In questo articolo analizziamo quali sono i parametri principali da valutare nella scelta di una stampante di etichette a trasferimento termico.
I brand specializzati nel settore come Honeywell, Zebra, Toshiba, TSC, Godex hanno un’offerta molto ampia di modelli offrendo soluzioni di stampa idonee per qualsiasi settore dal retail all’industria, dalla sanità alla produzione, dalla logistica ai trasporti.
PER STAMPARE UN’ ETICHETTA LEGGIBILE E DUREVOLE NEL TEMPO LA TECNOLOGIA DI STAMPA MIGLIORE E’ IL TRASFERIMENTO TERMICO
I parametri essenziali per una corretta valutazione della stampante di etichette più idonea alle tue esigenze sono :
Tipologia di stampante desktop, semi-industriale, industriale, portatile
Tecnologia di stampa: termica diretta o trasferimento termico
Volume di stampa
Larghezza di stampa
Risoluzione
Interfaccia di connessione
Ambiente operativo
Accessori come riavvolgitore, spellicolatore, taglierina
Analizziamoli nel dettaglio
Tipologia di stampante: stampante fissa o mobile
ZEBRA ZD421T stampante portatile
Tecnologia di stampa: termica diretta o trasferimento termico?
Nella stampa termica diretta si stampa direttamente sull’etichetta o sul cartellino che quindi deve essere rigorosamente termico, mentre la stampa a trasferimento termico utilizza un nastro inchiostrato, chiamato anche ribbon o foil, per trasferire il colore sulla stampa.
In questo secondo caso l’etichetta può essere in carta ma anche in materiale sintetico come il poliestere, il polipropilene, il PVC, il TNT etc.
Le etichette stampate a trasferimento termico sono più durevoli e resistenti a fattori aggressivi.
Larghezza di stampa
Le stampanti a trasferimento termico si caratterizzano per la larghezza di stampa in funzione della testina termica che può essere da 2,4,5,6,8 pollici (da 56mm a 216 mm).
Conoscere la larghezza del supporto che si dovrà stampare è un parametro fondamentale anche perché questo incide in modo sostanziale sul prezzo
Risoluzione di stampa
Definire la dimensione dei caratteri, dei codici a barre e delle immagini è un requisito essenziale per valutare la risoluzione di stampa.
Range di risoluzione: da 203 dpi (8 punti/mm) a 600 dpi (23,5 punti/mm)
La risoluzione della testina di stampa ha un impatto decisivo sul prezzo della stampante
Volume di stampa
Considerando come unità di misura un’ etichetta con dimensione di 100X100 mm, in funzione alla quantità di etichette prodotte al giorno possiamo classificare le stampanti in tre tipologie
stampanti desktop :ideali per bassi volumi di stampa, massimo 700/800 etichette al giorno e velocità medio/bassa, classica stampante da ufficio non idonea per ambienti ostili.
stampante desktop
stampanti mid-range: da 800 a 2000 etichette al giorno, per medi volumi di stampa e buona velocità di stampa, le parti meccaniche e gli involucri sono robusti, ingegnerizzati per industria leggera e le attività commerciali con ritmi non estremi.
stampanti mid-range
stampanti industriali: prodotte per grandi volumi di stampa, oltre 2000 etichette al giorno (anche a ciclo continuo), eccezionale qualità di stampa, elevata velocità, robustezza garantiscono un’affidabilità senza confronti anche nelle applicazioni più impegnative e negli ambienti più ostili.
Interfaccia di connessione
La stampante può essere inserita in un network con interfaccia Ethernet o scheda Wifi, collegata direttamente ad un PC tramite le porta USB, RS232 o LPT1.
Oppure potreste avere necessità di una stampante portatile per le applicazioni all’esterno con interfaccia Bluetooth o WIFI.
Ambiente
E’ fondamentale conoscere la temperatura di esercizio in cui abitualmente lavora la stampante e se verrà utilizzata in un ambiente ostile per la presenza di polveri, umidità, etc
Ci sono modelli più robusti e idonei per gli ambienti più esposti a fattori aggressivi.
Se utilizzi una stampante desktop in un magazzino umido e polveroso, ti assicuro che quella stampante avrà un ciclo di vita molto breve e tenderà a malfunzionamenti improvvisi.
Gli accessori
E’ molto importante definire come le etichette\cartellini verranno usate. Gli accessori come lo spellicolatore, la taglierina, il riavvolgitore possono fare la differenza e non tutti i modelli sono dotati degli accessori necessari alle vostre esigenze di etichettatura
Il magazzino è il cuore del vostro business.
È il punto nevralgico attraverso il quale ogni cosa deve transitare: materie prime e prodotti finiti, pallet e colli in un centro di distribuzione, una moltitudine di prodotti diversi nel settore retail.
Nei mercati attuali è necessario considerare un fattore fondamentale, strettamente collegato a una più efficiente gestione del magazzino: LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE.
Che cosa si aspettano i vostri clienti dalle attività di magazzino e della supply chain? Un’esecuzione accurata, puntuale e impeccabile. Sempre. L’efficienza del servizio offerto è il valore aggiunto che fa la differenza!!!
Sicuramente l’integrazione di tecnologie mobili, wireless e di acquisizione automatica dei dati contribuisce a rendere efficienti e veloci I processi di gestione del magazzino.
La scansione di codici a barre, sia 1D che 2D, permette di verificare velocemente che gli articoli corretti siano stati caricati, prelevati, imballati e spediti.
Codice 2D
La tecnologia RFID garantisce la tracciabilità automatica di materiali e risorse, senza che sia necessario l’intervento umano.
Sostituire le complesse e lunghe procedure cartacee con processi automatici di identificazione e tracciabilità significa fornire un servizio veloce, efficiente e con una drastica riduzione dell’errore.
Un’inventario aggiornato in tempo reale è il cuore del magazzino.
La visibilità dei dati di inventario garantisce una serie di importanti vantaggi:
inserimento di dati più accurati nei sistemi WMS
riduzione dei problemi di esaurimento delle scorte;
riduzione dei livelli di inventario;
riduzione dei costi di gestione dell’inventario;
riduzione dei requisiti di spazio dell’inventario.
Quali sono i dispositivi giusti nella gestione del magazzino? La robustezza e affidabilità sono requisiti fondamentali.
I dispositivi appositamente ingegnerizzati per l’automazione del magazzino sono innumerevoli con caratteristiche adatte a coprire qualsiasi tipo di esigenza….sintetizziamo con una breve galleria fotografica l’ampia offerta dei costruttori
Gli smartphone e i tablet attuali sono dotati di fotocamere digitali ad alta risoluzione e costo relativamente basso e sempre più frequentemente vengono utilizzati per la scansione e la decodifica di codici a barre, ma hanno delle limitazioni che li rendono inadatti per molte applicazioni e soprattutto quando la lettura del codice a barre è parte integrante del ciclo operativo del lavoro
I lettori di codici a barre e le applicazioni di raccolta dati sono una soluzione affidabile e di costo contenuto per tutte quelle aziende che desiderano migliorare l’efficienza, i costi e la possibilità di errore umano.
Analizziamo le principali limitazioni di uno smartphone quando usato per la lettura di un codice a barre
• Scarsa capacità di lettura in condizioni di illuminazione non ottimali
La mancanza di velocità di scansione e la durata limitata della batteria quando lo smartphone è utilizzato per scansioni ripetute e continue
Il design non è sufficientemente robusto e dunque inadatto per le condizioni critiche della maggior parte delle applicazioni di raccolta dati
A tal proposito consiglio di guardare questo video esplicativo di Zebra Technologies, costruttore di terminali, lettori e stampanti che fa vedere come vengono eseguiti i test di robustezza sui suoi dispositivi
Gli smartphone non hanno un’ ergonomica appositamente progettata per un lavoro ripetitivo, i lettori hanno un’impugnatura a pistola che facilita il puntamento del codice. Inoltre il grilletto sul manico agevola la scansione
• Mancanza di opzioni di configurazione per la lettura di codici e per interfacciare la lettura con l’applicazione dell’utente
• Nessuna capacità di scansione a lungo raggio o autorange
• Nessuna funzionalità di scansione omnidirezionale, indispensabile in alcune applicazioni per ottenere il corretto puntamento del codice
Quindi i dispositivi consumer non sono progettati per scansioni ad alta intensità, né sono equipaggiati con una fotocamera che riesca a scansionare codici danneggiati o stampati male .
Diversamente i lettori di codici a barre sono appositamente progettati per scansioni intense ad alta velocità, sono dotati di un algoritmo che permette la ricostruzione di codici a barre danneggiati e sono in grado di decodificare anche in condizioni di scarsa illuminazione.
Se si ha l’esigenza di utilizzare uno smartphone o un tablet non dotato di apposito gruppo ottico di lettura sappiate che esistono dei lettori senza cavo che possiamo collegare Bluetooth al nostro dispositivo, dotando lo smartphone di un lettore ottico aggressivo in grado di leggere e decodificare qualsiasi codice in qualsiasi condizione di illuminazione (a questo link un breve video dei lettori collegabili a smartphone o tablet
La vasta gamma di lettori multiuso offre agli utenti una grande varietà di scelte per le loro attività di raccolta dati.
La domanda più frequente che mi viene rivolta è “quale lettore mi consigli?” Domanda alla quale rispondo a mia volta con una serie di quesiti per identificare il lettore più idoneo ad una specifica esigenza.
Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza tra la gamma di proposte, fermo restando che personalmente preferisco dispositivi di costruttori che hanno fatto la storia del mondo dell’identificazione automatica per una questione di affidabilità, performance, ergonomia, durata.
Sinceramente risparmiare qualche decina di euro per l’acquisto di un lettore di un brand secondario non ne vale proprio la pena: nell’acquisto di un dispositivo che durerà anni è importante valutare la garanzia, l’assistenza, la disponibilità di parti di ricambio, la capacità di decodificare un codice danneggiato o stampato male, eventuali accessori e soprattutto un manuale utente che permetta al lettore di essere configurato secondo le diverse esigenze.
Quindi da dove iniziare per orientarsi nella scelta?
Il primo criterio di scelta è la forma. Principalmente possiamo classificare i lettori in manuali o a presentazione.
Esempi di lettori manuali sono quelli brandeggiabili, con una forma comunemente definiti a “pistola”, vengono impugnati dall’operatore il quale per leggere un codice deve premere un grilletto. Hanno una modalità di scansione a singola linea e sono particolarmente comodi quando si devono leggere codici vicini tra loro o nelle condizioni in cui sia necessario puntare il codice con precisione.
I lettori a presentazione vengono invece poggiati su un banco e si attivano ogni volta che un codice viene presentato davanti al lettore fornendo una griglia di scansione che decodificherà tutti i codici intercettati. Hanno la comodità di lasciare le mani libere dell’operatore come quelli utilizzati solitamente nei supermercati
Un secondo criterio di classificazione del lettore è in base al codice che dovrò leggere, monodimensionale o bidimensionale.
Codice 2D o bidimensionale
Codice 1D o monodimensionale
Un lettore in grado di leggere un codice 2D leggerà sempre anche un codice monodimensionale, diversamente un lettore monodimensionale leggerà sempre e solo un codice 1D, a meno che non sia un modello particolare in cui sia possibile aggiornare il firmware del lettore per abilitare anche la lettura dei codici 2D.
Un altro importante parametro per la scelta del lettore è la robustezza, in base all’ambiente e alle condizioni di utilizzo.
Esistono lettori adatti per il punto cassa, per l’ufficio o per ambienti ostili ed industriali.
Un lettore di classe industriale ha una meccanica collaudata per resistere alle condizioni ambientali più estreme, è protetto da acqua e particelle secondo una classificazione basata sull’IP e resiste a cadute su cemento da 2 mt di altezza. Consiglio comunque sempre di approfondire questi aspetti tecnici sul datasheet del lettore
Connettività: come devo collegare il lettore?
Con quale cavo: usb, seriale o PS2? Oppure mi è più comodo lavorare a distanza con connessione bluetooth? Se lavoro a distanza quale portata radio mi occorre? 10 mt o 30 mt o più?
Quindi un lettore può essere collegato direttamente via cavo ad un PC tramite le porta USB/RS232/PS2 o in alternativa possiamo optare per una soluzione cordless bluetooth o radiofrequenza.
In questo secondo scenario è importante quantificare quanto distante devo lavorare dal PC per scegliere il modello che riesca a coprire la distanza operativa che mi occorre.
Ancora una volta torno a sottolineare l’importanza del brand: un dispositivo di marca garantisce affidabilità e una riduzione delle interferenze con altri dispositivi wireless. Inoltre quando si è fuori copertura immagazzinano i codici letti e li trasmettono successivamente quando si torna in copertura radio.
Questa breve sintesi non esaurisce tutti i criteri di classificazione per la scelta del lettore e se avete la necessità di approfondire ulteriori aspetti potete contattarmi alla mail sotto indicata
NFC , Near Field Communication, letteralmente ” comunicazione in prossimità”, è una tecnologia che fornisce connettività wireless bidirezionale a corto raggio tra dispositivi elettronici.
Le comunicazioni tra dispositivi sono stabilite in modo semplice e non richiedono configurazione da parte dell’utente, come nel caso di altre comunicazioni wireless.
L’NFC consente la comunicazione senza contatto fino a distanze di circa 4 o 5 centimetri. Poiché non sono utilizzati connettori fisici, la connessione è più affidabile e non soffre dei problemi legati al contatto come l’usura, la corrosione e la sporcizia, problematiche spesso riscontrate nei sistemi che utilizzano connettori fisici.
L’NFC opera nella porzione HF dello spettro radio, ad una frequenza di 13,56 MHz. L’NFC è quindi una forma di RFID, ma ha un insieme specifico di norme che regolano il suo funzionamento, l’interfaccia, ecc.
Gli standard NFC determinano non solo l’ambiente operativo senza contatto, ma anche il formato e la velocità di trasferimento dati.
Applicazioni NFC
La tecnologia NFC è l’evoluzione di una combinazione di tecnologie di identificazione e di interconnessione senza contatto, tra cui l’RFID, e permette con estrema facilità di stabilire una connessione tra due dispositivi, su distanze di pochi centimetri.
Semplicemente avvicinando due dispositivi elettronici è possibile stabilire una comunicazione e questo semplifica notevolmente i problemi di identificazione e di sicurezza, il che rende molto più facile lo scambio di informazioni.
In questo modo si prevede che la tecnologia Near Field Communications consentirà di evitare le complesse procedure di configurazione necessarie per alcune connessioni wireless a lungo raggio.
I dispositivi abilitati NFC sono unici in quanto supportano tre modalità di funzionamento: card emulation mode, peer-to-peer, e reader/writer.
La modalità card emulation permette ai dispositivi dotati di NFC di comportarsi come una smart card, consentendo agli utenti di eseguire operazioni quali acquisti, biglietteria e controllo accessi.
In modalità peer-to-peer i dispositivi abilitati NFC con un semplice tocco comunicano tra loro consentendo lo scambio di informazioni e la condivisione di file. Ad esempio gli utenti possono condividere i parametri di configurazione di un collegamento wifi o bluetooth o lo scambio di dati come biglietti da visita virtuali o le foto.
La modalità Reader/Writer consente ai dispositivi NFC di leggere le informazioni memorizzate su tag NFC che possono essere per esempio integrati in manifesti intelligenti e display, fornendo un ottimo strumento di marketing per le aziende
Quindi l’’NFC si presta perfettamente ad una grande varietà di applicazioni: • Smartphone, PDA, PC • Registratori di cassa o attrezzature “point-of-sale” • Tornelli • Distributori automatici • Parchimetri • Bancomat • Porte per garage, cancelli automatici, ecc
Differenze tra NFC e altre tecnologie wireless
L’NFC è una tecnologia che si distingue da altre tecnologie wireless, non solo nella tecnologia, ma anche per le applicazioni previste. • Bluetooth: Sebbene sia Bleutooth che NFC possono essere utilizzati per trasferire i dati, il Bluetooth è stato progettato per trasferire dati su distanze molto maggiori. NFC è stato progettato per essere usato con distanze di pochi centimetri (prossimità) • Wi-Fi / IEEE 802.11: Wi-Fi è stato progettato per le reti locali, e non è una tecnologia peer to peer a corto raggio. • RFID: Sebbene l’RFID sia molto simile all’ NFC per molti aspetti, la tecnologia RFID è molto più ampia.