Marcatore K6: stampa diretta di data e lotto su tutte le superfici

Il marcatore K6 è un dispositivo di marcatura diretta sulle superfici che può essere utilizzato sia manualmente che installato su un nastro trasportatore.

Abbiamo descritto le sue caratteristiche tecniche e la funzionalità nei seguenti articoli:

In questo articolo approfondiamo la versatilità e la facilità di utilizzo di questo dispositivo attraverso una serie di video.

È un marcatore per data, lotto, testo, codici a barre e loghi che può essere utilizzato senza PC su una vasta gamma di superfici e  di materiali

È dotato di inchiostri a rapida essiccazione per la marcatura nitida e precisa di molte superfici non porose come metallo, plastica, vetro.

Gli inchiostri sono disponibili in diversi colori: nero, giallo, verde, rosso, blu, invisibile.

L’utilizzo di una DIMA (guida in acciaio) a corredo del marcatore consente di stampare senza difficoltà anche su oggetti con forma irregolare o su superfici di piccole dimensioni.

L’utilizzo manuale del marcatore in modalità manuale è ideale per le aziende che hanno volumi di stampa contenuti o che hanno la necessità di marcare piccoli lotti di produzione di forme, dimensioni e materiali differenti.

Se i volumi di marcatura aumentano il marcatore K6 si trasforma in uno strumento di marcatura automatica.

Collegandolo ad una fotocellula, attraverso l’utilizzo di un nastro trasportatore, si può marcare automaticamente in linea con una velocità massima di 60 m/min.

Il montaggio su nastro trasportatore è semplice e veloce, non richiede particolari competenze.

In una manciata di minuti passiamo da una soluzione di marcatura manuale a una postazione completamente automatica.

L’utilizzo di una soluzione automatica con nastro trasportatore consente marcature precise e veloci.

La regolazione in funzione dell’oggetto da marcare e della posizione di marcatura è semplice e consente di adattare la stampa a qualsiasi applicazione.

L’utilizzo senza PC, in modo completamente autonomo lo rende uno strumento di lavoro unico e comodo.

La creazione di una stringa di stampa è estremamente semplice.

I dati da stampare vengono digitati direttamente sullo schermo touch del marcatore e questo rende le operazioni semplici e veloci, alla portata di qualsiasi operatore.

La manutenzione del dispositivo è immediata, inoltre la testina di stampa è integrata nella cartuccia, quindi ad ogni cambio di cartuccia abbiamo una testina nuova.

Se ti interessa la nostra soluzione contattaci ai nostri riferimenti

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Come aggiornare il firmware del reader RFID Zebra FX9600

In questo articolo vediamo come aggiornare il Firmware sul reader RFID Zebra FX9600, passo dopo passo.

Al seguente Link del costruttore  Zebra dovete scaricare il software 123RFID e l’ultima versione del Firmware, che è sempre la prima che trovate nell’elenco.

Attualmente l’ultima versione firmware disponibile è la 3.1.12.

https://www.zebra.com/us/en/support-downloads/software/utilities/123rfid.html

software Zebra RFID

Installare prima il software 123RFID e successivamente il firmware.

Dovete estrarre il file compresso ”FXSeries-3.1.12.zip” nella seguente cartella che troverete dopo l’installazione del software

“C:\Users\Public\Documents\123RFID\Firmware Files”

Dopo aver eseguito l’installazione, eseguiamo il programma 123RFID e connettiamoci al reader, come mostrato in figura.

connessione lettore RFID Zebra

Una volta eseguita la connessione, dobbiamo selezionare il menu Firmware che trovate in basso a sinistra.

Noterete nel riquadro grande le informazioni del reader connesso, compreso il firmware che dobbiamo aggiornare: in questo caso abbiamo la ver. 2.6.9.0.

aggiornamento firmware lettore RFID Zebra

Per procedere con l’aggiornamento premere il pulsante blu in alto a destra “UPDATE FIRMWARE” e selezionare la cartella dove avevamo in precedenza salvato i file C:\Users\Public\Documents\123RFID\Firmware Files.

Vi verrà richiesta la password e se non è stata mai cambiata digitare “change”.

FX9600 aggiornamento firmware

Una volta terminato il download del firmware, potete notare che viene visualizzato il nuovo valore come evidenziato in giallo nella figura.

123rfid Zebra

In alternativa potete aggiornare il firmware anche tramite chiavetta USB: anche questa è una procedura molto semplice.

Formattate una chiavetta e copiate tutti i file presenti nella cartella C:\Users\Public\Documents\123RFID\Firmware Files

firmware lettore RFID Zebra

Spegnere il reader ed inserire la chiavetta usb nel connettore presente lateralmente

ttore RFID Zebra FX9600

Accenderlo nuovamente e dopo pochi secondi dal riavvio inizierà in automatico l’aggiornamento del firmware, che sarà completato in pochi minuti segnalato dal led verde sul frontale che rimarrà verde.

Per verificare se l’aggiornamento è andato a buon fine potete connettervi al lettore sempre tramite il software 123RFID o direttamente dal browser utilizzando l’indirizzo IP del dispositivo e leggere le informazioni.

Approfondisci ai seguenti link

oppure segui i nostri video:

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Come abilitare la lettura di un codice Data Matrix inverso su un lettore Zebra serie DSXXXX

Quando si deve leggere un codice Data Matrix stampato in reverse, cioè codice chiaro su sfondo scuro, è necessario configurare il lettore per la lettura in modo inverso.

ds2208 Zebra lettore di codice a barre

Per abilitare i lettori Zebra della serie DS possiamo scegliere 3 opzioni di configurazione:


• Regular Only – il lettore decodifica solo i codici Data Matrix normali (stampa scura su fondo chiaro)
• Inverse Only – il lettore decodifica solo i codici Data Matrix inversi (stampa chiara su fondo scuro)
• Inverse Autodetect – il lettore decodifica tutti i codici a barre, sia normali che stampati in modalità inversa

Per abilitare l’opzione scelta in base alle proprie esigenze è sufficiente leggere uno dei codici riportati in figura

data matrix inverso

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ETICHETTA TRASPARENTE: ECONOMICA, RESISTENTE, CONVINCENTE

Nel panorama variegato del sistema di etichettatura, sta prendendo sempre più piede la scelta per le etichette in polipropilene trasparente. Ne sono state antesignane il settore cosmetico e farmaceutico dove se ne è fatto un uso frequente, ma sempre più spesso troviamo questa soluzione in altri campi, soprattutto per quei brand che hanno optato per una rappresentazione della loro immagine essenziale, raffinata e moderna, o per quelle case produttrici che amano fondere lo stile classico con quello innovatore, proprio come si usa nell’arredamento di interni dove si potrebbe ambientare con gusto un mobile antico in una casa moderna.

Analizziamo quali sono le garanzie che si associano all’adozione di questo materiale:

È ECONOMICO – se stampata a trasferimento termico con ribbon in resina, la somma dei costi di acquisto dei materiali di consumo e della stampante, nonché la facilità di utilizzo che è un valore aggiunto, ci permettono di produrre etichette con una spesa veramente contenuta.

È RESISTENTE – il polipropilene è un materiale assolutamente durevole, resistendo tenacemente alle azioni meccaniche, a molti solventi e detergenti se stampato con ribbon in resina speciale, all’aggressione dell’umidità se accoppiato con l’adesivo apposito.

L’ etichetta è molto elastica aderendo perciò integralmente alla superficie di applicazione, eludendo completamente l’inestetismo di altre etichette che invece tendono a fare grinze.

È CONVINCENTE – assolutamente una bella etichetta!

La nitidezza della stampa è ineccepibile sia per la rappresentazione delle immagini che per la leggibilità dei testi e dei codici a barre.

La possibilità di utilizzare ribbon colorati amplia la differenziazione delle etichette per la nostra gamma di prodotti:

  • potendo associare a layout simili colorazioni specifiche il risultato estetico è completamente differenziato
  • l’opportunità di applicare ribbon metallizzati ci permette di impreziosire la nostra grafica con oro, argento e tante altre tinte laminate, con costi completamente abbattuti rispetto ad altri tipi di stampa a caldo
  • la leggerezza della trasparenza ispira anche sincerità della comunicazione con il cliente, che ha un impatto più intimo con il contenuto della confezione, potendone osservare direttamente le caratteristiche

Queste semplici peculiarità sono già sufficienti ad orientarci verso una soluzione di questo tipo, che garantisce alla nostra produzione una lavorabilità dinamica, un risultato durevole, un imprinting divertente per il consumatore.

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Hai problemi a leggere il codice a barre: 8 suggerimenti per risolverli

I codici a barre sono ormai parte integrante del flusso di lavoro quotidiano di molte realtà, nelle aziende, nella gestione dei magazzini, nei laboratori di analisi, nella pubblica amministrazione, nella vendita al dettaglio.

codici a barre

Li utilizziamo praticamente ovunque, per tracciare e rintracciare, per identificare e velocizzare le operazioni riducendo drasticamente il margine di errore.

Ma cosa succede quando il lettore che stai utilizzando non riesce a scansionare il codice a barre?

Vediamo alcune cause e possibili soluzioni che potrebbero aiutarti a risolvere i problemi di “NON LETTURA”.

#1#  Posizionamento errato dell’etichetta

Il colpevole più comune di un codice a barre illeggibile è il posizionamento sbagliato delle etichette.

Immagina di avvolgere un’etichetta con codice a barre 1D intorno ad una provetta da 15 ml. In questa condizione sarà impossibile leggere il barcode, perché il laser emesso dallo scanner non sarà in grado di intercettare interamente il codice a barre se è avvolto attorno ad una ridotta superficie cilindrica.

etichetta per laboratori

Soluzione: il modo migliore per evitare che un codice a barre sia posizionato in modo errato è disporre di un protocollo operativo standard che specifichi una metodologia appropriata per ciascun contenitore che richiede un’etichettatura, incluso il tipo di etichetta da utilizzare, il posizionamento del  codice a barre e dell’etichetta.

#2#  Scanner non idoneo o posizione scorretta del lettore

Una scansione del codice a barre non riuscita può essere causata dalla posizione dello scanner rispetto al codice a barre:

>>> il codice a barre potrebbe essere troppo vicino o troppo lontano dallo scanner e a seconda della distanza focale ottimale dello scanner (la distanza alla quale il codice a barre viene messo a fuoco) potrebbe non essere letto

oppure

>>> il codice a barre potrebbe trovarsi con un’angolazione fuori specifica rispetto allo scanner

oppure

>>> l’orientamento del codice a barre potrebbe non essere compatibile con lo scanner.

Ad esempio, gli scanner con ottica laser devono essere posizionati in modo tale che la linea laser sia perpendicolare alle barre del codice.

Soluzione: per le applicazioni che richiedono condizioni di scansione complesse, l’utilizzo di lettori con autofocus incorporato è l’ideale, poiché possono adattarsi a una gamma di distanze, angoli e orientamenti variabili del codice a barre

#3#  Codici a barre danneggiati

I codici a barre possono essere esposti a condizioni difficili, come temperature estreme, esposizione a prodotti chimici o detergenti, abrasione meccanica. Condizioni aggressive possono sbiadire, graffiare o macchiare i codici a barre, rendendoli illeggibili.

CODICE A BARRE DANNEGGIATO
CODICE A BARRE DANNEGGIATO

Soluzione: in queste condizioni è fondamentale scegliere l’etichetta giusta.

L’uso di un’etichetta appropriata per la tua applicazione non solo assicurerà che rimanga applicata sul contenitore, ma garantirà l’integrità dell’etichetta e quindi la leggibilità del codice anche in situazioni avverse.

Considera che la scelta dell’etichetta giusta per la tua applicazione garantirà il successo del tuo progetto e eviterà l’insorgenza di problemi e perdite economiche e di tempo: la prevenzione vale sempre più della cura.

Questo vale anche per la stampa: non tutte le tecnologie di stampa sono idonee a stampare codici a barre nitidi e perfettamente leggibili.

Le stampanti a trasferimento termico, utilizzate con materiali specifici, forniscono alle etichette la massima resistenza alle temperature estreme, ai solventi e altre sostanze chimiche, garantendo che i codici a barre non sbiadiscano nel tempo.

stampanti a trasferimento termico

Inoltre, i costruttori leader di mercato come Zebra, Honeywell, Datalogic producono lettori ad alte prestazioni che implementano algoritmi di ricostruzione dei codici in grado di leggere correttamente anche simboli danneggiati.

In condizioni critiche, utilizzare etichette in materiali sintetici e nastri di stampa in resina di alta qualità aiuterà anche a proteggere i codici a barre da situazioni aggressive che potrebbero compromettere la leggibilità dei codici.

#4#  Contrasto insufficiente

Per leggere correttamente un codice a barre, lo scanner deve essere in grado di distinguere le barre chiare da quelle scure che caratterizzano il simbolo. Tuttavia, il contrasto tra questi due elementi può variare a seconda del tipo di materiale su cui è stampato il codice a barre.

 Il contrasto potrebbe anche essere influenzato se le barre stampate o la superficie su cui sono stampate non sono uniformi.

codice con basso contrasto
codice con basso contrasto

Se non c’è abbastanza contrasto, lo scanner non sarà in grado di distinguere correttamente il codice a barre, rendendo impossibile la lettura.

I codici a barre con basso contrasto riducono anche la distanza alla quale è possibile leggere un codice a barre.

Soluzione: regolare le impostazioni della stampante per garantire una qualità di stampa ottimale è sicuramente il primo passo da cui partire per evitare codici a basso contrasto.

#5#  Violazione delle Quiet Zone

La Quiet Zone, o zona non stampabile, è l’area intorno al codice a barre che deve essere completamente priva di segni, grafica e testi.

Questa zona consente al lettore di verificare i limiti del codice a barre e di scansionarlo nella sua interezza.

QUIET ZONE codice a barre
QUIET ZONE

La Quiet Zone ha requisiti specifici che dipendono dal tipo di codice a barre che stai utilizzando.

Per i codici a barre 1D, la Quiet Zone deve essere almeno 10 volte la larghezza della barra più piccola su entrambe le estremità, sia a destra che a sinistra del codice a barre.

Nei simboli 2D, la Quiet Zone è lo spazio che circonda l’intero simbolo e quindi va rispettata su tutti e quattro i lati del codice.

Le Quiet Zone nei codici a barre bidimensionali (2D) vengono calcolate in modo diverso in funzione del simbolo utilizzato.


Soluzione: la soluzione più semplice è quella di progettare opportunamente il layout dell’etichetta per garantire che siano soddisfatti i requisiti della Quiet Zone.

Inoltre, se è possibile, è consigliabile aumentarne lo spazio oltre i requisiti minimi per assicurare un’immediata lettura del codice.

#6#  Stampa inconsistente

Ci possono essere molte ragioni per cui la tua stampante non esegue una stampa affidabile dei codici a barre.

Ad esempio, per le stampanti a getto d’inchiostro e laser, i livelli bassi di inchiostro e toner sono la causa principale dell’inconsistenza del codice a barre.

Se i livelli di inchiostro o toner sono troppo bassi l’intensità della stampa può essere non omogenea rendendo il codice a barre difficilmente scansionabile.

Soluzione: l’uso di una stampante a trasferimento termico risolve molti dei problemi relativi alle stampe inconsistenti prodotti dalle stampanti laser o a getto d’inchiostro.

stampanti a  trasferimento termico

Inoltre, è importante verificare periodicamente le impostazioni della stampante e mantenerle corrette per l’intero processo di stampa. È necessario controllare regolarmente la pressione e la pulizia della testina di stampa, dei rulli siliconati, nonché l’integrità delle testine di stampa.

#7#  Scanner programmato in modo inappropriato

Una programmazione dello scanner non adatta al codice che deve essere letto e alla formattazione dei dati richiesta può impedire la lettura e/o la trasmissione del codice.

Soluzione: controlla lo scanner e i requisiti del tipo di codice a barre che stai utilizzando! Alcune simbologie, come il Codice 39 e l’Interleaved 2 di 5, potrebbero richiedere una programmazione specifica per consentire allo scanner di leggerle correttamente.

#8#  Codici ad alta densità

Un ulteriore punto da considerare è la densità del codice a barre.

Cercare di codificare troppe informazioni provocherà un codice a barre ad alta densità, in cui gli spazi bianchi diventano troppo stretti per essere rilevati.

densità dei codici a barre

Soluzione: anche in questo caso per risolvere il problema è possibile acquistare lettori con ottica HD in grado di decodificare i codici ad alta densità.

Conclusioni

È fondamentale che i codici a barre vengano letti velocemente e senza problemi, indipendentemente da dove lavori.

I codici a barre illeggibili possono arrestare il flusso di lavoro e provocare la perdita di informazioni

Se i tuoi codici a barre sono illeggibili o se devi sceglier e un lettore di codice a barre idoneo alle tue esigenze contattaci

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La configurazione perfetta di un sistema eliminacode

Quando si decide di acquistare un nuovo sistema eliminacode multiservizio e multi-sportello è importante effettuare un’analisi preliminare sul metodo di configurazione dei diversi parametri.

eliminacode multiservizio e multi sportello

Un sistema eliminacode che gestisca efficacemente più servizi e più sportelli deve essere facilmente configurabile da qualsiasi operatore senza dover ricorrere al fornitore che spesso non è immediatamente disponibile per apportare dei repentini cambiamenti.

I principali parametri che devono essere impostati in un eliminacode sono:

  • Numero di servizi
  • Numero di sportelli
  • Numero di servizi associati ad ogni sportello
  • Schedulazioni orarie/settimanali per ogni servizio
  • Gestione delle priorità delle persone in coda
  • Chiamata vocale
  • Personalizzazione del layout di visualizzazione delle code e del ticket

Questi parametri richiedono una configurazione personalizzata sulle proprie esigenze di gestione degli utenti in coda.

Inoltre, le specifiche necessità possono cambiare nel corso del tempo e quindi il software di gestione del sistema deve essere una chiave di valutazione primaria nella scelta dell’eliminacode adatto a regolare il flusso di persone.

Come deve essere strutturato un software per la gestione di un sistema eliminacode?

Il software deve avere 3 caratteristiche fondamentali:

  • facile da utilizzare
  • riassumere tutti i parametri di configurazione in un pannello riepilogativo
  • consentire la massima flessibilità di configurazione per rispondere alle richieste attuali ma anche ad eventuali cambiamenti futuri

Analizziamo nel dettaglio le principali impostazioni di configurazione e come possono essere personalizzate in base alle specifiche esigenze della struttura.

eliminacode software di gestione

Gestione dei servizi

In un sistema eliminacode multiservizio, una gestione completa dei servizi significa avere la possibilità di:

  • abilitare/disabilitare il singolo servizio
  • cambiare il nome del servizio
  • cambiare il colore rappresentativo del servizio
  • impostare un intervallo di emissione del ticket, ad esempio un servizio di visite specialistiche potrebbe essere impostato sull’emissione di massimo 10 ticket giornalieri
  • impostare la chiamata vocale del servizio

Schedulazione degli orari di attività del servizio

Per ogni servizio deve essere possibile programmare gli orari di attività settimanale.

Inoltre, quando il servizio non è disponibile deve apparire il messaggio “CHIUSO” e gli orari di attività di quel servizio.

programmazione del servizio sistema eliminacode

Gestione delle priorità di chiamata

Negli studi medici, nei laboratori di analisi e in alcuni uffici amministrativi ci sono delle file che devono avere una priorità di chiamata differente.

Quindi la priorità di chiamata deve essere un parametro facilmente accessibile e configurabile secondo diversi criteri di programmazione (priorità bassa, standard, alta, scalare)

ATTENZIONE: verificare sempre che l’algoritmo di calcolo delle priorità soddisfi i propri requisiti di chiamata, in altre parole verificare che il sistema eliminacode che si intende acquistare gestisca le priorità secondo le nostre esigenze di gestione della coda.

Configurazione delle chiamate

Quando si deve gestire un flusso di persone su più servizi e diverse postazioni è fondamentale che la consolle di chiamata gestisca in modo completo e versatile la chiamata.

Il sistema MicroTouch consente di gestire i servizi che devono essere chiamati dal singolo sportello offrendo una configurazione completa e ricca di opzioni per coprire qualsiasi esigenza operativa.

Inoltre, l’opzione AUTO-CALL permette di effettuare chiamate automatiche su tutti i servizi selezionati tenendo in considerazione eventuali priorità.

Opzioni di Riaccodo automatico

Questa funzionalità consente di trasferire automaticamente un ticket appena gestito ad un altro servizio.

Richiamata/Trasferimento ticket

Questa opzione consente di effettuare una richiamata del numero o un trasferimento ad un altro servizio del ticket preso in carico

Chiamata selettiva

MicroTouch consente anche la chiamata manuale di un ticket senza tenere conto delle priorità o della sequenza temporale di arrivo degli utenti

chiamata sistema eliminacode

Composizione dello stile del biglietto

Per ogni servizio deve essere possibile personalizzare gli elementi che compongono il biglietto.

Sul biglietto devono potere essere stampate le informazioni necessarie e opzionali come:

  • il nome del servizio
  • il numero di turno
  • data/ora di emissione del ticket
  • messaggi personalizzati
  • logo o eventuale grafica
  • numero delle persone in coda
  • tempo di attesa stimato

Reportistica e statistiche

Un sistema eliminacode ben progettato deve avere un modulo di reportistica che indichi le statistiche relative a un determinato periodo selezionato.

Le statistiche devono tener conto del totale dei biglietti emessi, il totale dei biglietti serviti e il totale dei biglietti stimati persi, il tempo medio di lavoro degli operatori che hanno gestito un determinato servizio.

Le statistiche sono utili per effettuare un’analisi della gestione del flusso dell’utenza e apportare opportuni cambiamenti per rendere il servizio di gestione della coda più veloce.

In conclusione

Un sistema eliminacode efficiente deve offrire delle garanzie di autonomia nella gestione e nella manutenzione dell’impianto, rendendo la soluzione indipendente dal fornitore.

Gli strumenti di amministrazione del sistema devono essere di semplice comprensione e devono essere facilmente accessibili e configurabili dal personale della struttura.

Se vuoi valutare con noi la soluzione adatta alle tue esigenze contattaci

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Come risolvere i problemi di etichette RFID non codificate sulle stampanti Zebra RFID ZT400

Quando utilizziamo la stampante Zebra ZT410 o ZT420 con codificatore RFID e viene stampata un’etichetta con la scritta VOID, significa che l’etichetta non è stata codificata.

Vediamo quali sono le procedure da eseguire per evitare il problema di etichette RFID non codificate e quindi annullate

stampante Zebra RFID

Procedere alla calibrazione delle etichette e dei ribbon

In primo luogo, dobbiamo assicurarci che la stampante sia correttamente calibrata sull’altezza dell’etichetta.

Questo è un passaggio di vitale importanza per correggere i problemi di codifica RFID: bisogna eseguire una calibrazione completa dei supporti/ribbon per evitare etichette VOID.

Approfondisci

Guarda il video sulla calibrazione di etichette e ribbon sulle stampanti Zebra ZT400

Eseguire la calibrazione RFID

La procedura di calibrazione RFID configura le impostazioni RFID in modo appropriato alle etichette utilizzate: posizione del tag RFID, antenna RFID e potenza di lettura e scrittura RFID

Per eseguire la procedura, navigare nel pannello LCD e scorrere il Menù alla voce Calibrazione RFID. Selezionare la voce per iniziare la procedura

Approfondisci

Guarda il video sulla calibrazione RFID delle stampanti Zebra ZT400

  • A questo punto puoi procedere con la stampa dei tag RFID e verificare che tutte le etichette inviate in stampa siano correttamente codificate
  • Durante la stampa assicurarsi di tenere chiuso il coperchio della stampante per evitare la contaminazione con polvere e altre sostanze estranee
  • Se i passaggi precedentemente eseguiti non funzionano assicurarsi che il firmware della stampante sia aggiornato all’ultima versione rilasciata da Zebra

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Letture consigliate

STAMPA CREATIVA A TRASFERIMENTO TERMICO

Il trasferimento termico è una tecnologia che sfrutta un processo di trasferimento del colore, su carta o pellicola sintetica, basato sull’impiego del calore: in pratica il  calore della testina scioglie un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul supporto.

stampa a trasferimento termico

Le caratteristiche principali che hanno contribuito alla rilevante diffusione di stampanti a trasferimento sono:

  • velocità
  • qualità di stampa eccellente
  • scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
  • basso costo stampa
  • stampa in funzione del fabbisogno
  • produzione di modelli idonei a qualsiasi esigenza operativa (desktop, industriali, semi-industriali, per integrazione sulle linee, portatili)

L’impiego abituale delle stampanti a trasferimento termico è per la creazione di etichette destinate a contenere dati di tracciabilità quali codice a barre, data e lotto di produzione, indicazioni di peso o volume del prodotto, taglia e colore dell’articolo, ma anche ticket di vario genere.

Sono spesso utilizzate per stampare dati variabili su etichette con una grafica a colori prestampata.



Solitamente attraverso il trasferimento termico si producono etichette con stampa nera su sfondo bianco senza nessuna finalità estetica ma solo funzionali al loro scopo.

Non tutti sanno che il ribbon che imprime la stampa, oltre che differenziarsi per le sue caratteristiche tecniche di durabilità (in ordine di resistenza cera, cera-resina e resina) è disponibile con molteplicità di colori, ed anche preziose variazioni metallizzate, che conferiscono alle etichette un aspetto ancor più ricercato e attraente per il consumatore, nonché molto credibile da un punto di vista qualitativo.

ribbon colorati per il trasferimento termico

Inoltre, i materiali su cui poter stampare sono una gamma altrettanto variegata: carta naturale lucida od opaca, oppure materiali sintetici come il poliestere, il pvc e il polipropilene, disponibile anche nella versione trasparente che è molto adatta a dare risalto al contenuto della confezione, facendo apparire il prodotto nella sua integralità.

Se abbiamo bisogno di differenziarci è possibile stampare anche su etichette colorare utilizzando ribbon idonei.

Ed ecco che si possono realizzare, con una semplice stampante a trasferimento termico, etichette dall’impatto moderno, essenziale ed elegante, nonché durevoli perché resistenti alle varie aggressioni atmosferiche, chimiche e meccaniche.

Semplicemente sostituendo il ribbon nella nostra stampante possiamo differenziare le nostre etichette e conferire una personalizzazione più tematica alla nostra linea di prodotti.

etichette stampate a trasferimento termico

Etichette non necessariamente monocromatiche, grazie alla possibilità di sovrapporre più di un processo di stampa con ribbon di colori diversi, inserendo, per esempio, qualche particolare metallizzato che valorizza il nostro layout grafico con luminescenze tridimensionali.

etichette per olio con particolari metallici

CONCLUSIONI

Una stampante a trasferimento termico, con dei costi contenuti sia all’acquisto sia nella gestione della manutenzione e dei consumi di esercizio, non solo crea le nostre etichette con codici a barre utili per la tracciabilità e l’organizzazione del magazzino, ma può essere un valido strumento anche per la realizzazione di etichette prodotto comunicative, che catturano l’attenzione del cliente, differenziando il tuo prodotto da altri simili.

Il trasferimento termico è una tecnologia molto diffusa, semplice da utilizzare e vincente in termini di rendimento estetico, qualità percepita, costi e tempi di realizzazione.

Se vuoi scegliere la tua stampante di etichette insieme a noi chiamaci

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