Il lettering è un’arte antica che consiste nel disegnare caratteri e parole in modo creativo, realizzando bellissime composizioni tipografiche.
Nato come tecnica decorativa da effettuare con pennelli, ha oggi molte espressioni eseguite con strumenti digitali.
Troviamo esempi di lettering ovunque: nelle insegne, nei post di Instagram, sulle copertine di agende, stampati sulle magliette.
Realizzare un lettering sulle etichette dei prodotti è una strategia moderna e, tutto sommato, facile per creare un design di impatto.
L’etichetta gioca un ruolo fondamentale nel marketing di un prodotto: attrae l’attenzione dei consumatori, comunica il valore del marchio, esprime le caratteristiche del prodotto.
In questo articolo vediamo come una grafica basata sul lettering possa essere efficacie e facile da stampare.
Sommario
Come creare un lettering per un prodotto
Il lettering è una scrittura creativa che enfatizza le lettere, giocando con posizioni grandezze e spessori, per realizzare uno stile unico.
Puoi creare un lettering utilizzando qualsiasi font: serif, sans serif, script, calligrafici o grotteschi.
Il lettering è in grado di trasmettere emozioni e personalità attraverso le parole e le forme, creando etichette di prodotti che si distinguono dalla concorrenza con un’identità visiva riconoscibile.
Non necessariamente l’originalità corrisponde ad una scelta massimalista e appariscente.
Si può comporre un lettering anche molto sobrio ed elegante.
Si inizia esaltando le lettere o le parole più influenti, e si prosegue cercando di creare un ordine visivo, magari riempiendo una forma o seguendo un contorno.
Si possono seguire criteri geometrici oppure fluttuare tra curve e intrecci.
Una regola non c’è, eccetto di non perdere completamente la leggibilità del testo, seppur un po’ di mistero può essere anche intrigante.
Le etichette progettate con la tecnica del lettering, puntando sul potere della tipografia, sono piuttosto minimaliste e non hanno bisogno di includere immagini.
In genere, scegliere un’immagine adatta da stampare, non è un compito semplice:
potrebbe non avere la giusta risoluzione
i colori potrebbero virare
potrebbe non avere un buon equilibrio luci/ombre
Un’immagine occupa uno spazio dell’etichetta sottraendolo ad altri elementi importanti o obbligatori.
Un’etichetta senza immagini è decisamente la scelta più facile da stampare.
Stampa in autonomia le etichette dei prodotti
Per la stampa in azienda delle etichette, esistono 2 tecnologie di stampa:
il getto di inchiostro, per stampare etichette a colori
il trasferimento termico, per stampare etichette monocromatiche.
Per scegliere la stampante adatta alle tue esigenze devi analizzare alcuni punti chiave.
Che tipo di grafica devi stampare? A colori o monocromatica?
Che larghezza hanno le etichette? Minore o maggiore di 108 mm?
Quante etichette devi stampare al giorno? Più o meno di 500?
Premesso che la cosa migliore da fare è chiamarci per una consulenza tecnica dettagliata, l’informazione più sensibile che possiamo anticiparti è che una stampante di etichette a colori è un investimento superiore rispetto ad una stampante termica.
Quindi, se stampare più di un colore non è un’esigenza inderogabile, ti invito a guardare alcuni nostri video di presentazione sulla stampa a trasferimento termico.
Approfondimenti sulla stampa a getto di inchiostro
Le stampanti di etichette a colori possono lavorare su una moltitudine di materiali sia naturali sia sintetici:
carta opaca, patinata e lavorata (goffrata, vergata, martellata)
polipropilene e poliestere opachi, lucidi e trasparenti.
Il primo fattore da considerare nella scelta del materiale è la durevolezza dell’etichetta, valutando se esistano, oppure no, fattori aggressivi che possano deteriorare le stampe nel ciclo di vita del prodotto.
Avendo già dedicato numerosi articoli all’argomento, in questo affrontiamo una questione prettamente estetica: come scegliere il materiale dell’etichetta che, meglio di altri, avvalori la grafica.
Sommario
Grafica etichette
La grafica delle etichette va progettata valutando alcuni fattori fondamentali:
il tipo di prodotto
il target dei clienti
il budget disponibile
il metodo di stampa (autonomo o in tipografia)
A questo elenco si aggiunge, ma non in coda, il gusto del committente.
Un designer empatico dovrebbe essere accondiscendente, perché un prodotto è una “creatura” del suo produttore, che meglio di chiunque altro conosce la storia del suo marchio e il traguardo a cui ambire.
Quanti stili di grafica sono realizzabili per etichettare un prodotto? Innumerevoli!
Etichette a getto d’inchiostro in carta
La carta è il materiale per le etichette più comune e il più conveniente.
Ha una bassa resistenza all’acqua, all’olio e agli agenti chimici, quindi, non è idoneo in queste circostanze.
Offre un’ottima stampabilità ed è estremamente versatile per una moltitudine di prodotti.
Il materiale è un’ottima tela per i colori, ricettiva sia agli inchiostri coloranti che a quelli a base di pigmenti.
Per i disegni che richiedono un’armonizzazione calda e naturale, la carta fornisce la giusta consistenza.
Le etichette in carta opaca conferiscono ai prodotti un aspetto artigianale, rustico o naturale.
È un materiale molto assorbente e la nitidezza delle stampe è leggermente attenuata.
La carta opaca è ideale per una grafica sobria con immagini non fotografiche, bensì illustrazioni semplificate.
Riducendo qualsiasi tipo di riflesso, garantisce che testo e codici a barre stampati siano perfettamente leggibili sia dall’occhio umano che da uno scanner.
Prodotti comuni per etichette in carta opaca: caffè, tè, miele, marmellata, spezie, candele, saponi
Le etichette in carta lucida sono una scelta non esosa per prodotti di qualità.
La lucentezza del materiale dona un po’ di vivacità che attira l’attenzione.
La carta lucida conferisce alle etichette un aspetto elegante e professionale.
Il rivestimento è estremamente ricettivo all’inchiostro ma è meno assorbente della carta opaca, garantendo una maggiore nitidezza.
La superficie liscia aiuta a visualizzare i dettagli e può accogliere una grafica con immagini di alta qualità.
La qualità fotografica è necessaria per etichettare i generi alimentari, dove l’immagine ha il ruolo di invogliare il cliente all’acquisto.
Prodotti comuni per etichette a getto d’inchiostro in carta lucida
Le etichette in carta lavorata, come una carta con trama, goffrata o vergata, hanno un aspetto corposo e non sono una tavola da disegno neutra e insipida.
Alcune lavorazioni hanno un effetto a rilievo che partecipa al design e lo arricchisce notevolmente.
Le carte lavorate, tipicamente destinate all’etichettatura del vino e di prodotti specialty, non vanno appesantite con una grafica esuberante ed è preferibile inserire poche immagini, magari in bianco e nero o stile acquerello, per poi strutturare con gusto la composizione dei testi.
Etichette a getto d’inchiostro in polipropilene o poliestere
Le etichette sintetiche sono più costose della carta, performanti e necessarie per etichettare prodotti contaminabili da acqua, grassi e da sostanze chimiche.
La differenza percepibile tra polipropilene e poliestere sta nella rigidezza dell’etichetta, più evidente nel poliestere.
I colori non possono essere realmente assorbiti dal materiale, per cui sul rivestimento c’è una spalmatura di un primer che trattiene gli inchiostri.
Per stampare su etichette in polipropilene o poliestere occorrono inchiostri pigmentati.
Le stampe sono ultra definite e con meno consumo di inchiostro rispetto alla carta che è assorbente.
Se vuoi stampare in autonomia un’etichetta con il fondo pienamente colorato, un materiale sintetico, anche se inizialmente più costoso, abbassa i costi unitari di stampa.
Le etichette sintetiche opache hanno un aspetto liscio e privo di lucentezza. L’opacità conferisce ai colori un senso di stabilità e pienezza.
La grafica con un risultato di stampa migliore su etichette sintetiche opache è quella che include immagini stilizzate, moderne, ricche di colori e contrasti cromatici.
I testi risultano molto nitidi anche a grandezze ridotte, come spesso accade in cosmetici e prodotti di piccole dimensioni.
Le etichette sintetiche lucide uniscono resistenza e aspetto di stampa di alta qualità.
Il rivestimento riflettente fa risaltare i colori con un effetto di fusione e trasformazione a seconda di come il prodotto prende luce.
Le etichette lucide sono ideali per una grafica che include immagini realistiche o astratte ma ricche di dettagli.
La lucidità invece ostacola la lettura dei testi, specialmente se con caratteri ridotti, per cui è consigliabile adottare un font bold.
Questo materiale è più adatto per etichettare sostanze pericolose perché attirano l’attenzione sui simboli di avvertenza.
Prodotti comuni per etichette sintetiche a getto d’inchiostro: prodotti refrigerati, cibi surgelati, succhi, salse, yogurt, birra, liquori, cosmetici, detergenti, lozioni, profumi, oli essenziali, prodotti chimici, vernici, detersivi
Sai scegliere la stampante adatta alle tue esigenze?
Etichette per getto d’inchiostro in polipropilene trasparente
Le etichette trasparenti offrono al consumatore un esclusivo aspetto nudo.
La spalmatura del primer, per consentire l’essiccazione degli inchiostri, purtroppo non è invisibile, ma lascia sul materiale trasparente un effetto di lattescenza.
Quindi il polipropilene trasparente disponibile per la stampa delle etichette in autonomia è differente da quello stampato in tipografia con altre tecnologie di stampa.
Questo stesso materiale progettato per la stampa a trasferimento termico, non avendo necessità di primer per gli inchiostri, è totalmente trasparente.
Sono comunque etichette resistenti all’acqua, agli agenti chimici e agli oli quindi ideali per una maggiore durata.
Il polipropilene trasparente è ideale per applicazioni in cui i clienti possono visualizzare facilmente il contenuto di un prodotto.
Se vuoi un’etichetta a colori realmente trasparente, è meglio che ti rivolga ad una tipografia, a meno che il tuo prodotto sia sufficientemente chiaro da non evidenziare la leggera opalescenza dell’etichetta.
La grafica di un’etichetta trasparente può variare dall’assoluto minimalismo a un progetto complesso, ma in entrambi i casi è bene lasciare abbondante spazio libero per la visibilità del prodotto.
Conclusioni
Il materiale dell’etichetta è parte integrante del progetto grafico.
Che tipo di prodotti devi etichettare?
Contattaci per valutare la tua scelta migliore.
Ti occorre una grafica ? Guarda i nostri cataloghi personalizzabili
L’etichettatura del caffè ha il duplice scopo di ammaliare il consumatore con astuzia e di informarlo con trasparenza.
Nel settore della torrefazione la qualità è di primaria importanza e le etichette sono un elemento cruciale in grado di influenzare le decisioni d’acquisto delle persone.
Questo articolo è rivolto ai produttori o confezionatori di caffè che desiderano conquistare un vasto pubblico mantenendo il processo aziendale artigianale e autonomo.
Indice dei contenuti
Grafica etichette personalizzate per caffè
Il primo passo è dotarsi di una grafica accattivante per suscitare l’interesse del cliente.
La concorrenza è elevata e un confezionamento curato nei dettagli svolge un ruolo di marketing determinante.
Oltre al fattore estetico, si deve soddisfare la curiosità degli intenditori evidenziando le qualità della miscela: il paese di origine, la data di raccolta, il grado di tostatura e tutte le indicazioni per una preparazione ottimale.
Inserendo un Qr code scansionabile dal telefonino i consumatori usufruiranno di un’esperienza d’acquisto con la realtà aumentata, ricca di notizie, aggiornamenti, eventi legati al tuo marchio.
Occorre un progetto grafico versatile per tutte le confezioni di vendita del caffè: sacchetti, buste da sottovuoto, barattoli.
Una linea di specialty coffee per un target di clienti di alta classe deve presentarsi con una veste grafica iconica, arricchita con i colori e le immagini rappresentative del prodotto.
La stampa delle etichette in tipografia è un servizio che agevola le aziende che non hanno del personale da dedicare alla stampa.
Se vuoi usufruire del nostro servizio di stampa, possiamo accontentarti sia con un sistema digitale per piccole produzioni, che con un processo tipografico ideale per ordini consistenti.
In questo caso occorre una soluzione di marcatura per stampare secondariamente i dati variabili come lotto e scadenza sulle confezioni (vedi informazioni nei prossimi paragrafi).
I vantaggi della stampa in autonomia
Molte aziende preferiscono stampare in autonomia le etichette dei loro prodotti, potendo così includere nella stampa anche i dati variabili.
I vantaggi della stampa in azienda sono molteplici, primi fra tutti:
Puoi stampare le etichette nel momento del bisogno, senza avere scorte di magazzino che spesso rimangono inutilizzate
Puoi stampare diverse tipologie di etichette in piccole quantità
Elimini i lunghi tempi di approvvigionamento
Puoi stampare dati variabili come codici a barre, numeri seriali, lotto e data di scadenza
Puoi variare in completa libertà grafica, testi e tirature
Materiale e adesivo dell’etichetta
Generalmente le condizioni di conservazione ed uso del caffè richiedono etichette che resistano a poche aggressioni nel loro ciclo di vita.
Un’etichetta in carta (opaca, semi-patinata o anche una sofisticata carta vergata) può svolgere più che dignitosamente il suo compito.
Da un punto di vista grafico la carta è anche il materiale che meglio interpreta i valori di una produzione artigianale.
Diverso è il caso in cui l’ambiente di conservazione sia soggetto a caldo-umido: in questo caso sarebbe meglio optare per un materiale sintetico come il polipropilene, meglio se con la finitura opaca per evitare l’effetto plastificato lucido che è inappropriato per il settore alimentare.
La scelta dell’adesivo dell’etichetta deve tener conto della superficie di applicazione: se l’etichetta deve aderire su confezioni di varie forme e materiali, inclusi barattoli di latta, un adesivo tenace a base di gomma consente di evitare scollamenti precoci.
Stampanti di etichette per caffè
Il modello di stampante idoneo alle proprie esigenze di etichettatura dipende dalla grafica da stampare, dal volume di stampa e dalle dimensioni dell’etichetta.
Per una grafica a colori puoi utilizzare una stampante di etichette in bobina a getto di inchiostro.
Per stampare la carta esistono modelli con inchiostri dye (a base di acqua), mentre per stampare su carta e materiali sintetici dovrai utilizzare una stampante con inchiostri pigmentati.
Esistono sia modelli di stampante compatti che di classe elevata ideali per grandi produzioni (oltre le 5000 etichette alla volta)
Un’altra tecnologia di stampa è il trasferimento termico, ideale per una grafica monocromatica e minimalista.
La testina della stampante termica si riscalda e fonde un nastro inchiostrante, il ribbon, trasferendolo sull’etichette, sia di carta che sintetiche.
Sebbene sia una tecnologia monocromatica, è disponibile una vasta gamma di colori di ribbon.
Per una linea di caffè specialty puoi stampare a trasferimento termico con colori metallizzati (oro, argento, blu metal, rosso metal) oppure realizzare una minimale stampa nera su etichette colorate.
Applicatori di etichette
L’applicazione manuale dell’etichetta sulla confezione di vendita è un processo accurato che richiede tempo e precisione.
Se devi etichettare più di 500 confezioni per volta in modo professionale, senza disallineamenti bolle o grinze, un’etichettatrice semi-automatica può perfezionare e velocizzare il processo.
Esistono modelli di etichettatrice per superfici piane, come potrebbe essere un pacchetto di caffè una busta, ed etichettatrici per superfici cilindriche come i barattoli di latta.
Marcatori per lotto e scadenza
Alcune aziende devono stampare la data di scadenza e il lotto di produzione su una varietà di contenitori che differiscono per forma, dimensione e materiale.
Se il numero delle marcature è limitato conviene adottare marcatore manuale, completamente portatile e adattabile a quasi tutte le superfici.
Il K6 è un dispositivo di marcatura estremamente versatile, che funziona in modo autonomo, senza l’utilizzo del PC
I dati da stampare vengono digitati direttamente sullo schermo touch del marcatore e questo rende le operazioni semplici e veloci, alla portata di qualsiasi operatore.
La dima in dotazione consente di stampare anche su superfici irregolari e ridotte.
Il K6 può essere collegato ad una fotocellula e installato su un piccolo nastro trasportatore operando in modalità automatica.
Se il volume produttivo è considerevole esistono soluzioni di marcatura automatiche ma interamente regolabili.
Tramite i bracci di fissaggio del marcatore, è possibile stampare scadenza e lotto in una varietà di configurazioni esaustiva per quasi tutte le circostanze.
TD1 plus: inchiostri a base solvente per plastica, vetro e metallo oppure inchiostri a base acqua per materiali porosi come cartone e legno.
Altezza di stampa 12,7 mm (utilizzando una cartuccia) / 25,4 mm (utilizzando 2 cartucce)
Conclusioni
Se vuoi presentare una confezione di vendita all’altezza dei tuoi competitor, devi avvalerti di mezzi adeguati.
Gli strumenti indispensabili per velocizzare il processo di etichettatura vanno selezionati con la consulenza di un tecnico esperto.
La grafica dei cosmetici è un promotore importantissimo per le vendite nel mercato virtuale.
Rispetto ai clienti da scaffale, i consumatori del web sono ancora più veloci nelle ricerche e hanno a disposizione una sequenza infinita di prodotti.
Lo scorrimento delle immagini si sofferma quando trovano una comunicazione visiva particolarmente accattivante.
In questo articolo parliamo di come creare una grafica per cosmetici che sia fotogenica sul web.
Sommario
Design a colori o monocromatico?
La scelta dei colori dominanti è quello che caratterizza con più incisività l’identità di un brand.
Non solo è importante trovare la combinazione di colori vincente, ma anche studiare come intersecarli.
La scelta tra una disposizione orizzontale, diagonale o asimmetrica può ispirare un target clienti differente.
Uno stile massimalista, progettato per vendere prodotti online, deve essere ricco senza esagerare.
L’affollamento grafico non sarebbe ben visibile in fotografia, creerebbe solo disordine e perdita di focus.
In alternativa, una grafica minimalista è la scelta più consueta per prodotti dedicati ad un pubblico sofisticato.
Un’etichetta monocromatica offre una comunicazione essenziale, permette inquadrature ben delineate e si adatta ad ambientamenti molto suggestivi se si volesse fare un servizio fotografico per una campagna social.
Scelta dei font per etichette cosmetiche
Il nome del prodotto è in primo piano e va enfatizzato con un font speciale.
“Speciale” non vuol dire incomprensibile.
Si può abbinare una grafica piena di curve ad un font tondeggiante, o fare l’esatto contrario senza regole se non il gusto del disegnatore.
Meglio utilizzare un carattere corposo per essere leggibile dallo schermo di un telefonino.
Se l’etichetta è monocromatica, la scelta del font, la distribuzione dei testi e la gerarchia visiva con cui vengono evidenziate le informazioni diventa un vero processo di design.
Etichetta singola o fronte-retro?
Un cosmetico ha molte informazioni in etichetta.
L’ INCI deve essere leggibile, rispettando le indicazioni normative sulla dimensione del carattere.
Benché in un e-commerce le informazioni siano già pubblicate sulla scheda del prodotto, si deve dedicare in etichetta lo spazio necessario ai testi obbligatori pensando al momento in cui il prodotto arriverà nelle mani dell’acquirente.
Tuttavia, i testi obbligatori non dovrebbero invadere o disordinare il visual frontale della confezione.
Utilizzando due etichette separate fronte-retro questo rischio non c’è.
Utilizzando un’unica etichetta, se non è sufficientemente ampia, bisogna editare i testi con particolare cura per dargli una struttura regolare che non rovini l’estetica globale del design.
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Scelta delle immagini
A differenza dei prodotti del settore alimentare, nei cosmetici le immagini sono opzionali.
Nel ramo erboristico, tuttavia, qualche richiamo floreale può attirare la giusta fascia di consumatori.
Le immagini presenti nella grafica, affinché il prodotto sia fotogenico, devono essere isolate e circondate da un abbondante spazio libero.
Solo così avranno il giusto rilievo senza inquinare la visione globale del prodotto.
Etichette per cosmetici con nobilitazioni metalliche
Certamente il settore cosmetico è quello con il livello più elevato di attenzione al packaging.
Le nobilitazioni in oro e argento sono un dettaglio che fa la differenza.
Il bagliore delle tinte metallizzate restituisce fotografie di particolare effetto.
Poiché le etichette devono essere resistenti a causa della contaminazione di alcol, grassi e solventi, il materiale tipicamente idoneo per i cosmetici è il polipropilene.
Attenzione a combinare il polipropilene, tipicamente lucido, con ulteriori effetti luce derivanti dalle nobilitazioni metalliche.
Per evitare un’etichetta eccessivamente abbagliante, sarebbe opportuno stampare la grafica su polipropilene opaco.
In questo modo le nobilitazioni saranno un vero tocco d’artista.
Conclusioni
Sia se personalizzerai i contenitori con una stampa diretta sia se utilizzerai etichette adesive, un buon progetto grafico è un investimento che favorirà il successo dei tuoi prodotti.
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La grafica delle etichette va progettata valutando alcuni fattori fondamentali:
il tipo di prodotto
il target dei clienti
il budget disponibile
il metodo di stampa
Un progetto grafico non è un’azione puramente digitale in cui il designer sceglie immagini e ordina testi su uno schermo del Pc.
È piuttosto una ricerca per valorizzare un prodotto attraverso una combinazione tra elaborazioni grafiche, materiali e tecniche di stampa.
In questo articolo vediamo come trasformare un sogno in realtà ad un prezzo adeguato.
Sommario
Per quale prodotto devi realizzare l’etichetta?
È fondamentale eseguire un progetto grafico che descriva il prodotto utilizzando i simboli canonici della sua categoria.
Un eccesso di originalità potrebbe disorientare il consumatore, suscitare una curiosità fugace e rendere il prodotto poco credibile.
Un prodotto commerciale destinato ad un pubblico attento ai prezzi ha in genere un’etichetta molto più caricaturale di un prodotto di primissima scelta, dove c’è una ricercatezza quasi minimalista.
La scelta delle immagini dominanti, se presenti in etichetta, ha un’influenza notevole sulla cattura dell’attenzione, purché siano di qualità e non una replica uniforme al “visto e rivisto”.
Qual è il cliente target?
Il target è una gabbia ma anche una guida.
La comunicazione verso il cliente deve avere un impatto immediato e il designer ha il compito di essere originale pur mantenendosi fedele alla linea che usualmente fa riconoscere il prodotto esattamente per quello che è.
La qualità percepita dal consumatore dipende dal gusto con cui è stata sviluppata la grafica.
Quanto puoi spendere per la stampa delle tue etichette?
Per una piccola produzione il quantitativo minimo ordinabile presso una tipografia potrebbe essere una soglia troppa alta.
Del resto, spesso accade che il progetto grafico prevede varie lavorazioni in fase di stampa.
Riferiamoci ad un caso tra i più complessi: l’etichetta di un vino.
Il vino è il prodotto con le etichette più accattivanti di qualsiasi altro.
Una parte della grafica potrebbe essere stampata a getto di inchiostro, poi vengono aggiunti dettagli con laminazioni in oro, oppure particolari smaltati.
Molto frequentemente troviamo lavorazioni di embossing della carta che realizzano motivi in rilievo percepibili al tatto.
Ognuno di questi passaggi richiede la creazione di un clichè, ossia di una piastra dedicata.
Per ammortizzare la spesa dei vari cliché e le spese morte di avviamento macchine, l’unica strategia è alzare la soglia del quantitativo minimo.
È sempre meglio concordare con il designer la propria disponibilità ad affrontare la messa in opera di un progetto grafico sfarzoso.
Per un vino di livello non si può fare altrimenti. Tuttavia, per altri prodotti meno esuberanti l’opzione della stampa in autonomia delle etichette è estremamente vantaggiosa.
Come stampi le tue etichette?
Una produzione che supera le 10 mila unità ha i giusti numeri per rivolgersi ad una tipografia, sia per la realizzazione di una stampa complessa sia per una semplice stampa digitale senza lavorazioni aggiuntive.
Per produzioni inferiori e una grafica semplice, acquistare una stampante di etichette svincola dai quantitativi minimi e sincronizza tutti i processi aziendali:
Produci
Confezioni
Stampi le etichette includendo i dati variabili (scadenza e lotto)
Applichi le etichette
Distribuisci i tuoi prodotti sul mercato
Chi si rivolge ad una tipografia, evita il passaggio n. 3 ma dovrà acquistare un marcatore per stampare scadenza e lotto sul prodotto con un processo aggiuntivo.
Stai cercando la stampante di etichette ideale per le tue esigenze?Ti aiutiamo noi
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Progettazione grafica etichette
Lo scopo di un etichetta è convincere sulla validità di un’acquisto.
Il target dei clienti è un ventaglio che abbraccia individui con curiosità diversificate: quelli che compiono le scelte di pancia innamorandosi dei colori e quelli più riflessivi che analizzano ogni singola parola.
L’etichetta vincente include le prerogative di ognuno, dosando la giusta gerarchia visiva.
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Questo articolo è rivolto ai produttori che si occupano della stampa delle etichette in autonomia e offre una soluzione di stampa per un formato di etichetta particolare: l’etichetta conica.
I contenitori conici sono molto accattivanti, soprattutto se associati a prodotti comunemente venduti in contenitori cilindrici.
Vini, spumanti e cosmetici hanno frequentemente imballaggi svasati. Si pensi alla nota bottiglia di vino bordolese e a tutti i flaconi affusolati dei detergenti.
Scegliere un contenitore conico per i propri prodotti è un investimento di marketing.
Sommario
Calcolo della fustella dell’etichetta conica
Le etichette che si adattano a tali contenitori non hanno la classica forma rettangolare e devono essere progettate su misura.
Hanno una forma inarcata, ma una volta applicate sulla bottiglia o sul barattolo sembrano perfettamente squadrate.
Anche la grafica stampata ha la stessa distorsione, eppure sul contenitore magicamente tutto risulta congruente e allineato.
Per calcolare la fustella di un’etichetta affusolata esistono vari metodi ed anche dei calcolatori online.
Al seguente link troverai un convertitore completo e molto facile da applicare, in cui basta inserire 3 misure per trovare il modello di etichetta che ti occorre:
Per adattare la stampa invece servono programmi specializzati, come Adobe Illustrator, utilizzabili da grafici esperti del mestiere.
Come stampare etichette per contenitori conici
Qualsiasi stampante di etichette inizia a stampare quando il bordo dell’etichetta (gap) attraversa il sensore.
Normalmente il sensore della stampante è situato al centro del passaggio carta.
Quando passa un’etichetta conica viene intercettata con un ritardo o un anticipo rispetto alla reale posizione dell’etichetta e si perde una porzione di area stampabile, sia se si stampa in verticale sia se si stampa in orizzontale.
Un’azienda che confeziona i prodotti in contenitori conici preferisce farsi stampare le etichette in tipografia per evitare problemi di disallineamento.
Infatti, in tipografia viene effettuata prima la stampa su materiale in grandi fogli, successivamente il taglio dell’etichetta (fustellatura) e in fine, se occorre al committente, il confezionamento in bobine.
Per stampare in autonomia bobine di etichette coniche pre-fustellate, cioè tagliate prima della fase di stampa, occorre una fornitura di etichette con caratteristiche particolari.
Si può eseguire una produzione di etichette con un segno nero sul retro della siliconata di supporto ed utilizzare il sensore riflessivo della stampante. Questo tipo di produzione di etichette ha un costo abbastanza elevato.
Il metodo più facile e sostenibile è includere l’etichetta inarcata in una matrice rettangolare regolarizzando il gap tra le etichette su tutta la larghezza del modulo.
In questo modo le impostazioni della stampante sono le stesse delle etichette standard e il processo di stampa sarà fluido e privo di errori.
Conclusioni
Non rinunciare ad un’etichetta professionale e adatta ai tuoi contenitori affusolati.
Contattaci per una produzione di etichette facili da gestire e, se ti occorre, un progetto grafico completo
La grafica di un’etichetta da stampare a trasferimento termico è ben diversa da quella di un’etichetta da stampare a colori.
Il trasferimento termico è una tecnologia di stampa monocromatica ideale per realizzare etichette minimaliste.
La testina di stampa si riscalda e fonde un nastro inchiostrante, il ribbon, trasferendolo sull’etichetta.
Questo articolo è rivolto alle aziende che stampano in autonomia le etichette ed hanno necessità di realizzare una grafica accattivante pur essendo semplificata.
Vantaggi della stampa a trasferimento termico
La crescente diffusione del trasferimento termico è dovuta al basso costo delle stampanti, alla velocità del processo di stampa, alla disponibilità di un’ampia gamma di materiali di stampa.
I ribbon sono disponibili in varie colorazioni, sia tinte opache che metallizzate, consentendo alle aziende di non rinunciare al potere del colore.
Un’altra ragion d’essere è la tendenza di molti brand ad adottare etichette trasparenti per esaltare le qualità dei prodotti.
Il trasferimento termico è perfetto per realizzare etichette trasparenti.
Immagini adatte al trasferimento termico
Il trasferimento termico non è in grado di eseguire sfumature.
Le immagini devono essere piatte, piene, definite.
La testina termica ha dei punti che si riscaldano (dot) e trasferiscono il nastro inchiostrante dove è presente la grafica.
Per le immagini con gradazioni di colore verrà utilizzata una distribuzione di punti caldi più o meno rarefatta.
Questa è un’interpretazione del software che rielabora le tinte attraverso il chiaro/scuro.
Testi stampati a trasferimento termico
Le stampanti termiche sono nate per stampare etichette semplici con testi e codici a barre, che è il compito che sanno fare meglio di qualsiasi altra tecnologia di stampa.
Riescono a realizzare testi nitidi e definiti a gran velocità.
Una pre-analisi particolare va fatta quando si ha la necessità di realizzare etichette per piccoli cosmetici o altri prodotti con etichette di dimensioni ridotte.
In questi casi l’abbondanza dei testi per la scrittura degli ingredienti comporta l’utilizzo di caratteri particolarmente ristretti.
Un modello di stampante entry level con una risoluzione di stampa di 203 dpi potrebbe non avere le prestazioni adeguate.
Prima dell’acquisto di una stampante è opportuno far valutare ad un esperto la grafica dell’etichetta per individuare la risoluzione di stampa necessaria.
In generale nella grafica di un’etichetta coesistono vari tipi di testo:
testi obbligatori, per i quali è preferibile utilizzare font leggibili sans serif (Arial, Verdana, Calibri, Roboto…)
testi promozionali da evidenziare con caratteri in grassetto
testi importanti come la denominazione del prodotto e il logotipo del brand per i quali la scelta del font è fondamentale per catturare l’attenzione del cliente target.
Nello specifico della stampa a trasferimento termico vincono i caratteri con un peso (Regular, Medium, Bold e Black) rispetto ai caratteri sottili (Thin e Light).
Rispetto alla stampa a colori, dove si verifica un assorbimento dell’inchiostro che espande il pigmento oltre il punto di posa, il trasferimento termico è una stampa definita e asciutta, senza espansione di contorni.
Se i font scelti per il logo tipo o i testi in evidenza presentano una varietà di spessori, è opportuno optare per una stampante con una risoluzione superiore (300 dpi).
Lo stesso discorso vale per stampare con nitidezza e completezza di linee i font calligrafici o con abbellimenti curvilinei.
Scelta del materiale di stampa
Che ciclo di vita deve sostenere la tua etichetta?
Lungo, corto, tranquillo o pieno di aggressioni?
Temperatura, luce, umidità, abrasione, sostanze chimiche, grassi sono aggressioni che richiedono materiali specifici.
L’etichetta per un cosmetico deve resistere a condizioni ben differenti rispetto a quella di una confettura o di una birra!
Come impostare la stampa in funzione del materiale dell’etichetta
Le indicazioni che seguono valgono in generale.
In realtà ogni grafica è un’opera unica, che richiede parametri di stampa da sperimentare al vivo del lavoro.
I parametri fondamentali da impostare nelle stampanti termiche sono temperatura e velocità.
Se stampi su etichette in carta opaca, utilizzerai un nastro di stampa in composizione cera.
Il ribbon in cera fonde a temperatura medio bassa.
Se utilizzi etichette in carta semi-patinata o lucida, stamperai con un nastro di stampa in composizione cera-resina, che fonde a temperatura medio alta.
Se stampi su etichette sintetiche (polipropilene, poliestere, polietilene, pvc) andranno combinate con un nastro di stampa in composizione resina.
Il ribbon in resina fonde ad alta temperatura.
L’abbinamento di etichette sintetiche con ribbon resina garantisce etichette con il ciclo di vita più esteso di qualsiasi altra tecnologia di stampa.
I valori della temperatura di stampa sono fortemente influenzati dalla temperatura dell’ambiente in cui si stampa: fa differenza stampare in un laboratorio in prossimità di macchinari caldi o in un ufficio climatizzato.
La velocità di stampa può essere aumentata a piacere finché non si nota una perdita di qualità di stampa.
È una buona pratica correggere un parametro alla volta e farlo con incrementi o decrementi unitari, finché non si raggiunge l’ottimo.
Conclusioni
Con la speranza di aver fornito indicazioni esaustive per quei produttori che si cimentano nella grafica e stampa di etichette, potete avvalervi del nostro reparto grafico per le esigenze più impegnative.
Se vi occorre una versione monocromatica del vostro logo e altre forme di restyling, contattateci.
Che il successo di un prodotto sia strettamente correlato all’impatto visivo della sua etichetta, è un concetto imprescindibile.
L’incremento progressivo delle vendite dipende da quanto una determinata grafica riesce a comunicare valori a cerchie di clienti sempre più vaste.
In questo articolo parleremo di come presentare un prodotto affinché possa colpire un target eterogeneo di clienti.
Sommario
Dimensione dell’etichetta
La grandezza dell’etichetta da applicare sulla confezione deve tener conto di quanto spazio occorre per inserire sia la presentazione grafica del brand che i testi obbligatori secondo la normativa.
Molti consumatori amano effettuare acquisti consapevoli.
Cercare di risparmiare sulle dimensioni dell’etichetta ravvicinando eccessivamente i vari elementi genera nel cliente confusione e disordine, nonché lo obbliga ad uno sforzo visivo sgradevole per la lettura di informazioni stampate con caratteri ridotti.
Un’etichetta con abbondante spazio libero invita il consumatore ad un processo di conoscenza meno ansiogeno, infondendo interesse e fiducia.
Etichetta singola o fronte/retro?
Una sola etichetta avvolgente l’intero contenitore offre un enorme spazio da destinare alla grafica e ai testi.
È la soluzione ideale per cosmetici, birre, salse…
Diversamente, se conviene che il cliente percepisca la consistenza e il colore del prodotto, come nel caso di conserve, confetture o tonno al vetro, è preferibile la soluzione di etichettatura doppia fronte/retro.
In questo caso la visualizzazione diretta del prodotto collabora con l’estetica complessiva della confezione e la scelta dei colori sull’etichetta deve puntare a mettere in risalto il contenuto.
Grafica a colori o monocromatica?
Questa scelta è molto importante per le aziende che stampano in autonomia le etichette dei loro prodotti.
L’acquisto di una stampante a colori è molto più oneroso rispetto ad una stampante monocromatica, che utilizza una tecnologia di stampa termica.
La scelta della stampante consentirà al tuo grafico di realizzare il progetto adatto alla tecnologia di stampa adottata.
Per entrambe le tecnologie si possono trovare soluzioni creative efficaci.
Se per le tue etichette vuoi realizzare stampe in oro ti consiglio di valutare le stampanti a trasferimento termico, le uniche in grado di applicare tinte metallizzate a basso costo.
Quanto sono importanti le immagini per il tuo prodotto?
Se devi etichettare un vino o un cosmetico, puoi raggiungere un ottimo risultato grafico con un layout basato su una buona strutturazione dei testi anziché sulle immagini.
Come trasformare un testo in un’opera d’arte? Scegliendo font intriganti ma leggibili, suddividendo visivamente i grandi titoli dalle informazioni dettagliate.
Per questi prodotti l’immagine può avere una consistenza astratta, simbolica o semplicemente generata da intersezioni di aree colorate.
Per un prodotto alimentare, invece, le immagini hanno un compito fondamentale: richiamare ai sensi un aroma, far desiderare un sapore, far percepire una consistenza.
Un’immagine fotorealistica può avere una buona resa in etichetta se si stampa su carta patinata, poliestere o polipropilene lucido, materiali in grado di replicare nitidezza e vividezza.
Se invece il tuo marchio ha uno stile minimalista, le immagini possono essere silhouette o illustrazioni che sembrano disegnate a mano.
In questo caso è importante selezionare immagini che, pur nella loro semplicità, siano realizzate con gusto.
Un’immagine stilizzata può rendere in stampa anche su carte opache o carte con lavorazioni in rilievo (vergata, martellata, goffrata).
Denominazione del prodotto
Alcuni prodotti come il vino, le passate di pomodoro o un olio evo, appaiono esplicitamente per quel che sono e a cui servono.
Il consumatore sa esattamente cosa sta acquistando!
Altri prodotti, che non appartengono alle categorie con una denominazione legale o usuale, potrebbero avere un confezionamento fuorviante e un’etichettatura imprecisa.
Sono esempi quei prodotti che hanno una denominazione descrittiva di fantasia tipo “Preparazione alimentare a base di …” oppure “Prodotto da forno con …”.
Se la denominazione descrittiva non colpisce il bersaglio o è composta da termini stranieri, il prodotto può perdere popolarità e localizzarsi su una nicchia di consumatori ristretta.
Inoltre, è importante che il grafico trovi la posizione corretta affinché la descrizione facoltativa sia ben visibile e con funzione di marketing.
Font: testi che catturano l’attenzione
Quando si realizza l’etichetta di un prodotto, la scelta dei font deve essere eseguita con razionalità.
In un’etichetta coesistono vari tipi di testo, ciascuno con la sua funzione:
la denominazione del prodotto deve essere visibile e leggibile
i testi promozionali devono essere in evidenza
i testi obbligatori devono essere nitidi e ordinati
il logotipo del marchio, se presente, deve essere memorabile.
Questa varietà e gerarchia di testi deve essere ottenuta adottando al massimo 2 font differenti, uno più artistico e l’altro più lineare.
Eccedere nelle varianti può disorientare il consumatore e decentrare il prodotto dal suo target.
Conclusioni
Se vuoi conquistare un mercato più ampio, devi regalare alla tua produzione una nuova veste.
L’etichetta è il diffusore di marketing più potente che ci sia!
Ti occorre una grafica per le tue etichette? Lasciati inspirare dai nostri cataloghi
Se sceglierai uno dei nostri modelli, lo personalizzeremo con i tuoi testi e il tuo logo. Avrai una spesa contenuta rispetto ad un progetto grafico ex novo.
Chi ha una produzione artigianale si trova a dover gestire un processo di confezionamento in azienda che dovrebbe essere il più possibile veloce, funzionale e professionale.
La maggior parte delle scelte andrebbe fatta con la consulenza di un esperto che sappia coordinare le varie fasi ed evitare qualsiasi nodo al pettine.
Se per esempio il grafico che cura le tue etichette non lascia un adeguato spazio per la marcatura secondaria di scadenza e lotto, avrai problemi ad adottare una soluzione di marcatura economica.
Quindi anche un lavoro artistico va commissionato con lungimiranza sul processo globale della tua produzione.
Le etichette a fondo colorato sono una sfida per chi stampa in autonomia le etichette dei propri prodotti.
Generalmente, la produzione di etichette in tipografia avviene in due passaggi: prima si stampa la grafica e poi si ritaglia il formato dell’etichetta.
Il layout di stampa viene preventivamente progettato con una sovrabbondanza di 2-3 mm che va oltre la linea di taglio.
Una stampante di etichette, invece, esegue la stampa su etichette pretagliate, quindi il processo è completamente capovolto.
Per quanto si dedichi tempo a centrare perfettamente il layout verticalmente e orizzontalmente, possono verificarsi dei disallineamenti di stampa con la formazione di indesiderati margini non colorati.
Dalla parte opposta del margine non colorato si potrà notare dell’inchiostro al di fuori dell’etichetta, depositato sulla fascia siliconata della bobina.
L’inchiostro disperso sulla siliconata avrà difficoltà ad asciugarsi, e potrebbe imbrattare le mani dell’operatore e le altre etichette in fase di maneggiamento.
Se non vuoi rinunciare all’idea di un’etichetta colorata a fondo pieno, possiamo fornirti etichette fustellate ad hoc, in cui il formato dell’etichetta che ti occorre è circondato da un ulteriore bordo che ti offrirà i margini necessari per stampare con tranquillità e senza errori.
Progettare una fustella dentro un’altra fustella, ti consentirà anche di stampare etichette multiple o etichette di forma irregolare, che i sensori della stampante avrebbero difficoltà ad intercettare.
Etichette di questo tipo, però, sono idonee solo per essere applicate manualmente sui contenitori.
Se il tuo volume produttivo fosse elevato e avessi bisogno di un’etichettatrice semi-automatica o automatica, la bobina dovrà contenere etichette pronte per essere attaccate , prive di ulteriori contorni da sfridare.
In questo caso o tolleri eventuali errori di stampa al margine o rinunci al colore di fondo e sviluppi una grafica sulla base bianca dell’etichetta.
Se stai valutando di stampare in autonomia le etichette dei tuoi prodotti, in questo articolo troverai degli spunti di riflessione e dei suggerimenti tecnici che potrebbero aiutarti.
Le tecnologie disponibili per la stampa in azienda di etichette in bobina sono 2:
il trasferimento termico: realizza una stampa monocromatica ed è una soluzione conveniente per etichette con una grafica minimalista
il getto di inchiostro: realizza una stampa in tutti i colori ed è indicata per etichette con una grafica elaborata in cui sono presenti immagini, illustrazioni o fotografie.
Hai già una grafica pronta da stampare? O devi ancora realizzarla?
Vantaggi della stampa in autonomia delle etichette
Analizziamo quali sono le circostanze in cui conviene stampare le etichette in azienda.
1 Hai una piccola o media produzione che implica un volume di stampa contenuto (500/1000 etichette per volta)
2 Hai dei dati variabili da inserire nella grafica come data di scadenza e lotto di produzione
3 Hai una produzione quantitativamente imprevedibile e non sai quante etichette dovrai utilizzare
4 Hai una produzione in crescita e rinnovi spesso i prodotti e le relative grafiche, oppure ti occupi di stampa conto terzi
5 Provvedi al confezionamento dei tuoi prodotti e non vuoi aspettare i tempi di consegna di etichette prestampate in tipografia
Se ti riconosci in queste circostanze e malgrado ciò ti rivolgi ad una tipografia dovrai:
ordinare con previsione incerta una fornitura di etichette prestampate
inserire lotto e scadenza con un marcatore specifico investendo tempo e denaro
conservare le etichette in eccesso
buttare le etichette con ingredienti, pesi o codici a barre modificati.
L’importanza della grafica di un’etichetta
L’etichetta è il completamento della confezione.
La grafica svolge una funzione strategica per mettere in vendita un prodotto professionale e accattivante.
Non è importante il metodo di stampa quanto invece lo stile, il gusto, i dettagli che generano un’armonia tra il prodotto e l’acquirente tipo.
Non è importante che l’etichetta sia satura di immagini e bombardata di testi, ma che ci siano immagini curate e testi efficaci.
È importante che l’etichetta esprima il valore del prodotto con un linguaggio subliminale, istintivo e distintivo.
Scegli la stampante in base alla grafica, o viceversa?
L’investimento da affrontare per l’acquisto di una stampante a trasferimento termico (etichette monocromatiche) è nettamente inferiore a quello di una stampante a getto di inchiostro (etichette a colori).
Anche il costo di stampa unitario a trasferimento termico è ridotto rispetto a quello a colori, sia per quanto riguarda i materiali di consumo sia i kit di manutenzione per la pulizia degli ugelli.
Le etichette realizzabili a trasferimento termico esprimono modernità e minimalismo, ma anche estrema eleganza se stampi con l’oro o l’argento.
Sebbene un foil di stampa metallizzato costi di più di una tinta opaca, il trasferimento termico rimane una soluzione economicamente conveniente.
Le etichette realizzabili con una stampante a colori possono esprimere qualsiasi stile: dal classico al moderno, dal minimalista al massimalista. Se stampi a colori non avrai nessuna limitazione alla fantasia.
Potresti acquistare una stampante di etichette a colori con la libertà di ideare qualsiasi grafica, o viceversa contenere le spese e cercare di ottenere il meglio da una stampante a trasferimento termico.
Oppure potresti optare per una stampante di etichette a colori e cercare di limitare i consumi di inchiostro preferendo una grafica snella con pochi colori su un materiale di stampa particolare come una carta goffrata o vergata.
In alcuni settori, oltre all’apparenza dell’etichetta, subentrano condizioni di conservazione ed uso del prodotto che richiedono etichette particolarmente resistenti.
Si pensi ai cosmetici, ai prodotti da bagno, ai cibi da frigorifero, alle bevande.
Se userai la tecnologia a colori dovrai acquistare un modello di stampante con inchiostri pigmentati, resistenti all’umidità, alla luce, ai solventi e ai grassi e optare per etichette in materiali idonei come il poliestere o il polipropilene.
Se vuoi realizzare etichette indelebili con una resistenza alle aggressioni senza pari, il trasferimento termico su materiali sintetici con foil di stampa in composizione resina ti garantirà il massimo della persistenza.
Un’etichetta in polipropilene trasparente la puoi stampare a trasferimento termico. Il “no label look” è una scelta molto moderna, sobria e vincente su contenitori di alta classe.
Conclusioni
Adottare una soluzione di stampa significa prevedere uno stile vincente per la tua produzione.
Intraprendi il percorso con la consulenza tecnica e grafica necessarie.