Come probabilmente vi siete già accorti, i codici QR sono
diventati uno strumento di marketing onnipresente.
Riviste, annunci pubblicitari, eventi, brochure, confezioni
alimentari e prodotti di qualsiasi genere hanno un codice QR che porta gli
utenti al sito dell’azienda o ai link dei social media per fornire
un’esperienza di visualizzazione che crea coinvolgimento, aspettativa e
curiosità.
I codici QR utilizzati per scopi di comunicazione e
marketing possono portarti diversi vantaggi.
Perché si sceglie un codice QR per attività
di marketing?
I codici 2D invece, in virtù della capacità di codificare una
gran quantità di caratteri, possono essere dei codici “parlanti” e quindi
contenere tutte le informazioni utili a una comunicazione efficace tramite un
piccolissimo simbolo.
Esempi potrebbero essere un collegamento alla tua pagina
Facebook, fornire un video di istruzioni passo passo oppure consentire ai tuoi
clienti di visualizzare ulteriori
informazioni sul tuo prodotto o su altri prodotti che potresti vendere.
Potrebbe anche essere collegato a una mappa di Google con
le indicazioni stradali per il tuo negozio.
Potresti utilizzare un QR code a scopo promozionale collegando
a un gioco o a un sondaggio a premi.
Le persone tengono traccia dei loro marchi e prodotti
preferiti attraverso i loro dispositivi mobili, e questo è un aspetto che rende i codici QR
particolarmente attraenti per il marketing.
Tutti i moderni smartphone sono dotati di un’ app per la
lettura del codice e i consumatori sono abituati a scansionare codici QR
presenti oramai ovunque.
L’utilizzo del codice QR rende la promozione
del tuo marchio molto più facile
Con i codici QR, hai la flessibilità di aggiungere più
contenuti, in diversi formati, senza compromettere il design della tua
confezione, interrompere l’identità del tuo marchio o sovraccaricare la tua
etichetta di testi promozionali o dettagli che distolgono l’attenzione dalle
informazioni importanti.
Per ampliare la connessione con i tuoi clienti, ti è
sufficiente utilizzare un piccolo codice bidimensionale come “invito
all’azione” collegandolo a qualsiasi contenuto multimediale desideri condividere.
Utilizza la creatività
Il codice QR può anche essere arricchito di una grafica
efficace e creativa per adattarsi al tuo
stile.
Non deve essere solo bianco e nero. Altri colori e
disegni possono essere progettati per renderlo unico e attraente per i
consumatori.
Non aver paura di pensare fuori dagli schemi e provare
qualcosa di diverso con i tuoi codici QR, utilizzati in modo intelligente
possono creare un legame proficuo con la tua clientela.
In sintesi, è un
ottimo modo per interagire con i tuoi clienti, ottenere un feedback e stabilire
un rapporto di comunicazione, fiducia e innovazione.
Conclusioni
L’utilizzo di codici QR migliora le tue campagne di
marketing, permettendoti di raggiungere, coinvolgere e convertire un pubblico
più ampio collegandolo con semplicità e velocità a una moltitudine di contenuti
multimediali.
Ricordati sempre di testare il codice che hai generato.
Dopo che hai creato i tuoi codici QR devi sempre
scansionarli e verificare che siano leggibili.
Se non hai un lettore 2D puoi utilizzare il tuo
smartphone con un’applicazione di scansione.
Altrimenti puoi acquistare un lettore ottico
bidimensionale con il quale potrai assicurarti la generazione di codici
perfettamente leggibili.
Un codice a barre è una sequenza di barre e spazi a
larghezza variabile che rappresenta una serie di dati numerici o alfanumerici
in una forma leggibile da un lettore barcode.
Il formato generale di un codice a barre è costituito da
un margine iniziale, seguito da un carattere iniziale, una sequenza di
caratteri (i dati che dobbiamo codificare), un carattere di controllo (se
presente),un carattere di arresto e un
margine finale.
I margini all’inizio e alla fine del codice sono
conosciuti come “Quiet Zone” e rappresentano l’area bianca che circonda un codice a barre
o un simbolo 2D. Tale area deve essere
tenuta libera da qualsiasi testo, grafica o segno che ostacoli una corretta
lettura del codice. Questo include anche che il codice a barre non venga
posizionato vicino al bordo dell’etichetta o della confezione.
All’interno di questa sequenza, ogni simbologia usa il
suo formato unico.
QUANTI TIPI DI CODICE A BARRE CI SONO?
Esistono
centinaia di famiglie differenti di codici, ma tutti rientrano in 2 macrocategorie:
codici a barre lineari o 1D
codici bidimensionali o 2D
I
codici a barre (1D) rappresentano i dati attraverso una sequenza di linee e
spazi bianchi, possono codificare stringhe numeriche, alfanumeriche e simboli
con un numero di caratteri limitato (dipende dalla specifica famiglia).
Quanto più si aggiungono caratteri da codificare, tanto più il codice è lungo.
codice a barre 1D
I
codici a barre 1D più utilizzati sono: Codice 128, Codice 39, EAN 13, EAN 8,
Ean 128, Interleaved 2 di 5, GS1, Codice Farmaceutico, UPC; Codice 32
I codici a barre 2D memorizzano le informazioni in
verticale e in orizzontale, in modo da poter codificare più dati in uno spazio
più piccolo, per una migliore correzione degli errori e per supportare quantità
di dati molto più elevate.
I codici bidimensionali (2D) possono
avere uno schema formato da quadrati, punti, esagoni e altri modelli
geometrici. Pur mantenendo una dimensione contenuta, i codici 2D possono
codificare molti più dati dei codici 1D, fino a migliaia di caratteri, riuscendo
a codificare non solo stringhe di caratteri o numeri, ma anche indirizzi web,
immagini e testi.
Codice 2D
I codici 2D più utilizzati sono il
codice QR (spesso usato per pubblicità e scopi comunicativi) e il Data Matrix,
usato per identificare elementi molto piccoli come i componenti elettronici o i
farmaci
Un codice a barre contiene delle informazioni codificate
che uno scanner di codici a barre è in grado di tradurre in numeri e lettere
che vengono poi trasmessi ad un PC, un terminale o un tablet.
Un codice a barre ci permette di leggere i dati in modo
semplice, rapido e senza errori.
I codici a barre possono essere stampati direttamente su
qualsiasi materiale e rappresentano una soluzione economica e accurata per
l’acquisizione dei dati, la tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti.
Non esiste un singolo codice a barre universale valido
per tutte le esigenze, bensì è necessario selezionare la specifica simbologia
di codice adatta alla propria applicazione.
COSA TI DICE UN CODICE A BARRE?
Il codice a barre di un prodotto, non ti dice né il
prezzo, né la descrizione del prodotto, ma solitamente è un codice univoco
associato allo specifico prodotto attraverso il quale potrai cercare nel tuo
database tutte le caratteristiche corrispondenti a quella sequenza di numeri.
Al seguente video puoi vedere come funziona un lettore di codice a barre collegato alla porta USB del PC e come vengono trasmessi i dati
La prima selezione deve essere effettuata in base alla
tipologia di codice da leggere , cioè:
>>>Codice lineare o 1D
oppure
>>>Codice 2D
SCANNER CON TECNOLOGIA LASER
Uno scanner laser può leggere codici a barre stampati 1D,
ma non può leggere codici a barre da smartphone, tablet e PC.
Inoltre, non è in grado di scansionare codici 2D o
acquisire immagini, ma fornisce buone prestazioni su codici di scarsa qualità e
alcuni modelli sono dotati di un’ottica
omnidirezionale.
La scansione omnidirezionale
elimina la necessità di allineare con precisione il lettore al codice a barre,
a differenza di quanto occorre fare con gli scanner a singola linea di
scansione.
Gli scanner laser rappresentano una scelta valida e
conveniente per codici a barre standard 1D stampati con una buona qualità.
LETTORI CON TECNOLOGIA LINEAR IMAGER
Un lettore linear imager può leggere codici a barre
stampati 1D ma anche codici a barre su
smartphone, tablet e display.
Lettore linear imager
Non può eseguire la scansione di codice 2D e neanche una
lettura omnidirezionale, ma offre prestazioni eccellenti su codici di scarsa
qualità e codici ad alta densità.
LETTORI 2D ARRAY IMAGER
I lettori 2D possono leggere codici 1D e 2D, sia stampati che dal display di un
PC o uno smartphone. Molti modelli hanno anche la capacità di acquisire immagini.
Offrono prestazioni eccellenti su codici di scarsa
qualità e codici ad alta densità insieme alla scansione omnidirezionale, quindi
non c’è bisogno di allineare il lettore
con la direzione del codice.
Se stai cercando un lettore di codice a barre e vuoi
un consiglio per scegliere il modello adatto alle tue esigenze contattaci
Vi è mai accaduto di utilizzare un lettore di codice a barre che riesce a leggere alcuni codici, mentre altri non li decodifica?
Molto probabilmente il lettore non è configurato per la lettura di alcuni codici.
Anche per gli esperti del settore capire la famiglia del codice a barre da decodificare non è semplice se non si dispone di uno strumento di verifica.
Apparentemente i codici a barre sembrano tutti uguali, una sequenza di barre verticali con spessore differente e in alcuni casi una serie di numeri e lettere riportati sotto il codice.
In realtà, la sequenza di barre e spazi con spessori differenti è la rappresentazione grafica di algoritmi complessi che garantiscono una decodifica corretta.
Esistono differenti decine di codici a barre lineari simili, ma non uguali: ad esempio se un lettore è stato configurato per leggere solamente i codici a barre di tipo Ean 13 e Code 39, anche se emetterà il raggio, non leggerà mai un Interleaved 2 di 5 o il Codice 128.
Pertanto, quando un lettore non legge una specifica tipologia di codici è necessario verificare se il lettore sia stato abilitato per leggere quella determinata famiglia di codici.
Come primo passo dobbiamo identificare la tipologia di codice a barre che dobbiamo scansionare.
Molto spesso alla domanda “Quale codice a barre devi leggere?” la risposta è “non lo so”.
Questo invece deve essere considerato il punto di partenza.
Per scegliere correttamente un lettore è fondamentale conoscere la tipologia del codice che deve essere letto.
I lettori non sono tutti uguali, hanno performance di lettura e di configurazione che potrebbero non adattarsi alle specifiche esigenze.
Vediamo come riconoscere il tipo di codice a barre, anche se non si dispone di un verificatore.
Dobbiamo installare sul nostro smartphone un’app che legga il codice e descriva il contenuto e la famiglia di appartenenza del codice.
Sia per Apple che per Android ne trovate tantissime gratuite.
Una volta avviata l’App, con la fotocamera inquadriamo il codice come in foto.
Attendiamo qualche istante finché l’App non restituisce li valore del codice letto e la famiglia di appartenenza
Nell’esempio raffigurato l’App mostra la decodifica 8025916116418 e restituisce come formato di codice l’ EAN13.
A questo punto, conoscendo la famiglia del codice a barre, attraverso il manuale del lettore potete procedere ad una corretta configurazione dei parametri di lettura
Per maggiori informazioni su lettori di codici a barre o configurazioni potete contattarci ai nostri riferimenti.
Troviamo i codici a barre ovunque: sui prodotti che compriamo al supermercato, sui libri, sui dispositivi elettronici e su tanti altri oggetti che utilizziamo quotidianamente. L’utilizzo del codice a barre ci permette di SEMPLIFICARE e OTTIMIZZARE qualsiasi processo, riducendo l’errore umano e automatizzando procedure ripetitive, noiose e soggette all’errore umano.
Analizziamo i passi da seguire per chi deve iniziare un’attività di codifica ed etichettatura per gestire i prodotti e il magazzino
COME FUNZIONANO I CODICI A BARRE?
Diverse combinazioni di barre e spazi vengono utilizzati per codificare stringhe di caratteri in codici a barre
Il susseguirsi di elementi chiari e scuri insieme alla larghezza degli elementi sono le variabili utilizzate per la codifica.
Il lettore di codici a barre illumina il simbolo e misura la quantità di luce che viene riflessa. La decodifica del simbolo restituisce l’informazione contenuta nel codice a barre.
QUANTI TIPI DI CODICI A BARRE CI SONO?
Sono state create centinaia di simbologie di codici, ma quelli più frequentemente utilizzati si limitano a meno di 20. Ogni simbologia ha il proprio modello di barre e spazi e le proprie regole per la codifica dei dati.
I codici si dividono in 2 categorie principali: codici a barre lineari e codici bidimensionali (2D)
I codici lineari codificano i dati in barre e spazi e gli elementi si susseguono in una linea singola: l’esempio più noto di un codice a barre lineare è l’EAN13 utilizzato per i prodotti della grande distribuzione.
I codici bidimensionali codificano i dati in 2 dimensioni.
Le due principali tipologie di codici 2D sono simbologie Stacked (cioè impilate una sopra l’altra) e simbologie a matrice (come il QR Code).
QUALE È LA DIFFERENZA FRA LE VARIE SIMBOLOGIE DI CODICI?
Le simbologie differiscono principalmente per il tipo e la quantità di dati che possono contenere. Alcune famiglie di codici offrono una codifica alfanumerica completa, mentre altre codificano solo i numeri. Inoltre le simbologie possono avere lunghezza fissa o variabile.
Tuttavia la dimensione non è illimitata, poiché il codice a barre deve rimanere abbastanza compatto in modo da poter essere correttamente scansionato dai comuni lettori barcode.
Le simbologie bidimensionali possono contenere molti più dati rispetto ai codici lineari e possono rappresentare numeri, stringhe di caratteri, indirizzi web, immagini, testi.
QUALE SIMBOLOGIA DI CODICE A BARRE SI DEVE UTILIZZARE?
La varietà di formati di codici a barre disponibili ci permette di trovare una simbologia che soddisfi le proprie esigenze applicative. Le variabili più importanti che determinano la simbologia ottimale sono la quantità di dati da codificare, lo spazio disponibile per stampare il codice a barre e il tipo di dati da codificare.
I codici a barre lineari codificano, in funzione della famiglia, un numero limitato di caratteri, mentre i codici 2D codificano migliaia di caratteri in una dimensione contenuta
UN LETTORE DI CODICE BARRE PUO’ LEGGERE PIU’ DI UN TIPO DI CODICE?
Si, i lettori di codici a barre supportano la decodifica dei simboli più comuni.
È fondamentale tenere in considerazione che i lettori di codici 2D possono decodificare sia codici 2D che codici lineari, mentre i lettori di codici a barre lineari possono decodificare solo simboli 1D.
Quindi se si adotta una simbologia di codice 2D, tipo il QR Code o il Data Matrix, bisogna verificare se i lettori a disposizione sono in grado di decodificare la simbologia scelta.
In ogni caso il supporto di una determinata simbologia varia dal costruttore e dal modello di lettore scelto, quindi è consigliato verificare sul datasheet tecnico del lettore le famiglie supportate
HO BISOGNO DI ETICHETTARE I MIEI PRODOTTI CON IL CODICE A BARRE: COSA DEVO FARE?
Se il tuo prodotto deve essere venduto nella grande distribuzione il primo passo è iscriversi alGS1 Italy (Indicod-Ecr) che in pochi giorni ti darà 1000 numeri per i codici EAN dei tuoi prodotti. I numeri che ricevi da GS1 Italy, nuova denominazione di Indicod-Ecr, per i codici EAN-13 sono univoci e accettati in tutto il mondo, anche per la vendita online.
Se invece ti occorre un codice a barre per la gestione interna del magazzino e dei prodotti puoi scegliere un codice a barre che soddisfi le tue esigenze di codifica
DI COSA HO BISOGNO PER STAMPARE UN CODICE A BARRE?
Per stampare etichette con i codici a barre, è necessario creare un’etichetta con un software che supporti la codifica del codice a barre utilizzato.
Quindi gli strumenti necessari sono:
software
stampante
etichette o cartellini
Se si utilizza un gestionale aziendale da cui si vuole stampare il codice dei prodotti è opportuno verificare che il software supporti il codice a barre
Dopo che è stato creato il layout dell’etichetta bisogna stamparla con una stampante in grado di produrre codici a barre nitidi e leggibili e che supporti la specifica simbologia utilizzata. La scelta di una stampante di buona qualità e di etichette idonee all’applicazione assicura una stampa accurata e scansionabile dai comuni lettori barcode.
Le stampanti laser e a getto d’inchiostro possono produrre etichette con codice a barre, ma spesso non hanno il supporto nativo per le simbologie del codice a barre e non producono stampe di buona qualità e durevoli nel tempo.
L’analisi del ciclo di vita dell’etichetta, l’eventuale esposizione all’esterno, a fonti di calore o al freddo, la durata, il volume di stampa, il metodo di stampa (a trasferimento termico o termico diretto), la risoluzione sono parametri che determinano la scelta della stampante giusta per la propria esigenza operativa
QUALE È LA DIFFERENZA TRA STAMPA TERMICA E A TRASFERIMENTO TERMICO?
Esistono 2 metodi comunemente usati per la stampa di etichette con codici a barre: trasferimento termico e termico diretto.
La stampa a trasferimento termico usa un nastro di stampa che viene riscaldato e produce stampe durevoli nel tempo su una gamma molto vasta di materiali sia in carta che sintetici.
La stampa termica non utilizza alcun nastro di stampa, ma produce l’immagine direttamente sull’etichetta che deve essere di un materiale termico, cioè sensibile al calore.
Le stampanti a trasferimento termico possono stampare una più ampia varietà di materiali e sono di solito utilizzate per applicazioni di etichettatura permanenti o su materiali speciali sintetici come il polipropilene, il poliestere, il PVC, il TNT. Le stampanti termiche dirette vengono utilizzate per produrre etichette di spedizione, etichette picking, ricevute e altri lavori di stampa con un ciclo di vita più breve.
Un codice 1D o monodimensionale è composto da una sequenza di linee parallele di diverso spessore. Per ottenere prestazioni ottimali di lettura il codice dovrebbe essere stampato con il massimo contrasto, quindi codice nero su sfondo bianco. Inoltre devono essere rispettate le quiet zone (zone bianche) ai lati del codice per consentire una corretta interpretazione del codice da parte del lettore.
Esempi di codici a barre 1D sono: Codice 128, EAN,UPC, Interleaved 2 di 5, codice 39, GS1
Un codice bidimensionale ha solitamente la forma di un quadrato costituito da un insieme di piccoli quadrati bianchi e neri, un po’ come una scacchiera con una trama irregolare. Simbologie comuni di codici 2D sono: Datamatrix, QR Code, PDF417
I codici 2D sono in grado di memorizzare molti più dati di un codice a barre lineare. Un elemento chiave di differenziazione nella scelta tra i due è la provenienza del dato da codificare. I codici a barre 1D sono limitati alla codifica di una stringa di massimo 20-25 caratteri e per associare le informazioni sul prodotto specifico hanno bisogno di fare riferimento a un database.
Diversamente i codici 2D sono in grado di memorizzare fino a 2.000 caratteri e quindi il codice stesso può contenere tutte le informazioni del prodotto senza fare riferimento a un database. Questo aspetto lo rende estremamente comodo per la tracciabilità e il controllo in applicazioni stand- alone, in cui non è possibile effettuare un accesso a database e al software gestionale dell’azienda.
E’ meglio l’utilizzo di un codice 2D o 1D? Dipende dall’applicazione. A seconda del compito che deve svolgere il codice, queste 2 forme di codici soddisfano esigenze diverse e ognuno ha i suoi vantaggi.
I codici 1D sono adatti per l’identificazione di prodotti le cui informazioni cambiano frequentemente. In questo caso il codice 1D che identifica il prodotto sarà l’elemento di collegamento al database che contiene i dati dinamici variabili sul prodotto, come ad esempio il prezzo, la descrizione,ecc…
I codici 2D invece, in virtù della capacità di codificare una gran quantità di caratteri, possono essere dei codici “parlanti” e quindi contenere tutte le informazioni necessarie all’identificazione del prodotto
Vediamo alcune applicazioni in cui può essere conveniente l’utilizzo di un codice 2D
> Spesso si vedono etichette che contengono molti codici lineari, oppure sullo stesso prodotto diverse etichette ognuna con il suo codice lineare.
Invece di utilizzare codici a barre multipli può essere opportuno utilizzare un singolo codice bidimensionale che rappresenti tutti i dati. I vantaggi di questa soluzione sono molteplici:
scansione di un singolo codice
operazione veloce e priva di errori: la scansione di codici lineari molto vicini richiede più attenzione nel puntamento del lettore
dimensione del codice estremamente ridotta
Nel settore medico, farmaceutico, elettromedicale dove la tracciabilità richiede molte informazioni l’implementazione di un codice 2D offre sicuramente un vantaggio
> Poco spazio disponibile sul prodotto per la stampa di un’etichetta con codice lineare: in questo caso l’utilizzo di un codice 2D risolve certamente il problema legato alla dimensione del codice
> Programmi di fidelizzazione o campagne pubblicitarie. Un codice 2D non si limita a codificare informazioni alfanumeriche, ma può contenere indirizzi web, immagini, testi, quindi può veicolare una grande quantità e varietà di dati utili al consumatore che può leggere facilmente il codice con la telecamera del proprio smartphone
Come probabilmente vi siete già accorti, i codici QR sono diventati uno strumento di marketing onnipresente. Riviste, annunci pubblicitari, eventi, brochure hanno un codice QR che porta gli utenti al sito dell’azienda o ai link dei social media per fornire un’esperienza di visualizzazione che crea coinvolgimento, aspettativa e curiosità
> Inventario di magazzino. L’utilizzo di un codice 2D che codifica il prodotto, il lotto, la data, l’ubicazione del prodotto e qualsiasi altra informazione necessaria riduce gli errori e migliora la capacità di gestione dell’inventario. Inoltre la scansione con un lettore omnidirezionale consente agli addetti l’acquisizione del codice da qualsiasi angolazione velocizzando le operazioni logistiche
Per quanto riguarda la lettura di un codice è fondamentale considerare che un lettore di codice a barre laser o con tecnologia linear imager si limita a leggere solamente codici 1D.
Un lettore per codici bidimensionali è in grado di acquisire sia codici bidimensionali che codici monodimensionali, pertanto non dimenticate di selezionare per la lettura un dispositivo che sia in grado di decodificare il codice scelto