Le etichette adesive sono dei supporti di stampa disponibili in una vasta selezione di materiali.
Per la stampa a colori possiamo suddividere i materiali in due macrocategorie: la categoria delle carte (carta lucida, carta opaca, carta vergata e tante altre) e la categoria dei materiali sintetici (polipropilene, poliestere).
I materiali di base possono avere finiture opache, lucide, perlate, cangianti e altre lavorazioni (come martellatura o goffratura) che ampliano ulteriormente il panorama delle opzioni.
La scelta del supporto di stampa idoneo alle proprie esigenze di etichettatura va fatta prima di tutto considerando le condizioni di conservazione e di uso del prodotto a cui è applicato, affinché l’etichetta resista integra per tutto il so ciclo di vita.
Tuttavia, il criterio di scelta di un’etichetta per un prodotto esibito alla vendita su uno scaffale dovrebbe tener conto anche del tipo di grafica da stampare e delle diverse attitudini dei materiali ad assorbire l’inchiostro.
Etichette a colori in carta o in plastica?
Un barattolo di confettura viene conservato normalmente in un luogo fresco e asciutto e dopo l’apertura transita in frigorifero per un periodo relativamente breve.
Un’etichetta in carta con un adesivo specifico per basse temperature garantirebbe il giusto ciclo di vita.
Se l’azienda volesse proiettare la sua produzione su una fascia di consumatori di impronta moderna con una veste grafica innovativa, un’etichetta in stile massimalista super colorata sarebbe riprodotta meglio su un materiale sintetico.
Analogamente osserviamo un controsenso sulle etichette dei vini bianchi: sebbene serviti in secchiello di ghiaccio la maggior parte ha etichette in carta, che puntualmente si deteriorano durante la cena.
È una questione di stile. Il consumatore di vini predilige l’effetto naturale delle etichette in carta.
Per i prodotti cosmetici, esposti a sostanze chimiche, alcol, acqua e calore ambientale del bagno, optare per un materiale sintetico è quasi obbligatorio.
Prove di stampa delle etichette
Nel rispetto dei requisiti di resistenza, il grafico che si occupa del design dell’etichetta generalmente ipotizza l’utilizzo di un determinato materiale per portare avanti il processo creativo.
Per una grafica snella, immagini illustrate, aree ridotte di colore, tonalità pastello, la carta “potrebbe” garantire una buona qualità di stampa.
Per una grafica piena di dettagli, immagini fotografiche, fondo dell’etichetta a pieno colore, tonalità vivide o sature, un materiale sintetico “potrebbe” offrire una nitidezza di stampa migliore.
“Potrebbe” …Come togliere il condizionale?
Una volta progettata la bozza, l’unico evento che porta ad una decisione definitiva sul materiale da utilizzare per risaltare al massimo la grafica è la prova di stampa.
In una composizione dove coesistono sulla stessa etichetta immagini, cornici, testi, sfumature, loghi, solo una veritiera prova di stampa potrà definire la scelta del materiale migliore e le correzioni di colore opportune.
Sei in cerca di un designer per le tue prossime etichette?
Ecco una galleria di video con prove di stampa di grafiche ideate ad hoc per alcuni materiali.
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Shampoo, balsamo corpo, creme viso, lozioni, profumi… un’azienda di prodotti cosmetici investe molto nella scelta dei contenitori. Proteggono, trasportano e promuovono il prodotto.
Il no label look di un’etichetta trasparente dà massimo risalto al contenitore, rispettando l’integrità visiva del suo colore e della sua forma, sia che si tratti di un contenitore in pet opaco sia in vetro.
Le etichette trasparenti sono composte da un materiale plastico molto resistente, il polipropilene, ideale per etichettare prodotti soggetti a condizioni d’uso aggressive.
A differenza delle etichette in carta, un materiale sintetico resiste all’umidità, ad alte e basse temperature, agli stress meccanici e al contatto con i solventi tipici del settore cosmetico.
Le etichette trasparenti sono molto di tendenza in vari settori, anche quello alimentare, perché esprimono bene i valori di un’azienda giovanile e predisposta ai cambiamenti.
Quindi, anche se non si ha bisogno di un materiale performante, il polipropilene trasparente risulta una scelta di gusto e con costi accessibili.
Quando un’etichetta è indelebile?
Quando si parla di indelebilità di un’etichetta, occorre considerare sia la resistenza del materiale che la resistenza della stampa, perché lacerazioni e sbiadimenti sono due cause di etichette illeggibili.
Il polipropilene è disponibile in varie finiture: lucida, opaca, trasparente e può essere stampato sia a colori (con inchiostri pigmentati) che a trasferimento termico (stampa monocromatica).
La tecnologia di stampa che ha il primato in termini di indelebilità è il trasferimento termico.
Con la selezione dei giusti materiali di stampa otterrai etichette leggibili per l’intero ciclo di vita del prodotto.
Diversamente, per ottenere una stampa indelebile a getto di inchiostro occorrerebbe proteggere l’etichetta con una pellicola dopo la stampa.
Stampa in azienda le tue etichette trasparenti
Per una piccola produzione la stampa in autonomia è più conveniente della stampa in tipografia.
Il vantaggio principale è la flessibilità: in qualsiasi momento puoi cambiare quantità, dimensioni, colori, testi, dati variabili e avviare un processo di stampa su misura per te.
Inoltre, l’uso di una stampante a trasferimento termico è alquanto semplice, sia nella pratica operativa ( cambio etichette, sostituzione colori, pulizia e manutenzione) che nella composizione grafica, essendo ideale per la stampa di etichette in stile minimale.
Scelta della stampante di etichette adatta alle tue esigenze
Esistono vari modelli di stampanti, con performances chiaramente diverse.
Il prezzo di una stampante a trasferimento termico dipende dalle sue caratteristiche, e l’analisi di alcuni parametri ti aiuta ad individuare il modello giusto.
>>> Quante etichette devi produrre ogni anno?
Per 1000 etichette l’anno è sufficiente un modello desktop; per una tiratura superiore hai bisogno di un modelloindustriale, con velocità di stampa nettamente superiori.
La risoluzione minima di una stampante di etichette è 203 DPI, che è sufficiente per la maggior parte degli usi.
Se invece nella tua grafica sono presenti testi con caratteri ridotti, linee sottili, profili curvi e vuoi ottenere la massima nitidezza, ti occorrerà una risoluzione di 300 DPI, con un sovrapprezzo accessibile.
Come si realizza la grafica per una stampante a trasferimento termico?
Come abbiamo detto, si tratta di una tecnologia monocromatica in cui una testina di stampa si scalda e scioglie il colore di un nastro inchiostrante, chiamato ribbon, depositandolo nei punti dell’etichetta dove è presente la grafica.
Il file grafico deve essere ugualmente monocromatico e nero, perché il nero corrisponde al trasferimento massimo del colore ( anche se si sta usando un ribbon colorato oro).
Le immagini (in formato PNG, JPB, BMT) devono essere delle silhouette nere dai contorni ben definiti.
CONT▲TT▲CI PER L▲ TU▲ GR▲FIC▲
Nel driver della stampante si possono attivare dei comandi per l’interpretazione delle immagini complesse.
Se, per esempio, nella tua grafica ci fosse un’immagine sfumata in bianco e nero, la stampante provvederà a depositare meno tracce di ribbon nelle zone via via più chiare, ma non sarebbe la scelta ottimale.
Quindi, se la tua idea è quella di stampare dei dettagli in qualità fotografica, dovresti stampare a getto di inchiostro.
Conclusioni
Ci sono vari motivi per cui un’etichetta trasparente è la soluzione migliore per un prodotto:
> il contenitore del prodotto è talmente bello che vuoi esaltarlo con un’etichetta “no label look”
> il contenitore ha una forma irregolare e devi optare per un’etichetta piccola oppure tonda
> il tuo prodotto ha condizioni d’uso aggressive e ti occorre un’etichetta resistente
> hai un prodotto di lusso e vuoi realizzare una stampa metallizzata
Per qualsiasi informazione puoi contattarci; ti invieremo tutto quello che ti serve per stampare in autonomia.
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Il settore cosmetico ha uno standard di etichettatura tra i più elevati:
il design deve catturare l’attenzione di un pubblico abituato a canoni strabilianti
la normativa è particolarmente zelante per la tutela dei consumatori e il numero di informazioni obbligatorie è notevole
non è sufficiente una comune etichetta in carta per sopravvivere alle varie aggressioni a cui sarà sottoposto il prodotto nel suo ciclo di vita.
La stampa serigrafica diretta sui contenitori può essere molto onerosa se hai una piccola produzione di cosmetici o se ti occupi di confezionamento conto terzi.
Con una varietà di formati e layout dedicati ad ogni SKU, le tirature di cui avrai bisogno saranno tutto sommato limitate e conviene avviare un processo di stampa di etichette in azienda anziché ordinare contenitori prestampati o etichette in tipografia.
Una tecnologia di stampa in grado di garantire etichette resistenti e indelebili è il trasferimento termico.
Puoi stampare su etichette sintetiche, in poliestere o polipropilene, idonee per resistere all’umidità, al calore, ai solventi, agli oli.
Le performance di una stampante a trasferimento termico sono imbattibili nelle applicazioni di tracciabilità con codice a barre: il trasferimento termico è la tecnologia più veloce, versatile, economica ed efficace per la stampa dei dati.
Con altrettanta accuratezza una stampante a trasferimento termico ad alta risoluzione può realizzare grafica. La sua capacità di riprodurre testi con caratteri particolarmente ridotti non ha rivali.
Ma le stampanti termiche non sono tutte uguali, esistono modelli di base e modelli avanzati.
Per esempio la risoluzione (DPI) parte da un livello di 203 DPI sufficiente per stampe ordinarie, ma per stampare caratteri di dimensioni ridotte e immagini con assoluta nitidezza occorre una risoluzione di almeno 300 DPI.
Ovviamente i tipi di immagine riproducibili con una stampante termica sono silhouette, ossia sagome di colore uniforme.
Le stampanti a trasferimento termico stampano in monocromatico, utilizzando il calore della testina per sciogliere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che si trasferisce sul supporto.
Esistono diverse composizioni per il ribbon, le tipologie principali sono cera, cera resina, resina.
Per etichettare un prodotto cosmetico bisogna optare per la composizione resina che garantisce la massima nitidezza e stampe indelebili.
I ribbon in resina sono assortiti in numerose colorazioni, sia tinte piatte che vibranti metallizzati lucidi e satinati.
È sempre opportuno acquistare dei ribbon di qualità garantita per essere certi che il risultato sia fedele alla campionatura.
Suggerimenti grafici e soluzioni
L’infinità di combinazioni tra i materiali delle etichette e i colori di ribbon consente una personalizzazione adatta a qualsiasi esigenza di branding.
Puoi adottare una grafica minimale nero su bianco.
Puoi dare massimo risalto al tuo contenitore con il “no label look” di un’etichetta in polipropilene trasparente.
Puoi stampare su etichette precolorate a tinte forti o pastello.
Puoi addirittura eseguire un doppio passaggio di stampa e trasferire due colorazioni differenti di ribbon.
Se la semplicità è un valore che rappresenta i tuoi prodotti, il trasferimento termico è la tecnologia di stampa che fa per te.
Qual è la stampante adatta?
Ogni casa costruttrice realizza una serie di modelli adatti a varie esigenze di etichettatura.
Vediamo quali sono i parametri fondamentali da valutare per non sbagliare l’acquisto della stampante.
Il volume di stampa annuo
Quante etichette stampi ogni giorno? Alcune centinaia o migliaia? Questo parametro è fondamentale per capire se ti occorre una piccola stampante desktop o una stampante industriale.
Le stampanti desktop sono caratterizzate da design compatto adatto a postazioni di lavoro con poco spazio a disposizione ed esigenze di stampa contenute, fino a circa 500 etichette al giorno.
Se però devi gestire quotidianamente un volume di stampa maggiore allora devi selezionare un modello industriale o semi-industriale, più robusto e con un alloggiamento capiente per i rotoli di etichette.
Come detto tra 203 dpi, 300 dpi e 600 dpi una risoluzione di 300 dpi è assolutamente efficiente e ragionevole, data anche la notevole differenza di prezzo per ottenere una risoluzione superiore e quasi mai necessaria.
La dimensione dell’etichetta
Esistono stampanti con larghezza di stampa da 4 pollici, da 6 pollici e da 8 pollici ma considerando che in genere i cosmetici hanno confezioni piccole, è raro che ti occorra una stampante superiore ai 4 pollici.
Oltre alla larghezza massima dell’etichetta, è opportuno considerare anche quella minima perché il corretto passaggio sotto la testina di stampa è garantito in un range specifico di dimensioni.
Etichette molto piccole devono essere confezionate in rotoli con una siliconata esposta più larga oppure organizzate in pista multipla.
Inoltre
Valuta la disponibilità di accessori utili nella fase post stampa come riavvolgitore, spellicolatore, taglierina integrata.
Verifica se puoi usufruire di opzioni di connettività differenti dalla configurazione standard (Usb/Ethernet) che potrebbe non accontentare le tue esigenze operative.
CONCLUSIONI
🧐 Questo blog cerca di aiutare gli utenti a prendere delle decisioni tecnicamente corrette.
✌ Sperando che l’articolo ti abbia aperto degli spunti di riflessione, ti invito a contattarci per la tua scelta migliore.
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Se stai cercando un’ etichetta in grado di resistere ad ambienti difficili e applicazioni impegnative il polipropilene potrebbe essere il materiale giusto.
Le etichette in polipropilene sono adatte a tutte quelle applicazioni che richiedono un materiale durevole.
Offrono una resistenza e una durata che un’etichetta in carta non può offrire.
Il polipropilene è un materiale sintetico che fornisce la migliore combinazione tra longevità resistenza e convenienza.
Le etichette in polipropilene vengono frequentemente utilizzate nel settore della cura della casa e della persona per prodotti di salute, cosmetica, cibo, bevande e pulizia.
Per decidere se le etichette in polipropilene sono idonee alla tua applicazione è necessario analizzare le caratteristiche tecniche del materiale.
RESISTENZA
Le etichette in polipropilene sono resistenti agli strappi, agli agenti atmosferici e ai graffi.
Offrono anche resistenza agli agenti chimici e agli oli se stampate a trasferimento termico con ribbon resina.
INTERVALLO DI TEMPERATURA
L’etichetta in polipropilene può essere impiegata in un range di temperatura molto esteso.
Ad esempio, il polipropilene delle etichette Zebra PolyPro 3000T Gloss va da -29° C a 100° C.
Tuttavia, il polipropilene impiegato nelle etichette non è tutto uguale e bisogna far riferimento sempre alla scheda tecnica del materiale specifico, specialmente se impiegato in condizioni estreme.
È importante valutare non solo il range di temperatura, ma anche per quanto tempo l’etichetta deve rimanere a valori molto alti o molto bassi di temperatura.
FINITURA
Le etichette in polipropilene possono essere avere sia finiture opache che lucide o anche completamente trasparenti
Uno dei vantaggi principali dell’utilizzo di etichette trasparenti sui prodotti è la possibilità di visualizzare in modo chiaro le informazioni stampate sull’etichetta e contestualmente la trasparenza non oscurerà il contenuto del prodotto o della confezione.
I consumatori vogliono vedere cosa c’è dentro il contenitore e le etichette trasparenti offrono ai tuoi consumatori una finestra su ciò che stai vendendo.
Esistono poi etichette in polipropilene con finitura metallica argento o oro: hanno il vantaggio di essere durevoli e resistenti ma al contempo donano alla confezione un aspetto unico e immediatamente distinguibile.
CICLO DI VITA MEDIO DELLE ETICHETTE IN POLIPROPILENE
La durata media di un’etichetta in polipropilene è da 6 mesi a 2 anni.
Se la tua applicazione richiede un’etichetta con un ciclo di vita più lungo , potresti prendere in considerazione un’etichetta in poliestere o in PVC fuso.
COSTO
Il costo di un’etichetta in polipropilene è di circa 3 volte il costo di un’etichetta in carta, ma se occorre un’etichetta durevole la carta non è un’opzione selezionabile.
SE SCEGLI LE ETICHETTE IN POLIPROPILENE PRESTA ATTENZIONE A ….
A causa della natura abbastanza rigida del materiale bisogna prestare attenzione all’utilizzo su superfici non uniformi
Non è adatto all’applicazione su contenitori comprimibili
Non è un materiale waterproof: le etichette in polipropilene sono solo resistenti all’acqua, all’umidità ma non sono impermeabili.
CONCLUSIONI
Il polipropilene è un materiale molto versatile, adatto a molte applicazioni.
Combinato con l’adesivo ideale per le tue esigenze specifiche, può offrirti una soluzione di etichettatura durevole con un’eccellente qualità di stampa.
Vuoi scegliere l’etichetta perfetta insieme a noi?
Chi fa da sé fa per tre! Fai la birra, la confezioni e applichi l’etichetta che vuoi.
Se sei un produttore di birra artigianale, puoi prendere in considerazione l’idea di compiere l’intero percorso in completa autonomia, senza riferirti ad un servizio di confezionamento ed etichettatura esterno alla tua azienda.
Ordinare lattine personalizzate è un impegno oneroso per un microbirrificio:
◼ bisogna prevedere il volume della produzione per ogni tipo di birra commercializzata
◼ devi sapere con certezza tutte le informazioni obbligatorie imposte dalla normativa
◼ ti ritrovi a ordinare un quantitativo di lattine personalizzate superiore al fabbisogno per abbattere i costi unitari
◼ devi gestire lo stoccaggio in magazzini idonei alla conservazione
◼ non risolvi comunque il problema della stampa dei dati variabili come lotto di produzione e scadenza.
Se stampassi le etichette in completa autonomia tutti questi vincoli non esisterebbero più!
Un’etichetta adesiva avvolgente è una soluzione che valorizza l’artigianalità del tuo prodotto e tantissimi microbirrifici stanno adottando questo trend.
Lo stesso discorso vale per le bibite in lattina dai sapori fruttati, tropicali e le bevande energetiche destinate ad un pubblico giovanile.
VANTAGGI DELLA STAMPA IN AUTONOMIA
🔸 Puoi inserire nel layout dati variabili come lotto, data di scadenza, codice a barre
🔸 Puoi modificare le informazioni, la grafica e le dimensioni dell’etichetta quando vuoi
🔸 Puoi stampare poche etichette con grafiche tutte differenti
🔸 Hai un processo di stampa flessibile e immediato
🔸 Puoi stampare in base alle esigenze di utilizzo
🔸 Elimini lo stock di magazzino che potrebbe rimanere inutilizzato
PUOI USARE LO STESSO SISTEMA DI ETICHETTATURA SIA PER LE BIRRE IN LATTINA CHE PER QUELLE IN BOTTIGLIA
Cosa ti occorre per renderti autonomo?
🔸 Un progetto grafico che valorizzi la tua birra
🔸 Una stampante di etichette a colori
🔸 Un applicatore di etichette
In questo articolo ti offro una linea guida per una scelta che sia congrua con le tue esigenze di etichettatura.
Guida alla scelta della stampante di etichette a colori
La scelta del modello di stampante adatto alle tue esigenze dipende da diversi fattori tra cui:
il volume di stampa (numero di etichette da produrre ogni anno)
la dimensione dell’etichetta che devi stampare
la grafica e il layout in generale
Per medio-bassi volumi di stampa (poche centinaia di etichette l’anno), una grafica minimale con zone di colore limitate e una dimensione ridotta dell’etichetta, puoi indirizzarti verso una stampante di etichette compatta (massima larghezza di stampa circa di 110 mm che non veste tutta l’altezza di una lattina da 33cl).
Per elevati volumi di stampa (migliaia di etichette l’anno), una grafica complessa con colori che riempiono lo sfondo e una dimensione dell’etichetta che veste interamente la tua lattina, devi acquistare una stampante di etichette di fascia alta.
In entrambi i casi occorrono inchiostri pigmentati resistenti all’umidità e allo sbiadimento, ma per avere un risultato durevole bisogna selezionare correttamente il materiale dell’etichetta.
Per una birra o un Energy Drink puoi considerare un materiale sintetico impermeabile, che resista alla condensa, al ghiaccio e agli sbalzi di temperatura, come il polipropilene o il più costoso poliestere.
Se invece preferisci un’etichetta più naturale, puoi considerare delle carte nobili con adesivi specifici che rimangono inalterate anche in presenza di umidità o variazione termica.
I materiali sintetici sono disponibili in tantissime finiture: opachi, lucidi, perlati, metallizzati.
Anche le carte per etichette sono disponibili in molteplici finiture e con trame in rilievo.
Guida alla scelta dell’applicatore di etichette
Un’etichetta attaccata male che presenta disallineamenti, bolle e grinze non si può perdonare neanche ad un birrificio artigianale!
Per evitare tutto ciò occorre la precisione di un applicatore di etichette per superfici cilindriche.
Anche in questo caso i numeri fanno da padrone: quante lattine di birra devi etichettare ogni anno?
Primera AP360 e Primera AP362 applicatori di etichette semi-automatici
DWR ROUND applicatore di etichette semi-automatico
Esistono soluzioni automatiche complete per produzioni intensive, da calibrare e progettare su misura, di cui ti propongo una panoramica in questo video:
Etichettatrici industriali STAMPA & APPLICA
Conclusioni
Se vuoi compiere i tre passaggi del tuo processo artigianale in completa autonomia, hai bisogno di strumenti intelligenti. Sceglili con criterio e cognizione. Sceglili con noi.
Quando si ordinano etichette destinate ad un ambiente esterno, è fondamentale fare una serie di scelte ponderate.
Condizioni come luce, sole, umidità, acqua, caldo e freddo accelerano il processo di invecchiamento sia dell’etichetta che dei dati su di essa stampati.
Anatomicamente un’etichetta è composta da almeno tre strati sovrapposti:
1 – il facestock, ossia il materiale da cui è composta l’etichetta, che può essere lavorato con un trattamento specifico (top coat) per renderlo lucido, opaco, colorato, metallizzato
2 – l’adesivo
3 – la siliconata da cui l’etichetta viene rimossa quando applicata
Ognuno di questi strati va scelto e studiato per resistere alle condizioni di esposizione dell’etichetta per l’intero ciclo di vita.
Al di sopra di questi strati vengono stampate le informazioni e occorre valutare tecnologie di stampa che siano più durevoli di altre.
Una concomitanza di errori potrebbe comportare etichette che si logorano, si strappano, si scollano e sbiadiscono.
Tutto ciò influisce sulle prestazioni del tuo prodotto, danneggia la reputazione del marchio e causa la perdita di dati importanti.
Aggressioni ambientali ed etichette giuste
La pioggia deteriora letteralmente le etichette in carta naturale, scioglie gli inchiostri non resistenti, indebolisce la presa degli adesivi provocando lo scollamento delle etichette.
L’uso della carta in caso di piogge è proibito, meglio optare per un materiale sintetico idrorepellente come il poliestere e il polipropilene associati ad un adesivo tenace.
Il ghiaccio, oltre a bagnare le superfici quando si scioglie, intorno a 0°C è protagonista di una caratteristica alternanza di contrazioni ed espansioni sottoponendo a stress meccanico sia le etichette che gli adesivi, con conseguenti lacerazioni e scollamenti.
Il calore può impedire agli adesivi di stabilire un tack iniziale efficace e, in caso di caldo estremo, dilata le superfici di qualsiasi materiale come metallo, vetro, plastica e legno e le etichette ad esse sovrapposte.
In caso di freddo o caldo estremi, non è sufficiente scegliere un qualsiasi materiale sintetico, perché anche tra questi non tutti sono sufficientemente elastici per sopportare gli stress meccanici dovuti agli sbalzi termici.
In questi casi non esiste un materiale unico che sia adattabile a tutte le applicazioni ma una serie di materiali tra cui il pvc fuso, il poliestere e film acrilici che hanno una stabilità dimensionale in grado di resistere a stress termici e meccanici.
Un fornitore di etichette ha accesso a queste informazioni e saprà guidarti nella giusta direzione.
La 3m produce un materiale che ha delle caratteristiche particolarmente idonee all’etichettatura per ambienti esterni e dei metalli: il 3m 3690e colore bianco e 3698e in argento.
Il materiale è un vinilico flessibile molto sottile (51 microns) in grado di adattarsi a qualsiasi superfice piana, curva o rugosa.
L’adesivo è acrilico e molto tenace, e dopo l’applicazione sulla superfice è estremamente difficile da rimuovere.
È un materiale stampabile a trasferimento termico con nastri resina che garantisce una stampa durevole nel tempo, resistente a solventi, detergenti, sostanze chimiche e a condizioni atmosferiche avverse.
Un ‘etichetta in materiale 3m è certificata per applicazioni in esterno con una durata garantita pari 5 anni, mentre in ambienti riparati ha una durata illimitata.
Se analizziamo i dati tecnici relativi al materiale 3m 3698e, possiamo notare un range di temperatura operativa a breve termine e a lungo termine molto esteso.
I raggi del sole, principalmente quelli ultravioletti, possono rompere i legami chimici di pigmenti e coloranti, causando la degradazione delle tinte.
Esistono due tecnologie di stampa: stampa monocromatica a trasferimento termico e stampa a colori.
Analizziamo le scelte corrette da effettuare nei due casi, per produrre etichette adatte agli ambienti esterni o a condizioni d’uso similari.
Stampa a trasferimento termico
È certamente la tecnologia di stampa più economica e veloce per produrre etichette indelebili.
Con le stampanti termiche si realizzano etichette ad un colore solo, grazie al riscaldamento della testina di stampa che trasferisce il colore del nastro inchiostrante (ribbon) sulle etichette.
I ribbon sono disponibili in varie composizioni chimiche: cera, cera-resina e resina.
La resina è la composizione adatta per le etichette sintetiche ma non tutte le resine sono uguali: devono essere utilizzati ribbon resina speciali resistenti ai raggi UV e, soprattutto, è opportuno scegliere un prodotto di marca certificato e garantito.
Ricordati di scegliere la stampante adatta al materiale delle tue etichette e ai tuoi volumi di stampa.
Immaginiamo di dover etichettare le attrezzature d’uso comune destinate ai visitatori di un parco giochi, per esempio i caschi, che devono seguire poi un iter di sanificazione con una specifica tracciabilità.
Come si potrebbe controllare questo processo con etichette sbiadite, lacerate o addirittura perse per scollamento?
Oppure si pensi alle etichette applicate all’interno di una cabina di controllo per impianti di servizio su strada. Sebbene esposte a pochissima luce diretta, subiscono variazioni di temperatura notevoli con conseguenze disastrose.
Un’applicazione frequente delle etichette per esterni è fornire istruzioni d’uso o avvertenze di pericolo. Un’etichetta attaccata a una caldaia, ad un’attrezzatura sportiva, ad un macchinario da costruzione, a un estintore ha lo scopo di indicare all’utente il corretto uso di quel particolare componente.
Un’etichetta di avvertenza illeggibile è un disservizio che va assolutamente evitato.
Stampa a colori
La tecnologia a colori viene utilizzata sia nella produzione di etichette per dati fissi o variabili, che includono efficaci simboli di avvertimento e pericolo a colori, sia nella creazione di etichette di prodotti che hanno un’esposizione a condizioni simili a quelle che si verificano in ambienti esterni.
Si pensi all’etichetta di una birra, di un vino, di una bevanda energy drink, di una vaschetta di gelato confezionato… sono tutti prodotti aggrediti dall’umidità e dal ghiaccio.
Quindi, oltre alla scelta del materiale dell’etichetta e dell’adesivo, è fondamentale utilizzare una stampante a colori che impieghi inchiostri resistenti.
Gli inchiostri a base di acqua sono un’opzione conveniente e generano stampe dai colori brillanti e vivaci, ma sono poco resistenti e inclini allo scolorimento.
Gli inchiostri pigmentati sono durevoli, resistenti allo sbiadimento provocato dall’esposizione alla luce solare e all’aggressione dei prodotti chimici.
Gli inchiostri pigmentati sono una buona scelta quando la durabilità è importante, non si sciolgono con l’acqua e non richiedono una finitura protettiva sull’etichetta.
Il fornitore di etichette deve indirizzare il cliente nella scelta dei materiali idonei alla sua esigenza di etichettatura, ponendogli le domande fondamentali per mettere in luce le possibili difficoltà tecniche:
Quanto dovranno durare le tue etichette?
Con quale stampante realizzerai le tue etichette?
In che condizioni ambientali applichi le etichette sulle superfici di destinazione?
Polvere, temperatura, umidità, grassi e solventi influiscono sul tack iniziale dell’adesivo.
Su che tipo di superficie saranno applicate le tue etichette?
A che condizioni climatiche saranno esposte le etichette?
Solo dopo queste domande potrai fare una scelta ottimale di materiali ed adesivi per produrre etichette professionali senza deludenti esiti a lungo termine.
Esiste un’ampia gamma di materiali per le etichette, ognuno con delle caratteristiche specifiche.
Quando si determina l’etichetta giusta per la propria applicazione, può essere utile comprendere il processo di produzione delle etichette.
Lo strato superiore delle etichette, comunemente indicato come materiale dell’etichetta, viene chiamato substrato.
Generalmente siamo abituati a pensare a 2 tipi di supporti: etichette in carta o etichette in plastica.
In realtà, ci sono decine di materiali differenti ma per semplicità analizziamo le differenze principali di queste 2 macro categorie illustrando i vantaggi e gli svantaggi nell’utilizzo di un’etichetta in carta o in materiale sintetico
Le etichette di carta sono appunto di carta e come tali presentano i vantaggi e le limitazioni della carta.
Il colore, lo spessore e il rivestimento può variare, ma lo strato di base è la carta e quindi è un’etichetta essenzialmente destinata all’uso in ambiente interno.
VANTAGGI DELLE ETICHETTE IN CARTA
La carta ha una grande “stampabilità e l’ottima adesione dell’inchiostro produce stampe molto nitide e precise.
Aspetto artigianale
La carta dona alla confezione un aspetto artigianale e genuino e quindi particolarmente adatto per cibo, bevande e prodotti naturali.
È adatta ed è apprezzata da chi sostiene un’etichetta che rispetti l’ambiente.
Tipologie di carta
Esistono diverse tipologie di substrati in carta:
carta opaca
carta patinata
carta vergata, martellata o con lavorazioni in rilievo
Insomma, la vasta disponibilità di materiali per realizzare etichette in carta riesce a soddisfare qualsiasi esigenza di carattere estetico e funzionale.
SVANTAGGI DELLE ETICHETTE IN CARTA
Il principale difetto della carta è la sua mancanza di resistenza a condizioni avverse quali acqua, luce, umidità o strappi.
Sostanzialmente un’etichetta in carta è destinata ad un’etichettatura di prodotti esposti in ambienti interni e non esposti a condizioni aggressive.
L’uso della laminazione aiuta a migliorare la durata della carta, ma non la renderà durevole come un’etichetta in plastica.
QUANDO UTILIZZARE LE ETICHETTE IN CARTA
L’utilizzo di un’etichetta in carta è indicato per applicazioni con un ciclo di vita breve e/o limitato ad applicazioni in ambienti interni
Gli usi comuni delle etichette di carta includono:
etichette di spedizione
etichette con codice a barre
etichette per cibo e bevande
etichette per candele e oggettistica
ATTENZIONE ALLA TECNOLOGIA DI STAMPA
Quando ordini le etichette in carta per la tua stampante fai attenzione a specificare sempre la tecnologia di stampa che utilizzerai.
Etichette in carta per stampa termica diretta, a trasferimento termico, a getto d’inchiostro o laser sono differenti e devi sempre specificare quale tipo di stampante utilizzerai.
ETICHETTE IN PLASTICA
Le etichette in plastica sono realizzate con materiali sintetici e quindi sono più resistenti e flessibili della carta.
Esistono differenti tipi di materiali sintetici, ognuno con caratteristiche specifiche che devono essere determinate in funzione delle condizioni ambientali e operative a cui sarà sottoposta l’etichetta:
etichette in polipropilene
etichette in poliestere
etichette in PVC
etichette in polietilene
Ogni materiale sintetico è caratterizzato da proprietà e costi differenti, quindi è fondamentale fare un’analisi della propria applicazione prima di scegliere il materiale adatto per un’etichettatura senza problemi.
VANTAGGI DELLE ETICHETTE IN PLASTICA
Migliore resistenza alle condizioni ambientali avverse e alle sollecitazioni
In linea generale le etichette in plastica presentano una buona resistenza alle condizioni ambientali aggressive come sole, pioggia, umidità, caldo o freddo e anche alle sollecitazioni meccaniche.
Sono la scelta migliore quando l’etichetta deve durare a lungo ed è sottoposta a condizioni avverse oppure viene costantemente maneggiata perché ad esempio applicata su un prodotto di uso frequente.
Flessibilità
Alcuni materiali plastici come il polipropilene o il PVC sono più flessibili delle loro controparti cartacee e quindi si applicano meglio a superfici rugose o con forma irregolare .
No label look
Le etichette in pellicola trasparente sono la scelta ideale per creare un aspetto “senza etichetta” .
Se utilizzi un contenitore trasparente dai risalto all’aspetto e al colore del prodotto.
Se vuoi rendere unico il tuo prodotto e vuoi dare un’immagine di trasparenza che induca fiducia nelle qualità del prodotto allora scegli un materiale per le etichette che lo metta in risalto: il polipropilene o il poliestere trasparente sono una scelta vincente!
Molti prodotti possono trarre vantaggio dall’uso di etichette trasparenti: detergenti per il corpo, bevande, prodotti alimentari e bottiglie di birra.
I consumatori vogliono vedere cosa c’è dentro il contenitore e le etichette trasparenti offrono ai tuoi consumatori una finestra su ciò che stai vendendo.
SVANTAGGI DELLE ETICHETTE IN PLASTICA
Costo
I supporti in plastica sono più costosi, ma se la durata e l’integrità della tua etichetta sono requisiti essenziali è un costo che a lungo termine ti fa risparmiare tempo, denaro e spiacevoli seccature.
Ricordati che un’etichetta danneggiata incide non solo sulla leggibilità dei dati che possono essere compromessi ma ha un impatto diretto sull’immagine della tua azienda e sulla cura e l’attenzione che poni nei tuoi prodotti.
Quando utilizzare le etichette in plastica
Le etichette in plastica sono la scelta più adeguata per ambienti esterni o ricchi di umidità, applicazioni a lungo termine o prodotti soggetti a un uso frequente. Gli usi comuni delle etichette in materiale sintetico includono:
etichette per settore cosmetico
etichette per il settore chimico
etichette matricola
etichette per inventario cespiti
etichette per prodotti esposti all’esterno
Conclusioni
Prima di scegliere l’etichetta giusta per la tua applicazione è importante analizzare il ciclo di vita del tuo prodotto, a quali condizioni sarà esposta l‘etichetta e per quanto tempo.
Considera eventuali fattori aggressivi che potrebbero compromettere l’integrità della tua etichetta e cerca il connubio perfetto con un materiale che doni alla tua confezione un aspetto unico e irresistibile.
Per trovare l’etichetta perfetta per la tua applicazione
devi scegliere 3 elementi essenziali
la dimensione dell’etichetta
l’ adesivo
il materiale
I primi due sono generalmente più facili da gestire
perché sono influenzati dai requisiti pratici dell’applicazione dell’etichetta:
scegli la misura che si adatta al tuo contenitore e l’adesivo che consentirà
alle tue etichette di rimanere saldamente incollate senza staccarsi dalla superficie
di applicazione.
Dimensione
Devi scegliere una dimensione che si adatti perfettamente
ai tuoi articoli e al contempo sia abbastanza ampia da contenere tutte le
informazioni che desideri comunicare ai tuoi clienti.
Adesivo
Devi assicurarti che l’adesivo scelto sia adatto:
? al tipo di superficie che stai etichettando, ad esempio se devi etichettare superfici curve e irregolari dovrai scegliere un adesivo più tenace
? alle condizioni ambientali, ad esempio per articoli conservati in congelatore devi scegliere un adesivo specifico per basse temperature .
Ogni adesivo ha un range specifico di temperatura di
servizio, in cui lavora efficacemente mantenendo inalterate le sue proprietà.
? alla tua specifica applicazione, ad esempio utilizza un adesivo rimovibile se hai bisogno di etichette temporanee che non danneggino il prodotto quando vengono rimosse
Materiale
Quando si tratta di scegliere il materiale giusto,
tuttavia, la selezione può risultare più complessa.
Esistono alcuni fattori pratici che determinano il tipo
di materiale da utilizzare, ad esempio se vuoi etichette impermeabili, che
resistano all’acqua e per applicazioni in ambiente esterno dovrai utilizzare un
materiale sintetico come il polipropilene, il poliestere o il pvc.
Se però NON ci sono elementi che possono deteriorare la
tua etichetta è molto probabile che sceglierai il materiale della tua etichetta
secondo un canone estetico, che realizzi le tue preferenze personali e che renda la tua confezione accattivante e
attraente per l’acquirente.
Carta o plastica?
La carta è il materiale più comune utilizzato per stampare
etichette, è l’etichetta con cui si ha
più familiarità.
Il poliestere, il polipropilene, il pvc e il polietilene sono materiali sintetici con
una gamma più ampia di proprietà e caratteristiche rispetto a quelle offerte
dalla carta.
L’aspetto più
evidente è la loro durata e la capacità di far fronte a un insieme di
condizioni molto più variegato rispetto alle etichette in carta.
✔Le etichette in carta rappresentano la soluzione più economica, rispetto ai materiali sintetici e se hai un budget limitato è ovviamente la scelta più indicata.
Inoltre, un’etichetta in carta comunica un senso di
autenticità e genuinità rispetto ad un materiale sintetico.
Considera che esistono diverse
tipologie di carta che può essere opaca, semi-lucida, patinata, vergata quindi
anche utilizzando la carta puoi ottenere delle etichette professionali e con un magnifico risultato estetico.
✔Diversamente i materiali sintetici sono molto più resistenti delle etichette di carta e hanno il particolare vantaggio di essere impermeabili.
Possono essere utilizzati sia in ambienti interni che
esterni, possono essere esposti o immersi in acqua e sono eccellenti per
etichette di lunga durata o di tracciabilità, dove è di vitale importanza che
le informazioni su un’etichetta rimangano completamente leggibili per un lungo
periodo, anche se l’oggetto viene frequentemente maneggiato o può subire
l’azione di elementi aggressivi come solvente, detergenti o altre sostanze
chimiche.
POLIESTERE
Il poliestere è un materiale estremamente robusto, adatto
per applicazioni in ambienti esterni, sottoposti a una varietà di temperature e
agenti atmosferici che rovinerebbero un’etichetta in carta.
Il poliestere è anche adatto per applicazioni in cui
agenti aggressivi come sostanze chimiche, detergenti e solventi potrebbero
inficiare l’integrità dell’etichetta.
In sintesi, le etichette in poliestere sono generalmente
consigliate per applicazioni che richiedono una maggiore durata, resistenza alle
escursioni termiche e un ciclo di vita molto lungo.
Il poliestere per le sue proprietà di resistenza e ampio
range di temperatura è spesso utilizzato
per etichette matricola, nel settore automotive, elettronico e farmaceutico.
POLIPROPILENE
Anche il polipropilene è un materiale durevole, più
resistente della carta e con un costo
più contenuto del poliestere.
Se ti occorre un’etichetta durevole, resistente e non
costosa il polipropilene rappresenta la giusta combinazione fra prestazioni e costo.
Sebbene le etichette in polipropilene siano ottime per
molte applicazioni, devi sempre analizzare i requisiti specifici e il ciclo di
vita della tua etichetta.
Le etichette in polipropilene sono solo resistenti all’umidità e all’acqua,
ma non sono impermeabili, quindi se il
tuo prodotto viene immerso in un liquido devi optare per un materiale più
indicato come il poliestere.
Durata media: la durata tipica di un’etichetta in
polipropilene è compresa tra 6 mesi e 2
anni.
Se la tua applicazione richiede che l’etichetta duri più
di 2 anni, potresti prendere in considerazione un’etichetta in poliestere o
vinile.
Il polipropilene si adatta perfettamente al packaging dei
cosmetici e lo troviamo diffusamente utilizzato per i prodotti per la salute,
la bellezza, il cibo, le bevande e la pulizia.
CONCLUSIONI
Per scegliere l’etichetta giusta devi seguire un processo
di analisi e valutazione della tua applicazione.
Nella scelta fatti consigliare da chi ha la giusta
esperienza e possa guidarti nella selezione del materiale più idoneo alle tue
specifiche esigenze.
Riflettendo sulla
brillantezza in vari contesti, vernice per auto, rossetti, smalto per unghie,
stampe fotografiche, si può notare una percezione di luminosità, vibrazione e,
ovviamente, brillantezza superiori.
La riflessione della luce
abbellisce la superficie, disegnando negli occhi bagliori attraenti. L’effetto
ad alto contrasto che si crea rende i colori bui più scuri e i colori accesi
più chiari.
Per questo motivo, una finitura lucida è ideale per immagini colorate con piccoli dettagli da mettere in risalto. Rende i colori e le immagini davvero glamour, comunicando un senso di raffinatezza e valore con il suo splendore.
Applica la stessa logica
alle etichette.
Desideri che i tuoi prodotti
attirino l’attenzione dei consumatori, che i colori del tuo marchio saltino
fuori dalla pagina e che il tuo prodotto sia considerato altamente
professionale e raffinato?
Le etichette lucide sono la
tua risposta!
Sono morbide al tatto e di
prima qualità, conferiscono al tuo prodotto un aspetto elegante e pulito, e se
usi un materiale trasparente (clear), il tuo imballaggio sembrerà nudo,
paragonabile alla stampa serigrafica impressa direttamente sulla superficie.
Che cos’è una finitura lucida?
La finitura si riferisce ad
una lavorazione superficiale applicata a una carta o a una pellicola sintetica per
ottenere un aspetto e una consistenza particolari.
Si possono conferire vari
livelli di lucentezza.
Una finitura “full gloss” è molto brillante perché riflette la luce in modo molto efficiente. Una finitura “semi gloss” è meno brillante perché è meno efficiente nel riflettere la luce che viene invece diffusa.
Le etichette lucide offrono
un fantastico fascino visivo ad un prezzo accessibile!
Dopotutto, l’etichetta
stessa è una parte fondamentale del prodotto: se ha un bell’aspetto e trasmette
amore e cura, si crea un’impressione molto diversa nella mente dell’acquirente
rispetto a un’etichetta dozzinale e trascurata.
Per quale motivo si sceglie
un’etichetta lucida?
Per motivi di carattere puramente estetico se
il tuo marchio ha un orientamento grafico moderno e minimale.
>>> Le etichette lucide sono spesso scelte per scopi di marketing perché aggiungono un tocco di decorazione creando allo stesso tempo una finitura professionale e di alta qualità.
>>> Offrono un sottile contrasto con le etichette opache standard, fornendo personalità al marchio senza ricorrere all’uso sovrabbondante del colore o elementi come motivi e texture.
>>> Un altro vantaggio è che le finiture lucide possono aiutare a migliorare la ricettività all’inchiostro delle etichette adesive, migliorando la qualità di stampa che è possibile ottenere.
Ciò è particolarmente importante se stai cercando di
riprodurre una grafica ad alta risoluzione sulle tue etichette adesive.
Per motivi funzionali alla resistenza dell’etichetta, se il tuo prodotto ha condizioni d’uso impegnative (condensa, escursioni termiche, esposizione a liquidi, grassi o solventi, ma anche abrasione), in tutti questi casi un supporto sintetico è la scelta ideale, anzi obbligata.
Nel settore cosmetico, farmaceutico, food & beverage
e in tutti gli ambiti in cui la presenza di sostanze solventi è intensiva, se ne
fa un uso rilevante.
Quali materiali lucidi sono
più adatti alle mie necessità?
Carta semilucida e lucida
Molte stampanti di etichette
raccomandano di default un materiale chiamato “Carta semilucida” come
punto di partenza, di solito perché è l’opzione del materiale più economico e l’obiettivo
è quello di persuadere la tua attività sul prezzo.
Questo materiale, resistente
allo spruzzo se tempestivamente asciugato, può andare bene per alcuni prodotti con
un ciclo di vita relativamente corto ma, essendo fatto di carta, non è molto
resistente se esposto a umidità, olii, solventi, quindi è sconsigliato sia per una
crema viso che per una maionese e in tutte le applicazioni in cui è necessaria
una resistenza dei materiali appropriata.
Materiali sintetici
Come abbiamo accennato, i
materiali sintetici sono molto più resistenti delle etichette in carta e hanno
il particolare vantaggio di essere impermeabili. Possono essere utilizzati sia
in ambienti interni che esterni, dove possono essere esposti o immersi in acqua,
entrare in contatto con olii e solventi e sono eccellenti per etichette di
lunga durata o di monitoraggio, dove è di vitale importanza che le informazioni
rimangano completamente leggibili il più a lungo possibile.
Materiali come il
poliestere, il polietilene, il polipropilene, il pvc, il vinile sono tutti
idonei, ciascuno con la sua peculiarità, a garantire longevità all’etichetta.
Sono disponibili in diverse
varianti (white, clear, metallizzato argento) con livelli di lucentezza
calibrati a piacimento per conferire al prodotto il look preferito.
Un vantaggio perseguibile
con un’etichetta trasparente è quello di camuffare errori di disallineamento
perfetto con il contenitore, se attaccate storte.
D’altronde, si possono
amplificare problemi comuni di applicazione come bolle d’aria, rughe o altri
difetti poiché non c’è colore per nasconderli. Pertanto, è importante disporre
di un processo di applicazione pulito e rigoroso che non provochi impronte
digitali accidentali, polvere o altri oggetti estranei sotto l’etichetta.
Tutti i materiali sopra
descritti, sia in carta che sintetici, sono stampabili da qualsiasi stampante a
getto d’inchiostro o a trasferimento termico e sono in grado di produrre un risultato
di ottima qualità.
La copertura lucida è anche
più efficace nel trattenere l’inchiostro per un’etichetta duratura e priva di
sbavature.
CONCLUSIONE
Le etichette lucide conferiranno al tuo
prodotto un aspetto sofisticato, un migliore contrasto dell’immagine e una
sensazione luminosa e incandescente.
Se hai bisogno di individuare il materiale
più adatto a far risaltare il tuo marchio e che garantisca lunga durata alle
tue etichette, consultati con noi…ti guideremo nella scelta più corretta per le
tue esigenze.
Le etichette sono disponibili in un’ampia varietà di tipi e materiali per soddisfare le esigenze di una gamma diversificata di applicazioni.
Un’etichetta di spedizione è diversa da un’etichetta per l’inventario dei cespiti o un’etichetta per uso esterno.
Sapere che tipo di etichetta si sta utilizzando è molto difficile da descrivere ma ci sono alcuni test chiave che è possibile eseguire e che ci aiutano a comprendere quale sia il materiale della tua etichetta.
Seguendo questi semplici passaggi è possibile individuare l’etichetta che si sta utilizzando, esclusi materiali ad uso speciale come quelli utilizzati ad esempio per temperature molto alte o molto basse o etichette per il settore sanitario.
Se si può strappare l’etichetta a metà, il materiale utilizzato è la carta in contrapposizione ad un materiale sintetico come il polipropilene o il poliestere. I materiali sintetici possono allungarsi e/o deformarsi leggermente ma non possono essere strappati a mano.
Graffiare la superficie dell’etichetta
Con questo test stiamo cercando di determinare se l’etichetta è stampata con o senza un nastro a trasferimento termico (ribbon). Se graffiando l’etichetta con la punta di una penna o una chiave si formano delle righe scure, allora è un’etichetta in carta termica che NON richiede un nastro per essere stampata. Queste etichette sono rivestite con uno strato sensibile al calore e sono normalmente utilizzate per applicazioni a breve termine poiché la stampa nel tempo perde colore fino ad estinguersi completamente. Spesso le etichette utilizzate per le spedizioni sono in carta termica poiché il ciclo di vita dell’etichetta è breve.
Se graffiando l’etichetta NON si formano dei segni neri, l’etichetta è in carta a trasferimento termico e quindi per essere stampata è necessario utilizzare un nastro. Queste etichette durano più a lungo e possono essere utilizzate per applicazioni di etichettatura permanenti.
Controllare se l’etichetta galleggia o affonda nell’acqua
Se l’etichetta non si strappa, l’etichetta è di un materiale sintetico. Dobbiamo però determinare quale sia il tipo di plastica utilizzata tra le diverse tipologie disponibili: poliestere, polipropilene, polietilene, etc.
etichetta in poliestere
I diversi tipi di materiale sintetico hanno costi diversi ma anche nastri di stampa differenti
Il test più semplice per determinare se il materiale è poliestere o un altro materiale sintetico come il polipropilene è immergere l’etichetta in acqua. Il polipropilene è un materiale meno denso del poliestere e pertanto in acqua galleggerà mentre il poliestere tenderà ad affondare.
Seguire questi semplici test è un modo semplice per capire rapidamente quale tipo di etichetta si utilizza.
etichetta in polipropilene
Se vi occorre ulteriore assistenza per trovare l’etichetta giusta contattaci