I bollini, strumento di garanzia dell’autenticità dei medicinali in commercio in Italia, contengono le informazioni essenziali per l’identificazione di un medicinale e la tracciabilità di ciascuna confezione.
I bollini farmaceutici conformi al decreto del Ministro della Sanità 2 agosto 2001 consentono l’acquisizione di due informazioni, sintetizzate in due “codici a barre”:
BOLLINO FARMACEUTICO
il codice AIC (codice identificativo dei medicinali ad uso umano, attribuito dall’Agenzia Italiana del Farmaco). Il codice AIC appartiene alla famiglia CODICE 39, con sistema di numerazione in base 32
il codice progressivo che identifica la confezione del medicinale codificato con la famiglia interleaved 2 di 5 (assegnato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che stampa i bollini).
Con il nuovo decreto del Ministro della Salute del 30 maggio 2014, che modifica il decreto del Ministro della Sanità 2 agosto 2001, sul bollino è previsto un terzo codice bidimensionale, il Data Matrix, che riassume le informazioni presenti negli altri due in un unico codice.
Codice Data Matrix
Leggendo con un lettore 2D questo terzo codice, si acquisiscono con un’unica scansione le stesse informazioni lette attraverso la scansione dei due codici a barre distinti, semplificando quindi l’operazione di lettura.
Resta inteso che nel nuovo bollino il terzo codice convive con gli altri due, che comunque restano leggibili separatamente. Pertanto, sarà possibile acquisire le informazioni (codice AIC e numero progressivo) sia attraverso la lettura di due codici distinti, sia attraverso la scansione del codice Data Matrix
Come configurare un lettore di codice a barre per la corretta lettura del bollino farmaceutico?
In un lettore di codici a barre monodimensionale devono essere abilitati, tramite opportuna procedura di configurazione del lettore, le due famiglie di codici:
Codice 32 o Codice Farmaceutico per abilitare la lettura del codice AIC
Interleaved 2 di 5 per abilitare la lettura del codice progressivo della confezione, impostando la lunghezza minima e massima del codice pari a 10 per non avere letture errate.
La procedura per entrare in modalità di configurazione del lettore dipende dalla marca e dal modello del lettore scelto, ma i passi fondamentali sono l’abilitazione delle 2 famiglie indicate
Se invece vuoi leggere sia i due codici a barre, sia il codice bidimensionale Data Matrix presente sulla fustella del farmaco, devi optare per un modello di lettore bidimensionale, che permette la scansione sia dei due codici a barre lineari che del Datamatrix
Anche per chi possiede un lettore bidimensionale i passi essenziali per la configurazione sono i medesimi
Abilitare il Codice 32 o Codice Farmaceutico per abilitare la lettura del codice AIC
Abilitare l’Interleaved 2 di 5 per abilitare la lettura del codice progressivo della confezione
Il codice Data Matrix in un lettore 2D è solitamente abilitato di default
Per quanto riguarda la scelta del lettore consigliamo di selezionare un lettore di un brand conosciuto come Honeywell,Zebra, Datalogic perché le grandi case costruttrici mettono a disposizione dell’utente manuali e tool di configurazione software semplici e veloci.
Come puoi vedere in questo video “ LETTURA BOLLINO FARMACEUTICO “abbiamo configurato un lettore bidimensionale per leggere con un’unica scansione i 2 codici a barre monodimensionali
L’impiego di terminali veicolari per le operazioni di magazzino migliora l’efficienza del processo logistico, riduce gli errori, assicura un’accurata tracciabilità e ottimizza i tempi di lavoro.
L’adozione del codice a barre per tracciare le operazioni di movimentazione e lo stoccaggio dei pallet e dei prodotti presenti in un magazzino garantisce un sistema di controllo logistico automatizzato privo di errori durante le fasi di picking , stoccaggio merce e spedizione
I terminali veicolari sono progettati con una forma compatta ed estremamente robusta, sono dotati di molteplici funzionalità, dalle ultime tecnologia radio, all’integrazione con diversi moduli o dispositivi di lettura di codici sia 1D che 2D, supportano l’interfacciamento Bluetooth con le periferiche e rappresentano lo strumento ideale per applicazioni di magazzino, ambienti di produzione e distribuzione, per il settore dei trasporti
VANTAGGI NELL’UTILIZZO DI TERMINALI VEICOLARI
I computer veicolari sono progettati sia per ambienti interni che esterni, sono ingegnerizzati per resistere a condizioni di lavoro impegnative e alle situazioni climatiche più esigenti .
Per temperature estremamente basse degli ambienti di stoccaggio freddi e delle celle frigorifere possono essere dotati di un sistema di sbrinamento dello schermo e di riscaldamento per l’elettronica del dispositivo.
I display sono di grandi dimensioni per una corretta visualizzazione di tutte le informazioni e più luminosi per consentire una nitida visualizzazione dei dati anche all’aperto
Le impostazioni di gestione dell’alimentazione eliminano il rischio di scaricare le batterie del veicolo, evitando così le conseguenti perdite di produttività.
Sono dotati di tasti programmabili che semplificano le operazioni più complesse, touchscreen sostituibili e tastiera utilizzabile anche con guanti spessi.
Sono attrezzati con numerosi accessori per consentire un montaggio veloce e sicuro su muletto, camion, carrello elevatore o qualsiasi altro veicolo industriale, garantendo l’accesso alle informazioni aziendali durante il movimento
Il terminale veicolare indica al conducente del muletto o carrello elevatore in tempo reale quali sono gli elementi da prelevare
Il terminale traccia in tempo reale la movimentazione dei prodotti all’interno del magazzino
L’accuratezza delle informazioni sul posizionamento dei prodotti elimina l’errore umano di prelievo dell’elemento sbagliato
Un computer veicolare può confermare immediatamente che il prodotto venga spostato sul camion giusto per la spedizione
I veicolari, attraverso la rete WIFI, possono accedere al gestionale aziendale stabilendo un “ufficio virtuale” direttamente sul veicolo
TERMINALI VEICOLARI O TABLET?
Una distinzione fondamentale tra un tablet ed un computer veicolare appositamente progettato per i carrelli o i muletti è la resistenza alle vibrazioni e agli urti. Questa caratteristica non è visibile ad occhio nudo, ma certamente i suoi effetti sono misurabili sulla durata del dispositivo. I computer montati su veicoli sono soggetti a continue vibrazioni che logorano i componenti interni se non adeguatamente protetti.
Accessori e protezioni per il montaggio su veicolo non forniscono un’adeguata protezione del computer che può non essere abbastanza robusto per una durata a lungo termine.
Un’altra considerazione sul montaggio deve essere analizzata nelle situazioni in cui i computer devono essere frequentemente rimossi dal muletto per l’utilizzo di operazioni a terra. La continua rimozione a lungo termine può danneggiare i connettori se non sono stati progettati appositamente per queste operazioni
I computer veicolari sono utilizzati per accedere al WMS aziendale o ad altre applicazioni. L’input dei dati viene fatto in diversi modi: scansione di codici a barre, lettori RFID, sistemi vocali e tastiere e frequentemente utilizzano l’emulazione terminale per accedere ai propri sistemi aziendali. Sono dotati di sistemi di gestione di varie periferiche e comunicazioni wireless che supportano qualsiasi interfacciamento. Un tablet come svolgerebbe lo stesso lavoro? Come si interfaccerebbe con tutti i dispositivi di input e con i gestionali aziendali?
Certamente non come un computer veicolare. Supportare diversi dispositivi di input (lettori, RFID, tastiere) significa avere a disposizione varie porte d’interfaccia e riconoscere e processare i dati d’ingresso adeguatamente. I computer veicolari hanno il supporto nativo per i lettori di codici a barre, per lettori RFID, per i sistemi VOICE, per la tastiera, mentre i tablet hanno bisogno di driver e software supplementari per il riconoscimento e la configurazione delle varie periferiche di input.
I terminali veicolari sono ottimizzati per i lavoratori che eseguono la maggior parte delle attività sul veicolo, mentre i tablet sono indicati per operazioni sul campo, nei negozi, negli ambienti office
Se sei interessato ad approfondire i modelli di terminali veicolari vai sulla sezione del nostro sito Terminali veicolari
I motivi per cui un lettore di codice a barre non riesce a decodificare un codice possono essere innumerevoli, ma i più frequenti sono correlati ad errori di stampa del codice, errata struttura dei dati, lettore non correttamente configurato.
Spesso un codice non decodificato da un lettore induce a ipotizzare che la causa sia un malfunzionamento del lettore. In diversi casi è una stampa di scarsa qualità che non consente la decodifica del codice.
Analizziamo i più comuni errori di stampa che rendono il codice non leggibile dai lettori di codice a barre.
CODICE A BARRE STAMPATO TROPPO VICINO AL BORDO DELL’ETICHETTA
codice a barre senza quiet zone
I codici a barre richiedono delle quiet zone, ovvero delle zone bianche a destra e a sinistra del codice. La quiet zone dovrebbe essere almeno dieci volte più larga della barra più stretta. Se questo requisito non è rispettato il lettore non riesce a decodificare il codice.
SOLUZIONE: progettare il layout dell’etichetta posizionando il codice in modo che siano rispettate le quiet zone
NEL CODICE E’ PRESENTE UNA LINEA BIANCA ORIZZONTALE O VERTICALE
codice a barre stampato da una testina con dot rotti
La presenza di una o più linee sottili bianche che attraversano il codice può generare un errore nella lettura. Linee sottili bianche orizzontali o verticali solitamente indicano la presenza di dot rotti della testina della stampante
SOLUZIONE: cambiare la testina della stampante
DIMENSIONE NON CORRETTA DELLE BARRE CHE RISULTANO TROPPO RAVVICINATE O TROPPO LARGHE
codice a barre con dimensione distorta
Ogni simbologia di codice è stato progettata secondo uno specifico insieme di regole che stabilisce non solo la codifica (testo trasformato in barre), ma definisce anche le dimensioni delle barre, la distanza tra esse, la dimensione del testo leggibile, le proporzioni e la dimensione complessiva del simbolo utilizzato.
Le barre e gli spazi di un barcode possono avere una certa tolleranza, ma il guadagno o la perdita di larghezza del codice deve comunque rispettare l’insieme di regole della simbologia utilizzata.
CONSIGLIO: se si deve alterare la grandezza del codice non è opportuno ridimensionarlo liberamente ma è preferibile generarlo nuovamente della dimensione necessaria
STAMPA CON POCO CONTRASTO O CON UNA SCELTA ERRATA DEI COLORI
codice con basso contrasto
Uno scarso contrasto tra codice e colore dell’etichetta o del materiale sui cui viene stampato il codice può comportare un fallimento della decodifica.
Anche alcune combinazioni di colori possono rendere il codice non leggibile: codice a barre stampato in rosso su sfondo bianco oppure codice a barre rosso su sfondo verde possono produrre errori di lettura.
Anche i codici stampati su superfici riflettenti o substrati metallici possono causare problemi.
SOLUZIONE: la soluzione migliore è sempre stampare un codice nero su sfondo bianco. Qualora non fosse possibile è raccomandabile effettuare dei test di lettura o utilizzare dei verificatori di codici a barre
Solitamente l’acquisto di un marcatore a getto d’inchiostro viene valutato quando i volumi di stampa sono elevati e l’azienda è dotata di una o più linee di produzione.
Quale è la soluzione per le piccole e medie aziende con volumi di produzione bassi? Esiste una soluzione a costo contenuto che possa rispondere ad esigenze di marcatura su dimensione artigianale?
Il marcatore manuale è la soluzione.
Il marcatore manuale consente la stampa a getto d’inchiostro in mobilità ed autonomamente in quanto è alimentato da batterie ricaricabili di grande capacità con ciclo operativo di 6/8 ore
Vantaggi di un marcatore manuale:
Costo contenuto
Installazione semplice e veloce
Alta qualità di stampa
Marcatura in mobilità su oggetti ingombranti
Stampa su superfici porose, semi- porose e non porose
Stampa di codici a barre, caratteri alfanumerici, loghi, data/ora, data di scadenza, lotto, contatori, etc…
Facilità di configurazione e creazione dei messaggi da stampare
Possibilità di creare, salvare e stampare messaggi ovunque e in qualsiasi momento.
La sicurezza alimentare è fondamentale per il nostro benessere: attraverso l’etichettatura il produttore fornisce una corretta e trasparente informazione al consumatore.
Tutta la catena alimentare, dalla produzione alla trasformazione, fino alla distribuzione e vendita degli alimenti, deve garantire il rispetto di una serie di misure previste dalle normative vigenti che preservino la qualità del cibo garantendo al tempo stesso la nostra salute.
I prodotti ittici della pesca e dell’acquacoltura freschi, refrigerati e congelati posti in vendita al dettaglio per il consumo finale debbono essere etichettati con una serie di informazioni obbligatorie per garantire la tracciabilità e la rintracciabilità in tutta la filiera ittica
Vediamo quali sono le informazioni obbligatorie che disciplinano la tracciabilità del prodotto ittico, dal momento della cattura alla prima vendita
Denominazione commerciale e nome scientifico della specie
Tutti i prodotti ittici devono essere commercializzati con un’appropriata identificazione ovvero la DENOMINAZIONE OBBLIGATORIA IN LINGUA ITALIANA accompagnata dal NOME SCIENTIFICO
Metodo di produzione
Deve essere indicato il metodo di produzione: ad esempio “pescato in mare…” oppure ” allevato…”
Per i miscugli di specie identiche ottenute con metodi di produzione diversi occorre indicare il metodo di produzione di ogni partita
Zona di cattura e paese di produzione
Deve essere indicata la zona dove è stato catturato il pesce
Per il pesce allevato deve essere indicato il paese di produzione
Per i miscugli di specie identiche catturate in zone di cattura diverse o raccolte in paesi di allevamento differenti si devono indicare almeno la zona della partita con quantità maggiore e deve essere indicato che i prodotti provengono da zone/ diverse
NotaLa zona di cattura non è più indicata con un codice alfanumerico (es. Zona FAO n 18) ma con la denominazione per esteso della zona di cattura (es Mar Artico), per renderla più comprensibile al consumatore.
Attrezzi da pesca
Per il pesce selvatico si devono indicare gli attrezzi da pesca utilizzati per la cattura: ad esempio «sciabiche», «reti da traino», «reti da imbrocco e reti analoghe», «reti da circuizione e reti da raccolta», «ami e palangari», «draghe» e «nasse e trappole».
Per i miscugli di specie identiche catturate utilizzando categorie di attrezzi da pesca diversi devono essere indicati gli attrezzi utilizzati per ogni partita.
Pesce scongelato
L’etichetta deve indicare se il prodotto è stato scongelato.
Inoltre sull’etichetta deve essere indicato il Termine minimo di conservazione/data di scadenza
Allergeni
Per i prodotti preimballati deve comparire un riferimento chiaro degli eventuali allergeni. Tale riferimento deve essere evidenziato attraverso un tipo di carattere chiaramente distinto dagli altri ingredienti elencati, per esempio per stile o colore di sfondo.
Per i prodotti non preimballati le informazioni sugli allergeni sono ugualmente obbligatorie
Requisiti aggiuntivi per i prodotti preimballati
Le informazioni di seguito riportate devono essere fornite per i prodotti preimballati in aggiunta a quelle sopra citate:
Elenco degli ingredienti:
Accanto alla dicitura «ingredienti» va riportato un elenco di tutti gli ingredienti in ordine decrescente di peso.
Quantità degli ingredienti:
Va espressa in percentuale.
Quantità netta (peso netto):
Va espressa in grammi o chilogrammi.
Va anche indicato il peso netto sgocciolato dell’alimento quando un alimento è presentato in un liquido di copertura (anche congelato o surgelato).
Condizioni di conservazione e impiego:
Occorre indicare le eventuali condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego.
Il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare:
Occorre indicare il nome e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare responsabile delle informazioni sugli alimenti e con il cui nome viene commercializzato il prodotto.
Se tale operatore non è stabilito nell’UE, vanno indicati il nome e l’indirizzo dell’importatore.
Paese d’origine o luogo di provenienza:
Tale indicazione è obbligatoria nel caso in cui la sua omissione possa indurre in errore il consumatore.
Dichiarazione nutrizionale (dal 13 dicembre 2016):
La dichiarazione include il valore energetico e la quantità di grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale per 100 g o 100 ml. Possono figurarvi anche le vitamine, i minerali e altri nutrienti specificati.
Tali valori possono inoltre essere espressi «per porzione» o come percentuale dell’«assunzione di riferimento».
I prodotti non trasformati che comprendono un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti sono esenti.
Data di congelamento o data di primo congelamento:
Questo requisito si applica unicamente ai prodotti non trasformati.
La data va indicata come segue: «Congelato il giorno/ mese/anno».
Acqua aggiunta:
L’acqua aggiunta va indicata nell’elenco degli ingredienti
Proteine aggiunte provenienti da altre specie animali:
La denominazione dell’alimento deve recare l’indicazione della presenza di proteine aggiunte e della loro origine animale.
Pesce ricomposto:
I prodotti che possono sembrare costituiti da un unico pezzo di pesce ma che in realtà sono frutto dell’unione di diverse parti legate insieme grazie ad altri ingredienti, tra cui additivi ed enzimi alimentari oppure con altri sistemi, devono indicarlo.
L’operatore è tenuto a utilizzare il termine «pesce ricomposto».
Contrassegno di identificazione:
Il nome del paese, il numero di riconoscimento dello stabilimento di produzione e il marchio CE, o la sua traduzione in altre lingue dell’UE, devono figurare quando l’alimento è prodotto nell’UE.
Per i prodotti importati sono obbligatori soltanto il nome del paese e il numero di riconoscimento dello stabilimento di produzione.
Modalità di presentazione delle informazioni obbligatorie ai consumatori
Le informazioni obbligatorie devono essere rese disponibili e facilmente accessibili.
Sui prodotti preimballati appaiono direttamente sull’imballaggio o su un’etichetta a esso apposta.
Per i prodotti non preimballati disciplinati dal regolamento OCM le informazioni possono essere fornite in vari modi, ad esempio su etichette, cartelloni, poster e simili.
Le informazioni sono apposte in un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed eventualmente indelebili.
Esse non sono in alcun modo nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche o altri elementi suscettibili di interferire.
Le informazioni devono essere stampate sull’imballaggio o sull’etichetta in modo da assicurare chiara leggibilità, in caratteri la cui parte mediana (altezza della x) è pari o superiore a 1,2 mm.
Nel caso di imballaggi o contenitori la cui superficie maggiore misura meno di 80 cm2, l’altezza della x della dimensione dei caratteri è pari o superiore a 0,9 mm.
La denominazione completa dell’alimento e il peso netto devono comparire nello stesso campo visivo
La linea completa di consumabili Zebra supporta perfettamente la tecnologia del codice a barre per il settore sanitario consentendo di ridurre gli errori, garantire la tracciabilità e migliorare la sicurezza del paziente nei ricoveri, nei laboratori e nelle farmacie.
Una vasta gamma di materiali, adesivi e formati risponde ad esigenze specifiche di etichettatura del settore sanitario:
Etichette per sacche di sangue
Etichette resistenti a temperature molto basse, fino a -196°
Gestione della struttura sanitario, inventario apparecchiatura
Braccialetti identificativi dei pazienti
Selezionare il materiale e l’adesivo corretto è fondamentale per garantire un’etichetta che possa durare per tutto il suo ciclo di vita, mantenendo inalterate le proprie caratteristiche.
Quali sono i materiali offerti da Zebra? Le applicazioni indicate per ciascun materiale?
Iniziamo con le ETICHETTE IN CARTA
Z-Select 2000D:
etichetta in carta termica protetta, quindi supporto nobile con una moderata resistenza all’umidità e adesivo resistente fino a -40°.
Essendo materiale termico deve essere stampato in modalità termica diretta (senza l’uso del ribbon)
Settori di utilizzo: etichettatura campioni
Z-Select 2000T:
etichetta in carta a trasferimento termico di alta qualità (deve essere stampata con i ribbon), ha un adesivo permanente resistente da -40° a +80°C
Settori di utilizzo: etichettatura campioni, etichettatura servizi di sterilizzazione
ETICHETTE IN MATERIALE SINTETICO
Z-Ultimate 3000T White e Silver:
etichetta in poliestere lucido bianco o argento con adesivo permanente resistente agli agenti chimici e alle alte temperature. Ottima resistenza ad alcol isopropilico, candeggina e altri detergenti utilizzati in ambiente sanitario. L’adesivo resiste alle temperature in autoclave, in un range di esercizio che va da -40° a + 150°C
Settori di utilizzo: Identificazione di apparecchiature e di kit chirurgici che richiedono sterilizzazione
8000T Cryocool:
Polipropilene bianco lucido con speciale adesivo resistente alle basse temperature. L’etichetta deve essere stampata a trasferimento termico con ribbon resina e l’adesivo è resistente all’azoto liquido e al ghiaccio secco, in un range di temperatura da – 196° fino a +88 °C
Settori di utilizzo: etichettatura di campioni a bassissima temperatura in applicazioni criogeniche
8000T Blood Bag:
Materiale per etichette in polipropilene bianco opaco con adesivo resistente in un range di temperatura molto esteso da -40° a 120°C in grado di supportare cicli di congelamento/scongelamento e centrifuga
Settori di utilizzo: etichettatura sacche di sangue
Z-Xtreme 4000T White:
Etichetta in poliestere opaco con adesivo acrilico ad alte prestazioni. Resistente a temperature fino a 150° C. Ha un’eccezionale resistenza a umidità e agenti chimici aggressivi. Ottima resistenza ad alcol isopropilico, candeggina e altri detergenti
Settori di Applicazione: manutenzione apparecchiature ed etichettatura dispositivi medici, etichettatura per sterilizzazione in autoclave ed etichettatura di kit chirurgici
Z-Xtreme 5000T White e Silver:
etichetta stampabile a trasferimento termico in poliestere bianco opaco o di colore argento. Adesivo estremamente resistente, temperatura di esercizio da-40° fino a 150 °C. Ha una eccellente resistenza agli agenti chimici
Settori di Applicazione: Etichettatura di laboratorio e radiografie
Se vuoi approfondire le soluzioni di braccialetti Zebra per l’identificazione dei pazienti puoi leggere l’articolo
Le aziende hanno l’obbligo di redigere l’inventario ogni anno pertanto la gestione del magazzino è un compito “doloroso” ma necessario.
Esistono diversi software in commercio per la gestione dell’inventario, dia semplici gestionali ai più sofisticati software di magazzino (WMS).
In alcune aziende il modulo di magazzino non viene utilizzato per i motivi più disparati: maschere troppo complesse, flusso operativo laborioso, inesperienza degli operatori verso gli strumenti informatici.
Un magazzino che non viene gestito con gli strumenti informatici e di identificazione automatica comporta un lavoro manuale lungo e spesso con dati discordanti dalla situazione reale.
Esiste un modo semplice, economico ed immediato per fare un inventario: un foglio Excel opportunamente configurato ed un lettore di codice a barre.
Per la nostra esperienza usare un file Excel complesso, pieno di campi e tabelle, grafici, fogli di lavoro è controproducente e non potrà mai sostituire un gestionale aziendale.
Abbiamo quindi realizzato un file Excel semplice, con pochi campi che efficacemente restituisce l’inventario valorizzato del vostro magazzino
Il file è composto da 3 fogli: ARTICOLI, ENTRATE e USCITE
FOGLIO ARTICOLI
Nel foglio articoli con 7 colonne abbiamo il “cruscotto” totale della giacenza di magazzino. La schermata viene aggiornata automaticamente ad ogni carico/scarico di magazzino
Schermata Articoli Inventario
2. FOGLIO ENTRATE
In questo foglio con un lettore di codice a barre, con o senza cavo, è sufficiente spuntare tutti gli articoli in entrata al magazzino. Il campo Letture memorizza il codice a barre scansionato, il campo Quantità registra la quantità di ciascun articolo
Schermata Entrate Magazzino
3. FOGLIO USCITE
Anche per le uscite è previsto l’utilizzo di un lettore di codice a barre, con o senza cavo, per acquisire il codice dei prodotti in uscita dal magazzino. Il campo Letture memorizza il codice a barre scansionato, il campo Quantità registra la quantità di ciascun articolo
Schermata Uscite
Il foglio di calcolo è dotato di una pratica guida utente
Il file Excel è gratuito!!!! Per averlo basta scriverci una mail
Alcuni modelli di lettori di codice a barre wireless, cioè senza cavo, possono essere programmati in funzione INVENTARIO, modalità operativa utile quando si è in assenza di copertura radio o quando si deve fare un inventario con un semplice lettore di codice a barre cordless.
DS2208 con cavo e DS2278 cordless
Un lettore cordless utilizza una base collegata al PC per trasmettere e ricevere dati. In funzione del modello di lettore, la portata radio dalla base al lettore può variare da 15 mt fino a 50 mt e oltre.
Questo significa che se acquistiamo un lettore con portata radio di 10 mt, allontanandoci dalla base di 12 mt, portimo il lettore fuori portata e non è possibile né trasmettere, né ricevere dati. La programmazione in modalità inventario in questo caso sarebbe molto utile perché consentirebbe l’acquisizione dei codici anche fuori dalla copertura radio
Solitamente la modalità inventario di default è disattivata e va attivata tramite opportuna programmazione del lettore.
Nella modalità inventario il codice scansionato è memorizzato all’interno del lettore e la trasmissione del dato al computer viene effettuata in un secondo momento attraverso due modalità, una automatica e una manuale
Modalità automatica: con questa configurazione quando lo scanner è fuori dalla portata della base ricetrasmittente il lettore memorizza i codici a barre letti. I dati vengono in seguito trasmessi automaticamente alla base una volta che lo scanner è tornato nell’area di portata.
Honeywell Granit
Modalità Inventario: con questa configurazione il lettore memorizza i codici a barre sia che siamo in campo che fuori campo. Per trasmettere i dati memorizzati alla base si deve inserire lo scanner nella base oppure i codici letti possono essere trasmessi tramite la lettura di uno specifico codice a barre di programmazione.
Un’altra funzione utile nella modalità inventario è l’impostazione della funzione quantità “batch mode quantity on” che permette di sommare automaticamente gli stessi codici, ovvero se si scansione il codice “ABC” per tre volte, l’output del dato è “ABC, 00003”
Quanti codici può memorizzare un lettore?
Un lettore è in grado di memorizzare fino a 10.000 codici UPC-A / EAN13 e circa 3.800 codici 2D composti da 50 caratteri.
Esistono diversi modelli di lettore Honeywell che implementano la funzione inventario, sia lettori per uso generico, che lettori di classe industriale per uso in logistica di magazzino. Se sei interessato puoi contattarci ai seguenti riferimenti
Alcuni modelli di lettori di codici a barre sono disponibili con tre opzioni diverse di scansione. In alcune applicazioni selezionare il corretto gruppo ottico per le proprie esigenze di lettura è fondamentale per ottimizzare e velocizzare l’operazione di acquisizione automatica del codice.
Honeywell Granit
Le tre opzioni focali principali sono: HD = alta densità, SR = ottica standard e ER = ottica estesa. Ognuna di esse ha delle caratteristiche precise di scansione e scegliere quella giusta è un requisito fondamentale per migliorare la produttività e la velocità, specialmente in presenza di codici minuscoli, molte densi o per letture grande distanza
Le prestazioni di lettura si definiscono in riferimento all’unità di misura degli elementi espressi in mil che è l’unità di lunghezza del sistema inglese, pari a 1/1000 di pollice e quindi a 25,4 micrometri. La lettura viene condizionata dalla luce ambientale e dalla qualità del codice stampato. Codici di scarsa qualità vengono letti con più difficoltà. Nei datasheet dei prodotti sono evidenziate le prestazioni di scansione delle diverse ottiche in funzione della densità.
Prestazioni ottiche di un lettore
Senza addentrarci in noiose tabelle e grafici vediamo a grandi linee quale è la differenza fra i tre gruppi ottici e quali sono le applicazioni adatte
SCANNER HD (HIGH DENSITY)
Il vantaggio principale di uno scanner HD è che il piano focale è molto vicino alla finestra di scansione, pertanto è possibile acquisire codici molto piccoli o con gli elementi ravvicinati. Infatti più è piccolo lo spazio fra le barre e più è difficile l’acquisizione del codice con uno scanner dotato di ottica standard. In questo caso un lettore con ottica HD è la soluzione perfetta.
Applicazioni: codici ad alta densità si trovano ad esempio sulle schede elettroniche o nel settore farmaceutico (come provette, flaconcini e siringhe)
Uno scanner HD non è indicato se si deve eseguire la scansione di una vasta gamma di codici a barre di varie dimensioni in quanto codici troppo grandi non si adattano al fuoco del gruppo ottico
SCANNER SR (STANDARD RANGE)
Il vantaggio di uno scanner con ottica standard è la massima flessibilità nel processo di acquisizione, un buon equilibrio della funzionalità di scansione di codici sia grandi che piccoli.
Applicazioni: troviamo questi lettori utilizzati in applicazioni di tutti i giorni che vanno da negozi al dettaglio ai magazzini. Se il codice non presenta particolarità legate alla dimensione e alla densità sono le ottiche più versatili. Diversamente il modello standard range non è adatto per leggere codici a grande distanza o codici ad alta densità
3.SCANNER ER (EXTENDED RANGE)
Gli scanner dotati di ottica estesa sono i lettori ideali per la scansione a distanza. Le sue performance nella giusta situazione assicurano un grande vantaggio.
Applicazioni: l’utilizzo di lettori o palmari con ottica ER è indicato nei magazzini molto grandi, con la merce ordinata su scaffali in verticale o dove gli operatori effettuano scansioni direttamente dai muletti. In questo caso il raggio esteso di scansione consente l’acquisizione di codici in posizioni distanti diversi metri. Inoltre, utilizzando etichette riflettenti è possibile aumentare la profondità di campo a valori eccezionali
Consiglio utile: assicuratevi di controllare il modello prima di procedere con il vostro acquisto per accertarsi che si stia scegliendo il lettore con l’ottica più adatta alle proprie esigenze di scansione. Se avete dei dubbi non esitate a contattarci, siamo sicuri di potervi aiutare nel processo di selezione.
Per qualsiasi approfondimento potete contattarci ai seguenti riferimenti:
La richiesta per la stampa di etichette a calori sta diventando sempre più diffusa.
L’uso del colore è importante non solo per il riconoscimento del marchio, ma ha anche un forte potere comunicativo. Inoltre in alcuni settori il colore viene usato per rispondere ad un criterio di sicurezza.
Testi o immagini in bianco e nero possono passare inosservati in un’etichetta monocromatica, mentre il colore richiama l’attenzione sulle informazioni essenziali.
Pensiamo ad esempio all’etichetta posta sui prodotti chimici che deve essere conforme alla normativa GHS, con i pittogrammi contornati da una cornice rossa, oppure la stampa di etichette colorate per segnalare merce non conforme o scaduta
Nel settore alimentare i produttori devono indicare chiaramente gli allergeni in cibo e bevande. Secondo la normativa vigente, per garantire un acquisto consapevole da parte del consumatore, è richiesta un’etichetta che attraverso l’uso intelligente del carattere, del colore, del grassetto, del corsivo, delle dimensioni minime garantisca al consumatore un’informazione chiara e leggibile.
Le stampanti per etichette a colori sono ideali per quelle realtà produttive che hanno una vasta gamma di prodotti con etichette diverse perché ottimizzano la gestione di un inventario di etichette prestampate con dimensioni e layout differenti
Vediamo quali sono i principali vantaggi nell’investimento di una stampante di etichette a colori
Private Label
In questo periodo di crisi si fa più attenzione all’acquisto e ovviamente i prodotti di marca ne risentono. Nei vari supermercati vediamo prodotti etichettati con il nome della catena distributiva o del supermercato che li vende. Spesso sono prodotti dal costo contenuto e di qualità discreta.
In questo caso chi produce conto terzi ha un vantaggio competitivo e può velocemente organizzarsi nella stampa di etichette conto terzi, secondo i quantitativi necessari, anche per poche unità senza dover fare magazzino di etichette prestampate
Produzione immediata delle etichette
Una stampante di etichette a colori da il vantaggio a chi produce di stampare etichette immediatamente, eliminando i tempi e le fasi di progettazione del layout delle etichette e le successive fasi di approvazione da parte dei vari soggetti coinvolti. Inoltre si ha la flessibilità di cambiare immediatamente qualsiasi parte dell’etichetta secondo necessità, evitando lo spreco di etichette già prestampate non più idonee per il prodotto da etichettare
Essere pronti a spedire i prodotti etichettati
Possedere una stampante di etichette a colori significa essere pronti ad etichettare appena il prodotto è disponibile, significa evitare ritardi di spedizione dovuti all’indisponibilità di etichette prestampate in magazzino o ai lunghi tempi di attesa quando si deve progettare una nuova etichetta
Guadagnare flessibilità e velocità
Tipicamente il processo tipico di etichettatura prevede le seguenti fasi
Progettazione dell’etichetta
Ordine dell’etichette
Attesa della bozza grafica e della produzione di campioni di prova
Approvazione dell’etichetta o procedere ad eventuali modifiche…nel secondo caso i tempi si allungano ancora…
Aspettare di ricevere le etichette prestampate
Tempo medio di attesa circa 20 gg
Se invece si possiede una stampante di etichette a colori il processo è molto più breve:
Progettazione dell’etichetta
Stampa del campione di prova
Apportare eventuali modifiche al volo
Stampa delle etichette
Controllo Qualità
Gli addetti al controllo di qualità sono sollevati dal rigoroso controllo normativo applicato alle etichette perché tutte le informazioni sono stampate in tempo reale, come codice a barre, numero di lotto, data di scadenza, etc.
Stampare le etichette fisicamente vicino al prodotto su cui devono essere applicate riduce la possibilità di errore umano e contestualmente elimina la necessità di un magazzino di etichette prestampate e lo spreco di etichette obsolete e non più utilizzabili
Scegliere il modello adatto alle proprie esigenze di stampa
Sia l’Epson che la Primera sono leader nel settore per la stampa di etichette a colori. Scegliere il modello adeguato alla propria applicazione significa analizzare alcuni fattori determinanti per una stampa di qualità e aderente ai propri requisiti:
volume di stampa
larghezza di stampa
materiale dell’etichetta o del cartellino (carta, carta lucida, polipropilene, pvc, poliestere, polietilene, etc)
durata dell’etichetta, eventuale resistenza alle basse o alte temperature, ai raggi UV, all’acqua e alle sbavature, alle abrasioni e ai prodotti chimici