Come configurare la rete WIFI sul Datalogic Memor X3

Per configurare la rete WIFI su un Datalogic Memor, bisogna utilizzare un’applicazione specifica per la gestione della radio  chiamata SCU (Summit Client Utility).

Per accedere alla SCU possiamo utilizzare 2 metodi:

1-  Start > Programs > Summit > SCU  MEMOR -SCU

oppure

2- dal Pannello di controllo, eseguire un doppio clic sull’icona WIFI per aprire l’utility SCU

scu-memor wifi

A questo punto si apre la maschera di gestione della connessione WIFI divisa in 4 sotto-maschere: MAIN, PROFILE STAUTUS DIAGS, GLOBAL

SCU UTILITY

3- Andiamo sotto la maschera Profile e creiamo un nuovo profilo. Se il terminale è sotto copertura premere il tasto SCAN per individuare la rete

In questa maschera possiamo settare tutti parametri della rete WIFI.

4- Selezionare l’SSID tra quelli visualizzati nella schermata SCAN

PARAMETRI WIFI MEMOR

SCAN - MEMOR

5- Premere il pulsante Configure per procedere con la creazione del nuovo profilo e immettere le chiavi di rete

6- Seguire la procedura guidata per settare le chiavi di sicurezza della rete

7- Terminato l’inserimento dei parametri premere il tasto COMMIT per salvare le impostazioni effettuate

MEMOR CHIAVI SICUREZZA

8- Ritornare alla schermata Main (Principale) e selezionare il profilo appena creato

9- Nella schermata Status verificare le informazioni di connessione del terminale alla rete

Ing. Cristina Urbisaglia

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Come resettare il Datalogic Memor X3

Come sostituire il rullo siliconato (Platen Roller) in una stampante Intermec PM4i

In questo articolo mostriamo quali sono le operazioni da effettuare per sostituire il rullo siliconato su una stampante Intermec PM4i.

L’operazione non è complessa, è fondamentale seguire tutte le fasi nell’ordine corretto con due utensili facilmente reperibili dal ferramenta

Che cosa serve:

  • Rullo siliconato ( Platen Roller )

rullo siliconato PM4i

2 – Chiave a brucola esagonale

chiave a brucola

3 – Chiave a brucola a stella

3 – Chiave a brucola a stella

Per eseguire la sostituzione del rullo siliconato procedere con i seguenti passi:

  1. Smontare lo sportello in plastica nero posizionato sulla parte anteriore della stampante ( A )
  2. Rimuovere il fermo in plastica grigio dei rulli siliconati (B )

sportello PM4i3. Svitare i bulloni sia dello sportello che del telaio

bulloni pm4i

bulloni telaio PM4i

4 – Scollegare il cavo del display dalla scheda madre.

cavo diplay PM4i

5 – Smontare il motore dei rulli siliconati

motore rulli siliconati PM4i

6 – Rimuovere le cinghie collegate tra il motore e le ghiere dentate dei rulli

7 – Con la chiave a brucola esagonale svitare il fermo delle ghiere dentate

ghiere dentate PM4i

8-  Rimuovere le ghiere dentate

ghiere dentate PM4i rimozione

9- a questo punto i rulli siliconati sono liberi e potete estrarli

rimozione rulli siliconati PM4i

10- Sostituire i  rulli siliconati e rimontare il tutto avendo cura di seguire tutte le fasi in senso inverso dal numero 9 al numero 1.

Andrea Capponi


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Quale è la differenza fra un lettore di codice a barre 1D e un lettore 2D?

Quando si deve acquistare un lettore è fondamentale sapere quali tipi di codici a barre si dovranno scansionare.

Esistono migliaia di famiglie differenti di codici, ma tutti rientrano in 2 macro categorie: codici a barre lineari o 1D e codici bidimensionali o 2D.

Sempre più frequentemente le aziende stampano sulle etichette sia i codici 1D che 2D, per soddisfare gli standard di etichettatura di settori specifici oppure per motivi commerciali.

Quale è la differenza fra codici 1D e 2D?

I codici a barre (1D) rappresentano i dati attraverso una sequenza di linee e spazi bianchi, possono codificare stringhe numeriche, alfanumeriche e simboli con un numero di caratteri limitato (dipende dalla specifica famiglia). Più si aggiungono caratteri da codificare tanto più il codice è lungo.

1D-barcode-vs-2D-barcodes

Codici molto lunghi possono essere difficili da scansionare da alcuni modelli di lettori barcode perché l’ampiezza del raggio non riesce ad attraversare tutta la lunghezza del codice

I codici a barre 1D più utilizzati sono: Codice 128, Codice 39, EAN 13, EAN 8, Ean 128, Interleaved 2 di 5, GS1, Codice Farmaceutico, UPC; Codice 32

codice a barre mela

I codici bidimensionali (2D) possono avere uno schema formato da quadrati, punti, esagoni e altri modelli geometrici. Pur mantenendo una dimensione contenuta, i codici 2D possono codificare molti più dati dei codici 1D, fino a migliaia di caratteri. I codici bidimensionali possono presentare numeri, stringhe di caratteri, indirizzi web, immagini, testi.

I codici 2D più utilizzati sono il codice QR (spesso usato per pubblicità e biglietti da visita) e il Data Matrix, usato per identificare elementi molto piccoli come i componenti elettronici o farmaci

soluzioni_per_l_identificazione_automatica

A livello operativo la differenza critica tra i due tipi di codici è nel tipo di lettore richiesto per eseguire la scansione.

I codici lineari possono essere letti con uno scanner laser o linear imager tradizionale.

I codici a barre 2D devono essere letti utilizzando uno scanner dotato di gruppo ottico area imager o basato su fotocamera.

TI OCCORRE UN LETTORE 1D O 2D? CONTATTACI

Quale tipo di lettore utilizzare per la propria applicazione?

Un lettore 2D può leggere sia codici monodimensionali che bidimensionali, diversamente un lettore 1D può acquisire solamente codici 1D.

Sebbene un lettore 2D può decodificare qualsiasi famiglia di codice è comunque opportuno selezionare il lettore in base alle specifiche esigenze di lettura.

Non c’è nessun motivo per acquistare un lettore 2D se dobbiamo leggere solamente codici a barre 1D.

Voyager 1400 lettore barc

Fare un acquisto oggi che tenga conto di eventuali esigenze future non certe ed imminenti è certamente un investimento rischioso considerato il veloce progredire della tecnologia e dei costi ad essa legati.

Ing. Cristina Urbisaglia

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Lettori di codici a barre Zebra: infografica

6 domande fondamentali per la scelta del lettore di codice a barre

Lettori di codici a barre per le edicole: scegliere quello giusto!!!

Sempre più edicole stanno sperimentando una gestione automatizzata per l’identificazione automatica del codice delle riviste e dei giornali attraverso l’utilizzo di un software e di un lettore di codice a barre

Per effettuare un acquisto corretto del lettore è fondamentale accertarsi che il lettore possa essere opportunamente configurato per la lettura dei codici a barre di riviste e giornali.

Il codice che identifica i giornali è l’EAN 13 con ADD ON di 5, quindi il lettore dovrà leggere con un’unica scansione le 13 cifre + le 5 cifre rappresentate dal codice a barre

EAN13 + ADD ON 5
EAN13 + ADD ON 5

Non tutti i lettori possono essere configurati per la lettura dell’ADD ON o Supplementi di 5 cifre.

In aggiunta anche la capacità di poter effettuare configurazioni avanzate varia in funzione della marca e del modello del lettore.

L’abilitazione dell’ADD ON e la conseguente codifica può essere:

  • OBBLIGATORIA, ovvero il lettore trasmette la lettura solo se i codici si presentano nella forma EAN13 + ADD 5
  • OPZIONALE, cioè se leggo un codice con l’ADD ON il lettore trasmette un codice di 13+5 cifre, altrimenti se scansiono solo un EAN13 il lettore trasmette solamente le 13 cifre lette.

GIORNALI E CODICE A BARRE

Oltre alle 2 configurazioni principali di abilitazione obbligatoria o opzionale dell’ADD ON, i lettori possono avere altri parametri di impostazione che rendono l’operazione di lettura più efficiente nell’operatività quotidiana

Livello di decodifica: alcuni lettori possono essere configurati secondo vari livelli di decodifica, da meno aggressivo a più aggressivo. Ci sono diversi fattori che incidono sulla selezione di un livello di decodifica idoneo: codici macchiati, stampati male, danneggiati, parzialmente coperti e con barre/spazi non uniformi rendono il processo di lettura difficoltoso e spesso per decodificare un codice bisogna premere più volte il grilletto.

Un lettore dotato di un algoritmo di  configurazioni avanzata riesce a decodificare anche i codici meno leggibili

Add-On timer: questa opzione specifica il tempo in cui il lettore dovrà cercare l’Add-On quando la configurazione di ADD-ON OPZIONALI è abilitata.

Quale è il vantaggio di questa configurazione?

Supponiamo di avere un’edicola in cui vengono venduti sia giornali e riviste che altri prodotti tipo materiale di cancelleria, pile, acqua, etc. In questo caso non è possibile configurare il lettore per la sola lettura dei codici dei giornali, perché il lettore deve poter decodificare sia l’EAN13+ 5 dei giornali, che l’EAN 13 di altri prodotti privi di ADD ON. Quindi si dovrà impostare una configurazione con ADD ON non obbligatorio.

Però nella frettolosa operatività quotidiana può accadere che puntando il lettore sul codice del giornale il raggio non attraversi tutto il codice a barre composto da 18 cifre ma solo una parte (ad esempio 13 cifre): in questo caso il programma di gestione dell’edicola potrebbe andare in errore perché il lettore non è riuscito a decodificare correttamente. Impostando opportunamente il timer dell’ADD ON, si stabilisce un tempo in cui il lettore dovrà cercare l’ADD ON prima di trasmettere il dato.

Molti giornali e riviste sono dotate di gadget ed il confezionamento con pellicola o busta trasparente può compromettere la scansione del codice a barre: in questo caso la selezione del gruppo ottico del lettore può fare la differenza!!!

Scegliere un lettore di una buona marca che abbia la capacità di poter essere configurato in base alle proprie esigenze operative vi farà risparmiare tempo e renderà il flusso operativo veloce e privo di errori

 Ing. Cristina Urbisaglia

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Lettori di codici a barre e palmari per il magazzino: quanto devono essere robusti?

I lettori di codice a barre e i terminali portatili, tra le diverse caratteristiche tecniche, hanno la specifica relativa alla robustezza.

Per i dispositivi che vengono utilizzati in ambienti impegnativi come nei magazzini, nel settore dei trasporti, della logistica o della produzione il grado di robustezza è un fattore fondamentale per la durata del dispositivo.

palmari rugged

Cosa significa “robusto” quando si tratta di computer portatili o lettori di codici a barre?

Quanto è robusto un dispositivo può essere determinato attraverso una serie di specifiche tecniche, tra cui la tolleranza di temperatura del dispositivo, il suo valore IP, la resistenza alle cadute o ai colpi

Nei datasheet tecnici dei lettori di codice a barre o dei terminali troviamo una sezione dove vengono specificati i dati ambientali del dispositivo:

  • temperatura di esercizio
  • resistenza alle cadute
  • resistenza agli urti
  • umidità
  • protezione ambientale (IP)
  • protezione ESD

Grado di protezione IP

Il grado di protezione ambientale nei datasheet è indicato dal parametro IP (Ingress Protection) e indica la resistenza del dispositivo alla polvere e ai liquidi.

Se si opera in ambienti sporchi, polverosi o in applicazioni esterne, il fattore IP è un parametro da tenere in considerazione per ridurre i costi di manutenzione del dispositivo.

L’ IP è espresso da un numero a due cifre (ad esempio IP65, IP42, IP30): la prima cifra si riferisce alla protezione dalla polvere mentre la seconda cifra indica la protezione dall’acqua secondo la seguente classificazione: 

Prima cifra -protezione contro la penetrazione di corpi solidi

0: Nessuna protezione

1: protetto contro corpi solidi superiori a 50 mm di diametro

2: protetto contro corpi solidi superiori a 12,5 mm di diametro

3: protetto contro corpi solidi superiori a 2,5 mm di diametro

4: protetto contro corpi solidi superiori a 1 mm di diametro

5: protetto contro le polveri

6: totalmente protetto contro le polveri

 intermec_cn51

Seconda cifra -protezione contro la penetrazione di liquidi

 0: Nessuna protezione

1: protetto contro le cadute verticali di gocce d’acqua

2: protetto contro le cadute di gocce d’acqua o pioggia inclinate rispetto alla verticale

3: protetto contro gli spruzzi d’acqua

4: protetto contro gli spruzzi d’acqua da tutte le direzioni

5: protetto contro i getti d’acqua

6: protetto contro i getti d’acqua potenti

7: protetto contro gli effetti delle immersioni temporanee (1 metro per 30 minuti)

8: protetto contro gli effetti delle immersioni profonde e sotto pressione

Perché il fattore IP è importante?

Acquistare un dispositivo con l’IP appropriato alla specifica condiziona operativa è una scelta saggia per garantire un lungo ciclo di vita al proprio strumento di lavoro. Più il dispositivo è robusto e minore sarà il numero di guasti che si verificano durante l’utilizzo e quindi il costo totale di proprietà del dispositivo si ridurrà.

Questo non significa che dobbiamo acquistare un lettore o un terminale con IP68: se un dispositivo viene utilizzato in un ambiente chiuso e non è soggetto a condizioni climatiche avverse o imprevedibili la protezione dall’acqua a livello 7 o 6 è sovradimensionata ed inutile.

Ad esempio se consideriamo i fattori ambientali di un lettore di classe industriale come il Granit dell’Honeywell, vediamo che ha un IP65, quindi una protezione totale dalle polveri e dalle particelle solide e un’ottima protezione dai liquidi (getti d’acqua). Inoltre è progettato per resistere a 5.000 colpi da 1 m e a 50 cadute su cemento da 2 m. È un lettore ingegnerizzato per gli ambienti più ostili e condizioni operative impegnative.

lettore wireless industriale
Honeywell Granit

Diversamente un lettore progettato per ambienti office o punti vendita, come il Voyager 1400 sempre dell’Honeywell è caratterizzato da un IP42, quindi è un lettore solido ideale per la maggior parte delle situazioni di lettura ordinarie

Non tutte le applicazioni richiedono una protezione totale da acqua e polvere!!!

Voyager 1400 lettore barc

Ci sono altre caratteristiche che influenzano la robustezza e la durata.

In un terminale, ad esempio, le tastiere dovrebbero essere completamente sigillate contro danni causati da polvere e liquidi.

I display, punto vulnerabile di qualsiasi palmare, devono essere abbastanza robusti per resistere alle cadute e ai graffi.

Anche i cavi e le porte I/O rappresentano un punto debole soggetto a guasti.

Inoltre lavorare con un dispositivo al di fuori del range di temperatura indicata nelle specifiche tecniche può causare danni o malfunzionamenti

Il palmare della Zebra TC55 è realizzato con criteri di robustezza elevati perché pensato per lavoratori che operano in mobilità. Le specifiche di caduta e la classe di protezione IP67, oltre allo schermo in Corning Gorilla Glass 2, assicurano un funzionamento affidabile anche in caso di cadute ed esposizione a liquidi, e garantiscono una durata media di vita di tre anni.

Zebra TC55

L’IP67 ci indica che il TC55 è totalmente a prova di polvere e resistente all’ immersione in acqua per almeno 30 minuti, alla profondità di 1 metro

Sempre della Zebra l’MC9200 è un terminale progettato per ambienti estremamente impegnativi: ha una struttura ultra-rinforzata con IP64 per il telaio dell’unità, del display e della tastiera e ha prestazioni affidabili nonostante condizioni avverse come le cadute su cemento, temperature estremamente calde o fredde, polvere e spruzzi d’acqua

terminale zebra mc9200

Un terminale più leggero, ma ugualmente resistente a diverse sollecitazioni ambientali, ideale per la gestione del magazzino, dell’inventario, e la tracciabilità delle risorse è l’MC3200, che presenta un IP54 con test di tenuta, caduta e rotolamento che garantiscono un funzionamento affidabile anche in caso di cadute su cemento, temperature estreme, versamenti di liquidi.

L’IP54 indica che il terminale è protetto in maniera limitata dalla polvere e dall’acqua ma non dovrebbe mai essere immerso totalmente.

Lo standard militare MIL-STD-810G

Nelle situazioni in cui la robustezza è un fattore primario è opportuno scegliere dispositivi che presentino caratteristiche ambientali conformi allo standard militare MIL-STD-810G come il CK75 dell’Honeywell

Se un dispositivo è conforme a MIL-STD 810G  significa che è stato testato e certificato secondo lo standard definito dal Dipartimento della Difesa dell’esercito degli Stati Uniti

honeywell intermec palmare

Lo standard è costituito da 24 test ambientali atti a dimostrare che il dispositivo sopravvivrà a varie condizioni avverse. Questi test spaziano dalla temperatura all’umidità, dalla vibrazione all’immersione, dal rumore acustico all’impatto da arma da fuoco, alla radiazione solare , ecc. Quanti più metodi vengono superati tanto più il dispositivo è robusto.

L’utilizzo di materiali di qualità industriale assicurano resistenza e cicli di lavoro durevoli anche nelle condizioni più estreme

Ad esempio il CK75  è in grado di resistere a cadute da 2,4 m su cemento, a 2000 urti da 1 m ed è classificato IP67 per la protezione dalla pioggia e dalla polvere.

Conclusione

Prima di effettuare un acquisto è opportuno determinare i requisiti della vostra applicazione. Utilizzare le informazioni sulle specifiche ambientali per identificare un dispositivo con il giusto livello di robustezza è una regola di buon senso che si dovrebbe seguire per effettuare la selezione di uno strumento di lavoro adeguato

Ing. Cristina Urbisaglia

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Ti occorre una stampante di etichette industriale se…

Le stampanti di etichette industriali sono progettate per elevati volumi di stampa e costruite per resistere agli urti, alla polvere, all’umidità e agli ambienti difficili.

Utilizzare una stampante desktop in un ambiente esigente come una logistica, un magazzino o la produzione può comportare un’usura eccessiva e un degrado veloce delle prestazioni della stampante.

Una stampante di etichette industriale, tecnologicamente avanzata, costruita con criteri di robustezza e protezione elevati, è la soluzione più idonea per gli ambienti più esigenti.

Intermec PM43 stampante di etichette industriale

I vantaggi offerti dall’investimento di una stampante di classe industriale sono molteplici:

AFFIDABILITÀ‘ E ROBUSTEZZA

Le stampanti industriali sono progettate per elevati volumi di stampa e per ambienti difficili.

Sono dotate di una struttura in metallo robusta per consentire un’operatività prolungata nel tempo e offrono velocità di stampa molto elevate.

La maggior parte dei modelli ha un pannello di controllo con schermo LCD per consentire una immediata configurazione dei parametri senza l’uso del PC.

L’interfaccia utente con display minimizza la formazione del personale che utilizza la stampante perché offre procedure guidate per la configurazione e dà la possibilità di comprendere immediatamente l’eventuale stato di errore perché le notifiche vengono visualizzate sullo schermo.

Stampanti con cicli di lavoro di 8 ore o più devono avere una struttura meccanica solida capace di garantire un’operatività affidabile e prolungata nel tempo.

I componenti robusti, i telai in acciaio, rendono queste macchine adatte ad ambienti impegnativi: sono macchine progettate per durare e per resistere!!!

Industrial-Zebra-printer-105sl-plus-thermal-barcode-label-printer-can-keep-working-24-hours-ribbon-printer

ECCELLENTE QUALITÀ’ DI STAMPA

Le stampanti industriali possono stampare in alta qualità: sono disponibili con risoluzioni da 203 dpi fino a 600 dpi per la stampa di etichette molto piccole come quelle utilizzate nel settore elettronico, chimico e cosmetico.

La qualità e la scelta praticamente infinita di supporti disponibili (da carte specializzate a materiali sintetici altamente performanti in condizioni di temperatura estreme) garantiscono una stampa indelebile e resistente anche per applicazioni critiche dove la qualità e la durata della stampa è un requisito essenziale


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Stampanti industriali di etichette a confronto

ELEVATO VOLUME DI STAMPA

Le stampanti industriali sono progettate per volumi di stampa elevati.

Settori come quello automobilistico o farmaceutico utilizzano le stampanti a ciclo continuo, ogni minuto di ogni giorno. Il processo di etichettatura deve essere un’attività veloce: le stampanti industriali rappresentano una soluzione affidabile per tutti quegli ambienti dove non esiste un tempo di inattività. Velocità maggiori di 300 mm/sec assicurano un processo di stampa rapido e affidabile

MAGGIORE AUTONOMIA DI STAMPA

La capacità di alloggiare ribbon da 450 mt o da 600 mt e rotoli di etichette di ampio diametro limita il fermo macchina per la sostituzione dei supporti.

Ad esempio per stampare un’etichetta con formato 100×100 con una stampante desktop che utilizza nastri a trasferimento termico da 74 mt, ogni 700 etichette si dovrà sostituire il ribbon. Questo significa che per stampare ad esempio 10.000 etichette si dovrà fermare la stampante per ben 14 volte. Con una stampante industriale per stampare 10.000 etichette con un nastro da 450 mt saranno sufficienti poco più di 2 ribbon.

Analogo discorso per le etichette confezionate in rotolo: le stampanti industriali, a parità di formato di etichette, alloggiano rotoli con capienza doppia

ZT230 stampante di etichette

DIVERSE OPZIONI DI CONFIGURAZIONE DISPONIBILI

La disponibilità di diverse opzioni di connessione e di molteplici accessori come spellicolatore, taglierina, dispensatore, ribbon save, modulo RFID permette di configurare la stampante in funzione delle specifiche esigenze presenti ma anche future

 CONSIGLIO

È importante verificare che gli accessori disponibili possano essere installati dall’utente in un momento successivo all’acquisto. Un’architettura aperta, aggiornabile e modulare è un investimento che consente di stare al passo con la tecnologia.

Funzionalità aggiuntive come la connettività remota, la connessione Wi-Fi, il servizio di visibilità operativa basata su cloud e un’ampia gamma di applicazioni e utility consentono di soddisfare qualsiasi occorrenza operativa

FACILITA’ DI MANUTENZIONE

Il caricamento dei supporti come nastri di stampa ed etichette è facilmente accessibile dagli operatori garantendo una semplificazione operativa.

I costruttori più importanti come Zebra, Intermec, Toshiba, Datamax danno la possibilità di sostituire la testina di stampa e il rullo siliconato in tempi rapidi direttamente sulla postazione di utilizzo: in questo modo si evita di interrompere il funzionamento della stampante.

GESTIONE REMOTA DEL PARCO STAMPANTI

La gestione da remoto di un parco stampanti vasto oppure dislocato in sedi differenti aiuta certamente a ridurre i costi.

Cruscotti configurabili che rendono noto lo stato di ogni dispositivo semplificano la manutenzione e la supervisione.

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Come configurare le stampanti di etichette Intermec PM43, PM43C e PM23

Le stampanti industriali Intermec della serie PM, possono essere configurate in diversi modi.

È possibile utilizzare uno dei seguenti metodi, in funzione del modello della stampante per impostare, configurare, modificare i parametri della stampante:

  • pagina web della stampante, se la stampante è dotata di scheda di rete
  • Menu principale accessibile dal pannello di controllo delle stampanti con dotate di schermo LCD
  • PrintSet 5, il tool software di configurazione dell’Intermec
  •  Comandi di programmazione

Intermec PM43 e pm 23 stampanti di etichette industriale

Esistono cinque menu principali di configurazione della stampante, all’interno dei quali possiamo impostare i valori relativi a:

  • Comunicazioni
  • Stampa
  • Impostazioni di sistema
  • Connessioni di rete
  • Avvisi/Allarmi

SE DEVI CONFIGURARE ALCUNI PARAMETRI E NON LI TROVI ALL’INTERNO DEI MENU’ PRINCIPALI, CHIAMACI, TI AIUTIAMO NOI!

Configurazione della stampante dal Menù Principale

Se si dispone di una stampante dotata di schermo LCD full touch, è possibile visualizzare e/o modificare la configurazione premendo il pulsante” Impostazioni” dal menu principale

1 Premere il pulsante Menu principale.

2 Dal Menu principale, premere il pulsante Impostazioni.

3 Quando viene visualizzato il menu Impostazioni, selezionare i parametri che si desidera configurare o modificare

4 Salvare le modifiche quando richiesto

pannello controllo stampanti Intermec

Configurazione della stampante attraverso la sua pagina WEB

Se il modello della stampante è dotato di scheda di rete o WIFI è possibile configurare la stampante anche attraverso la sua pagina WEB.

Dopo aver collegato la stampante alla rete e ottenuto il suo indirizzo IP:

1 Aprire il browser sul PC

2 Nella barra degli indirizzi digitare l’indirizzo IP della stampante e premere Enter. A questo punto verrà visualizzata la pagina web della stampante

pagina web stampante Intermec
pagina web stampante Intermec

3 Premere Login per visualizzare la pagina di accesso.

4 Digitare Username e Password. I valori di default sono: Username = itadmin, Password = pass

5 Premere “Configure” per visualizzare la pagina di configurazione

Per impostare i diversi parametri, selezionare l’elemento corrispondente sul riquadro di navigazione

6 Dopo aver settato i parametri ai valori desiderati premere Save per salvare i cambiamenti effettuati

Configurazione delle stampanti Intermec con PrintSet

Printset è un software gratuito che consente di configurare e modificare in modo immediato e semplice i parametri della stampante. PrintSet mette a disposizione anche diverse procedure guidate che guidano gli utenti meno esperti nella configurazione dei parametri più comuni

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Come configurare una stampante Intermec in modo semplice e veloce

Codici a barre creativi: perché utilizzarli!!!

Siamo abituati a vedere codici a barre ovunque.

Li vediamo non solo sui prodotti in vendita al supermercato e nei negozi, ma anche sui computer, sulle stampanti e qualsiasi attrezzatura tecnologica che troviamo nelle aziende e nelle nostre case, all’interno di qualsiasi capo di abbigliamento nell’etichetta di composizione dell’indumento, sulle bottiglie di vino e su qualsiasi altra bevanda.

codice a barre creativo

I codici a barre sono praticamente ovunque e su qualsiasi oggetto: sono indispensabili per la tracciabilità e la rintracciabilità ma sono noiosi e anonimi!!!

Allora perché non dargli anche un connotato estetico oltre che funzionale?

Un codice a barre artistico e originale dona alla confezione un’immagine unica, personalizzata, mantenendo l’aspetto funzionale legato alla tracciabilità del prodotto.

Un codice creativo deve essere però realizzato rispettando lo standard della famiglia di codice utilizzato, in altre parole deve essere creato in modo che sia scansionabile da qualsiasi lettore di codice a barre.

Un codice a barre creativo e personalizzato rende la confezione attraente e comunicativa.

Bisogna però porre un’attenzione particolare alla qualità del codice stampato

Infatti la stampa dei codici a barre sulle confezioni o sulle etichette dei prodotti richiede la generazione di un codice a barre di qualità eccelsa.

A prescindere dal tipo di stampa che si utilizzerà è necessario il rispetto di determinati parametri specifici del codice utilizzato: struttura del simbolo e dei dati, larghezza ed altezza del codice, quiet zone, fattore d’ingrandimento.

È necessario quindi generare un file vettoriale del codice a barre utilizzabile per la successiva creazione grafica senza perdita di qualità e conforme agli standard internazionali.

Pubblicità-Barcode

Successivamente si procede all’ideazione ed elaborazione grafica per la stampa.

Come ultimo passo la qualità del codice deve essere certificata da un”verificatore” di codice a barre.

Il verificatore ci assicurerà che la qualità del codice stampata sarà leggibile da qualsiasi lettore

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Intermec PC23, PC43, PM23, PM43 : come collegare le stampanti ad una rete Ethernet

Per utilizzare le stampanti di etichette Intermec della serie PC e PM come stampanti di rete è necessario impostare l’indirizzo IP della stampante

La stampante di default è impostata per recuperare automaticamente l’indirizzo IP dalla rete (DHCP).

Una volta impostato l’indirizzo IP le stampanti possono essere accessibili anche via web tramite http://xxx.xxx.xxx.xxx (indirizzo IP della stampante).

Vediamo in pochi semplici passaggi come procedere per collegare una stampante Intermec alla rete Ethernet, distinguendo tra una configurazione di rete in DHCP o indirizzo IP statico.

Intermec PM43 stampante di etichette industriale

Collegamento alla rete Ethernet in DHCP

  • Spegnere la stampante.
  • Collegare il cavo di rete alla porta Ethernet sul retro della stampante Accendere la stampante.
  • La stampante prende dinamicamente l’indirizzo IP dal server DHCP.
  • Nelle stampanti con pannello di controllo LCD L’indirizzo IP dovrebbe essere visualizzato nell’angolo inferiore sinistro dello schermo.
  • Nei modelli con interfaccia utente ad icone per recuperare l’indirizzo IP della stampante si deve utilizzare il software gratuito dell’Intermec “PrintSet “.
  • In alternativa possiamo stampare l’etichetta di configurazione della stampante tenendo premuto il tasto FEED dopo il riavvio della stampante.  Attenzione: mantenere premuto il tasto FEED finché non viene stampata l’etichetta di configurazione

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Stampanti di etichette: vantaggi nell’utilizzo della tecnologia a trasferimento termico

Configurazione con IP statico

Se la stampante non utilizza un server DHCP per assegnare automaticamente indirizzi IP ai dispositivi della rete, è necessario impostare manualmente un indirizzo statico.

  • Nelle stampanti dotate di pannello di controllo con display LCD, dal menu principale selezionare ‘Impostazioni’> ‘Comunicazioni’> ‘Ethernet’> ‘IPv4 o IPv6’ e impostare l’indirizzo IP statico.
  • Nelle stampanti con interfaccia utente ad icone, configurare le impostazioni della rete Ethernet tramite il tool “PrintSet“.

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Come eseguire il RESET delle stampanti di etichette Intermec PM43 e PM23

Le stampanti di etichette industriali di fascia media Intermec PM43 e PM43c, la versione più compatta ideale per spazi ristretti e la versione da 2 pollici PM23 offrono un’implementazione immediata e rapida, grazie ai diversi strumenti di configurazione disponibili.

In questo articolo vediamo come effettuare il reset delle stampanti sia nei modelli a icone che nei modelli dotati di pannello di controllo touchscreen frontale.

Intermec PM43 stampante di etichette industriale

ESECUZIONE DEL RESET NEI MODELLI CON INTERFACCIA UTENTE A ICONE

Nei modelli senza pannello di controllo frontale il “FACTORY DEFAULT” deve essere eseguito con i seguenti passaggi:

  1. spegnere la stampante e attendere 30 secondi
  2. aprire il coperchio e ruotare la leva di blocco della testina di stampa per sollevare la testina
  3. mentre si tiene premuto il pulsante blu “Feed / Pausa”, riaccendere la stampante
  4. quando tutte le icone si sono spente rilasciare il pulsante “Feed / Pausa”
  5. attendere 30 secondi e ruotare la leva della testina per abbassare la testina di stampa
  6. chiudere il coperchio

intermec pm43 con interfaccia ad icone
intermec pm43 con interfaccia ad icone

ESECUZIONE DEL RESET NEI MODELLI DOTATE DI PANNELLO DI CONTROLLO

Esistono due modi per ripristinare le impostazioni predefinite di fabbrica nelle stampanti che dispongono del pannello frontale LCD

RESET PARTENDO DA STAMPANTE SPENTA

  1. sollevare il coperchio della stampante e ruotare la leva di blocco della testina di stampa per alzare la testina
  2. tenendo premuto il pulsante blu “Feed / Pausa” riaccendere la stampante
  3. continuare a tenere premuto il pulsante ‘Feed / Pausa’ finché sul display LCD non viene visualizzato il menu “Ripristina predefiniti”
  4. utilizzando il pannello di controllo frontale della stampante selezionare solo le impostazioni che devono essere ripristinate. Solitamente tutte e tre le categorie dovrebbero essere ripristinate, ma notare che le impostazioni di rete immesse manualmente verranno perse se è selezionata la categoria “Impostazioni di rete”.
  5. una volta selezionate le categorie su cui effettuare il reset, premere la freccia “Continua” (destra) sullo schermo
  6. quando richiesto, confermare il ripristino e il riavvio della stampante
  7. la stampante inizia a riavviarsi.
  8. Appen la stampante si riavvia ruotare la leva della testina di stampa per abbassare la testina
  9. Chiudere il coperchio
  10. Una volta che la stampante ha completato l’avvio, utilizzare il pannello LCD per impostare i valori richiesti dalla procedura guidata

RESET UTILIZZANDO IL PANNELLO DI CONTROLLO DELLA STAMPANTE

pm43 con pannello di controllo LCD
pm43 con pannello di controllo LCD

  1. utilizzando i comandi del pannello anteriore, andare alla sezione ‘Menu’> ‘Strumenti’> ‘Ripristina predefiniti’
  2. selezionare solo le categorie di impostazioni che devono essere ripristinate
  3. una volta selezionate le categorie da resettare, premere la freccia “Continua” (destra) sullo schermo
  4. quando richiesto, confermare il ripristino e il riavvio della stampante
  5. la stampante inizia la procedura di riavvio
  6. quando la stampante si riavvia, ruotare la leva della testina di stampa per abbassare la testina.
  7. chiudere il coperchio della stampante
  8. una volta che la stampante ha completato l’avvio procedere con l’impostazione dei valori richiesti dalla procedura guidata

 Ing. Cristina Urbisaglia

Tel. 06.51848187

Se hai domande scrivimi una mail

cristina@acsistemisrl.com

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