COME STAMPARE ETICHETTE CON IL CODICE A BARRE

Per stampare un’etichetta con codice a barre occorrono 3 strumenti:

  • una stampante di etichette
  • un software che abbia integrato un generatore di codice a barre
  • le etichette adesive

La tecnologia di stampa più diffusa per stampare etichette adesive con il codice a barre è la stampa termica.

È necessario però distinguere le stampanti termiche in 2 categorie:

  • stampanti a trasferimento termico
  • stampanti termiche dirette

Analizziamo quali sono le differenze fra queste 2 tecnologie di stampa e approfondiamo i requisiti per scegliere la tipologia idonea alle proprie esigenze di stampa

Differenza tra stampanti di etichette a trasferimento termico e termiche dirette

Nella stampa termica diretta gli elementi della testina termica sono a diretto contatto con il materiale dell’etichetta.

La stampa termica diretta deve quindi essere utilizzata con un’etichetta in materiale termico, cioè sensibile al calore della testina, il quale provoca un cambiamento di colore sul materiale per creare l’immagine stampata.

Al contrario, la stampa a trasferimento termico utilizza un nastro inchiostrato che scorre tra la testina di stampa e l’etichetta.

Entrambi i metodi di stampa sono monocromatici, ma portano dei vantaggi unici se paragonati ad altre tecnologie:

  • velocità
  • semplicità di utilizzo
  • basso costo stampa

Quale tecnologia scegliere?

Il requisito relativo all’applicazione e alla durata delle etichette condiziona la scelta tra una stampante termica o a trasferimento termico: le etichette stampate con metodo termico diretto hanno una durata inferiore rispetto alle etichette stampate a trasferimento termico.

Se le informazioni sull’etichetta devono essere leggibili per un periodo di tempo indeterminato l’unica scelta che garantisce lunga vita alla stampa è il trasferimento termico.

Al contrario, se il prodotto ha una vita breve nella catena di fornitura e non è esposto a condizioni ambientali difficili, la stampa termica diretta potrebbe essere una buona opzione.

FORSE NON SAI CHE…

Le stampanti a trasferimento termico stampano anche in modalità termica diretta, cioè senza l’utilizzo del nastro di stampa.

Diversamente le stampanti termiche stampano unicamente su materiale termico, sensibile al calore.

Se al momento ti è sufficiente stampare un’etichetta termica, ma non sai quale saranno le tue necessità future, oppure vuoi avere un’opzione di stampa più duratura, allora ti conviene acquistare una stampante a trasferimento termico che implementa entrambi i metodi di stampa.

IL SOFTWARE

Quando devi stampare etichette con il codice a barre hai bisogno di un software che generi il codice a partire dalla stringa numerica o alfanumerica.

Le stampanti di etichette dei più importanti costruttori, insieme alla stampante, forniscono la versione light del software di stampa, con il quale puoi progettare il layout della tua etichetta e generare il codice a barre o il codice QR.

Software come BarTender, NiceLabel, Codesoft o ZebraDesigner, anche nella versione base, sono comprensivi di tutti gli strumenti necessari per creare una perfetta etichetta con codice a barre, testo, contatori e immagini.

Sono di immediata comprensione, anche per chi è alle prime armi e non ha alcuna esperienza informatica.

Ovviamente puoi anche stampare etichette con codice a barre direttamente dal tuo software gestionale, configurando opportunamente il driver della stampante.

COME SCEGLIERE LE ETICHETTE

Prima di prendere una decisione sull’acquisto delle tue etichette ci sono alcune considerazioni sulle quali devi soffermarti per scegliere il materiale dell’etichetta idoneo alle tue specifiche esigenze.

Ogni applicazione presenta caratteristiche differenti in funzione del ciclo di vita dell’etichetta quindi devi verificare:

  • su quale superficie verrà applicata l’etichetta
  • per quanto tempo dovrà rimanere perfettamente integra e leggibile
  • se l’etichetta sarà esposta alla luce solare, alla pioggia o all’ umidità
  • Se subirà processi aggressivi come la pulizia con solventi o detergenti o sollecitazioni meccaniche

La scelta del materiale dell’etichetta dipende quindi dall’applicazione

.Un’etichetta termica diretta viene normalmente impiegata per un utilizzo a breve termine, come etichette di spedizione, etichette alimentari, etichette per analisi del sangue e in ambienti interni.

Il trasferimento termico viene utilizzato per etichette che devono durare più a lungo, come etichette prodotti, codici identificativi e dati di tracciabilità, etichette matricola, etichette per i cespiti aziendali e per applicazioni dove è richiesto un ciclo di vita lungo e la resistenza a condizioni sfavorevoli come umidità, raggi UV, detergenti, solventi, temperature molto alte o molto basse.

SE INVECE HAI BISOGNO DI STAMPARE A COLORI…

Se hai bisogno del colore per distinguere la tua etichetta e catturare l’attenzione del consumatore puoi stampare etichette a colori con codici a barre perfettamente leggibili attraverso una stampante con tecnologia a getto d’inchiostro.

La produzione di inchiostri pigmentati ad alta resistenza ti assicurano una stampa duratura e perfettamente leggibile sia su materiali adesivi in carta che su più resistenti etichette sintetiche in polipropilene o poliestere.

Le stampanti digitali per etichette offrono capacità e risultati notevolmente diversi rispetto alle normali stampanti commerciali.

Sono progettate per stampare etichette di alta qualità in rotolo, sono ideali per aziende con volumi medio-alti e dove è richiesta un perfetto connubio tra il design dell’etichette e le informazioni variabili, come codice a barre, lista ingredienti, data di scadenza, lotto e qualsiasi altro dato.

CONCLUSIONI

L’acquisto di una stampante di etichette adesive richiede una definizione accurata delle tue specifiche necessità.

Non fermarti alla semplice descrizione e al costo, ma ti consiglio di valutare insieme a una figura di riferimento esperta del settore, il modello giusto che possa soddisfare le tue aspettative.

Ing. Cristina Urbisaglia

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AC Sistemi ==> Stampa del codice a barre ==> Lettura del codice a barre ==> Marcatori per data lotto e dati variabili ==> Etichette ==> e tanto altro


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FONT ADATTI PER LA STAMPA DI ETICHETTE

Quando si realizza l’etichetta di un prodotto, la scelta dei font deve essere eseguita con gusto e razionalità.

In un’etichetta coesistono vari tipi di testo, ciascuno con la sua funzione e dominanza.

grafica ETICHETTE PER PRODOTTI ALIMENTARI E COSMETICI

La denominazione del prodotto deve essere leggibile e affascinante.

I testi promozionali devono essere in evidenza.

I testi obbligatori devono essere nitidi e ordinati.

Il logotipo del marchio deve essere memorabile.

Tutti i testi che compilano l’etichetta devono convincere il consumatore del valore del prodotto, della professionalità dell’azienda e della completezza delle informazioni.

Il logotipo è un logo composto da caratteri con una sua ragion d’essere: viene visualizzato su qualsiasi pubblicazione aziendale, sia cartacea sia multimediale e la sua grafica può essere esclusiva e indipendente.

Scelta dei font per etichette classiche e moderne

I font trasmettono la personalità del tuo marchio e stimolano le emozioni del cliente target.

Un elegante font serif (lettere con piedini) è un’opzione di riferimento per l’etichetta classica, mentre un font sans serif (lettere senza piedini) si abbina alle etichette più moderne.

font serif, sans serif e calligrafici

C’è una collezione di font calligrafici molto variegata, ognuno con il suo stile che va dal rustico all’elegante, dal maschile al femminile, dal minimalista al massimalista.

Un font calligrafico viene spesso utilizzato su bottiglie di vino sia per la denominazione che per aggiungere poetiche didascalie. Peccato che siano lì per pura bellezza ma talmente rimpicciolite da dissuadere qualsiasi curioso lettore!

L’abbinamento di più font sulla stessa etichetta può generare un design dinamico. Bellissimo il contrasto tra un font scritto a mano e un font minimale come il Myriad.

Attenzione però a non assumere troppe personalità diverse e confusionarie, evitare di accoppiare più di 2 font e selezionarli con cura.

Nitidezza dei caratteri stampati

A seconda della tecnologia di stampa utilizzata si potrà ottenere una fedeltà con l’etichetta progettata, o viceversa alcuni testi potrebbero perdere di definizione e di fascino.

Paragonando le caratteristiche tecniche tra i modelli più venduti delle stampanti inkjet e delle stampanti termiche, le prime hanno una risoluzione di stampa che va da 1200 dpi a 4800 dpi, le seconde hanno una risoluzione da 203 dpi a 600 dpi, nettamente inferiore.

Del resto, una stampante a colori opera in qualità fotografica, mentre una stampante termica nasce per stampare testi, codici a barre e forme.

Quindi, utilizzando una stampante di etichette a colori è possibile replicare qualsiasi font, sia esso serif o sans serif, sottile o grassetto.

Utilizzando una stampante a trasferimento termico è preferibile scegliere dei font più compatti, senza eccessive variazioni di larghezza o terminazioni minute.

PRIMERA LX3000-stampante-di-etichette-a-colori

Stai cercando la stampante adatta alle tue esigenze?

Stampa il font sul materiale di etichetta adatto

Per la stampa di etichette a getto di inchiostro, la nitidezza di un font può essere influenzata dal materiale dell’etichetta.

Una carta porosa tenderà ad assorbire gli inchiostri e ad ammorbidire i contorni.

In caso di testi con caratteri estremamente piccoli, potresti migliorare la definizione utilizzando una carta patinata o un’etichetta sintetica.

realizzazione grafica etichette per olio di oliva

Un altro fattore influente è il contrasto cromatico tra testo e sfondo. Quando si sceglie un abbinamento differente dal nero su bianco si ha sempre una perdita di contrasto.

Per quanto riguarda la stampa a trasferimento termico valgono le stesse considerazioni sulla porosità dei materiali e sulla composizione del ribbon.

La combinazione etichetta in carta + ribbon in cera garantisce stampe meno nitide della combinazione etichetta sintetica + ribbon in resina, che ha una resa straordinaria.

Il trasferimento termico viene anche utilizzato per la personalizzazione dei nastri in raso. Oltre alla selezione di un raso di qualità che sia il più possibile liscio e setoso, è importante utilizzare font semi-bold o bold e velocità di stampa ridotte.

Di seguito un esempio di font serif, scaricabile gratuitamente, molto accattivante ma che è ricco di abbellimenti difficili da replicare sulla stampa di un nastro in raso.

Conclusioni

Prima di procedere con la stampa delle etichette, è sempre opportuno eseguire delle prove di stampa per verificare che il progetto visualizzato sullo schermo abbia una resa soddisfacente.

Elisabetta Urbisaglia

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ETICHETTA ALIMENTARE: COME STAMPARE GLI INGREDIENTI SU ETICHETTE PRESTAMPATE

In questo articolo parliamo di come realizzare un’etichetta per prodotti preconfezionati in modo efficiente e flessibile.

Molte produzioni artigianali preferiscono promuovere il loro marchio con un’etichetta che abbia un design distinguibile e attraente per il consumatore.

come stampare etichette per alimenti preconfezionati

Al tempo stesso hanno la necessità di contenere i costi e ottimizzare il magazzino.

Per queste aziende una fornitura di etichette prestampate in tipografia non assolverebbe le loro esigenze.

Infatti, qualsiasi modifica nella lista degli ingredienti, nella grammatura dei prodotti, nella normativa sull’etichettatura invaliderebbe la congruità delle etichette prestampate, che diventerebbero una spesa da cestinare.

La stampa in autonomia delle proprie etichette ha numerosi vantaggi ma non sempre è fattibile per vari motivi: il costo di una stampante di etichette a colori, la carenza di tempo, la mancanza di attitudine.

Una soluzione conveniente è ordinare etichette prestampate a colori, solo con la grafica del logo aziendale e qualche decorazione di fondo, su cui successivamente provvedere alla stampa degli ingredienti e dei dati variabili in azienda.

ETICHETTE PRESTAMPATE A COLORI DA RISTAMPARE A TRASFERIMENTO TERMICO

Stampa degli ingredienti con una stampante termica di etichette

Le stampanti termiche sono economiche, performanti e realizzano una stampa monocromatica sfruttando il calore della testina di stampa.

Si suddividono in 2 sottoclassi con funzionamento differente:

  • trasferimento termico (con ribbon)
  • termico diretto (senza ribbon)
stampa gli ingredienti dell'etichetta alimentare a trasferimento termico
  • La stampante a trasferimento termico funziona con un nastro inchiostrante (ribbon) che viene fuso dal calore della testina di stampa e aderisce all’etichetta realizzando una stampa persistente.

Il trasferimento termico può avvenire con ribbon nero o colorato, offre una disponibilità di materiali di stampa molto variegata ed è la tecnologia raccomandata per produrre etichette nitide e con un lungo ciclo di vita.

  • La stampante termica diretta stampa direttamente su specifiche etichette termosensibili che reagiscono al calore scurendosi.

Sono etichette con un ciclo di vita corto (pochi giorni) adatte per alimenti a breve scadenza.

Se devi etichettare alimenti con una scadenza più lunga, dovrai utilizzare etichette termiche di qualità superiore (termiche protette) in cui le stampe resisteranno per qualche mese.

La disponibilità di materiali per la tecnologia termica diretta è nettamente inferiore a quella del trasferimento termico e realizza stampe esclusivamente in nero.

N.B. Una stampante a trasferimento termico può funzionare anche in modalità termica diretta (senza ribbon) e non viceversa, perché una stampante termica diretta non ha il meccanismo di inserimento del ribbon.

Materiali idonei per la ristampa

Nell’ordinare etichette prestampate a colori devi far attenzione a specificare la tecnologia che userai per la ristampa.

I materiali che consentono stampe a trasferimento termico di qualità sono quelli con superficie liscia: carta patinata, polipropilene opaco e lucido, polipropilene trasparente, poliestere.

La prestampa non deve includere lavorazioni come laminazioni metalliche, embossing, debossing che rendono irregolare lo spessore del supporto.

Etichette con superfici porose come le carte vergate o goffrate non sono idonee per il trasferimento termico.

grafica etichette per prodotti artigianali

Layout per la sovrastampa

Le stampanti delle marche più prestigiose hanno un software grafico incluso, che consente di inserire facilmente testi, forme, immagini e codici a barre.

La versione a pagamento del software include funzionalità di importazione dei dati da un database.

Sia nel software grafico che nel driver della stampante imposti una dimensione di etichetta pari a quella dell’etichetta prestampata a colori.

Per la ristampa completi solo i campi nelle zone destinate a ingredienti, valori nutrizionali, codice a barre, lotto e scadenza.

Gli ingredienti e i valori nutrizionali vanno inseriti utilizzando un carattere leggibile, con altezza delle lettere minuscole di almeno 1,2 mm (0,9 mm per etichette con area inferiore a 80 cm2).

I font migliori per il trasferimento termico sono quelli compatti, senza grazie e assottigliamenti: Arial, Calibri, Helvetica, Montserrat, Roboto, Gothic e tanti altri.

font sans serif per etichetta alimentare

Risoluzione della stampante

Le stampanti termiche possono avere varie risoluzioni di stampa in funzione del modello scelto: 203, 300 , 400 e 600 dpi.

Per le esigenze più comuni una risoluzione di 203 dpi garantisce la giusta nitidezza dei testi.

Per testi particolarmente ridotti occorre una risoluzione di 300 dpi.

La risoluzione di stampa è una caratteristica che cambia sostanzialmente il prezzo d’acquisto di una stampante.

Inoltre, la scelta del modello deve tener conto di altri parametri fondamentali:

dimensione dell’etichetta (esistono modelli con larghezze di stampa differenti)

volume di stampa (modelli desktop per bassi volumi di stampa e modelli industriali per alti volumi di stampa)

Conclusioni

Le etichette a colori hanno un impatto rilevante nella promozione di un prodotto.

Vuoi etichettare i tuoi prodotti in maniera accattivante, conforme, funzionale alle tue esigenze e ottimizzando i costi?

Affidati alla nostra esperienza di stampa

Elisabetta Urbisaglia

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ETICHETTE GRANDI O PICCOLE? PERCHÉ DEVI SCEGLIERE LA DIMENSIONE GIUSTA

Le etichette in rotolo vengono utilizzate in molte applicazioni.

Possono riportare dati di produzione, identificazione, tracciabilità, spedizione.

Possono essere il completamento della confezione commerciale di un prodotto con una grafica accattivante e informazioni di consumo.

In tutti i casi, la scelta corretta delle dimensioni dell’etichetta comporta miglioramenti nel processo di etichettatura.

Analizziamo gli aspetti principali derivanti da una selezione oculata del formato dell’etichetta.

Il costo dell’etichetta

La spesa da affrontare per una fornitura di etichette è direttamente proporzionale alla loro dimensione.

Se ti occorre un’etichetta in materiale ordinario come la carta, il calcolo su una grande scala di acquisto può rientrare in margini ragionevoli.

Esistono dei materiali nobili con un costo al m2 elevato per cui anche pochi millimetri di differenza delle dimensioni incidono notevolmente sul prezzo finale.

In questo caso è opportuno dimensionare l’etichetta con misure strettamente necessarie a realizzare un layout di stampa nitido e ordinato, cercando di limitare il più possibile le zone vuote e non stampate.

Il costo di stampa dell’etichetta

Al crescere delle dimensioni dell’etichetta aumentano i costi di stampa sia se si stampa a trasferimento termico che con una stampante di etichette a colori.

Utilizzando la tecnologia a trasferimento termico, il nastro inchiostrato (ribbon) scorre parallelamente al rotolo di etichette ma viene utilizzato solo nei punti in cui è presente la grafica.

Il resto del ribbon è un vuoto a perdere.

Quindi ridurre le dimensioni dell’etichetta significa anche risparmiare sul ribbon di stampa.

ribbon save

Pochissimi modelli di stampanti hanno il meccanismo “Ribbon Save” che blocca lo scorrimento del nastro inchiostrante nei tratti vuoti di grafica, ottimizzando così i costi.

Si pensi ad esempio ai prodotti preconfezionati: le etichette hanno una zona prestampata a colori, mentre i dati variabili come ingredienti, lotto e scadenza spesso vengono stampati a trasferimento termico sull’altra metà dell’etichetta.

In questo caso la funzione “Ribbon Save” apporta un abbattimento incisivo del costo di stampa .

Utilizzando la stampa a colori, un’etichetta di dimensioni esuberanti potrebbe risultare dispersiva e richiedere l’aggiunta nella grafica di cornici riempitive o aree colorate che consumano inchiostro.

L’applicazione dell’etichetta

Se le etichette vengono applicate a mano, il processo sarà più agevole e preciso con etichette di piccole dimensioni.

Diversamente, un’etichetta estesa può sviluppare in fase di applicazione disallineamenti, bolle d’aria, grinze e pieghe.

Una grinza presente sull’etichetta, oltre ad essere antiestetica, potrebbe essere l’origine di una lacerazione o di un distaccamento con una conseguente perdita di dati stampati.

Un’etichettatrice semiautomatica o automatica è una soluzione che velocizza e perfeziona il processo di applicazione.

In base alla superficie di destinazione troverai modelli di etichettatrici per applicazioni piane o cilindriche, da selezionare con cura in base alle dimensioni minime e massime di tutte le etichette che dovrai applicare.

Quando è necessaria un’etichetta piccola?

In molteplici applicazioni la superficie disponibile è ridotta o irregolare e un’etichetta di formato minimo è una scelta obbligata:

  • Etichette per laboratori di analisi
  • Etichette per circuiti elettronici
  • Etichette di identificazione dei cespiti
  • Etichette per prodotti alimentari e cosmetici in piccole grammature

ATTENZIONE: LE DIMENSIONI DI UN’ETICHETTA PICCOLA POTREBBERO NON RISPETTARE I PARAMETRI MINIMI DELLA TUA STAMPANTE DI ETICHETTE

Quando è necessaria un’etichetta grande?

In alcuni casi un’etichetta di grandi dimensioni è l’unica soluzione efficiente. Vediamo alcuni esempi:

  • Etichette per scaffalature di magazzini dove vengono stampati codici a barre da scansionare a grande distanza
  • Etichette per segnaletica e avvisi di sicurezza che devono risaltare in evidenza
  • Etichette per spedizioni
  • Etichette per prodotti alimentari con testi che devono rispettare le indicazioni della normativa sulla dimensione minima dei caratteri
  • Etichette avvolgenti anti-scollamento per alimenti o prodotti conservati in frigorifero

Conclusioni

La stampa in autonomia di etichette in bobina apporta numerosi vantaggi: velocità, flessibilità, efficienza operativa.

Se il tuo volume di stampa è elevato, qualsiasi elemento che possa apportare una riduzione dei costi è un mattoncino del tuo business.

Contattaci per una consulenza commisurata alle tue esigenze di stampa

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COME UTILIZZARE TERMINALI PORTATILI CON LETTORE BARCODE IN DANEA EASYFATT

Danea EasyFatt nella versione Enterprise consente di gestire le attività di magazzino con i terminali portatili dotati di lettore di codice a barre.


La prima e fondamentale considerazione da sottolineare sull’utilizzo di un palmare con Danea è che non è possibile utilizzarlo in tempo reale, cioè non si è connessi direttamente con il database di Danea.

I terminali lavorano in modalità stand-alone, cioè trasmettono i dati in modalità asincrona.

Quindi si inseriscono prima i dati sul palmare, poi si trasferiscono ad un PC in modalità wifi o con cavo e successivamente possono essere importati in Danea.

COME FUNZIONA DANEA CON I TERMINALI PORTATILI

Solitamente i terminali memorizzano i dati creando uno o più file di testo che possono essere a spaziatura fissa oppure a campi delimitati.

Danea permette di gestire i campi relativi al codice a barre del prodotto e alla sua quantità.

ATTIVARE L’UTILIZZO DI TERMINALI PORTATILI IN DANEA

Per utilizzare un terminale portatile con Danea EasyFatt, il primo passo è abilitare l’utilizzo di terminali barcode nella scheda “Opzioni” di Easyfatt e specificare il formato del file da importare.

ATTIVARE L’UTILIZZO DI TERMINALI PORTATILI IN DANEA EASYFATT

SPECIFICHE TECNICHE SUL FORMATO DEL FILE E DEL TRACCIATO

Danea specifica le caratteristiche che deve avere il tracciato del file per essere correttamente importato.

Il formato viene costruito tramite una sequenza di caratteri (stringa) che identificano il tipo dati da importare.

I caratteri utilizzati nella stringa del formato hanno il seguente significato:

  • A: codice prodotto
  • Q: quantità (nel formato a spaziatura fissa identifica solo la parte intera del valore)
  • q: quantità decimale (valido solo per formato a spaziatura fissa)
  • L: codice lotto o seriale
  • S: data di scadenza del lotto, che può essere espressa in uno qualsiasi di questi formati:
     31/1/2023
     2023/1/31
     2023-1-31
     31-1-2023
     31012023
     20230131
    310123
  • X: valore da ignorare

Oltre alla stringa del formato, è necessario specificare se il formato è a “spaziatura fissa” o   a “campi delimitati”:

Spaziatura fissa

La posizione (colonna) di ogni carattere specifica il significato del carattere stesso. Il formato AAAAQQQqq, ad esempio, specifica che i primi quattro caratteri saranno il codice del prodotto, i successivi tre caratteri la quantità intera e poi i successivi due la quantità decimale.

Esempio 1 – formato AAAAQQQqq

  • Cod. prodotto 0001, quantità 32:
    000103200
  • Cod. prodotto AB, quantità 145,67:
    AB  14567
  • Cod. prodotto ABCD, quantità 143:
    ABCD14300

Esempio 2 – formato AAAALLLLSSSSSSSSQQQ

  • Cod. prodotto A002, lotto 2012, scadenza 30/08/2022, quantità 13:
    A002201230082022013

Campi delimitati

I campi sono identificati dal carattere A per il codice articolo e Q per la quantità (che può essere indifferentemente intera o anche con decimali).

Il carattere tra A e Q è il “delimitatore” dei campi.

I delimitatori più comuni sono il punto e virgola oppure la virgola, ma si può usare qualsiasi altro carattere.

Specificare il carattere § per indicare la separazione con tabulazione (TAB).

Se il separatore dei campi è la virgola, le quantità dovranno usare il punto come separatore dei decimali.

Esempio 1 – formato A;Q

  • Cod. prodotto 0001, quantità 32:
    0001;32
  • Cod. prodotto AB, quantità 145,67:
    AB;145,67
  • Cod. prodotto ABCD, quantità 143:
    ABCD;143

Esempio 2 – formato Q§A

  • Cod. prodotto 0001, quantità 32:
    32       0001
  • Cod. prodotto AB, quantità 145,67:
    145,67   AB
  • Cod. prodotto ABCD, quantità 143:
    143      ABCD

Esempio 3 – formato Q/A/L/S

  • Cod. prodotto A002, lotto 2012, scadenza 30/08/2022, quantità 13,4:
    13,4/A002/2012/30-8-2022
     

Importare il file scaricato dal terminale

Una volta generato il file con il palmare devi scaricarlo sul PC e importalo successivamente in Danea.

L’importazione è possibile nella finestra di creazione dei documenti, premendo il pulsante Cod. a barre, quindi facendo clic su Importa da terminale portatile, oppure nella finestra di carico/scarico magazzino facendo clic su Importa da terminale portatile.

QUALE PALMARE UTILIZZARE PER DANEA EASYFATT?

Come puoi dedurre dalla spiegazione sopra esposta acquistare un palmare senza preoccuparsi del software equivale ad acquistare un PC senza programmi!!!

Il palmare deve avere un software che:

  • ti consenta di eseguire l’inventario e le operazioni di magazzino in linea con le tue esigenze
  • ti permetta di scambiare i dati con Danea EasyFatt secondo un tracciato record (struttura del file) così come indicato nelle specifiche di Danea

In parole più semplici, il palmare deve avere un software che sia in grado di comunicare con Danea EasyFatt.

Queste sono 2 condizioni indispensabili e primarie per lavorare con un terminale portatile.

Oltre alla valutazione del software sul palmare, ci sono alcuni requisiti che devi analizzare per scegliere il terminale giusto:

  • tipo di connettività: devi lavorare solo sotto copertura wi-fi o ti occorre anche una scheda SIM? Oppure ti è sufficiente trasmette i dati al PC tramite cavo?
  • fattore di forma: esistono terminali che hanno un fattore di forma simile a quello di uno smartphone rinforzato e modelli più robusti, per ambienti impegnativi, dotati di tastiera fisica e impugnatura e di una serie di accessori per il trasporto e il montaggio sul veicolo
  • memoria: hai bisogno di importare l’anagrafica dei tuoi prodotti sul palmare o ti è sufficiente leggere il codice e digitare la quantità dei prodotti?
  • durata della batteria
  • eventuali accessori per il trasporto e il montaggio come custodie, cinghie, caricabatteria singoli o multipli per alloggiare e ricaricare il terminale, impugnatura con il manico utile per letture intensive

CONCLUSIONI

Utilizzare un terminale portatile con Danea EasyFatt ti consente di lavorare in completa mobilità, in modo indipendente dal PC dove è installato Danea.

Se devi fare un inventario, oppure gestire arrivi merci o scarichi in totale libertà un palmare è la soluzione ideale.

Per scegliere correttamente e valutare gli aspetti tecnici che potrebbero sfuggirti devi parlare con una persona esperta che sappia consigliarti e indirizzarti verso la scelta giusta

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Ing. Cristina Urbisaglia

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AC Sistemi ==> Stampa del codice a barre ==> Lettura del codice a barre ==> Marcatori per data lotto e dati variabili ==> Etichette ==> e tanto altro


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RIBBON PER IL TRASFERIMENTO TERMICO: COME RISOVERE I PROBLEMI PIU’ FREQUENTI

In questo articolo ti aiutiamo a identificare e risolvere i problemi di stampa generati dai nastri a trasferimento termico (ribbon).

ribbon per stampanti di etichette

Nella stampa a trasferimento termico il ribbon è il nastro inchiostrato, composto da un film sottile, che durante il processo di stampa viene trasferito sull’etichetta tramite il riscaldamento della testina.

I problemi generati dai ribbon possono essere causati da una o più componenti:

  • l’hardware (la stampante)
  • i materiali di consumo (etichette e nastri a trasferimento termico)
  • impostazione del driver e/o software di stampa

Quando si riscontra un problema il metodo per risolverlo è attraverso la diagnostica di ogni elemento che può produrlo, con un processo di esclusione delle possibili cause.

Il presupposto di un’analisi metodica è partire da una stampante perfettamente pulita, con particolare attenzione alla testina e al rullo siliconato.

I produttori consigliano di pulire la stampante regolarmente, ad ogni cambio del rotolo di etichette per garantire una stampa nitida e uniforme.

Analizziamo di seguito le più comuni problematiche riscontrate durante la stampa a trasferimento termico e gli elementi che devi verificare per rimuoverle

GRINZE SUL NASTRO A TRASFERIMENTO TERMICO

Se verifichi che il ribbon presenta delle grinze e degli arricciamenti puoi procedere con le seguenti verifiche

grinze sul nastro di stampa a trasferimento termico

> La pressione della testina di stampa potrebbe non essere uniforme, e quindi è troppo alta o troppo bassa. Prova a regolare la pressione tramite le opportune manopole di regolazione

>Il nastro viene alimentato con velocità NON uniforme e quindi si svolge o riavvolge formando pieghe con verso diagonale

>La tensione di riavvolgimento e/o svolgimento del nastro potrebbe essere troppo elevata

>La larghezza del ribbon NON è commisurata alla larghezza dell’etichetta: il ribbon deve essere poco più largo dell’etichette

Approfondimento: pressione della testina di stampa

Se la testina di stampa esercita più pressione su un lato, il nastro migrerà verso il lato con pressione più bassa, con inevitabile formazione di grinze.

Un altro problema che potresti riscontrare se la pressione della testina di stampa non è uniforme è che la stampa su un lato dell’etichetta sarà nitida e con il giusto contrasto, mentre dove si ha meno pressione otterrai una stampa più chiara o sbiadita.

Per regolare la pressione della testina di stampa è necessario consultare il manuale tecnico della tua stampante

ROTTURA DEL RIBBON DURANTE LA STAMPA

>L’impostazione del valore di temperatura/calore della testina di stampa potrebbe essere troppo elevata

>La pressione della testina di stampa è troppo alta o il materiale dell’etichetta è troppo spesso.

>La tensione di riavvolgimento e/o svolgimento del nastro potrebbe essere troppo alta

come regolare la pressione della testina di stampa

IL RIBBON SI ATTACCA ALL’ ETICHETTA

In questo caso verifica i seguenti fattori:

>L’impostazione di temperatura/calore della testina è troppo elevata

>La pressione della testina di stampa potrebbe essere troppo alta

>La velocità di stampa, in riferimento al materiale di consumo che stai utilizzando, è troppo bassa

LA STAMPA È IRREGOLARE E SBIADITA

In questo caso verifica i seguenti elementi:

>La temperatura di stampa è troppo bassa

>La velocità di stampa è troppo elevata

>Il tipo di nastro a trasferimento termico non è idoneo alle etichette che stai stampando

>La testina di stampa potrebbe essere sporca

L’IMMAGINE STAMPATA SI ALLARGA IN ALCUNI PUNTI

Se la stampa presenta delle zone poco definite, con dei contorni espansi e poco nitidi dovresti controllare i seguenti parametri

>La temperatura è troppo alta e il ribbon viene eccessivamente fuso sull’etichetta

>La velocità di stampa è troppo bassa

PRESENZA DI MACCHIE BIANCHE SULL’IMMAGINE STAMPATA

>La testina di stampa potrebbe essere sporca

>Il rullo siliconato è tagliato o danneggiato

LA STAMPANTE NON RILEVA IL NASTRO A TRASFERIMENTO TERMICO

>Il sensore del nastro si è guastato o ha l’impostazione errata

>Il ribbon è terminato

>Il nastro a trasferimento termico non è correttamente caricato nella stampante

Approfondimento

Ogni nastro di stampa, in funzione della composizione, fonde ad una temperatura diversa; quindi, è necessario effettuare delle regolazioni e stampare delle etichette di prova finché non si raggiunge la qualità ottimale.

Le indicazioni generali in funzione della composizione dei nastri di stampa sono:

Nastro cera: velocità media e temperature bassa;
Nastro cera-resina: velocità media-alta, temperature media
Nastro resina: Velocità bassa, temperatura alta.

La combinazione migliore dei valori di temperatura e velocità produce una stampa perfetta in termini di contrasto e definizione.

Ing. Cristina Urbisaglia

📧cristina@acsistemisrl.com

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AC Sistemi ==> Stampa del codice a barre ==> Lettura del codice a barre ==> Marcatori per data lotto e dati variabili ==> Etichette ==> e tanto altro


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INVENTARIO DI MAGAZZINO: COME FARLO CON UN TERMINALE PORTATILE

Il modo in cui viene gestito l’inventario della tua attività ha un impatto decisivo sull’efficienza e la redditività dell’azienda.

Conoscere la giacenza e le movimentazioni dei prodotti nel tuo magazzino ti permetterà di prendere decisioni sulle scorte, su articoli poco richiesti, sui riordini ma anche su furti o merci non conformi e ti aiuterà a fare acquisti commisurati ai dati di vendita.

I conteggi dell’inventario devono essere eseguiti in modo periodico per evitare perdite ed errori dovuti ad una gestione non organizzata.

Il modo più veloce ed efficiente per realizzare l’inventario è utilizzare un terminale per leggere il codice a barre dei prodotti verificandone la giacenza.

Perché conviene utilizzare un terminale per gestire il tuo magazzino?

I vantaggi nell’utilizzo di un palmare sono molteplici, ma sul piano operativo possiamo sintetizzarli in

  • mobilità
  • velocità
  • riduzione drastica degli errori

In altre parole, un terminale portatile ti consente di fare l’inventario nelle diverse zone della tua attività con un unico dispositivo compatto, leggero e con un fattore di forma simile a quello di uno smartphone.

terminale portatile per inventario

Puoi farlo velocemente perché dovrai solamente scansionare il codice a barre dei tuoi prodotti e inserire e/o confermare la quantità che hai in giacenza; quindi, la possibilità di errore viene drasticamente ridotta grazie all’impiego di un lettore ottico.

Questi vantaggi ti permettono di controllare il tuo inventario non solo una volta l’anno, ma è un’operazione che puoi svolgere sistematicamente, garantendo un allineamento reale delle scorte di magazzino

Cosa ti occorre per fare un inventario con un palmare?

Per effettuare un inventario con un palmare hai bisogno di

  • un palmare
  • un programma di inventario residente sul palmare
  • il codice a barre sui tuoi prodotti
  • un software gestionale

Approfondiamo …

Quando si pensa di utilizzare un terminale per beneficiare di un automatismo ricco di vantaggi, la prima intenzione che spesso viene realizzata è l’acquisto di un palmare dotato di lettore ottico.

Bene, questa è forse l’ultima azione che devi fare.

Gli aspetti primari che devono essere valutati sono:

  • il software del quale deve essere dotato il palmare
  • il software residente sul PC che deve acquisire i dati che hai letto con il terminale

IL FLUSSO DEI DATI

Analizziamo le motivazioni per le quali le 4 componenti sopra indicate sono legate fra loro e indispensabili per gestire il tuo inventario con un terminale.

Il flusso operativo di un inventario realizzato con un terminale è il seguente:

  • leggi il codice a barre di ogni prodotto e verifichi le quantità in giacenza associate a quel prodotto.
  • confermi oppure modifichi le quantità

Questa operazione puoi organizzarla per tipologia di prodotto, oppure per zone e ubicazioni o applicando criteri diversi in funzione della tua attività

  • sul palmare puoi creare uno o più file del tuo inventario in funzione del programma residente sul terminale e ovviamente delle tue esigenze logistiche.
  • dopo aver concluso le letture dei prodotti, sul palmare avrai uno o più file che dovrai trasmette al tuo software gestionale per aggiornare le giacenze.

Quindi il palmare è lo strumento attraverso il quale passi i dati dal software residente sul palmare al software residente sul PC, cioè al tuo gestionale aziendale.

SOFTWARE PER IL PALMARE

Acquistare un palmare senza preoccuparsi del software equivale ad acquistare un PC senza programmi!!!

Il palmare deve avere un software che:

  • ti consenta di eseguire l’inventario in linea con le tue esigenze
  • ti permetta di scambiare i dati con il tuo gestionale e quindi in parole più semplici, un software che sia in gradi si comunicare con il tuo gestionale aziendale.

Queste sono 2 condizioni indispensabili e primarie per eseguire un inventario con un terminale portatile.

SOFTWARE GESTIONALE

Per gestire qualsiasi movimentazione con il codice a barre hai bisogno di un software gestionale.

Il software rappresenta il cuore di un qualsiasi sistema di tracciabilità, inventario e gestione del magazzino con il codice a barre.

Il software ti serve per analizzare i dati, archiviarli e aggregarli.

Il codice a barre è un’immagine, formata da una sequenza di barre nere e spazi bianchi che quando la leggi con uno scanner si traduce in una stringa alfanumerica o numerica.

Quindi quando scansioni un codice ottieni una sequenza solo di numeri oppure numeri e lettere senza alcuna informazione.

Tramite il software gestionale puoi associare ad una specifica stringa le caratteristiche del prodotto come descrizione, prezzo, peso, fornitore, etc.…

Ad ogni articolo del tuo magazzino deve corrispondere un codice a barre univoco e quindi una stringa di identificazione unica: il software ti permette di associare una stringa specifica ad un determinato prodotto e a tutti gli attributi del prodotto.

Una volta eseguita l’associazione potrai avere un’analisi completa del singolo prodotto quindi:

tutte le movimentazioni di magazzino in entrata e in uscita, cioè da chi hai comprato quel prodotto, quando lo hai acquistato, a chi lo hai venduto, la quantità in giacenza, il prezzo di acquisto e di vendita, eventuali seriali o anche lotto e scadenza, etc.…

TERMINALE PORTATILE PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

Come ultimo passo puoi scegliere un terminale adeguato alle tue esigenze

Ci sono alcuni requisiti che devi valutare per scegliere il terminale giusto:

  • sistema operativo e software che devi installare sul terminale
  • tipo di connettività: devi lavorare solo sotto copertura wi-fi o ti occorre anche una scheda SIM?
  • fattore di forma: esistono terminali che hanno un fattore di forma simile a quello di uno smartphone rinforzato e modelli più robusti, per ambienti impegnativi, dotati di tastiera fisica e di una serie di accessori per il trasporto e il montaggio sul veicolo
  • memoria: hai bisogno di importare l’anagrafica dei tuoi prodotti sul palmare o ti è sufficiente leggere il codice e digitare la quantità dei prodotti?
  • durata della batteria
  • eventuali accessori per il trasporto e il montaggio come custodie, cinghie, caricabatteria singoli o multipli per alloggiare e ricaricare il terminale, impugnatura con il manico utile per letture intensive

CONCLUSIONI

Utilizzare un terminale per la gestione del tuo magazzino aggiunge un livello di automatismo superiore, ma richiede un’analisi dei requisiti che ti sconsiglio di fare in autonomia.

Ci sono alcuni fattori che la maggior parte delle persone trascurano, ma che invece sono essenziali per un funzionamento veloce ed efficiente

Chiamaci, ti aiutiamo noi

Ing. Cristina Urbisaglia

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COME SCEGLIERE UN MARCATORE AUTOMATICO A GETTO D’INCHIOSTRO

I marcatori a getto d’inchiostro sono diffusamente utilizzati per stampare dati variabili direttamente su confezioni e prodotti: data di scadenza, lotto di produzione, codice a barre, codici 2D, testi e loghi

Con un marcatore a getto d’inchiostro è possibile stampare praticamente su qualsiasi superficie combinando la giusta macchina di codifica con l’idonea tipologia di inchiostro.

I marcatori automatici stampano i dati sui prodotti mentre questi scorrono lungo una linea di produzione o un nastro trasportatore senza la necessità di alcun intervento da parte dell’operatore.

L’avanzamento tecnologico consente l’integrazione di un sistema di stampa di piccole dimensioni per marcare qualsiasi tipologia di superficie sia porosa che non porosa e la disponibilità di una gamma completa di inchiostri per soddisfare la maggior parte delle esigenze applicative.

In questo articolo approfondiamo quali sono le domande principali sulle quali dovresti soffermarti per determinare i tuoi requisiti di stampa.

marcatore automatico a getto d'inchiostro come sceglierlo

Quali aspetti è necessario considerare per la scelta di un marcatore a getto d’inchiostro?

Un marcatore automatico non è una soluzione plug and play che puoi acquistare on-line, in autonomia: è indispensabile un’accurata analisi delle tue esigenze applicative per selezionare la tecnologia e l’inchiostro adatto alla tua situazione.

A seconda dell’applicazione vengono prodotti sistemi differenti con tecnologia a getto d’inchiostro.

Per selezionare il modello giusto, è necessario soffermarsi su una valutazione preliminare di fattori fondamentali specifici.

Che cosa devi stampare?

Data di scadenza, lotto, codici a barre, codice 2D, loghi e\o testi?

Dimensioni delle informazioni che devono essere stampate

È importante stabilire l’altezza, la larghezza e il numero di righe dell’area di stampa che hai a disposizione.

Materiale della superficie sulla quali devi stampare

Possiamo semplificare le superfici di stampa in substrati assorbenti o porosi, come ad esempio cartone, legno, carta, e materiali non assorbenti o lisci, come plastica, metallo, vetro.

In funzione del materiale sul quale devi stampare e la presenza di eventuali fattori ostili come umidità, condensa, solventi e agenti chimici, agenti atmosferici avversi, polveri, temperature elevate, si sceglie l’inchiostro e la tecnologia più adatta a generare una stampa resistente e leggibile nel tempo.

Volume di stampa

Quanto devi stampare? Marchi lotti da 1.000/2.000 oppure più di 10.000 pezzi alla volta?

Per alti volumi di stampa, sono disponibili marcatori con serbatoi di grande capacità per cui è possibile effettuare il rimbocco dell’inchiostro, durante il funzionamento della macchina.

Se invece gestisci piccoli volumi di stampa un sistema a cartuccia è semplice da implementare, economicamente vantaggioso e ha costi di gestione praticamente inesistenti.

Tipologia, dimensioni e velocità del nastro trasportatore o linea di produzione sulla quale deve essere installato il marcatore

A seconda dei prodotti o degli imballaggi che è necessario marcare ogni minuto, sono disponibili sistemi con velocità standard o ad alta velocità.

Forma dell’oggetto da marcare

Devi marcare su un prodotto con superficie piana oppure irregolare? Il tuo prodotto presenta una concavità che richiede una stampa ad una determinata distanza? Oppure è un sacco o una confezione irregolare?

Caratteristiche ambientali del luogo d’installazione del marcatore

In alcuni settori sono spesso presenti condizioni sfavorevoli in cui le stampanti a getto d’inchiostro sono esposte a polvere, umidità, vibrazioni o forti sbalzi termici.

In questi casi oltre ad una struttura solida, sono necessari tipi di protezione IP specifici o dispositivi di protezione particolari

Modalità di stampa del marcatore

In che modo hai disponibili i dati da stampare? Li devi prendere da un database, da un gestionale oppure sono stringhe come data e lotto che puoi generare stand-alone senza l’utilizzo del PC?

Conclusioni

Scegliere una soluzione di marcatura richiede sempre un’analisi accurata: chiamaci e spiegaci la tua applicazione, sapremo consigliarti il marcatore adatto alla tua applicazione.

Ing. Cristina Urbisaglia

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SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DI STAMPA DELLE STAMPANTI DI ETICHETTE PRIMERA

Le impostazioni corrette del driver e del software della stampante di etichette consentono di ottenere un’immagine stampata nitida e di qualità professionale.

Al contempo ci sono alcuni accorgimenti nella creazione della grafica della tua etichetta che migliorano la risoluzione e l’accuratezza della stampa.

In questo articolo ti diamo alcuni suggerimenti per migliorare la qualità di stampa quando progetti una grafica per le stampanti Primera (LX600-LX610-LX900-LX910-LX2000)

DIMENSIONE E FORMA DELL’IMMAGINE

La dimensione della tua grafica deve corrispondere alla dimensione dell’etichetta sulla quale stamperai la tua immagine.

Quindi attenzione se progetti la tua grafica in pixel, alla fine del tuo lavoro dovrai normalizzare la grafica sempre alle dimensioni reali dell’etichetta.

come ottenere una buona qualità di stampa con le stampanti Primera

RISOLUZIONE DELL’IMMAGINE

La risoluzione è misurata in punti per pollice o dpi.

I 300 dpi sono sufficienti per ottenere una buona qualità di stampa della maggior parte delle immagini. Un’immagine a 72 dpi sarà perfettamente visualizzata sullo schermo del tuo PC ma NON verrà stampata bene.

Attenzione che la grafica e i loghi scaricati dal Web sono in genere a 72 dpi

Tieni presente che le impostazioni della qualità di stampa che configuri nel driver della stampante non avranno alcun effetto sul miglioramento di un’immagine sorgente a bassa risoluzione.

Non è possibile aggiungere risoluzione a un’immagine attraverso i software BarTender, NiceLabel o nel driver della stampante.

Quindi le immagini per essere nitide e precise devono essere a 300 dpi.

D’altronde, risoluzioni superiori a 300 dpi non produrranno una migliore qualità di stampa ma potrebbero richiedere più RAM per la stampa e spazio su disco rigido.

FORMATO DEL FILE

Solitamente la grafica viene realizzata attraverso programmi professionali come Adobe Illustrator, CorelDraw.

Puoi stampare direttamente da questi programmi, ma se invece utilizzi BarTender o NiceLabel per stampare i dati variabili devi importare la tua grafica all’interno di questi programmi.

Per importare una grafica in BarTender o NiceLabel puoi utilizzare i formati JPG, TIF o BMP

IMPOSTAZIONI DEL COLORE

Le stampanti Primera utilizzano inchiostri CMY o CMYK, quindi nella progettazione dell’etichetta è consigliabile utilizzare lo spazio colore idoneo.

Nel software che utilizzi per realizzare la grafica imposta la modalità colore su CMYK.

CMYK sta per ciano (azzurro), magenta (rosso chiaro o rosa), giallo e K = nero

Nella maggior parte dei casi, l’impostazione CMYK produrrà la riproduzione più accurata dei colori dell’immagine sullo schermo.

Tuttavia, se CMYK non produce la corrispondenza cromatica desiderata, prova a modificare l’immagine sorgente in RGB e quindi esporta nuovamente l’immagine in uno dei formati sopra menzionati.

TESTI E DATI VARIABILI

Per ottenere la migliore qualità di stampa del testo, specialmente se di piccole dimensioni, devi creare il testo e gli altri dati variabili direttamente nel software BarTender o NiceLabel.

In sostanza, crei le immagini e gli elementi grafici con il software di grafica professionale, tralasciando gli elementi di testo, che potrai generare direttamente nel programma della stampante di etichette.

Questa procedura ti consentirà anche di modificare più facilmente il testo senza dover rielaborare l’immagine sul tuo software di progettazione grafica o ricorrere al tuo designer.

etichette come creare la grafica perfetta

STAMPA DI CODICI A BARRE

Per ottenere un codice a barre perfettamente leggibile da qualsiasi lettore non puoi gestire il codice a barre come un’immagine.

Il codice a barre affinché sia strutturalmente corretto deve essere creato da un generatore di codice a barre.

Quindi come per il testo, il codice a barre lo devi creare all’interno di NiceLabel o BarTender

In definitiva la procedura corretta è la seguente:

  • esporta la parte grafica della tua etichetta come JPG, BMP o TIF a 300 dpi.
  • importa l’immagine in BarTender o NiceLabel.
  • utilizza la funzione “aggiungi codice a barre” integrata in BarTender o NiceLabel per aggiungere il tuo codice a barre.

CONCLUSIONI

L’etichetta rappresenta il cuore e l’anima del tuo prodotto e ha un impatto immediato sull’attenzione del consumatore.

Se stampi in autonomia dedica tempo alla comprensione di tutti i fattori tecnici che contribuiscono a generare un’etichetta di qualità professionale.

Ing. Cristina Urbisaglia

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STAMPANTE HONEYWELL PM45: COME RISOLVERE I PROBLEMI DI STAMPA COMUNI

In questo articolo approfondiamo come risolvere i più frequenti problemi di stampa della stampante Honeywell PM45.

stampante di etichette honeywell pm45 come risolvere i comuni problemi di stampa

La PM45 viene prodotta in molteplici configurazioni, con opzioni e accessori che possono essere installati in funzione delle specifiche esigenze.

Per un corretto funzionamento qualsiasi opzione di configurazione deve essere correttamente impostata nel driver della stampante e/o nel software attraverso il quale si generano le stampe.

La stampante PM45può stampare in modalità termica diretta oppure a trasferimento termico, attraverso il ribbon.  

Il nastro a trasferimento termico spesso è la causa di errori o di una scarsa qualità di stampa.

STAMPA CON POCO CONTRASTO

Quando la stampa appare chiara e con scarso contrasto puoi procedere con i seguenti controlli

Assicurati che le impostazioni sul driver/software siano appropriate al materiale di consumo che stai utilizzando

Controlla la temperatura di stampa. Se l’immagine stampata è chiara incrementa la temperatura

Aumenta la pressione della testina

Assicurati che la testina di stampa non sia guasta e in caso procedi alla sostituzione

L’ETICHETTA HA POCO CONTRASTO SOLO IN ALCUNI PUNTI

Se sull’etichetta ci sono solo alcuni punti in cui la stampa è troppo chiara o assente procedi, in ordine, con le seguenti verifiche.

Assicurati che non ci siano impurità e sporcizia depositate sul materiale di consumo o all’interno della PM45. Pulisci i supporti e l’interno della stampante, testina e rullo siliconato.

Assicurati che il ribbon che stai utilizzando sia compatibile con il materiale delle etichette.

La temperatura di stampa potrebbe essere troppo bassa in riferimento al materiale che stai stampando: aumenta il contrasto

In linea generale considera che:

I NASTRI CERA sono indicati per la stampa su un’etichetta in carta a trasferimento termico.

I NASTRI CERA – RESINA producono un’immagine più duratura su carta liscia o etichette patinate con superfici semi-lucide o lucide.

I NASTRI IN RESINA sono formulati per la stampa su etichette in materiale sintetico come il poliestere, il polipropilene e il vinile.

La perfetta aderenza dell’inchiostro sulla superficie dell’etichetta dipende dalla tipologia di ribbon che stai utilizzando e dalla corretta impostazione dei parametri di stampa

LA STAMPA E TROPPO SCURA E SONO PRESENTI DELLE SBAVATURE

In questo caso devi procedere con i seguenti controlli

Assicurati che le impostazioni sul driver/software siano appropriate al materiale di consumo che stai utilizzando.

Controlla la temperatura di stampa. Se l’immagine stampata è troppo scura e perde di nitidezza a causa di un eccesso di calore diminuisci la temperatura

La pressione della testina potrebbe essere eccessiva. Diminuisci la pressione


Approfondimento: impostazione dei valori di temperatura e velocità nella stampa a trasferimento termico

Nelle stampanti a trasferimento termico è necessario impostare il corretto valore di temperatura e velocità per ottenere una stampa nitida e accurata.

Se la temperatura è troppo alta il ribbon viene riscaldato troppo e crea un’immagine con sbavature e macchie.

Se la temperatura è troppo bassa il ribbon non viene scaldato a sufficienza e la stampa risulterà chiara e sbiadita.

Le indicazioni generali in funzione della formulazione dei nastri di stampa sono:

Nastro cera: velocità media e temperature bassa
Nastro cera-resina: velocità media-alta, temperature media
Nastro resina: Velocità bassa, temperatura alta


LA STAMPA PRESENTA POCO CONTRASO SOLAMENTE SU UN LATO DELL’ETICHETTA

Regola la pressione della testina di stampa

LA STAMPA PRESENTA DELLE LINEE VERTICALI BIANCHE

In questo caso verifica che:

  • la testina non sia sporca. Procedi, a stampante spenta, alla pulizia della testina
  • la testina non abbia dot guasti. In questo caso devi sostituire la testina di stampa

LA STAMPA APPARE COMPRESSA

In tale occorrenza la velocità di stampa potrebbe essere troppo elevata.

  • Diminuisci la velocità e verifica la stampa.
  • Verifica, inoltre, la pressione della testina di stampa.

NELLA MODALITA’ A TRASFERIMENTO TERMICO VIENE STAMPATA UN’ETICHETTA BIANCA

Molto probabilmente il ribbon è stato caricato nel verso sbagliato.

Verifica che la parte inchiostrata del ribbon sia a contatto con l’etichetta

IL RIBBON SI ROMPE DURANTE LA STAMPA

Controlla che le impostazioni di stampa sul driver/software siano appropriate al materiale che stai stampando.

Temperature troppo elevate potrebbero fondere fino alla rottura il ribbon.

Controlla che il ribbon sia correttamente alloggiato all’interno della PM45

Ing. Cristina Urbisaglia

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Pazzi per l'identificazione!!!