in marcatori grafici ad alta risoluzione con i quali è possibile stampare testi, codici a barre e immagini più complesse come loghi , anche ad alta velocità su qualsiasi superfice sia porosa che non assorbente, come plastica, vetro e metallo.

Inoltre, è possibile utilizzare inchiostri a base acqua o solvente in vari colori in funzione della superfice da marcare.

Quanto è grande l’area di marcatura?

Ci sono versioni compatte che integrano una singola cartuccia o sistemi con console separata per la configurazione del marcatore,  che possono integrare  fino a 4 teste di stampa per raggiungere un’area di stampa con altezza massima di  100 mm.

Quale inchiostro ti occorre nel marcatore?

Per la marcatura di superfici porose come il cartone si possono utilizzare inchiostri a base acqua: in questo caso i marcatori possono essere dotati di un serbatoio di inchiostro esterno collegato alle cartucce denominato bulk, idoneo per elevati volumi di stampa.

Se invece devi marcare su superfici metalliche come latte di olio o flaconi cosmetici, dovrai utilizzare una cartuccia a inchiostri pigmentati.

Quale marcatore scegliere per l’imballo secondario?

Sul mercato esistono molteplici modelli, con 1 o più teste di stampa.

Per scegliere il marcatore idoneo alle specifiche esigenze è necessario fare un’analisi su:

  • elementi da stampare (data, lotto, codice a barre, loghi, testi)
  • dimensione della stringa da stampare
  • volume di stampa
  • velocità del nastro trasportatore
  • numero di imballi da marcare al minuto

Marcatore automatico per imballi in cartone

Soluzioni di marcatura manuale

Se devi marcare pochi imballi al giorno, puoi ricorrere ad un dispositivo di marcatura manuale.

Queste sono le nostre proposte con area di stampa da 12.7 mm, 25.4 mm e 100 mm.

Se ti occorre un marcatore per la stampa sull’imballo secondario, contattaci per approfondire con noi i tuoi requisiti di stampa e scegliere la soluzione giusta

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Ing. Cristina Urbisaglia

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LETTORI DI CODICI A BARRE WIRELESS COME FUNZIONANO

I lettori di codici a barre wireless consentono di gestire il magazzino o il punto vendita in completa mobilità senza il vincolo dei cavi.

Vengono prodotti in differenti modelli per soddisfare qualsiasi esigenza operativa.

Per scegliere il lettore di codice a barre senza fili adatto alle tue specifiche esigenze ti consiglio di non fare una ricerca basandoti solamente sul costo più basso.

Ricordati, nessuno ti regala niente e se un lettore ha un prezzo più basso è perché ha un valore tecnologico e quindi delle prestazioni inferiori.

Prima di acquistare un lettore analizza quali sono le tue esigenze di lettura.

In questo articolo spieghiamo quali sono i parametri fondamentali sui quali devi focalizzare la tua attenzione prima di scegliere.

Non devi diventare un esperto di lettori wireless, ma ti indichiamo le domande giuste che ti aiutano a scegliere il modello più adatto.

lettore wireless zebra

Come e dove desideri utilizzare il lettore wireless?

I lettori senza fili hanno solitamente una base ricetrasmittente, comunemente chiamata cradle (culla)che deve essere collegata la PC e che oltre a realizzare la connessione wireless tra PC e lettore hanno anche la funzione di ricarica del lettore.

Ci sono modelli che al posto della culla sono dotati di chiavetta usb che devi inserire nella porta USB del PC. Questa è una soluzione meno ingombrante del cradle, ideale se non hai spazio.

Il vantaggio dei lettori dotati di cradle è che la base offre un appoggio del lettore quando non lo utilizzi e ti permette di utilizzarlo a presentazione mentre lo ricarichi.

Ci sono poi modelli di lettori Bluetooth progettati per essere associati a smartphone, tablet e Pc. Solitamente hanno dimensioni estremamente compatte ideali per essere utilizzati in abbinamento con uno smartphone o un tablet.

Quindi analizzare il modo, l’ambiente, la specifica situazione operativa ti aiuterà a circoscrivere la tua scelta al modello più indicato per la tua applicazione.

Se utilizzerai il lettore in un punto vendita o su una scrivania un modello con la basetta, se hai spazio, è la soluzione più efficiente.

Se invece hai poco spazio puoi optare per un lettore con chiavetta usb, meno ingombrante, ma poi ti dovrai ricordare di caricare il lettore a fine turno di lavoro.

I lettori wireless senza base possono essere ricaricati come uno smartphone, attraverso un cavo USB che puoi connettere al PC o ad un alimentatore.

Se invece ti occorre un lettore wireless per abbinarlo allo smartphone o tablet allora i modelli più adatti hanno un fattore di forma compatto, che puoi tenere comodamente in tasca o agganciato ad un cordoncino da collo.

Scegli il gruppo ottico adatto alla lettura dei tuoi codici a barre

Quando acquisti un lettore la prima domanda che dovrebbero farti è: quali codici devi leggere?

Leggi codici 1D, cioè monodimensionali, con barre e spazi come l’EAN 13, il codice 128, l’interleaved 2 di 5, il codice 39 oppure devi leggere anche codici 2D come il QR Code o il Data Matrix?

I lettori con ottiche 2D leggono sia i codici bidimensionali che i codici monodimensionali, mentre i lettori 1D leggono solo i codici con le barre.

Quindi la scelta dell’ottica giusta è un requisito fondamentale sul quale devi soffermarti, anche perché hanno costi differenti.

Devi valutare le tue esigenze di lettura attuali e future, ma se devi leggere solo codici 1D perché acquistare un lettore bidimensionale?

Considera che se hai un’etichetta prodotto con 2 o più codici a barre monodimensionali ravvicinati, ad esempio posizionati in colonna, la lettura con un lettore 2D potrebbe crearti problemi legati alla difficoltà di decodificare il codice corretto.

I lettori 2D hanno un’area di scansione più ampia e il puntamento dello specifico codice è più difficoltoso e rischi di leggere il codice sbagliato se non allinei il dispositivo perfettamente. 

Ti occorre un lettore wireless? Guarda i modelli sul nostro sito

Portata radio e distanza di lettura: a quale distanza devi leggere il codice a barre?

Questi 2 parametri sono comunemente confusi, ma nei lettori wireless esprimono caratteristiche differenti:

  • portata radio
  • distanza di lettura

La distanza radio è un parametro che indica di quanti metri ti puoi spostare dalla base (il cradle o il ricevitore USB) per leggere il codice.

Ci sono lettori che arrivano a 10 m, altri a 40 o 50 mt per arrivare fino a 100 mt.

Quindi comprendi che nel prezzo del lettore sono incluse anche le prestazioni radio del dispositivo.

Quanto è grande il tuo magazzino? Di quale portata radio hai bisogno? Parlane con noi per scegliere il lettore giusto per te

Distanza di lettura o di decodifica

Questo parametro indica a quale distanza minima e massima il tuo lettore riesce a decodificare il codice a barre.

È un valore variabile che dipende dalla risoluzione di stampa, il contrasto e l’illuminazione ambientale.

Nelle specifiche tecniche dei lettori trovi le caratteristiche di distanza minima e massima di lettura in base alla risoluzione della famiglia espressa in mil ed è specifica del gruppo ottico che utilizza il lettore.

In breve, la distanza di lettura dipende dalla grandezza del tuo codice barre

Batteria del lettore: quanto dura?

Le prestazioni della batteria, nei dispositivi wireless, sono fondamentali.

Un buon lettore wireless dovrebbe garantirti l’utilizzo almeno per un intero turno di lavoro senza scaricarsi.

Anche questo è un parametro che dipende da quante scansioni esegui al minuto.

Se utilizzi il lettore in modo intensivo e per letture continue questo è un parametro che non devi assolutamente trascurare.

CONCLUSIONI

I lettori non sono tutti uguali, ricordati che compri sempre quello che paghi.

Se devi acquistare un lettore di codice a barre non scegliere da solo, gli innumerevoli modelli presenti sul mercato rischiano di creare confusione.

Chiamaci ti aiutiamo noi

Ing. Cristina Urbisaglia

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CLP: CREARE E STAMPARE ETICHETTE CONFORMI PER CANDELE PROFUMATE

Le candele profumate hanno un successo planetario e millenario e vengono prodotte sia su scala industriale che artigianale, costituendo un grande business.

Come per qualsiasi altro articolo, l’etichetta è un elemento integrato che accompagna la candela nel suo ciclo di vita: stimola l’acquirente nella sua scelta, avvalora la sorpresa del dono e partecipa all’effetto decorativo in salotti, bagni e camere da letto.

come stampare bollini adesivi per candele profumate in bicchiere

Trascurare la grafica dell’etichetta comporterebbe la perdita di quella fascia di clienti per cui il confezionamento è importante quanto il prodotto stesso.

Sia che si tratti di candele a colonna che di candele in bicchiere o in barattolo, l’etichetta ha lo scopo di promuovere il prodotto, descrivere le sue qualità e rafforzare la brand identity.

Classificazione, etichettatura e imballaggio di candele profumate

Il mercato connesso all’aromaterapia, che comprende anche diffusori per l’ambiente, incensi, oli essenziali da disperdere nel pot-pourri, fa uso di fragranze sintetizzate.

Alcune fragranze sono classificate come sostanze pericolose e i prodotti che ne contengono almeno una, in specifica concentrazione, devono attenersi alla normativa di etichettatura CLP (Classification, Labelling, Packaging).

L’etichetta deve riportare tutte le informazioni utili al consumatore per comprendere chiaramente i fattori di rischio nell’uso di tali miscele, e deve identificare in modo univoco le fragranze classificate come pericolose.

Gli elementi da inserire nell’etichetta di sicurezza di una candela profumata sono:

  • Identificazione del produttore
  • Peso della candela in grammi
  • Nome della fragranza
  • Sostanze presenti nella fragranza sintetica
  • Pittogrammi di pericolo
  • La dicitura WARNING o ATTENZIONE
  • Dichiarazioni di pericolo
  • Frasi di precauzione d’uso
  • Informazioni supplementari sulla fragranza, se ce ne sono
  • Codice UFI (è un codice alfanumerico che consente al personale medico di individuare in modo univoco la miscela pericolosa)
pittogrammi di pericolo e codice UFI per candele profumate

In fondo all’articolo troverai alcuni link utili per compilare la tua etichetta

Stampa le etichette per candele profumate

Ordinare etichette stampate per un piccolo business di candele artigianali di varie grandezze e composizioni, non è la scelta più vantaggiosa, perché sono presenti tanti dati variabili da stampare: elementi grafici, ingredienti, codice UFI e pittogrammi di pericolo congruenti con ciascuna fragranza o miscela.

I costi di una produzione tipografica dipendono dalla quantità ordinata per ogni variazione di grafica e di formato di stampa.

Se, per esempio, la candela profumata con fragranza lavanda è prodotta in 3 misure diverse, avrai 3 variazioni di formato dell’etichetta per quella singola fragranza.

Stampa in autonomia le etichette delle tue candele artigianali

Se hai una produzione artigianale di candele profumate puoi stampare in completa autonomia le tue etichette, acquistando una stampante di etichette e selezionando il materiale dell’etichetta adatto.

La scelta della tecnologia di stampa da utilizzare dipende dalla grafica presente sulla tua etichetta.

Se ancora non hai progettato la tua etichetta o vuoi rinnovarla, puoi consultare il nostro reparto creativo.

Inviandoci i tuoi prototipi di candela potremmo ideare la soluzione esteticamente più accattivante e funzionale.

template etichette adesive per candele profumate

Stampanti di etichette per candele profumate

Esistono stampanti di etichette a getto di inchiostro e stampanti di etichette a trasferimento termico.

Se ami uno stile colorato, ricco di immagini floreali, motivi geometrici, pattern astratti, ti occorrerà una stampante di etichette a getto di inchiostro.

Se il tuo brand è un sostenitore del minimalismo e preferisci etichette sobrie ed eleganti stampate con un solo colore, ti occorrerà una stampante a trasferimento termico.

Il trasferimento termico utilizza il calore della testina di stampa per sciogliere un nastro inchiostrante, chiamato ribbon, e trasferirlo sull’etichetta. I ribbon esistono in un vasto assortimento di colori, anche metallizzati oro, argento, rosso metal, blu metal.

Per entrambe le tecnologie di stampa negli shop online sono disponibili tanti modelli di stampanti, che promettono performance imbattibili!!!

Sarà vero?

Se vuoi stampare in autonomia le tue etichette un aspetto che non devi sottovalutare nella scelta del modello della stampante è:

  • la facilità di utilizzo
  • la bassa manutenzione
  • il supporto di software e driver che non facciano capricci con il tuo PC
  • l’assistenza di un rivenditore che sappia intervenire tempestivamente su ogni problema di stampa.

Conclusioni

Il consiglio che posso darti per stampare in modo professionale ed efficiente le tue etichette, è di non scegliere da solo se non hai l’esperienza di saper confrontare i vari modelli di stampante.

Elisabetta Urbisaglia

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Link utili per compilare la tua etichetta:

PITTOGRAMMI DI PERICOLO puoi scaricarli al link:

https://www.reach-compliance.ch/ghsclp/ghspictograms/index.html

DICHIARAZIONI DI PERICOLO puoi consultare questo link:

https://reachonline.eu/clp/en/annex-i.html

FRASI DI PRECAUZIONE guarda l’elenco al link:

https://reachonline.eu/clp/en/annex-iv-2.html

GENERATORE DI CODICI UFI:

https://ufi.echa.europa.eu/#/create

PORTALE ECHA per la registrazione dell’UFI al Centro Anti-Veleni:

https://poisoncentres.echa.europa.eu/it/tools

MARCATORE AUTOMATICO COMPATTO DA TAVOLO PER LA STAMPA DI DATA E LOTTO: DESKMARK

Un marcatore è un dispositivo di stampa diretta su materiali differenti dotato di inchiostri a rapida essiccazione con il quale puoi stampare su barattoli, vasetti, confezioni alimentari in plastica, contenitori per cosmetici, etichette, cartoni per l’imballo.

Spesso aziende di piccole dimensioni che gestiscono un numero di prodotti limitato utilizzano soluzioni completamente manuali per stampare data e lotto e questo implica un tempo dedicato alle operazioni di marcatura piuttosto lungo.

In questo articolo presentiamo una soluzione compatta, ma completamente automatica che ti consentirà di stampare data, lotto di produzione, codice a barre e altri dati variabili molto velocemente.

Il Deskmark è composto da un piccolo nastro trasportatore motorizzato, lungo solamente 60 cm e largo 20 che puoi utilizzare su un tavolo da lavoro con integrato un marcatore a getto d’inchiostro con tecnologia a cartuccia.

Il marcatore, fissato con staffe regolabili al nastro trasportatore, può stampare data di scadenza o di produzione, lotto, codici a barre, loghi e testi.

L’utilizzo di inchiostri a rapida essiccazione consente di  stampare su qualsiasi superficie, anche non assorbente come plastica, vetro e metallo.

Inoltre, il marcatore è dotato di un display touch dal quale puoi impostare le tue stampe e quindi completamente indipendente dal PC.

Puoi scegliere l’altezza della testina di stampa tra 2 opzioni:12,7 mm oppure 25,4 mm

Il Deskmark è una soluzione da tavolo che ha tutti i pregi delle linee di produzioni automatiche con un costo contenuto.

È ideale quando nel tuo processo produttivo devi marcare centinaia di prodotti: in questo caso una soluzione manuale o semi-automatica richiede comunque un impegno temporale e l’impiego di figure dedicate non trascurabile.

Inoltre, la marcatura manuale necessita sempre di un’attenzione maggiore nel posizionamento delle stampe per garantire un corretto allineamento e un risultato professionale.

Se vuoi ad esempio stampare sul bordo del tappo di un vasetto, manualmente è impossibile, mentre quando marchi in linea, poiché non c’è contatto tra il marcatore e il tuo prodotto, riesci ad ottenere una stampa nitida e sempre nella stessa posizione.

Quando devi pensare ad una marcatura automatica?

Negli ultimi anni le soluzioni di marcatura semi-automatiche si sono rapidamente diffuse grazie ai costi più contenuti, alla facilità di utilizzo e ad una progettazione accurata che rende questi dispositivi molto versatili, adattabili pressoché a qualsiasi applicazione.

Quindi puoi certamente utilizzare marcatori come il K6, il Reiner JetStamp, il JetBox per ottenere stampe professionali e resistenti sui tuoi prodotti, ma se devi marcare lotti da 1.000-2.000 pezzi alla volta dovresti optare per una soluzione completamente automatica.

Spesso ci chiedono quanto siano veloci i marcatori semi-automatici e la nostra risposta è sempre la stessa

Con una soluzione semi-automatica non è rilevante la velocità di stampa che è certamente elevata, bensì la tua manualità.

Devi comunque poggiare o avvicinare l’oggetto al dispositivo di stampa e procedere poi alla marcatura.

Se poi il tuo oggetto ha una forma irregolare o curvilinea o se devi posizionare la tua marcatura su una superfice molto ristretta questo richiede più tempo.

Quando un processo richiede manualità è sempre il tempo-uomo a fare la differenza e non il tempo-macchina.

Quindi per elevati volumi di stampa la soluzione più veloce è completamente automatica su un nastro trasportatore.

Il Deskmark è un marcatore completamente automatico, ma con un piccolo ingombro ad un costo contenuto.

Puoi utilizzarlo su un tavolo da lavoro o una scrivania da ufficio e riporlo nella sua box in legno quando non ti occorre.

Se hai bisogno di marcare i tuoi prodotti e non sai quale soluzione scegliere ti aiutiamo noi

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Ing. Cristina Urbisaglia

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COME FARE IL RESET DEL TERMINALE HONEYWELL CK65

Per ripristinare le impostazioni di fabbrica nel terminale Honeywell CK65 puoi seguire la procedura di factory reset descritta nei seguenti passaggi

come fare il reset del terminale Honeywell CK65
  • Spegni il terminale
  • Riavvia il terminale
  • Appena viene visualizzata la schermata iniziale “Honeywell”, premi contemporaneamente il pulsante di accensione e il pulsante verde
  • Utilizza il tasto verde o arancione per scorrere le opzioni visualizzate nella parte superiore dello schermo.
  • Premi il pulsante di accensione (power) per selezionare l’operazione di factory reset.

Stai cercando un terminale per gestire il tuo magazzino o operazioni di logistica?

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Contattaci per scegliere insieme a noi la soluzione adatta alle tue esigenze

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RENDERING: IL SEGRETO PER CREARE LA GRAFICA DELLE ETICHETTE

La stampa di etichette in autonomia è un processo ideale per le aziende con piccole produzioni.

Il vantaggio principale è la flessibilità, caratteristica necessaria quando i prodotti variano continuamente per grammature, ingredienti, stampa di dati variabili come lotto di produzione e data di scadenza.

Spesso una produzione artigianale lancia prodotti nuovi in via sperimentale e occorre un confezionamento accattivante e professionale da realizzare in breve tempo.

Il tempismo perfetto è ciò che serve alle piccole aziende per gestire il loro mercato altalenante.

Fornitura di contenitori, fornitura di etichette e progetti grafici sono elementi che devono essere accuratamente programmati.

L’etichetta adatta al contenitore

I contenitori possono essere cilindrici o affusolati, rigidi o comprimibili, opachi o trasparenti, in vetro o in plastica.

A seconda dei casi bisogna progettare la forma e la dimensione dell’etichetta affinché possa aderire perfettamente, contenere tutte le informazioni obbligatorie, visualizzare una grafica adeguata alla brand identity e valorizzare il prodotto.

A volte sulla scheda tecnica del contenitore è dichiarata la superficie massima etichettabile, quella che garantisce l’adesione perfetta e senza grinze di un’etichetta rettangolare.

Alcuni prodotti, tuttavia, richiedono etichette di forma più complessa di quella semplice rettangolare, includendo sigilli, collarini o altre forme irregolari.

L’utilità del rendering per progettare un’etichetta

Se ti occorre un progetto grafico prima ancora di avere tra le mani i contenitori che hai ordinato, puoi chiedere al tuo designer un rendering, ossia una simulazione 3D del risultato finale del progetto.

grafica etichette per confetture

Il render è motivante per il cliente come anteprima del suo investimento e utile al grafico, perché righelli e tavole di lavoro non sono gli strumenti rappresentativi del mondo tridimensionale.

Inoltre, per ogni contenitore esistono varie opzioni : etichetta unica frontale, etichetta doppia fronte-retro, etichetta completamente avvolgente, due etichette frontali di forme diverse, etichetta sul corpo di un barattolo più un sigillo sul tappo…un elenco sterminato di alternative.

Poter confrontare le varie possibilità con un rendering è una guida alla scelta che agevola la comunicazione tra designer e cliente.

Diversamente, se la grafica fosse stampata senza una preventiva simulazione, potrebbero verificarsi delle sproporzioni tra volume della confezione, testi e distribuzione delle immagini sull’etichetta.

Materiale dell’etichetta

Quando si ordina una fornitura di etichette, oltre alla dimensione e alla forma c’è il contributo artistico del materiale.

Esistono una serie di fattori non riproducibili virtualmente in un rendering: le consistenze, l’effetto tattile.

  • Carta opaca
  • Carta patinata
  • Carta lucida
  • Carta con trama
  • Polipropilene opaco
  • Polipropilene lucido
  • Poliestere perlato
  • Polietilene

… c’è un assortimento di materiali molto vasto per tutte le esigenze, con finiture per tutti i gusti.

Per quanto riguarda la resa del colore, una carta assorbe molto più inchiostro di una plastica, e una plastica opaca trattiene meglio il colore di una plastica con finitura lucida.

grafica etichette adesive per prodotti cosmetici

Per ogni materiale di etichetta ci vuole la giusta grafica

La carta patinata è ideale per esaltare i colori brillanti ed è il materiale universale per etichette di prodotti alimentari e cosmetici erboristici.

Una carta con trama potrebbe assorbire troppo inchiostro, scurire le tinte e far perdere i dettagli di un’immagine minuziosa. Sarebbe uno spreco per un’etichetta densa di colori che nasconderebbero il pregio della trama.

rendering grafica etichette per bottiglia di vino

Il polipropilene non assorbe ma è rivestito di un primer che cattura i pigmenti, per cui i colori risulteranno meno saturi ma con contorni ultra-definiti, soluzione ideale per immagini in qualità fotografica di cosmetici e generi alimentari da frigorifero.

Prima di avallare un progetto grafico adatto alla tua stampante di etichette a colori, è sempre opportuno eseguire dei test di stampa per calibrare definitivamente i colori.

Quale stampante è adatta alla tua grafica?

La stampante di etichette idonea alle proprie esigenze di stampa dipende da alcuni parametri tra cui:

  • numero di etichette da produrre ogni anno
  • dimensione dell’etichetta
  • accessori post stampa installabili come riavvolgitore, spellicolatore, taglierina (non tutti i modelli li supportano)
  • esigenze di connettività aggiuntive rispetto alla connessione standard USB/Ethernet

Una componente spesso trascurata nella scelta della stampante è la complessità del layout grafico da stampare.

In linea generale:

una stampante desktop è adatta per medio-bassi volumi di stampa, ossia alcune centinaia di etichette l’anno, per una grafica semplice con una distribuzione di colori discreta ma non uniforme sullo sfondo

Una stampante industriale è adatta per un volume di stampa di migliaia di etichette, per una grafica complessa di qualità fotografica, colori saturi che riempiono tutta l’etichetta.

Conclusioni

Per progettare un’etichetta ci vuole l’idea, la tecnica e l’esperienza diretta del disegnatore sui processi di stampa.

Ti occorre una soluzione per stampare in completa autonomia? Cosa stai aspettando? Chiamaci!

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LETTORE WIRELESS 2D CON DISPLAY: LEGGE, MEMORIZZA I CODICI A BARRE, VERIFICA L’INVENTARIO

Il lettore wireless 5208-SRC è un dispositivo unico, ricco di opzioni di configurazione, che puoi utilizzare in 3 modi differenti per soddisfare qualsiasi esigenza operativa.

In questo articolo analizziamo i punti di forza e i modi di impiego di questo eccezionale lettore wireless.

LEGGE TUTTI I CODICI

Il lettore legge sia i codici monodimensionali 1D che i codici 2D come il QR Code e il Datamatrix.

Quindi qualsiasi codice tu debba leggere è in grado di decodificarlo!!!

È dotato di un algoritmo di ricostruzione che scansiona anche codici danneggiati e stampati male.

Inoltre, legge anche dagli schermi di smartphone, tablet e PC.

IL LETTORE È DOTATO DI DISPLAY

Quante volte ti sei trovato a leggere un codice su un’etichetta affollata di altri codici e non sai esattamente quale codice tu abbia letto?

Il display a colori sul lettore ti mostra sempre l’ultimo codice letto.

Questa opzione è molto utile specialmente nei lettori 2D, dove non hai la sottile linea di scansione dei lettori laser e può capitare di puntare male il lettore e leggere un codice differente: attraverso il display potrai sempre controllare le letture effettuate.

LETTURA SENZA CAVI

Il lettore è wireless e ti consente di spostarti fino a 40 mt dalla base rice-tramittente

LEGGI E MEMORIZZA I CODICI

Il lettore può essere programmato nella modalità inventario, una modalità operativa utile quando si è in assenza di copertura radio o quando si deve fare un inventario con un semplice lettore di codice a barre cordless.

In questa modalità il lettore memorizza i codici a barre che leggi e li puoi scaricare in un secondo momento poggiando semplicemente il lettore nella base e premendo un tasto.

Immagina di dover fare un inventario dei tuoi poi prodotti in una zona lontana dal PC o in un magazzino dislocato in un’altra area.

Con questa modalità operativa puoi spostarti in qualsiasi parte della tua azienda, leggere il codice sui prodotti e poi scaricarli nel tuo programma o su un file Excel o Word.

Il lettore ha una capacità di archiviazione pari a 380.000 caratteri.

VERIFICA DEI PREZZI


Lo scanner 5208-SRC ti permette di verificare i prezzi dei tuoi articoli e visualizzarli sul display.

Ha una funziona unica e un semplice programma attraverso il quale puoi inviare al lettore un file Excel con il codice, la descrizione e il prezzo dei tuoi articoli.

Ogni volta che leggerai un codice presente nella lista che hai inviato al lettore lo schermo ti mostrerà la descrizione e il prezzo.

CONCLUSIONI

Il lettore 5208-SRC è dotato di funzioni avanzate di programmazione, uniche nel suo genere, che ti consentono di impiegarlo in molteplici attività di scansione.

Ha un’ergonomia confortevole e robusta, una capiente batteria da 2200 mAh per scansioni continue che ti garantiscono la copertura di un intero turno di lavoro.

Se vuoi un consiglio sul lettore più idoneo alle tue esigenze CONTATTACI

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Come fare un Inventario di magazzino con Excel e un palmare CON LETTORE DI CODICE A BARRE

In molte aziende si utilizza ancora Excel per gestire l’inventario.

Pur avendo gestionali performanti, in alcuni settori aziendali si preferisce utilizzare un foglio Excel, più facile e immediato da utilizzare per un semplice inventario.

Se sono sufficienti solo pochi campi come il codice articolo, la descrizione, la quantità e in alcuni casi l’ubicazione, sicuramente per molti Excel è la soluzione più conosciuta.

Abbiamo sviluppato l’applicazione GESTINV, per integrare un file Excel ed un palmare con lettore di codici a barre.

In questo modo il tuo flusso operativo sarà più veloce e privo di errori.

Come fare un Inventario di magazzino con Excel e un palmare CON LETTORE DI CODICE A BARRE

FUNZIONAMENTO

L’utilizzo è semplice, il file Excel viene importato nel palmare utilizzando la copertura wifi, in modo tale che l’operazione sia veloce e senza cavi.

Una volta pre-caricato il file si può iniziare la verifica dell’inventario.

La prima operazione da fare è leggere il codice a barre e se l’articolo è presente nel file pre-caricato viene visualizzata la descrizione, la giacenza e ubicazione.

A questo punto inseriamo la nuova quantità o confermiamo quella pre-caricata e questa operazione deve essere ripetuta per tutti gli articoli presenti in magazzino.

Inoltre, se durante l’inventario viene letto un codice a barre di un nuovo prodotto non presente nel vostro file Excel, possiamo inserire manualmente la descrizione, la giacenza e l’ubicazione, in modo tale che una volta ultimato il conteggio fisico degli articoli, il palmare ci restituisca un file aggiornato con tutte le referenze.

Ultimata la spunta si invia il nuovo file dal terminale al PC sempre tramite la connessione wifi: il nuovo file Excel avrà gli stessi campi del precedente file importato.

DESCRIZIONE DEL PROGRAMA INVENTARIO  GestInv

In questa sezione descriviamo le caratteristiche generali dell’applicazione GestInv

Nel menu “impostazioni generali”, ci sono due flag

  • descrizione obbligatoria
  • ubicazione obbligatoria

Questa opzione è stata implementata per andare incontro a esigenze diverse, quindi, ad esempio, impostando descrizione obbligatoria ogni volta che inserisci un nuovo articolo leggendo il codice a barre dovrai anche inserire la descrizione.

Lo stesso discorso è esteso anche al campo ubicazione che puoi rendere obbligatorio o meno.

Quando si legge un codice automaticamente si incrementa la quantità (diminuendola dalla giacenza se presente)

Se il codice a barre è presente in anagrafica viene visualizzata la descrizione, la giacenza e l’ubicazione

Se il prodotto non è presente nel file Excel ci sono 2 opzioni di funzionamento:

  1. Se i flag relativi alla descrizione e all’ubicazione sono attivi si devono inserire obbligatoriamente i relativi campi
  2.  Se i flag non sono attivi si può modificare la descrizione  e l’ubicazione,  oppure  se si preferisce si possono lasciare i campi vuoti

Il file di output conterrà i dati inseriti nel terminale con il seguente tracciato:

CodiceProdotto;Descrizione;Quantità;Ubicazione

Il file Excel da importare nel palmare dovrà essere formato dal seguente tracciato csv 

CodiceProdotto;Descrizione;Quantità;Ubicazione

L’unico campo obbligatorio è il codice prodotto.

Questa soluzione prevede la fornitura di un palmare Android robusto con lettore di codici a barre integrato e l’app GESTINV pre-installata.

Con molta semplicità potrai gestire il tuo inventario in Excel e poi, non preoccuparti per la configurazione e installazione, ci pensiamo noi.

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Codice a barre 128: caratteristiche, come leggerlo e come stamparlo

Il codice 128 consente di rappresentare caratteri alfanumerici senza sacrificare la densità del codice a barre; quindi, rimane un simbolo abbastanza compatto per rappresentare qualsiasi stringa di caratteri.

codice a barre 128 come leggerlo e  come stamparlo

È comunemente impiegato nella logistica dei magazzini e per l’identificazione degli articoli nell’ambito della vendita e grazie alla sua versatilità può essere utilizzato per qualsiasi applicazione.

Il codice 128 consente di codificare tutti i 128 caratteri del codice ASCII

Struttura del codice 128

Il codice 128 è composto dai seguenti elementi:

  • Quiet zone iniziale
  • Carattere di start
  • Caratteri che rappresentano i dati da codificare
  • Carattere di controllo
  • Carattere di stop
  • Quiet zone finale

APPROFONDIMENTO

La Quiet Zone è l’area bianca che circonda un codice a barre o un simbolo 2D che deve essere tenuta libera da qualsiasi testo, grafica o segno che ostacoli una corretta lettura del codice. 

Se sei interessato puoi approfondire al nostro articolo


La maggior parte delle simbologie di codici a barre stampa barre e spazi solo in due larghezze (largo e stretto), mentre il codice 128 utilizza quattro diverse larghezze, analogamente alla famiglia UPC/EAN.

Tuttavia, mentre la famiglia UPC/EAN utilizza quattro elementi (due barre e due spazi) per codificare un carattere, ogni carattere del Code 128 è rappresentato da sei elementi (tre barre e tre spazi).

Quindi il Code128 prevede una combinazione di 6 barre e spazi per ogni carattere, tranne il carattere di stop, che ne utilizza 7.

Sebbene ciò rappresenti una riduzione del 50 percento della densità dei caratteri, il codice 128 può rappresentare tutti i 128 caratteri ASCII.

Inoltre, a differenza di UPC/EAN, il codice 128 non è limitato alla codifica di soli numeri.

Set di caratteri

Per rappresentare tutti e 128 caratteri ASCII, ci sono tre set di caratteri (A, B, C), i quali possono essere fusi in un unico codice a barre

I tre set di codici di caratteri possono essere riassunti come segue:

128A (Insieme di codici A) include tutti i valori numerici (0-9), i caratteri alfabetici maiuscoli (A-Z), i segni di punteggiatura, sette caratteri speciali e i caratteri di “controllo” (valori ASCII da 00 a 95).

128B (Set di codici B) include tutti i valori numerici (0-9), i caratteri alfabetici maiuscoli e minuscoli (A-Z, a-z), i segni di punteggiatura e sette caratteri speciali (valori ASCII da 32 a 127).

128C (Set di codici C) include tutte le coppie di cifre da 00 a 99 e tre caratteri speciali. Questo set di codici è solo numerico, ma qualsiasi carattere rappresenta effettivamente due cifre.

Carattere di start

ll codice 128 ha tre differenti caratteri iniziali, uno per ciascuno dei tre set di codici di caratteri: insieme di codici A, insieme di codici B e insieme di codici C.

Il carattere di start che verrà utilizzato per un determinato codice dipende dai caratteri che devono essere codificati in quella determinata porzione di codice

Check Digit

Il codice 128 contiene una cifra di controllo obbligatoria basata sull’algoritmo modulo 103 (mod 103).

La cifra di controllo viene inserita prima del carattere di stop.

Non esiste un’interpretazione leggibile dall’uomo per la cifra di controllo.

Dimensioni

L’altezza minima del simbolo consigliata per la scansione è pari a 5 mm oppure il 15 percento della larghezza del simbolo (escluse le Quiet zone), a seconda di quale sia maggiore.

Le Quiet zone devono essere larghe almeno 10 volte il valore X, dove “X” è la dimensione X corrente dell’elemento più stretto del codice a barre.

Caratteri speciali

Il codice 128 supporta la codifica dei seguenti caratteri speciali:

  • FCN1
  • FCN2
  • FCN3
  • FCN4

Questi caratteri indicano al lettore di codici a barre di abilitare operazioni e applicazioni speciali.

Come leggere il codice a barre 128

Il code 128 è un codice monodimensionale, cioè composto da barre e spazi quindi per la lettura ti è sufficiente utilizzare un lettore barcode 1D.

Puoi utilizzare qualsiasi ottica lineare che sia implementata in un lettore con cavo, wireless o a presentazione.

Attenzione se il tuo codice è molto lungo perché codifica una stringa di caratteri estesa assicurati di utilizzare un lettore che abbia un ampio raggio in grado di attraversare l’intera lunghezza del codice.

Anche un lettore 2D sarà in grado di leggere il Code 128 e quindi ti consiglio di fare un a scelta commisurata alle tue specifiche esigenze di lettura

Come generare e stampare il codice a barre 128

Per stampare il codice a barre ti occorre un generatore di codice a barre.

Puoi utilizzare un generatore di codice a barre online, ma la scelta migliore è utilizzare un software che ti consenta di creare il layout delle tue stampe e includa un generatore di codice a barre per modificare e controllare tutti i parametri del codice.

I software più utilizzati per generare e stampare il codice a barre sono:

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Grafica etichette per prodotti popolari e di lusso: come abbinare i colori

Progettare un’etichetta che catturi l’attenzione non è banale come potrebbe sembrare, soprattutto se si vuole attrarre una ben determinata cerchia di acquirenti.

Un allineamento di prodotti sullo scaffale viene inizialmente adocchiato a distanza dal consumatore. In questa fase, il fattore dominante che suscita l’appeal è il colore.

Prima che il cliente si avvicini per visualizzare i dettagli dell’etichetta, l’abbinamento dei colori classifica immediatamente il prodotto su una specifica fascia di qualità.

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Un’etichetta realizzata con l’accostamento di molti colori contrastanti è tipica di un prodotto commerciale o destinato ad un pubblico giovanile.

Un’etichetta monocromatica o con pochi colori ben assortiti si addice ad un prodotto di lusso dedicato ad una clientela sofisticata.

Nella ricerca di una grafica funzionale e accattivante, affidarsi alle teorie sulla psicologia dei colori è limitante e condurrebbe ad utilizzare sempre gli stessi canoni per etichettare prodotti dello stesso settore.

Ruota dei colori e metodi di combinazione

La ruota dei colori è uno schema intuitivo di grande supporto nella scelta dei colori da inserire in un’etichetta.

Nella ruota sono rappresentati i colori primari (rosso, giallo e blu) e quelli secondari (viola, arancione e verde), comprese tutte le gradazioni, dai toni più scuri verso il bordo ai toni più chiari verso il centro.

Nelle ruote più complesse ci sono molti settori circolari con colorazioni intermedie che sono i colori terziari, ottenuti miscelando i tre colori primari in opportune percentuali.

Esistono vari criteri per abbinare con un certo feeling i colori. Analizziamone alcuni.

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Combinazione di colori complementari

I colori complementari sono coppie di colori che si trovano sui lati opposti del cerchio cromatico.

I colori opposti realizzano il più elevato contrasto, risaltandosi e completandosi l’un l’altro.

Le coppie complementari fondamentali sono:

GIALLO
(primario)
VIOLA
(secondario = rosso + blu)
ARANCIO
(secondario = giallo + rosso)
BLU
(primario)
ROSSO
(primario)
VERDE
(secondario = blu + giallo)

Possiamo notare come ogni coppia sia composta da un colore caldo e da uno freddo, e che l’opposto di un colore primario sia sempre un colore secondario e viceversa.

Invece, l’opposto di un colore terziario sarà un altro colore terziario.

Un’etichetta con due colori complementari dominanti è un messaggio molto forte, soprattutto se i colori sono al massimo della saturazione.

Potrebbe essere una buona strategia per prodotti di fascia media come integratori alimentari, energy drink, salse esotiche, snack, bibite gassate e prodotti rivolti ad un pubblico vasto o piuttosto dinamico.

grafica etichette adesive per birre e bevande energetiche in lattina

Combinazione di colori complementari divisi

A volte puntare su due soli colori genera un impatto molto aggressivo e vincolante.

Per raccordare il contrasto dei colori complementari, si può optare per i complementari divisi, in cui ad un colore della ruota se ne associano 2 opposti consecutivi tra loro.

In questo modo, pur esaltando gli opposti, si genera una declinazione flessibile.

Quindi si potrebbe armonizzare il contrasto GIALLO-VIOLA con una di queste opzioni:

GIALLO ARANCIOVIOLA
GIALLO VERDEVIOLA
GIALLO MAGENTAVIOLA
GIALLO BLUVIOLA

I complementari divisi, soprattutto nelle più tenui tonalità pastello, si addicono per arricchire etichette dedicate a prodotti biologici del settore alimentare, cosmetici naturali o prodotti farmaceutici.

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Combinazione di colori analoghi

I colori analoghi sono colori adiacenti l’uno all’altro sulla ruota dei colori, come:

ROSSO-ARANCIO

GIALLO-VERDE

VIOLA-BLU

Questi colori si combinano armonicamente senza cadere nell’appariscenza e sono gradevoli e rilassanti per la vista.

Un’etichetta con un’associazione di colori analoghi è una scelta adeguata a prodotti di lusso, destinati ad un pubblico selettivo che ambisce alla qualità dell’acquisto.

Si pensi alla dominanza dei verde-oro per le etichette di olio extravergine, dei bordeaux-porpora sulle bottiglie di Barbera, dei nero-testa di moro nei preparati al tartufo.

Per questi prodotti si assiste ad una vera e propria omologazione, anche perché è il consumatore stesso che associa quei colori alle categorie di prodotti. Sta all’abilità del designer trovare lo spunto stilistico e cromatico che possa rendere una confezione più attraente di un’altra.

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Combinazione Monocromatica

Scalandolo un solo colore da un tono più scuro a toni via via più chiari, si ottiene una gradazione monocromatica.

È una scelta estremamente raffinata e tutto sommato molto facile da progettare.

Per impartire una gerarchia visiva, gli elementi principali dell’etichetta dovranno essere associati ai toni più intensi, gli elementi secondari ai toni intermedi e alcune decorazioni di sfondo ai toni più pallidi.

Se dovessi etichettare una linea di confetture, in cui la trasparenza del barattolo di vetro già mostra i colori dei gusti, trovare una grafica che coordini l’etichetta con i vari frutti non è semplice.

Colori complementari e complementari divisi potrebbero risultare invadenti, soprattutto se distribuiti su grandi aree dell’etichetta.

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In questo caso una buona partenza per uno stile grafico più elegante è ridurre la “tavolozza dei colori” con una combinazione monocromatica o partire da una base neutra.

I colori neutri per definizione sono bianco, crema, beige, grigio, nero ma anche qualsiasi altra tinta a bassa intensità e saturazione.

Colore dei testi in un’etichetta

Un’etichetta con testi non leggibili è un investimento perso e una mancanza di rispetto verso il cliente.

Testi particolarmente ridotti di dimensioni, andrebbero scritti in nero su sfondo bianco o con una combinazione di colori tra testo e sfondo ad elevato contrasto.

Scegliendo sulla ruota cromatica due colori complementari, non ci saranno problemi di leggibilità, soprattutto selezionando gradazioni scure per il testo e chiare per lo sfondo (la situazione inversa è meno accomodante per la vista).

testo scuro + sfondo chiaro

testo chiaro + sfondo scuro

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Se vuoi stampare in autonomia le etichette dei tuoi prodotti e vuoi essere sicuro che la palette di colori sia correttamente stampata, è sempre opportuno eseguire delle prove di stampa, perché vari fattori influenzano il risultato finale:

  • materiale dell’etichetta
  • modello della stampante
  • impostazioni della qualità di stampa

Con un test di stampa si possono apportare tutte le modifiche per far corrispondere i colori stampati alla tua palette ideale.

Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere l’articolo:

Conclusioni

Realizzare la grafica di un’etichetta è un processo creativo che va portato a termine esaltando i valori della brand identity, attraverso una sinergia di colori, forme e tecnologie di stampa.

Elisabetta Urbisaglia

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