Domande frequenti sul codice a barre

Come funziona il codice a barre?

Un codice a barre è un’immagine leggibile da un lettore usata per rappresentare una serie di dati. Uno scanner di codici a barre decodifica l’immagine e invia i dati a un software dove viene interpretato ed elaborato.

I codici a barre possono essere utilizzati per identificare articoli / prodotti commerciali, ubicazioni, unità di imballo, pallet logistici, cespiti aziendali e beni in una vasta gamma di settori, dalla vendita al dettaglio all’assistenza sanitaria dal magazzino alla produzione.

La maggior parte dei codici a barre vengono utilizzati per identificare un articolo.

I numeri e / o le lettere memorizzate nel codice a barre sono identificatori univoci che, quando letti, possono essere utilizzati da un software per ottenere ulteriori informazioni sull’elemento. Il prezzo e la descrizione dell’articolo non sono generalmente memorizzati nel codice a barre. I dati vengono letti dal lettore, inviati a un PC dotato di un software di gestione che controlla il prezzo e la descrizione dell’elemento nel database.

Esistono codici a barre 1D (lineari), come il comune codice EAN13 e codici a barre 2D, come il QR e il Datamatrix

1D-barcode-vs-2D-barcodes

Perché utilizzare il codice a barre?

L’utilizzo di una soluzione di identificazione automatica per la gestione dei processi aziendali porta una serie di vantaggi indiscussi:

  • migliore accuratezza dei dati e riduzione degli errori
  • efficienza operativa e rapidità dei processi automatizzati
  • standardizzazione delle procedure
  • tracciabilità, rintracciabilità e localizzazione in tempo reale
  • sicurezza del prodotto e del consumatore

Quanti caratteri possono essere inseriti in un codice a barre?

In funzione del tipo di codice a barre utilizzato, i codici a barre 1D o lineari possono contenere poche decine di caratteri, mentre i codici 2D arrivano a contenere oltre 2.000 caratteri.

Nei codici a barre 1D più si aumentano le informazioni codificate e più la lunghezza del codice aumenta.

Per questo motivo, quando il codice deve contenere molte informazioni è consigliabile utilizzare un codice 2D, come il QR code o il DataMatrix, che possono contenere fino a 2000 caratteri in una dimensione molto contenuta.

etichette con codice a barre per protocollo informatico

Quali devono essere le dimensioni di un codice a barre?

I codici a barre possono avere anche dimensioni molto piccole, se utilizziamo un codice 2D è possibile arrivare ad una dimensione minima di 3 mm quadrati. Tuttavia, sui codici di dimensioni molto ridotte bisogna tenere presente alcune considerazioni determinanti:

  • un codice di dimensioni piccole limiterà la quantità di caratteri utilizzati
  • la stampa di un codice molto piccolo richiederà l’utilizzo id stampanti ad alta risoluzione per mantenere la leggibilità del codice. La risoluzione delle stampanti di codice a barre è un’opzione che ha un costo maggiore
  • il codice più è piccolo e più è difficile da leggere da un lettore standard e si dovrà ricorrere ad ottiche più performanti come le ottiche HD (High Density)

200-600 dpi-barcode-label

Quanti tipi di codici esistono?

Sono state create centinaia di simbologie di codici a barre, ma sono comunemente utilizzate meno di due decine. Ogni simbologia ha il proprio modello di barre e spazi e le proprie regole per la codifica dei dati. Esistono due categorie fondamentali di codici: lineari o 1D e bidimensionali o 2D.

I codici lineari codificano i dati in barre e spazi in una singola riga, come il codice 128, l’EAN13, il codice 39, l’interleaved 2 di 5, etc

I codici bidimensionali codificano i dati in una dimensione aggiuntiva. I due tipi principali di codici 2D sono simbologie impilate e matriciali. Le simbologie impilate assomigliano a più simboli lineari impilati uno sopra l’altro. Le simbologie a matrice sono rappresentate da blocchi o linee disposte in una griglia.

Quale tipologia di codice è meglio utilizzare?

La varietà di famiglie di codici a barre disponibili consente di trovare una simbologia che soddisfi le proprie esigenze. Le variabili più importanti che determinano la simbologia più idonea sono:

  • la quantità di dati che devono essere codificati
  • lo spazio disponibile per stampare il codice a barre
  • il tipo di dati da codificare

Ad esempio, se si deve gestire il processo logistico del proprio magazzino, allora la scelta della famiglia di codice da utilizzare è soggettiva. In questo caso è necessario analizzare le esigenze individuali per quanto riguarda il tipo di dati da codificare (stringa numerica o alfanumerica) e lo spazio a disposizione per stampare il codice.

Consiglio

Il codice 128 codifica tutti i 128 caratteri ASCII, ovvero lettere e numeri, ma anche punteggiatura, simboli e molto altro.  E’ un codice adatto a rappresentare stringhe di dati in una forma molto compatta e permette di inserire una quantità superiore di dati nello stesso spazio rispetto ai codici a barre standard lineari.

Se invece bisogna rispettare uno standard richiesto dal settore o da un cliente, allora è necessario uniformarsi alle specifiche del codice a barre richiesto.

Se vuoi vendere i prodotti nella grande distribuzione devi aderire al sistema GS1 (EAN) effettuando un’iscrizione al seguente link http://gs1it.org/iscriviti/

I codici a barre GS1 (EAN) assegnati da GS1 Italy (nuova denominazione di Indicod-Ecr) sono gli unici riconosciuti ufficialmente dal sistema di codifica mondiale GS1 e che ti danno la garanzia di venire accettati dalla grande distribuzione e online senza problemi.

codice a barre prodotti

Qualora si debbano codificare molte informazioni ma lo spazio è ristretto, si può valutare l’utilizzo di un codice 2D. Quando si utilizza un codice bidimensionale è necessario utilizzare lettori 2D in grado di scansionare i codici bidimensionali.

È necessario l’utilizzo di un software specifico per utilizzare uno scanner?

Gli scanner di codici a barre non richiedono alcun software o driver per funzionare correttamente.  I lettori possono essere configurati per lavorare in emulazione tastiera e verranno riconosciuti dal PC come un dispositivo di input e quindi il dato scansionato dal lettore è come se fosse digitato dalla tastiera

Ing. Cristina Urbisaglia

 Se hai domande o vuoi un consiglio contattaci

cristina@acsistemisrl.com

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Approfondici

Il codice a barre per le aziende di piccole dimensioni: come iniziare

Nastri a trasferimento Inkanto by Armor

Il colosso mondiale produttore di nastri a trasferimento termico di alta qualità Armor ha cambiato look con il nuovo brand Inkanto.

nastri a trasferimento termico Armor

La nuova presentazione del brand punta a dare una maggiore identità ad un prodotto affidabile spesso sconosciuto.

Fino a poco  tempo fa su ogni confezione era riportata solamente la sigla relativa alla qualità del nastro e per i meno esperti il ribbon era difficilmente riconoscibile rispetto ad una nastro comune di importazione.

Vediamo quali sono i cambiamenti principali introdotti da Armor in questa nuova linea di qualità eccelsa:

  • sia sulla confezione che su ogni singolo nastro è stampata la scritta Inkanto
  • il film esterno ha tre colori differenti per differenziare la qualità del ribbon

> logo giallo: nastro cera

> logo blu: nastro cera resina

> logo arancio: resina

  • ogni confezione contiene un Kit di pulizia della testina. Il kit di pulizia è stato introdotto per sensibilizzare gli utenti alla cura della testina termica, che rappresenta un componente fondamentale e costoso della tecnologia a trasferimento termico .

kit pulizia testina termica

  • ogni nastro Inkanto è coperto da uno standard qualitativo garantito a vita per proteggere l’utente finale da qualsiasi difetto di fabbricazione.
  • ogni confezione di nastri Inkanto viene consegnata con un certificato di conformità completo e unico per fornire tutti i dati relativi alla tracciabilità e alla qualità del prodotto

I nastri Inkanto ricoprono una vasta gamma di soluzioni per stampanti a trasferimento sia con testina Flat che near Edge, dalla serie desktop e industriale, alle sofisticate stampanti per film flessibili.

La qualità cera, cera resina o resina soddisfa qualsiasi esigenza di etichettatura sia per la stampa in nero che a colori.

ribbon

I campi di applicazione sono la logistica e i trasporti, l’industria agro-alimentare, il settore chimico, farmaceutico, cosmetica, automobilistico, tessile, elettronica, metalmeccanica.

Nel nostro laboratorio vengono effettuati giornalmente test di stampa per qualsiasi esigenza.

Se hai necessità di stampare etichette con codice a barre per la tracciabilità di schede elettroniche, stampe resistenti ad alte temperature o ai solventi contattaci

Possiamo studiare la soluzione migliore per tua applicazione con i nastri certificati Inkanto.

Andrea Capponi

andrea@acsistemisrl.com

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Come allungare il ciclo di vita della testina di una stampante termica

Etichette per il caldo, il freddo, solventi e sostanze chimiche: come identificare il materiale giusto

Honeywell PC42T: come configurare il driver di stampa

Se la stampante Honeywell PC42T va in errore quando si manda il comando di stampa potrebbe dipendere da un’errata configurazione del driver.

Vediamo quali sono i parametri che devono essere opportunamente impostati in funzione del tipo di etichetta che stamperemo.

Per accedere alla configurazione dei parametri, andiamo nella carella dispositivi e stampanti e selezioniamo con il tasto destro del mouse il driver della PC42

driver PC42

Scegliendo preferenze di stampa si apre la schermata di configurazione del driver

preferenze di stampa driver pc42

I valori essenziali da impostare nel driver sono:

  • la dimensione dell’etichetta o cartellino
  • il metodo di stampa
  • il tipo di supporto
  • la temperatura

Nel tab Impostazione Pagina impostiamo la larghezza e altezza dell’etichetta

Nella sezione Pacchetto, selezioniamo Nuovo per aprire la schermata Modifica stock, dove andremo a settare i valori della larghezza e dell’altezza dell’etichetta (attenzione all’unità di misura espressa in millimetri)

==> Confermiamo i valori inseriti premendo OK

Impostazione dimensione etichetta

A questo punto ci spostiamo nel TAB Pacchetto per impostare i valori relativi alla metodologia di stampa

PC42 impostazione parametri di stampa

Nella sezione Impostazioni supporto configuriamo i seguenti valori:

==> Metodo di stampa: trasferimento termico se stampiamo con il ribbon (nastro di stampa)

oppure

==> Metodo di stampa: termico diretto se stampiamo senza il ribbon  su un’etichetta in carta termica

Nella sezione Tipo possiamo scegliere tra 4 opzioni

==> Etichetta con spazi, se le etichette sono separate da uno spazio

==> Segno nero, se le etichette presentano una linea nera sul retro della siliconata (ad esempio le etichette trasparenti in rotolo sono separate da un black mark sul retro)

==> Striscia a lunghezza fissa o variabile: scegliamo una di queste 2 opzioni se stampiamo su supporti continui, non fustellati

La voce intensità si riferisce alla temperatura della testina. L’impostazione corretta della temperatura è fondamentale per una buona qualità di stampa

 “Consigli per il settaggio dei valori di velocità e Temperatura”

In modalità a trasferimento termico, cioè quando stampate attraverso un nastro di stampa ricordate che

Nastro cera: velocità media e temperature bassa;
Nastro cera-resina: velocità media-alta temperature media
Nastro resina: Velocità bassa temperatura alta

In modalità termico diretto la temperatura deve essere impostata su valori elevati, fermo restando che la temperatura dipende dalla qualità e dal tipo di materiale utilizzato

Infine nel TAB Opzioni possiamo impostare la velocità di stampa

Opzioni di stampa PC42

E’ consigliabile impostare la velocità ad un valore medio, a meno di eventuali esigenze operative

Abbiamo visto le impostazioni principali del driver, per qualsiasi altra impostazione potete contattarmi ai seguenti riferimenti

Ing. Cristina Urbisaglia

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Come tracciare il battistrada del pneumatico

In questo articolo analizziamo una soluzione alternativa della tracciatura con linee colorate del pneumatico rispetto alla classica verniciatura con rotella.

tracciatura colorata pneumatico

La verniciatura viene solitamente effettuata prima della cottura della gomma, quando il battistrada non è stato ancora applicato.

Il processo di stampa delle linee di tracciatura colorate viene eseguito tramite delle rotelle collegate ad un impianto di verniciatura, le quali distribuiscono il colore sopra la gomma cruda.

In alcuni casi questa tracciatura può risultare poco definita, con colorazione sbiadita e spessore della linea non uniforme.

Una stampa non definita genera problemi di riconoscimento alle successive postazioni dotate di sistemi di visione automatici per il controllo della qualità e dello smistamento.

Una soluzione alternativa estremamente efficace, in grado di garantire senza errori l’identificazione automatica e la rintracciabilità del pneumatico, è basata su un sistema di marcatura a getto d’inchiostro.

identificazione automativa gomme

I nostri marcatori con tecnologia DOD utilizzano inchiostri pigmentati speciali che vengono miscelati continuamente attraverso un sistema idraulico dotato di un serbatoio da 12 lt che garantisce una lunga autonomia.

L’utilizzo di questa tecnologia per la tracciatura permette una forte adesione dell’inchiostro sulla gomma, con una copertura uniforme e colorazione satura.

La precisione di stampa garantisce un’altezza costante della linea lungo tutta la circonferenza del pneumatico, riducendo i problemi di decodifica da parte dei sistemi di visione e identificazione.

L’impiego di inchiostri pigmentati specifici avviene attraverso un circuito idraulico dotato di un innovativo sistema di ricircolo automatico, gestito direttamente dall’hardware e dal software del marcatore.

miscelatore inchiostri pigmentati

L’utilizzo di una rivoluzionaria pompa idraulica e di un sistema di chiusura a “clamp” assicura una qualità di stampa uniforme, con un’immutata affidabilità nel tempo, limitando gli interventi da parte dell’operatore.

Se hai necessità di implementare o rinnovare un sistema automatico di tracciatura del pneumatico contattaci

Andrea Capponi

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Marcatori e tracciabilità: quale tecnologia utilizzare?

Etichette: come scegliere il materiale giusto

Scegliere il materiale dell’etichetta idoneo per la propria applicazione non sempre è un’impresa facile.

Una comune etichetta di carta non funziona su tutte le applicazioni perché:

  • può deteriorarsi se esposta a detergenti e solventi o condizioni climatiche avverse
  • la stampa può scolorire
  • può scollarsi dalla superficie di applicazione

Analizziamo 6 domande che ci aiutano a identificare il materiale adeguato al ciclo di vita dell’etichetta

  1. A quale temperatura applicherai l’etichetta?

A temperatura ambiente, la maggior parte delle etichette si applica senza problemi.

Però in un magazzino freddo e umido o a temperature estremamente alte gli adesivi si comportano diversamente.

Ogni materiale è caratterizzato da una temperatura di esercizio che ci assicura che il materiale utilizzato conserva inalterate le proprie caratteristiche.

etichette a trasferimento termico

Ci sono etichette che operano in range di temperatura differenti, da -40°C a + 50°C,da  -18°C a 82°C, da -54°C a 93°C e  così via.

Se utilizziamo una comune etichetta in carta dobbiamo tener presente che la gamma dei materiali in carta e molto vasta e ognuna avrà uno specifico range di servizio di cui bisogna tenere conto se operiamo in condizioni climatiche differenti dalla temperatura ambiente

Quindi ogni materiale è caratterizzato da determinate specifiche operative: approfondire il ciclo di vita dell’etichetta è vitate per trovare una soluzione di etichettatura vincente


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Etichette per il caldo, il freddo, solventi e sostanze chimiche: come identificare il materiale giusto

  1. Quale è la superficie di applicazione?

Se le etichette vengono applicate su imballi di cartone o su materiali porosi con superficie regolare un comune adesivo acrilico funzionerà bene.

Se le etichette dovranno essere applicate su una carta lucida, su una superficie in plastica o in PET o su una superficie irregolare o cilindrica è necessario verificare la flessibilità del materiale e le prestazioni dell’adesivo.

rimozione etichette

Se ad esempio dobbiamo etichettare i cespiti aziendali, costituiti da una vasta gamma di beni eterogenei (sia per forma che per composizione) è necessario individuare un materiale che si adatti a qualsiasi superficie e che mantenga la sua aderenza anche su forme irregolari, porose o molto lisce


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Etichette per cespiti: quale materiale utilizzare per una tracciabilità durevole nel tempo

Se ‘etichettatura deve essere fatta su superfici deformabili è consigliabile l’utilizzo di un materiale plastico estremamente versatile con una grande adattabilità meccanica dotato di adesivo tenace in modo che possa mantenere l’aderenza anche in caso di flessione o deformazione alla superficie di applicazione.

  1. A cosa deve resistere l’etichetta?

Olio, detergenti, solventi, superfici sporche e polverose devono essere etichettate con materiali e adesivi adeguati a garantire la conservazione di tutte le caratteristiche: adesività, leggibilità dei dati, integrità del materiale.

In molte situazioni è necessario tenere in considerazione il contenuto della superficie di applicazione.

Se il contenuto è un prodotto cosmetico o un detergente, è preferibile utilizzare un film sintetico come il polipropilene, il poliestere o il PVC, protetto da uno strato di laminazione. Utilizzare un materiale sintetico eviterà che eventuali gocce o fuoriuscite del prodotto danneggino l’etichetta.

L’aggiunta di una patinatura superiore può migliora  la stampabilità dell’etichetta e la protegge dall’ambiente circostante, ad esempio da umidità, agenti chimici o dall’abrasione.

Se dal contenitore possono fuoriuscire gocce di liquido è necessario utilizzare un materiale impermeabile: un’etichetta deteriorata non solo è una pessima pubblicità per l’azienda produttrice ma è anche fuori norma perché non assicura la leggibilità delle informazioni obbligatorie per tutto il ciclo di vita del prodotto

grafica etichette adesive per birre in lattina

  1. A quali condizioni sarà esposta l’etichetta dopo che è stata applicata sul prodotto? Quanto dovrà durare?

Quando si seleziona il materiale è fondamentale tenere in considerazione il ciclo di vita dell’etichetta

L’etichetta di un prodotto che andrà nel frigorifero o nel freezer sarà diversa da un’etichetta che andrà in un magazzino a temperatura controllata.

Se l’etichetta viene applicata su un prodotto conservato a temperatura ambiente, in un luogo pulito ed asciutto un materiale standard dotato di un comune adesivo permanete andrà benissimo.

Ma se la condizione operativa non è questa dovrai considerare attentamente la giusta combinazione tra materiale dell’etichetta, adesivo, metodologia di stampa.

Esistono adesivi e materiali speciali per qualsiasi condizione operativa, per basse temperature, per il gelo, per il calore elevato.

Se devi applicare l’etichetta su una bottiglia di vino, considera che dovrà resistere a condizioni operative ostili e a forti escursioni termiche: dalla temperatura ambiente, all’immersione in secchi di ghiaccio per essere raffreddata

etichette per le schede elettroniche

Analogamente se devi applicare l’etichetta su retro di un PC o su un circuito elettronico bisogna usare materiali come il poliestere con adesivo specifico resistente a temperature elevate.

  1. Quale è il colore del contenitore? Di che colore è il prodotto all’interno?

Un contenitore bianco si presta facilmente a qualsiasi soluzione di etichettatura sia bianca che colorata.

Ma se il tuo contenitore o il prodotto all’interno è colorato è possibile che influenzi i colori dell’etichetta.

Si dovrà decidere l’aspetto estetico che si vuole ottenere e in funzione del materiale scelto garantire che le informazioni rimangano chiaramente leggibili. Se utilizziamo etichette trasparenti assicuriamoci che l’informazione mantenga il contrasto necessario a garantire una buona leggibilità dei dati

applicatore di etichette per superfici piane

 

  1. Come applicherai le etichette?

Se l’applicazione è manuale, il materiale dell’etichetta e il rivestimento sono meno preoccupanti rispetto ad un’applicazione automatica.

Gli applicatori automatici di etichette hanno dei requisiti specifici in relazione al materiale da applicare.

Non tutti materiali possono essere spellicolati da un applicatore automatico di etichette, inoltre materiali molto flessibili e adesivi tenaci devono essere testati e verificati sullo specifico applicatore

Composizione etichetta adesiva

Le etichette sono costituite da tre strati principali: il rivestimento (con o senza patinatura superiore), l’adesivo e il supporto.

La scelta del materiale idoneo presuppone il corretto accoppiamento di questi tre strati secondo determinati requisiti richiesti dall’applicazione. La giusta combinazione di questi tre strati determina una soluzione definitiva e vincente per prolungare la durata delle etichette

Ing. Cristina Urbisaglia

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Stampante Zebra GK420: come stampare un’etichetta di configurazione

Per verificare se una stampante Zebra GK420 è impostata correttamente può essere utile stampare un’etichetta di configurazione.

etichetta di configurazione stampante Zebra GK420

L’etichetta di configurazione della stampante indica lo stato di diversi parametri:

  • metodo di stampa: trasferimento termico o termico diretto
  • sensore utilizzato: trasmissivo o riflessivo
  • tipo di supporto: etichetta con gap, con black mark sul retro, con foro, a m odulo continuo
  • dimensioni dell’etichetta
  • temperatura
  • velocità di stampa
  • versione del firmware
  • impostazione backfeed
  • margini

L”etichetta di configurazione si stampa con due semplici passaggi:

Zebra GK420

1- Accendere la stampate.

Se l’indicatore di stato della stampante è verde lampeggiante significa che la stampante è in pausa. In questo caso premere una volta il pulsante di avanzamento per portare la stampante in modalità “pronta per la stampa”

2- Quando l’indicatore di stato emette una luce verde fissa, tenere premuto il pulsante di avanzamento finché l’indicatore di stato non lampeggia una volta. A questo punto rilasciare il pulsante di avanzamento per stampare l’etichetta di configurazione.

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Andrea Capponi

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Come risolvere l’errore “paper jam” sulle stampanti ToshibaTec

In questo articolo vediamo quali sono le cause dell’errore “Paper Jam” o “Carta inceppata” sulle stampanti ToshibaTec e quali sono i modi per risolverlo.

Le cause possono essere le seguenti:

  • Sensori carta sporchi
  • Errata impostazione del tipo di sensore
  • Errata dimensione dell’etichetta
  • Errata posizione del sensore
  • Tensione sensori
  • Impostazione da pannello di controllo funzione “CODE”

Sensori carta sporchi

Togliere le etichette ed il nastro e verificare se i sensori sono sporchi con residui di colla o se ci siano etichette incollate.

E’ sufficiente pulire il tutto a stampante spenta con un panno inumidito di alcool.

sensori sporchi stampante Toshiba

Errore impostazione tipo sensore

Con l’aiuto del disegno vediamo la differenza del tipo di supporto e la corretta impostazione del sensore

  • Modulo continuo: è un rotolo continuo non fustellato, non è presente nessun riferimento per l’utilizzo dei sensori della stampante, di conseguenza l’impostazione è “nessuno”.
  • Etichetta con spazi (GAP ): etichette che presentano un gap (spazio)tra un’etichetta e l’altra. In questo caso la stampante per identificare correttamente il supporto utilizza il sensore “trasmittente”.
  • Tacca Nera ( Black Mark ): etichette o cartellini che hanno una striscia nera sul retro. In questo terzo caso la stampante utilizza il sensore “riflettente” per la rilevazione del supporto.

Etichetta o Cartellini con foro: presentano un foro o una tacca tra una etichetta e l’altra. Anche in questo caso la stampante per identificare correttamente il supporto utilizza il sensore “trasmittente”

identificazione materiale di consumo
identificazione materiale di consumo

Una volta identificato il tipo di supporto utilizzato, è necessario impostare correttamente il driver o i comandi diretti.

Selezioniamo il driver della stampante e con il tasto destro del mouse selezioniamo preferenza di stampa.

Nella maschera Pacchetto alla voce sensore troviamo le differenti impostazioni:

  • Nessuno: per la stampa di moduli continui
  • Riflettente se è presente una tacca nera di riferimento sul retro del supporto dell’etichetta o cartellino
  • Trasmittente per etichette con inter-spazio (Gap ) o cartellini con foro

impostazione tipo sensore stampa trasferimento termico

Se utilizziamo i comandi diretti per pilotare la stampante è necessario impostare correttamente l’istruzione: XS – Comando di stampa, dove troviamo l’impostazione del sensore

 {XS;I,0020,0021C5100¦}

“0” Disabilitato

“1” Modalità riflessione (tacca nera)

“2” Modalità trasparenza (gap tra etichette)

“3” Modalità trasparenza (gap tra etichette prestampate)

Errata dimensione dell’etichetta

Le stampanti Tec per garantire un perfetto allineamento della stampa sono molto sensibili alla corretta impostazione della dimensione della etichetta ed anche una differenza di pochi millimetri può generare l’errore.

Analizziamo un esempio pratico, utilizzando una etichetta con le seguenti dimensione: Larghezza 100mm x altezza 60mm, con spazio tra etichette o gap da 3 mm.

Per prima cosa vediamo come si imposta il driver e successivamente i comandi diretti.

Selezioniamo il driver della stampante e con il tasto destro del mouse selezioniamo preferenza di stampa.

In impostazione pagina nel campo pacchetto verifichiamo la dimensione visualizzata e se non fosse corretta premere il tasto modifica e impostare i parametri corretti come di seguito rappresentato

impostazioni dimensione etichetta

Mentre l’altezza del GAP bisogna impostarla nella maschera “Pacchetto” nel campo spazio etichetta

gap etichetta

Se utilizzate i comandi diretti dovete verificare l’istruzione “{D”  – Dimensione dell’etichetta.

I numeri sono espressi in decimi di millimetri e la sintassi è la seguente:

Le dimensioni dell’etichetta dell’esempio espressi in decimi di millimetro sono

  • altezza + gap= 630
  • larghezza=1000
  • altezza =600

Quindi l’istruzione corretta è

{D0630,1000,0600¦}

Errata posizione del sensore

I sensori della stampante sono due uno per il riconoscimento del gap “Trasmittente” ed il secondo per la tacca nera “Riflettente”

I sensori sono scorrevoli e devono essere opportunamente posizionati altrimenti la stampante non riesce a riconoscere l’altezza del supporto in funzione dei dati ricevuti dal driver o dai comandi diretti e andrà in errore.

Regolazione sensore GAP

sensore gap etichetta

Manualmente posizionare il sensore come mostrato in foto al centro dell’etichetta per etichette neutre, se abbiamo etichette pre-stampate è consigliabile, dove è possibile, posizionare il sensore in una zona non stampata.

posizione del sensore trasmissivo

Se utilizziamo un cartellino con il foro o tacca, il sensore del gap deve essere posizionato in corrispondenza del foro

Regolazione sensore tacca nera

sensore tacca nera etichetta

Posizionare il sensore riflettente in corrispondenza del centro della tacca nera, sia se è stampata per tutta la larghezza dell’etichetta sia se è presente un piccolo quadrato nero.

Tensione sensori

Poiché le etichette sono differenti per spessore e colore, è possibile modificare la tensione sui sensori per ottenere una stampa più precisa e allineata

Una corretta regolazione della tensione dei sensori aiuta a calibrare correttamente la stampante per la specifica etichetta in uso.

Questa impostazione si esegue direttamente dal pannello di controllo.

Entrare nel menu della stampante, accendendo la stampante con i tasti due tasti “FEED e PAUSE” premuti.

menu stampante Toshiba

I Tasti FEED e RESTART permettono di scorrere le voci del menù, per confermare utilizzare il tasto PAUSE.  Selezionare il menù <5>SENSOR ADJ e confermare con PAUSE

Se utilizzate etichette con GAP dovete arrivare alla voce TRANS, mentre con la tacca nera REFLECT.

Per le etichette con il gap il sensore deve essere posizionato tra le due etichette, perché dovrà misurare solo la tensione rilevata dalla siliconata, per la tacca nera deve essere posizionato sulla tacca.

Tenere premuto per circa 3 secondi il tasto [ENTER] fino a quando la registrazione del livello è completata e appare un “*“ (asterisco) a destra del display

REFLECT] 3.5V  *  –

[TRANS.] 2.4V    *

 Impostazione da pannello di controllo funzione “CODE”

Utilizzando i comandi diretti per la stampante bisogna modificare l’impostazione CODE da pannello di controllo da Auto a {|} o ESC LF NULL , in funzione di come è stata costruita la sintassi della stringa.

Le righe di comando hanno una sintassi stabilita ed ogni riga è racchiusa da caratteri di start e stop ad esempio se utilizziamo il carattere di start = “{“  e stop=”|}” come da esempio :{D0630,1000,0600¦}

L’impostazione di default del parametro CODE della stampante è AUTO e bisogna modificarlo in {|}.

Vediamo come fare:

Entrare nel menu della stampante, accendere la stampante con i tasti premuti “FEED e PAUSA”

menu stampante Tec

I Tasti FEED e RESTART permettono di scorrere le voci del menù e PAUSE per confermare.

Scorrere il menù con il tasto “FEED” fino a alla voce <2>PARAMETER SET, tasto PAUSE per confermare ed entrare nel sotto menù

Con il tasto FEED cercare la voce “CODE”

Il parametro di Default è AUTO, con il tasto Feed modificarlo in “{|} e tasto PAUSE per confermare.

In questi sei punti abbiamo affrontato le possibili cause del problema PAPER JAM, se non riesci a risolvere ugualmente, contattaci e ti puoi avvalere del nostro reparto di assistenza tecnica

Andrea Capponi

andrea@acsistemisrl.com

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Etichette per il caldo, il freddo, solventi e sostanze chimiche: come identificare il materiale giusto

Le etichette con codice a barre sono sempre più ricercate in ambienti difficili ed impegnativi per applicazioni in cui fino a qualche anno fa era impensabile utilizzarle.

etichette a trasferimento termico

Il progresso tecnologico nella ricerca di materiali con caratteristiche nobili sia della superficie dell’etichetta che dell’adesivo, le performance dei lettori di codici a barre di ultima generazione dotati di algoritmi di ricostruzione di codici danneggiati o poco leggibili, l’utilizzo di codici bidimensionali in grado di codificare migliaia di caratteri consente di tracciare i prodotti in ambienti e condizioni particolarmente ostili.

Trovare una soluzione di etichettatura vincente significa analizzare e testare una serie di fattori che determinano i requisiti della scelta più idonea.

Analizziamo quali sono i parametri principali e i fattori critici che richiedono un controllo più specifico ed eventualmente delle verifiche” sul campo” rispetto ad una situazione comune

Etichetta in ambienti esterni

La durata del ciclo di vita di un’etichetta in un ambiente esterno può essere estesa utilizzando materiali sintetici con adesivi permanenti acrilici come il poliestere o il PVC. Con la stampa a trasferimento termico devono essere utilizzati ribbon resina speciali per la resistenza ai raggi UV

ETICHETTE PER TEMPERATURE ELEVATE

Caldo e Freddo

Condizioni di temperatura estreme, come il calore eccessivo o temperature sotto lo zero influenzano l’adesivo dell’etichetta e la leggibilità delle informazioni stampate.

Gli adesivi reagiscono alle alte temperature ammorbidendosi e perdendo la loro forza coesiva. La colla fuoriesce dall’etichetta che scivola dalla superficie di applicazione. Esistono materiali specifici per le alte temperature, che mantengono inalterate le loro caratteristiche se sottoposti a fonti intense di calore per un determinato intervallo di tempo. In questi casi è importante selezionare il materiale, sia dell’etichetta che del nastro di stampa, in grado si soddisfare i requisiti dell’applicazione ed effettuare dei test di tenuta sul campo

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Anche le temperature molto basse sono dannose, specialmente per l’adesivo. Gli adesivi sono generalmente indeboliti se non completamente distrutti da condizioni estreme di freddo. Per questo, è necessario utilizzare etichette dotate di adesivi specifici per le basse temperature, come quelli utilizzati per la catena del freddo nei surgelati o per applicazioni criogeniche nelle quali si utilizzano adesivi resistenti all’azoto liquido e al ghiaccio secco, in un range di temperatura da – 196° fino a +88 °C

Applicazioni con elevata abrasione dell’etichetta

In alcune applicazioni le possibilità di abrasione sulla superficie dell’etichette sono elevate. Ad esempio etichette applicate su attrezzature a noleggio o magazzini di parti di ricambio sono continuamente esposte a urti e manipolazioni che possono danneggiare e graffiare le etichette, compromettendo la leggibilità dei dati stampati.  In tali casi è consigliato l’utilizzo di materiali speciali come il poliestere, il pvc fuso, il polipropilene, il kapton o altri film sintetici estremamente durevoli che se stampati a trasferimento termico con ribbon resina di qualità nobile garantiscono la leggibilità dei dati anche nelle condizioni più impegnative e ostili

ETICHETTE MATRICOLA PRODOTTO

Umidità

Gli ambienti umidi e la condensa danneggiano sia l’etichetta che l’adesivo. In questi casi è necessario utilizzare film con una sovra laminazione e adesivi specifici che mantengano la loro tenacia anche se immersi in acqua

Etichette resistenti ai solventi, agli agenti chimici e ai detergenti

Sostanze aggressive deteriorano sia lo strato superficiale dell’etichetta che l’adesivo. In questi casi è fondamentale selezionare il materiale idoneo che possa resistere alle specifiche condizioni di applicazione. La varietà di film sintetici e di adesivi speciali disponibili coprono qualsiasi esigenza operativa.

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Etichette resistenti ai solventi e ai detergenti

La stampa a trasferimento termico con ribbon in resina speciale garantisce una stampa resistente nel tempo e all’aggressione di sostanze deterioranti. In questi casi è indispensabile testare l’etichetta nelle condizioni a cui verrà sottoposta per tutto il ciclo di vita.

Le etichette utilizzate per l’identificazione e la tracciabilità dei prodotti non sono dei semplici ” stickers” ma hanno un compito critico da svolgere: rappresentano il collegamento fra la tua azienda e l’intera filiera di gestione e distribuzione del prodotto.

etichette adesive per ambienti difficili

Esistono migliaia di materiali con caratteristiche differenti e ogni materiale presenta attributi specifici che ne consentono l’utilizzo in ambienti diversi.

Può essere molto difficile dalla pagina di un sito web discernere la soluzione di etichettatura più idonea, quindi il consiglio è di farsi guidare da esperti del settore e richiedere dei campioni di test per verificare in condizioni reali il rendimento del materiale selezionato.

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Ing. Cristina Urbisaglia

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