Le stampanti termiche o a trasferimento termico possono montare testine Flathead (piatte) o Near Edge.
In entrambe le tecnologie la stampa è prodotta attraverso una combinazione di pressione e calore della testina di stampa per trasferire l’inchiostro di un nastro sull’etichetta o imprimere un’etichetta termica
Printhead
Nelle stampanti con testina Flat, la testina è situata in posizione orizzontale (piana) rispetto all’etichetta e gli elementi riscaldanti sono posti al centro. Quando il ribbon passa sotto gli elementi riscaldanti l’inchiostro viene trasferito sull’etichetta. Le stampanti a trasferimento termico con testina piatta possono montare ribbon cera, cera-resina o resina
Testina Flathead
Vantaggi
Le testine Flat hanno un ciclo di vita lungo
Ottima qualità di stampa su materiali non trattati
Ottima resistenza all’abrasione su materiali sintetici
Il ribbon cera, adatto per la stampa su etichette e cartellini in carta, è il nastro più economico
Risparmio sul materiale di consumo per uso comune (tipo etichette spedizione, etichette settore agroalimentare,etc)
Testina Near Edge
Le testine Near Edge sono inclinate di circa 45°, consentendo il raggiungimento di velocità più elevate, e gli elementi riscaldanti sono posti al bordo della testina.
Con questa tecnologia, la testina di stampa entra in contatto con il ribbon e il materiale da stampare allo spigolo della testina per un intervallo di tempo più breve rispetto alla testina Flat e quindi il trasferimento di inchiostro deve essere immediato. Pertanto, questa condizione limita il tipo di nastro da utilizzare che può essere cera-resina o resina
Vantaggi
Ottimo bilanciamento tra velocità di stampa e qualità di stampa
La testina flottante si regola automaticamente sullo spessore del materiale, evitando regolazioni manuali che spesso richiedono diversi test per ottenere la qualità desiderata
Stampa ad alta definizione su materiali speciali, in particolare su materiali sintetici molto sottili (tipo l’ultra-distruttibile) o con spessori diversi
Stampa di ottima qualità di font molto piccoli ed elementi grafici
Risparmio sull’uso del ribbon (opzione del Ribbon Save su alcuni modelli di stampanti)
Non vogliamo sponsorizzare una tecnologia a favore dell’altra, ma evidenziare che ognuna ha delle caratteristiche che meglio possono adattarsi alle proprie esigenze di stampa. È sempre opportuno, specialmente per la stampa su materiali particolari, effettuare dei test con il carattere, la grafica e il materiale che si intende utilizzare per verificare la qualità del risultato ottenuto.
Inoltre per allungare il ciclo di vita della testina è consigliabile eseguire una pulizia della stampante ad ogni sostituzione del materiale di consumo. In questo articolo puoi trovare alcuni utili suggerimenti “Come allungare il ciclo di vita di una testina”
La tecnologia a trasferimento termico produce una stampa più durevole rispetto alla termica diretta e risponde ad esigenze applicative specifiche, come le etichette per i cespiti o per l’elettronica, etichette per il settore chimico o farmaceutico, etichette per ambienti sottoposti a temperature estreme, etichette resistenti alle abrasioni o ad agenti chimici o in condizioni atmosferiche ostili perché esposte all’esterno.
Selezionare il corretto nastro a trasferimento termico farà in modo che venga prodotta una stampa di qualità e durevole nel tempo.
I nastri a trasferimento termico esistono in 3 principali formulazioni: cera, cera-resina, resina.
La grande offerta di materiali per etichette e cartellini e le infinite applicazioni di etichettatura, hanno portato i produttori di nastri a sviluppare, all’interno di ciascuna categoria, formulazioni di inchiostro miste (ad esempio cera arricchito con una piccola percentuale di resina).
Il legame che si crea tra un nastro ben selezionato e l’etichetta può dare delle performance di stampa in termini di durata e resistenza di gran lunga superiori a qualsiasi altra tecnologia di stampa ad inchiostro.
Il ribbon corretto dipende dal materiale dell’etichetta che deve essere stampato e chi produce etichette dovrebbe dare l’indicazione della formulazione di inchiostro più corretta per la specifica tipologia di materiale.
Nastro cera(ribbon wax). Ideale per materiali in carta opaca, in ambienti non esposti all’esterno e a sostanze chimiche. Hanno una moderata resistenza alle abrasioni. È il nastro con il costo minore fra le tre categorie
Settori di Applicazione: Spedizioni, Etichettatura a breve termine, Retail, Etichettatura Scaffali
Nastro cera-resina . Idoneo per carta patinata e materiali sintetici opachi. Buona resistenza allo sfregamento, alle sbavature e ad alcune sostanze chimiche.
Settori di Applicazione: Sanità, Agro-Alimentare, Etichettatura Locazioni
Nastro resina. Progettato per l’utilizzo con materiali sintetici come il poliestere, il polipropilene, la poliammide, il polietilene. Ottima resistenza alle abrasioni e allo sfregamento. Ottima resistenza ai solventi, all’esposizione chimica ed atmosferica
Settori di Applicazione: Elettronico, Chimico, Farmaceutico
Solitamente i nastri a trasferimento termico sono neri, ma sono disponibili anche in altri colori
ribbon colorati
Ancora 3 brevi suggerimenti che possono aiutare ad una scelta corretta del nastro di stampa
Larghezza del ribbon. Il ribbon deve essere poco più largo dell’etichetta. Ad esempio se l’etichetta ha una larghezza di 50 mm userò un nastro largo 60 mm circa. Certamente è una scelta sbagliata utilizzare una larghezza del nastro pari a 110 mm (il doppio dell’etichetta) perché può generare delle grinze producendo una stampa di bassa qualità, inoltre metà della larghezza del nastro rimane inutilizzata con inopportuno spreco dei costi
Inchiostrazione. I ribbon possono avere inchiostrazione interna od esterna. Assicurarsi quale tipologia di inchiostrazione richiede la stampante che utilizziamo. Alcuni modelli possono alloggiare ribbon con entrambe le inchiostrazioni.
Qualità del nastro di stampa. Ribbon di bassa qualità spesso presentano una spalmatura NON uniforme, sporcano le testine e producono stampe mediocri, poco brillanti e soggette a sbavature.
Approfondisci l’argomento ribbon sulla nostra sezione dedicata
Spesso ci chiedono quale sia la tecnologia di stampa migliore tra trasferimento termico e termica diretta. Non è corretto parlare di migliore, ma di modalità di stampa adatta alle proprie esigenze di etichettatura.
Allora valutiamo alcuni punti chiave che ci aiuteranno a decidere se acquistare una stampante termica diretta o a trasferimento termico
Partiamo dalla differenza tra le 2 tecnologie di stampa.
In parole semplici, la stampa a trasferimento termico utilizza un nastro di stampa, chiamato anche ribbon, mentre la stampa termica diretta no. Le stampanti a trasferimento termico riscaldano un nastro inchiostrato alloggiato all’interno della stampante per trasferire l’inchiostro sulle etichette.
ribbon per il trasferimento termico
Diversamente la stampa termica diretta richiede l’uso di un’etichetta in materiale termico, cioè sensibile al calore della testina che provoca un cambiamento di colore sul materiale per creare l’immagine stampata
A volte ci è capitato di verificare l’uso di un’etichetta termica e ribbon in modalità di stampa a trasferimento termico. Questo è un utilizzo improprio della stampante ed anche una superflua spesa economica, considerato che a parità di materiale (carta, polipropilene, materiale sintetico) il rivestimento termico solitamente è più costoso
Le testine delle stampanti a trasferimento termico hanno un ciclo di vita più lungo
Il ribbon utilizzato nella stampa a trasferimento termico agisce da “cuscinetto” tra gli elementi della testina. Nella stampa termica diretta invece, polvere e detriti presenti sulle etichette, sono direttamente a contatto con gli elementi della testina con conseguente maggiore usura o danneggiamento della testina di stampa
Printhead
La durata di una testina nella stampa termica diretta è notevolmente ridotta rispetto alle applicazioni di stampa a trasferimento termico, dal 25% al 50% in meno dipendentemente dal volume di stampa e dal materiale utilizzato. Considerato che la testina è una parte di ricambio che può valere fino al 30% il costo di una stampante nuova, questo è un aspetto che ha un impatto economico da valutare con attenzione
Durata dell’etichetta: requisito essenziale per una scelta corretta della tecnologia di stampa
Quanto deve durare l’etichetta, quale è il suo ciclo di vita?
Etichette stampate con tecnologia termica diretta hanno una durata inferiore
Se il prodotto da etichettare deve essere esposto all’esterno, sotto la luce solare diretta, o in condizioni ambientali difficili come l’umidità, oppure entra in contatto con sostanze chimiche allora è consigliabile usare il trasferimento termico.
ETICHETTE
Al contrario etichette di spedizione o prodotti del settore agro-alimentare, dove il ciclo di vita dell’etichetta è breve una stampante termica diretta può essere una buona scelta
Costi delle stampanti
Le stampanti termiche dirette hanno un costo inferiore
Solitamente una stampante a trasferimento termico è in grado di stampare anche in modalità termica diretta. Quindi certamente acquistando il modello a trasferimento termico non si sbaglia l’acquisto perché consente la stampa in entrambe le modalità, basta cambiare l’impostazione di stampa.
Se però le esigenze di stampa sono solo per materiali termici, allora è disponibile la configurazione solo termica diretta, che sicuramente avrà un costo inferiore in quanto non ha l’hardware per l’alloggiamento e la gestione del ribbon.
Inoltre, la stampa termica per gli operatori ha una gestione più semplice perché non richiede regolazioni del nastro e tempi di inattività della stampante necessari per il cambio del ribbon.
Costi delle etichette e dei ribbon
Il materiale termico è solitamente più costoso dell’equivalente a trasferimento termico.
Quando si fa un’analisi dei costi del materiale di consumo, si deve confrontare il costo delle etichette termiche con il costo delle etichette a trasferimento termico più il ribbon.
A questa analisi è necessario aggiungere la valutazione sulla durata delle testine, che è inferiore in modalità termica diretta e si riduce maggiormente qualora non vengano utilizzate carte termiche di scarsa qualità che esercitano un’azione abrasiva sulle testine
Se lo desideri puoi approfondire la scelta della stampante di etichette in questa breve guida
“E’ qualunque marchio commerciale o di fabbrica, segno, immagine o altra rappresentazione grafica scritto, stampato, stampigliato, marchiato, impresso in rilievo o a impronta sull’imballaggio o sul contenitore di un alimento o che accompagna tale imballaggio o contenitore.”
(Art. 1 Reg. 1169/2011)
Il Reg. 1169/2011 stabilisce le norme per la corretta compilazione dell’etichetta, regole che tutelano la sicurezza del consumatore, la trasparenza e la leggibilità delle informazioni per garantire il consumo di alimenti sani ma anche per aiutarci a fare scelte consapevoli e sicure
Vediamo quali sono le novità introdotte dal Regolamento 1169/2011
Dichiarazione nutrizionale obbligatoria
Questa norma nasce dalla necessità di contrastare obesità, sovrappeso ma anche molte malattie riconducibili ad una dieta squilibrata
L’etichettatura nutrizionale è obbligatoria per tutti i prodotti alimentari preconfezionati (salvo alcuni prodotti soggetti al solo processo di maturazione, l’acqua, altri prodotti non trasformati, e le mini-confezioni la cui superficie più ampia sia inferiore a 25 cm2) che dovranno riportare in un unico campo visivo una tabella nutrizionale con i valori di energia (kcal o kj) e le indicazioni relative a grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, proteine, zuccheri, sale
Allergie in evidenza
La necessità di informare i consumatori riguardo ad ingredienti che possano causare disturbi dovuti ad intolleranze alimentari ha portato all’obbligo di evidenziare gli allergeni mediante un carattere, uno sfondo o stile diverso in modo da renderli chiaramente distinguibili dagli altri ingredienti
L’obbligo si estende anche ai prodotti alimentari venduti nel circuito della ristorazione
Migliore leggibilità delle informazioni obbligatorie
Allo scopo di migliorare la leggibilità dell’etichetta vengono riconsiderate le dimensioni del carattere, lo spessore, il colore e il contrasto tra scritta e sfondo
Origine e provenienza espresse in modo chiaro
L’indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza è obbligatoria ed è importante che le informazioni contenute nell’etichetta non inducano a credere che l’alimento abbia un differente paese d’origine o luogo di provenienza
Denominazione di vendita
La denominazione dell’alimento comprende, o è accompagnata, da un’indicazione dello stato fisico nel quale si trova il prodotto, o dello specifico trattamento che ha subito (ad es. “liofilizzato, surgelato, concentrato”)
Vengono introdotte le seguenti denominazioni:
Prodotto decongelato
Carne o pesce ricomposto
Acqua aggiunta a carne o pesce
Ingrediente sostitutivo
Involucro non edibile (per gli insaccati)
Responsabilità degli operatori
Vengono introdotte le responsabilità dei vari operatori del settore alimentare lungo l’intera catena di approvvigionamento
Le informazioni riportate sul prodotto o sull’imballaggio o trasmesse in pubblicità:
non devono indurre in errore i destinatari;
devono essere precise, chiare e facilmente comprensibili;
non devono attribuire proprietà di guarigione o prevenzione di malattie
Estensione del campo di applicazione
Il regolamento estende l’obbligo a tutti i prodotti destinati al consumatore finale
Sono compresi anche i prodotti che vengono preparati da ristoranti, mense e catering o venduti a distanza
Software per la stampa di etichette alimentari
Il processo di gestione dell’etichetta come abbiamo visto è molto articolato, la compilazione della tabella nutrizionale prevede il ricorso ad analisi di laboratorio o a banche dati pubbliche, il layout di stampa deve avere una grafica precisa e trasparente per il consumatore.
Esistono diversi software che assistono le procedure per la corretta progettazione e composizione di un’etichetta alimentare conforme alla normative 1169/2011. Questi software consentono un’ottimizzazione dei costi pur garantendo un rigoroso protocollo di creazione dell’etichetta
Stampanti di etichette
Oltre a riportare le informazioni indispensabili al rispetto del Regolamento 1169/2011, le etichette dei prodotti alimentari devono essere personalizzate con marchi ed immagini, codici a barre, numerazioni progressive, date di produzione e di scadenza, codici relativi al lotto ed altri dati variabili.
Le stampanti a trasferimento termico o termiche permettono la stampa di etichette alimentari in modo autonomo ed in quantità necessaria a soddisfare le proprie esigenze produttive senza ricorrere a spese tipografiche eccessive
Qui trovate una guida per l’acquisto di una stampante di etichette.
La grande varietà di materiali disponibili per la stampa di etichette consente di effettuare un’etichettatura di qualità e durevole nel tempo
La testina delle stampanti termiche o a trasferimento termico è la parte di consumo più soggetta ad usura e proporzionalmente alla risoluzione è una parte di ricambio che può valere fino al 30% il costo di una stampante nuova.
Printhead
I costruttori di stampanti raccomandano l’uso di etichette e ribbon originali, perchè materiali di buona qualità certamente garantiscono un ciclo di vita delle testine come indicato dai costruttori.
Quali sono i fattori che influiscono sulla durata di una testina termica:
Residui di ribbon (nastro usato per la stampa a trasferimento termico)
Polvere di carta, impurità e residui adesivi lasciati dalle etichette
Velocità di stampa
Temperature di stampa
Uso improprio da parte degli operatori
stampanti mid-range
Alcune semplici accortezze possono aiutare ad allungare la durata di una testina termica e contestualmente assicurano una qualità di stampa buona. Vediamo come
Nella stampa in modalità trasferimento termico viene utilizzato un nastro di stampa che trasferisce, attraverso il calore della testina, l’inchiostro sulle etichette. I ribbon lasciano residui e dopo l’uso di ogni ribbon è buona norma pulire la testina con un panno imbevuto di alcool per eliminare qualsiasi residuo.
ribbon per il trasferimento termico
Nella nostra lunga esperienza tecnica abbiamo constatato che ribbon non originali hanno spesso una pessima qualità del film inchiostrato lasciando le testine delle stampanti molto sporche
Etichette di materiali di scarsa qualità hanno una carta che può risultare troppo abrasiva sulle testine producendo polvere che danneggia la testina. Questa occorrenza è ancora più gravosa quando si utilizzano stampanti in modalità termica diretta, cioè senza il ribbon che comunque ha una pellicola con superficie più liscia rispetto a quella delle etichette e rappresenta una protezione per le testine. Anche in questo caso deve essere effettuata regolarmente la pulizia della testina con un panno imbevuto di alcool
3. Più la velocità è alta e più è necessario aumentare la temperatura della stampante per mantenere una buona qualità di stampa. Nella maggior parte dei casi un’impostazione alta della velocità non serve a nulla, non si nota neanche la differenza.
Una delle prime impostazioni che controlliamo quando effettuiamo interventi di manutenzione sulle stampanti è proprio la velocità, che puntualmente abbassiamo alla metà del valore senza che questo influisca sull’efficienza del processo di stampa
Le alte temperature riducono la durata della testina. Alla prima installazione della stampante, spendete qualche minuto per impostare la temperature giusta che vi consenta di ottenere una stampa nitida e con buona risoluzione: partite da un valore basso, stampate un’etichetta di test e se la stampa non vi soddisfa aumentate di 1/2 punti la temperature. Ripetere il procedimento finché non raggiungete la qualità desiderata. Alcuni punti da considerare per un corretto settaggio:
la stampa termica diretta(senza ribbon) richiede temperature più elevate
ribbon cera hanno temperature di fusione più basse rispetto ai nastri resina
la temperatura dell’ambiente operativo influisce sui settaggi di temperature delle stampanti
Uso improprio significa utilizzare taglierini, forbici, oggetti appuntiti per eliminare i residui di etichette o adesivo che si incastrano nella stampante. Anche in questo caso bisogna procedure alla pulizia della testina con un panno imbevuto di alcool.
Come si può controllare se la testina di stampa è guasta?
E’ possibile effettuare un semplice test per verificare se la testina ha dei dot rotti. Create una etichetta con il programma fornito con la stampante o eventualmente anche con word. Disegnare all’interno dell’etichetta un rettangolo nero di larghezza identica all’etichetta e altezza 1 cm. Procedere alla stampa: se il rettangolo risulta completamente uniforme la testina è buona, altrimenti se presenta delle linee verticali bianche significa che ci sono dei dot guasti.
In conclusione programmare la pulizia della testina dopo ogni cambio di rotolo di etichette e/o ribbon, da eseguire a macchina senta, allunga il ciclo di vita delle testine termiche preservando la qualità della stampa delle vostre etichette
Se devi identificare un prodotto, un imballo o un’unità logistica e ti occorre un codice a barre puoi richiederlo iscrivendoti all’associazione italiana GS1 Italy |Indicod‐Ecr, l’unico ente in Italia autorizzato a rilasciare i codici a barre GS1 (ex EAN) che userai per identificare i tuoi prodotti.
Come raccomanda l’Indicod, diffida da ogni altro sito web che offre la vendita di codici a barre GS1.
Il codice GS1 consente di commercializzare i tuoi prodotti in tutti i canali di vendita, anche online attraverso i distributori sia italiani che internazionali
Quindi il primo passo da fare è richiedere il Prefisso aziendale GS1 all’ Indicod, che identifica in maniera univoca la tua azienda. Puoi effettuare l’iscrizione direttamente online collegandoti al seguente sito web http://gs1it.org/iscriviti/
La procedura è semplice e dopo la compilazione del modulo online, GS1 Italy Italy | Indicod‐ECR ti invia via email il Prefisso aziendale GS1 master costituito da 9 cifre.
A questo punto possiamo costruire il codice a barre da 13 cifre che identificherà i prodotti che intendiamo distribuire.
Come si costruisce il codice a barre per i prodotti?
L’Indicod-Ecr assegna alla tua azienda il Prefisso aziendale GS1 composto da 9 cifre, queste cifre costituiscono la parte “fissa” del codice. La fase successiva è l’attribuzione dei codici ai tuoi prodotti, cioè al prefisso aziendale GS1 (parte fissa del codice) si aggiungono le 3 cifre che identificano l’oggetto da codificare (codice prodotto). Considera che con 3 cifre puoi identificare 1.000 prodotti diversi.
L’ultima cifra del codice, il 13° numero del tuo codice a barre, è la cifra di controllo e viene calcolata sulle cifre precedenti attraverso un algoritmo. Solitamente viene aggiunta automaticamente dal software di stampa che si utilizza per la creazione delle etichette. Il numero di 13 cifre così ottenuto viene detto GTIN, Global Trade Item Number: è il numero che identifica il tuo prodotto in modo univoco in tutto il mondo grazie al sistema di codifica GS1.
struttura del codice a barre GTIN
Come stampo il codice a barre sui prodotti?
Puoi procedere alla stampa delle etichette con codice a barre attraverso una stampante di etichette a trasferimento termico. E’ la soluzione migliore se vuoi renderti indipendente e stampare secondo le tue esigenze.
Qui trovi una guida sulla scelta di una stampante di etichette
Uffici, centri commerciali, laboratori, ospedali, industrie, ambienti di produzione spesso utilizzano un processo di etichettatura eccessivamente costoso, inefficiente e di mediocre qualità perché stampano etichette adesive con stampanti laser o inkjet.
stampante laser
Le stampanti laser sono veloci, offrono una buona qualità di stampa, possono stampare anche a colori , ma sono progettate per la stampa di documenti e fogli, lavoro che svolgono in modo eccezionale.
stampante desktop di etichette
Esistono vantaggi indiscutibili nell’utilizzo di una stampante a trasferimento termico o termico diretto per la stampa di etichette adesive con o senza il codice a barre, sia per per alti che per bassi volumi di stampa
Le stampanti laser possono ovviamente stampare anche etichette, usando fogli A4 prefustellati, ma questo compito lo svolgono in modo meno efficiente presentando diversi svantaggi:
Il costo di stampa della singola etichetta è alto
La qualità è bassa, caratteristica particolarmente evidente quando si deve stampare anche il codice a barre che a volte risulta illeggibile con un comune lettore barcode. Produrre codici a barre di qualità leggibili richiede una copertura di inchiostro di circa il 50% in più e quindi il processo di stampa consuma più toner
Nel tempo l’adesivo sulle etichette si accumula all’interno della stampante degradandone le prestazioni
etichette in fogli
Le etichette per stampanti laser, disponibili nei negozi di forniture per l’ufficio, spesso non sono abbastanza resistenti per molte situazioni di etichettatura comune, in particolar modo per esigenze di etichettatura specifiche, come ad esempio etichette per basse o alte temperature, etichette per esposizione esterna, oppure resistenti agli agenti chimici o alle abrasioni, durevoli nel tempo con adesivo resistente a lungo termine, etichette per contatto con gli alimenti o per surgelati
Approfondisci alla nostra sezione etichette tutti i materiali e le esigenze di etichettatura che puoi ottimizzare con una stampante termica http://www.acsistemisrl.com/etichette.html
Le stampanti laser sono ideate per stampare fogli, quindi quando si devono stampare 1-2 etichette non sono assolutamente convenienti perché iI resto del foglio viene sprecato e se comunque sarà ricaricato per essere riutilizzato in seguito richiede una serie di passaggi aggiuntivi che fanno perdere tempo
Le stampanti inkjet hanno gli stessi vantaggi e limitazioni delle laser e un prezzo di acquisto più basso. Per quanto riguarda il codice a barre, la qualità di stampa non è consistente, in quanto incline a sbavature, striature e macchie che compromettono la leggibilità del codice
stampante inkjet
Diversamente la tecnologia di stampa termica diretta opera un controllo del calore della testina per imprimere il materiale di supporto che sarà ovviamente termico.
Ci sono materiali termici sia in carta che in materiale sintetico per applicazioni in cui viene richiesta una stampa più resistente alle temperature, agli agenti chimici e alle abrasioni. Nella stampa termica non si usa alcun tipo di inchiostro/nastro e la qualità di stampa è ottima.
Vantaggi:
Si stampa esattamente iI numero di etichette necessario, senza spreco di materiale
rotolo di etichette
Supporto di una vasta gamma di etichette con varie tipologie di adesivi specifici per qualsiasi applicazioni. E’ possibile stampare su carta , materiali sintetici, materiali composti, film, braccialetti ospedalieri con adesivi permanenti, removibili, riposizionabili, per temperature estremamente basse(fino a -196° per applicazioni in azoto liquido) o temperature molto elevate
Le stampanti a trasferimento termico utilizzano il calore della testina per scaldare un nastro, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul supporto. Esistono diversi tipi di inchiostro, le tipologie principali sono cera, cera resina o resina, da scegliere in base al support su cui si deve trasferire ‘inchiostro.
L’abbinamento corretto tra etichetta/ribbon garantisce la qualità ottima di stampa, in base ovviamente alle esigenze dell’applicazione
ribbon per il trasferimento termico
Le stampanti di etichette sono progettate per stampare etichette ed essendo specializzate in questo tipo di lavoro lo fanno meglio delle altre, anche il caricamento del materiale è intuitivo e veloce, non devo ogni volta ricordarmi il verso dei fogli, verso l’alto o iI basso, sopra o sotto
Hanno un ciclo di vita molto lungo
Tempo dedicato al servizio di assistenza e manutenzione minimo
Il costo del materiale di consumo è inferiore
Gamma vastissima di materiali adatti a qualsiasi applicazione: spedizioni, logistica, sanità, catena del freddo, autoclave, processi di sterilizzazione, ambienti chimici, industriali, sanitari
Puoi approfondire l’argomento sulla scelta della stampante di etichette in questo articolo
Troverete etichette in tutto il vostro ambiente, con requisiti delle applicazioni che divengono sempre più esigenti. Avendo a disposizione molteplici supporti scegliere l’etichetta giusta non sempre è un percorso semplice, specialmente per soluzioni critiche. Ad esempio, quando esponete un’etichetta agli agenti atmosferici auspicate che mantenga le prestazioni e la qualità di stampa nel tempo. Temperature estreme, umidità, agenti chimici e raggi UV richiedono materiali specifici, adatti all’esposizione esterna.
Facciamo quindi una breve panoramica dei fattori fondamentali per una scelta corretta dell’etichetta
Formato dell’etichetta: si parte ovviamente dalla grandezza dell’etichetta. Comunemente le misure sono espresse come larghezza x altezza ed è buona norma usare questo standard, perché per chi produce un’etichetta la misura mm 70×35 è diversa dalla 35×70. Questo è il principale difetto di comunicazione tra consumatore e fornitore di etichette che conduce all’errore sul formato dell’etichetta.
Inoltre un formato opportunamente dimensionato dell’etichetta, senza spreco di aree bianche consente di ottimizzare l’area di stampa risparmiando costi dell’hardware e del materiale di consumo.
Formato dell’etichetta
Rivestimento: le etichette possono essere di carta o in materiale sintetico (polipropilene, polietilene, pvc, etc…). Il corretto rivestimento assicura la durabilità dell’etichetta e la resistenza all’abrasione. Ad esempio un’etichetta per i cespiti, che debba durare nel tempo, resistente ai graffi, all’acqua e a molti agenti chimici può essere in materiale sintetico tipo il poliestere con un adesivo permanente e stampata con nastro resina per assicurare un’etichettatura di qualità e durevole nel tempo
Adesivo: sono disponibili numerosissime tipologie di adesivo che vanno selezionati in base alla destinazione finale dell’etichetta
Adesivo permanente, adesivo removibile, adesivo per contatto alimentare, adesivo speciale per temperature molto basse o molto alte o adesivi con una capacità di adesione supplementare per applicazione su superfici rugose, irregolari, polverose, oleose, curve, etc
Temperatura: bisogna fare una distinzione tra temperatura di applicazione dell’etichetta e la temperatura di servizio. La temperatura di applicazione è quella a cui applicherò l’etichetta sul materiale da etichettare. La temperatura di servizio è quella che caratterizza il ciclo di vita dell’etichetta, cioè la temperatura a cui sarà sottoposta la mia etichetta una volta applicata sul bene\materiale
Esistono adesivi per applicazioni a temperature molto basse da – 20°, a -40° fino a – 196° e materiali speciali con collanti adatti a temperature estremamente alte, ad esempio l’etichettatura di circuiti stampati o fonderie.
etichette in polipropilene
Una volta scelta l’etichetta, se non è termica, la scheda tecnica ci consiglierà il nastro a trasferimento termico più idoneo: cera, cera-resina o resina.
Approfondisci i materiali di consumo alla nostra sezione etichette
Molti processi di produzione e di distribuzione si basano sulla stampa di un’etichetta barcode. Ottimizzare il processo di stampa significa ridurre il tempo dedicato a tutte le operazioni di manutenzione e gestione delle stampanti, non solo per la risoluzione di problemi banali come il caricamento del materiale di consumo o la calibrazione, ma soprattutto per l’impostazione di settaggi e configurazioni che influenzano la qualità di stampa.
Oggi approfondiremo anche altri aspetti che agiscono sulle funzionalità delle stampanti e analizzeremo come tali fattori possono influire sulle procedure di gestione delle stampanti termiche e sulla produttività del personale di assistenza, in ogni fase del ciclo di vita della stampante
Installazione
L’installazione deve essere semplice. Una casa costruttrice seria accompagna sempre i suoi prodotti con documentazione, video, tutorial, utility software che guidano gli utenti nell’installazione e nella configurazione della stampante.
pannello di controllo
Assicuratevi anche che ci sia un software con le funzionalità di base per la creazione e la stampa di un’etichetta con codice a barre. Anche se in seguito non verrà utilizzato, nella fase di avviamento della macchina può essere molto utile. Inoltre, specialmente per le stampanti non dotate di pannello di controllo, utility che permettano la calibrazione, il settaggio dell’indirizzo di rete e altri parametri fondamentali come la temperatura, la modalità di stampa (termica o a trasferimento termico), tipologia di materiale di consumo (etichetta con gap o black mark, cartellino, etc) consentono agli operatori di gestire la stampante in modo veloce ed efficace.
2. Facilità di sostituzione dei materiali di consumo
La sostituzione delle etichette e dei ribbon nelle stampanti a trasferimento termico deve essere un’operazione semplice, il vano di caricamento dei materiali di consumo deve essere facilmente accessibile dagli utenti e la procedura di sostituzione immediata ed intuitiva, meglio se illustrata all’interno delle stampanti con delle immagini esplicative
3. Manutenzione
I principali componenti soggetti ad usura o guasti, come testine e rulli siliconati dovrebbero essere sostituiti dagli operatori in tempo reale e con una procedura semplice, eliminando la necessità di dover inviare la stampante in assistenza e limitando al minimo il tempo di fermo della stampante.
sostituzione testina stampante
Alcune stampanti avanzate di codici a barre sono in grado di rilevare i guasti delle testine di stampa, quindi di regolare automaticamente il funzionamento in modo da continuare a stampare finché la testina non viene sostituita oppure di arrestarsi completamente per evitare di produrre etichette difettose. Le stampanti intelligenti possono avvertire preventivamente il personale in merito all’imminente esaurimento delle etichette o del ribbon lasciando il tempo sufficiente per trasferire i processi di stampa mentre gli operatori le sostituiscono, senza creare un collo di bottiglia nella produzione.
Utility di monitoraggio da remoto che offrono accesso in tempo reale alle prestazioni e agli strumenti di amministrazione, configurazione e aggiornamento delle stampanti offrono una semplificazione della gestione centralizzata permettendo un’assistenza da remoto di primo livello che nella maggior parte dei casi è sufficiente a risolvere il fermo macchina
4. Pannello di controllo
Il pannello di controllo o schermo LCD per la guida alla configurazione dei parametri della stampante è fondamentale, specialmente per le stampanti semi-industriali e industriali.
E su questo punto voglio aprire una parentesi personale per estendere questa affermazione a qualsiasi tipologia di stampante. Nella mia vita ho installato centinaia di stampanti, quindi alcune certezze dettate dall’esperienza le ho raggiunte. La scorsa settimana ho installato per uso personale una stampante ink jet stupidissima, dotata di scheda wifi, di un noto costruttore. Operazione da 5 minuti che si è trasformato in 2 ore da incubo in cui ho dovuto scaricare 4 software, collegarmi al sito del costruttore dove ovviamente non c’era alcun file di quelli indicati, installarmi programmi non funzionanti su windows 8, premere la combinazione di pulsanti contando decine di lampeggi dei led, tutto questo per settare un banale indirizzo IP….e scoprire (anzi “immaginare” con assoluta certezza) che la stampante non funzionava. Se avessi avuto un pannello di controllo LCD dove impostare il mio indirizzo IP immediatamente avrei verificato il non funzionamento della scheda WIFI e mi sarei risparmiata 2 ore di perdita di tempo. Fortunatamente era una stampante per casa ed era sabato…in produzione o distribuzione una perdita di tempo simile significa perdere produttività
5. Contratti di assistenza
I leader di mercato propongono contratti di assistenza con diversi profili, adatti a qualsiasi tipo di esigenza.
Quando si acquista una o più stampanti è importante proteggere l’investimento valutando contratti che coprano la manodopera, le parti di ricambio e la manutenzione preventiva eventualmente anche le testina di stampa e le spese di trasporto.
Conclusioni
La valutazione di fattori legati all’installazione ed all’operatività quotidiana della stampante permette agli operatori di aumentare la produttività e concentrarsi sul lavoro che devono svolgere, evitando di perdere tempo nella risoluzione di problemi legati ad una stampa di bassa qualità e fermi macchina.