Dispensatore elettronico di etichette: quando utilizzarlo

Il dispensatore elettronico di etichette è un dispositivo per l’etichettatura manuale su linee o tavoli di confezionamento.

Rappresenta la soluzione ottimale per velocizzare l’operatore nel prelievo dell’etichetta che deve applicare sulla confezione.

dispensatore elettronico di etichette
dispensatore elettronico di etichette

Come Funziona

Questo dispositivo separa parzialmente e in modo automatico l’etichetta dal supporto, facilitando l’operatore nel prelevare l’etichetta: velocizza i tempi rispetto ad una operazione manuale che in alcuni casi, in funzione del materiale, può rivelarsi difficoltosa.

Quando utilizzarlo

Il dispensatore è un dispositivo robusto e molto resistente, viene utilizzato quando le etichette da applicare sul prodotto sono tutte identiche, prestampate e di quantità elevate.

dispensatore automatico etichette

Caratteristiche

Esistono in commercio prodotti capaci di spellicolare etichette fino ad una larghezza di 21 cm e con diametro esterno del rotolo di 30 cm.

Il dispensatore può essere utilizzato con etichette in rotolo o a pacchetto, etichette con tacca nera sul retro o interspazio.

Se vuoi ottimizzare il tuo confezionamento, chiamaci allo 06.51848187 e ti configuriamo il dispensatore più idoneo alla tua applicazione


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Dispensatori di etichette


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 Andrea Capponi

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Nastri a trasferimento termico colorati: la scelta giusta per differenziare

Il trasferimento termico è la tecnologia di stampa più diffusa per la stampa del codice a barre.

Con il trasferimento termico si producono etichette e cartellini resistenti, è possibile stampare su un’ampia varietà di materiali, sia in carta che sintetici con il vantaggio di produrre solo le quantità necessarie, evitando stock di magazzino spesso inutilizzati.

nastri a trasferimento termico
nastri a trasferimento termico

La metodologia a trasferimento termico utilizza il calore della testina di stampa per fondere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul materiale da stampare (etichette, cartellini, film flessibili, materiale tessile). L’unico vincolo di questa versatile tecnologia è di produrre una stampa monocromatica e spesso un’etichetta bianca con sovrastampa nera è monotona e non cattura l’attenzione

Quando il trasferimento termico si combina con il colore si ottiene un potente strumento di stampaetichetta con ribbon colorati

Con i nastri a trasferimento termico colorati è possibile realizzare etichette che uniscono alla vitalità del colore, la velocità di stampa, la qualità, la resistenza ed un concreto risparmio economico del costo stampa rispetto ad altre tecnologie


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Stampanti di etichette: vantaggi nell’utilizzo della tecnologia a trasferimento termico


La distinzione attraverso l’uso di un’etichetta colorata, poiché ha un impatto visivo immediato, facilita qualsiasi operazione di differenziazione e di identificazione.


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Come i ribbon neri, i nastri colorati sono disponibili in cera, cera-resina o resina per adattarsi ai diversi materiali di stampa, sia cartacei che sintetici.

Prima dell’acquisto è’ importante verificare che le specifiche tecniche del nastro siano compatibili con i modello di stampante in uso:

  • qualità: cera, cera-resina o resina in funzione della tipologia del materiale da stampare e del ciclo di vita dell’etichetta
  • larghezza e altezza del nastro: la larghezza deve essere poco più grande dell’etichetta o del cartellino che dobbiamo stampare per evitare la formazione di grinze sul ribbon
  • inchiostrazione interna o esterna
  • anima interna e diametro massimo esterno

L’utilizzo di nastri colorati per la stampa a trasferimento termico consente di evidenziare le informazioni stampate e catalizzare l’attenzione di chi guarda in alcune applicazioni specifiche:

  • Etichettatura di merce non conforme
  • Differenziazione dell’inventario
  • Etichettatura scaffali magazzino: il colore semplifica il flusso operativo
  • Settore alimentare: etichettatura prodotti in scadenza
  • Magazzino: una scelta strategica del colore è un’ottima opzione per assicurarsi che le etichette sui prodotti siano facilmente distinguibili da altre etichette non correlate.

I settori e le applicazioni che possono beneficiare di un’etichetta colorata sono innumerevoli ma quando devi stampare un codice a barre assicurati che la scelta dei colori garantisca la corretta scansionabilità del codice.

Scannable-Color-Combinations

Ing. Cristina Urbisaglia

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Etichette trasparenti: una soluzione elegante ed economica

Stampanti di etichette: come scegliere la risoluzione giusta

La scelta di una stampante di etichette richiede una pre-analisi di requisiti necessari a selezionare il modello e la configurazione adatta alle proprie esigenze applicative.

Tra le tante opzioni da valutare, un fattore primario è la risoluzione della stampante, solitamente indicata come dpi (dot per inch = punti per pollice).

Intermec PM43 stampante di etichette industriale

I costruttori più importanti, in funzione dei modelli, mettono a disposizione risoluzioni a 203, 300,406 e 600 dpi.

Determinare la risoluzione giusta di una stampante a trasferimento termico o termica non è un compito semplice e solitamente la risoluzione non è un’opzione che può essere modificata dopo l’acquisto

Quali sono gli elementi da considerare per scegliere la risoluzione corretta?

Ci sono tre diversi fattori da valutare nella scelta della risoluzione idonea alla stampa che si vuole ottenere:

> Nitidezza e leggibilità

La nitidezza della stampa aumenta quando la risoluzione aumenta. La risoluzione influenza la qualità dell’immagine stampata e la quantità di informazioni contenute in una determinata area.

Quindi una stampante con risoluzione a 300 dpi stamperà un codice più nitido e con dimensioni minori di quello stampato a 203 dpi.

200-600 dpi-barcode-label

Tuttavia, la risoluzione di 203 dpi soddisfa le esigenze della maggior parte delle applicazioni.

Se la risoluzione è bassa la stampa prodotta è sgranata, i caratteri poco leggibili, le barre o i quadrati del codice sono irregolari.

Le conseguenze di un codice NON scansionabile dai comuni lettori possono essere disastrose sulla catena di distribuzione in termini di ritardi di consegna, multe o addebiti finanziari

> Velocità di stampa

Velocità di stampa e risoluzione sono fattori inversamente proporzionali, più aumenta la risoluzione e più la velocità diminuisce.

Ad esempio la Zebra ZT410 in funzione della risoluzione presenta valori di velocità massima di stampa notevolmente differenti:

  • 356 mm/sec a 203 dpi
  • 254 mm/sec a 300 dpi
  • 102 mm/sec a 600 dpi

> Formato dell’etichetta

Più la stampa ha dimensioni ridotte e più dovremmo utilizzare risoluzioni elevate affinché testo e codici a barre siano leggibili.

etichetta circuiti elettronici

Pensiamo ad esempio alle etichette con formati minori di 20 mm x 10 mm applicate sulle schede elettroniche: per produrre testi e codici a barre leggibili dovremmo certamente scegliere una risoluzione da 300 a 600 dpi.

Questo perché una testina di stampa da 200 dpi trasferisce 200 punti in un’area con dimensione di un pollice. Una testina di stampa con risoluzione superiore può trasferire più punti di stampa nella stessa area: una testina di stampa a 300 dpi può trasferire 300 punti di stampa per pollice e una testina di stampa da 600 dpi può trasferire 600 punti di stampa per pollice.

Quindi una risoluzione elevata è utile quando si devono produrre con precisione immagini stampate, codici a barre e testo in un’area molto piccola.

etichette alta risoluzione

In ogni caso è sempre consigliabile effettuare dei test di stampa e una verifica di lettura del codice.

Inoltre è fondamentale considerare la dimensione del font, i simboli speciali, la grafica, la presenza di caratteri asiatici, le immagini presenti sull’etichetta: la leggibilità aumenta con la risoluzione.

> Considerazioni sulla creazione del layout dell’etichetta

Il raggiungimento di una perfetta qualità di stampa è la combinazione di un insieme di fattori tra cui la scelta del materiale dell’etichette, del nastro a trasferimento termico, della manutenzione della testina di stampa, della velocità di stampa ma anche della progettazione del layout dell’etichetta che deve essere effettuato in sincronismo con i dpi della stampante.

I codici a barre devono rispettare delle proporzioni precise e se la progettazione non viene effettuata con le specifiche della stampante la qualità dell’etichetta sarà deteriorata

Quando si realizza il layout delle etichette, è necessario considerare la risoluzione della stampante con cui verranno stampate: diverse risoluzioni richiedono la progettazione di layout diversi.

Non è possibile inviare la stessa etichetta a una stampante da 203 dpi e 300 dpi e aspettarsi una stampa corretta. L’etichetta deve essere progettata per adattarsi alla risoluzione della stampante.


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Etichette: come ottenere un’ottima qualità di stampa


In conclusione ogni testina di stampa ha una o più risoluzioni disponibili per lo specifico modello. Per fare un investimento appropriato alle specifiche esigenze di stampa è indispensabile avere una chiara comprensione dei requisiti principali delle stampanti.

Ing. Cristina Urbisaglia

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Stampanti di codici a barre: quale scegliere?

Stampanti di etichette: vantaggi nell’utilizzo della tecnologia a trasferimento termico

Oggi molte aziende utilizzano la stampa a trasferimento termico per produrre etichette o cartellini.

I settori di utilizzo sono infiniti: sanità, logistica, biglietterie, corrieri, distributori, settore automobilistico e aereo, retail, magazzini

Honeywell PC43T con e senza display

Le caratteristiche principali che hanno contribuito alla rilevante diffusione di stampanti a trasferimento sono:

  • velocità
  • qualità di stampa eccellente di testi grafica e codice a barre
  • scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
  • basso costo stampa
  • stampa in funzione del fabbisogno
  • produzione di modelli idonei a qualsiasi esigenza operativa (desktop, industriali, semi-industriali, per integrazione sulle linee, portatili)

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Stampanti di etichette: guida alla scelta

Le stampanti a trasferimento termico utilizzano il calore della testina per sciogliere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul supporto.

Esistono diversi tipi di inchiostro, le tipologie principali sono cera, cera resina o resina: la selezione è funzione del materiale su cui si deve stampare e della tenuta di stampa che si vuole ottenere.

L’abbinamento corretto tra etichetta e ribbon garantisce la perfetta qualità di stampa, in base ovviamente alle esigenze applicative

etichetta neraLa metodologia a trasferimento termico supporta una scelta ampia e differenziata dei materiali di stampa: carta, materiali sintetici, materiali composti, film, braccialetti ospedalieri, etichette con adesivi permanenti, removibili, riposizionabili, per temperature estremamente basse (fino a -196° per applicazioni in azoto liquido) o temperature molto elevate, cartellini, tag, materiali tessili.

I vantaggi nell’utilizzo di una stampante a trasferimento sono numerosi:

> Durata e resistenza del materiale stampato

Le etichette stampate a trasferimento termico, in special modo quelle in materiali sintetici in combinazione con ribbon resina, offrono una durata ed una resistenza eccezionali.

Le etichette stampate con tecnologie tradizionali possono scurire, sbiadire, deteriorarsi se esposte a fonti di luce, calore, umidità, agenti chimici e detergenti mentre i materiali stampati a trasferimento termico, se opportunamente selezionati, offrono un’ottima stabilità agli elementi deterioranti

ETICHETTE CRIOGENICHE

>Scelta molto ampia dei materiali di stampa

Esiste una gamma praticamente infinita di materiali stampabili con questa tecnologia, per qualsiasi condizione operativa

> Velocità

La velocità delle stampanti a trasferimento è un parametro sul quale vale la pena effettuare qualche calcolo.

Un modello desktop come l’Intermec PC43T con risoluzione 203 dpi arriva alla velocità massima di 203 mm/sec quindi, ad esempio, per stampare 1000 etichette alte 50 mm(5 cm) impiegherà poco più di 4 minuti.

Se utilizzassimo un modello industriale come la Zebra ZT410 per stampare 1.000 etichette alte 5 cm impiegheremo meno di 3 minuti

> Leggibilità del codice a barre

La stampa a trasferimento termico, a differenza di altre tecnologie, produce codici perfettamente scansionabili dai lettori barcode, poiché stampano in modo preciso e nitido la larghezza delle barre. Per garantire qualità ed affidabilità quando bisogna stampare un codice a barre il trasferimento termico è la soluzione migliore

codici a barre lineari e 2D

> Tempo dedicato al servizio di assistenza e manutenzione minimo

Le stampanti a trasferimento termico sono molto affidabili, durano a lungo e quelle di ultima generazione hanno le parti soggette ad usura sostituibili facilmente dall’utente in sede, evitando improduttivi fermi macchina

> Versatilità

Come è stato evidenziato le stampanti a trasferimento termico producono stampe resistenti e nitide su un universo praticamente illimitato di substrati. La stessa stampante quindi può essere utilizzata per stampare le etichette in carta per le spedizioni, le etichette per i prodotti e gli scaffali oppure per l’inventario dei cespiti aziendali

>Stampa on demand

Si stampa solo la quantità necessaria, evitando l’immagazzinamento di materiale prestampato che spesso va sprecato oppure si deteriora.

etichette con stampa in reverse
etichette con stampa in reverse

L’unico vincolo della tecnologia a trasferimento termico è la stampa monocromatica, ma con i ribbon colorati si possono ugualmente produrre etichette vivaci e di grande impatto comunicativo come potete vedere nel video

>> Nastri a trasferimento termico colorati per etichette favolose

Ing. Cristina Urbisaglia

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Creare etichette colorate con una stampante a trasferimento termico

Etichette trasparenti: una soluzione elegante ed economica

Come creare etichette originali e comunicative con la funzione INVERSE di ZebraDesigner

Il software ZebraDesigner offre una funzione molto utile per creare etichette esteticamente piacevoli e con messaggi comunicativi: la funzione INVERSE.

La stampa a trasferimento termico ha numerosi vantaggi, con l’unico limite di essere una metodologia di stampa monocromatica.

Per spezzare la monotonia di un’etichetta stampata con un unico colore (il colore del ribbon utilizzato per eseguire il trasferimento termico) ci viene in aiuto il processo di stampa in reverse

etichette con stampa in reverse
etichette con stampa in reverse

La funzione INVERSE consente la creazione di una zona negativa di qualsiasi dimensione sul layout della nostra etichetta.

Rappresentiamo con un esempio visivo il valore aggiunto realizzato con questa funzione.

Realizziamo il layout della nostra etichetta con testo immagini e forme come in figura

layout etichetta
layout etichetta

A questo punto clicchiamo sullo strumento Inverso inverse e tracciamo un’area intorno al testo che vogliamo evidenziare: il risultato sarà l’inversione del colore di tutti gli oggetti sottostanti la casella di inversione

testo in reverse

Possiamo creare diverse zone di inversione all’interno dell’etichetta. Ogni zona di inversione può essere ridimensionata a piacere attraverso i cursori di ridimensionamento posizionati sul perimetro della casella di inversione

etichetta

È possibile creare una zona di inversione anche su un’immagine, come in figura

etichetta a trasferimento termico

Questa funzione è utile per evidenziare informazioni dell’etichetta che devono essere messe in risalto:

  • etichette scaffale per evidenziare l’ubicazione
  • etichette spedizione per evidenziare il destinatario o il codice spedizione
  • nel mondo retail per evidenziare prezzi, sconti o promozioni o per realizzare etichette originali e con un efficace impatto visivo
  • in ambienti di produzione per mettere in risalto i dati più significativi

ATTENZIONE ad utilizzare la funzione Inverse sui codici a barre perché i lettori per decodificare un codice stampato in reverse necessitano di un’opportuna programmazione

codice a barre stampato in reverse
codice a barre stampato in reverse

Ing. Cristina Urbisaglia

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Come creare e stampare etichette con ZebraDesigner

ZEBRA ZT400: COME UTILIZZARE UNA TASTIERA PER LAVORARE STAND-ALONE

È possibile utilizzare la porta USB per collegare una tastiera alla stampante ed immettere i dati variabili  delle etichette memorizzate  senza l’uso del PC.

Zebra ZT400 stampante industriale di etichette

Questo elimina la necessità di lavorare collegati ad un computer e utilizzare la stampante in modalità stand-alone: è un’opportunità conveniente e veloce quando l’etichetta è costituita per la maggior parte da dati fissi e pochi campi variabili.

zt400 usb host port
zt400 usb host port

È fondamentale che i file delle etichette che si desidera stampare siano state precedentemente memorizzate nella ZT400

Vediamo quale è la procedura per stampare stand- alone con una tastiera collegata alla porta USB della stampante

  1. Dal menù della stampante accedere alla sezione Strumenti. All’interno della sezione Strumenti, scorrere fino alla voce “Print Station”. Se sono state precaricate, verranno visualizzate le etichette memorizzate all’interno della stampante

    zt400 select form
    zt400 select form
  2. Selezionare il file che si desidera aprire. A questo punto, sul pannello LCD della stampante, verrà richiesto di immettere il primo campo di dati variabile. Inserire i dati attraverso la tastiera e confermare premendo il tasto per passare allo step successivo

    ZT400 enter field data
    ZT400 enter field data
  3. Se nell’etichetta ci sono più campi che richiedono l’immissione di dati variabili, inserire i valori richiesti e premere il trattino destro sotto l’LCD per andare avanti o “DONE” (FATTO) se abbiamo terminato l’inserimento.

    zt400 selezione del campo
    zt400 selezione del campo
  4. Una volta che tutti i campi variabili sono stai riempiti verrà richiesta la quantità di etichette che si desidera stampare. Immettere la quantità e premere nuovamente il trattino destro (GO) per stampare le etichette.

    zt400 print quantity
    zt400 print quantity

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Stampanti industriali di etichette a confronto

In questo articolo voglio mettere a confronto tre stampanti di etichette industriali con larghezza di stampa 4″ (104 mm), leader del settore:

  • Zebra ZT410
  • Toshiba B-EX4T1
  • Intermec PM 43

La configurazione scelta è con risoluzione standard a 203 dpi.

Zebra ZT410

È una stampante molto performante e forse la più conosciuta rispetto alla concorrenza.

stampante per etichette Zebra ZT410

La Serie ZT400 offre diversi miglioramenti rispetto alla serie precedente ZM400 in termini di velocità di stampa, opzioni di connettività e strumenti di gestione e supporto.

Presenta caratteristiche eccelse in termini di potenza di elaborazione e di memoria disponibile all’utente.

Le opzioni di gestione dei supporti installabili dall’utente permettono di personalizzare la stampante in funzione delle esigenze immediate e future

La possibilità di sostituire la testina di stampa e il rullo direttamente sul posto senza l’ausilio di strumenti evita di interrompere il funzionamento della stampante.

L’ambiente Link-OS di Zebra, un sistema operativo innovativo, facilita l’integrazione, la gestione e la manutenzione di queste stampanti da qualunque parte del mondo.

È disponibile con risoluzione 203,300 e 600 dpi


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Toshiba B-EX4T1

Stampante molto affidabile e idonea per elevatissimi volumi di stampa, poiché utilizza nastri di stampa fino a 800 mt.

B-EX4T1-stampante-di-etichette-Toshiba

È completamente modulare e tutti gli accessori aggiuntivi è possibile installarli in un secondo momento.

Rispetto la concorrenza utilizza una testina Near edge e quindi può stampare solo con nastri cera-resina o resina e questo può incidere sul costo stampa


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Stampanti di etichette: testina Flat o Near Edge?

L’accessorio opzionale “save ribbon” per l’ottimizzazione del consumo del nastro aggiunge un grande vantaggio economico sul costo di stampa.

Questo modulo, poco conosciuto, è utilissimo perché permette di far risparmiare fino all’80% del consumo del ribbon


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Ribbon Save: il modulo che ti fa risparmiare fino all’80% il consumo del nastro di stampa

Tra queste tre modelli mid-range è l’unica ad utilizzare una taglierina rotativa, ideale per alte velocità e stampa su TNT (tessuto non tessuto)

È disponibile con risoluzione 203 o 300 dpi

Intermec PM43

Realizzate per offrire il massimo in termini di operatività continuativa, le stampanti della serie PM consentono di scegliere tra uno schermo touchscreen a colori a prova di manomissione, in dieci lingue oppure un’interfaccia a icone universale.

Intermec PM43 stampante di etichette industriale

L’interfaccia Web integrata garantisce un facile monitoraggio della stampante che può essere impostata, monitorata e configurata con facilità mediante dispositivi come computer palmari, tablet e smartphone.

È disponibile con risoluzione da 203, 300 e 400 dpi

La versione PM43C (compatta) e PM23C sono tra le stampanti industriali più compatte e offrono prestazioni affidabili in ambienti industriali con spazi limitati

Confrontiamo le principali caratteristiche tecniche

Tecnologia di stampa:

Zebra ZT410: trasferimento termico e termico diretto

Toshiba B-EX4T1: trasferimento termico e termico diretto

Intermec PM 43: trasferimento termico e termico diretto

 Struttura:

Zebra ZT410: telaio e coperchio metallico

Toshiba B-EX4T1: telaio e coperchio metallico

Intermec PM 43: telaio e coperchio metallico

Testina termica:

Zebra ZT410: Flat (piatta)

Toshiba B-EX4T1: Near Edge (ad angolo)

Intermec PM 43: Flat (piatta)

 Allineamento stampa:

Zebra ZT410: allineata a sinistra rispetto alla testina di stampa

Toshiba B-EX4T1: centrale alla testina di stampa

Intermec PM 43: allineata a sinistra rispetto alla testina di stampa

 Larghezza di stampa massima:

Zebra ZT410: 104mm

Toshiba B-EX4T1: 104 mm

Intermec PM 43: 108 mm

 Lunghezza di stampa massima:

Zebra ZT410: 3.988 mm

Toshiba B-EX4T1: 1500 mm

Intermec PM 43: 4.800 mm

 Velocità di stampa:

Zebra ZT410: 356 mm/sec

Toshiba B-EX4T1: 354 mm/sec

Intermec PM 43: 300 mm/sec

Capacità memoria:

Zebra ZT410: 256 MB SDRAM, 512 MB Flash

Toshiba B-EX4T1: 16 MB SDRAM, 16 MB Flash

Intermec PM 43: 128 MB SDRAM, 128 MB Flash

 Sensori:

Zebra ZT410: trasmissivo e riflessivo mobile

Toshiba B-EX4T1: trasmissivo e riflessivo mobile

Intermec PM 43: trasmissivo e riflessivo mobile

Interfacce:

Zebra ZT410: USB, ETH, RS232, BT opzionale LP1 WIFI

Toshiba B-EX4T1: USB, ETH opzionale RS232, LPT1, WIFI

Intermec PM 43: USB, ETH, RS232 opzionale LPT1, BT, WIFI

Diametro anima (interno) rotolo di etichette

Zebra ZT410: 76 mm

Toshiba B-EX4T1: 38 – 76,2 mm

Intermec PM 43: 38–76 mm

Diametro esterno rotolo di etichette:

Zebra ZT410:203mm

Toshiba B-EX4T1: 200mm

Intermec PM 43: 203mm

Spessore materiale stampabile:

Zebra ZT410: da 0,058 mm a 0,25 mm

Toshiba B-EX4T1: da 0,08 mm a 0,17 mm

Intermec PM 43: da 0,0762 mm a 0,264mm

Lunghezza nastro di stampa:

Zebra ZT410: 450 mt

Toshiba B-EX4T1: fino a 800 mt

Intermec PM 43: 450 mt

Display:

Zebra ZT410: LCD grafico

Toshiba B-EX4T1: LCD grafico

Intermec PM 43: LCD grafico Color Touch

Dimensioni e peso:

Zebra ZT410: 269 mm (L) x 495 mm (P) 324 mm (A), 16,33 KG

Toshiba B-EX4T1: 278 (L) x 310 (A) x 460 (P) mm, 16 kg

Intermec PM 43: 284 mm (L) x 295 mm (A) x 483 mm (P), 15,82 KG

Temperatura di utilizzo:

Zebra ZT410: da 0°C a 40°C stampa termico diretto e da 5º a 40º C a trasferimento termico

Toshiba B-EX4T1: da 5°C a 40°C

Intermec PM 43: da 5°C a 40°C

 Accessori opzionali principali:

  • Zebra ZT410: Taglierina, spellicolatore, riavvolgitore interno, RFID UHF, e RTC8 USB host
  • Toshiba B-EX4T1: Taglierina rotativa, spellicolatore, riavvolgitore interno, modulo RFID, Save Ribbon e RTC
  • Intermec PM 43: Taglierina, spellicolatore, riavvolgitore interno, modulo RFID

Quale scegliere?

Tutte e tre le stampanti offrono caratteristiche di base e opzionali estremamente performanti, perché progettate da brand leader del settore specializzati nell’identificazione automatica

La scelta dipende:

  • dall’applicazione
  • dall’integrazione con il sistema gestionale aziendale
  • dal materiale di stampa (etichette o cartellini)
  • dalla conoscenza del linguaggio di programmazione e dalla formazione degli utenti che devono operare sulla stampante
  • dal parco macchine installato

Sicuramente nella scelta di un dispositivo ad elevato valore tecnologico è fondamentale scegliere un partner tecnicamente affidabile che possa affiancarvi durante tutto il ciclo di vita della stampante

Andrea Capponi

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Stampanti di codici a barre: quale scegliere?

Etichette per cespiti: quale materiale utilizzare per una tracciabilità durevole nel tempo

Le etichette per inventari vengono applicate su mobili, computer, strumenti informatici, arredi e attrezzature varie per identificare e tracciare il cespite.

etichette per cespiti

Il materiale utilizzato per la realizzazione dell’etichetta deve garantire la permanenza dell’aderenza sul prodotto e la qualità di stampa deve essere preservata per lunghi periodi di tempo anche se sottoposta a condizioni climatiche avverse o all’azione di materiali deterioranti.

La scelta del materiale adatto e della metodologia di stampa è fondamentale per garantire una soluzione di etichettatura permanente e di qualità invariata negli anni.

Le caratteristiche principali da valutare nella scelta del materiale sono:

  • Tipo di superficie su cui devono essere applicate le etichette: liscia, rugosa, sabbiata, a buccia d’arancia
  • Geometria della superficie: piana, curva, irregolare
  • Esposizione: interna o esterna quindi soggetta a condizioni climatiche severe (sole, pioggia, umidità).

Un materiale estremamente versatile, adattabile a qualsiasi superficie di applicazione, particolarmente indicato per le applicazioni più critiche è lo Scotchcal della 3M.

È una pellicola vinilica fusa autoadesiva che sovrastampata a trasferimento termico è ideale per applicazioni in cui siano richieste performance elevate.

Questa tecnologia permette di ottenere sia un’eccellente densità di stampa che uniformità di potere coprente e consente la realizzazione di codici sia alfanumerici che a barre di ottima qualità anche su lunghi periodi di tempo.

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Guarda il video: Etichette per inventario cespiti


La qualità di stampa dipende dal nastro utilizzato per il trasferimento termico.

La stampa con ribbon resina garantisce un’ottima qualità di stampa e la leggibilità del codice a barre invariata nel tempo.

Le etichette realizzate con materiale 3M Scotchcal sono resistenti all’invecchiamento, all’esposizione esterna, ai raggi UV, all’acqua e sono dimensionalmente stabili.

3698e cespiti

Offrono un’ottima resistenza a sostanze chimiche aggressive e ai solventi e una temperatura di esercizio con un range molto esteso da -60°C a + 150°C a breve termine, -60°C a + 95°C a lungo termine

Lo speciale adesivo acrilico modificato è progettato in modo da aderire perfettamente alle superfici di difficile adesione, offre un elevato tack iniziale ed ottima adesione su quasi tutti i substrati, incluse superfici rugose o curve, su molte plastiche a bassa energia superficiale (polietilene e polipropilene) e oggetti con piccoli diametri.

Per superfici lisce e piane un altro ottimo materiale frequentemente utilizzato per effettuare gli inventari è il poliestere, in colore sia bianco che argento. Comunemente indicato come PET questo materiale è caratterizzato da una buona resistenza alle alte temperature, all’acqua e a molti agenti chimici e all’applicazione in ambiente esterno.

Offre ottime prestazioni in un range di temperatura molto esteso, che va da -40°C a + 150°C.

etichette in poliestere argento per ambienti esterni

Esistono altri materiali sintetici per la raccolta cespiti, ma questi sono i materiali più indicati che garantiscono

  • durata nel tempo
  • stampa indelebile e resistente all’abrasione e ai più comuni detergenti
  • escursioni termiche ed esposizione alle condizioni climatiche

Ing. Cristina Urbisaglia

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Impostazioni per il consumo energetico dei terminali Intermec serie 70 e CK3

Le performance della batteria di un terminale portatile possono variare in base alle applicazioni aperte, alle impostazioni wireless, alle impostazioni di consumo energetico, alla luminosità dello schermo LCD e alle condizioni ambientali.

Per gestire/cambiare le impostazioni di alimentazione dei terminali Intermec della serie 70 e i CK3 bisogna entrate nelle Impostazioni di sistema e configurare i diversi parametri secondo le proprie esigenze operative

Main Menu Intermec Setting
Main Menu Intermec Setting

***Impostazioni di alimentazione per la radio 802.11***

Andare su Start > Settings > System > Intermec Settings > Communications > 802.11 Radio> Funk Security > Profile1> Power Mode

Selezionare ‘Disabled’ oppure ‘Constantly Awake Mode’ (CAM, cioè sempre attiva) in funzione delle specifiche condizioni operative

Power Management
Power Management

***Gestione dell’alimentazione dello schermo (Screen) a del Dispositivo***

Andare su Start > Settings > System > Intermec Settings> Device Settings > Power Management

Intermec Power management

  • Power Button> Power button behavior è impostato su  ‘Screen Off’. E’ possibile scegliere tra una serie di opzioni per il pulsante di accensione: Disabilitato, Spegnimento dello Schermo, Ibernazione, Sospensione, Reboot, Spegnimento del terminale
  • SPEGNIMENTO DELLO SCHERMO: Battery Power> Screen turns off after è impostato su 1 o 2 minuti. Anche in questo caso impostare lo spegnimento dello schermo commisurato alle proprie esigenze, ma con un tempo minimo per preservare la durata della batteria – spegnimento del terminale: Device turns off after  è impostato su  ‘Disattivato’
  • External Power > Screen turns off after di default è impostato su Disabilitato – Device turns off after (il dispositivo si spegne dopo) è impostato su Disabilitato

Ing. Cristina Urbisaglia

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Quando si ha la necessità di creare etichette serializzate il software ZebraDesigner fornisce uno strumento molto semplice: la funzione “Nuovo Contatore“.

La funzione Contatore consente la creazione di un campo con dati variabili serializzati.

Ipotizziamo di voler realizzare un campo con sequenza numerica progressiva di 6 cifre, preceduto da un prefisso e seguito da un suffisso come ad esempio la stringa alfanumerica FAT000001_AC.

Nel nostro esempio la stringa è così suddivisa

FAT= prefisso

000001= stringa numerica progressiva variabile a 6 cifre

_AC= suffisso

Se volessimo realizzare 10.000 etichette con progressione numerica la sequenza di uscita sarebbe:

FAT000001_AC, FAT000002_AC, FAT000003_AC, etc…

Vediamo come utilizzare questa procedura con pochi e semplici passaggi

> Selezionare dalla barra degli strumenti a sinistra: Codice a barre > Nuovo Contatore

NUOVO CONTATORE
NUOVO CONTATORE

> Posizioniamo il cursore all’interno della nostra etichetta e clicchiamo nel punto in cui vogliamo posizionare il contatore

A questo punto si apre una finestra di dialogo con la procedura guidata per la configurazione dei parametri del contatore

PROCEDURA GUIDATA NUOVO CONTATORE
PROCEDURA GUIDATA NUOVO CONTATORE

> Impostiamo il valore iniziale dal quale dobbiamo far partire il contatore, che nel nostro esempio è 000001 e il numero massimo di cifre, pari a 6 in questo caso.

> Definiamo se vogliamo realizzare un incremento o un decremento dalla cifra iniziale precedentemente settata. La procedura ci restituisce un’anteprima della sequenza di uscita (solamente della parte variabile).

Procediamo premendo il pulsante Avanti per definire le altre proprietà del contatore

PROPRIETA' CONTATORE
PROPRIETA’ CONTATORE

> In questa fase della procedura stabiliamo il passo del contatore, cioè il valore di cui dovrà incrementare il contatore, che nel nostro caso è 1, ma può essere qualsiasi altro numero.

> Definiamo anche per quante etichette deve essere stampato il singolo valore.

Anche in questa schermata l’anteprima della sequenza di output ci aiuta a verificare che i valori fin qui impostati siano corretti.


Se avessimo impostato il Passo = 2 avemmo ottenuto in uscita la seguente progressione: 000001, 000003, 000005, 000007, 000009, 000011, 000013, 000015, 000017

Diversamente se avessimo stabilito di cambiare valore ogni 3 etichette l’output sarebbe stato:

000001, 000001, 000001, 000002, 000002, 000002, 000003, 000003, 000003, …


> Premiamo Avanti e arriviamo alla schermata finale della procedura guidata dove dobbiamo definire i Suffissi e i Prefissi (se presenti), cioè la parte costante della nostra stringa.

Nel nostro esempio il prefisso è FAT, mentre per il Suffisso impostiamo il valore _AC

PREFISSO E SUFFISSO
PREFISSO E SUFFISSO

Premendo su Fine terminiamo la procedura guidata e il contatore sarà visualizzato sulla nostra etichetta

CONTATORE A PROGRESSIONE NUMERICA
CONTATORE A PROGRESSIONE NUMERICA

> Se andiamo in Anteprima di stampa (File> Anteprima di stampa…) possiamo visualizzare l’aspetto finale delle etichette con contatore incrementale valorizzato ai parametri definiti nella procedura guidata

CONTATORE INCREMENTALE
CONTATORE INCREMENTALE

Ing. Cristina Urbisaglia

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