Marcatore Manuale o Automatico con nastro trasportatore?

Occorre un po’ di chiarezza in merito alla scelta tra un marcatore manuale o fisso per piccole produzioni dove non è presente ancora una linea di confezionamento automatica.

MARCATORI-PER-DATA-E-LOTTO

C’è una differenza operativa sostanziale tra le 2 tipologie di marcatura.

Con un  marcatore manuale, solitamente dotato di batteria per consentire le marcature in mobilità, il dispositivo si appoggia sull’oggetto su cui deve essere effettuata la stampa, mentre un marcatore fisso da linea viene installato direttamente su un nastro trasportatore e l’oggetto scorrerà davanti la testina di stampa durante la marcatura, realizzando un processo completamente automatico.

Analizziamo quali sono le domande da porci prima di scegliere la soluzione migliore:

Volumi di stampa

Sicuramente questo è un parametro fondamentale, perché se dobbiamo marcare più di 1.000 prodotti al giorno sicuramente potrebbe essere difficoltosa una marcatura manuale, potremmo impiegare anche un giorno intero, mentre con un marcatore fisso basterebbe un’ora circa.

In una soluzione di marcatura manuale la velocità di marcatura non è dettata dalla velocità del dispositivo, ma bensì dalla capacità dell’operatore di effettuare marcature precise e rapide.

Dimensione e peso

Oggetti da marcare molto ingombranti e pesanti difficilmente si possono far scorrere su un nastro trasportatore e sicuramente la soluzione più comoda è quella manuale.

Immaginiamo delle latte o contenitori di liquidi in genere da 10/15LT

Forma dell’oggetto

Alcune superfici che non presentano un piano di appoggio stabile o forme cilindriche con il diametro della base inferiore a 2cm potrebbe risultare difficoltoso con un marcatore manuale rispetto ad un marcatore fisso.

marcatore con nastro trasportatore in linea

Area di marcatura

Quando l’area di stampa è molto piccola ad esempio 2 cm x 1cm e dobbiamo stampare caratteri piccoli un marcatore fisso sicuramente è più preciso rispetto ad uno manuale

Costi

Un marcatore fisso ha ovviamente  un costo maggiore perché oltre al marcatore bisogna prevedere un nastro trasportatore anche se di piccole dimensioni

Conclusioni

Le soluzioni di marcatura presentano sempre una serie di variabili che devono essere analizzate in funzione della specifica applicazione.

È sempre opportuno approfondire le caratteristiche dello specifico processo produttivo prima di eseguire un acquisto che potrebbe non essere efficiente per le vostre esigenze.

Se ti occorre una soluzione di marcatura contattaci ai nostri riferimenti

Andrea Capponi

andrea@acsistemisrl.com

06.51848187

www.acsistemisrl.com


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Etichetta termiche o a trasferimento termico? Quali sono le differenze? Guida alla scelta

Le etichette termiche sono la soluzione perfetta per stampare informazioni variabili come codici a barre, ingredienti, data di scadenza, lotto di produzione o dati di spedizione.

etichette con codice a barre

Esistono due metodi veloci ed economici, ognuno con i propri vantaggi:

  • trasferimento termico
  • termico diretto

La scelta dell’opzione termica corretta richiede l’abbinamento dei requisiti dell’applicazione con le funzionalità della stampante.

In questo articolo spieghiamo i concetti di base  per  confrontare i due metodi e  scegliere la soluzione più idonea alle proprie esigenze di stampa.

Partiamo dalle basi e sintetizziamo le differenze di funzionamento tra trasferimento termico e termico diretto

TERMICO DIRETTO

I materiali termici diretti hanno uno strato chimico applicato su una carta o una base sintetica che viene attivato dal calore della testina di stampa.

Quando l’etichetta viene stampata attraverso una stampante termica diretta, i piccoli elementi sulla testina di stampa si riscaldano e scuriscono lo strato superficiale dell’etichetta per creare l’immagine richiesta.

TRASFERIMENTO TERMICO

Le etichette sono stampate attraverso una stampante a trasferimento termico in cui, in corrispondenza della testina di stampa, è posizionato un nastro di stampa, chiamato comunemente ribbon.

foil a trasferimento termico

Gli elementi della testina di stampa si riscaldano e causano il trasferimento del nastro sull’etichetta, creando l’immagine richiesta.

VANTAGGI  E LIMITAZIONI DI UN’ETICHETTA TERMICA

  • Semplice : non è necessario un nastro di stampa e l’unico materiale di consumo è costituito dalle etichette
  • Economicamente conveniente
  • Maggiore produttività senza cambi di nastro
  • Immagini chiare e coerenti per una buona leggibilità
  • Adatte sia per codici a barre 1D che 2D
  • Disponibili diverse opzioni di carta e materiale sintetico
  • E’  la soluzione più idonea per etichette con un ciclo di vita breve e non esposte a fattori climatici o sostanze aggressive

È opportuno prendere in considerazione anche i limiti di un’etichetta termica

  • Può sbiadire nel tempo: durata media in ambiente protetto dai 6 ai 12 mesi
  • La sovraesposizione al calore o alla luce UV scolorisce il materiale, rendendo più difficile la lettura della stampa
  • Resistenza all’abrasione limitata

VANTAGGI  E LIMITAZIONI DI UN’ETICHETTA A TRASFERIMENTO TERMICO

  • Eccellente definizione di stampa per testo, immagini e codici a barre
  • Ampia varietà di carta e materiali sintetici disponibili tra cui POLIPROPILENE, PVC, POLIESTERE e molti altri per qualsiasi esigenza operativa.
  • Disponibili nastri a trasferimento termico colorati per usi promozionali e di branding
  • Migliore resistenza al calore, all’umidità e ai prodotti chimici
  • Immagini stabili e resistenti che durano nel tempo
  • Stampa ad alta velocità
  • Durata della testina di stampa più lunga

SVANTAGGI

  • I nastri a trasferimento termico sono un costo aggiuntivo
  • La stampa a trasferimento termico richiede il cambio del nastro che deve essere accuratamente montato nella stampante per non fare pieghe e compromettere la qualità di stampa

ANALISI DELL’APPLICAZIONE

Prima di prendere una decisione sull’acquisto delle tue etichette ci sono alcune considerazioni sulle quali devi soffermarti per scegliere il metodo di stampa e il materiale dell’etichetta giusto per tue specifiche esigenze.

Ogni applicazione presenta caratteristiche differenti in funzione del ciclo di vita dell’etichetta quindi devi verificare:

  • su quale superficie verrà applicata l’etichetta?
  • per quanto tempo dovrà rimanere perfettamente integra e leggibile?
  • l’etichetta sarà esposta all’aperto e soggetta alla luce solare o alla pioggia/ umidità?
  • subirà processi aggressivi come la pulizia con solventi o detergenti?
  • l’etichetta verrà  posizionata su una superficie piana, liscia o su superfici curve di piccolo diametro o irregolari?
  • sarà sottoposta a processi di congelamento o a temperature molto alte?

Stabiliti alcuni punti chiave dell’applicazione è meglio un’etichetta termica o un’etichetta a trasferimento termico?

Dipende dall’applicazione.

Un’etichetta termica diretta viene normalmente utilizzata per un  utilizzo a breve termine, come etichette di spedizione, etichette alimentari, etichette per analisi del sangue.

Il materiale termico diretto è sensibile alla luce UV e cambierà colore al sole o sotto luci fluorescenti.

etichetta spedizione

Il trasferimento termico viene normalmente utilizzato per etichette che devono durare più a lungo, come etichette prodotti, codici identificativi e dati di tracciabilità, etichette matricola, o per applicazioni dove è richiesto un ciclo di vita lungo e la resistenza a condizioni sfavorevoli come umidità, raggi UV, detergenti, solventi, temperature molto alte o molto basse.

Il nostro consiglio è di non scegliere da solo, ma parlarne con chi ha un’ampia conoscenza dei materiali, delle tecnologie di stampa e dei metodi di applicazione, un professionista che possa guidarti nella selezione del materiale più adatto al tuo processo di etichettatura.

Ing. Cristina Urbisaglia

06.51848187

cristina@acsistemisrl.com

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Come migliorare la qualità dell’immagine in ZEBRADESIGNER 3

In questo articolo vediamo come migliorare la qualità di stampa di un’immagine o di un logo  stampata tramite il software ZebraDesigner 3.

Se l’immagine che si vuole stampare non è in bianco e nero la stampa potrebbe apparire non completamente nera e il contorno irregolare.

qualità di stampa zebradesigner

CAMBIARE LE IMPOSTAZIONI DEL DRIVER PER IL DOCUMENTO DI STAMPA

Per cambiare le impostazioni del driver in ZebraDesigner 3 selezionare:

Pagina Iniziale> Proprietà Documento > Proprietà stampante >Opzioni Grafica (scelta valida per ZebraDriver 8.1 )

opzione grafiche driver zebra

Nella sezione Dithering spostare il cursore da Photo a Clipart per cambiare  la qualità di stampa dell’immagine.

Se hai bisogno di stampare un’immagine con colori neutri come una Foto, imposta Dithering sul valore Foto.

Se hai un driver versione 5, in proprietà stampante seleziona la scheda Retinatura e imposta il valore del dithering su una delle 4 opzioni in funzione del risultato che vuoi ottenere.

opzioni grafiche driver Zebra

MODIFICA LE SINGOLE PROPRIETA’ DELL’IMMAGINE

Se hai diverse immagini sulla tua etichetta, ad esempio hai un logo e una foto,  e vuoi impostare dei valori differenti per ogni immagine puoi specificare il “tipo di dithering” dalle proprietà di ciascuna immagine nella scheda Stile

Ordered: valore vicino all’impostazione predefinita. Il colore neutro è espresso come un punto nel mezzo di entrambi.

impostazioni grafiche per immagine con software ZebraDesigner

Threshold: impostazione ClipArt. Non esiste una rappresentazione del colore neutro. È adatto per loghi e testi.

Floyd-Steinberg: impostazione foto. Rappresenta il colore neutro con la densità di punti casuali.

CONCLUSIONI

Quando si stampa con una stampante monocromatica è consigliabile utilizzare immagini elaborate in bianco e nero per ottenere una qualità di stampa nitida e coerente con l’immagine originale.

Ing. Cristina Urbisaglia

06.51848187

cristina@acsistemisrl.com

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7 secondi per conquistare un cliente con la tua etichetta: marketing ed emozioni

Alcuni esperti di marketing ritengono che gli acquirenti sviluppino le loro prime impressioni su un marchio in soli sette secondi.

Il processo si svolge quasi interamente nel subconscio.

L’appeal visivo e tattile ha molto a che fare con esso e almeno un terzo del processo decisionale di acquisto si basa sull’imballaggio.

Cosa c’è nell’etichetta di un prodotto alimentare?

Gusto, tatto, vista e olfatto sono tutti intrecciati in una complessa rete di interazioni che la scienza sta appena iniziando a svelare.

Ricerche recenti hanno dimostrato che le impressioni che otteniamo dalla confezione del prodotto possono letteralmente cambiare il modo in cui immaginiamo il suo sapore.

Il lavoro di modellare le percezioni dei consumatori inizia molto prima che gli acquirenti aprano un prodotto e ne conoscano il gusto.

Di fronte a scaffali pieni di prodotti della concorrenza, i consumatori prendono decisioni di acquisto in pochi secondi, decisioni basate spesso solo sull’aspetto.

Ci piace immaginarci come esseri razionali, ma al dunque si attiva prima l’emozione della ragione.

Uno studio di ricerca ha scoperto che tendiamo prima a prendere decisioni emotive, per costruire a posteriori razionalizzazioni coscienti per quelle scelte.

Quindi, cosa c’è nell’etichetta un di prodotto?

La tua intera identità di produttore.

Come progettare un’etichetta per la risonanza emotiva

Quando hai solo sette secondi per impressionare, devi prendere alcune scorciatoie.

La chiave per attirare l’attenzione sul design dell’etichetta è: MOSTRA – NON DIRLO, facendo affidamento su elementi di design e caratteristiche delle etichette che scatenano istantaneamente ondate di emozioni positive negli acquirenti.

I seguenti suggerimenti ti aiuteranno a creare un’etichetta personalizzata che trasmette il tuo messaggio di branding agli acquirenti che sono pronti a riceverlo.

  • Scegli i colori

Le migliori marche sono molto attente alle loro scelte di colore perché sanno che il colore può essere l’elemento del marchio più risonante. Tra il 62 e il 90 percento della nostra valutazione iniziale dei prodotti potrebbe essere solo sul colore.

I colori possono suscitare sentimenti potenti.

La mente umana associa determinati colori a determinate caratteristiche. Ad esempio, il rosso può significare amore, passione o ira; il verde è connesso con la natura, la salute e la purezza; il marrone crea un aspetto robusto, terroso, vecchio stile; il bianco evoca pulizia, virtù, salute o semplicità.

Quando si tratta di identità del marchio, è difficile e poco saggio attribuire regole rigide e veloci. Detto questo, il processo può essere scoraggiante e confuso, quindi una piccola guida è utile.

grafica per etichette di birra in lattina

Pianifica la scelta di 3 colori:

  • Il tuo colore di base, che principalmente rappresenta il tuo marchio
  • Il tuo accento, per evidenziare delle informazioni importanti
  • Il tuo neutro, che è lo sfondo di tutto

Assicurati di parlare delle tavolozze dei colori a tua disposizione con il servizio di stampa di etichette.

  • Non trascurare la trama

Poiché il tocco è il primo senso che usiamo per esplorare il mondo, le associazioni che formiamo con diverse trame persistono per tutta la vita. Pesantezza trasmette serietà e affidabilità, per esempio. La morbidezza indica cura.

La trama dell’etichetta del prodotto può anche dire qualcosa sul tuo marchio. Puoi scegliere carta più spessa per proiettare artigianato e lusso. Una trama ruvida o rugosa suggerisce “fatta a mano” o “naturale”. Una lucentezza plastica esprime modernità.

È importante notare che la trama non deve essere fisicamente toccata, la si può intuire già sullo scaffale dal modo in cui un’etichetta riflette o assorbe la luce.

Un buon rivenditore di etichette avrà a disposizione una varietà di supporti per creare la tua etichetta personalizzata. Parlane con noi!!!  

Ma non dimenticare di considerare la durabilità dei materiali: il design dell’etichetta dovrebbe bilanciare esigenze estetiche e funzionali.

grafica etichette per prodotti alimentari
  • Considera la semplicità

Un’etichetta di prodotto personalizzata non ti dà necessariamente molto spazio per il testo. L’ approccio “MENO È PIÙ” può aiutarti a trasmettere il tuo messaggio a distanza, specialmente se lo abbini a caratteri leggibili e colori contrastanti.

Le persone sono bombardate con informazioni da tutti gli angoli in ogni momento della giornata; il design semplice che taglia fuori il disordine fa appello al nostro bisogno di fluidità cognitiva.

D’altra parte, il design massimalista può essere un modo bizzarro per distinguersi.

Sia l’approccio minimalista che quello massimalista sono trend di mercato attuali che puoi prendere in considerazione per lo studio del tuo layout grafico.

  • Evita l’uniformità

Al giorno d’oggi, gran parte del design delle etichette è ripetitivo: quando in un supermercato entri nella corsia dedicata alle passate di pomodoro piuttosto che in quella dell’olio, si percorrono scenari che non ci sorprendono.

Qualsiasi cosa tu possa fare per spezzare questa monotonia, mantenendo la fedeltà alle aspettative del cliente target, può aiutarti a catturare qualche secondo in più di attenzione. Alcune idee sono:

  • Sperimentare con forme uniche di imballaggio ed etichetta
  • Utilizzare dei codici QR per includere nel regno digitale l’esperienza del tuo marchio, permettendo ai tuoi clienti di rintracciare informazioni supplementari sulla tua azienda da una semplice scansione con il telefonino.
  • Dare alla tua etichetta effetti metallici con inchiostri e foil speciali.

Il lavoro sinergico di un designer e della tecnologia di stampa dovrebbe guidarti nella scelta giusta.

Se invece ti appassiona renderti autonomo in questo processo, puoi sperimentare materiali, colori e grafica in totale autonomia!

Scegliere la stampante che si adatta alle tue esigenze è il primo passo verso un processo di stampa indipendente.

Contattaci per qualsiasi informazione e consulenza dettagliata, saremo lieti di aiutarti.

06.51848187

Elisabetta Urbisaglia

info@acsistemisrl.com

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Verifica del codice a barre in mobilità

Quando si parla di verifica del codice a barre, solitamente si immagina l’operatore sulla linea di confezionamento che effettua dei controlli a campione come da protocollo, ma possono verificarsi delle situazioni in cui si ha la  necessità di controllare la correttezza del  codice in un ambiente diverso, magari direttamente presso la sede di un cliente.

verificatore di codice a barre trasportabile

Nell’esempio specifico un nostro cliente, che produce strumentazione elettromedicale per l’analisi dei campioni e che distribuisce  i dispositivi sul territorio nazionale, spesso ha reclami da parte delle strutture sanitarie sui codici a barre delle provette che non vengono letti dalle strumentazioni elettroniche di analisi dei campioni.

Questi dispositivi elettronici hanno un rack, dove vengono inserite decine di provette codificate con un codice a barre univoco associato ad ogni singolo paziente.

Il lettore di codici a barre integrato nel dispositivo  effettua la lettura del codice a barre associato alla provetta, successivamente viene elaborata l’analisi del campione e la macchina restituisce il risultato dell’analisi per ogni singolo paziente.

Questi dispositivi sono molto performanti e veloci se non si incorre in errori di decodifica del codice a barre.

Purtroppo,  in alcuni casi non viene effettuata la lettura del codice e questo causa dei rallentamenti e reclami da parte delle strutture sanitarie. 

come verificare la qualità di un codice a barre

Le cause della NON lettura del codice a barre principalmente sono due:

  1. Il lettore integrato nel dispositivo elettronico di analisi è guasto o mal configurato;
  2. L’etichetta stampata ha un codice a barre non conforme.

Poiché queste strutture sono sparse su tutto il territorio nazionale il tecnico per evincere la causa del problema ha necessità di un verificatore di codice a barre certificato e facilmente trasportabile per stampare il report di analisi presso il laboratorio del cliente.

report di verifica di un codice a barre

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Una soluzione vincente è il verificatore della Axicon 6025-S che ha la possibilità di creare i report di verifica attraverso un collegamento ad un PC o tramite un  palmare Android.

 verificatore di codice a barre Axicon 6025-S ha la possibilità di creare i report di verifica attraverso un collegamento ad un PC o tramite un  palmare Android.

Il modello Axicon 6025-S è un verificatore per codici a barre lineari di larghezza massima 66mm compresa la quite zone, conforme allo standard ISO / IEC, che consente la scansione automatica e veloce per tutta l’altezza utile dei codici a barre effettuando 100 scansioni al secondo.

Consente la verifica dei più diffusi codici a barre lineari: EAN-13, EAN-8, UPC-A, UPC-E, Code 39, Code 128, HIBC, GS1 DataBar, GS1-128, CIP 39 and Laetus Pharmacode (per i pharmacode serve l’apposito software), è particolarmente indicato per i codici EAN.

Il dispositivo si interfaccia con un software di configurazione e reportistica sia per PC Windows che per  palmare Android USB utilizzando la specifica applicazione Axicon.

E’  una soluzione pratica e facilmente trasportabile, specialmente nelle situazioni in cui è richiesta la verifica presso sedi differenti.

Puoi approfondire l’argomento sul nostro sito alla sezione verificatori

http://www.acsistemisrl.com/verificatori-di-codici-a-barre.html

Per qualsiasi approfondimento potete contattarci ai nostri riferimenti

Andrea Capponi

andrea@acsistemisrl.com

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Come scegliere un lettore di codice a barre: la guida completa

I codici a barre hanno reso le aziende più efficienti, fornendo un metodo essenziale per tracciare e archiviare velocemente e senza errori informazioni su milioni di articoli.

Per trarre vantaggio da un lettore di codice a barre  è importante scegliere quello giusto per le tue esigenze, altrimenti rischi di acquistare un modello che non è in grado di leggere i tuoi codici a barre oppure non può essere opportunamente configurato per trasmettere il dato come ti occorre.

lettore di codice a barre 1D e 2D

In questo articolo sintetizziamo le caratteristiche principali di un lettore di codice a barre e le domande che dovrebbe porti un rivenditore per  offrirti il modello adatto alle tue esigenze.

Come funziona un lettore di codice a barre?

Uno scanner di codici a barre trasmette i dati sulla tua applicazione/software proprio come faresti manualmente con la tastiera del PC, ma molto più velocemente e senza errori di digitazione.

La lettura la puoi fare con un lettore con cavo USB collegato al PC, oppure con un  lettore wireless.

Devi leggere un codice 1D o un codice 2D?

I codici a barre 1D o lineari sono costituiti da una successione di linee e spazi a larghezza variabile, come solitamente sei abituato a vedere sui beni di largo consumo che hanno il codice EAN 13 o EAN 8.

A differenza del codice a barre 1D che viene letto in orizzontale, il codice a barre 2D o bidimensionale, che assomiglia a un quadrato o un rettangolo, memorizza le informazioni sia in orizzontale che in verticale, quindi viene letto in due dimensioni.

codici a barre lineari e 2D

Il codice 2D utilizza modelli di quadrati, esagoni, punti e altre forme per codificare i dati. Ciò aumenta notevolmente la quantità di informazioni che possono essere rappresentate da un codice 2D, che può contenere migliaia di caratteri.

Un codice bidimensionale codifica informazioni alfanumeriche, ma anche immagini, indirizzi di siti Web, testi.

Quali informazioni sono rappresentate dai codici a barre 1D e 2D?

I codici a barre sono un metodo economico per aiutare le aziende a rintracciare grandi quantità di informazioni.

Quando un codice a barre 1D viene decodificato, si traduce in cifre alfanumeriche (cioè numeri e lettere), che rappresentano solitamente un numero identificativo per un articolo specifico.

Le informazioni decodificate dal lettore possono essere associate a dati specifici del prodotto come prezzo, numero di articoli in magazzino, descrizione dell’articolo e immagine dell’articolo.

In sintesi, un codice a barre non ci fornisce il prezzo dell’articolo, tantomeno la sua descrizione, ma è una stringa di caratteri numerici o alfanumerici a cui sono associate nel database le caratteristiche del prodotto (prezzo, descrizione, etc)

Quali sono le applicazioni comuni per i codici a barre 1D e 2D?

I codici a barre 1D sono comunemente usati per i beni di consumo e di solito rappresentano 8-15 cifre alfanumeriche.

Sono utilizzati per identificare elementi in cui le informazioni associate possono cambiare frequentemente. Ad esempio, un articolo associato a un codice EAN potrebbe non cambiare, ma il prezzo sì.

I codici a barre 2D consentono alle aziende di codificare più informazioni sui prodotti, facilitando il monitoraggio di più dati sugli articoli mentre si spostano attraverso la catena di approvvigionamento.

lettori di codici a barre per la sanità

In virtù della loro elevata densità di dati, i codici 2D possono essere utilizzati su oggetti molto piccoli in cui i codici 1D sarebbero poco pratici. Ad esempio, su una provetta di analisi o su una scheda  elettronica o a scopi di marketing per incorporare collegamenti a siti Web, video, brochure e altro.

Gli scanner di codici a barre possono leggere i codici QR?

I codici QR appartengono alla famiglia dei codici 2D.

Per leggere un codice 2D dovrai acquistare un lettore con ottica bidimensionale. Un lettore 2D potrà leggere sia i codici 2D, come il QR Code che i codici monodimensionali (rappresentati dalle barre).

Diversamente un lettore 1D può leggere solamente i codici monodimensionali.

Quindi è fondamentale analizzare le tipologie di codici che dovrai leggere prima di acquistare un lettore.

I lettori possono leggere codici dallo schermo di uno smartphone, di un tablet o  un PC?

Per leggere un codice a barre dallo schermo di un telefono, è necessario uno scanner con un’ottica specifica come un linear imager o un lettore 2D.

lettura da smartphone e display

Leggere i codici a barre da uno schermo può essere difficile per gli scanner a causa della polarizzazione dello schermo, dei livelli di luminosità, della lucentezza della superficie e della riflettività, quindi è opportuno orientarsi verso modelli di costruttori leader di mercato come Zebra, Honeywell e Opticon per avere delle letture affidabili al primo tentativo.

Gli scanner di codici a barre possono leggere codici di  qualsiasi colore?

Gli scanner di codici a barre NON sono in grado di leggere tutti i colori o combinazioni di colori.

colori per il codice a barre

Il motivo principale per cui i codici a barre possono essere difficili da scansionare è la mancanza di contrasto tra lo sfondo e i colori del codice. Nero, blu scuro, verde scuro e marrone scuro funzionano bene per la stampa di codici a barre su sfondo bianco, ma non come sfondo per il codice.

I codici a barre molto piccoli possono essere  un problema?

Si possono  essere un problema per un lettore standard.

Codici a barre  molto piccoli o estremante densi richiedono delle ottiche specifiche.

Se il tuo codice fosse molto piccolo dovresti optare per uno scanner ad alta densità (HD)

densità dei codici a barre

Il vantaggio principale di uno scanner HD è che il piano focale è molto vicino alla finestra di scansione, pertanto è possibile acquisire codici molto piccoli o con gli elementi ravvicinati. Infatti, più è piccolo lo spazio fra le barre e più è difficile l’acquisizione del codice con uno scanner dotato di ottica standard. In questo caso un lettore con ottica HD è la soluzione perfetta.

Quale è l’ambiente e le condizioni in cui devi utilizzare il tuo lettore?

Quando scegli un lettore è fondamentale definire il grado di robustezza del lettore che ti occorre.

Ad esempio, un lettore utilizzato in un magazzino, o in una cella fredda, per elevati volumi di scansione avrà una struttura diversa da un lettore utilizzato in  un negozio di abbigliamento.

Considerare il flusso di lavoro e le sollecitazioni ambientali a cui sarà sottoposto il lettore come polvere, freddo, acqua, cadute è un’opzione da analizzare per indirizzarti verso modelli standard o di classe industriale.

Conclusioni

Anche la scelta di un lettore standard di codici a barre richiede l’analisi di alcune caratteristiche basilari che ti aiutano a identificare il modello giusto per le tue esigenze.

Il consiglio è di non scegliere il lettore da solo, potresti fare un acquisto incauto e non idoneo alla tua applicazione.

Affidati a chi può aiutarti non solo a scegliere il modello giusto per te, ma anche a  configurare il lettore secondo le tue necessità.

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Ing. Cristina Urbisaglia

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Inventario di magazzino con GestMa per terminali Android

L’app Android GestMa è stata studiata per ottimizzare le operazioni di inventario e di magazzino con un palmare Android con lettore di codice a barre integrato.

Molti software gestionali utilizzati per la gestione del magazzino non hanno la possibilità di utilizzare palmari wifi e lavorare in mobilità in tempo reale.

gestione magazzino con terminale portatile

Che significa lavorare in tempo reale con un palmare?

Per la gestione in tempo reale con un palmare è necessario utilizzare un software residente sul palmare che comunica direttamente con il gestionale aziendale e che ci  consente di inserire i dati nelle schermate del gestionale.

La mancanza di questa comunicazione diretta implica delle limitazioni e per  gestire i movimenti di carico, scarico e inventario di magazzino solitamente si lavora su liste cartacee che successivamente dovranno essere confermate manualmente al PC, creando inevitabilmente errori.

Per migliorare queste movimentazioni, c’è la possibilità di una soluzione intermedia, che non lavora in tempo reale, ma comunque permette uno scambio di dati tra palmare e gestionale riuscendo comunque ad eliminare gli errori e velocizzare le operazioni.

Come funziona il flusso operativo?

I gestionali utilizzati prevalentemente nelle piccole e medie imprese permettono l’esportazione e l’importazione di file in formato TXT o CSV, per l’anagrafica articoli, la descrizione prodotti, le giacenze e l’importazione di  file relativi a carichi, scarichi di magazzini o inventari.

Da questa esigenza è stata sviluppata l’idea dell’ applicazione “GestMa”  per dispositivi Android per la gestione del magazzino a costi contenuti utilizzando palmari robusti con lettore di codice a barre integrato.

applicazione Android per la gestione del magazzino

Una volta definiti i tracciati record delle anagrafiche degli articoli e dei movimenti di magazzino è sufficiente creare una cartella condivisa su un PC per utilizzarla come fonte di scambio dati con il palmare.

Il primo passo è l’importazione nel palmare delle anagrafiche articoli compresa la giacenza di magazzino.

A questo punto si può iniziare la raccolta dei dati tramite scansione del codice a barre degli articoli, inserendo la quantità movimentata e dove previsto anche lotto e data di scadenza.

applicazione per magazzino con palmare per codice a barre

Ultimato l’inserimento dei dati che può essere relativo ad una operazione di scarico, di carico o inventario di magazzino verrà generato un file da trasmette alla cartella condivisa utilizzando la comunicazione wifi.

A questo punto, dal gestionale  residente sul PC è sufficiente importare questo file dalla cartella condivisa e abbiamo la sicurezza di un dato certo e privo di errori perché le letture sono state effettuate tramite il lettore di codice a barre eliminando qualsiasi digitazione manuale.

Con una semplice applicazione si possono ottimizzare diversi processi aziendali, inoltre i tracciati record per lo scambio dei dati possono essere personalizzati per l’utilizzo su qualsiasi gestionale.


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Codice UFI obbligatorio in etichetta per la vendita di prodotti contenenti miscele pericolose

L’identificatore unico di formula, noto con l’acronimo UFI, è un codice alfanumerico di 16 caratteri che sarà obbligatorio indicare sull’etichetta dei prodotti contenenti una miscela pericolosa.

Attualmente ogni Stato membro europeo possiede il proprio sistema di notifica ai centri antiveleni (https://poisoncentres.echa.europa.eu/).

Tale disomogeneità ha fatto emergere spesso incoerenze nelle informazioni trasmesse al personale medico in caso di emergenza per avvelenamenti causati da una medesima miscela.

Con il Regolamento (UE) 2017/542 è stato inserito l’allegato VIII del CLP che ha dato vita all’armonizzazione delle informazioni da comunicare agli Organismi Competenti al momento della notifica delle miscele.

Il codice UFI è collegato a un database centrale che riporta i rischi di sicurezza relativi ad ogni miscela pericolosa.

Candeggina, disgorganti idraulici, pesticidi, sono migliaia i prodotti contenentisostanze chimiche pericolose con cui entriamo quotidianamente in contatto.

Le scadenze entro cui sarà necessario rispettare le conformità della normativa UFI sono:

  • 1° gennaio 2020 per i prodotti vendibili ai consumatori
  • 1° gennaio 2021 per i prodotti vendibili ai professionisti
  • 1° gennaio 2024 per i prodotti vendibili su scala industriale

Per i prodotti già immessi in commercio prima del 1° gennaio 2021, e quindi già notificati, l’obbligo è derogato fino al 1°gennaio 2025.

Rimane a discrezione delle Aziende se inserire il codice UFI prima di tali date.

come stampare il codice UFI

Come si crea il codice UFI?

Il codice UFI viene generato da un algoritmo a partire dalla P.IVA dell’azienda e dal numero di formulazione specifico per la miscela. Inserendo questi due elementi nello strumento online generatore di UFI dell’ECHA verrà fornito il codice. (https://poisoncentres.echa.europa.eu/ufi-generator)

Una volta assegnato il codice UFI è necessario validarlo prima di inserirlo in etichetta.

  • Codice con un formato definito
  • 16 caratteri alfanumerici
  • Utilizzo di lettere maiuscole
  • Separato dai trattini in 4 blocchi
  • Evitare lettere ambigue come ‘O’, ‘I’, ‘L’, ‘B’ e ‘Z’

Dove inserire il codice UFI?

  • sull’etichetta preceduto dalla sigla «UFI», non sulla confezione
  • per i prodotti etichettati nella SDS in sezione 2.2 e per i prodotti industriali non etichettati nella sezione 15 della SDS.

Sebbene non siano stati fissati dei requisiti specifici per il tipo e la dimensione dei caratteri, l’UFI deve essere leggibile e visibile in etichetta, facilmente localizzabile, ad esempio vicino al codice a barre o ai pittogrammi di pericolo.

dove inserire il codice ufi sui prodotti

Metodi di stampa del codice UFI

Come inserire il codice UFI? Quali sono le tecnologie più adatte?

Ci sono diversi metodi per la codifica e marcatura per stampare codici UFI sui vostri prodotti.

Trovare la giusta tecnologia per la vostra applicazione dipenderà da fattori caratteristici del vostro ambiente di produzione, come il materiale del substrato, la conformazione volumetrica del prodotto, la velocità delle vostre linee di produzione, oppure da fattori puramente logistici, nel caso sia possibile stampare il codice UFI direttamente sull’etichetta prima della sua applicazione sulla confezione o sia necessario procedere con una marcatura sul prodotto già etichettato.

Stampanti a Trasferimento Termico

Sono in grado di produrre dati, sia fissi che variabili, ad alta velocità e altamente risoluti su etichette di vari materiali adatti per il settore chimico, in grado di resistere all’aggressione dei solventi.

La scelta ideale è la combinazione di un’etichetta sintetica in PVC, poliestere o polipropilene stampata con ribbon in resina.

Le stampanti includono una serie di vantaggi di prima classe: velocità di stampa elevate, basso costo stampa e interazione semplice con l’operatore, ottimizzate per soddisfare le esigenze dell’applicazione.

Per una breve guida illustrativa, leggi l’articolo

Marcatori

I marcatori hanno differenti tecnologie di marcatura, con velocità e modalità operative differenziate in base alla dinamica della linea produttiva.

Esistono infatti marcatori manuali per bassi volumi di produzione, semi-automatici per medi volumi, automatici per elevati volumi.

Per una sintetica panoramica su queste opzioni, ti invito a leggere i seguenti articoli

Sistemi di stampa e applica

Sono soluzioni modulari costituite da un motore di stampa, un gruppo di applicazione, una parte elettronica per l’elaborazione del processo, più una serie di opzioni (svolgitore riavvolgitore, fotocellule, pistoni, piattelli…)

Progettare un applicatore di etichette richiede quindi una analisi dettagliata dei requisiti per elaborare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Per approfondire leggi il seguente articolo

CONCLUSIONI

Qual è il sistema di codifica migliore per la tua azienda?

Capire qual è la tecnologia migliore per rendere la vostra linea di produzione conforme alla normativa UFI non è semplice, e non sempre la soluzione più costosa è l’unica efficiente.

Noi di AC Sistemi amiamo la concretezza e l’essenzialità di qualsiasi progetto.

Se hai bisogno di una valutazione professionale adatta alle tue esigenze, contattaci.

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Elisabetta Urbisaglia

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Perché il nastro a trasferimento termico influisce sulla produttività della tua stampa

La stampa generata da una stampante  a trasferimento termico è influenzata dalla scelta del nastro di stampa che utilizzi.

Quando scegli una stampante a trasferimento termico ti focalizzi su alcune caratteristiche  importanti come la velocità di stampa, la risoluzione, velocità di configurazione della stampante, la semplicità nel caricare un rotolo di etichette o un nuovo nastro a trasferimento termico.

In realtà la sola stampante non è responsabile della velocità e della qualità della stampa generata.

Il materiale di consumo, etichette e nastri a trasferimento termico, giocano un ruolo primario  nella produttività della tua soluzione di stampa.

nastro di stampa a trasferimento termico

In questo articolo vediamo come la scelta del ribbon è un fattore primario per stampare velocemente un’etichetta di qualità professionale .

Anche se la tua stampante è veloce, non è detto che il nastro a trasferimento termico riesca a supportare la velocità impostata sulla tua stampante.

Se non utilizzi il nastro giusto, magari potrebbe capitare che alla velocità della tua stampante le immagini siano poco nitide e non leggibili.

Se stampi codici a barre ruotati  e grafiche dense un nastro non certificato potrebbe darti dei problemi sulla qualità di stampa.

Nel datasheet del nastro che utilizzi queste caratteristiche sono indicate come puoi vedere dalla figura seguente

qualità e velocità di un nastro a trasferimento termico

Il nastro utilizzato è compatibile con il materiale delle tue etichette e conforme ai requisiti della tua applicazione di stampa?

Il ribbon viene prodotto in diverse qualità che possiamo raggruppare in tre categorie principali

  • ribbon cera
  • ribbon cera-resina
  • ribbon resina

La qualità più idonea deve essere selezionata in base al materiale dell’etichetta e alla durata/resistenza della stampa che si vuole ottenere.

nastri a trasferimento termico

Potresti scoprire solo dopo l’acquisto che il nastro che stai utilizzando non si trasferisce correttamente sull’etichetta che utilizzi, con conseguente scarsa qualità di stampa e bassa resistenza all’abrasione fisica, ai prodotti chimici, all’umidità.

La scelta del nastro influisce sulla durata delle etichette

Non tutti i tipi e le formulazioni del nastro soddisfano i requisiti di durabilità di una determinata applicazione.

I nastri sono disponibili in cera, cera / resina e resina, e il mercato offre oltre 100 formulazioni differenti  tra queste categorie principali.

La loro aderenza ai materiali di carta, polipropilene, PVC, poliestere, acrilico e poliammide varia e ogni nastro offre diversi livelli di resistenza ai prodotti chimici, all’esposizione all’esterno e all’abrasione.

resistenza di un  nastro a trasferimento termico

Queste caratteristiche sono indicate nel datasheet tecnico del nastro e ti consiglio di affidarti all’esperienza di un fornitore che sappia indicarti il ribbon più adatto ai tuoi requisiti di stampa.

L’usura prematura della testina di stampa e la conseguente necessità di sostituzione sono una delle principali cause di inattività della stampante e di spesa per il suo mantenimento.

Accertati che il ribbon utilizzato abbia una struttura idonea con uno strato sufficientemente spesso chiamato backcoat che protegge la testina di stampa dalle abrasioni e facilita le proprietà di scorrimento del nastro.

struttura di un nastro a trasferimento termico

Limitare la selezione del nastro al solo prezzo può comportare spese operative che superano di gran lunga qualsiasi “risparmio” di prezzo.

Le conseguenze della scarsa qualità delle etichette derivante da problemi con i nastri comportano  diverse conseguenze:

  • ristampa delle etichette
  • inattività della stampante per guasti alla testina
  • scarsa qualità di  codici a barre illeggibili che possono concludersi con una restituzione dei prodotti o con il mancato rilevamento delle merci

Tutte problematiche che riducono  i margini di profitto e perdita di tempo.

Un nastro certificato ha una qualità costante nel tempo

Un nastro di qualità certificata garantisce sempre la stessa formulazione: qualità di stampa e durata costante e affidabile e nessuna potenziale interruzione nelle vostre operazioni.

I ribbon non certificati possono avere delle formulazioni e delle spalmature dell’inchiostro non uniformi, quindi a  volte vanno bene altre meno.

Conclusioni

La scelta del nastro a trasferimento termico per la tua stampante di etichette non può basarsi unicamente sul costo.

Un nastro di qualità ti assicura delle performance eccellenti, aumenta la produttività della tua stampante, preserva la testina di stampa.

Chiamaci per scoprire la nostra ampia scelta ad un prezzo competitivo.

Telefono 06.51848187

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

Andrea Capponi

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5 ERRORI DA EVITARE NELLA SCELTA DI ETICHETTE ADESIVE

Se non passi ogni ora della tua giornata lavorativa a pensare alle etichette dei prodotti, come facciamo noi, potresti non considerare una serie di fattori primari che devono essere analizzati prima di procedere all’acquisto delle tue etichette adesive .

Diversi  elementi devono allinearsi per creare l’etichetta perfetta per il tuo prodotto.

Per aiutarti a scegliere, abbiamo compilato un elenco di 5 errori frequenti che dovresti evitare di commettere per non perdere tempo e denaro

1. Scelta impropria del materiale delle etichette e dell’adesivo

Due componenti chiave che entrano nella scelta  dell’etichetta giusta per la tua applicazione sono il materiale di cui è composta l’etichetta  e l’adesivo.

Questi due elementi devono lavorare insieme per stabilire il tipo di legame desiderato.

Alcuni adesivi funzionano bene con un materiale sintetico come polipropilene il pvc o il poliestere, mentre altri sono più idonei  con carta o cartone.

Un adesivo forte con etichette in carta potrebbe funzionare bene per un’etichetta economica a prova di manomissione: non può essere rimosso e riapplicato senza essere distrutto.

La stessa combinazione potrebbe non essere la scelta più adatta per un’etichetta prezzo.

etichette con adesivo rimovibile

Quante volte capita di acquistare un prodotto e avere difficoltà a togliere l’etichetta, perché l’adesivo lascia sulla superficie  di applicazione dei fastidiosi residui di colla e carta, difficili da rimuovere anche con il lavaggio .

L’etichetta applicata su un oggetto in vendita, per non infastidire l’acquirente, dovrebbe avere un adesivo rimovibile, che non lascia alcun residuo quando si stacca.

Non esiste un’unica combinazione “standard” di etichette e adesivi .

La scelta dell’etichetta e del collante giusto dipende dalla tua specifica applicazione.

Affidati a un fornitore che abbia una vasta gamma di materiali e adesivi e che sappia consigliarti la soluzione di etichettatura più idonea alle tue esigenze.

2. Trascurare la forma del prodotto

La forma di una superficie può influenzare la forza di un legame adesivo.

Bottiglie e barattoli rotondi o affusolati sono più difficili da etichettare rispetto ad una superficie piana.

Le curve possono distorcere le immagini sull’etichetta del prodotto, motivo per cui è importante pensare in tre dimensioni quando si progetta l’etichetta per un contenitore cilindrico.

etichette su contenitori conici e affusolati

Il modo più semplice per testare l’efficacia di un’etichetta è applicarla sul prodotto e verificarne il risultato estetico, ma anche la sua resistenza in una situazione reale


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3. Trascurare i fattori ambientali

Per tutta la sua durata, un’etichetta del prodotto può essere esposta a umidità, luce solare, caldo e freddo estremi e rapidi cambiamenti di temperatura.

Tutte queste condizioni possono allentare legami adesivi, rovinare o strappare il materiale dell’etichetta e scolorire la stampa.

Se pensi al ciclo di vita di  una bottiglia di birra, può passare dalla temperatura ambiente degli scaffali di un rivenditore di birre artigianali, all’interno freddo del frigorifero, all’immersione in ghiaccio e acqua, al sole ardente e al calore di una stagione estiva.

 In tutto questo, l’etichetta deve continuare a fare il suo lavoro: rappresentare il tuo marchio.

I cambiamenti di temperatura possono causare l’espansione e la contrazione dell’etichetta, e incidono sulla forza adesiva.

Se hai bisogno di un’etichetta per identificare attrezzatura esposta all’esterno e desideri una stampa indelebile, resistente a condizioni atmosferiche avverse, ai detergenti e ai solventi o anche a sollecitazioni meccaniche la scelta di un materiale della 3M, un PVC fuso con adesivo molto tenace e stampa a  trasferimento termico con ribbon specifico ti garantisce una stampa permanente e sempre leggibile.


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4. Troppe modifiche al marchio

Può essere allettante assumere un look rinnovato  con una nuova etichetta.

Ma cambiare  troppo l’immagine può confondere i tuoi clienti fedeli.

D’altra parte, un cambiamento incrementale può essere una scelta saggia.

Con il tempo i gusti e le preferenze dei consumatori cambiano e tu devi tenerti al passo.

Quello che ha funzionato fino ad oggi potrebbe non funzionare domani.

Introdurre dei particolari che rinnovano la grafica delle tue etichette, senza stravolgere l’identità del tuo marchio può aiutarti a mantenere una connessione emotiva  con tuoi consumatori e ad attirare l’attenzione di nuovi clienti

5. Ignorare il metodo di applicazione

Come pensi di applicare le tue etichette? A mano o con un applicatore di etichette?

In quale posizione devi applicare le tue etichette? Hai più etichette per la stessa confezione?

Queste sono domande che devi prendere in considerazione prima di ordinare le etichette dei prodotti perché determinano la tecnologia di stampa, il formato e il confezionamento dell’etichetta( in rotoli o  fogli) e il materiale che puoi utilizzare per la tua etichetta.

applicatore di etichette per bottiglie

Hai valutato che l’applicazione manuale di un’ etichetta su un contenitore cilindrico o conico spesso può  darti dei problemi di allineamento o di grinze sull’etichetta.

Quando il tuo prodotto è allineato sullo scaffale insieme ad altri la più piccola imperfezione è immediatamente visibile.

Un’etichetta imperfetta non farà vendere il tuo prodotto, se non dai un’immagine professionale i clienti facilmente potrebbero pensare che la stessa trascuratezza possa coinvolgere anche la qualità di quello che offri.

Conclusioni

Se non hai esperienza, se hai avuto problemi con le tue attuali etichette, il consiglio è quello di affidarti a professionisti del settore che sappiano valutare le opzioni migliori per la tua etichetta.

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