Bollino Farmaceutico: come configurare il lettore di codice a barre

I bollini, strumento di garanzia dell’autenticità dei medicinali in commercio in Italia, contengono le informazioni essenziali per l’identificazione di un medicinale e la tracciabilità di ciascuna confezione.
I bollini farmaceutici conformi al decreto del Ministro della Sanità 2 agosto 2001 consentono l’acquisizione di due informazioni, sintetizzate in due “codici a barre”:

BOLLINO FARMACEUTICO
BOLLINO FARMACEUTICO
  1. il codice AIC (codice identificativo dei medicinali ad uso umano, attribuito dall’Agenzia  Italiana del Farmaco). Il codice AIC appartiene alla famiglia CODICE 39, con sistema di numerazione in base 32
  2. il codice progressivo che identifica la confezione del medicinale codificato con la famiglia interleaved 2 di 5 (assegnato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che stampa i bollini).

Con il nuovo decreto del Ministro della Salute del 30 maggio 2014, che modifica il decreto del Ministro della Sanità 2 agosto 2001, sul bollino è previsto un terzo codice bidimensionale, il Data Matrix, che riassume le informazioni presenti negli altri due in un unico codice.

Codice Data Matrix
Codice Data Matrix

Leggendo con un lettore 2D questo terzo codice, si acquisiscono con un’unica scansione le stesse informazioni lette attraverso la scansione dei due codici a barre distinti, semplificando quindi l’operazione di lettura.

Resta inteso che nel nuovo bollino il terzo codice convive con gli altri due, che comunque restano leggibili separatamente. Pertanto, sarà possibile acquisire le informazioni (codice AIC e numero progressivo) sia attraverso la lettura di due codici distinti, sia attraverso la scansione del codice Data Matrix

Come configurare un lettore di codice a barre per la corretta lettura del bollino farmaceutico?

lettore di codice a barre zebra symbol ls2208

In un lettore di codici a barre monodimensionale devono essere abilitati, tramite opportuna procedura di configurazione del lettore, le due famiglie di codici:

  • Codice 32 o Codice Farmaceutico per abilitare la lettura del codice AIC
  • Interleaved 2 di 5 per abilitare la lettura del codice progressivo della confezione, impostando la lunghezza minima e massima del codice pari a 10 per non avere letture errate.

La procedura per entrare in modalità di configurazione del  lettore dipende dalla marca e dal modello del lettore scelto, ma i passi fondamentali sono l’abilitazione delle 2 famiglie indicate

Se invece vuoi leggere sia i due codici a barre, sia il codice bidimensionale Data Matrix presente sulla fustella del farmaco, devi optare per un modello di lettore bidimensionale, che permette la scansione sia dei due codici a barre lineari che del  Datamatrix


Se sei interessato ai vari modelli di  lettori 1D e 2D, dai uno sguardo sul nostro sito alla sezione lettori http://www.acsistemisrl.com/con-cavo.html


Anche per chi possiede un lettore bidimensionale i passi essenziali per la configurazione sono i medesimi

  • Abilitare il Codice 32 o Codice Farmaceutico per abilitare la lettura del codice AIC
  • Abilitare l’Interleaved 2 di 5 per abilitare la lettura del codice progressivo della confezione
  • Il codice Data Matrix in un lettore 2D è solitamente abilitato di default

Per quanto riguarda la scelta del lettore consigliamo di selezionare un lettore di un brand conosciuto come Honeywell,Zebra, Datalogic perché le grandi case costruttrici mettono a  disposizione dell’utente manuali e tool di configurazione software semplici e veloci.

Come puoi vedere in questo video “ LETTURA BOLLINO FARMACEUTICO “abbiamo configurato un lettore bidimensionale per leggere con un’unica scansione i 2 codici a barre monodimensionali

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Computer veicolari: i vantaggi nel processo logistico

L’impiego di terminali veicolari per le operazioni di magazzino migliora l’efficienza del processo logistico, riduce gli errori, assicura un’accurata tracciabilità e ottimizza i tempi di lavoro.

L’adozione del codice a barre per tracciare le operazioni di movimentazione e lo stoccaggio dei pallet e dei prodotti presenti in un magazzino garantisce un sistema di controllo logistico automatizzato privo di errori durante le fasi di picking , stoccaggio merce e spedizione

I terminali veicolari sono progettati con una forma compatta ed estremamente robusta, sono dotati di molteplici funzionalità, dalle ultime tecnologia radio, all’integrazione con diversi moduli o dispositivi di lettura di codici sia 1D che 2D, supportano l’interfacciamento Bluetooth con le periferiche e rappresentano lo strumento ideale per applicazioni di magazzino, ambienti di produzione e distribuzione, per il settore dei trasporti

VANTAGGI NELL’UTILIZZO DI TERMINALI VEICOLARI

I computer veicolari sono progettati sia per ambienti interni che esterni, sono ingegnerizzati per resistere a condizioni di lavoro impegnative e alle situazioni climatiche più esigenti .

Per temperature estremamente basse degli ambienti di stoccaggio freddi e delle celle frigorifere possono essere dotati di un sistema di sbrinamento dello schermo e di riscaldamento per l’elettronica del dispositivo.

computer veicolare

I display sono di grandi dimensioni per una corretta visualizzazione di tutte le informazioni e più luminosi per consentire una nitida visualizzazione dei dati anche all’aperto

Le impostazioni di gestione dell’alimentazione eliminano il rischio di scaricare le batterie del veicolo, evitando così le conseguenti perdite di produttività.

Sono dotati di tasti programmabili che semplificano le operazioni più complesse, touchscreen sostituibili e tastiera utilizzabile anche con guanti spessi.

Sono attrezzati con numerosi accessori per consentire un montaggio veloce e sicuro su muletto, camion, carrello elevatore o qualsiasi altro veicolo industriale, garantendo l’accesso alle informazioni aziendali durante il movimento

Il terminale veicolare indica al conducente del muletto o carrello elevatore in tempo reale quali sono gli elementi da prelevare

Il terminale traccia in tempo reale la movimentazione dei prodotti all’interno del magazzino

L’accuratezza delle informazioni sul posizionamento dei prodotti elimina l’errore umano di prelievo dell’elemento sbagliato

Un computer veicolare può confermare immediatamente che il prodotto venga spostato sul camion giusto per la spedizione

I veicolari, attraverso la rete WIFI, possono accedere al gestionale aziendale stabilendo un “ufficio virtuale” direttamente sul veicolocomputer veicolari

TERMINALI VEICOLARI O TABLET?

Una distinzione fondamentale tra un tablet ed un computer veicolare appositamente progettato per i carrelli o i muletti è la resistenza alle vibrazioni e agli urti. Questa caratteristica non è visibile ad occhio nudo, ma certamente i suoi effetti sono misurabili sulla durata del dispositivo. I computer montati su veicoli sono soggetti a continue vibrazioni che logorano i componenti interni se non adeguatamente protetti.

Accessori e protezioni per il montaggio su veicolo non forniscono un’adeguata protezione del computer che può non essere abbastanza robusto per una durata a lungo termine.

Un’altra considerazione sul montaggio deve essere analizzata nelle situazioni in cui i computer devono essere frequentemente rimossi dal muletto per l’utilizzo di operazioni a terra. La continua rimozione a lungo termine può danneggiare i connettori se non sono stati progettati appositamente per queste operazioni

I computer veicolari sono utilizzati per accedere al WMS aziendale o ad altre applicazioni. L’input dei dati viene fatto in diversi modi: scansione di codici a barre, lettori RFID, sistemi vocali e tastiere e frequentemente utilizzano l’emulazione terminale per accedere ai propri sistemi aziendali. Sono dotati di sistemi di gestione di varie periferiche e comunicazioni wireless che supportano qualsiasi interfacciamento. Un tablet come svolgerebbe lo stesso lavoro? Come si interfaccerebbe con tutti i dispositivi di input e con i gestionali aziendali?

terminale per muletto

Certamente non come un computer veicolare. Supportare diversi dispositivi di input (lettori, RFID, tastiere) significa avere a disposizione varie porte d’interfaccia e riconoscere e processare i dati d’ingresso adeguatamente. I computer veicolari hanno il supporto nativo per i lettori di codici a barre, per lettori RFID, per i sistemi VOICE, per la tastiera, mentre i tablet hanno bisogno di driver e software supplementari per il riconoscimento e la configurazione delle varie periferiche di input.

I terminali veicolari sono ottimizzati per i lavoratori che eseguono la maggior parte delle attività sul veicolo, mentre i tablet sono indicati per operazioni sul campo, nei negozi, negli ambienti office

Se sei interessato ad approfondire i modelli di terminali veicolari vai sulla sezione del nostro sito Terminali veicolari

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Errori comuni di stampa di un’etichetta con codice a barre

I motivi per cui un lettore di codice a barre non riesce a decodificare un codice possono essere innumerevoli, ma i più frequenti sono correlati ad errori di stampa del codice, errata struttura dei dati, lettore non correttamente configurato.

Spesso un codice non decodificato da un lettore induce a ipotizzare che la causa sia un malfunzionamento del lettore. In diversi casi è una stampa di scarsa qualità che non consente la decodifica del codice.

Analizziamo i più comuni errori di stampa che rendono il codice non leggibile dai lettori di codice a barre.

CODICE A BARRE STAMPATO TROPPO VICINO AL BORDO DELL’ETICHETTA

codice a barre senza quiet zone
codice a barre senza quiet zone

I codici a barre richiedono delle quiet zone, ovvero delle zone bianche a destra e a sinistra del codice. La quiet zone dovrebbe essere almeno dieci volte più larga della barra più stretta. Se questo requisito non è rispettato il lettore non riesce a decodificare il codice.

SOLUZIONE:  progettare il layout dell’etichetta posizionando il codice in modo che siano rispettate le quiet zone

NEL CODICE E’ PRESENTE UNA LINEA BIANCA ORIZZONTALE O VERTICALE

codice dot guasti
codice a barre stampato da una testina con dot rotti

La presenza di una o più linee sottili bianche che attraversano il codice può generare un errore nella lettura. Linee sottili bianche orizzontali o verticali solitamente indicano la presenza di dot rotti della testina della stampante

SOLUZIONE: cambiare la testina della stampante

DIMENSIONE NON CORRETTA DELLE BARRE CHE RISULTANO TROPPO RAVVICINATE O TROPPO LARGHE

codice a barre con dimensione distorta
codice a barre con dimensione distorta

Ogni simbologia di codice è stato progettata secondo uno specifico insieme di regole che stabilisce non solo la  codifica (testo trasformato in barre), ma definisce anche le dimensioni delle barre, la distanza tra esse, la dimensione del testo leggibile, le proporzioni e la dimensione complessiva del simbolo utilizzato.

Le barre e gli spazi di un barcode possono avere una certa tolleranza, ma il guadagno o la  perdita di larghezza del codice deve comunque rispettare l’insieme di regole della simbologia utilizzata.

CONSIGLIO: se si deve alterare la grandezza del codice non è opportuno ridimensionarlo liberamente ma è preferibile generarlo nuovamente della dimensione necessaria

STAMPA CON POCO CONTRASTO O CON UNA SCELTA ERRATA DEI COLORI

codice con basso contrasto
codice con basso contrasto

Uno scarso contrasto tra codice e colore dell’etichetta o del materiale sui cui viene stampato il codice può comportare un fallimento della decodifica.

Anche alcune combinazioni di colori possono rendere il codice non leggibile: codice a barre stampato in rosso su sfondo bianco oppure codice a barre rosso su sfondo verde possono produrre errori di lettura.

Anche i codici stampati su superfici riflettenti o substrati metallici possono causare problemi.

SOLUZIONE: la soluzione migliore è sempre stampare un codice nero su sfondo bianco. Qualora non fosse possibile è raccomandabile effettuare dei test di lettura o utilizzare dei verificatori di codici a barre


Approfondisci l’argomento

VERIFICATORE DI CODICE A BARRE: COSA È & QUANDO USARLO

oppure vai alla nostra sezione verificatori

http://www.acsistemisrl.com/verificatori-di-codici-a-barre.html


MATERIALE DI STAMPA DI SCARSA QUALITÀ’

Un ribbon (nastro inchiostrato) di scarsa qualità può generare stampe non uniformi con sbavature , buchi, macchie e scarso contrasto.

Analogamente un’etichetta di materiale poco nobile può dar luogo a codici non leggibili


Approfondisci

Etichette: come ottenere un’ottima qualità di stampa


STAMPA DEL CODICE A BARRE IN VERTICALE

codice stampato in verticale
codice stampato in verticale

La stampa di un codice a barre in verticale può dar luogo ad un effetto scaletta sulle barre rendendo il codice illegibile

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Marcatori manuali: un’alternativa vincente per produzioni artigianali

Solitamente l’acquisto di un marcatore a getto d’inchiostro viene valutato quando i volumi di stampa sono elevati e l’azienda è dotata di una o più linee di produzione.

Quale è la soluzione per le piccole e medie aziende con volumi di produzione bassi? Esiste una soluzione a costo contenuto che possa rispondere ad esigenze di marcatura su dimensione artigianale?

Il marcatore manuale è la soluzione.

marcatore manuale a getto di inchiostro K6

Il marcatore manuale consente la stampa a getto d’inchiostro in mobilità ed autonomamente in quanto è alimentato da batterie ricaricabili di grande capacità con ciclo operativo di 6/8 ore

Vantaggi di un marcatore manuale:

  • Costo contenuto
  • Installazione semplice e veloce
  • Alta qualità di stampa
  • Marcatura in mobilità su oggetti ingombranti
  • Stampa su superfici porose, semi- porose e non porose
  • Stampa di codici a barre, caratteri alfanumerici, loghi, data/ora, data di scadenza, lotto, contatori, etc…
  • Facilità di configurazione e creazione dei messaggi da stampare
  • Possibilità di creare, salvare e stampare messaggi ovunque e in qualsiasi momento.

Guarda il video

marcatore manuale


Il marcatore manuale è indicato per piccole produzioni e per altezze di stampa inferiore a 12,7 mm

Esempi di applicazioni:

  • Stampa su cartoni
  • Stampa data di scadenza e lotto su confezioni alimentari
  • Stampa FITOK su pallet e casse in legno
  • Stampa su vetro

Se vuoi approfondire vai alla nostra marcatori

http://www.acsistemisrl.com/marcatori-manuali.html


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L’etichettatura per i prodotti della pesca

La sicurezza alimentare è fondamentale per il nostro benessere: attraverso l’etichettatura il produttore fornisce una corretta e trasparente informazione al consumatore.

Tutta la catena alimentare, dalla produzione alla trasformazione, fino alla distribuzione e vendita degli alimenti, deve garantire il rispetto di una serie di misure previste dalle normative vigenti che preservino la qualità del cibo garantendo al tempo stesso la nostra salute.

I prodotti ittici della pesca e dell’acquacoltura freschi, refrigerati e congelati posti in vendita al dettaglio per il consumo finale debbono essere etichettati con una serie di informazioni obbligatorie per garantire la tracciabilità e la rintracciabilità in tutta la filiera ittica

Vediamo quali sono le informazioni obbligatorie che disciplinano la tracciabilità del prodotto ittico, dal momento della cattura alla prima vendita

Denominazione commerciale e nome scientifico della specie

Tutti i prodotti ittici devono essere commercializzati con un’appropriata identificazione ovvero la DENOMINAZIONE OBBLIGATORIA IN LINGUA ITALIANA accompagnata dal NOME SCIENTIFICO

Metodo di produzione

Deve essere indicato il metodo di produzione: ad esempio “pescato in mare…” oppure ” allevato…”

Per i miscugli di specie identiche ottenute con metodi di produzione diversi occorre indicare il metodo di produzione di ogni partita

 Zona di cattura e paese di produzione

Deve essere indicata la zona dove è stato catturato il pesce

Per il pesce allevato deve essere indicato il paese di produzione

Per i miscugli di specie identiche catturate in zone di cattura diverse o raccolte in paesi di allevamento differenti si devono indicare almeno la zona della partita con quantità maggiore e deve essere indicato che i prodotti provengono da zone/ diverse

 Nota La zona di cattura non è più indicata con un codice alfanumerico (es. Zona FAO n 18) ma con la denominazione per esteso della zona di cattura (es Mar Artico), per renderla più comprensibile al consumatore.

Attrezzi da pesca

  • Per il pesce selvatico si devono indicare gli attrezzi da pesca utilizzati per la cattura: ad esempio «sciabiche», «reti da traino», «reti da imbrocco e reti analoghe», «reti da circuizione e reti da raccolta», «ami e palangari», «draghe» e «nasse e trappole».
  • Per i miscugli di specie identiche catturate utilizzando categorie di attrezzi da pesca diversi devono essere indicati gli attrezzi utilizzati per ogni partita.

controlli-pesce

Pesce scongelato  

L’etichetta deve indicare se il prodotto è stato scongelato.

Inoltre sull’etichetta deve essere indicato il Termine minimo di conservazione/data di scadenza

 Allergeni

  • Per i prodotti preimballati deve comparire un riferimento chiaro degli eventuali allergeni. Tale riferimento deve essere evidenziato attraverso un tipo di carattere chiaramente distinto dagli altri ingredienti elencati, per esempio per stile o colore di sfondo.
  • Per i prodotti non preimballati le informazioni sugli allergeni sono ugualmente obbligatorie

etichetta-pesce

 Requisiti aggiuntivi per i prodotti preimballati

Le informazioni di seguito riportate devono essere fornite per i prodotti preimballati in aggiunta a quelle sopra citate:

Elenco degli ingredienti:

Accanto alla dicitura «ingredienti» va riportato un elenco di tutti gli ingredienti in ordine decrescente di peso.

Quantità degli ingredienti:

Va espressa in percentuale.

Quantità netta (peso netto):

Va espressa in grammi o chilogrammi.

Va anche indicato il peso netto sgocciolato dell’alimento quando un alimento è presentato in un liquido di copertura (anche congelato o surgelato).

Condizioni di conservazione e impiego:

Occorre indicare le eventuali condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego.

etichetta-pesce2

Il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare:

Occorre indicare il nome e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni sugli alimenti e con il cui nome viene commercializzato il prodotto.

Se tale operatore non è stabilito nell’UE, vanno indicati il nome e l’indirizzo dell’importatore.

Paese d’origine o luogo di provenienza:

Tale indicazione è obbligatoria nel caso in cui la sua omissione possa indurre in errore il consumatore.

Dichiarazione nutrizionale (dal 13 dicembre 2016):

La dichiarazione include il valore energetico e la quantità di grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale per 100 g o 100 ml. Possono figurarvi anche le vitamine, i minerali e altri nutrienti specificati.

Tali valori possono inoltre essere espressi «per porzione» o come percentuale dell’«assunzione di riferimento».

I prodotti non trasformati che comprendono un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti sono esenti.

 Data di congelamento o data di primo congelamento:

Questo requisito si applica unicamente ai prodotti non trasformati.

La data va indicata come segue: «Congelato il giorno/ mese/anno».

 Acqua aggiunta:

L’acqua aggiunta va indicata nell’elenco degli ingredienti

 Proteine aggiunte provenienti da altre specie animali:

La denominazione dell’alimento deve recare l’indicazione della presenza di proteine aggiunte e della loro origine animale.

Pesce ricomposto:

I prodotti che possono sembrare costituiti da un unico pezzo di pesce ma che in realtà sono frutto dell’unione di diverse parti legate insieme grazie ad altri ingredienti, tra cui additivi ed enzimi alimentari oppure con altri sistemi, devono indicarlo.

L’operatore è tenuto a utilizzare il termine «pesce ricomposto».

Contrassegno di identificazione:

Il nome del paese, il numero di riconoscimento dello stabilimento di produzione e il marchio CE, o la sua traduzione in altre lingue dell’UE, devono figurare quando l’alimento è prodotto nell’UE.

Per i prodotti importati sono obbligatori soltanto il nome del paese e il numero di riconoscimento dello stabilimento di produzione.

 Modalità di presentazione delle informazioni obbligatorie ai consumatori

Le informazioni obbligatorie devono essere rese disponibili e facilmente accessibili.

  • Sui prodotti preimballati appaiono direttamente sull’imballaggio o su un’etichetta a esso apposta.
  • Per i prodotti non preimballati disciplinati dal regolamento OCM le informazioni possono essere fornite in vari modi, ad esempio su etichette, cartelloni, poster e simili.
  • Le informazioni sono apposte in un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed eventualmente indelebili.

Esse non sono in alcun modo nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche o altri elementi suscettibili di interferire.

  • Le informazioni devono essere stampate sull’imballaggio o sull’etichetta in modo da assicurare chiara leggibilità, in caratteri la cui parte mediana (altezza della x) è pari o superiore a 1,2 mm.

Nel caso di imballaggi o contenitori la cui superficie maggiore misura meno di 80 cm2, l’altezza della x della dimensione dei caratteri è pari o superiore a 0,9 mm.

  • La denominazione completa dell’alimento e il peso netto devono comparire nello stesso campo visivo

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Riferimenti

Commissione europea

Guida tascabile sulle nuove etichette dell’UE per i prodotti della pesca e dell’acquacoltura destinate ai consumatori

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea

2014 — 15 pagg. — 20 x 20 cm

ISBN 978-92-79-43877-6doi:10.2771/82798

Etichette Zebra per il settore sanitario

La linea completa di consumabili Zebra supporta perfettamente la tecnologia del codice a barre per il settore sanitario consentendo di ridurre gli errori, garantire la tracciabilità e migliorare la sicurezza del paziente nei ricoveri, nei laboratori e nelle farmacie.
Una vasta gamma di materiali, adesivi e formati risponde ad esigenze specifiche di etichettatura del settore sanitario:

supplies-feature-photo

  • Etichette per sacche di sangue

  • Etichette resistenti a temperature molto basse, fino a -196°

  • Identificazione dei pazienti

  • Etichettatura farmaci

  • Etichettatura radiografie

  • Etichettatura campioni, provette, flaconi, vetrini

  • Tracciabilità strumenti sterili

  • Referti medici

  • Gestione della struttura sanitario, inventario apparecchiatura

  • Braccialetti identificativi dei pazienti

Selezionare il materiale e l’adesivo corretto è fondamentale per garantire un’etichetta che possa durare per tutto il suo ciclo di vita, mantenendo inalterate le proprie caratteristiche.

Quali sono i materiali offerti da Zebra? Le applicazioni indicate per ciascun materiale?

Iniziamo con le ETICHETTE IN CARTA

Z-Select 2000D:

etichetta in carta termica protetta, quindi supporto nobile con una moderata resistenza all’umidità e adesivo resistente fino a -40°.

Essendo materiale termico deve essere stampato in modalità termica diretta (senza l’uso del ribbon)

Settori di utilizzo: etichettatura campioni

Z-Select 2000T:

etichetta in carta a trasferimento termico di alta qualità (deve essere stampata con i ribbon), ha un adesivo permanente resistente da -40° a +80°C

Settori di utilizzo: etichettatura campioni, etichettatura servizi di sterilizzazione

8000T Cryocool

ETICHETTE IN MATERIALE SINTETICO

Z-Ultimate 3000T White e Silver:

etichetta in poliestere lucido bianco o argento con adesivo permanente resistente agli agenti chimici e alle alte temperature.  Ottima resistenza ad alcol isopropilico, candeggina e altri detergenti utilizzati in ambiente sanitario. L’adesivo resiste alle temperature in autoclave, in un range di esercizio che va da -40° a + 150°C

Settori di utilizzo: Identificazione di apparecchiature e di kit chirurgici che richiedono sterilizzazione

8000T Cryocool:

Polipropilene bianco lucido con speciale adesivo resistente alle basse temperature. L’etichetta deve essere stampata a trasferimento termico con ribbon resina e l’adesivo è resistente all’azoto liquido e al ghiaccio secco, in un range di temperatura da – 196° fino a +88 °C

Settori di utilizzo: etichettatura di campioni a bassissima temperatura in applicazioni criogeniche

8000T Blood Bag:

Materiale per etichette in polipropilene bianco opaco con adesivo resistente in un range di temperatura molto esteso da -40° a 120°C in grado di supportare cicli di congelamento/scongelamento e centrifuga

Settori di utilizzo: etichettatura sacche di sangue

etichetta per sacche di sangue

Z-Xtreme 4000T White:

Etichetta in poliestere opaco con adesivo acrilico ad alte prestazioni. Resistente a temperature fino a 150° C. Ha un’eccezionale resistenza a umidità e agenti chimici aggressivi. Ottima resistenza ad alcol isopropilico, candeggina e altri detergenti

Settori di Applicazione: manutenzione apparecchiature ed etichettatura dispositivi medici, etichettatura per sterilizzazione in autoclave ed etichettatura di kit chirurgici

Z-Xtreme 5000T White e Silver:

etichetta stampabile a trasferimento termico in poliestere bianco opaco o di colore argento. Adesivo estremamente resistente, temperatura di esercizio da-40° fino a 150 °C. Ha una eccellente resistenza agli agenti chimici

Settori di Applicazione: Etichettatura di laboratorio e radiografie


Se vuoi approfondire le soluzioni di braccialetti Zebra per l’identificazione dei pazienti puoi leggere l’articolo

BRACCIALETTI IDENTIFICATIVI PER IL PAZIENTE: QUALE SCEGLIERE?


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Come fare un inventario in modo semplice e veloce

Le aziende hanno l’obbligo di redigere l’inventario ogni anno pertanto la gestione del magazzino è un compito “doloroso” ma necessario.

Esistono diversi software in commercio per la gestione dell’inventario, dia semplici gestionali ai più sofisticati software di magazzino (WMS).

inventario

In alcune aziende il modulo di magazzino non viene utilizzato per i motivi più disparati: maschere troppo complesse, flusso operativo laborioso, inesperienza degli operatori verso gli strumenti informatici.

Un magazzino che non viene gestito con gli strumenti informatici e di identificazione automatica comporta un lavoro manuale lungo e spesso con dati discordanti dalla situazione reale.

Esiste un modo semplice, economico ed immediato per fare un inventario: un foglio Excel opportunamente configurato ed un lettore di codice a barre.

Per la nostra esperienza usare un file Excel complesso, pieno di campi e tabelle, grafici, fogli di lavoro è controproducente e non potrà mai sostituire un gestionale aziendale.

Abbiamo quindi realizzato un file Excel semplice, con pochi campi che efficacemente restituisce l’inventario valorizzato del vostro magazzino


Guarda il video

https://www.youtube.com/watch?v=LN5HJmQlS6E&t=17s


Il file è composto da 3 fogli: ARTICOLI, ENTRATE e USCITE

  1.  FOGLIO ARTICOLI

Nel foglio articoli con 7 colonne abbiamo il “cruscotto” totale della giacenza di magazzino. La schermata viene aggiornata automaticamente ad ogni carico/scarico di magazzino

Schermata Articoli Inventario
Schermata Articoli Inventario

2.  FOGLIO ENTRATE

In questo foglio con un lettore di codice a barre, con o senza  cavo, è sufficiente spuntare tutti gli articoli in entrata al magazzino. Il campo Letture memorizza il codice a barre scansionato, il campo Quantità registra la quantità di ciascun articolo

Schermata Entrate Magazzino
Schermata Entrate Magazzino

3.  FOGLIO USCITE

Anche per le uscite è previsto l’utilizzo di un lettore di codice a barre, con o senza cavo, per acquisire il codice dei prodotti in uscita dal magazzino. Il campo Letture memorizza il codice a barre scansionato, il campo Quantità registra la quantità di ciascun articolo

Schermata Uscite
Schermata Uscite

Il foglio di calcolo è dotato di una pratica guida utente

Il file Excel è gratuito!!!! Per averlo basta scriverci una mail

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Ti occorre un lettore di codice a barre? Vai sul nostro sito alla sezione lettori

Lettori con cavo http://www.acsistemisrl.com/lettori-con-cavo.html

Lettori senza cavo http://www.acsistemisrl.com/lettori-wireless.html

Modalità inventario nei lettori di codici a barre wireless

Alcuni modelli di lettori di codice a barre wireless, cioè senza cavo, possono essere programmati in funzione INVENTARIO, modalità operativa utile quando si è in assenza di copertura radio o quando si deve fare un inventario con un semplice lettore di codice a barre cordless.

lettori di codice a barre zebra ds2208 e ds2278
DS2208 con cavo e DS2278 cordless

Un lettore cordless utilizza una base collegata al PC per trasmettere e ricevere dati. In funzione del modello di lettore, la portata radio dalla base al lettore può variare da 15 mt fino a 50 mt e oltre.

Questo significa che se acquistiamo un lettore con portata radio di 10 mt, allontanandoci dalla base di 12 mt, portimo il lettore  fuori portata e non è possibile né trasmettere, né ricevere dati. La programmazione in modalità inventario in questo caso sarebbe molto utile perché consentirebbe l’acquisizione dei codici anche fuori dalla copertura radio

Solitamente la modalità inventario di default è disattivata e va attivata tramite opportuna programmazione del lettore.

Nella modalità inventario il codice scansionato è memorizzato all’interno del lettore e la trasmissione del dato al computer viene effettuata in un secondo momento attraverso due modalità, una automatica e una manuale

video-icon


Guarda il video  “Come fare un inventario con un lettore di codice a barre


Modalità automatica: con questa configurazione quando lo scanner è fuori dalla portata della base ricetrasmittente il lettore memorizza i codici a barre letti. I dati vengono in seguito trasmessi automaticamente alla base una volta che lo scanner è tornato nell’area di portata.

lettore wireless industriale
Honeywell Granit

Modalità Inventario: con questa configurazione il lettore memorizza i codici a barre sia che siamo in campo che fuori campo. Per trasmettere i dati memorizzati alla base si deve inserire lo scanner nella base oppure i codici letti possono essere trasmessi tramite la lettura di uno specifico codice a barre di programmazione.

Un’altra funzione utile nella modalità inventario è l’impostazione della funzione quantità “batch mode quantity on” che permette di sommare automaticamente gli stessi codici, ovvero se si scansione il codice “ABC”  per tre volte, l’output del dato è “ABC, 00003”

Quanti codici può memorizzare un lettore?

Un lettore è in grado di memorizzare fino a 10.000 codici UPC-A / EAN13 e circa 3.800 codici 2D composti da 50 caratteri.

Esistono diversi modelli di lettore Honeywell che implementano la funzione inventario, sia lettori per uso generico, che lettori di classe industriale per uso in logistica di magazzino. Se sei interessato puoi contattarci ai seguenti riferimenti

Tel. 06-51848187

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

Andrea Capponi

andrea@acsistemisrl.com

oppure visitate il nostro sito  www.acsistemisrl.com

Come scegliere l’ottica di un lettore di codice a barre

Alcuni modelli di lettori di codici a barre sono disponibili con tre opzioni diverse di scansione.  In alcune applicazioni selezionare il corretto gruppo ottico per le proprie esigenze di lettura è fondamentale per ottimizzare e velocizzare l’operazione di acquisizione automatica del codice.

lettore wireless industriale
Honeywell Granit

Le tre opzioni focali principali sono: HD = alta densità, SR = ottica standard e ER = ottica estesa. Ognuna di esse ha delle caratteristiche precise di scansione e scegliere quella giusta è un requisito fondamentale per migliorare la produttività e la velocità, specialmente in presenza di codici minuscoli, molte densi o per letture grande distanza

Le prestazioni di lettura si definiscono in riferimento all’unità di  misura degli elementi espressi in mil che è l’unità di lunghezza del sistema inglese, pari a 1/1000 di pollice e quindi a 25,4 micrometri. La lettura viene condizionata dalla luce ambientale e dalla qualità del codice stampato. Codici di scarsa qualità vengono letti con più difficoltà. Nei datasheet dei prodotti sono evidenziate le prestazioni di scansione delle diverse ottiche in funzione della densità.

Prestazioni ottiche di un lettore
Prestazioni ottiche di un lettore

Senza addentrarci in noiose tabelle e grafici vediamo a grandi linee quale è la differenza fra i tre gruppi ottici e quali sono le applicazioni adatte

  1. SCANNER HD (HIGH DENSITY)

Il vantaggio principale di uno scanner HD è che il piano focale è molto vicino alla finestra di scansione, pertanto è possibile acquisire codici molto piccoli o con gli elementi ravvicinati. Infatti più è piccolo lo spazio fra le barre e più è difficile l’acquisizione del codice con uno scanner dotato di ottica standard. In questo caso un lettore con ottica HD è la soluzione perfetta.

Applicazioni: codici ad alta densità si trovano  ad esempio sulle schede elettroniche o nel settore  farmaceutico (come provette, flaconcini e siringhe)

Uno scanner HD non è indicato se si deve eseguire la scansione di una vasta gamma di codici a barre di varie dimensioni in quanto codici troppo grandi non si adattano al fuoco del gruppo ottico

  1. SCANNER SR (STANDARD RANGE)

Il vantaggio di uno scanner con ottica standard è la massima flessibilità nel processo di acquisizione, un buon equilibrio della funzionalità di scansione di codici sia grandi che piccoli.

Applicazioni: troviamo questi lettori utilizzati in applicazioni di tutti i giorni che vanno da negozi al dettaglio ai magazzini. Se il codice non presenta particolarità legate alla dimensione e alla densità sono le ottiche più versatili. Diversamente il modello standard range non è adatto per leggere codici a grande distanza o codici ad alta densità

3.SCANNER  ER (EXTENDED RANGE)

Gli scanner dotati di ottica estesa sono i lettori ideali per la scansione a distanza. Le sue performance nella giusta situazione assicurano un grande vantaggio.

Applicazioni: l’utilizzo di lettori o palmari con ottica ER è indicato nei magazzini molto grandi, con la merce ordinata su scaffali in verticale o dove gli operatori effettuano scansioni direttamente dai muletti. In questo caso il raggio esteso di scansione consente l’acquisizione di codici in posizioni distanti diversi metri. Inoltre, utilizzando etichette riflettenti è possibile aumentare la profondità di campo a valori eccezionali

dispositivi per magazzino

Consiglio utile: assicuratevi di controllare il modello  prima di procedere con il vostro acquisto per accertarsi che si stia scegliendo il lettore  con l’ottica più adatta alle proprie esigenze di scansione. Se avete dei dubbi non esitate a contattarci, siamo sicuri di potervi aiutare nel processo di selezione.

 Per qualsiasi approfondimento potete contattarci ai seguenti riferimenti:

Tel. 06.51848187

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

Andrea Capponi

andrea@acsistemisrl.com

oppure visitate il nostro sito  www.acsistemisrl.com

Stampante di etichette a colori: quando conviene acquistarla!!!

La richiesta per la stampa di etichette a calori sta diventando sempre più diffusa.

L’uso del colore è importante non solo per il riconoscimento del  marchio, ma ha anche un forte potere comunicativo. Inoltre in alcuni settori il colore viene usato per rispondere ad un criterio di sicurezza.

Testi o immagini in bianco e nero possono passare inosservati in un’etichetta monocromatica, mentre il colore richiama l’attenzione sulle informazioni essenziali.

Pensiamo ad esempio all’etichetta posta sui prodotti chimici che deve essere conforme alla normativa  GHS, con i  pittogrammi contornati da una cornice rossa, oppure la stampa di etichette colorate per segnalare merce non conforme o scaduta


Approfondisci

Etichette ghs 3 soluzioni di stampa per produrre un’etichetta di qualità e resistente


stampante di etichette a colori Epson C3500
stampante di etichette a colori Epson C3500

Nel settore alimentare i produttori devono indicare chiaramente gli allergeni in cibo e bevande. Secondo la normativa vigente, per garantire un acquisto consapevole da parte del consumatore, è richiesta un’etichetta che attraverso l’uso intelligente del carattere, del colore, del grassetto, del corsivo, delle dimensioni minime garantisca al consumatore un’informazione chiara e leggibile.

etichetta alimentare


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etichetta alimentare


Le stampanti per etichette a colori sono ideali per quelle realtà produttive che hanno una vasta gamma di prodotti con etichette diverse perché ottimizzano la gestione di un inventario di etichette prestampate con dimensioni e layout differenti

Vediamo quali sono i principali vantaggi nell’investimento di una stampante di etichette a colori

  1. Private Label

In questo periodo di crisi si fa più attenzione all’acquisto e ovviamente i prodotti di marca ne risentono. Nei vari supermercati vediamo prodotti etichettati con il nome della catena distributiva o del supermercato che li vende. Spesso sono prodotti dal costo contenuto e di qualità discreta.

etichetta acqua

In questo caso chi produce conto terzi ha un vantaggio competitivo e può velocemente organizzarsi nella stampa di etichette conto terzi, secondo i quantitativi necessari, anche per poche unità senza dover fare magazzino di etichette prestampate

  1. Produzione immediata delle etichette

Una stampante di etichette a colori da il vantaggio a  chi produce di stampare etichette immediatamente, eliminando i tempi e le fasi di progettazione del layout delle etichette e le successive fasi di approvazione da parte dei vari soggetti coinvolti. Inoltre si ha la flessibilità di cambiare immediatamente qualsiasi parte dell’etichetta secondo necessità, evitando lo spreco di etichette già prestampate non più idonee per il prodotto da etichettare

  1. Essere pronti a spedire i prodotti etichettati

Possedere una stampante di etichette a colori significa essere pronti ad etichettare appena il prodotto è disponibile, significa evitare etichetta spedizioneritardi di spedizione dovuti all’indisponibilità di etichette prestampate in magazzino o ai lunghi tempi di attesa quando si deve progettare una nuova etichetta

  1. Guadagnare flessibilità e velocità

Tipicamente il processo tipico di etichettatura prevede le seguenti fasi

  • Progettazione dell’etichetta
  • Ordine dell’etichette
  • Attesa della bozza grafica e della produzione di campioni di prova
  • Approvazione dell’etichetta o procedere ad eventuali modifiche…nel secondo caso i tempi si allungano ancora…
  • Aspettare di ricevere le etichette prestampate

Tempo medio di attesa circa 20 gg

Se invece si possiede una stampante di etichette a colori il processo è molto più breve:

  • Progettazione dell’etichetta
  • Stampa del campione di prova
  • Apportare eventuali modifiche al volo
  • Stampa delle etichette
  1. Controllo Qualità

Gli addetti al controllo di qualità sono sollevati dal rigoroso controllo normativo applicato alle etichette perché tutte le informazioni sono stampate in tempo reale, come codice a barre, numero di lotto, data di scadenza, etc.

etichetta GHS

Stampare le etichette fisicamente vicino al prodotto su cui devono essere applicate riduce la possibilità di errore umano e contestualmente elimina la necessità di un magazzino di etichette prestampate e lo spreco di etichette obsolete e non più utilizzabili

Scegliere il modello adatto alle proprie esigenze di stampa

Sia l’Epson che la Primera sono leader nel settore per la stampa di etichette a  colori. Scegliere il modello adeguato alla propria applicazione significa analizzare alcuni  fattori determinanti per una stampa di qualità e aderente ai propri requisiti:

  • volume di stampa
  • larghezza di stampa
  • materiale dell’etichetta o del cartellino (carta, carta lucida, polipropilene, pvc, poliestere, polietilene, etc)
  • durata dell’etichetta, eventuale resistenza alle basse o alte temperature, ai raggi UV, all’acqua e alle sbavature, alle abrasioni e ai prodotti chimici

Approfondisci i modelli di stampanti a  colori

Stampanti di etichette a colori



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