Etichettatura dei prodotti cosmetici: guida completa dalla normativa, ai metodi di stampa, alla scelta dei materiali

Se hai una linea di prodotti cosmetici da proporre sul mercato, oltre alla funzione promozionale dell’etichetta con grafica e logo personalizzati, hai l’obbligo di riportare delle informazioni in caratteri indelebili, facilmente leggibili e visibili, sia sul recipiente che sul suo imballaggio, conformemente all’articolo 19 del Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio

etichette per prodotti osmetici

Cosa è necessario far apparire in etichetta?

  • Una dichiarazione di identità: indica la natura e l’uso del prodotto attraverso un nome proprio o di fantasia o un’illustrazione comprensibile dal cliente
  • Il nome o la ragione sociale e l’indirizzo della persona responsabile
  • Il contenuto nominale espresso in peso o in volume (obbligatoriamente in italiano), con possibili deroghe per i campioni gratuiti, per i monodose e per gli imballaggi con un contenuto inferiore a 5 g o a 5 ml e gli imballaggi preconfezionati solitamente commercializzati per insieme di pezzi
  • La data entro cui il prodotto può essere utilizzato, se opportunamente conservato, entro cui continua a svolgere la sua funzione iniziale (data di durata minima); tale data è preceduta dal simbolo della clessidra o dalla dicitura «Usare preferibilmente entro:»
    Per i prodotti con durata minima superiore a trenta mesi, invece, deve essere riportata un’indicazione relativa al periodo di tempo espresso in mesi in cui il prodotto, una volta aperto, può essere utilizzato senza effetti nocivi per il consumatore, preceduta dal simbolo rappresentante un barattolo aperto o dall’acronimo «PAO» (Period After Opening).

Sono oggetto di possibili deroghe i prodotti monodose, i prodotti confezionati in modo tale da evitare il contatto tra il cosmetico e l’ambiente circostante (aerosol) e i prodotti per i quali il produttore certifichi che la formula è tale da impedire qualsiasi rischio di deterioramento

  • Le precauzioni di impiego (necessariamente in italiano).

In caso di impossibilità pratica di riportare sul contenitore o sull’imballaggio esterno le precauzioni particolari per l’impiego, queste devono essere contenute in un foglio di istruzioni, una fascetta o un cartellino allegati.

A tali indicazioni il consumatore deve essere rinviato mediante un’indicazione abbreviata (vedere foglio illustrativo)

  • Il numero del lotto di fabbricazione o il riferimento che permetta di identificare il prodotto cosmetico
  • Il Paese d’origine per i prodotti fabbricati in paesi extra UE. È obbligatorio riportare «made in …»
  • La funzione del prodotto cosmetico, salvo se risulta dalla sua presentazione

Ad esempio, la funzione del rossetto è chiara. Tuttavia, una crema depilatoria non può essere etichettata solo come “crema”, ma va specificata la sua funzione depilatoria

  • Gli ingredienti impiegati nei prodotti cosmetici devono essere riportati secondo la denominazione comune degli ingredienti contenuta nel glossario stabilito dall’UE (Decisione UE 2019/701), e riportati in ordine decrescente di prevalenza.
    • I composti odoranti e aromatizzanti e le loro materie prime sono riportati nell’elenco degli ingredienti con il termine generico di «parfum» o «aroma». Invece, le sostanze odoranti e aromatizzanti, che sono state definite come potenzialmente allergizzanti e la cui esplicita indicazione è prescritta per legge, sono riportate con le loro specifiche denominazioni nell’elenco degli ingredienti di seguito ai termini “parfum” e “aroma”.
  • Tutti gli ingredienti presenti sotto forma di nanomateriali sono chiaramente indicati nell’elenco degli ingredienti. Alla dicitura «nano», tra parentesi, segue la denominazione di tali ingredienti.
  • Per i prodotti cosmetici da trucco immessi sul mercato in varie sfumature di colore, possono essere menzionati in una stessa etichetta tutti i coloranti diversi da quelli utilizzati nella gamma specifica a condizione di aggiungervi le parole «può contenere» o il simbolo «+/-».

Non sono considerati ingredienti le impurezze contenute nelle materie prime utilizzate, le sostanze tecniche secondarie utilizzate nella miscela ma che non compaiono nella composizione del prodotto finito.

Cosa è facoltativo far apparire in etichetta?

Altre dichiarazioni in etichetta possono essere un buon modo per distinguersi dai concorrenti, specialmente se una determinata affermazione è qualcosa che può essere un fattore promozionale per il tuo pubblico di destinazione, purché sia veritiera e non fuorviante.

Questi tipi di claims includono:

  • Organico/Biologico
  • Senza crudeltà/Non testato su animali
  • Senza alcool/Parabeni/Coloranti/Conservanti o altri ingredienti mal tollerati
  • Ipoallergenico/Nichel free

Per la vendita nella grande distribuzione è opportuno prevedere lo spazio per immettere il codice a barre.

Stampa e applica le tue etichette in autonomia

In generale, 22°C e il 50% di umidità relativa sono ideali per lo stoccaggio, ma potresti non avere sempre un magazzino climatizzato a tua disposizione.

La stampa in autonomia delle etichette, con la possibilità di stampare quando e come vuoi il numero di etichette effettivamente occorrente, ti permette di scavalcare una serie di inconvenienti ambientali relativi allo stoccaggio.

Con la stampa in autonomia puoi anche variare all’istante qualsiasi tipo di informazione riportata in etichetta, ed inserire i dati variabili relativi alla produzione in corso.

Scelta del metodo di stampa

Se stai pensando di stampare in autonomia le tue etichette, puoi valutare tra due metodi di stampa, completamente differenti, quale possa realizzare il tuo stile grafico:

  • Stampanti a trasferimento termico: stampa monocromatica, ideale per uno stile grafico minimalista.

Il trasferimento termico imprime a caldo il colore di un nastro (ribbon) sull’etichetta.

Guarda questo video sulla stampa a trasferimento termico:

Oltre ai colori standard, il nastro è disponibile anche in raffinatissime tinte metallizzate, che conferiscono molto pregio alle stampe. Scegliendo un’etichetta in materiale sintetico  come il polipropilene , il poliestere o il pvc e un ribbon in resina si assicura la resistenza della stampa all’umidità, agli olii e ai solventi.

Di seguito un video sui ribbon metallizzati:

È anche possibile ottenere più colori sulla stessa etichetta ripassandola in stampa più volte, con ribbon di colori differenti, guarda il video:

  • Stampanti a getto di inchiostro: se la tua grafica è multicolore, con immagini o sfumature elaborate, testi in colori differenziati, una stampante a getto di inchiostro è quella che corrisponde alle tue esigenze.

Puoi anche sommare le due tecnologie di stampa, imprimendo con la stampante a trasferimento termico dei particolari metallizzati, su un’etichetta prestampata a colori.

Guarda il risultato di questa particolare sincronia grafica:

Come scegliere la stampante adatta alle tue esigenze?

Le etichette dei prodotti cosmetici sono veramente affascinanti, siano esse sobrie e minimaliste, siano esse fantasiose e accattivanti.

Un progetto grafico impegnativo richiede una stampante performante, e nel caso specifico della cosmesi, servono colori persistenti alle aggressioni chimiche, idriche e ambientali.

I parametri per scegliere la stampante idonea alla tua produzione di etichette, sia nel caso della stampa a trasferimento termico sia nel caso della stampa a getto di inchiostro sono tre:

  • Volume di stampa (numero di etichette prodotte l’anno): se produci tante etichette ti occorrerà una stampante semi-industriale o industriale
  • Dimensione dell’etichetta: etichette grandi richiedono una larghezza di stampa superiore
  • Grafica dell’etichetta: se nel tuo layout sono presenti testi piccoli, immagini complesse, linee sottili come spesso accade nel settore cosmetico, avrai bisogno di una stampante con una risoluzione elevata per ottenere una stampa in alta qualità

Per un’accurata valutazione di questi tre parametri è opportuno affidarsi ad un tecnico specializzato, ed evitare assolutamente un incauto acquisto online privo di consulenza.

Per avere una panoramica dettagliata delle varie opzioni, ti consiglio di leggere alcuni articoli che descrivono le specifiche tecniche di varie stampanti proposte dalle case costruttrici più importanti, in termini di rapporto tra promesse e risultato finale di stampa:

  • Per moderati volumi di stampa a colori
  • Per medio-alti volumi di stampa a colori
  • Stampanti a trasferimento termico

Scelta dei materiali di stampa

Molto probabilmente la tua linea di prodotti avrà formati di contenitori di vario genere (bottiglie, spruzzatori, vasetti, tubi, contagocce), quindi dovrai progettare altrettanti layout e prevedere materiali diversi su cui stampare, e adesivi idonei ad ogni superficie, a seconda che la tua etichetta andrà applicata su un contenitore rigido o deformabile, in plastica o in vetro.

Materiali

Per il settore cosmetico è opportuno usare etichette resistenti ai solventi e all’umidità, affinché sia il tuo marchio sia le informazioni restino visibili e leggibili per tutto il ciclo di vita del prodotto, nelle sue condizioni d’uso quotidiano.

Questa caratteristica di impermeabilità e resistenza è garantita da etichette in materiale sintetico, come il poliestere e il polipropilene.

Su qualsiasi materiale puoi migliorare la stabilità della stampa nel tempo applicando dei film di rifinitura post-stampa.

Forma e dimensione dell’etichetta

I contenitori di prodotti dalla forma unica e stravagante possono rendere l’imballaggio accattivante.

Tuttavia, progettare l’etichetta giusta che si adatti al contenitore può presentare qualche difficoltà.

La soluzione più semplice e immediata è l’adozione di una stampante con taglierina integrata che può tagliare etichette di altezze diverse da un rotolo continuo a larghezza fissa.

Questa soluzione è ideale se la linea di contenitori in uso è sostanzialmente cilindrica o piana.

Guarda questo video per capire l’utilità della taglierina

Se il contenitore è conico o affusolato, non conviene applicarci un’etichetta rettangolare: potrebbero verificarsi grinze o, se fortunatamente riesce l’applicazione, comunque la grafica risulterebbe distorta e sgradevole, che si traduce in un design generale dell’imballaggio non professionale.

In questo caso la forma dell’etichetta che combacia perfettamente con il contenitore avrà una linea di demarcazione curva, ottenibile con un preciso progetto di taglio (fustellatura) personalizzato per il contenitore specifico.

etichette per prodotti cosmetici forma e dimensioni

Qualsiasi sia la forma del contenitore, dalla più semplice alla più complessa, è sempre opportuno fare delle prove preliminari per individuare, tra le varie opzioni, la forma e la dimensione dell’etichetta che meglio si adatta al tuo contenitore.

Raddoppia lo spazio delle informazioni

Etichette double face

I contenitori in materiale trasparente possono beneficiare di etichette a doppia faccia, ossia stampate fronte e retro.

Queste etichette offrono il doppio dello spazio per commercializzare i tuoi prodotti e possono aggiungere profondità e originalità al tuo contenitore dalla forma unica.

Mentre le informazioni importanti devono essere chiaramente visualizzate sulla parte anteriore dell’etichetta, il secondo lato può essere utilizzato per aggiungere una sorpresa, uno sfondo a motivi o uno slogan accattivante per cui potresti non avere spazio sul lato primario.

etichette adesive a doppia faccia

Conclusioni

Abbiamo scandagliato vari aspetti dell’etichettatura per prodotti cosmetici, da quelli normativi a quelli prettamente tecnici.

Informarsi è fondamentale per compiere una scelta consapevole, è il modo più razionale per intuire quanto sia professionale la guida di un tecnico competente.

Se stai cercando una soluzione di stampa affidabile, se hai bisogno di un progetto grafico o se ti occorre un consiglio per iniziare a stampare le etichette in autonomia, contattaci.

Elisabetta Urbisaglia

info@acsistemisrl.com

06.51848187

www.acsistemisrl.com


Soluzione Android per Gestire il Magazzino con Danea EasyFatt

Danea EasyFatt  versione Enterprise permette la gestione del magazzino con i terminali portatili.

La prima e fondamentale considerazione da sottolineare sull’utilizzo di un palmare con Danea è che non è possibile utilizzarlo in tempo reale, cioè non  si è connessi  direttamente con il database di Danea.

Palmare per Danea EasyFatt

I terminali lavorano stand-alone, cioè trasmettono i dati in modalità asincrona.

Quindi si inseriscono prima i dati sul palmare, poi si trasferiscono ad un PC in modalità wifi o con cavo e successivamente possono essere importati in Danea.

Danea EasyFatt è un gestionale ampiamente diffuso perché è semplice ed economico e implementa molte funzionalità per la gestione del magazzino e della contabilità.

Per la grande richiesta  abbiamo sviluppato GestMA, una soluzione Android per gestire velocemente e senza errori il magazzino tramite palmari Android con lettore di codici a barre integrato.

In quale menù di Danea EasyFatt è possibile utilizzare l’applicazione GestMA?

  • In ogni tipologia di documento Danea, entrando nel menù documenti ( preventivi, ordini clienti, documenti di trasporto, fatture, arrivi merce ecc. ), in righe documento troverete una voce in basso a destra “importa da terminale portatile”, funzione che permette di importare un file generato da un terminale portatile
  • Nel Menù magazzino ( movimenti e inventario ) troverete sempre la voce “importa da terminale portatile”
gestione magazzino con Danea EasyFatt

Tramite un palmare portatile in Danea posso gestire le seguenti informazioni inerenti i prodotti  già inseriti in Danea:

•      Articolo

•      Quantità

•      Lotto\seriale

•      Data scadenza

È importante chiarire che con un palmare non posso creare nuovi articoli, ma solamente posso gestire i prodotti esistenti.

Vediamo come funziona GestMA

Il menù iniziale presenta 6 funzioni di utilizzo

applicazione Android per Danea EasyFatt

LEGGI: immissione dei  campi previsti dall’applicazione suddivisi in due sottomenù e salvati in un database temporaneo:

  • inserimento dati di testata ( Operazione )
  • inserimento dati di carico ( Articolo , Quantità, Lotto\seriale, Data scadenza )

CREA FILE RISULTATO: tutte le letture salvate nel database temporaneo vengono scritte sul file di output ed il database verrà cancellato, cosi si è pronti ad una nuova operazione di lettura.

ELIMINA LETTURE: elimina tutte le letture del file in uso, ma non elimina i file di output.

IMPORTA ANAGRAFICA PRODOTTI: funzione utilizzata per l’inserimento dell’anagrafica articoli, tramite il protocollo ftp o connessione diretta del terminale al PC tramite cavo USB.

Il file dovrà essere un “csv” nominato articoli.csv con tre campi:

  • Codice
  • Descrizione
  • Giacenza

INVIO FILE A PC: funzione utilizzata per il trasferimento dei file tramite protocollo FTP, se precedentemente configurato.

INFORMAZIONI: informazioni versione applicazione

Prima di iniziare ad utilizzare l’app GestMA, possiamo importare anche le anagrafiche degli articoli di Danea con la relativa giacenza, cosi ad ogni lettura del codice di un prodotto verrà visualizzata la descrizione e la giacenza, per facilitare le attività dell’operatore.

L’applicazione permette in un’unica maschera di leggere il codice a barre dell’articolo, inserire le relative quantità sia con parte intera che decimale e  dove previsto anche il lotto\seriale e la data scadenza. Inoltre, per ogni inserimento effettuato è possibile apportare delle modifiche prima di trasferire i dati al PC.

applicazione Android per Danea con terminale portatile

Ad nuova operazione (arrivo merce, ddt, scarico magazzino) possiamo assegnare un nome specifico, che sarà anche parte della descrizione del file generato, in questo modo è possibile gestire  più ordini o arrivi merce: il software genererà un file per ogni singola operazione.

Una funzione molto utile  è la trasmissione dei file da inviare al PC tramite wifi con il protocollo FTP, per garantire una maggiore mobilità e un risparmio di tempo rispetto alle trasmissioni con cavo.


Guarda il nostro video

Se ti occorre una soluzione efficace per Danea EasyFatt con palmare portatile contattaci

Telefono 06.51848187

Andrea Capponi

andrea@acsistemisrl.com

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

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L’importanza dello spazio bianco nella progettazione delle etichette per i prodotti

Hai molte informazioni che vuoi che il tuo acquirente sappia?

La tua storia è fantastica! Desideri che le persone conoscano cosa c’è nel tuo prodotto e vuoi che il cliente usi il tuo prodotto correttamente.

Più dettagliate e numerose saranno le indicazioni, meglio capiranno il tuo prodotto … giusto?

Più grandi e appariscenti saranno le immagini e il marchio, più clienti noteranno il tuo prodotto sullo scaffale…giusto?

SBAGLIATO! Il tuo mantra dovrebbe essere: più spazio bianco, più impatto!

Che cos’è lo spazio bianco?

Lo spazio bianco è la parte dell’etichetta lasciata non contrassegnata, lo spazio vuoto tra gli elementi.

Lo spazio bianco non deve essere bianco. Può essere di qualsiasi colore, trama, motivo o persino un’immagine di sfondo.

Lo spazio bianco non è semplicemente uno spazio “vuoto”, è un elemento importante del design che consente agli oggetti di coesistere.

L’equilibrio tra spazio positivo (pieno) e spazio negativo (vuoto) è la chiave della composizione estetica.

Un’etichetta affollata di testo o grafica con pochissimo spazio bianco corre il rischio di apparire asfissiante e difficile da leggere.

Le persone si sentono frustrate quando le informazioni le bombardano. Siamo umani, non macchine!

Un po’di spazio in più tra il testo e gli altri elementi può aiutare a definire i messaggi chiave del marchio, le informazioni sul prodotto e altre dichiarazioni cruciali.

Lo spazio bianco è sottovalutato come il silenzio tra le note musicali.

Un buon uso dello spazio bianco può dare a un’etichetta un aspetto curato, elegante e ricco.

Lo spazio bianco ci calma, ci guida, permettendoci di “respirare”.

In breve, un ampio spazio bianco raggiunge tre benefici:

Migliora la leggibilità. Lo spazio tra testo ed elementi aiuta a definire il contenuto e facilita la lettura.

Aumenta l’attenzione. Lo spazio bianco è un modo efficace per attirare l’attenzione degli utenti su un elemento particolare. Circondare l’elemento con uno spazio bianco lo fa risaltare.

Crea il tono giusto. L’uso dello spazio bianco comunica intrinsecamente un senso di equilibrio, freschezza ed eleganza per il tuo prodotto, incrementando il valore percepito.

Queste qualità sono piuttosto interessanti per gli acquirenti.

Come si crea lo spazio bianco?

Passaggio 1 – RACCOGLI tutte le informazioni e la grafica che desideri sulla tua etichetta

Passaggio 2 – POSIZIONA gli elementi di testo e grafici sull’etichetta.           

In questo momento, non pensare a come apparirà il risultato finale, semplicemente posiziona tutto all’interno dei confini della dimensione finale prevista dell’etichetta.

Passaggio 3 – ELIMINA qualsiasi testo non necessario e modifica il testo per ridurre la lunghezza dei paragrafi.

Passaggio 4 – GUARDA le immagini che hai inserito: aggiungono valore? Elimina quelle che non lo fanno.

Per un sito Web, un’App, o un cartellone pubblicitario valgono gli stessi principi.

Come in un dipinto lo spazio bianco è la tela in cui è rappresentata la scena: è lo sfondo che tiene insieme gli elementi in un disegno, permettendo loro di distinguersi.

Dov’è lo spazio bianco?

Lo spazio bianco è comunemente classificato in base alla densità del micro spazio bianco e alla sua relazione con lo spazio bianco macro.

Stiamo parlando di rapporti e proporzioni.

Lo spazio bianco è un ottimo strumento per bilanciare gli elementi di design e organizzare meglio i contenuti, per migliorare l’esperienza di comunicazione visiva.

Micro spazio bianco

Puoi trovarlo tra righe e paragrafi, incluso lo spazio tra i glifi tipografici (caratteri leggibili), e tra le immagini.

Lo spazio bianco micro ha un impatto diretto sulla leggibilità dei contenuti.     Ad esempio, uno spazio bianco marginale che circonda i paragrafi influisce sulla velocità e la comprensione della lettura dell’utente.                                      

 Se il testo appare al di fuori dei paragrafi regolari, le persone lo leggono più lentamente.

Che tu abbia poco o molto testo sulla tua etichetta, queste parole devono risaltare. Le tue etichette devono educare e incuriosire i clienti a prima vista, quindi il testo illeggibile è un problema serio.

Macro spazio bianco

Lo spazio bianco macro è il grande spazio tra i principali elementi e lo spazio che circonda il layout, funge da contenitore del design complessivo.

Probabilmente il miglior esempio di sito Web che implementa intensamente (ed efficacemente) lo spazio bianco macro è la homepage di Google.

L’aspetto iconico di Google è meravigliosamente semplice e calmante, perché non c’è disordine, c’è meno lavoro per i tuoi occhi e la tua mente.

Puoi concentrarti sul motivo per cui sei lì: cercare qualcosa!

All’inizio, le connessioni Internet erano molto più lente e i visitatori aspettavano il download della pagina nonostante tutto fosse già sullo schermo, perché non erano abituati a vedere così tanto spazio bianco!

I progettisti di Google hanno deciso di aggiungere l’avviso di copyright nella parte inferiore della pagina affinché gli utenti sapessero che la pagina era stata caricata completamente.

Cosa determina quanto e quale spazio bianco dovresti usare?

L’uso di macro e micro spazi dipende dai seguenti fattori:

Contenuto: con più informazioni nel layout, saranno disponibili meno quantità di spazio bianco macro. Per compensare questo, il volume del micro spazio bianco aumenterà.

Questo compromesso è vitale; altrimenti, le etichette sarebbero blocchi di dati solidi, estremamente difficili da leggere!

Design: il design influenza il rapporto tra micro e macro spazi bianchi nel layout.

Il designer sceglie lo stile. Ciò può orientare il layout su un tipo di spazio bianco o su un altro.

Utente: il giusto equilibrio tra macro e micro spazi bianchi dipende dal target dei clienti a cui è destinato il nostro prodotto o servizio.

Non esiste una “regola empirica” ​​da applicare, il gradimento o meno va sondato.

Messaggio di branding: l’utilizzo di spazi bianchi può suggerire il budget di un’azienda e quindi la qualità del prodotto.

Un grande uso dello spazio bianco macro ispira qualità e selezione, sincerità e minimalismo del marchio.

Lo spazio bianco comunica valore: se vuoi che la tua etichetta imposti un determinato tono, a volte il meno vale di più.

Come migliora la leggibilità?

Oltre alla differenziazione tra spazio bianco micro e macro, puoi anche considerare lo spazio bianco come attivo o passivo.

Spazio bianco passivo: viene applicato per migliorare la visibilità del testo senza guidare l’utente attraverso un ritmo di lettura.

Ad esempio, lo spazio bianco tra glifi dei caratteri e l’interlinea funzionano in questo modo.

Spazio bianco attivo: è lo spazio bianco utilizzato per migliorare la struttura e l’estetica della pagina, aiutare il cliente nella comprensione della lettura seguendo un flusso di contenuti specifici.

progettazione etichetta lo spazio bianco

Sul lato sinistro dell’immagine, il testo non ha alcuna reale quantità di spazio bianco tra caratteri, righe, paragrafi.

Notiamo subito che la mancanza di spazio bianco rende il testo schiacciato e compresso.

Nell’esempio centrale, abbiamo aggiunto dello spazio bianco passivo, semplicemente maggiorando l’interlinea (micro).

Noti quanto più facilmente puoi leggerlo rispetto al primo?

In generale, maggiore è la spaziatura, migliore sarà l’esperienza dell’utente durante la lettura (anche se una spaziatura eccessiva delle righe può rendere le linee disconnesse).

Passando all’esempio sul lato destro, abbiamo aggiunto uno spazio bianco attivo per guidarci attraverso il testo.

Quel duro “muro di testo” che abbiamo visto per la prima volta è diventato qualcosa di strutturato in un formato confortevole.

Quali altre funzioni ha lo spazio bianco?

È possibile utilizzare molti metodi visivi per mettere in evidenza elementi specifici; uno è giocare con la quantità di spazio bianco attorno ai punti focali. Le industrie del branding e della stampa applicano varie teorie per attirare l’attenzione sui messaggi del marchio.

Lo spazio bianco chiarisce le relazioni

L’intero layout deriva dalla somma delle sue parti e le relazioni di contenuto sono definite dallo spazio bianco circostante.

La “Legge di prossimità” afferma che gli oggetti vicini l’uno all’altro sembrano simili. In questo caso lo spazio bianco funge da segnale visivo.

Analizziamo per esempio l’immagine qui sotto:

progettazione etichetta l'importanza dello spazio bianco

Quasi tutti coloro che vedono questa immagine notano due gruppi di cerchi, anziché semplicemente 12 cerchi.

I cerchi sono tutti identici e l’unica differenza tra loro è la quantità di spazi bianchi che li separa.

È possibile raggruppare gli elementi diminuendo lo spazio tra loro e aumentando lo spazio tra loro e altri elementi della pagina.

Lo spazio bianco attira l’attenzione

Hai qualcosa di veramente interessante da evidenziare sulla tua etichetta e vuoi essere sicuro che la gente se ne accorga? Non mettere nulla accanto.

I designer possono utilizzare gli spazi bianchi per comunicare a colpo d’occhio gli elementi chiave.

C’è una relazione tra distanza e attenzione: una distanza maggiore forza l’attenzione. La mancanza di altri elementi enfatizzerà gli elementi esistenti.

Quindi: più spazi bianchi circondano un oggetto, più l’occhio è attratto da esso.

Lo spazio bianco crea una gerarchia visiva

Quando lo spazio bianco viene utilizzato in modo appropriato, si consente un flusso visivo e un equilibrio generali, che a loro volta aiutano a comunicare l’intento del design. Gli spazi bianchi producono simmetria o asimmetria.

La simmetria crea memoria e armonia:

Usando la simmetria è possibile creare un layout bilanciato con parti destra e sinistra ugualmente importanti.

Mentre l’asimmetria attira l’attenzione:

L’asimmetria è ottima per calamitare il cliente su una particolare area.

Quando un elemento usa uno spazio asimmetrico, si distingue dagli altri elementi circostanti.

Conclusione

Lo spazio bianco non è uno spazio sprecato, bensì un potente strumento di progettazione.

Può essere altrettanto importante dello spazio occupato da immagini, testo o altri oggetti perché anche lo spazio vuoto ha uno scopo: supportare l’integrità visiva di un layout.

Vuoi progettare la tua etichetta con noi ?

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Approfondisci

Come progettare e stampare in autonomia un’etichetta per la birra: guida per i produttori artigianali

Potrebbe non capitare un momento migliore di questo per entrare nel mercato con la tua birra artigianale.

La produzione di birra artigianale si sta rapidamente consolidando come un settore redditizio, con micro birrifici che continuano a crescere per soddisfare la domanda.

come stampare etichette per birre artigianali

Non essere timido, puoi dirlo forte: la tua birra artigianale è migliore di quelle di marca!

Ora è il momento di portare la tua passione al livello successivo.

Avrai bisogno di creare un’etichetta accattivante per la tua birra.

Il problema della maggior parte dei produttori di birra su piccola scala è che non sanno abbastanza sul marketing e sul design quanto sul luppolo e sulla fermentazione.

Qui parleremo di come creare etichette di birra artigianale perfette per competere con i più grandi marchi.

Un’etichetta di birra accattivante e memorabile che verrà notata sullo scaffale.

Prima di etichettare: scopri la personalità del tuo marchio

Sembrerà obsoleto citare Socrate, ma lui ha alcuni ottimi consigli sull’imballaggio della birra artigianale: “Conosci te stesso”.

Questo significa che prima di procedere con la progettazione di un’etichetta di birra, devi conoscere i punti cardine che distinguono il tuo marchio dagli altri.

Per semplificare le cose, poniti queste 3 domande chiave:

1 – Com’è è il tuo prodotto?

2 – Chi è il target dei tuoi clienti?

3 – Quali sono i canali di vendita?

Innanzitutto, devi comunicare cosa stai vendendo: è una birra chiara o scura? Americana, tedesca o inglese?

Per quali caratteristiche le persone dovrebbero preferire la tua birra rispetto ad altre?

Sono tutti elementi cruciali per lo sviluppo della personalità del tuo marchio e determineranno un elenco di simbologie da inserire nella tua etichetta.

Successivamente sarà opportuno restringere il target dei tuoi clienti: la tua birra si venderà meglio se non pretendi di accontentare tutti e ti concentri sulla soddisfazione di un gruppo selezionato.

Puoi considerare gusti e preferenze: è una birra per intenditori o per giovani che cercano di divertirsi?

Per la folla dell’happy hour post-lavoro o per i bohémien che partecipano a festival musicali?

Inoltre, dovrai prendere in considerazione elementi più pratici, come il reddito e, più precisamente, dove i tuoi clienti preferiscono acquistare la tua birra.

Il che ci porta alla domanda sui canali di vendita: il cliente va al supermercato o preferisce ordinare online?

Si tratta di decisioni critiche che hanno effetti su tutti gli aspetti del marketing, non ultimo quello dell’etichetta.

La personalità del tuo marchio finirà per essere complessa e stratificata. Una volta risolto il problema, sei pronto per il prossimo passo: comunicare quella personalità complessa in un solo sguardo sulla tua birra.

Prima di buttarti a capofitto nel design, devi risolvere l’enigma dell’epico birraio: lattine o bottiglie?

Dal punto di vista del design e del marketing, conoscere la personalità del tuo marchio e il cliente target ti aiuterà a capirlo.

La trasportabilità potrebbe essere il fattore più importante nella scelta delle lattine, ideali per pic-nic e street food.

Hai una belga che si abbina bene alla cena? Per motivi sia tecnici che estetici, probabilmente opterai per la bottiglia.

Ai fini di questo articolo ci concentreremo sul design dell’etichetta applicata su bottiglia, ma molti dei principi sono ugualmente applicabili alle lattine.

Progettare la tua etichetta

Il passaparola, i concorsi e i campioni gratuiti sono tutti metodi efficaci di promozione ma il marchio sulla tua etichetta è il primo induttore di impressioni.

Conoscere la personalità del tuo marchio è un buon inizio, ma è solo il primo passo. Ora devi tradurre quella personalità in un’identità grafica.

Per fare ciò, esamineremo la comunicazione attraverso la scelta dei colori, la tipografia, lo stile e le immagini.

La scelta dei colori dell’etichetta

L’elemento di design che è il più diretto per comunicare la personalità con una rapida occhiata è il colore.

La scienza ha dimostrato che ogni colore genera una connotazione emotiva unica.

Quale colore di bottiglia è giusto per la tua bottiglia di birra? Trasparente, marrone e verde? In termini di funzionalità, le bottiglie marroni filtrano la luce proteggendo la birra fotosensibile (è indispensabile per le birre luppolate). Le birre con poco o nessun luppolo non sono così sensibili alla luce, quindi puoi prendere in considerazione indifferentemente bottiglie chiare o verdi, è principalmente una scelta estetica e culturale.

progetto grafico etichette birra

Le bottiglie verdi sono diventate popolari dopo la Seconda guerra mondiale, quando in Europa mancava il vetro marrone. Poiché queste birre erano di altissima qualità, la bottiglia verde divenne uno status symbol per una buona birra. È meno comunemente usato dai produttori di birra artigianale a causa della sua associazione molto specifica con alcune birre di spicco come Heineken, Stella Artois, Carlsberg. Tuttavia, è una scelta perfettamente legittima da fare!

Una volta che conosci il colore della bottiglia, puoi iniziare a scegliere i colori delle etichette.

Le bottiglie verdi sono tradizionalmente abbinate a etichette in bianco e nero, forse con un tocco di rosso, che è complementare al verde.


Le bottiglie marroni offrono uno sfondo neutro per la tua etichetta e qualsiasi colore funziona davvero.

I più comuni sono i colori caldi: arancio, oro, rosso. Incredibilmente, questo è anche il colore della birra! L’uso di una combinazione di colori come questa ricorda ai clienti il ​​tuo prodotto e fornisce un aspetto più tradizionale.

Le bottiglie trasparenti sono uniche in quanto il colore della tua birra diventa lo sfondo per il design dell’etichetta. Puoi sfruttare questa peculiarità sia con un colore che si abbina, sia che sia a contrasto.

Il colore dell’etichetta può anche aiutare un cliente a identificare facilmente quale varietà di birra sta acquistando: le birre rosse usano etichette rosse, le ambre usano l’ambra, il marrone scuro.

Ma questa non è una regola rigida. Una combinazione di colori alternativa può far risaltare la tua etichetta come qualcosa di più moderno o giocoso, se questo è il marchio che stai cercando di creare.

I designer attualmente stanno usando ogni colore immaginabile, quindi gioca con la tua creatività per distinguerti.

Forma e dimensioni dell’etichetta

Vuoi una forma e una dimensione tradizionali o qualcosa di personalizzato (fustellato), che farà risaltare la tua bottiglia?

Vuoi un’etichetta separata per collo, fronte e retro o vuoi un’etichetta che avvolga il corpo?

Vuoi stampare su carta standard o scegliere qualcosa di unico, magari con sfondo trasparente?

Per prendere queste decisioni, ti consigliamo di valutare il tuo budget e quindi determinare ciò che è importante, perché ogni particolare aggiuntivo ha un costo.

La dimensione e la forma dell’etichetta dipendono dalla capacità della bottiglia (33 cl, 66 cl, 0,75 l) ma anche dalla sua forma.

Nel caso si opti per una fustellatura particolare, è bene evitare curve con angoli acuti che creano non pochi problemi sia al momento della separazione dell’etichetta dalla sua siliconata, sia al momento della sua applicazione sulla bottiglia.

Assicurati di aver considerato ogni aspetto prima di iniziare a progettare la tua etichetta, in modo che tutto vada per il meglio!

In questa fase ti consigliamo l’aiuto di un professionista che sappia indicarti l’utilizzo del materiale  della forma più indicata per la tua birra.

progetto grafico etichette birra

Tipografia

Come i colori, i caratteri scelti comunicano molto sulla personalità del tuo marchio.

I caratteri Serif (quelli con piedini) o i caratteri di script conferiscono alla tua etichetta un aspetto più classico. I caratteri Sans Serif (quelli senza piedini) lo rendono più moderno.

Una birra Stout, dato il suo corpo pesante e il suo sapore pronunciato, è abbinata al carattere tipografico Serif con lastre che danno rilievo , mentre una birra Pilsner è abbinata a un Sans Serif per il suo gusto fresco e la finitura pulita.

Una birra ambrata si abbina ad un carattere Serif chiaro e lineare, una birra fruttata può essere ben rappresentata da un carattere Script articolato e fantasioso.

grafica e stampa etichette birra

Qualsiasi sia il font di visualizzazione, ricorda che la leggibilità è molto importante: i clienti devono essere in grado di leggere il tuo nome per ricordarsi di te, e di leggere il resto delle parole sulla tua etichetta in modo che possano prendere una decisione d’acquisto informata.

Ricorda che mai come in questo momento i clienti pretendono trasparenza delle informazioni che devono essere facilmente leggibili.

Non dimenticare la Normativa

Per quanto sia divertente la birra, non dimenticare che è una sostanza che altera la mente e in quanto tale ha molti aspetti legali che controllano le sue vendite.

Assicurati di sapere quali informazioni sono necessarie sulla tua etichetta.

  • Denominazione legale del prodotto
  • Contenuto netto
  • Gradazione alcolica
  • Nome e indirizzo del responsabile delle informazioni in etichetta ( produttore, confezionatore o importatore)
  • Sede dello stabilimento
  • Termine minimo di conservazione
  • Lotto di produzione
  • Elenco allergeni

Leggibilità: le informazioni obbligatorie devono apparire sufficientemente grandi da essere lette, utilizzando un carattere tipografico semplice, su uno sfondo contrastante e devono essere separate dal testo promozionale.

Dimensione del carattere: un requisito necessario per la leggibilità è la dimensione del carattere ( con riferimento alla lettera x minuscola il carattere deve avere un’altezza non inferiore a 1,2 mm).

E se vuoi vendere la tua birra nei negozi, devi ricordare di lasciare uno spazio per il codice a barre.

Stile e immagini

Le birre tradizionali hanno uno stile predefinito: un colore dominante, un grande nome (spesso sopra o vicino ad uno stemma) e una trama sottile o immagini classiche o astratte per interesse visivo.

Con l’ascesa della birra artigianale, le etichette sono diventate una forma d’arte. Vediamo di tutto, dall’illustrazione da cartone animato ai capolavori disegnati a mano, dalle fotografie all’estremo minimalismo.

Lo stile dovrebbe essere dettato dal tuo pubblico di destinazione: se stai prendendo di mira una folla più giovane con i suoi gusti sperimentali, potresti optare per un’etichetta che sia stravagante.

stampa etichette birra

Se stai prendendo di mira una clientela di classe, sarà meglio un’etichetta minimalista.

Una volta che hai scelto il tuo stile, puoi dedicarti alle immagini.

Come si fa a farlo? Scopri cosa ti rende unico.

Usi ingredienti molto specifici? Mostrali.

Hai un gatto che è diventato la mascotte non ufficiale del birrificio? Incorporalo nel design.

Usi una tecnica di fermentazione di una regione specifica? Utilizza gli stili di progettazione di quella cultura.

Hai un nome intelligente? Mettilo in gioco.

Anche le parole sono design: la grafica non è l’unico modo per comunicare con i potenziali acquirenti, non dimenticare l’importanza delle parole.

È meglio adottare un approccio metodico in questo passaggio: elenca le migliori parole chiave per descrivere la tua birra, quindi assegnagli le priorità in modo che il tuo designer sappia quali enfatizzare rispetto alle altre.

Per iniziare, ecco un elenco di parole chiave comuni sulla birra che puoi prendere in considerazione:

avventurosa, classica, americana, artigianale, belga, amara, scura, bionda, canadese, asciutta, elegante, inglese, fruttata, corposa, sapida, tedesca, cordiale, irlandese, stratificata, doppio malto, rifermentata, pastosa, organica, robusta, ricca, acuta, fumosa, liscia, tradizionale…

Come avrai notato queste parole descrivono il gusto, il colore, la storia, rendendole buone basi per ulteriori scelte progettuali.

Le persone tendono ad aggrapparsi a singole idee prima di formare opinioni più profonde, soprattutto se nuovi clienti.

Come stampare le tue etichette per la birra?

Diventare un artigiano anche in questo è possibile e divertente, ma ci vogliono gli strumenti giusti.

La scelta della stampante adatta alle tue esigenze si basa fondamentalmente su parametri tecnici, esattamente:

  • Volume di stampa (quantità di etichette/anno), o intensità di stampa se il tuo lavoro di stampa si concentra in uno specifico periodo dell’anno.
  • Dimensioni e forma delle etichette (larghezza di stampa massima specifica per ogni stampante).
  • Caratteristiche grafiche che possono richiedere una risoluzione di stampa (DPI) più o meno elevata per ottenere un risultato nitido.

Per avere una panoramica dettagliata delle varie opzioni, ti consiglio di leggere alcuni articoli che descrivono le specifiche tecniche di varie stampanti proposte dalle case costruttrici più importanti, in termini di rapporto tra promesse e risultato finale di stampa:

  • Per moderati volumi di stampa
  • Per medio-alti volumi di stampa

Se invece la tua idea di etichette è monocromatica, esiste un mondo completamente diverso di stampanti a trasferimento termico, che imprimono a caldo il colore da te scelto per il tuo prodotto.

La stampa a trasferimento termico implica costi iniziali e costi di esercizio più convenienti rispetto al sistema a colori con inchiostri, senza dover rinunciare ad un risultato accattivante.

Le indicazioni da seguire per l’acquisto di una stampante a trasferimento termico dipendono dalle tue necessità (volume di stampa, dimensione dell’etichetta, grafica).

Puoi avere un’idea di cosa si possa ottenere con una stampante a trasferimento termico leggendo questo articolo, arricchito con tanti video

IL SEGRETO PER CREARE ETICHETTE MINIMALI, RESISTENTI ED ECONOMICHE? LA STAMPANTE A TRASFERIMENTO TERMICO

Trova il designer giusto

Esistono 3 approcci principali per progettare la tua etichetta: il fai-da-te, consultare un libero professionista o riferirsi a un servizio completo di stampa.

Le aziende più grandi hanno anche la possibilità di assumere un’agenzia di design, ma questa opzione sarà al di fuori della fascia di prezzo di un produttore di birra artigianale.

Sebbene il fai-da-te potrebbe sembrare la scelta più naturale per una piccola impresa, consultare un designer è più tecnico e pragmatico. Progettare l’etichetta della birra da cima a fondo tutto da solo è un po’ come rinunciare a un avvocato in tribunale e rappresentare te stesso.

Materiali e produzione di etichette per birra

La maggior parte delle etichette di birra sono stampate su carta patinata (per gestire la condensa), ma alcuni produttori di birra artigianale scelgono di utilizzare una carta opaca per motivi estetici.

Se hai scelto un rettangolo o un ovale tradizionali, dovrebbe essere abbastanza facile stampare le etichette. Se hai scelto un’etichetta fustellata personalizzata, tieni presente l’aumento del prezzo e possibilmente i tempi di produzione.

Ti consigliamo inoltre di considerare come applicare le etichette. Fissare le etichette sulle bottiglie a mano può essere lungo e noioso, ma è senza dubbio economico. Ma se prendi sul serio la produzione di elevati volumi di stampa, potresti voler investire in un applicatore di etichette.

Nel bene e nel male, gran parte del tuo successo nel settore della produzione della birra non dipende solo da quanto sia gradevole il suo sapore.

Potresti creare la migliore birra al mondo, ma se la tua etichetta è carente nessuno lo saprà mai: devi attirare l’attenzione su migliaia di tuoi concorrenti

Se vuoi che le persone si innamorino del gusto della tua birra, devi prima impressionarle con un’etichetta vincente.

Se stai cercando una soluzione di stampa affidabile, se hai bisogno di un progetto grafico o se ti occorre un consiglio per iniziare a stampare le etichette in autonomia, contattaci.

Elisabetta Urbisaglia

06.51848187

info@acsistemisrl.com

www.acsistemisrl.com

STAMPANTI DI ETICHETTE A COLORI PER VOLUMI DI STAMPA MEDIO ALTI

Se stai cercando una stampante di etichette a colori per i tuoi prodotti e devi  gestire volumi di stampa elevati, sul mercato puoi trovare una varietà di opzioni.

In questo articolo facciamo una panoramica sui modelli principali dei più importanti costruttori di stampanti di etichette a colori, VIPColor, PRIMERA ed EPSON

Perché scegliere il colore?

Le etichette colorate aiutano a distinguerti dalla concorrenza, rendendo i tuoi prodotti attraenti e vivaci.

Con il colore puoi mettere in risalto le informazioni importanti, puoi rendere la tua etichetta efficace dal punto di vista comunicativo e inoltre puoi creare velocemente una differenziazione sulla tua linea di prodotti.

Inoltre, se fai produzione conto terzi, puoi personalizzare immediatamente le etichette fornendo un servizio completo di produzione e confezionamento.

La scelta del modello di stampante adatto alle tue esigenze dipende da diversi fattori tra cui:

  • il volume di stampa
  • la dimensione e la forma dell’etichetta che devi stampare
  • la grafica e il layout in generale

VP750 veloce con inchiostri resistenti all’acqua

La VP750 combina le prestazioni e l’affidabilità della stampante per etichette a colori industriale VP700, con il nuovo sistema di inchiostri che offre etichette resistenti all’acqua e molti solventi, rispetto ad altre stampanti inkjet, e una testina di stampa più duratura rispetto alle stampanti Memjet di prima generazione.

stampante di etichette a colori VIPColor vp700

Il risultato sono etichette a colori vivaci di grande impatto, adatte per bevande e alimenti refrigerati, prodotti per la cura degli animali, prodotti per la pulizia della casa, prodotti cosmetici, prodotti chimici, prodotti farmaceutici e la maggior parte dei prodotti esposti all’umidità.

Con una struttura robusta ed un uso intuitivo per la produzione di etichette in grandi quantità, la stampante VP750 offre una stampa a colori rapida ed economica per qualsiasi ambiente di stampa.

Specifiche tecniche

Velocità di stampa
18 m/min · 305 mm/s
9 m/min ·152,4 mm/s

Risoluzione
1.600 x 1.600 dpi
1.600 x 800 dpi

Materiali di stampa e dimensioni
Carta lucida, carta opaca e materiali sintetici
Larghezza etichetta minima e massima 50 – 215 mm
Spessore massimo carta  0.3 mm

  • Caratteristiche
  • Cartucce d’inchiostro individuali CYMK da 250ml
  • Configurazione, uso e manutenzione facili
  • Svolgitore incluso 200 mm OD, 76 mm ID
  • Testina di stampa sostituibile
  • Taglierina automatica

Software
Tutte le applicazioni compatibili con Windows, come ad es:

Adobe illustrator, Bartender, Nicelabel, Coreldraw

VP700 stampante digitale a colori

La stampante di etichette a colori VIPColor VP700 è una stampante digitale rivoluzionaria, disegnata per reinventare la stampa di etichette a colori e situarsi nel massimo rendimento delle stampanti della sua categoria.

stampante di etichette a  colori vp700 vipcolor

Basandosi sulla tecnologia d’iniezione d’inchiostro Memjet, la stampante di etichette a colori VIPColor VP700 stampa a una velocità vertiginosa, fino a 18 metri al minuto:100 etichette da 10 cm x 15 cm vengono stampate in meno di un minuto.

Offre una grafica eccezionale con colori brillanti, testi e codici a barre nitidi, con una risoluzione che arriva fino a 1600 x 1600 dpi.

La stampante VP700 è robusta, facile da usare, progettata per la produzione di etichette e cartellini personalizzati a colori con qualità fotografica.

Ampia scelta di etichette: etichette in carta o materiale sintetico (polipropilene e poliestere); etichette con finitura opaca o brillante; etichette bianche o trasparenti.

Non solo è facile da utilizzare, ma garantisce anche i costi di esercizio più ridotti per la sua categoria.

  •  Compatta – idonea sia da tavolo che per linea di produzione.
  •  PQ elevato – testo e codici a barre nitidi, colori brillanti a 1600 dpi. Idonea per font e caratteri asiatici.
  •  Setup e tempi di produzione veloci

Che tu sia un produttore, un distributore o un tipografo, trai il vantaggio di poter stampare etichette su richiesta nell’esatta quantità richiesta.

La stampante VP700 è eccellente per la gestione di produzioni in cui siano presenti centinaia di varianti di prodotti e offerte e se produci conto terzi è la soluzione ideale per offrire un servizio completo.

Le capienti cartucce da 250 ml riducono la frequente sostituzione dell’ inchiostro.

La stampante di etichette a colori VP700 ha struttura solida in acciaio di alta qualità che la rendono idonea per l’impiego in ambienti produttivi.

Specifiche tecniche

Velocità di stampa
12 m/min · 304,8 mm/s 
9 m/min ·152,4 mm/s 

Risoluzione
1.600 x 1.600 dpi
1.600 x 800 dpi

Materiali di stampa e dimensioni
Carta lucida, carta opaca e sintetica
Larghezza etichetta 50 – 215 mm
Spessore massimo 0.3 mm

Caratteristiche

  • Cartucce d’inchiostro individuali CYMK 250ml
  • É progettata per una configurazione, un uso e una manutenzione facili
  • Svolgitore incluso 150 mm OD, 76 mm ID
  • Testina di stampa sostituibile
  • Taglierina automatica

Software
Tutte le applicazioni compatibili con Windows, come ad es: Adobe illustrator, Bartender, Nicelabel, Coreldraw

VP650 stampe resistenti all’acqua

La VP650 di VIPColor è la nuova generazione di stampanti digitali per etichette a colori on-demand con tecnologia di stampa avanzata resistente all’acqua.

stampante di etichette a colori VP650 stampe resistenti all'acqua

Genera etichette dai colori brillanti di grande efficacia, adatte per bevande e alimenti refrigerati, prodotti per la cura degli animali, prodotti per la pulizia, prodotti chimici, prodotti cosmetici, prodotti farmaceutici e la maggior parte dei prodotti esposti all’umidità.

Basata sulla tecnologia a getto d’inchiostro Memjet, la stampante VP650 è performante e affidabile come la stampante industriale per etichette a colori VIPColor VP700, con il nuovo sistema migliorato che offre etichette più resistenti all’acqua e a molti solventi rispetto alla prima generazione di stampanti Memjet.

Con una struttura robusta, ma di uso intuitivo per la produzione di etichette in azienda e per esigenze di etichettatura conto terzi, la VP650 offre una stampa a colori rapida ed economica per qualsiasi ambiente di stampa.

Specifiche tecniche

Velocità di stampa
12 m/min · 203.2 mm/s

9 m/min ·152,4 mm/s

Risoluzione
1.600 x 1.600 dpi
1.600 x 800 dpi

Materiali
Carta lucida, carta opaca e sintetica
Larghezza etichetta 50 – 215 mm
Spessore massimo 0.3 mm

Caratteristiche
Cartucce d’inchiostro individuali CYMK 200ml
Configurazione, uso e manutenzione facili
Svolgitore incluso 152 mm OD, 76 mm ID
Testina di stampa sostituibile
Taglierina automatica

Software
Tutte le applicazioni compatibili con Windows, come ad es:Adobe illustrator, Bartender, Nicelabel, Coreldraw

VP600 flessibile efficiente economica

La VP600 è progettata per dare alte prestazioni ma ad un prezzo alla portata della maggior parte delle piccole e medie imprese.

I produttori che oggi sono alle prese con i costi elevati di etichette pre-stampate e gli sprechi legati ad etichette che rimangono inutilizzate a causa di un cambiamento legato alle informazioni o alla grafica, scopriranno che la VP600 è una stampante indispensabile.

stampante di etichette a  colori vp600

Con una struttura robusta, ma di uso intuitivo per una produzione autonoma di etichette, la VP600 offre una stampa a colori rapida ed economica con risoluzione fino a 1600×1600 dpi.

La sua struttura compatta è perfetta per gli spazi stretti o piccoli.

Basata sulla Tecnologia a getto d’inchiostro Memjet, la VP600 offre alta velocità di stampa (fino a 12 m/min), larghezza di stampa fino a 215mm e cartucce di inchiostro individuali CMYK di grande capacità.

La stampa con la VP600 offre testo nitidi, codici a barre e una grafica meravigliosa sia su carta che materiali sintetici per la stampa digitale.

Specifiche tecniche

Velocità di stampa
12 m/min · 203 mm/s 
9 m/min ·152,4 mm/s 

Risoluzione
1.600 x 1.600 dpi
1.600 x 800 dpi

Materiali
Carta lucida, carta opaca e sintetica
Larghezza etichetta 50 – 215 mm
Spessore massimo 0.3 mm

Caratteristiche

  • Cartucce d’inchiostro individuali CYMK da 200ml
  • É progettata per una configurazione, un uso e una manutenzione facili
  • Svolgitore incluso 150 mm OD, 76 mm ID
  • Testina di stampa sostituibile
  • Taglierina automatica

Software
Tutte le applicazioni compatibili con Windows, come ad es: Adobe illustrator, Bartender, Nicelabel, Coreldraw

Primera LX2000e Stampante per etichette e cartellini a colori

La stampante LX2000e è in grado di produrre etichette di lunga durata in grandi quantità, quando e dove ne hai bisogno, evitando scorte di magazzino che spesso rimangono inutilizzate.

Quattro cartucce separate con inchiostri pigmentati CMYK ad alta capacità consentono di mantenere basso il costo di stampa per etichetta. Le etichette possono includere foto, grafiche, testi e codici a barre 1D e 2D ad alta risoluzione.

primera lx2000

Etichette resistenti ai raggi UV e all’acqua

La combinazione di inchiostri pigmentati e materiali sintetici come il polipropilene o il poliestere, rendono le etichette stampate con la LX2000e altamente resistenti all’acqua e ai raggi UV.

Questa durata è indispensabile per prodotti da bagno, prodotti surgelati o refrigerati, bevande e molto altro ancora.

Caratteristiche principali della LX2000e:

  • Stampa a colori fino a 152,4mm al secondo
  • Cartucce d’inchiostro pigmentato singole CMYK ad alta capacità
  • Connessione Ethernet, USB 2.0 o wireless
  • Risoluzione 4800 x 1200 dpi
  • Taglierina longitudinale incorporata

EPSON ColorWorks C7500 stampante industriale per etichette a colori

Negli ultimi anni le aziende che decidono di stampare le etichette in completa autonomia, secondo il reale fabbisogno, sono sempre più numerose.

epson 7500 stampante di etichette a  colori

L’autonomia del processo di stampa assicura una serie di vantaggi indiscutibili:

  • stampa secondo le specifiche necessità, evitando scorte di magazzino spesso inutilizzate e azzerando i costi di stoccaggio
  • rapidità del processo di stampa
  • qualsiasi cambio di informazioni sull’etichetta può essere immediatamente stampato
  • nessun quantitativo minimo ordinabile

Questa stampante consente di stampare grandi quantità di etichette di qualità professionale in modo rapido, comprese quelle per i prodotti alimentari e gli imballaggi, le etichette per la certificazione energetica europea e le etichette GHS.

L’Epson 7500 viene prodotta in 2 versioni:

TM-C7500G per la stampa su etichette lucide

In questo caso la stampante utilizza inchiostri pigmentati con formulazione specifica per superfici lucide come carte patinate, polipropilene lucido o etichette trasparenti.

TM-C7500 per la stampa su etichette opache

Questo modello utilizza inchiostri pigmentati per creare etichette di qualità professionale, prive di sbavature, che non sbiadiscono e si asciugano rapidamente consentendo una applicazione immediata.

Specifiche tecniche

  • Velocità di stampa fino a 300 mm/sec
  • Risoluzione delle immagini di 600×1200 dpi
  • Testina di stampa fissa e tecnologia NVT per la procedura di manutenzione automatica Le cartucce di inchiostro separate ad alta capacità permettono di sostituire solo il colore più usato, risparmiando sui costi di stampa

Se stai cercando una soluzione di stampa affidabile, se ti occorre un consiglio e vuoi iniziare a stampare le etichette in autonomia contattaci.

Elisabetta Urbisaglia

06.51848187

info@acsistemisrl.com

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CREAZIONE DI UN’ETICHETTA: ERRORI COMUNI DA EVITARE NELLE IMPOSTAZIONI DEL FILE

Prima che un’etichetta venga stampata, nasce come file grafico.

Sia che tu abbia una stampante di etichette a colori e stampi in autonomia, sia che ti rivolga ad una tipografia, è importante impostare ogni elemento dell’etichetta affinché il risultato di stampa sia fedele al layout visibile sullo schermo.

Gli inconvenienti più comuni che possono influenzare i tuoi file sono:

  • FORMATO FILE ERRATO
  • IMMAGINI SFOCATE
  • FILE TROPPO PESANTE
  • COLORI SBAGLIATI
  • MARGINI DEL LAYOUT FUORI CENTRAMENTO SULL’ETICHETTA
  • PROBLEMI SULLA LEGGIBILITÀ’ DEL CODICE A BARRE E DEI CARATTERI

Analizziamoli uno ad uno e troviamo una soluzione.

FORMATO FILE ERRATO

Prima di andare troppo lontano, assicurati di utilizzare il formato file corretto per la tua stampante.

Generalmente con l’acquisto di una stampante di etichette  viene fornito un software a corredo per elaborare i file, ma tutte le stampanti si interfacciano con vari tipi di file, il più comune è il PDF ad alta risoluzione, che può essere generato dai più diffusi  programmi di grafica.

Se stai usando un programma grafico differente da quello specifico per la tua stampante, dal menù ESPORTA o SCRIPT salva il tuo file in formato PDF o in un formato compatibile con la tua stampante.

È quindi opportuno approfondire queste informazioni di compatibilità prima di acquistare una stampante di etichette.

IMMAGINI SFOCATE

Le immagini sfocate sono l’inconveniente più indesiderato di un buon design.

Quando possibile, usa le immagini vettoriali in modo che possano essere ridimensionate senza problemi.

La grafica vettoriale utilizza calcoli matematici per creare linee e forme che consentono alle immagini di rimanere nitide anche se ingrandite.

Le immagini vettoriali si possono acquistare o semplicemente scaricare da siti dedicati alla grafica, basta fare una ricerca sul web.

Oltre alle immagini vettoriali, potresti lavorare bene con le immagini basate sui pixel come il Jpg e il Png, purché abbiano una buona risoluzione.

La risoluzione minima per la stampa nitida di immagini dovrebbe essere non meno di 300 DPI, anche se è preferibile 600 DPI o più.

Esistono a tal proposito dei convertitori DPI online gratuiti, con dei percorsi guidati estremamente intuitivi per modificare la risoluzione delle tue immagini ( https://clideo.com/it/dpi-converter ).

IL FILE È TROPPO PESANTE

File di grandi dimensioni possono rendere lento il loro trasferimento alla stampante.

Le immagini sono la ragione principale perché un file grafico risulti pesante.

Le immagini basate sui pixel (come i file .jpg, .gif e .png) sono più grandi delle immagini vettoriali.

Per evitare tale inconveniente, anziché incorporare le immagini nel file, è consigliabile collegarle al file.

In genere l’opzione di collegamento è di default in tutti i programmi di grafica mentre l’incorporamento va impostato dall’utente.

Le immagini collegate rimangono all’esterno del file grafico ed è importante lasciarle sempre nella stessa cartella da cui sono state inserite al momento della creazione del file grafico.

SUGGERIMENTI PER LE IMMAGINI INCORPORATE

1. Quando si utilizzano immagini incorporate, assicurarsi di ritagliare l’immagine per includere solo la parte visibile e ridurre al minimo le dimensioni dei file.

2. Se viene effettuato un aggiornamento a un’immagine incorporata al di fuori del programma grafico, assicurarsi di reimportare quelle immagini dopo averle modificate.

SUGGERIMENTI PER LE IMMAGINI COLLEGATE

1. Assicurati di includere i file delle immagini originali quando si inviano i layout alla tipografia.

2. Se sposti o elimini un’immagine collegata o la sua cartella assicurati di ricollegare il percorso del file corretto.

I COLORI SONO SBAGLIATI

È indispensabile che il tuo file grafico utilizzi il modello di colore giusto.

La stampa digitale richiede il modello di colore CMYK, che comprende quattro colori: ciano, magenta, giallo e nero (chiave), con tonalità aggiuntive che consentono alle stampanti migliori della categoria di raggiungere fino al 98% dello spettro Pantone.

Il modello di colore RGB è invece progettato per l’uso su display elettronici come i monitor dei computer e gli schermi di telefoni, ma non per la stampa.

Se hai in mente un colore specifico, è importante chiamarlo utilizzando il sistema di abbinamento Pantone. Ciò consentirà alla tipografia di cercare il codice colore esatto e corrispondere alla tonalità richiesta dal marchio.

Al di là dei parametri di impostazione cromatica, la resa del colore dipende molto anche dal materiale dell’etichetta utilizzata, che può essere più o meno assorbente.

La saturazione potrebbe risultare eccessiva o al contrario insufficiente rispetto alle aspettative visualizzate sul monitor, è opportuno quindi sempre procedere con delle prove di stampa prima di avallare un progetto.

LAYOUT GRAFICO

LAYOUT DI UN'ETICHETTA ADESIVA

PROVE DI STAMPA

MARGINI DEL LAYOUT FUORI CENTRAMENTO SULL’ETICHETTA

Per quanto si tenti di effettuare tagli esatti per ogni singola etichetta, è sempre consigliabile prevedere delle zone di guardia da poter aggiustare in fase di stampa.

Il margine dovrebbe consistere in tre linee separate:

🟨 una linea principale che traccia il taglio previsto del disegno finale

🟩 un’area al vivo fuoriuscente dal bordo dell’etichetta per garantire che non vi siano spazi bianchi accidentali

🟥 una zona sicura per proteggere gli elementi di design (testi, immagini)

grafica etichette adesive

La linea principale sono i margini fisici dell’etichetta.

Lo spazio al vivo è un’estensione dello sfondo del disegno per eliminare eventuali aree non stampate nel caso in cui il taglio non sia esatto.

Questa estensione deve essere di almeno 1/8 pollici (pari a 0,3175 cm) attorno a tutti i lati del disegno.

La zona sicura è progettata per offrire spazio di manovra, in modo che eventuali elementi essenziali come testi, loghi, immagini non siano troppo vicini alla linea di taglio dell’etichetta.

La zona sicura dovrebbe consentire 1/16 pollici (pari a 0,158 cm) di spazio tra la linea di taglio e tutti gli elementi.

IL TESTO NON È DELINEATO

Un buon design è molto più di una semplice immagine: anche un design minimalista include del testo.

Se si progetta il layout con un programma diverso da quello specifico a corredo della stampante, per garantire che queste parole vengano stampate correttamente, è importante che il carattere sia delineato nel file grafico, che abbia cioè un contorno (si seleziona il testo e si sceglie lo strumento CREA CONTORNO nel menù del testo).

Delineare i caratteri è fondamentale perché ogni lettera viene trasformata in un’immagine.

LEGGIBILITA’ DEL CODICE A BARRE

Se la tua etichetta prevede nel layout anche la stampa del codice a barre devi porre molta attenzione a  come viene generato il codice a barre.

I programmi di grafica non sono adatti a generare un codice a barre.

I problemi più frequenti di illeggibilità del codice a barre spesso riguardano:

  • Violazione delle Quiet Zone
  • Contrasto insufficiente
  • Stampa inconsistente
  • Dimensioni errate del codice a barre

Per essere certo della correttezza del codice a barre dovresti generarlo con dei programmi specifici oppure utilizzare un verificatore di codice a barre, cioè un dispositivo che verifica e certifica la qualità del codice.

CONCLUSIONI

Elaborare le proprie etichette non è un compito facile, impegna il tuo tempo e non sempre il risultato ottenuto è competitivo con prodotti simili nel tuo settore.

Se hai bisogno di confrontare le tue esigenze con noi  chiamaci

Elisabetta Urbisaglia

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info@acsistemisrl.com

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Approfondisci

IL FONT GIUSTO PER UN’ETICHETTA VINCENTE

Se facciamo una panoramica relativamente recente, dagli anni ’90 ad oggi, degli stili grafici più diffusi tra i prodotti di ogni settore, non si può negare che la scelta del font come primo protagonista di un’etichetta sia oramai altamente di tendenza, sostituendosi nel ruolo precedentemente monopolizzato da immagini e sfondi predominanti, a volte ingombranti.

È un riflesso dei gusti che cambiano, si semplificano, cercano chiarezza e linearità comunicativa.

Ci sono delle regole grafiche che bilanciano su un’etichetta lo spazio destinato alle informazioni, alle immagini, ai loghi rappresentativi del marchio, regole che danno un gran valore allo spazio vuoto come esaltatore dello spazio pieno, rendendo tutto più decompresso e leggibile.

Nessuna etichetta è completa senza un carattere adatto all’immagine del tuo marchio: la tipografia che usi comunica più delle semplici parole.

In un’etichetta totalmente priva di immagini, la progettazione gerarchica delle scritte con la scelta dei font da combinare, la loro dimensione e distribuzione, riuscirebbe senza dubbio a comporre un’etichetta in empatia con il consumatore medio contemporaneo.

I criteri progettuali tengono conto essenzialmente di:

  • scelta dei font che rappresentano il tuo prodotto ed il pubblico a cui è dedicato
  • gerarchia visiva tra la dimensione delle informazioni principali e secondarie
  • visibilità e leggibilità di ogni informazione, seguendo le normative di settore
  • spaziatura tra le parole
  • contrasto di colore tra scritta e sfondo

LA SCELTA DEL FONT

I caratteri che scegli trasmettono la personalità del tuo marchio.

Un elegante font serif (lettere con piedini) è un’opzione di riferimento per l’etichetta di un vino di classe, mentre un font sans serif (lettere senza piedini) si abbina alle etichette più moderne.

La scelta del font dipende dal tipo di messaggio che vuoi trasmettere, fai solo attenzione a non assumere troppe personalità diverse, semmai scegli caratteri appartenenti a famiglie simili.

etichette vincente la scelta del font giusto

Questa etichetta di miele abbina un carattere di script articolato che fa risaltare il nome del prodotto a un carattere sans serif che comunica le informazioni in modo estremamente leggibile

Vediamo alcuni stili di font ed i sentimenti che ispirano, ne esistono a miriadi, scaricabili in versione free da tanti siti dedicati.

Se vuoi rappresentare un’eleganza semplice, considera i caratteri che sono sia ordinati che classici, con linee strette ma leggibili.

font per etichette

Un font scritto a mano è molto efficace nell’aiutare i clienti a familiarizzare con un marchio dall’impronta rustica. Questi caratteri possono favorire la percezione di apertura e cordialità e sono particolarmente indicati per i prodotti artigianali.

etichetta vincente scelta del font

Cerchi qualcosa di un po’più bizzarro? Se il tuo prodotto si riferisce ad un target giovanile, ti conviene optare per caratteri più spensierati con alti e bassi oscillanti, molte curve e un pizzico di abbellimento.

font etichetta cincente

Moderno, audace e semplice è il font adatto a rappresentare un marchio dal carattere più angolare e strutturato, di tipo industriale.

font etichetta

LA GERARCHIA VISIVA

Alle persone non sempre piace leggere.

Questo è un problema quando sulla tua etichetta racconti la storia del tuo prodotto. Fortunatamente, una buona gerarchia di testi ti aiuterà a stabilire il giusto modello di visualizzazione e a comunicare la tua storia con stile.

Come in ogni storia, la tua etichetta avrà bisogno di un inizio, una metà e una fine. Alcune parole sono più importanti di altre, motivo per cui è possibile variare il peso e il posizionamento di determinati testi per richiamare le informazioni in un ordine specifico, così il tuo cliente non dovrà sforzarsi per valutare la priorità dei concetti fondamentali. Hai solo pochi secondi per generare un’impressione, giocateli bene.

VISIBILITA’ E LEGGIBILITA’

Se le persone non riescono a leggere le tue etichette, qualcosa è andato storto nella progettazione grafica. Un testo illeggibile è inutile, sgradevole e da diffidare, come le clausole delle compagnie assicurative. Quindi, molto probabilmente, ti sarà difficile conquistare l’attenzione di un nuovo cliente.

Seguire gli standard normativi minimi previsti per il proprio settore è un’indicazione sufficiente (qualsiasi carattere inferiore ai 5 pt diventa arduo da leggere).

Un’etichetta con un materiale lucido o sintetico ha una resa differente da un’etichetta in carta.

Se utilizzi un materiale molto assorbente utilizza caratteri più lineari e con pochi dettagli per aumentarne la leggibilità.

Se hai uno spazio ristretto dove dover inserire tante informazioni, come spesso accade nel settore cosmetico e farmaceutico, ma anche in confezioni per alimenti con piccola grammatura, la soluzione è optare per una stampante ad elevata risoluzione, per rendere leggibili anche i caratteri minimi.

Per trovare il giusto equilibrio, non basta fidarsi di come il testo appare allo schermo, occorre stampare una prova del tuo layout e giudicare la sua leggibilità reale, quindi regolare le dimensioni del testo, se necessario.

Se sull’etichetta sono presenti solamente scritte di varie proporzioni, non ci sono limiti di grandezza per le misure massime, ed è anzi consigliabile abbondare per privilegiare il ruolo dei testi sulle vostre etichette.

Se sull’etichetta coesistono sia testi che immagini, bisogna evitare di metterli in competizione, ad ognuno il suo spazio: i testi non dovrebbero mai sopraffare le immagini.

LA SPAZIATURA

Oltre alla dimensione del singolo carattere, è importante inquadrare la giusta spaziatura tra le parole, conferendo naturalità al ritmo di lettura: parole troppo vicine potrebbero sovrapporsi, parole troppo spaziate potrebbero disperdersi e disorientare il cliente.

Anche per questa valutazione è opportuno eseguire delle prove di stampa.

CONTRASTO DI COLORE

Alcune combinazioni di colori possono avere un bell’aspetto insieme, ma possono creare problemi di lettura per i consumatori se adottati nella sovrapposizione testo-sfondo.

La resa effettiva del colore dipende molto dal materiale dell’etichetta utilizzata. Per i caratteri di piccole dimensioni è consigliabile adottare testi scuri su sfondi chiari piuttosto che il viceversa.

Conclusioni

Divertiti a sperimentare soluzioni per le tue etichette, consultandoti con un grafico esperto che sappia prevedere le difficoltà tecniche e le dissonanze estetiche che potrebbero non dare il giusto risalto al tuo prodotto, in un mercato ricco di offerte competitive.

Se hai bisogno di qualcuno che ti renda autonomo nella stampa delle tue etichette, chiamaci.

Elisabetta Urbisaglia

06.51848187

info@acsistemisrl.com

http://www.acsistemisrl.com


Approfondisci

Come progettare un varco RFID UHF

La progettazione di un varco RFID UHF necessita di una analisi approfondita del processo, perché bisogna garantire la lettura durante il passaggio di tag, che può avvenire tramite dei muletti o carrelli movimentati manualmente.

varco RFID per la tracciabilità nella logistica

Ci sono alcuni aspetti da prendere in considerazione nella fase di progettazione:

  1. tipologia di inlay dell’etichetta
  2. posizione e orientamento del tag rispetto al varco
  3. tipologia e numero di antenne collegate ai reader RFID per ciascun varco
  4. area di lettura dei tag
  5. protezione dei dispositivi

In alcune applicazioni troviamo gli oggetti già provvisti di tag RFID, mentre in altri bisogna progettare l’inlay in funzione alla dimensione della etichetta desiderata dal cliente e questo facilita notevolmente l’analisi del varco.

Può sembrare una banalità, ma solitamente se l’antenna è di dimensioni maggiori la distanza di lettura aumenta rispetto ai reader, quindi, le dimensioni del tag RFID devono essere tenute in considerazione nella fase di studio dei requisiti del progetto.

Vediamo due esempi di Inlay Avery, che mostrano la differenza tra dimensioni dell’antenna e la distanza di lettura massima:

inlay RFID ocme sceglierlo

Definita l’etichetta, andiamo ad analizzare la posizione e l’orientamento dell’etichetta rispetto al varco, in modo tale da verificare il numero e le caratteristiche tecniche dell’antenna.

Per caratteristica tecnica di una antenna si intende la polarizzazione, la potenza, il  guadagno e il diagramma di radiazione

Dove è possibile è opportuno normalizzare la posizione dell’etichetta rispetto al varco in modo tale da ridurre il numero di antenne per ciascun varco.

varco RFID

Spesso non abbiamo la possibilità di installare le antenne lateralmente al varco, perché bisogna prevedere delle strutture in ferro di protezione e schermatura che sono molto invasive.

Inizialmente è consigliabile testare un’unica antenna molto performante installata a soffitto, come mostrato in foto.

lettore RFID installazione a soffitto

Individuato il numero di antenne per varco, possiamo scegliere il reader più idoneo da 4 o più porte di comunicazione in modo tale che con un reader possiamo gestire anche due varchi affiancati.

Un ulteriore aspetto da  considerare è la perdita di segnale nel cavo di collegamento dalle antenne al reader: maggiore è la distanza e più è grande la perdita del segnale.

lettore rfid zebra
lettore rfid zebra

Ultimata la configurazione dell’impianto, bisogna definire l’area di lettura dei tag, in modo tale che i tag vengano letti solamente nella posizione desiderata, regolando la potenza delle antenne ed inserendo delle schermature in metallo che, come descritto sopra, hanno anche la funzionalità di protezione dei dispositivi.

Se devi implementare una nuova soluzione RFID puoi contattarci ai nostri riferimenti

Telefono 06.51848187

Andrea Capponi

andrea@acsistemisrl.com

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

oppure visita il nostro sito

www.acsistemisrl.com


Approfondisci

Linee guida di etichettatura per disinfettanti

Il Ministero della Salute ha chiarito le linee guida sulla corretta etichettatura dei prodotti disinfettanti biocidi presenti in commercio, allo scopo di tutelare il consumatore da diciture ambigue, distinguendo nettamente la soglia tra disinfettanti e detergenti.

Disinfettante o detergente?

Secondo il Regolamento (Ue) n. 528/2012 art. 3 i prodotti biocidi (disinfettanti, sanificanti) sono quelli che contengono sostanze in grado di esplicare un’azione biochimica con un effetto distruttivo nei confronti dei microorganismi nocivi, eliminandoli o comunque rendendoli inoffensivi, indipendentemente dal gesto meccanico di pulizia adottato (strofinamento).

La normativa di riferimento che definisce i prodotti detergenti è il REG (CE) n.648/2004 articolo 2.1: un detergente è “qualsiasi sostanza o miscela contenente saponi e/o altri tensioattivi” destinata ad attività di lavaggio e pulizia, laddove per “sostanza” si intendono gli elementi chimici e loro componenti allo stato naturale o ottenuti mediante un processo di produzione. L’efficacia di un detergente dipende dal gesto meccanico di pulizia adottato per rimuovere i depositi indesiderati (sporco) e, nell’ambito di tale funzione, possono anche esplicare azione igienizzante.

ETICHETTE PER DISINFETTANTI E SAPONI

Etichettatura a Norma

Disinfettanti – La nota del Ministero impone di apporre sull’etichetta diciture specifiche rivolte a garantire l’effettiva azione disinfettante del prodotto e l’autorizzazione ministeriale che ha validato sia le conseguenze sull’uomo che sull’ambiente.

Tali prodotti devono essere testati e autorizzati dal Ministero prima dell’immissione sul mercato.

I prodotti biocidi sopra descritti commercializzati in Italia devono obbligatoriamente riportare in etichetta una delle seguenti scritte:

  • PRODOTTO BIOCIDA (PT-…)
  • AUTORIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE o AUTORIZZAZIONE UE n. /…./00…./AUT

(ai sensi del Reg.UE n. 528/2012)

oppure

  • Presidio medico chirurgico Registrazione n…………del Ministero della salute

(ai sensi del D.P.R. 392/1998)

Detergenti – I prodotti che riportano in etichetta diciture, pittogrammi, marchi e immagini che riconducono a qualsiasi tipo di azione igienizzante e di rimozione di germi e batteri, senza riportare la specifica autorizzazione di cui sopra, non possono essere considerati prodotti con proprietà disinfettanti/biocidi, bensì sono prodotti detergenti, ed in quanto tali immessi in commercio come prodotti di libera vendita.

Contattaci per un progetto grafico personalizzato

Vuoi stampare in autonomia le tue etichette?

Vediamo le 2 tecnologie  di stampa più diffuse che puoi implementare per stampare etichette adesive

Individua  le tue esigenze di stampa

Se vuoi renderti autonomo nella stampa delle etichette dei tuoi prodotti, devi prima di tutto valutare una serie di parametri che ti guideranno nella scelta della stampante più adatta alle tue esigenze:

  • Volume di stampa, cioè la quantità di etichette che devono essere stampate annualmente
  • Dimensione delle etichette che devono essere stampate
  • Layout dell’etichetta da stampare (se con uno stile grafico semplice oppure complesso e ricco di immagini, monocromatico o  a colori)
  • Materiale sul quale si vuole stampare (ad esempio etichetta in carta opaca, lucida, in polipropilene, in poliestere). Per un prodotto in contatto frequente con l’acqua la scelta ricade ovviamente su un materiale sintetico impermeabile con adesivo tenace.

L’analisi dei requisiti di stampa deve essere condivisa con un professionista del settore che sappia consigliarti la scelta più idonea alla tua specifica esigenza di etichettatura.

 Stampa a colori o a trasferimento termico?

Stampa a colori

Con una stampante a colori certamente dai più risalto ai tuoi prodotti, potendo arricchire l’etichetta con testi di vari colori e immagini che catturano l’attenzione del consumatore.

Al seguente video puoi constatare le potenzialità grafiche della stampante Epson Colorworks C3500, che con un costo contenuto produce risultati professionali:

Se vuoi approfondire le informazioni su questa stampante versatile, adatta a volumi di stampa annui medio-bassi, puoi leggere questo articolo:

Se invece hai una produzione di etichette elevata, puoi optare per una stampante Epson Colorworks con caratteristiche superiori come la Epson 7500:

Altrettante scelte valide le troverai nella gamma di stampanti Primera o VIPColor.

SOFTWARE DI STAMPA

Ogni stampante è dotata di un software di stampa, intuitivo e facile da usare, con il quale potrai progettare interamente la tua etichetta, oppure inserire solo i dati variabili (codice a barre, lotto di produzione, data di scadenza).

Ti consiglio di vedere questo video tutorial che illustra la semplicità di utilizzo di un software per la stampa di etichette, adatto anche a utenti non esperti:

Stampa a trasferimento termico

Le stampanti a trasferimento termico offrono soluzioni di stampa economicamente più vantaggiose sia per l’acquisto iniziale della stampante stessa che per i successivi materiali di consumo.

Realizzano una stampa monocromatica imprimendo a caldo l’inchiostro di un ribbon su etichette di diversi materiali.

Sono particolarmente indicate nel caso in cui la grafica dell’etichetta sia snella e con immagini estremamente semplici.

Ci sono modelli disponibili nella versione Desktop per volumi di stampa medio-bassi, fino ad arrivare a stampanti con capacità produttive industriali.

Di seguito trovi un video sulla stampa a trasferimento, che dimostra la versatilità che si può ottenere con il trasferimento termico:

Conclusioni

Entrambe le soluzioni di stampa offrono indiscutibili vantaggi:

  • velocità
  • qualità di stampa eccellente di testi, grafica e codice a barre
  • scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
  • basso costo di stampa
  • stampa secondo le specifiche necessità, evitando scorte di magazzino spesso inutilizzate
  • rapidità del processo di stampa
  • qualsiasi cambio di informazioni sull’etichetta può essere immediatamente stampato
  • nessun quantitativo minimo ordinabile

Stai cercando una stampante di etichette? Oppure un progetto grafico per la tua etichetta? Parlane con noi

Elisabetta Urbisaglia

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