Quando leggi un codice a barre se l’output non viene visualizzato correttamente sul PC e alcuni caratteri vengono sostituiti con altri, probabilmente non hai impostato correttamente la tastiera del lettore.
Come impostazione predefinita i lettori Opticon utilizzano la tastiera impostata su Stati Uniti e questo comporta una interpretazione differente di alcuni caratteri come #$@[ ]\|’˄{}
Quindi se la nazionalità della tastiera del lettore non è correttamente configurata per il layout del proprio Paese o lingua, nella lettura del codice a barre si può verificare la sostituzione di alcuni simboli.
Per risolvere il problema devi impostare la nazionalità della tastiera su italiana e lo puoi fare leggendo i 3 codici di configurazione scaricabili dal seguente link
In questo articolo vediamo come configurare un palmare Zebra per farlo funzionare come un lettore wireless e quindi inviare il codice a barre letto al nostro PC nel punto in cui è attivo il cursore.
Con questa specifica configurazione il terminale con connessione WIFI utilizzerà l’indirizzo IP per trasferire il dato al PC
La procedura che descriveremo è applicabile ai seguenti terminali Zebra Android
Per abilitare il palmare Zebra alla trasmissione dei codici come un lettore wireless bisogna utilizzare Il plug-in Output IP. Questo è un plug-in di output da utilizzare con il DataWedge del terminale.
L’output IP consente di inviare i dati acquisiti a un indirizzo IP e a una porta specificati utilizzando i protocolli di trasporto TCP o UDP.
Il PC deve essere Windows e bisogna installare il software Zebra IPWedge IPWedge è una piccola app Windows che monitora una porta di rete e riceve i dati scansionati inviati dai dispositivi utilizzando il plug-in di output IP di DataWedge.
Il PC ricevente inserisce i dati come sequenze di tasti nell’applicazione in primo piano o negli Appunti di Windows, essenzialmente utilizzando il dispositivo come uno scanner wireless.
Un’etichetta curata a tutto tondo, dal display frontale fino al più remoto angolo della confezione, è un pregio che affascina i clienti.
I codici a barre creativi sono una fonte innovativa di branding che stupisce e incuriosisce.
Un prodotto che si presenta con un design originale è un invito all’acquisto molto incisivo e investire in un codice a barre artistico può essere un’ottima strategia di marketing.
“Creative Barcode” è una tendenza nata da disegnatori giapponesi e poco frequente nei prodotti dei mercati europei, quindi vale la pena spendere qualche parola per spiegare come realizzare un progetto grafico di fantasia senza danneggiare la funzionalità di un codice a barre.
Standard GS1 per i codici a barre
Le linee guida globali di GS1 per i simboli dei codici a barre forniscono i requisiti minimi di dimensionamento e qualità di stampa.
Gli scanner nei punti vendita sono progettati per la lettura di codici che soddisfano questi standard di conformità e un codice illeggibile comporta l’arresto del flusso di lavoro e il richiamo di un intero lotto di produzione.
Anatomia di un codice a barre lineare
Un codice a barre è una sequenza di strisce bianche e nere con larghezze diverse a cui corrisponde una precisa codifica alfanumerica, scansionabile dal gruppo ottico di un lettore, configurato secondo specifici parametri.
Ai lati del codice c’è una zona di guardia chiamata “Quiet Zone” che deve essere tenuta libera da qualsiasi testo, grafica o bordo dell’etichetta che ostacoli una corretta scansione del codice.
Al di sotto, o a volte al di sopra, del codice a barre deve essere riportata la “lettura in chiaro” che l’operatore può inserire manualmente dalla tastiera qualora il codice a barre risulti danneggiato e non scansionabile.
Errori grafici nella creazione di un codice a barre artistico
Un designer che affronta una sfida del genere deve trovare un compromesso tra la sua fantasia e i criteri di idoneità di un codice a barre.
Ecco una serie di errori fondamentali da evitare:
il ridimensionamento del codice va eseguito mantenendone le proporzioni ed evitando il troncamento in altezza delle barre
è opportuno riportare le cifre in chiaro per non esporre il prodotto a richiami
bisogna sempre conservare la quiet zone integrale e libera
non si possono dividere le barre inserendo alcun segno grafico che interrompa la continuità del codice in orizzontale impedendone la scansione
in caso di colori di stampa differenti dal bianco e nero, seguire le indicazioni della tabella seguente sulla combinazione dei colori che offrono un buon contrasto per il gruppo ottico di un lettore standard
Generatori di codici a barre idonei allo standard GS1
Una stampante di etichette, sia a colori che a trasferimento termico, di una marca accreditata come Epson, Primera, Zebra, Toshiba, viene venduta con un programma grafico in dotazione che consente di generare i codici a barre secondo lo standard GS1.
Stiamo parlando di software autorevoli come NiceLabel, BarTender o ZebraDesigner in cui tuttavia non ci sono molti strumenti per la creazione artistica come in programmi dedicati agli illustratori.
È importante non sottovalutare i problemi di risoluzione di stampa e di perdita di nitidezza qualora il codice a barre dovesse essere importato nel progetto grafico in formato immagine (.Jpg o .Png).
Esistono software che forniscono formati vettoriali del codice a barre (.Eps) e che si possono importare in programmi come Adobe Illustrator, InDesign o Photoshop, che sono gli strumenti di lavoro tipici per la grafica di qualità.
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Quando ti occorre un’etichetta, non è sufficiente prevedere larghezza e altezza ma è necessario far confezionare il rotolo in modo che sia compatibile con tutti i parametri delle macchine di stampa e di gestione di etichette in rotolo che userai.
In una stampante l’alloggiamento della bobina e il meccanismo di trascinamento sono progettati per ospitare rotoli di etichette con ingombri minimi e massimi, che sono specificati nella scheda tecnica del dispositivo.
Le grandezze da tenere in considerazione per stampanti ed etichettatrici sono:
>>> diametro interno della bobina
>>> diametro massimo esterno della bobina
>>> larghezza del rotolo
(larghezza etichetta + margini di siliconata esposta)
>>> altezza dell’etichetta per etichettatrici semiautomatiche
alcuni dispositivi per applicare etichette su bottiglie e barattoli non sono in grado di spellicolare etichette troppo lunghe e non tutti i materiali sono adatti alla spellicolatura
Etichette in rotolo per stampanti
Tutte le stampanti di etichette, sia termiche che a colori, gestiscono le etichette in bobina grazie ai sensori.
Sostanzialmente le etichette di uso comune possono essere:
etichette dai contorni ben distinguibili, sia bianche che colorate
etichette in materiale trasparente dai contorni non distinguibili
moduli continui di vari materiali che non presentano alcun contorno, come un rotolo di carta termica per ricevute oppure un nastro in TNT per etichette abbigliamento
Per queste 3 classi di etichette le stampanti utilizzano sensori differenti, che vanno opportunamente specificati quando si configura il driver della stampante.
Sensori di una stampante di etichette
>>> sensore trasmissivo per etichette con gap
Rileva il gap nel passaggio tra un’etichetta e l’altra, grazie alla trasparenza della siliconata, che trasmette maggiormente il segnale luminoso emesso dal sensore rispetto alla zona in cui è presente l’etichetta.
Le etichette per stampanti termiche e a trasferimento termico vanno confezionate con un gap di circa 3 mm, mentre per le stampanti a colori è preferibile un gap superiore di circa 5 mm.
In tutti i casi è consigliabile consultare la scheda tecnica della stampante dove viene specificata la misura del gap minimo che il sensore è in grado di intercettare
>>> sensore riflessivo per etichette trasparenti
Nelle etichette trasparenti il gap è invisibile e occorre che sul retro della siliconata sia stampato, in corrispondenza del gap, un black mark di colore nero molto intenso, per riflettere il segnale luminoso del sensore della stampante.
Sebbene parecchie stampanti abbiano i sensori mobili, è preferibile stampare il black mark lungo tutta la larghezza della siliconata.
>>> nessun sensore per moduli non pretagliati
Se si utilizzano moduli continui la posizione di inizio stampa è indifferente e la stampante non attiverà i sensori, purché sul driver della stampante sia stato specificato il supporto corretto.
Se si utilizza un modulo continuo e distrattamente si lascia l’impostazione gap o black mark, la stampante srotolerà il supporto alla ricerca di un contorno che non troverà mai.
Configurazione del driver della stampante
Le stampanti di etichette sono versatili perché, a differenza delle stampanti di fogli A4, possono lavorare su una vasta gamma di formati.
Nelle impostazioni del driver non bisogna mai tralasciare di specificare il tipo di sensore in relazione al tipo di supporto, per non mandare in errore la stampante.
Una volta selezionato il sensore è consigliabile procedere con una calibrazione o taratura seguendo le istruzioni specifiche del modello della stampante.
Etichette in rotolo per etichettatrici semiautomatiche
Come detto in precedenza, il rotolo di etichette deve avere delle caratteristiche di ingombro opportune per il proprio modello di etichettatrice.
Un’etichettatrice semiautomatica si avvale di una fotocellula per il rilevamento dell’etichetta e, come per una stampante, il gap o il black mark attivano l’operazione.
Spesso l’acquisto di un’etichettatrice è successivo all’adozione di un tipo di etichetta, oppure ne occorre una in grado di lavorare con vari formati e materiali.
Primera AP360 / AP362
Per esempio, non tutte le etichettatrici sono dotate di una fotocellula a forchetta, che è indispensabile per intercettare le etichette trasparenti.
È sempre opportuno consultare un tecnico esperto che possa coordinare i vari parametri richiesti in un unico dispositivo.
Conclusioni
Per non accorgerti troppo tardi che le etichette ordinate sono incompatibili con i tuoi macchinari, acquista le tue etichette da chi sa cosa ci dovrai fare.
In questo articolo analizziamo come attraverso la calibrazione ed eventualmente la procedura di reset della stampante è possibile risolvere i problemi più frequenti che si presentano come:
spia lampeggiante rossa
salto di una o più etichette durante la stampa
stampa non allineata sull’etichetta
Spiegheremo come eseguire la procedura di calibrazione della stampante e il reset ai valori di default
Prima di ogni azione assicurarsi che
il materiale di consumo, cioè etichette e ribbon (se utilizzato) siano correttamente caricati all’interno della stampante
il driver sia correttamente configurato in funzione del tipo di supporti installati
verificare se è stato selezionato il sensore corretto per il tipo di etichetta utilizzato, cioè:
utilizza il sensore riflessivo per etichette con black mark (riga nera) sul retro.
utilizza il sensore trasmissivo per etichette con gap (spazio tra un’etichetta e l’altra).
PROCEDURA DI CALIBRAZIONE DELLA STAMPANTE ZEBRA GC420
Se la stampante salta alcune etichette oppure genera una stampa non centrata allora è opportuno procedere ad una calibrazione come di seguito illustrato.
Con la stampante accesa e il coperchio superiore chiuso, tenere premuto il pulsante di alimentazione per diversi secondi.
Il LED di stato verde lampeggerà più volte in sequenza.
Rilasciare il pulsante di alimentazione dopo 2 lampeggi veloci in sequenza per eseguire la calibrazione dei supporti
La stampante rileverà e imposterà il tipo e la lunghezza delle etichette, e regolerà i sensori per prestazioni ottimali con i supporti installati
Durante l’esecuzione della procedura di calibrazione la stampante alimenterà alcune etichette.
Alla fine della procedura, premere 1 volta il pulsante feed per verificare che la stampante avanzi esattamente di 1 etichetta
Zebra GC420T
PROCEDURA DI RESET DELLA STAMPANTE ZEBRA GC420
Qualora la stampante continuasse a non funzionare correttamente potrebbe essere risolutivo eseguire un reset ai valori di fabbrica
Con la stampante accesa e il coperchio superiore chiuso, tenere premuto il pulsante di alimentazione per diversi secondi.
Il LED di stato verde lampeggerà più volte in sequenza.
Rilasciare il pulsante di alimentazione dopo 4 lampeggi veloci consecutivi
Il led di stato della stampante lampeggerà rosso e poi verde facendo avanzare 2 etichette
Entrambe le procedure descritte possono essere eseguite sia dal driver della stampante che da Zebra Setup Utilities
A volte le imprese nascono da grandi capitali, altre volte basta una piccola grande idea.
È un mercato che nasce dall’artigianato e che ora si dirama su canali multimediali come TikTok, Instagram, Facebook o Pinterest, a cui i clienti accedono dal telefonino quando ne hanno voglia.
Gli ordini crescono e hai l’esigenza di escogitare un confezionamento professionale, accattivante e veloce?
Acquista una stampante di etichette a trasferimento termico e il gioco è fatto!
Stampanti a trasferimento termico
Con una stampante da 4 pollici puoi stampare etichette larghe oltre 10 cm e alte quanto vuoi, ma esistono anche modelli superiori.
La tecnologia a trasferimento termico è monocromatica, utilizza il calore della testina di stampa per fondere un nastro inchiostrato, detto ribbon, e trasferire il colore sul materiale da stampare.
I ribbon sono disponibili in varie composizioni chimiche, dalla cera alla più resistente resina, con un ampio assortimento di colori, anche metallizzati.
Puoi stampare su una vasta gamma di materiali sia in carta che sintetici e puoi personalizzare:
➡ etichette rettangolari o tonde, bianche o a fondo colorato
➡ etichette trasparenti
➡ cartellini a pendaglio
➡ nastri in raso per fiocchi da regalo
➡ nastri adesivi
Con una sola stampante potrai generare tutto quello che ti occorre per identificare, inventariare, confezionare e spedire il tuo articolo
La rilevante diffusione delle stampanti a trasferimento termico è dovuta a:
basso costo di proprietà
basso costo stampa
facilità di utilizzo
elevata velocità di stampa
qualità di stampa eccellente
scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
libertà di stampare in funzione del fabbisogno
ampia scelta di modelli idonei per qualsiasi esigenza
Che si tratti di gastronomia artigianale, accessori moda, cosmetici o giocattoli, ecco alcune idee per le tue confezioni.
Software grafico facile da impostare
Le stampanti di etichette vengono corredate da un programma semplice e intuitivo per creare il layout di stampa.
Una volta impostate le dimensioni della pagina puoi inserire testi, creare figure, importare immagini e loghi, generare codici a barre con un semplice click sul menù di scelta rapida.
Sul nostro canale YouTube troverai tantissimi tutorial per renderti autonomo in tutto.
Le stampanti a trasferimento termico sono disponibili in diverse configurazioni.
Come scegliere il modello di stampante adatto alle tue esigenze?
Risoluzione di stampa
La caratteristica più importante è la risoluzione di stampa il cui valore minimo è 203 dpi, sufficiente per stampare grafiche semplici come testi. Se invece vuoi stampare una grafica sofisticata con testi ridotti, caratteri corsivi, linee sottili, linee curve, loghi, immagini ti occorre una risoluzione di 300 dpi.
La risoluzione deve essere valutata in base al layout grafico che si desidera ottenere. È inutile e costoso acquistare una stampante con risoluzione più elevata se si deve stampare un’etichetta semplice.
Stampante di etichette desktop o industriale?
Questa scelta dipende dal volume di stampa che ti occorre.
Possiamo classificare le stampanti in 2 macrocategorie: stampanti desktop e stampanti industriali.
Le stampanti desktop sono caratterizzate da un design compatto adatto a postazioni di lavoro con poco spazio a disposizione ed esigenze di stampa contenute, fino a circa 500 etichette al giorno.
Se però devi gestire quotidianamente un volume di stampa maggiore, devi selezionare un modello industriale o semi-industriale, più robusto e con un alloggiamento capiente per i rotoli di etichette.
Conclusioni
Arricchire il tuo Small Business con un confezionamento personalizzato, accattivante, veloce e autoprodotto è un investimento fertile e coerente con la filosofia dell’HOME MADE
Contattaci per trovare insieme a noi la soluzione adatta alle tue esigenze
Se il tuo lettore di codice a barre cordless lampeggia ed emette un segnale acustico, ma non esegue la scansione oppure emette un triplo segnale acustico quando esegue la scansione di un codice a barre o non comunica con la base, per ripristinare un corretto funzionamento puoi eseguire le seguenti procedure
ATTENZIONE
Puoi applicare la procedura di seguito descritta ai seguenti modelli di lettori:
Scarica il documento dal seguente link e scansiona il codice a barre “Unlink Image Scanner“
Poi scansiona il codice a barre “‘Override Locked Imager”
A questo punto posiziona lo scanner nella sua base.
Lo scanner si collegherà nuovamente alla base, attendi che il segnale acustico di avvenuta connessione si interrompa.
Verifica che lo scanner funzioni scansionando un codice a barre nell’applicazione.
Se connesso tramite USB, ricordarti di scansionare il codice di programmazione dell’interfaccia USB appropriato dalla Guida utente del tuo lettore.
SE LO SCANNER CONTINUA A NON FUNZIONARE PROVA A SEGUIRE I SEGUENTI PASSAGGI:
Scollega l’alimentazione e il cavo di connessione base-PC assicurandoti che la luce rossa sulla base sia spenta
Rimuovi la batteria dal lettore di codice a barre per alcuni secondi.
Ricollega il cavo di alimentazione e di connessione alla base (assicurati che la luce rossa sulla base sia accesa), quindi posizionare lo scanner nella base.
Lo scanner si collegherà nuovamente alla base, attendi che il segnale acustico di avvenuta connessione si interrompa
Se connesso tramite USB, ricordarti di scansionare il codice di programmazione dell’interfaccia USB appropriato dalla Guida dell’utente del dispositivo.
Verifica il funzionamento del lettore eseguendo la scansione di un codice a barre.
Se il dispositivo non si connette ancora alla base e non invia dati all’applicazione, prova a eseguire una procedura di “Ripristino alle impostazioni di fabbrica” tramite la lettura dello specifico codice a barre dal manuale utente. Se lo scanner continua a non connettersi alla base, è necessario inviarlo in riparazione.
L’Opticon PX-20 è un lettore di codice a barre piccolo, resistente è affidabile
Grazie alle sue dimensioni ridotte, alla batteria leggera e di lunga durata, puoi portare questo scanner ovunque tu vada e utilizzarlo in qualsiasi applicazione.
È facile e veloce da usare e può arrivare fino a 60 scansioni al secondo grazie alla sua ottica 2D avanzata.
Con la sua connessione Bluetooth 4.0 lo puoi utilizzare per trasferire in tempo reale codici letti a un PC, uno smartphone o un tablet.
Se invece lo utilizzi senza connessione i codici letti vengono memorizzati nel lettore per essere poi trasferiti al PC tramite il cavo USB in dotazione.
In questo articolo vediamo la procedura per salvare i dati letti in un file CSV o TXT quando il lettore viene usato in modalità batch cioè con la funzione di memorizzazione dei codici scansionati.
Affinché il lettore PX20 sia in grado di salvare i codici sul PC è necessario scaricare il driver USB e il programma OPN2001 Companion Application dai seguenti link
Dopo aver eseguito il download dei due file e averli installati sul computer è possibile salvare i codici scansionati e memorizzati nel lettore PX20 tramite il programma OPN2001 Companion Application.
Collegare il lettore al PC tramite il cavo USB in dotazione
Avviare il programma OPN2001 Companion Application
Il programma si presenta con un’unica schermata dalla quale è possibile configurare tutti i parametri di configurazione del file che contiene i codici a barre letti.
Dopo aver selezionato la porta di comunicazione dal menù Serial Port, premi open per aprire la porta
Seleziona la casella Save to file e premi i 3 puntini per scegliere dove salvare il file.
Per leggere i barcode all’interno del programma ti basterà premere il pulsante Get Barcodes: i codici a barre verranno mostrati nella finestra centrale Barcode Data
Nella sezione inferiore puoi selezionare tutte le opzioni che vuoi vedere associate ad ogni codice a barre, come la simbologia del codice a barre, la data e l’ora di scansione.
Puoi anche decidere la formattazione del campo data e ora e il tipo di file che vuoi salvare, TXT oppure CSV
Puoi visualizzare una spiegazione del programma al seguente video
Etichette per prodotti in barattolo: quale è il modo migliore per progettarle e stamparle in autonomia?
Analizziamo in 5 passaggi come creare un’etichette adesiva personalizzata, dall’idea fino all’applicazione sulla tua confezione.
Sono tantissime le imprese agricole che coltivano i loro prodotti a partire dalla terra e a finire sullo scaffale.
Prodotti che l’acquirente riconosce immediatamente nella loro genuinità e qualità.
Sono barattoli di vetro selezionato che racchiudono colori e consistenze antiche, con apposte etichette distinguibili dalle omologhe concorrenti dei prodotti industriali.
Se sei un produttore di una ricetta tipica o di un’eccellenza regionale e desideri difendere la tua artigianalità, il confezionamento giusto è l’unico modo per trasmettere questo valore.
Delegare una tipografia per la stampa delle etichette, in caso di produzioni limitate, potrebbe non essere la scelta ideale , dovendo comunque eseguire in azienda un successivo processo di stampa dei dati variabili come data e lotto.
Certamente in tipografia si possono realizzare finiture come embossing, debossing, serigrafia, stampa a caldo per aggiungere dettagli pregiati sulle etichette, incrementando il prezzo rispetto ad una lavorazione di base.
Questo perché per ogni particolare aggiuntivo va creata una fustella dedicata, il cui costo di impianto viene diluito sul totale solo per una tiratura elevata di etichette.
In questo articolo vi presentiamo delle soluzioni di stampa in azienda per creare etichette dal carattere artigianale e al tempo stesso professionale, con tutti i passaggi per individuare la simbiosi perfetta tra contenitore ed etichetta.
1° Passaggio
Scelta della grafica da stampare in base al budget aziendale
Sembra affrettato parlarne, ma è l’elemento primordiale in base al quale si calibra tutto il progetto.
L’investimento iniziale per l’acquisto di una stampante a colori è molto più consistente di quello di una stampante a trasferimento termico, che invece produce etichette monocromatiche.
Da entrambe le tecnologie di stampa si possono ottenere eccellenti risultati grafici: la stampante a colori è adatta per tutti gli stili, mentre una stampante a trasferimento termico è più indicata per grafiche minimali e moderne.
Ecco due esempi di etichette con le due tecnologie di stampa:
ETICHETTA A COLORIETICHETTA A TRASFERIMENTO TERMICO
Qual è quella che adotteresti per il tuo prodotto?
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Scelta della forma e della dimensione dell’etichetta
Un prodotto artigianale va mostrato al cliente e non nascosto con un’etichetta completamente avvolgente e per tutta l’altezza del barattolo.
Puoi optare per un’etichetta rettangolare unica o doppia fronte-retro, purché lasci ai golosi una finestra per ispezionare il prodotto.
Se avessi bisogno di spazio aggiuntivo per inserire tutte le informazioni, potresti sfruttare l’area offerta dal tappo, semmai con un’etichetta che includa nella sua fustellatura un sigillo di integrità anziché inserirlo come elemento a parte.
Una forma di etichetta fuori dall’ordinario, che sia tonda, ovale o con un profilo irregolare che segue un disegno, può essere una strategia per attrarre i clienti.
Le forme particolari vanno ben progettate perché potrebbero creare problemi al momento in cui l’etichetta viene applicata sul contenitore, sia nel caso in cui l’operazione avvenga manualmente, e ancor di più se si utilizzerà un’etichettatrice automatica.
3° Passaggio
Scelta del materiale dell’etichetta
Le stampanti di etichette sono delle macchine estremamente versatili e in grado di lavorare su un’ampia selezione di materiali.
Per le stampanti a colori puoi spaziare dalla carta naturale (opaca, patinata o lucida), alle carte goffrate con una trama in rilievo, alla carta craft con il suo aspetto grezzo, ai materiali sintetici con finitura opaca, lucida, perlata o metallizzata.
Gli inchiostri pigmentati sono resistenti e persistenti, ma la scelta del materiale influisce sulla saturazione del colore, per cui se nella tua grafica vuoi usare colori brillanti e pieni è consigliabile optare per un materiale con texture liscia.
Se il tuo prodotto contiene olio è preferibile una carta con trattamento antiolio o un materiale sintetico.
Per le stampanti a trasferimento termico la gamma dei materiali disponibili è altrettanto ampia, ad esclusione dei materiali con trame in rilievo che renderebbero difficile il trasferimento del colore. Puoi scegliere tra le carte naturali e i materiali sintetici come il poliestere, il polipropilene e il polipropilene trasparente.
La stampa monocromatica avviene per trasferimento del colore di un nastro inchiostrante (ribbon) per effetto del riscaldamento della testina di stampa. I ribbon sono disponibili in vari colori, anche tinte metallizzate.
Per etichette ultraresistenti e indelebili la combinazione ideale è un materiale sintetico stampato con nastro inchiostrante in resina.
4° Passaggio
Scelta della stampante di etichette idonea
La stampa in autonomia è un processo flessibile e vantaggioso, che puoi continuamente modellare secondo le tue esigenze
◾ Stampi al momento del bisogno la quantità di etichette necessaria
◾ Eviti scorte in magazzino di etichette obsolete
◾ Puoi sempre rinnovare la grafica modificando colori, testi, immagini sull’etichetta come preferisci
◾ Puoi integrare i dati variabili (come data di scadenza e lotto di produzione) nello stesso processo di stampa
Che si tratti di tecnologia a colori o a trasferimento termico, la scelta della stampante idonea per la tua azienda dipende da alcuni parametri, tra cui:
>>> la dimensione dell’etichetta (esistono modelli con larghezza di stampa differenti)
>>> il volume di stampa (se devi stampare svariate migliaia di etichette l’anno una stampante desktop non ha la velocità di una stampante di classe industriale)
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Applica le tue etichette in maniera professionale con un’etichettatrice
In alcune circostanze, dove l’applicazione completamente manuale risulta difficoltosa e complessa, sia per il prodotto da etichettare che per i volumi di produzione giornaliera, un’etichettatrice semiautomatica è la soluzione ideale perché l’investimento non è oneroso e risolve i problemi comuni dell’applicazione manuale:
Un processo di stampa in autonomia, come del resto in ogni settore, richiede una formazione iniziale tutto sommato semplice ed intuitiva.
Dalle innumerevoli telefonate che riceviamo dagli utenti del nostro blog, possiamo affermare che l’acquisto delle giuste macchine non basta per automatizzare un processo, in assenza di un’adeguata istruzione.
Siamo sempre più orgogliosi del nostro lavoro che mette nelle mani dei nostri clienti una vera conoscenza degli strumenti che gli forniamo.
Se il tuo terminale Honeywell con sistema operativo Android non emette alcun raggio di scansione quando viene premuto il trigger, controllare le impostazioni “Wedge” o “Enable Scan Trigger” per assicurarsi che siano abilitate.
Puoi applicare la procedura ai seguenti palmari Honeywell Android