I contatori di etichette sono macchine per il trattamento di etichette adesive in rotolo, dedicate a tutti gli utenti che devono eseguire dei conteggi con un’azione roll-to-roll (DA ROTOLO A ROTOLO)
Il dispositivo è composto dall’ accoppiamento tra uno svolgitore ed un riavvolgitore motorizzati con interposta una fotocellula che rileva il passaggio delle etichette.
La fotocellula è collegata ad una centralina di controllo con display, programmabile per svolgere varie operazioni:
✅ contare le etichette tramite un contatore progressivo o regressivo
✅ controllare la presenza delle etichette
✅ arrestarsi in presenza di una etichetta mancante o di un gap errato e permetterne il riposizionamento
✅ ribobinare etichette con velocità e precisione.
In alcuni modelli di conta etichette le operazioni avvengono senza nessun settaggio, grazie alla capacità della centralina di eseguire un auto-apprendimento della lunghezza dell’etichetta.
Tramite il pannello di controllo è possibile impostare:
• velocità di riavvolgimento
• bobinatura interna o esterna
• controllo della mancanza di etichette o presenza dell’interspazio
• programmare conteggio progressivo o regressivo con arresto automatico
Come scegliere un contatore di etichette
Quando si acquista un contatore di etichette è importante valutare la sua flessibilità in funzione delle proprie esigenze.
I parametri fondamentali sono:
LARGHEZZA MASSIMA DELLE ETICHETTE
DIAMETRO ESTERNO DELLA BOBINA
DIAMETRO DEL MANDRINO SVOLGITORE
DIAMETRO DEL MANDRINO RIAVVOLGITORE
Nel caso in cui si utilizzino anche etichette trasparenti, bisogna accertarsi che sia disponibile una fotocellula a ultrasuoni in grado di rilevare supporti con scarso contrasto.
La maggior parte dei modelli hanno mandrini a espansione con diametri regolabili da 40 a 110 mm; solo alcuni modelli hanno il riavvolgitore con mandrino sostituibile o fisso da 25 mm.
Se ti occorre un contatore di etichette con integrato un sistema di marcatura per stampare data di scadenza e lotto di produzione, approfondisci nel seguente articolo:
Le etichette a fondo colorato sono una sfida per chi stampa in autonomia le etichette dei propri prodotti.
Generalmente, la produzione di etichette in tipografia avviene in due passaggi: prima si stampa la grafica e poi si ritaglia il formato dell’etichetta.
Il layout di stampa viene preventivamente progettato con una sovrabbondanza di 2-3 mm che va oltre la linea di taglio.
Una stampante di etichette, invece, esegue la stampa su etichette pretagliate, quindi il processo è completamente capovolto.
Per quanto si dedichi tempo a centrare perfettamente il layout verticalmente e orizzontalmente, possono verificarsi dei disallineamenti di stampa con la formazione di indesiderati margini non colorati.
Dalla parte opposta del margine non colorato si potrà notare dell’inchiostro al di fuori dell’etichetta, depositato sulla fascia siliconata della bobina.
L’inchiostro disperso sulla siliconata avrà difficoltà ad asciugarsi, e potrebbe imbrattare le mani dell’operatore e le altre etichette in fase di maneggiamento.
Se non vuoi rinunciare all’idea di un’etichetta colorata a fondo pieno, possiamo fornirti etichette fustellate ad hoc, in cui il formato dell’etichetta che ti occorre è circondato da un ulteriore bordo che ti offrirà i margini necessari per stampare con tranquillità e senza errori.
Progettare una fustella dentro un’altra fustella, ti consentirà anche di stampare etichette multiple o etichette di forma irregolare, che i sensori della stampante avrebbero difficoltà ad intercettare.
Etichette di questo tipo, però, sono idonee solo per essere applicate manualmente sui contenitori.
Se il tuo volume produttivo fosse elevato e avessi bisogno di un’etichettatrice semi-automatica o automatica, la bobina dovrà contenere etichette pronte per essere attaccate , prive di ulteriori contorni da sfridare.
In questo caso o tolleri eventuali errori di stampa al margine o rinunci al colore di fondo e sviluppi una grafica sulla base bianca dell’etichetta.
In questo articolo parliamo di come realizzare un’etichetta per prodotti preconfezionati in modo efficiente e flessibile.
Molte produzioni artigianali preferiscono promuovere il loro marchio con un’etichetta che abbia un design distinguibile e attraente per il consumatore.
Al tempo stesso hanno la necessità di contenere i costi e ottimizzare il magazzino.
Per queste aziende una fornitura di etichette prestampate in tipografia non assolverebbe le loro esigenze.
Infatti, qualsiasi modifica nella lista degli ingredienti, nella grammatura dei prodotti, nella normativa sull’etichettatura invaliderebbe la congruità delle etichette prestampate, che diventerebbero una spesa da cestinare.
La stampa in autonomia delle proprie etichette ha numerosi vantaggi ma non sempre è fattibile per vari motivi: il costo di una stampante di etichette a colori, la carenza di tempo, la mancanza di attitudine.
Una soluzione conveniente è ordinare etichette prestampate a colori, solo con la grafica del logo aziendale e qualche decorazione di fondo, su cui successivamente provvedere alla stampa degli ingredienti e dei dati variabili in azienda.
Stampa degli ingredienti con una stampante termica di etichette
Le stampanti termiche sono economiche, performanti e realizzano una stampa monocromatica sfruttando il calore della testina di stampa.
Si suddividono in 2 sottoclassi con funzionamento differente:
La stampante a trasferimento termico funziona con un nastro inchiostrante (ribbon) che viene fuso dal calore della testina di stampa e aderisce all’etichetta realizzando una stampa persistente.
Il trasferimento termico può avvenire con ribbon nero o colorato, offre una disponibilità di materiali di stampa molto variegata ed è la tecnologia raccomandata per produrre etichette nitide e con un lungo ciclo di vita.
La stampante termica diretta stampa direttamente su specifiche etichette termosensibili che reagiscono al calore scurendosi.
Sono etichette con un ciclo di vita corto (pochi giorni) adatte per alimenti a breve scadenza.
Se devi etichettare alimenti con una scadenza più lunga, dovrai utilizzare etichette termiche di qualità superiore (termiche protette) in cui le stampe resisteranno per qualche mese.
La disponibilità di materiali per la tecnologia termica diretta è nettamente inferiore a quella del trasferimento termico e realizza stampe esclusivamente in nero.
N.B. Una stampante a trasferimento termico può funzionare anche in modalità termica diretta (senza ribbon) e non viceversa, perché una stampante termica diretta non ha il meccanismo di inserimento del ribbon.
Materiali idonei per la ristampa
Nell’ordinare etichette prestampate a colori devi far attenzione a specificare la tecnologia che userai per la ristampa.
I materiali che consentono stampe a trasferimento termico di qualità sono quelli con superficie liscia: carta patinata, polipropilene opaco e lucido, polipropilene trasparente, poliestere.
La prestampa non deve includere lavorazioni come laminazioni metalliche, embossing, debossing che rendono irregolare lo spessore del supporto.
Etichette con superfici porose come le carte vergate o goffrate non sono idonee per il trasferimento termico.
Le stampanti delle marche più prestigiose hanno un software grafico incluso, che consente di inserire facilmente testi, forme, immagini e codici a barre.
La versione a pagamento del software include funzionalità di importazione dei dati da un database.
Sia nel software grafico che nel driver della stampante imposti una dimensione di etichetta pari a quella dell’etichetta prestampata a colori.
Per la ristampa completi solo i campi nelle zone destinate a ingredienti, valori nutrizionali, codice a barre, lotto e scadenza.
Gli ingredienti e i valori nutrizionali vanno inseriti utilizzando un carattere leggibile, con altezza delle lettere minuscole di almeno 1,2 mm (0,9 mm per etichette con area inferiore a 80 cm2).
I font migliori per il trasferimento termico sono quelli compatti, senza grazie e assottigliamenti: Arial, Calibri, Helvetica, Montserrat, Roboto, Gothic e tanti altri.
Risoluzione della stampante
Le stampanti termiche possono avere varie risoluzioni di stampa in funzione del modello scelto: 203, 300 , 400 e 600 dpi.
Per le esigenze più comuni una risoluzione di 203 dpi garantisce la giusta nitidezza dei testi.
Per testi particolarmente ridotti occorre una risoluzione di 300 dpi.
La risoluzione di stampa è una caratteristica che cambia sostanzialmente il prezzo d’acquisto di una stampante.
Inoltre, la scelta del modello deve tener conto di altri parametri fondamentali:
dimensione dell’etichetta (esistono modelli con larghezze di stampa differenti)
volume di stampa (modelli desktop per bassi volumi di stampa e modelli industriali per alti volumi di stampa)
Le etichette in rotolo vengono utilizzate in molte applicazioni.
Possono riportare dati di produzione, identificazione, tracciabilità, spedizione.
Possono essere il completamento della confezione commerciale di un prodotto con una grafica accattivante e informazioni di consumo.
In tutti i casi, la scelta corretta delle dimensioni dell’etichetta comporta miglioramenti nel processo di etichettatura.
Analizziamo gli aspetti principali derivanti da una selezione oculata del formato dell’etichetta.
Il costo dell’etichetta
La spesa da affrontare per una fornitura di etichette è direttamente proporzionale alla loro dimensione.
Se ti occorre un’etichetta in materiale ordinario come la carta, il calcolo su una grande scala di acquisto può rientrare in margini ragionevoli.
Esistono dei materiali nobili con un costo al m2 elevato per cui anche pochi millimetri di differenza delle dimensioni incidono notevolmente sul prezzo finale.
In questo caso è opportuno dimensionare l’etichetta con misure strettamente necessarie a realizzare un layout di stampa nitido e ordinato, cercando di limitare il più possibile le zone vuote e non stampate.
Il costo di stampa dell’etichetta
Al crescere delle dimensioni dell’etichetta aumentano i costi di stampa sia se si stampa a trasferimento termico che con una stampante di etichette a colori.
Utilizzando la tecnologia a trasferimento termico, il nastro inchiostrato (ribbon) scorre parallelamente al rotolo di etichette ma viene utilizzato solo nei punti in cui è presente la grafica.
Il resto del ribbon è un vuoto a perdere.
Quindi ridurre le dimensioni dell’etichetta significa anche risparmiare sul ribbon di stampa.
Pochissimi modelli di stampanti hanno il meccanismo “Ribbon Save” che blocca lo scorrimento del nastro inchiostrante nei tratti vuoti di grafica, ottimizzando così i costi.
Si pensi ad esempio ai prodotti preconfezionati: le etichette hanno una zona prestampata a colori, mentre i dati variabili come ingredienti, lotto e scadenza spesso vengono stampati a trasferimento termico sull’altra metà dell’etichetta.
In questo caso la funzione “Ribbon Save” apporta un abbattimento incisivo del costo di stampa .
Utilizzando la stampa a colori, un’etichetta di dimensioni esuberanti potrebbe risultare dispersiva e richiedere l’aggiunta nella grafica di cornici riempitive o aree colorate che consumano inchiostro.
L’applicazione dell’etichetta
Se le etichette vengono applicate a mano, il processo sarà più agevole e preciso con etichette di piccole dimensioni.
Diversamente, un’etichetta estesa può sviluppare in fase di applicazione disallineamenti, bolle d’aria, grinze e pieghe.
Una grinza presente sull’etichetta, oltre ad essere antiestetica, potrebbe essere l’origine di una lacerazione o di un distaccamento con una conseguente perdita di dati stampati.
Un’etichettatrice semiautomatica o automatica è una soluzione che velocizza e perfeziona il processo di applicazione.
In base alla superficie di destinazione troverai modelli di etichettatrici per applicazioni piane o cilindriche, da selezionare con cura in base alle dimensioni minime e massime di tutte le etichette che dovrai applicare.
Quando è necessaria un’etichetta piccola?
In molteplici applicazioni la superficie disponibile è ridotta o irregolare e un’etichetta di formato minimo è una scelta obbligata:
Etichette per laboratori di analisi
Etichette per circuiti elettronici
Etichette di identificazione dei cespiti
Etichette per prodotti alimentari e cosmetici in piccole grammature
⚠ ATTENZIONE: LE DIMENSIONI DI UN’ETICHETTA PICCOLA POTREBBERO NON RISPETTARE I PARAMETRI MINIMI DELLA TUA STAMPANTE DI ETICHETTE
Quando è necessaria un’etichetta grande?
In alcuni casi un’etichetta di grandi dimensioni è l’unica soluzione efficiente. Vediamo alcuni esempi:
Etichette per scaffalature di magazzini dove vengono stampati codici a barre da scansionare a grande distanza
Etichette per segnaletica e avvisi di sicurezza che devono risaltare in evidenza
Etichette per spedizioni
Etichette per prodotti alimentari con testi che devono rispettare le indicazioni della normativa sulla dimensione minima dei caratteri
Etichette avvolgenti anti-scollamento per alimenti o prodotti conservati in frigorifero
Conclusioni
La stampa in autonomia di etichette in bobina apporta numerosi vantaggi: velocità, flessibilità, efficienza operativa.
Se il tuo volume di stampa è elevato, qualsiasi elemento che possa apportare una riduzione dei costi è un mattoncino del tuo business.
Contattaci per una consulenza commisurata alle tue esigenze di stampa
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In questo articolo vediamo quali elementi tenere in considerazione nella richiesta di un preventivo per etichette e perché effettuare un acquisto di etichette online, senza un’adeguata pre-analisi, possa indurre in errore.
Le etichette adesive si usano in tantissime applicazioni: spedizioni, confezionamento di cibi e bevande, produzione, anti contraffazione, tracciamento di semi-lavorati, cespiti, archivi, analisi cliniche e molto altro ancora.
Ogni applicazione richiede un’etichetta particolare in un determinato materiale, con uno specifico adesivo, idonea alla propria tecnologia di stampa e nelle dimensioni occorrenti.
Per risparmiare sul prezzo di acquisto ed accelerare i tempi di consegna, ci si potrebbe accontentare delle etichette che il proprio fornitore ha nello stock.
Tuttavia, non sempre è possibile declinare le proprie esigenze su un prodotto non personalizzato e si deve richiedere un preventivo per una produzione di etichette con le caratteristiche esatte.
Il volume dell’ordine
La quantità di etichette richieste determina il metodo di produzione e il conseguente costo unitario: esistono sistemi di taglio digitale senza fustella e sistemi meccanici con fustella che, una volta prodotta, tagliano a gran velocità.
Quindi il primo fattore che devi valutare è il numero di etichette che ti occorre.
Conviene ordinare il doppio o il triplo delle etichette che utilizzerai per abbassare i costi unitari?
…E se poi cambierai necessità, che ne sarà di tutte quelle etichette invecchiate in magazzino?
Il materiale dell’etichetta
Dopo aver specificato la tipologia di stampante che utilizzi si deve scegliere il materiale idoneo alla propria applicazione.
In questa valutazione i parametri fondamentali sono l’ambiente e il tempo: dove saranno attaccate le tue etichette e quanto tempo devono durare?
Se cerchi un’etichetta di breve durata o da esporre in un ambiente interno puoi affidarti alla carta (opaca, lucida o con trama), ma se in quella breve durata la tua etichetta entrerà in contatto con acqua, solventi, calore, gelo o subirà dei trattamenti abrasivi, dovrai scegliere un materiale sintetico.
I materiali sintetici sono ideali per produrre etichette con un lungo ciclo di vita, ed essendo dei materiali nobili incidono sul preventivo differentemente.
Potremmo allinearli su una scala dal meno costoso al più costoso in questo ordine:
Il pvc fuso, in particolare, stampabile a trasferimento termico, è il materiale migliore per i beni durevoli e per applicazioni all’esterno, che richiedono etichette indelebili, perenni e in grado di aderire sulle superfici più irregolari.
Un’etichetta che si stacca dalla sua posizione è una perdita di identità.
Gli adesivi svolgono un ruolo fondamentale nel ciclo di vita dell’etichetta.
La primordiale distinzione tra adesivo permanente e adesivo removibile è una semplificazione che non esplora le infinite composizioni esistenti.
Ci sono adesivi base gomma, adesivi base acrilico, adesivi per applicazioni criogeniche e adesivi per temperature estremamente alte.
Il tuo fornitore di etichette deve sapere su quale superficie le applicherai (vetro, plastica liscia, plastica porosa, metallo, carta, cartone, legno), la situazione ambientale al momento dell’applicazione dell’etichetta (temperatura, umidità), le probabili aggressioni successive (acqua, umidità, calore, gelo, sostanze chimiche).
Come si misura l’etichetta
L’etichetta non va misurata immaginandola applicata sulla sua destinazione, ma considerando il suo verso di uscita dalla stampante.
Le misure vanno fornite nell’ordine LARGHEZZA X ALTEZZA anche se le etichette verranno stampate ruotate di 90°.
Ogni modello di stampante ha i suoi parametri caratteristici tra cui: larghezza del passaggio carta, diametri interno ed esterno del rotolo di etichette, gap tra le etichette (spazio tra due etichette successive) o black mark (stampato sul retro di un rotolo di etichette trasparenti o etichette a basso contrasto di colore con la siliconata).
A proposito… sai quante persone ci chiamano che hanno acquistato online etichette trasparenti senza black mark? Ovviamente non potranno mai stamparle! Non sappiamo se ridere o se piangere…
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Quando ti occorre un’etichetta, non è sufficiente prevedere larghezza e altezza ma è necessario far confezionare il rotolo in modo che sia compatibile con tutti i parametri delle macchine di stampa e di gestione di etichette in rotolo che userai.
In una stampante l’alloggiamento della bobina e il meccanismo di trascinamento sono progettati per ospitare rotoli di etichette con ingombri minimi e massimi, che sono specificati nella scheda tecnica del dispositivo.
Le grandezze da tenere in considerazione per stampanti ed etichettatrici sono:
>>> diametro interno della bobina
>>> diametro massimo esterno della bobina
>>> larghezza del rotolo
(larghezza etichetta + margini di siliconata esposta)
>>> altezza dell’etichetta per etichettatrici semiautomatiche
alcuni dispositivi per applicare etichette su bottiglie e barattoli non sono in grado di spellicolare etichette troppo lunghe e non tutti i materiali sono adatti alla spellicolatura
Etichette in rotolo per stampanti
Tutte le stampanti di etichette, sia termiche che a colori, gestiscono le etichette in bobina grazie ai sensori.
Sostanzialmente le etichette di uso comune possono essere:
etichette dai contorni ben distinguibili, sia bianche che colorate
etichette in materiale trasparente dai contorni non distinguibili
moduli continui di vari materiali che non presentano alcun contorno, come un rotolo di carta termica per ricevute oppure un nastro in TNT per etichette abbigliamento
Per queste 3 classi di etichette le stampanti utilizzano sensori differenti, che vanno opportunamente specificati quando si configura il driver della stampante.
Sensori di una stampante di etichette
>>> sensore trasmissivo per etichette con gap
Rileva il gap nel passaggio tra un’etichetta e l’altra, grazie alla trasparenza della siliconata, che trasmette maggiormente il segnale luminoso emesso dal sensore rispetto alla zona in cui è presente l’etichetta.
Le etichette per stampanti termiche e a trasferimento termico vanno confezionate con un gap di circa 3 mm, mentre per le stampanti a colori è preferibile un gap superiore di circa 5 mm.
In tutti i casi è consigliabile consultare la scheda tecnica della stampante dove viene specificata la misura del gap minimo che il sensore è in grado di intercettare
>>> sensore riflessivo per etichette trasparenti
Nelle etichette trasparenti il gap è invisibile e occorre che sul retro della siliconata sia stampato, in corrispondenza del gap, un black mark di colore nero molto intenso, per riflettere il segnale luminoso del sensore della stampante.
Sebbene parecchie stampanti abbiano i sensori mobili, è preferibile stampare il black mark lungo tutta la larghezza della siliconata.
>>> nessun sensore per moduli non pretagliati
Se si utilizzano moduli continui la posizione di inizio stampa è indifferente e la stampante non attiverà i sensori, purché sul driver della stampante sia stato specificato il supporto corretto.
Se si utilizza un modulo continuo e distrattamente si lascia l’impostazione gap o black mark, la stampante srotolerà il supporto alla ricerca di un contorno che non troverà mai.
Configurazione del driver della stampante
Le stampanti di etichette sono versatili perché, a differenza delle stampanti di fogli A4, possono lavorare su una vasta gamma di formati.
Nelle impostazioni del driver non bisogna mai tralasciare di specificare il tipo di sensore in relazione al tipo di supporto, per non mandare in errore la stampante.
Una volta selezionato il sensore è consigliabile procedere con una calibrazione o taratura seguendo le istruzioni specifiche del modello della stampante.
Etichette in rotolo per etichettatrici semiautomatiche
Come detto in precedenza, il rotolo di etichette deve avere delle caratteristiche di ingombro opportune per il proprio modello di etichettatrice.
Un’etichettatrice semiautomatica si avvale di una fotocellula per il rilevamento dell’etichetta e, come per una stampante, il gap o il black mark attivano l’operazione.
Spesso l’acquisto di un’etichettatrice è successivo all’adozione di un tipo di etichetta, oppure ne occorre una in grado di lavorare con vari formati e materiali.
Primera AP360 / AP362
Per esempio, non tutte le etichettatrici sono dotate di una fotocellula a forchetta, che è indispensabile per intercettare le etichette trasparenti.
È sempre opportuno consultare un tecnico esperto che possa coordinare i vari parametri richiesti in un unico dispositivo.
Conclusioni
Per non accorgerti troppo tardi che le etichette ordinate sono incompatibili con i tuoi macchinari, acquista le tue etichette da chi sa cosa ci dovrai fare.
Esiste un’ampia gamma di materiali per le etichette, ognuno con delle caratteristiche specifiche.
Quando si determina l’etichetta giusta per la propria applicazione, può essere utile comprendere il processo di produzione delle etichette.
Lo strato superiore delle etichette, comunemente indicato come materiale dell’etichetta, viene chiamato substrato.
Generalmente siamo abituati a pensare a 2 tipi di supporti: etichette in carta o etichette in plastica.
In realtà, ci sono decine di materiali differenti ma per semplicità analizziamo le differenze principali di queste 2 macro categorie illustrando i vantaggi e gli svantaggi nell’utilizzo di un’etichetta in carta o in materiale sintetico
Le etichette di carta sono appunto di carta e come tali presentano i vantaggi e le limitazioni della carta.
Il colore, lo spessore e il rivestimento può variare, ma lo strato di base è la carta e quindi è un’etichetta essenzialmente destinata all’uso in ambiente interno.
VANTAGGI DELLE ETICHETTE IN CARTA
La carta ha una grande “stampabilità e l’ottima adesione dell’inchiostro produce stampe molto nitide e precise.
Aspetto artigianale
La carta dona alla confezione un aspetto artigianale e genuino e quindi particolarmente adatto per cibo, bevande e prodotti naturali.
È adatta ed è apprezzata da chi sostiene un’etichetta che rispetti l’ambiente.
Tipologie di carta
Esistono diverse tipologie di substrati in carta:
carta opaca
carta patinata
carta vergata, martellata o con lavorazioni in rilievo
Insomma, la vasta disponibilità di materiali per realizzare etichette in carta riesce a soddisfare qualsiasi esigenza di carattere estetico e funzionale.
SVANTAGGI DELLE ETICHETTE IN CARTA
Il principale difetto della carta è la sua mancanza di resistenza a condizioni avverse quali acqua, luce, umidità o strappi.
Sostanzialmente un’etichetta in carta è destinata ad un’etichettatura di prodotti esposti in ambienti interni e non esposti a condizioni aggressive.
L’uso della laminazione aiuta a migliorare la durata della carta, ma non la renderà durevole come un’etichetta in plastica.
QUANDO UTILIZZARE LE ETICHETTE IN CARTA
L’utilizzo di un’etichetta in carta è indicato per applicazioni con un ciclo di vita breve e/o limitato ad applicazioni in ambienti interni
Gli usi comuni delle etichette di carta includono:
etichette di spedizione
etichette con codice a barre
etichette per cibo e bevande
etichette per candele e oggettistica
ATTENZIONE ALLA TECNOLOGIA DI STAMPA
Quando ordini le etichette in carta per la tua stampante fai attenzione a specificare sempre la tecnologia di stampa che utilizzerai.
Etichette in carta per stampa termica diretta, a trasferimento termico, a getto d’inchiostro o laser sono differenti e devi sempre specificare quale tipo di stampante utilizzerai.
ETICHETTE IN PLASTICA
Le etichette in plastica sono realizzate con materiali sintetici e quindi sono più resistenti e flessibili della carta.
Esistono differenti tipi di materiali sintetici, ognuno con caratteristiche specifiche che devono essere determinate in funzione delle condizioni ambientali e operative a cui sarà sottoposta l’etichetta:
etichette in polipropilene
etichette in poliestere
etichette in PVC
etichette in polietilene
Ogni materiale sintetico è caratterizzato da proprietà e costi differenti, quindi è fondamentale fare un’analisi della propria applicazione prima di scegliere il materiale adatto per un’etichettatura senza problemi.
VANTAGGI DELLE ETICHETTE IN PLASTICA
Migliore resistenza alle condizioni ambientali avverse e alle sollecitazioni
In linea generale le etichette in plastica presentano una buona resistenza alle condizioni ambientali aggressive come sole, pioggia, umidità, caldo o freddo e anche alle sollecitazioni meccaniche.
Sono la scelta migliore quando l’etichetta deve durare a lungo ed è sottoposta a condizioni avverse oppure viene costantemente maneggiata perché ad esempio applicata su un prodotto di uso frequente.
Flessibilità
Alcuni materiali plastici come il polipropilene o il PVC sono più flessibili delle loro controparti cartacee e quindi si applicano meglio a superfici rugose o con forma irregolare .
No label look
Le etichette in pellicola trasparente sono la scelta ideale per creare un aspetto “senza etichetta” .
Se utilizzi un contenitore trasparente dai risalto all’aspetto e al colore del prodotto.
Se vuoi rendere unico il tuo prodotto e vuoi dare un’immagine di trasparenza che induca fiducia nelle qualità del prodotto allora scegli un materiale per le etichette che lo metta in risalto: il polipropilene o il poliestere trasparente sono una scelta vincente!
Molti prodotti possono trarre vantaggio dall’uso di etichette trasparenti: detergenti per il corpo, bevande, prodotti alimentari e bottiglie di birra.
I consumatori vogliono vedere cosa c’è dentro il contenitore e le etichette trasparenti offrono ai tuoi consumatori una finestra su ciò che stai vendendo.
SVANTAGGI DELLE ETICHETTE IN PLASTICA
Costo
I supporti in plastica sono più costosi, ma se la durata e l’integrità della tua etichetta sono requisiti essenziali è un costo che a lungo termine ti fa risparmiare tempo, denaro e spiacevoli seccature.
Ricordati che un’etichetta danneggiata incide non solo sulla leggibilità dei dati che possono essere compromessi ma ha un impatto diretto sull’immagine della tua azienda e sulla cura e l’attenzione che poni nei tuoi prodotti.
Quando utilizzare le etichette in plastica
Le etichette in plastica sono la scelta più adeguata per ambienti esterni o ricchi di umidità, applicazioni a lungo termine o prodotti soggetti a un uso frequente. Gli usi comuni delle etichette in materiale sintetico includono:
etichette per settore cosmetico
etichette per il settore chimico
etichette matricola
etichette per inventario cespiti
etichette per prodotti esposti all’esterno
Conclusioni
Prima di scegliere l’etichetta giusta per la tua applicazione è importante analizzare il ciclo di vita del tuo prodotto, a quali condizioni sarà esposta l‘etichetta e per quanto tempo.
Considera eventuali fattori aggressivi che potrebbero compromettere l’integrità della tua etichetta e cerca il connubio perfetto con un materiale che doni alla tua confezione un aspetto unico e irresistibile.
Altri parametri caratteristici dei rotoli di etichette
Lo svolgimento del rotolo non è l’unico fattore da determinare per il tuo applicatore.
Ogni applicatore richiede uno specifico confezionamento del rotolo di etichette e la determinazione di alcuni parametri essenziali affinché tutto funzioni correttamente.
Ti consigliamo quindi di verificare, oltre la dimensioni e la forma del contenitore, i seguenti fattori principali:
diametro massimo del rotolo di etichette
larghezza minima e massima dell’etichetta che può applicare
anima interna del rotolo di etichette
dimensione del gap (spazio fra un’etichetta e l’altra)
spessore dell’etichetta tipologia di etichetta (con gap o black mark?)
CONCLUSIONI
L’efficienza del processo di etichettatura dipende da tanti fattori.
Bisogna saper scegliere le impostazioni ottimali senza trascurare le possibilità di risparmio.
Contattaci per una soluzione efficiente, possiamo fornirti le etichette giuste e gli applicatori ideali per i tuoi contenitori
Gli oli essenziali sono composti naturali di origine vegetale, che possono svolgere innumerevoli attività e per questo messi in commercio in diverse categorie produttive.
Possono essere diluiti in acqua da bagno, aggiunti nei diffusori come profumatori ambientali, ingeriti tramite alimenti e integratori alimentari, addizionati agli ingredienti dei prodotti cosmetici.
L’Unione europea classifica gli oli essenziali come sostanze pericolose ed esige un’adeguata etichettatura per la tutela della salute dei consumatori.
Le confezioni degli oli essenziali non possono essere immesse sul mercato senza indicare in etichetta una specifica destinazione d’uso ed appropriate avvertenze e istruzioni.
Tra le misure volte ad evitare usi impropri o ingestione accidentale in quantità elevate, anche le più piccole confezioni vanno dotate di tappi dosatori e di chiusure di sicurezza.
I pittogrammi di avvertimento e rischio dovranno essere pertinenti alla classificazione alla quale lo specifico olio essenziale è assoggettato.
Sull’etichetta degli oli essenziali per profumatori ambientali dovranno essere indicate, qualora presenti, le sostanze individuate come allergeni, le stesse elencate per i cosmetici, che potrebbero manifestare tossicità anche se inalate.
DICITURE IN ETICHETTA PER OLI ESSENZIALI DESTINATI AI PROFUMATORI AMBIENTALI
STAMPA IN AUTONOMIA LE ETICHETTE DEGLI OLI ESSENZIALI CHE PRODUCI O VENDI
L’acquisto della stampante adatta a realizzare le tue etichette dipende in primo luogo dalla grafica: hai un’etichetta con più colori o di un colore solo?
Se la tua etichetta presenta più di un colore ti occorrerà una stampante a colori, ovviamente con inchiostri resistenti all’aggressione dei solventi e degli olii che potrebbero fuoriuscire dai contenitori.
Se la tua etichetta è di un unico colore, potrai optare per una stampante a trasferimento termico , una tecnologia molto diffusa per la stampa di etichette in stile minimale.
In questo caso potrai realizzare stampe monocromatiche di vari colori, anche eleganti laminati oro e argento, su etichette sintetiche trasparenti, bianche o a fondo colorato.
Le etichette monocromatiche, cioè stampate in un solo colore, sono molto di tendenza in questi ultimi anni.
Il crescente apprezzamento di un design minimale è un aspetto collaterale di un gusto globale che si sta affinando sulla semplicità e l’eleganza, ma anche sull’immediatezza della comunicazione.
Questo mutamento di stile fa parte delle nostre vite, del nostro modo di arredare, delle nostre scelte per l’abbigliamento e non ultimo dei prodotti che siamo propensi ad acquistare.
Non esiste un prodotto, anche il più radicato nella cultura tradizionale, che non sia versatile ad acquisire questo nuovo stile di etichetta.
I produttori delle nuove generazioni stanno già sperimentando che le etichette in stile minimalista, oltre ad attrarre clienti raffinati, sono relativamente più economiche rispetto alla classica etichetta a colori.
Questo risparmio si estende su più addendi:
le spese di stampa non includono il consumo di costosi inchiostri
l’acquisto della stampante adatta è meno oneroso di quello di una stampante a colori
Vi presento le stampanti di etichette a trasferimento termico
La metodologia a trasferimento termico utilizza il calore della testina di stampa per fondere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul materiale da stampare (etichette, cartellini, film flessibili, materiale tessile).
I ribbon sono disponibili in varie composizioni chimiche, dalla cera alla più resistente resina, con un ampio assortimento di colori, anche metallizzati.
Attraverso la tecnologia a trasferimento termico, con la corretta combinazione del materiale di consumo, si stampano etichette resistenti all’esposizione chimica, agli agenti atmosferici, all’acqua, all’attrito, alle temperature estreme.
Le caratteristiche principali che hanno contribuito alla rilevante diffusione di stampanti a trasferimento sono:
velocità
qualità di stampa eccellente
scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
basso costo stampa
stampa in funzione del fabbisogno
produzione di modelli idonei a qualsiasi esigenza operativa (desktop, industriali, semi-industriali, per integrazione sulle linee)
STAMPANTI A TRASFERIMENTO TERMICO: MODELLI E CARATTERISTICHE
Le stampanti a trasferimento termico sono stampanti robuste, veloci, facili da installare e gestire.
Rappresentano lo strumento ideale per la stampa di etichette on demand sia per piccoli volumi (modelli desktop) che per aziende che devono stampare in modo intensivo e continuativo (modelli di classe industriale).
La stampante ZD420T gode di caratteristiche e funzioni avanzate che garantiscono risultati eccezionali in termini di facilità d’uso, flessibilità di applicazione e costo totale di gestione.
Pur essendo un modello desktop offre flussi operativi lunghi grazie alla capacità di alloggiare ribbon di grande diametro.
RISOLUZIONE: 203 dpi, opzionale 300 dpi
LARGHEZZA DI STAMPA: 104 mm per 203 dpi, 108 mm per 300 dpi
MASSIMA LUNGHEZZA DI STAMPA: 991 mm
VELOCITA’ MASSIMA DI STAMPA: 152 mm/sec (203 dpi), 102 mm al secondo (300 dpi)
SENSORI SUPPORTI: sensore mobile riflessivo/black mark a larghezza completa; sensore trasmissivo/vuoto multi-posizione
Taglierina installabile opzionale
Possibilità di funzionamento a batteria
ZEBRA ZT230 STAMPANTE SEMI-INDUSTRIALE
La stampante ZT230 offre prestazioni di livello superiore e funzionalità che normalmente non si trovano in stampanti di questa fascia di prezzo.
Progettata per una precisione di stampa superiore, grazie ad accurate opzioni di regolazione, sostiene elevati volumi di stampa.
Ha la resistenza di un telaio in metallo, il coperchio con interfaccia grafica LCD basata su icone e una capacità di nastro di stampa di 450 metri per un uso prolungato anche in ambienti difficili e con spazio limitato.
Rimozione semplificata e senza necessità di strumenti di testina e rullo, per interventi di pulizia e sostituzione dei componenti immediati.
RISOLUZIONE DI STAMPA: 203 dpi e 300 dpi (opzionale)
LARGHEZZA DI STAMPA: 104 mm
LUNGHEZZA DI STAMPA: 991 mm
SENSORI SUPPORTI: Trasmissivi e riflessivi
VELOCITÀ MASSIMA DI STAMPA: 152 mm al secondo
ACCESSORI OPZIONALI: spellicolatore e taglierina a ghigliottina
ZEBRA ZT421 STAMPANTE INDUSTRIALE
La ZT421, oltre alle caratteristiche di robustezza e affidabilità tipiche di una stampante industriale, vanta una larghezza di stampa superiore per etichette di grande formato.
Se le tue etichette hanno una grafica minimale, se hai necessità di produrre etichette particolarmente resistenti, se vuoi una stampa metallizzata per nobilitare i tuoi prodotti, la stampa a trasferimento termico è la soluzione che stavi cercando.
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