Etichette 3m 3690e 3698e per la tracciabilità dei metalli

Le aziende metallurgiche richiedono, per l’identificazione e la tranciabilità dei metalli, soluzioni di etichettatura durevoli nel tempo, resistenti all’aggressività dei solventi e degli agenti atmosferici.

etichette per metalli

L’etichettatura dei metalli è una sfida esigente a causa delle loro superfici irregolari, trattate o grezze e non tutti i materiali adesivi sono idonei.

La tracciabilità dei metalli in produzione spesso viene utilizzata non solo durante il ciclo di lavorazione ma anche a fine lavorazione e quindi è necessario applicare un’etichetta

  • dotata di un adesivo particolarmente tenace
  • con un frontale durevole nel tempo
  • che possa essere stampata con una tecnologia che garantisca la leggibilità dei dati per tutto il ciclo di vita dell’etichetta.

La 3m produce un materiale che ha delle caratteristiche particolarmente idonee all’etichettatura dei metalli: il 3m 3690e colore bianco e 3698e in argento.

Il materiale è un vinilico flessibile molto sottile (51 microns) in grado da adattarsi a qualsiasi superfice piana, curva o rugosa.

L’adesivo è acrilico e molto tenace, e dopo l’applicazione sulla superfice è estremamente difficile da rimuovere.

È un materiale stampabile a trasferimento termico con nastri resina che garantisce una stampa durevole nel tempo e resistente ai solventi, detergenti, sostanze chimiche e a condizioni atmosferiche avverse.

Un ‘etichetta in materiale 3m3698/3690 è certificata per applicazioni in esterno con una durata garantita pari 5 anni, mentre in ambienti riparati ha una durata illimitata.

Se analizziamo i dati tecnici relativi al materiale 3m 3698e, possiamo notare un range di temperatura operativa a breve termine e a lungo termine molto esteso.

caratteristiche etichette metalli

La tabella che segue fa riferimento a dei test di esposizione ad alcuni liquidi di un’etichetta applicata a pannelli di acciaio inossidabile.

etichette 3m per metalli

Per scegliere l’etichetta giusta per la tua applicazione è fondamentale analizzare il ciclo di vita e le condizioni a cui verrà sottoposta.

Per ulteriori informazioni puoi contattarci ai seguenti riferimenti

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Come ottenere il codice EAN per i prodotti della tua azienda in 3 semplici passaggi

Se ti hanno richiesto il codice EAN per i prodotti della tua azienda, per ottenerlo, devi fare una richiesta all’unico ente in Italia autorizzato a rilasciare prefissi aziendali GS1 (EAN):GS1 Italy.

Solo i codici a barre GS1 (EAN) assegnati da GS1 Italy sono riconosciuti ufficialmente dal sistema di codifica mondiale GS1 e ti danno la garanzia di venire accettati senza problemi dalla grande distribuzione e online (Amazon, eBay, Alibaba, Google Shopping).

Non fidarti di altri siti web o enti che promettono l’acquisto di codici a barre GS1 o EAN, perché

  • non sono unici
  • non sono autorizzati
  • non sono riconosciuti dal sistema globale GS1

In questo articolo illustriamo quale è la procedura per richiederlo.

codice Ean 13

1° PASSO

Il primo passo da compiere è l’iscrizione al GS1 Italy che puoi effettuare on-line al seguente link

https://gs1it.org/iscriviti/

2° PASSO

Il 2° passo è l’associazione dei codici EAN ricevuti ai prodotti della tua azienda.

In pratica il GS1 Italy, una volta iscritto, ti darà un foglio Excel con 1000 numeri EAN univoci e autentici di 13 cifre.

Quindi dovrai assegnare un codice EAN a ciascun prodotto della tua azienda.

NOTA BENE: ogni prodotto e ogni sua variante deve avere un suo codice unico.

ESEMPIO: se vendi marmellate, la marmellata di albicocche avrà un codice diverso da quella di ciliegie. Inoltre, se distribuisci la marmellata di albicocche in vasetti da 250 gr, da 500 gr e da 700 gr, questi avranno 3 codici EAN differenti. Quindi a gusti e grammature differenti corrispondono codici EAN diversi.

prodotti con codice EAN

3° PASSO

Il 3° passo è la generazione del codice a barre, ovvero la traduzione in barre e spazi del numero ricevuto.

Per generare la rappresentazione grafica dei numeri ricevuti, quindi il codice a barre, basta scaricare le immagini del barcode nella tua area privata messa a disposizione da GS1 nella sezione Codifico al seguente link https://gs1it.org/servizi/codifico/

Il servizio Codifico ti permette di assegnare i numeri EAN ai tuoi prodotti e di generare i codici a barre EAN, in modo semplice, veloce e senza costi aggiuntivi.

Quanto costa ottenere i codici a barre EAN aderendo al sistema GS1?

I contributi che dovrai versare sono in base al fatturato complessivo della tua azienda, come puoi verificare nella tabella 1

quote codice EAN
Tabella 1

La quota di iscrizione deve essere versata solo al momento dell’iscrizione (il primo anno).

Il contributo annuale deve essere versato ogni anno, compreso il primo, e non è frazionabile.

Il contributo annuale ti consente l’uso di un pacchetto di 1.000 numeri EAN. Se successivamente la tua azienda esaurisce questo pacchetto di numeri, o se hai necessità di codificare un numero maggiore di articoli, potrai noleggiare ulteriori pacchetti sottoscrivendo un contratto di noleggio. 

Se ti occorre una stampante di etichette, terminali e lettori di codice a barre per la gestione del magazzino contattaci

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Suggerimenti e benefici nell’utilizzo di etichette trasparenti

Quando vendi un prodotto in una bottiglia o in un contenitore trasparente è molto importante far risaltare il tuo design per attirare l’attenzione del consumatore.

etichette trasparenti

Se utilizzi un contenitore trasparente dai risalto all’aspetto e al colore del prodotto.

Per rendere unico il tuo prodotto scegli un materiale per le etichette che lo metta in risalto.

Molti prodotti possono trarre vantaggio dall’uso di etichette trasparenti: detergenti per il corpo, bevande, prodotti alimentari e bottiglie di birra.

I consumatori vogliono vedere cosa c’è dentro il contenitore e le etichette trasparenti offrono ai tuoi consumatori una finestra su ciò che stai vendendo.

etichette trasparenti indelebili

La trasparenza ispira fiducia e attrae i potenziali acquirenti.

Le persone vogliono conoscere il colore del prodotto per distinguere alcune caratteristiche del contenuto: ad esempio, se vendi marmellate o succhi di frutta, il colore viene inevitabilmente abbinato all’intensità del suo sapore.

Crea un design intelligente

Poiché le etichette trasparenti rendono più visibile il tuo prodotto, è fondamentale tenerlo in considerazione nella progettazione del layout delle etichette.

Quindi il colore del tuo prodotto deve essere coerentemente armonizzato con i colori del tuo design.

Utilizza sapientemente il colore naturale del prodotto e assicurati di usare colori contrastanti nel design dell’etichetta in modo che i consumatori possano leggere agevolmente le informazioni stampante.

Sfrutta un layout minimalista

Le etichette trasparenti offrono l’opportunità di utilizzare un design minimalista.

Questo è diventato una tendenza di successo in molti settori.

I design minimalisti sono facili da leggere e donano uno stile più pulito ed elegante.  

Mettono in risalto il tuo prodotto, offrono un aspetto raffinato, capace di instaurare un rapporto di immediata fiducia con il consumatore.

Se ti occorrono etichette trasparenti contattaci: studiamo insieme la soluzione più idonea alle tue esigenze!!!

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Quale problema stai cercando di risolvere con l’adozione della tecnologia RFID?10 punti da analizzare prima di decidere

Sebbene la tecnologia RFID negli anni si sia e voluta e molti hanno sperimentato i suoi vantaggi in diversi settori, è importante considerare se l’identificazione a radiofrequenza sia la soluzione corretta per il tuo specifico progetto e per il problema che stai cercando di risolvere.

soluzione rfid per inventario

È fondamentale analizzare e valutare l’impatto di una nuova tecnologia prima di sperimentarla da soli.

In questo articolo approfondiamo 10 considerazioni fondamentali che devono essere esaminate prima di implementare una soluzione RFID.

1.Quale problema stai cercando di risolvere con l’adozione della tecnologia RFID?

Il costo di un sistema RFID e dei tag passivi si è molto abbassato e questo ha permesso la diffusione della tecnologia in molte applicazioni: ci sono delle specifiche attività che l’RFID risolve meglio di altre soluzioni.

L’RFID è utile per:

  • ridurre i costi del lavoro
  • ridurre i costi derivati dagli errori di identificazione e gestione degli articoli
  • ridurre gli errori di tracciabilità
  • ottenere più informazioni rispetto a un sistema basato sui codici a barre
RFID per i magazzini

2.Quanto tempo hai per realizzare il tuo progetto?

Per realizzare una soluzione RFID devi prenderti del tempo. L’RFID è una tecnologia che ha bisogno di una sperimentazione pilota su piccola scala per valutare eventuali criticità o intoppi che potrebbero presentarsi.

Se si desidera implementare un intero sistema di gestione per il proprio magazzino bisogna mettere in conto un tempo e un investimento significativi per realizzarlo, quindi se hai fretta l’RFID non è la scelta adatta.

3.Quanti tag devi utilizzare?

È vero che il costo dei tag passivi si è molto abbassato, ma nel costo totale di un progetto RFID il numero di tag che devi utilizzare per tracciare le tue risorse ha un peso non trascurabile.

Se si desidera realizzare un sistema di rilevazione presenze RFID, il numero di utenti sarà il numero di lavoratori occupati. Tuttavia, se desideri tenere traccia degli articoli del tuo negozio e o sei vuoi gestire un ampio magazzino il costo sarà molto più elevato.

Quindi fermati e fai i calcoli, valutando i benefici e il ritorno dell’investimento!!!

4.Che tipi di tag devi utilizzare?

Una delle prime decisioni da prendere nella progettazione di un sistema RFID è se utilizzare tag RFID attivi o passivi.

Poiché i tag attivi contengono una batteria il loro segnale è più forte e generano l’energia a radio frequenza trasmettendo autonomamente i dati senza attivazione da parte di un lettore RFID.

Negli ultimi anni, i tag attivi sono stati sviluppati con funzionalità migliorate, e consentono l’acquisizione e la trasmissione di dati aggiuntivi oltre un codice identificativo come tempo, temperatura o posizione GPS.

tag attivi o tag passivi

D’altro canto, i tag passivi hanno un costo molto più basso rispetto a quelli attivi. Inoltre, i tag passivi hanno un ciclo di vita praticamente infinito, mentre le batterie dei tag attivi in genere hanno una durata limitata e devono essere sostituite dopo qualche anno, aggiungendo sia i costi di infrastruttura che di manodopera.

Il costo complessivamente più basso, sia nell’installazione che nella manutenzione, è oggi responsabile della popolarità dei tag passivi.

Un’altra importante differenziazione tra tag attivi e passivi è la dimensione dei tag.

I tag passivi sono generalmente più piccoli dei tag attivi e pertanto si adattano fisicamente a una superficie più ristretta.

Come per i tag attivi, molte nuove funzionalità sono state migliorate negli ultimi anni.

In particolare, i tag passivi sono ora in grado di lavorare su metalli e liquidi e la capacità di archiviazione della memoria è stata notevolmente aumentata.


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5.In quale tipo di ambiente verrà utilizzato il tuo sistema RFID?

Questa è un’altra domanda cruciale che devi porti prima di implementare una soluzione RFID.

Il tipo di attività che si esegue e il tipo di implementazione richiesta determina se è una buona decisione adottare la tecnologia RFID.

Ad esempio, se l’ambiente è quello di un magazzino e si desidera utilizzare l’RFID per il monitoraggio dell’inventario, i parametri per l’implementazione dovrebbero essere definiti in modo dettagliato e ciò richiede analisi, pianificazione e installazione pilota.

soluzione RFID per inventario

Tuttavia, se l’ambiente è quello di qualsiasi negozio al dettaglio e desideri tenere d’occhio gli oggetti costosi del tuo inventario, l’implementazione sarà piuttosto semplice e veloce.

6.Quali sono le distanze di lettura e la precisione di lettura richieste?

Un’altra considerazione quando si selezionano i tag RFID è trovare l’equilibrio ottimale tra dimensione del tag e la distanza di lettura.

L’intervallo di lettura corretto è determinato dalla distanza fisica tra le risorse che devi tracciare e il lettore RFID.

Ad esempio, in un’attività di identificazione di mezzi di trasporto vengono impiegati tag RFID con una lunga distanza di lettura.

In un punto vendita o in qualsiasi ambiente in cui molte risorse sono vicine tra loro, un intervallo di lettura lungo può causare interferenze del segnale, rendendo difficile fare l’inventario su uno spazio ristretto.

Quando le risorse da identificare sono nelle immediate vicinanze, un intervallo di lettura più breve funziona meglio.

La dimensione del tag incide sulla distanza di lettura: i tag RFID contengono antenne e poiché le antenne più grandi trasmettono più lontano delle antenne più piccole, in generale, maggiore è il tag, maggiore è l’intervallo di lettura

Dopo aver determinato la distanza di lettura e le dimensioni del tag RFID, la considerazione più importante nella pianificazione della tua implementazione è l’ambiente elettromagnetico in cui installerai il tuo sistema RFID.

Tutti i materiali hanno proprietà dielettriche che incidono sulla frequenza operativa.

soluzione di stampa Zebra su metalli

Oggi sono disponibili tag ottimizzati per funzionare anche su metalli e liquidi. Quindi, nella scelta della soluzione RFID, è importante scegliere un tipo di tag che funzioni in modo efficace su tutte le risorse che devi tracciare.

7.Qual è il costo stimato della soluzione?

Una stima dei costi medi per una soluzione RFID non è fattibile a meno che non vengano fornite informazioni precise come

  • la quantità di tag necessari
  • il tipo di tag
  • il modo in cui verranno utilizzati tag e lettori

Per ottenere un preventivo accurato per una soluzione RFID devi contattare figure esperte che ti aiutino a scegliere la soluzione adatta alla tua specifica esigenza e a calcolare i costi dell’implementazione e della gestione della soluzione

8.Qual è attualmente il tuo problema più grande nella tracciabilità del tuo inventario?

La gestione dell’inventario è un problema significativo in numerose organizzazioni. Può sorgere in tutti i tipi di magazzini, sia piccoli che in quelli più grandi automatizzati.

I problemi più comuni sono

  • imprecisione
  • quantità errata
  • problemi nella posizione di stoccaggio
  • problemi di identificazione
  • problemi di capacità
  • catalogazione di inventario nuovo, vecchio e danneggiato
  • formazione inadeguata

Questi problemi possono essere superati creando un’infrastruttura idonea e adottando una architettura RFID in tutto il magazzino che porta il livello di automazione ad un’efficienza superiore rispetto ad altri sistemi, riducendo l’errore umano.

9.Sai descrivere il tuo flusso di lavoro e come la tecnologia può adattarsi alle tue attività?

Ogni organizzazione ha un proprio flusso di lavoro specifico, cioè una procedura operativa standard che deve essere seguita per ottenere coerenza in tutti i processi aziendali.

Descrivere il tuo flusso di lavoro dall’inizio alla fine consentirà ai professionisti di elaborare i punti deboli del tuo sistema per ottimizzarlo e renderlo più efficiente.

Non sempre l’RFID è la scelta più adatta: puoi risolvere i tuoi problemi con scanner di codici a barre, tablet industriali rugged ingegnerizzati per l’utilizzo in magazzino, terminali portatili collegati a una rete centralizzata.

10.Hai pensato al software?

Un sistema di identificazione e tracciabilità a radiofrequenza è molto di più dell’hardware RFID.

Ad esempio, un’esigenza spesso trascurata ma critica è il middleware o il software.

Il middleware è un’applicazione software che comunica con i reader RFID e i sistemi di backend.

Un middleware elabora e filtra i dati dei tag per poi passarli al tuo ERP o gestionale aziendale.

Senza software stai solo leggendo i dati dei tag, non li stai utilizzando.


Approfondisci

Quindi, per scegliere la soluzione migliore è fondamentale fare un’analisi dei requisiti e delle problematiche che si desidera risolvere insieme a professionisti che abbiamo un’ampia conoscenza delle risorse disponibili per automatizzare i processi aziendali.

Se hai bisogno di aiuto contattaci

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Come aggiornare il firmware della stampante Zebra GK420

Se avete riscontrato dei problemi con la vostra stampante o avete necessità di aggiornare il firmware, in questo articolo vediamo quali sono i passi da seguire.

Dal sito Zebra bisogna scaricare due file al seguente link:

https://www.zebra.com/it/it/support-downloads/printers/desktop/gc420t.html#downloadlistitem_cd8

firmware stampanti Zebra
  • Zdownloader, utility software che utilizzeremo per trasferire il firmware alla stampante.
  • V71.17.15Z, il firmware da installare sulla stampante.

Accendere la stampante e collegarla alla porta USB o Ethernet

Avviare Zdownloader, premere il tasto “Auto-detect printers” dalla barra degli strumenti o, in alternativa, dal menù selezionare “Printer>Auto-Detect”

firmware download Zebra

Il software cercherà automaticamente la stampante collegata al PC.

Successivamente, se l’operazione è andata a buon fine, verrà visualizzata la stampante, come mostrato in figura.

software per scaricare il firmware Zebra

Selezionare la stampante e premere il pulsante “Select Firmware” dalla barra degli strumenti, oppure dal menù selezionare “File>Select Firmware File” e selezione il file v17-17-15z precedentemente scaricato dal sito Zebra

software per stampanti Zebra

Possiamo procedere ora con il download del file alla stampante selezionando dal menù “Printer>Download All”. Noterete l’avanzamento dello stato del download ed in questa fate fare attenzione a non spegnere la stampante o il computer.

software Zebra

Ultimato il download, tramite il driver, potete riconfigurare i parametri di stampa in funzione del materiale in uso e della metodologia di stampa.

Se avete necessità di supporto tecnico sulle stampanti Zebra, potete contattare il nostro reparto di assistenza tecnica.

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COME CONFIGURARE IL DRIVER DELLA STAMPANTE ZEBRA ZD410

La non corretta configurazione del driver di stampa comporta errori che rallentano o addirittura fermano il processo di produzione delle etichette.

Gli errori più frequenti riscontrati sono:

Zebra-ZD410 STAMPANTE TERMICA DI ETICHETTE
  • layout di stampa non centrato sull’etichetta
  • stampa troppo chiara o poco nitida
  • salto di etichette durante il processo di stampa
  • stampa non allineata
  • la stampante avanza ma non stampa nulla

Il settaggio dei parametri corretti solitamente risolve la maggior parte degli errori di stampa.

I parametri principali da settare nel driver sono

  1. Velocità di stampa
  2. Temperatura (indicata come Darkness)
  3. Dimensioni dell’etichetta
  4. Modalità operativa (termica diretta o trasferimento termico)
  5. Tipo di materiale

SEZIONE PAGE SETUP

Nella cartella stampanti selezioniamo con il tasto destro del mouse il driver della ZD410 e andiamo su Preferenze di Stampa.

DRIVER ZD410 PAGE SETUP

Nel menù Page Setup impostiamo le dimensioni dell’etichetta coerentemente con l’unità di misura visualizzata, che può essere modificata a nostro gradimento nella sezione Units.

Alla voce Media Type selezioniamo il tipo di materiale che stiamo utilizzando potendo scegliere tra supporto in carta continua, etichette con gap, con black mark sul retro oppure con tacche di riferimento.

SEZIONE PRINT OPTIONS

Nel menù Print Options impostiamo la velocità di stampa (Speed), la temperatura di stampa (Darkness) e il metodo di stampa (Printing mode).

DRIVER ZD410 PRINT OPTIONS

Poiché la Zebra ZD410 è una stampante che stampa solo in modalità termica diretta impostiamo una temperatura medio alta in funzione del tipo di etichetta utilizzata. Per etichette in carta termica protetta devono essere utilizzati valori di temperatura più alti, rispetto ad etichette in carta termica economica

In modalità di stampa (Printing Mode) scegliamo ovviamente l’opzione Direct Thermal.

Nel menù Operation Mode possiamo definire altre caratteristiche specificando se nella nostra stampante è presente un riavvolgitore, uno spellicolatore, una taglierina.

STAMPA DI UN’ETICHETTA DI PROVA

Per verificare la correttezza dei valori impostati è possibile stampare un’etichetta di prova.

STAMPA ETICHETTA DI PROVA ZD410

Andiamo nella cartella stampanti e selezioniamo con il tasto destro il driver della ZD410 e scegliamo Proprietà stampante, dove in basso a destra si trova il pulsante “stampa pagina di prova

A questo punto potete stampare la pagina di prova e verificare la qualità della stampa, se non risponde ai vostri criteri ritornate nelle Preferenze di stampa e modificate i valori impostati fino ad ottenere una stampa nitida e allineata

Elisabetta Urbisaglia

puoi contattarmi su info@acsistemisrl.com

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Come gestire i dati in una soluzione RFID

In questo articolo vediamo come gestire il dato letto attraverso un sistema RFID.

La gestione del dato proveniente da un reader RFID viene spesso sottovalutata e spesso non rientra nell’analisi iniziale della soluzione.

Un reader RFID a cui vengono collegate le antenne NON si comporta come un comune lettore USB collegato al PC, che legge il codice a barre e lo trasmette in emulazione tastiera.

componenti di un sistema RFID

In realtà il comportamento è completamente differente: i tag RFID, fino a quando si trovano nell’area di copertura dell’antenna, vengono contemporaneamente rilevati e trasmessi centinaia o migliaia di volte creando così una mole di dati ridondante e difficile da gestire.

Guarda il nostro video illustrativo di lettura del tag RFID

Per ottimizzare questo flusso di dati bisogna installare un software middleware.

Che cosa è un middleware?

Un middleware è un connettore software che si interpone tra i dispositivi RFID e le applicazioni aziendali.

Il middleware ha diverse funzioni e svolge un ruolo importante nel funzionamento e nella gestione del sistema RFID.

Il middleware non solo gestisce lettori, antenne, stampanti RFID e la comunicazione tra questi dispositivi e le applicazioni aziendali, ma gestisce, filtra, aggrega e dà un senso ai dati provenienti dai tag RFID.

Quindi, un middleware è un applicazione software che permette la connessione e interazione dei dispositivi Rfid con i sistemi gestionali ERP o MES aziendali, permettendo la lettura e la gestione del dato in modo semplice ed univoco.

Middleware-per-Rfid-connessione-tra-risorse-ERP-aziendale

Vediamo quali sono le funzioni principali di un middleware

  • Gestione dei dati

Sicuramente questa è una delle caratteristiche più importanti, perché durante la lettura di un tag da parte del sistema, il dato in esso contenuto viene preso direttamente in carico dal middleware che lo elabora e lo trasferisce all’ERP o al database filtrando tutte le letture multiple.

Inoltre, considerando che ad un reader posso essere collegate anche 8 antenne e in un impianto RFID possiamo avere anche più di un reader, il software è in grado di discriminare da quale reader e antenna arriva il dato.

  • Gestione dei dispositivi

Con questa applicazione oltre a configurare i reader, è possibile monitorare anche il corretto funzionamento dell’impianto e gestire le porte GPIO dei lettori.
Quindi possiamo gestire segnalatori luminosi, acustici e sensori

torrette di segnalazione luminosa per sistemi RFID
torrette di segnalazione luminosa per sistemi RFID
  • Statiche dei dati

Analizzando i dati provenienti dai singoli reader è possibile elaborare il traffico delle informazioni e verificare l’efficienza per ogni singolo punto di lettura potendo così ottimizzare i processi aziendali.

Inoltre, un middleware ben sviluppato deve:

  • integrare qualsiasi dispositivo di identificazione automatica indipendentemente dal produttore, inclusi lettori RFID, stampanti / codificatori RFID, sensori e altri dispositivi
  • gestire i dispositivi da posizioni centrali e/o distribuite sul cloud
  • interfacciarsi con varie applicazioni aziendali come Supply Chain Management (SCM), Warehouse Management System (WMS), Enterprise Resource Planning (ERP)
  • supportare gli standard di identificazione a radiofrequenza (RFID) attuali e futuri

Quindi nella fase di analisi dei requisiti della soluzione RFID è basilare considerare l’implementazione di un software middleware, affinché il dato sia presentato nella forma corretta.

Se devi implementare una nuova soluzione con tecnologia RFID e vuoi fare un’analisi dei requisiti insieme a noi contattaci

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Guida alla configurazione dei lettori Datalogic Gryphon I GD4132

Quando acquistate un lettore di codice a barre assicuratevi sempre che il costruttore renda disponibili le risorse necessarie per configurare il lettore secondo le vostre specifiche esigenze di lettura e operative.

I costruttori più importanti hanno una sezione sul loro sito per scaricare manuali e software che permettono la configurazione dei parametri del lettore.

DATALOGIC GRYPHON

In questo articolo illustriamo quali sono i parametri principali di configurazione del lettore Datalogic Gryphon I GD4132.

Dal sito della Datalogic è possibile scaricare sia una guida veloce di configurazione che il manuale completo per eseguire una configurazione avanzata del lettore.

Vediamo in questo articolo le caratteristiche che possiamo impostare dalla guida veloce

METODO DI SCANSIONE

Ci sono 7 metodi diversi di scansione programmabili.

Il più comune è Triggle Single, cioè la scansione del codice a barre viene attivata dalla pressione del grilletto.

METODO DI SCANSIONE DATALOGIC GRYPHON

Altri metodi operativi consentono la scansione senza la pressione del grilletto, con una durata programmabile, quando un oggetto entra nel “campo di vista” del lettore, ecc…

In pratica, esiste sicuramente una modalità operativa che viene incontro alle tue esigenze specifiche

RESET AI VALORI DI DEFAULT

Se hai modificato alcune opzioni e desideri ripristinare le impostazioni di default, scansionando il codice di reset riporterai il lettore alle impostazioni predefinite di fabbrica

RESET DATALOGIC GRYPHON

IMPOSTAZIONE DELL’INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE

I lettori Gryphon I GD4132 sono disponibili in modelli con interfaccia differente: USB, emulazione di tastiera, RS-232 ed emulazione penna.

Nella guida breve possiamo trovare i codici per impostare l’interfaccia utilizzata.

 Ad esempio, se utilizziamo il cavo USB, si può impostare l’interfaccia di comunicazione corretta attraverso la lettura dei codici di programmazione che troviamo nella sezione USB INTERFACE a pagina 15 del manuale Quick Reference Guide

https://www.datalogic.com/ita/scanner-barcode-manuali/gryphon-i-gd4132-pd-167.html

INTERFACCIA USB DATALOGIC GRYPHON

NAZIONALITA’ TASTIERA

Dalla guida di programmazione bisogna impostare anche la nazionalità della tastiera.

In questo caso attenzione a leggere i codici per entrare e uscire dalla programmazione del lettore, come indicato in figura

IMPOSTAZIONE NAZIONALITA' TASTIERA DATALOGIC GRYPHON

Altre caratteristiche di configurazione avanzata le trovate sulla guida completa scaricabile dal seguente link

https://www.datalogic.com/ita/scanner-barcode-manuali/gryphon-i-gd4132-pd-167.html

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Suggerimenti per stampare da Crystal Reports sulle stampanti Zebra

In questo breve tutorial vediamo quali sono le impostazioni da controllare quando si stampa da Crystal Reports su stampanti Zebra passando per il driver Zebra

  1. In Crystal Reports bisogna definire la dimensione della pagina uguale alla dimensione dell’etichetta che verrà stampata dalla stampante Zebra.

Ad esempio, se dobbiamo stampare un’etichetta con dimensione pari a 50 x 25 mm, la pagina in Crystal Reports deve essere impostata con una  larghezza pari a 50 mm e altezza di 25 mm.

stampante di etichette Zebra

2. In Crystal Reports definire la stampante Zebra e il driver Zebra utilizzati dal “Report”.

3. Una volta eseguita correttamente la stampa in un ambiente di prova, assicurarsi che questo stesso ambiente con lo stesso driver e la stessa configurazione vengano utilizzati nell’ambiente di produzione delle etichette.

4. Assicurarsi di utilizzare la versione più recente di Crystal Reports.

Nelle versioni precedenti di Crystal Reports si è verificato un noto problema che  causa la perdita delle impostazioni della stampante da parte del programma.

Inoltre, la stessa versione del programma deve essere installata su tutte le postazioni dove si utilizza la stampante.

5. Assicurarsi che in tutti i PC siano installati i font inseriti nel layout di Cristal Report

A differenza del software di progettazione di etichette Zebra, Crystal Reports è stato progettato principalmente per stampare su fogli di carta e non su singole etichette.

Problemi con la lettura del codice a barre

Se si stampa correttamente, ma i codici a barre stampati sulle etichette non vengono correttamente scansionati da un lettore, ecco due possibili suggerimenti per risolvere il problema.

1. Ridimensionare i codici a barre prima di inviarli alla stampante.

I codici a barre generati durante la stampa da Crystal Reports sono stampati come grafica.

lettore di codice a barre

Se la dimensione del codice a barre non è un multiplo esatto dei dpi (risoluzione) della testina di stampa della stampante Zebra che stai utilizzando, il codice a barre viene stampato con delle dimensioni fuori standard che non vengono acquisite dal lettore.

2.Il driver ZebraDesigner include una funzione chiamata “Command Font” che consente di passare i comandi direttamente alla stampante.

Puoi trovare la procedura al seguente link

https://supportcommunity.zebra.com/s/article/ZebraDesigner-Driver-Command-Font-Pass-through?language=en_US

driver Zebra con Crystal Reports

Limitazioni del framework .NET

Inoltre, se si sviluppa in ambiente .NET dovrebbero essere prese in considerazione le limitazioni del framework .NET.

Il framework .NET non consente l’uso dei caratteri della stampante, ma è possibile utilizzare solo i caratteri True Type e Open Type.

Questa restrizione dell’ambiente .NET ha dimostrato di influenzare sia i codici a barre che il testo.

Quindi nelle applicazioni in cui è necessario utilizzare il visualizzatore Crystal Report per stampare etichette, .NET non riconosce i font Zebra ed è necessario utilizzare i caratteri True Type per stampare le etichette.

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Cosa è l’RFID e come funziona

RFID è l’acronimo di “identificazione a radiofrequenza” e si riferisce a una tecnologia in base alla quale i dati codificati in un tag RFID o etichette intelligenti vengono acquisiti da un lettore tramite onde radio, quindi senza che ci sia visibilità tra il dispositivo di lettura e l’oggetto o la persona da identificare.

come funziona l'RFID

L’RFID è simile al codice a barre, in quanto i dati di un’etichetta vengono acquisiti da un dispositivo ottico che li trasmette a un database.

L’RFID, tuttavia, presenta alcuni aspetti che, in applicazioni specifiche, apportano un automatismo di livello superiore, velocizzando i processi ed eliminando gli errori umani, con un’efficienza maggiore rispetto ai sistemi che utilizzano il codice a barre.

Uno dei principali vantaggi è che i dati contenuti nei tag RFID possono essere letti al di fuori della linea di vista, mentre i codici a barre devono essere allineati con uno scanner ottico.

Facciamo due esempi …

Pensiamo ad esempio ai cespiti aziendali, dove le etichette sono applicate sotto il piano di un tavolo o di una sedia: in questo caso la lettura con un lettore RFID risulterebbe certamente più comoda, perché è sufficiente avvicinarci all’oggetto da identificare senza essere costretti a piegarci e puntare il lettore direttamente sul codice a barre.

Un altro esempio in cui la tecnologia RFID porta un effettivo beneficio nella velocità delle operazioni e nella riduzione drastica degli errori è la gestione delle spedizioni. Applicando un’etichetta RFID ad ogni collo o pallet, la lettura viene effettuata automaticamente al passaggio della merce attraverso dei varchi dove sono posizionati dei reader RFID.


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I componenti di un sistema RFID

Tramite la tecnologia RFID possiamo identificare automaticamente gli oggetti, acquisendo i dati memorizzati nel tag o nell’etichetta RFID e trasferendoli direttamente nel sistema informatico, con un intervento umano limitato o addirittura nullo.

In un’applicazione semplice, un sistema RFID è costituito da tre componenti:

  • un tag RFID o un’etichetta RFID
  • un lettore RFID
  • un’antenna

I tag RFID contengono un circuito integrato e un’antenna, che vengono utilizzati per trasmettere dati al lettore RFID.

Il lettore converte quindi le onde radio in una forma di dati più utilizzabile.

Le informazioni raccolte dai tag vengono trasferite, attraverso un’interfaccia di comunicazione, a un sistema informatico host, dove i dati possono essere memorizzati in un database, gestiti e analizzati in un secondo momento per gli scopi della specifica applicazione.

Lettori RFID

Esistono lettori RFID fissi che vengono installati nei magazzini, nelle banchine di carico ,sui nastri trasportatori  sugli scaffalo  ecc. e lettori  RFID portatili che permettono di ottenere la tracciabilità delle risorse in completa mobilità.

lettore rfid zebra
lettore rfid zebra

I lettori fissi vengono installati solitamente nei magazzini e nelle aree di carico e scarico per identificare velocemente il passaggio di articoli, colli e pallet e tracciare gli accessi in entrata e/o uscita.

I palmari rappresentano la scelta ideale nelle situazioni in cui è necessario portare la tecnologia RFID nel luogo dove serve, piuttosto che spostare gli oggetti nel punto in cui è installato il lettore.

PALMARE RFID PER IL MAGAZZINO

Tag RFID e etichette intelligenti

Come detto sopra, un tag RFID è costituito da un circuito integrato dotato di memoria connesso ad un’antenna ed inserito in un case robusto, o incorporato in una etichetta, in una card, in un braccialetto.

I tag RFID sono disponibili in varie forme e dimensioni e possono essere passivi o attivi.

tag rfid

I tag passivi ricavano l’energia per il funzionamento dal segnale proveniente dal lettore RFID e le distanze a cui possono operare variano da alcuni centimetri a qualche metro.

I tag passivi sono i più utilizzati, poiché sono più piccoli e meno costosi da implementare.

A differenza dei tag passivi, i tag RFID attivi dispongono di un alimentatore di bordo (ad esempio una batteria), che consente loro di trasmettere dati in qualsiasi momento e possono raggiungere distanze molte ampie.

In svariate applicazioni vengono utilizzate etichette RFID, cioè etichette intelligenti dotate di tecnologia RFID che possono anche avere un codice a barre e / o altre informazioni stampate.

Le etichette RFID possono essere codificate e stampate utilizzando le stampanti per etichette RFID.


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Applicazioni RFID

La tecnologia RFID viene utilizzata in diversi settori per automatizzare i flussi aziendali:

  • Gestione delle scorte
  • Tracciamento delle risorse
  • Identificazione del personale
  • Controllo dell’accesso in aree riservate
  • Gestione della catena di approvvigionamento
  • Prevenzione della contraffazione
  • L’importanza del progetto pilota

L’RFID porta la tecnologia dell’identificazione automatica ad un livello superiore, ma è sempre necessario eseguire un’analisi dettagliata della propria applicazione, determinare accuratamente i requisiti richiesti da un’implementazione a radiofrequenza e iniziare con un’installazione pilota.

La fase pilota è essenzialmente una installazione su piccola scala in cui si determinano eventuali vincoli e colli di bottiglia, individuando potenziali aree problematiche per apportare prontamente le modifiche necessarie prima di implementare la soluzione su vasta scala.

Se vuoi automatizzare i tuoi processi aziendali investendo sulla tecnologia RFID, se hai bisogno di un consiglio e scegliere la soluzione migliore insieme a noi contattaci

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Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

Andrea Capponi

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