Come risparmiare sui costi dell’etichetta con una grafica intelligente

Sapevi che puoi ridurre i costi di stampa facendo scelte di design intelligenti? Sebbene questi risparmi possano sembrare millesimali, possono sommarsi rapidamente per una produzione completa di etichette.

Ecco una serie di suggerimenti per ottimizzare il tuo budget senza sacrificare l’estetica e la qualità.

Etichette dal design minimalista

Il minimalismo è una scelta progettuale che abbraccia la semplicità, utilizzando un numero essenziale di elementi per creare un aspetto pulito e sofisticato.

È di tendenza in vari settori, dall’arredamento alla moda, e non ultimo il design di etichette.

Una grafica più snella da stampare permette di ridurre il consumo di inchiostro.

Per creare etichette minimaliste segui questi quattro principi:

1. Arriva al punto

I clienti ricevono fino a 10.000 messaggi promozionali al giorno ma ne memorizzano solo una parte.

Se li semplifichi, possono capire più rapidamente e facilmente se il tuo prodotto è adatto alle loro preferenze.

Identifica ciò che è più comunicativo per il tuo prodotto ed evidenzia solo quello. Meno parole, meno elementi di design affollati e persino un’etichetta più piccola per rappresentare il tuo prodotto possono contribuire ad una riduzione dei costi di stampa.

2. Aggiungi spazio bianco

Etichetta adesiva per vino

Il minimalismo adotta molto spazio bianco. Il tuo spazio bianco non è spreco di opportunità, è lo spazio organizzativo per il tuo design.

Indirizza l’attenzione sul messaggio fondamentale del tuo prodotto e consente di risparmiare sui costi di inchiostro e toner.

Approfondisci

L’IMPORTANZA DELLO SPAZIO BIANCO NELLA PROGETTAZIONE DELLE ETICHETTE PER I PRODOTTI

3. Includi piccoli tocchi di colore

Se il bianco non si addice al tuo prodotto, aggiungi invece un tocco di colore.

La chiave qui è usare il colore in modo efficiente e mirato. Usarne troppo crea una giostra chiassosa e confusa, dosarlo può aiutare ad attirare l’attenzione sugli elementi più importanti.

Ciò può massimizzare l’impatto e ridurre il consumo di inchiostro o toner.

4. Usa la tipografia per comunicare

etichetta per miele con caratteri tipografici

La tipografia e i caratteri possono comunicare tanto quanto la grafica e le parole, ma in molto meno spazio, inviando ai clienti scie emozionali.

Quindi, scegli la tua tipografia col cuore.

Le scelte che fai possono diffondere particolari toni, parlare a un determinato pubblico, comunicare sfumature uniche sul tuo prodotto e convincere il cliente ad acquistare il tuo prodotto.

Approfondisci

IL FONT GIUSTO PER UN’ETICHETTA VINCENTE

Etichette: posizioni e forme originali

Le etichette adesive frontali tradizionali non sono l’unica opzione per il marchio del prodotto. Le opzioni creative possono farti risparmiare materiale e costi di stampa e aiutarti a distinguerti sullo scaffale.

Chiudi buste, bollini, cartellini, ad esempio, sono un metodo di etichettatura alternativo e appariscente.

Prova l’anteprima con una bozza di stampa

Niente spreca più denaro di un lotto di etichette andato storto.

Prima di stampare l’intero set di etichette, è preferibile stampare alcuni campioni e provarli sulla confezione. In questo modo potrai verificare se c’è qualcosa da modificare nei testi, nella grafica, nella precisione del colore, nella distribuzione globale del layout.

Per le bozze è consigliabile impostare la stampante in bassa qualità che impiega quantità di inchiostro minori. Il documento stampato sarà più sbiadito ma comunque efficace per la valutazione.

Stampa solo il numero di etichette che ti occorre

È importante tenere conto delle potenziali modifiche normative quando si stampano grandi quantità di etichette.

Alcune categorie di prodotti possono essere più inclini a modifiche normative. Nel settore cosmetico e alimentare gli ingredienti possono cambiare senza minimo preavviso e ci si ritrova con un mucchio di etichette inutilizzabili.

Un servizio di stampa esterno obbliga a un minimo d’ordine comunque elevato per aziende con medie produzioni, e ritrovarsi 20.000 etichette quando in realtà ne servivano solo 10.000 è una falsa economia.

La scelta economicamente più vantaggiosa è rendersi autonomi nella produzione di etichette.

Approfondisci

COME PASSARE DALL’IDEA DI UN’ETICHETTA PERSONALIZZATA ALLA STAMPA: TUTTO QUELLO CHE TI OCCORRE PER ESSERE AUTONOMO

CONCLUSIONI

Una grafica intelligente permette di risparmiare sul costo di proprietà globale dell’etichettatura dei prodotti, a partire dall’ acquisto della stampante, che non va sovradimensionata rispetto alle proprie reali esigenze, fino alla gestione dei costi dei materiali di consumo.

Se ti occorre una consulenza completa e specializzata, chiamaci

Elisabetta Urbisaglia

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Come scegliere l’antenna RFID della tua etichetta

Si parla molto di tecnologia RFID implementata in diversi settori: produzione, trasporto e logistica, farmaceutica, abbigliamento  e cosmesi  ognuno dei quali ha esigenze differenti per dimensioni di etichette e distanza di lettura.

etichette rfid scelta dell'antenna

I più importanti costruttori producono antenne, chiamate inlay, da applicare alle etichette con dimensione e forme differenti per adattarsi a qualsiasi esigenza del cliente.

Una fondamentale valutazione da considerare nel dimensionamento di un’etichetta RFID è la distanza di lettura che si vuole ottenere: maggiore è la superficie  dell’antenna e più grande  sarà la distanza di lettura.

Un tag RFID è composto da tre componenti:

  • il chip, cioè il componente elettronico in cui sono memorizzati i dati;
  • l’antenna, cioè l’elemento che permette al chip di ricevere e trasmettere i dati ad un lettore;
  • il supporto, cioè il materiale che sostiene e protegge il chip e l’antenna. Questo supporto può essere ad esempio un’etichetta adesiva, un bracciale o un tag robusto per applicazioni industriali.

In questo articolo analizziamo alcuni esempi di antenne della Avery Dennison utilizzate per differenti settori, evidenziandone  la dimensione e la relativa  distanza di lettura.

Cosmetica e gioielleria

Sicuramente un settore dove vengono utilizzate le dimensioni più piccole per le antenne è la cosmetica e la gioielleria dove  la lettura di tag RFID avviene a distanze ridotte anche con l’ausilio di dispositivi portatili.

chette rfid settore cosmetico e gioielleria

UHF RFID Inlay: AD-172u7, dimensione 22 x 12.5 mm, distanza massima di lettura 2 m

antenna rfid cosmetica e gioielleria

UHF RFID Inlay: AD-320u7, dimensione 41.4 x 16 mm, massima distanza di lettura 5 m

antenna rfid di piccole dimensioni

Settore Farmaceutico

etichetta rfid per il settore farmaceutico

Nel settore farmaceutico la dimensione dell’etichetta RFID deve adattarsi alle  confezioni e a  contenitori cilindrici che hanno forme  e dimensioni variegate.

UHF RFID Inlay: AD-160u7, dimensione 60 x 4 mm, massimo distanza di lettura 12 m.

etichetta rfid settore farmaceutico

UHF RFID Inlay: AD-850m4QT, diametro 10.3 mm, distanza massima di lettura 1 m

etichette rfid per medicinali e farmaci

Aeroportuale

Sicuramente la rintracciabilità dei bagagli per la gestione aeroportuale necessita di antenne molto performanti perché i nastri trasportatori per lo smistamento dei bagagli scorrono velocemente e la lettura deve essere a distanze elevate garantendo un errore pari a  zero.

UHF RFID Inlay: AD-553u8, dimensione 38 x 76 mm, massima distanza di lettura 18 m.

antenna rfid settore aeroportuale

UHF RFID Inlay: AD-373u7XM, dimensione 53 x 19 mm, massimo distanza di lettura 7 m.

etichetta rfid bagagli

Automobilistico

Il settore automobilistico sicuramente è stato uno dei primi ad implementare soluzioni RFID per la tracciabilità dei componenti.

rfid settore automobilistico

Nell’automotive  la distanza di lettura e la prestazione sono due parametri  che devono essere accuratamente dimensionati per ottimizzare l’efficienza del processo di produzione e assemblaggio, con una riduzione degli errori e di conseguenza dei costi.

UHF RFID Inlay: AD-226iM, dimensione 95 x 8.15 mm, massimo distanza di lettura 9 m.

etichetta rfid settore automobilistico

UHF RFID Inlay: AD-661r6, dimensione 90 x 19 mm, massimo distanza di lettura 14 m.

etichetta RFID SETTORE AUTOMOBILISTICO

Trasporti e logistica

In questo settore possiamo utilizzare etichette di maggiori dimensioni e le distanze di lettura sono fondamentali per ottimizzare i processi, considerando che le etichette verranno lette sia da lettori fissi che manuali.

UHF RFID Inlay: AD-229r6, dimensione 95 x 8.3 mm, massimo distanza di lettura 15 m.

ETICHETTE RFID SETTORE TRASPORTI

UHF RFID Inlay: AD-237r6, dimensioni 70 x 14.5 mm, massimo distanza di lettura 12 m.

ETICHETTA RFID TRASPORTI E LOGISTICA

Sul mercato troviamo etichette della stessa dimensione, ma con inlay differenti che inevitabilmente hanno prestazioni e costi diversi: selezionare l’etichetta RFID giusta per la tua applicazione richiede un’analisi accurata di tutti i requisiti.

Se hai la  necessità di implementare un nuovo progetto RFID contattaci ai nostri riferimenti per studiare insieme  a noi  la soluzione più adatta alle tue  esigenze

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Andrea Capponi

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Lettori di codici a barre per smartphone e tablet Android e Apple

Se lavori con uno smartphone o un tablet Android o Apple e hai la necessità di  leggere frequentemente i codici a barre, utilizzare la fotocamera del tuo dispositivo non è una soluzione efficiente.

Quando uno smartphone viene utilizzato come scanner si utilizza un’applicazione che consente al telefono di scansionare i codici utilizzando la fotocamera.

Gli smartphone non hanno un motore di scansione e un gruppo ottico dedicato alla specifica attività di scansione dei codici e quindi possono avere difficoltà a leggere i codici in diverse situazioni.

lettori di codici a barre per Apple e Android

Una soluzione efficace e l’utilizzo di datacollector o companion scanner,  lettori appositamente progettati per essere facilmente collegabili con il tuo smartphone o tablet attraverso una connessione Bluetooth.

Sono lettori piccoli e potenti, si adattano perfettamente al palmo della tua mano o possono essere portati al collo con un laccetto oppure calzati sul dito come un anello per lavorare a mani libere.

Gli scanner di codici a barre sono più veloci in termini di prestazioni e più affidabili di uno smartphone.

Sono progettati per letture intensive, a differenza di quest’ultimo che esegue più attività alla volta riducendo i livelli di efficienza e scaricando velocemente  la batteria del tuo smartphone.

Inoltre, con uno smartphone  è difficile leggere codici a barre piccoli, densi, lontani, illuminati male.

Con un tablet o un telefono saranno più le volte che non leggi il codice, che quelle che riuscirai a scansionarlo e con un tempo di scansione molto più lungo di quello di un lettore barcode.

Facciamo una panoramica dei modelli più diffusi che possono aiutarti a svolgere il tuo lavoro in modo efficiente e in completa mobilità.

OPN-2006

L’OPN-2006 è un lettore  Bluetooth che legge i codici 1D.

Si associa velocemente tramite connessione Bluetooth ad uno smartphone o tablet sia Android che Apple o a un PC.

L’eccellente  motore di scansione laser 1D garantisce la possibilità di 100 scansioni al secondo.

È uno scanner affidabile e veloce, facile da utilizzare  che semplifica il lavoro di chi deve scansionare frequentemente i codici a barre.

OPN-3002

Se devi leggere non solo i codici 1D (quelli rappresentati da barre e spazi bianchi) ma anche codici 2D, tipo il QRCode, allora il modello OPN-3002 è quello giusto.

È leggero e si adatta facilmente in tasca o portato al collo con un laccetto e consente il trasferimento dei codici in tempo reale al tuo smartphone tramite connessione Bluetooth

lettore di codice a barre per tablet e smartphone

L’OPN-3002 è un potente scanner 2D dotato di una batteria ad alta capacità in modo che lo scanner possa durare ore.

L’uso dell’OPN-3002 è semplice e immediato. Un pulsante per scansionare il codice a barre e un pulsante per correggere eventuali errori commessi, entrambe le azioni forniscono un feedback visivo

RS-2006 scanner da dito

Questo scanner ad anello è progettato per essere inserito al dito lasciando la libertà di lavorare a mani libere.

L’RS-2006 è uno scanner ad anello che si adatta perfettamente al dito, con il pulsante di attivazione a portata di pollice, quindi è necessario un solo dito per attivare lo scanner.

La cinghia per le dita è regolabile e pertanto il lettore può essere indossato sulla mano sinistra o destra.

Dispone di Bluetooth 4.0 e Bluetooth Low Energy per garantire un rapido trasferimento dei dati in tempo reale su qualsiasi dispositivo.

È uno scanner robusto ed è estremamente leggero: pesa solamente  42 grammi.

lettore ad anello per smartphone Apple e Android

Esegue la scansione di tutti i codici a barre 1D e può connettersi via Bluetooth a qualsiasi dispositivo Windows, Android e Apple.

CS4070

Il CS4070 è un lettore wireless che legge codici a barre 1D, 2D e PDF417, stampati su etichette cartacee o visualizzati su telefoni cellulari o schermi di computer.

Basato sugli standard Bluetooth, il CS4070 funziona con tutti i tablet, smartphone e PC.

lettore barcode per Apple e Android

Inoltre, il chip MFI integrato e la certificazione Apple assicurano la compatibilità con i dispositivi mobili Apple quali iPhone e iPad.

Non solo il CS4070 è uno dei dispositivi più piccoli e leggeri della sua categoria, ma è anche progettato per consentire un’impugnatura naturale e garantire un uso confortevole per tutta la giornata nelle applicazioni di scansione più impegnative.

Se vuoi scegliere insieme a noi il lettore più adatto alle  tue esigenze contattaci

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Ing. Cristina Urbisaglia

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5 falsi miti sulla stampa a trasferimento termico

La stampa termica esiste da decenni, eppure molte convinzioni sbagliate su questo metodo di stampa comportano una non corretta comprensione della tecnologia e  soprattutto la scelta sbagliata delle etichette.

In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza sui concetti di base della stampa a trasferimento termico, cercando di comprendere il funzionamento di un metodo di stampa versatile, veloce ed economico

stampante Zebra ZD420
Stampanti Zebra ZD420

 # 1 – Tutte le stampanti termiche sono uguali

Esistono in realtà due tipi di stampanti termiche:

  • termica diretta
  • trasferimento termico.

Entrambe utilizzano il calore della testina  per generare una stampa, ma  lo fanno usando metodi differenti.

Le stampanti termiche dirette utilizzano carta termica o materiale sintetico termico che cambia colore quando viene riscaldato.

Questo significa che le stampanti termiche dirette, a differenza di altre tecnologie di stampa, non richiedono alcuna fonte di inchiostro aggiuntiva, rendendole la scelta migliore da chi deve stampare etichette per le spedizioni, peri  laboratori di analisi e per tutte quelle applicazioni che richiedono un’etichetta con un ciclo di vita breve.

SATO WS2 stampante termica diretta per etichette e braccialetti pazienti
SATO WS2 stampante termica diretta

Una stampante termica diretta è semplice da utilizzare, veloce ed ha costi contenuti.

Le stampanti a trasferimento termico invece stampano usando un nastro d’inchiostro, chiamato anche ribbon. La testina di stampa applica calore al nastro per trasferire l’inchiostro dal nastro all’etichetta.

La scelta del metodo di stampa più idoneo dipende dall’applicazione specifica: le etichette a trasferimento termico offrono una maggiore resistenza agli agenti chimici e atmosferici, mentre le etichette in materiale termico sono adatte per applicazioni con durata limitata nel tempo.

# 2 – Le etichette a trasferimento termico sono più resistenti

Si presume spesso che la resistenza delle etichette a trasferimento termico sia indipendente dal materiale delle etichette.

Esiste un’ampia gamma di materiali adatti alla stampa  a trasferimento termico, sia in carta che in materiali sintetici.

La resistenza di un’etichetta dipende da molteplici fattori che devono essere valutati in base all’applicazione e alle condizioni a cui verrà sottoposta.

Un’etichetta in carta se utilizzata in presenza di acqua o altro liquido si bagnerà compromettendo l’integrità e la leggibilità dei dati. Quindi anche utilizzando una stampante  a trasferimento termico non otterrai un’etichetta resistente ai liquidi

La resistenza e la durata dell’etichetta dipendono dal materiale scelto e dall’adesivo, che devono essere selezionati in relazione alla specifica applicazione.

ETICHETTE CRIOGENICHE

Un’etichetta che resiste a condizioni atmosferiche sfavorevoli, non è la stessa che puoi utilizzare per applicazioni criogeniche o per prodotti chimici, solventi o detergenti.

# 3- Tutti i nastri a trasferimento  sono uguali

Il nastro a trasferimento termico  viene prodotto in diverse qualità che possiamo raggruppare in tre categorie principali

  • Ribbon cera
  • Ribbon cera-resina
  • Ribbon resina

Ci  sono inoltre formulazioni particolari adatte ad applicazioni che richiedono una resistenza della stampa a specifici solventi e  sostanze chimiche aggressive oppure a lavaggi industriali o a temperature molto elevate

La qualità più idonea deve essere selezionata in base al materiale dell’etichetta e alla durata/resistenza della stampa che si vuole ottenere.

nastri per il trasferimento termico

I ribbon sono prodotti in diverse misure sia in larghezza che in lunghezza e il confezionamento dipende dal modello di stampante utilizzato.

Quindi se hai una stampante a trasferimento termico e devi ordinare dei ribbon ricordati di specificare marca e modello della stampante che utilizzi.

# 4 – Le etichette a trasferimento termico si attaccano a qualsiasi superficie

Non tutti i materiali sono uguali quando si tratta di etichette a trasferimento termico.

Una stampa a trasferimento termico rimarrà leggibile a lungo, ma l’adesivo determina se l’etichetta rimarrà saldamente attaccata sulla superficie di applicazione.

Esistono collanti specifici per il freddo, per il caldo, ma anche per superfici irregolari o rugose o progettati per resistere a solventi aggressivi come xilene, toluene e alcol

# 5 – Le stampanti a trasferimento termico sono più costose

Esistono modelli desktop per bassi volumi di stampa e modelli di classe semi-industriale o industriale per elevati volumi di stampa e per gli ambienti più ostili, dove è presente polvere e umidità.

Il prezzo per una stampante a trasferimento termico può variare da 250-300 euro fino a migliaia di euro ,in funzione del modello, della configurazione e di eventuali  accessori come taglierina, spellicolatore o riavvolgitore.

stampanti a trasferimento termico

La tecnologia di stampa a trasferimento termico si contraddistingue per la sua affidabilità, velocità di stampa e per il costo/ stampa assolutamente conveniente  rispetto ad altri metodi di stampa.

È la tecnologia più diffusa per stampare dati variabili e  codici a barre.

In conclusione

Frequentemente con il termine “stampante termica” si denotano sia stampanti termiche dirette che stampanti a trasferimento termico.

In realtà le 2 tecnologie di stampa sono differenti, offrono caratteristiche e materiali di stampa specifici e se si vuole ottenere un risultato di etichettatura efficace per la propria applicazione è fondamentale non confondere le due metodologie di stampa.

Le caratteristiche principali che hanno contribuito alla rilevante diffusione di stampanti a trasferimento sono:

  • velocità
  • qualità di stampa eccellente di testi grafica e codice a barre
  • scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
  • basso costo stampa
  • stampa in funzione del fabbisogno
  • produzione di modelli idonei a qualsiasi esigenza operativa (desktop, industriali, semi-industriali, per integrazione sulle linee, portatili)

Se sei interessato ad una stampante a trasferimento termico e vuoi analizzare insieme a noi il modello adatto alle tue esigenze CONTATTACI

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Il segreto per etichettare i contenitori conici

Ci sono diverse strategie che puoi fare per far risaltare il tuo prodotto sugli scaffali.

Investire in imballaggi fantastici è uno di questi.

Le forme affusolate possono attrarre l’attenzione del cliente e creare una silhouette esclusiva per il tuo prodotto.

applicazione DI etichette SU CONTENITORI CONICI

Questa forma può aggiungere visibilità sullo scaffale a vasi di marmellata, sott’olio, conserve, tonno.

Il settore cosmetico è decisamente all’avanguardia per i contenitori speciali.

Etichettare queste confezioni fuori standard richiede un impegno particolare, ma non impossibile.

Vediamo come funzionano le superfici coniche e i modi in cui le etichette possono aderire in simbiosi con la forma della tua confezione.

Che cos’è un cono?

La conicità (tapering) è la “graduale diminuzione della larghezza in un oggetto allungato”. Quando un oggetto non è perfettamente cilindrico si dice che è rastremato.

Immagina le bottiglie di shampoo, i vasi e le tazze di caffè che maneggi ogni giorno. Tutti hanno una cosa in comune: le cime più larghe delle basi o viceversa.

Come faccio a sapere se il mio contenitore è rastremato?

Se non è evidente la valutazione ad occhio nudo, è possibile eseguire un semplice test.

etichette per contenitori particolari di forma conica o svasata

Per prima cosa, metti la tua confezione contro qualcosa di certamente dritto o piatto. L’opzione più semplice è quella di sdraiarla sul tavolo, oppure metterla in piedi accanto a un righello.

Se il contenitore e la superficie di riferimento piatta non sono a filo in ogni punto, c’è rastremazione.

Esistono diversi tipi di rastremazione?

Oltre al grado di conicità, alcune bottiglie hanno curvature multiple e risultano bombate.

Non esiste un modello di etichetta conica o affusolata standard, e va progettata specificatamente per il contenitore adottato.

In questo articolo analizzeremo il tipo più comune: il cono semplice.

Cosa succede senza etichette affusolate?

Quando si tenta di etichettare un oggetto affusolato con un’etichetta rettangolare, si ottiene un risultato tutt’altro che ideale.

Nella migliore delle ipotesi potresti finire con un’inclinazione diagonale alla fine dell’etichetta, o imbatterti nel “contrassegno” o rigonfiamento, la piegatura che si verifica quando un’etichetta non si adatta correttamente.

etichetta contenitori conici sbagliata

Come si etichetta un contenitore o una bottiglia conici?

Puoi etichettare una superficie affusolata in tre modi:

1 # Scegliere un’etichetta più piccola che non accentuerà la curvatura.

etichetta in polipropilene trasparente per contenitori affusolati

Un’etichetta che non si estenda troppo attorno all’imballaggio, sia in verticale che in orizzontale minimizza l’effetto del tapering.

Tuttavia, ciò limita la quantità di spazio per mostrare il tuo marchio, descrivere il tuo prodotto e includere tutte le informazioni normative necessarie.

2 # Diventare creativi con i formati di etichette tradizionali.

etichette creative per contenitori conici

Se vuoi integrare un’etichetta standard su un contenitore conico, prova un posizionamento, una forma o una direzione diversi e vedi se ti piace il risultato. Tentar non nuoce!

3 # Ordinare etichette affusolate di dimensioni personalizzate

etichette per contenitori conici

Le etichette complete o a mezzo busto offrono maggior spazio per comunicare e possono indicare alta qualità ai tuoi consumatori. In questo caso è necessario calcolare il grado di rastremazione e progettare un’etichetta idonea.

Come si genera un’etichetta conica semplice?

Dovrai prendere poche misure, un righello normale non ti aiuterà.

Avrai bisogno di un righello flessibile (come quello delle sarte), oppure puoi segnare le grandezze su un filo per poi misurarle col righello ordinario.  

Prendi il tuo contenitore e individua a che altezza vuoi posizionare esattamente la tua etichetta, marcalo con dei segni di matita.

Poiché la larghezza del contenitore cambia gradualmente, è importante misurare esattamente dove deve posizionarsi l’etichetta, altrimenti le tue misurazioni potrebbero essere errate.

dimensioni etichette contenitori conici

Annota le seguenti misure:

  • Circonferenza superiore

Misura tutto intorno il contenitore nella posizione in cui desideri posizionare la parte superiore dell’etichetta.

  • Circonferenza inferiore

Misura intorno al contenitore dove vuoi che si trovi il fondo dell’etichetta.

  • Altezza dell’etichetta

Misura la distanza tra la circonferenza superiore e la circonferenza inferiore.

Inserisci le misure fondamentali nel seguente link:

https://www.onlinelabels.com/label-generator-tools/tapered-label-generator.aspx

Puoi impostare anche altre grandezze:

  • Copertura (%)

Quanto vuoi che l’etichetta avvolga il tuo contenitore? Usa il 100% per una copertura completa e fino al 120% per sovrapporre l’etichetta in chiusura su sé stessa.

Usa valori inferiori a 50% per generare un’etichetta da un lato solo del contenitore.

  • Raggio dell’angolo

Vorresti angoli squadrati o arrotondati? Per il quadrato, immettere 0. I numeri più alti aumentano la curvatura agli spigoli dell’etichetta.

Di convertitori conici online per etichette affusolate ne esistono vari.

Questo seguente è ancora più snello del precedente, fornisce però meno variabili da poter scegliere:

https://boxshot.com/conical-label/calculator/

Dopo aver generato il tuo modello, provalo

Scarica il modello di etichetta affusolata.

Stampa la tua etichetta su un foglio di carta bianco.

Nota: alcuni visualizzatori di PDF possono ridimensionare il disegno durante la stampa. Per ottenere una stampa realistica assicurati di selezionare “Dimensioni effettive” o deseleziona “adatta alla pagina”.

Ritaglia la tua forma e testala sul tuo contenitore.

Se si adatta correttamente, hai vinto al primo tentativo! Se è necessario un perfezionamento, regola i numeri sopra per generare un nuovo modello di etichetta conica personalizzata.

A questo punto hai il file (in formato Adobe Reader o PDF) da fornire al tuo produttore di etichette.

Come adattare la grafica a questa forma conica di etichetta?

Ora che hai ottenuto la forma perfetta dell’etichetta per il tuo contenitore conico devi creare una grafica che si adatti correttamente.

Non puoi creare una grafica come faresti per le  etichette rettangolari o quadrate altrimenti le informazioni stampante non appariranno dritte.

Bisogna creare una linea di demarcazione curva per il tuo layout, e soprattutto ogni linea grafica o di testo al suo interno deve essere adattata alla nuova forma.

etichetta con forma adatta a contenitori svasati

Solo così otterrai che, una volta attaccata l’etichetta al contenitore, tutto apparirà magicamente dritto!

Vuoi  stupire i tuoi clienti con le etichette dei prodotti affusolate?

Contattaci oggi per parlare con un nostro esperto del tuo progetto.

Elisabetta Urbisaglia

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Lettori di codici a barre con ricarica wireless: un efficiente vantaggio tecnologico

Datalogic, leader nel settore  dell’automazione industriale e l’acquisizione automatica dei dati, ha introdotto i nuovi prodotti con tecnologia di ricarica wireless.

La ricarica wireless è disponibile sui palmari Memor 20, Memor 10, Memor 1 e sui lettori di codici a barre Gryphon serie 4500

Il sistema di ricarica wireless di Datalogic elimina i contatti e i pin della batteria, che spesso si sporcano, si piegano o si rompono nel tempo – e questo elimina un punto chiave di guasto dei dispositivi utilizzati.

lettori con ricarica wireless Datalogic

Come noto, i contatti di ricarica sono tra le cause più frequenti di guasti hardware nelle aziende.

Le procedure di manutenzione e pulizia del sistema di ricarica di routine possono essere evitate, il che significa tempi di fermo inferiori.

Il sistema di ricarica wireless di Datalogic è anche più veloce delle soluzioni di ricarica tradizionali.

La ricarica della batteria avviene in modo rapido e sicuro senza sollecitare eccessivamente contatti, pin e cavi.

Per i dispositivi utilizzati in modo continuo questo rappresenta un grande vantaggio operativo.

In sintesi, quali sono i vantaggi di una ricarica wireless?

  • Ricarica rapida, vantaggio che riduce la necessità di acquistare batterie aggiuntive
  • Eliminazione della manutenzione e della pulizia dei contatti della base di ricarica
  • Maggiore durata del prodotto, poiché i contatti delle basi di ricarica sono un punto debole dei dispositivi wireless
  • Affidabilità migliorata del processo di ricarica: la ricarica wireless è facile da usare ed evita che si stabilisca  una connessione errata sui contatti.

Non farti sfuggire questo vantaggio tecnologico: se vuoi valutare  un lettore o un palmare con ricarica wireless contattaci.

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4 fattori fondamentali da non sottovalutare NELL’ETICHETTATURA dei prodotti

Se stai prendendo in considerazione la possibilità di produrre in completa autonomia le etichette dei tuoi prodotti, devi partire con il piede giusto e focalizzare l’attenzione su dettagli tecnici che, se trascurati, rovineranno ogni tuo più aureo progetto.

progettazione e stampa in autonomia di etichette

Il successo di un’etichetta è un obiettivo da garantire nel tempo, non si ferma al momento in cui il tuo layout viene realizzato dalla stampante.

Un’etichetta ben progettata è la simbiosi stratificata di varie scelte a catena, ognuna dipendente dall’altra.

Un numero sorprendente di fattori deve allinearsi per creare l’etichetta perfetta per il tuo prodotto e, soprattutto, i fattori differiscono a seconda delle condizioni ambientali a cui il tuo prodotto sarà esposto.

Vediamo con che ordine procedere per arrivare alla soluzione ottimale.

FATTORE N.1 – Su che contenitore verrà applicata la tua etichetta? Quale materiale? Quale forma?

Se il tuo contenitore è in plastica o in vetro, tondeggiante o pianeggiante, consistente o comprimibile, richiederà l’applicazione di un’etichetta appropriata sia per la sua possibile forma (rettangolare, tonda, fustellata), che per il suo materiale (carta o sintetica), nonché per il tipo di collante che più garantirà un’adesione a lungo termine.

  • Analizzando la sinergia dei materiali, un contenitore in vetro o metallo presenta una naturale affinità con l’adesivo, mentre un contenitore in plastica necessita di un adesivo più aggressivo.
  • Se il contenitore ha un volume variabile (tubo comprimibile, busta), non sarà possibile far aderire correttamente un’etichetta realizzata con un materiale rigido come il  poliestere o la carta.

Mentre il cliente consuma il prodotto vedrà una progressiva e sgradevole sgualcitura dell’etichetta che conferirà al prodotto un aspetto trascurato.

In questo caso è più professionale adottare per l’etichetta un materiale flessibile e garantire un’estetica durevole al tuo marchio.

grafica etichetta per prodotti alimentari in busta
  • La forma di una superficie può influenzare la forza di un legame adesivo. Bottiglie e barattoli rotondi, inoltre, possono presentare sfide che i contenitori a facciata piatta non presentano.

    Infatti le curve distorcono le immagini sull’etichetta del prodotto, e tutto appare irreale e destabilizzante.

Se vuoi che il tuo intero marchio e logo siano visibili sullo scaffale, devi ragionare in tre dimensioni quando progetti il tuo layout.

grafica etichette per birra artigianale

FATTORE N.2 – Quali condizioni ambientali influiranno sul tuo prodotto?

Per tutto il suo ciclo di vita, se l’etichetta del prodotto è esposta a umidità, luce solare, caldo e freddo estremi e rapidi cambiamenti di temperatura, o all’aggressione di solventi e sostanze chimiche devi utilizzare una tecnologia di stampa e un materiale in grado di resistere a condizioni avverse.

Tutte queste condizioni minacciano di scolorire la stampa, allentare i legami adesivi e strappare i materiali.

Pensa a una bottiglia di birra o di vino.

Può variare dalla temperatura ambiente sugli scaffali di un rivenditore di birre artigianali, agli interni freddi del frigorifero di un cliente, all’immersione in ghiaccio e acqua all’interno di un dispositivo di raffreddamento, al sole ardente e calore di una stagione estiva.

In tutto questo altalenare di condizioni, l’etichetta deve continuare a fare il suo lavoro: rappresentare il tuo marchio.

etichette per superfici umide

I cambiamenti di temperatura causano l’espansione e la contrazione di una superficie, dilatando l’etichetta del prodotto insieme ad essa.

Contenitore ed etichetta svolgono ciascuno un ruolo fondamentale per attrarre il cliente, ma l’adesivo è letteralmente la colla che tiene tutto insieme.

Esistono molti tipi di adesivi per etichette e ognuno di essi può offrire alcuni vantaggi e svantaggi.

Basi adesive: gomma o acrilico?

Esistono due basi primarie per la realizzazione di adesivi per etichette: gomma e acrilico.

Non esiste davvero un’opzione standard e, a volte, le esigenze personali non guidano verso una scelta univoca.

Fortunatamente, oltre alle basi adesive standard, esistono degli adesivi rinforzati altamente specializzati per resistere alle condizioni d’uso più discordanti.

L’adesivo giusto dipende anche dalla funzione specifica dell’etichetta.

Le condizioni ambientali possono deteriorare anche l’aspetto cromatico dell’etichetta: in particolar modo l’esposizione alla luce è responsabile di un invecchiamento precoce delle tinte, già prima che il prodotto arrivi nelle mani del cliente, svalutando la sua visibilità sullo scaffale.

stampa Etichette per cosmetici con inchiostri pigmentati

Analizzando l’anatomia di un’etichetta personalizzata, incontriamo una stratificazione di elementi, quelli più esterni sono:

Il rivestimento

La vernice è un rivestimento liquido applicato sulla tua etichetta per fornire un tocco estetico finale e una leggera protezione dall’uso quotidiano.

Il laminato è un film trasparente che copre il frontale dell’etichetta, offrendo una protezione extra-resistente alla luce solare, all’umidità, alle sostanze chimiche o alla manipolazione.

L’inchiostro

L’inchiostro svolge la maggior parte delle comunicazioni per l’etichetta. Può farlo in stile colorato, in bianco e nero, con testo, disegni, foto o un mix di tutto.

Per le stampanti a getto di inchiostro:

Gli inchiostri a base di acqua sono un’opzione conveniente e generano stampe dai colori brillanti e vivaci.

Sono meno resistenti e più inclini allo scolorimento rispetto agli inchiostri pigmentati.

Gli inchiostri pigmentati sono una buona scelta quando la durabilità è importante e non richiedono una finitura protettiva sull’etichetta.

Gli inchiostri UV sono durevoli, resistenti allo sbiadimento e ai prodotti chimici aggressivi.

Per le stampanti a trasferimento termico (stampa monocromatica a caldo) esistono dei nastri inchiostranti con caratteristiche di resistenza crescenti passando dal ribbon in cera, a quello in cera-resina (mediamente resistente), fino al ribbon in resina (ultraresistente).

Materiale frontale dell’etichetta

Il materiale utilizzato per realizzare l’etichetta è la superficie che contiene l’immagine stampata e fornisce la struttura dell’etichetta.

La carta è una scelta classica ed efficace per molte applicazioni.

È disponibile in molte opzioni: opaca, vergata, patinata, lucida, offrendo una varietà di look dal più naturale all’ high-tech.

Spesso utilizzata su bottiglie e vasetti, la carta è una scelta sensata se l’etichetta non deve sopportare l’esposizione all’acqua o altri elementi aggressivi.

Il film sintetico, flessibile e resistente, è un’ottima scelta sia per ambienti umidi, sia dove può essere contaminato con solventi e olii.

Un materiale sintetico può variare dal vinile al polipropilene al poliestere, con numerosi sottoinsiemi all’interno di ciascun tipo.

Ogni tipo di film ha caratteristiche, prezzi, durata diversi e come ripetiamo sempre la scelta giusta dipende dalla tua specifica applicazione.

FATTORE N.3 – Quale stampante è in grado di rappresentare fedelmente il tuo marchio?

Dopo aver valutato i primi 2 fattori, è il momento di capire come procedere per la vera e propria realizzazione grafica.

Se il tuo marchio ha già una storia, non puoi tradirlo stampando etichette di bassa qualità estetica disattendendo le aspettative del cliente target, e non allineandoti con i requisiti dei prodotti concorrenti.

  • Hai un marchio che segue una linea grafica semplice e minimalista? Testi essenziali, un unico colore, immagini basilari?

Puoi orientarti verso una stampante a trasferimento termico (monocromatica).

nastri a trasferimento termico colorati

Approfondisci

  • Hai un design più ricco e comunicativo? Testi abbondanti, vari colori, immagini con qualità fotografica?

Devi stampare a getto di inchiostro.

etichette adesive a colori per confetture

Entrambe le soluzioni vanno dimensionate in base alle proprie necessità, considerando il volume di stampa annuo e la dimensione delle etichette da produrre…calcoli da fare con carta e penna!

Ora mettiti nei panni del cliente che passeggia tra i corridoi di un supermercato e vaga con lo sguardo tra centinaia di prodotti esposti sugli scaffali.

Dove si soffermerà il suo sguardo trasformandosi dal disorientato all’interessato? O ricadrà sul prodotto che già usa e conosce, o su quello con l’etichetta più attraente.

Quindi, la scelta deve essere accurata e ponderata sui tuoi requisiti di stampa.

FATTORE N. 4 – Quale metodo userai per applicare le tue etichette sul contenitore?

Non c’è inconveniente peggiore che vedere un’etichetta attaccata storta o piena di grinze seppur ben progettata!

Valutare una soluzione semi-automatica per l’applicazione delle etichette fa risparmiare tempo e aumenta la produttività.

applicatore di etichette AP360 per bottiglie e vasetti

Se vuoi approfondire, leggi questo articolo:

CONCLUSIONI

Pur avendo affrontato le varie problematiche cercando di chiarire i vari aspetti tecnici, è evidente che la casistica è talmente articolata da richiedere la consulenza di una figura professionale esperta.

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo è importante partire con il piede giusto: risparmiamo tempo e denaro!

Chiamaci.

Elisabetta Urbisaglia

info@acsistemisrl.com

06.51848187

www.acsistemisrl.com


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Etichettatura dei prodotti cosmetici: guida completa dalla normativa, ai metodi di stampa, alla scelta dei materiali

Se hai una linea di prodotti cosmetici da proporre sul mercato, oltre alla funzione promozionale dell’etichetta con grafica e logo personalizzati, hai l’obbligo di riportare delle informazioni in caratteri indelebili, facilmente leggibili e visibili, sia sul recipiente che sul suo imballaggio, conformemente all’articolo 19 del Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio

etichette per prodotti osmetici

Cosa è necessario far apparire in etichetta?

  • Una dichiarazione di identità: indica la natura e l’uso del prodotto attraverso un nome proprio o di fantasia o un’illustrazione comprensibile dal cliente
  • Il nome o la ragione sociale e l’indirizzo della persona responsabile
  • Il contenuto nominale espresso in peso o in volume (obbligatoriamente in italiano), con possibili deroghe per i campioni gratuiti, per i monodose e per gli imballaggi con un contenuto inferiore a 5 g o a 5 ml e gli imballaggi preconfezionati solitamente commercializzati per insieme di pezzi
  • La data entro cui il prodotto può essere utilizzato, se opportunamente conservato, entro cui continua a svolgere la sua funzione iniziale (data di durata minima); tale data è preceduta dal simbolo della clessidra o dalla dicitura «Usare preferibilmente entro:»
    Per i prodotti con durata minima superiore a trenta mesi, invece, deve essere riportata un’indicazione relativa al periodo di tempo espresso in mesi in cui il prodotto, una volta aperto, può essere utilizzato senza effetti nocivi per il consumatore, preceduta dal simbolo rappresentante un barattolo aperto o dall’acronimo «PAO» (Period After Opening).

Sono oggetto di possibili deroghe i prodotti monodose, i prodotti confezionati in modo tale da evitare il contatto tra il cosmetico e l’ambiente circostante (aerosol) e i prodotti per i quali il produttore certifichi che la formula è tale da impedire qualsiasi rischio di deterioramento

  • Le precauzioni di impiego (necessariamente in italiano).

In caso di impossibilità pratica di riportare sul contenitore o sull’imballaggio esterno le precauzioni particolari per l’impiego, queste devono essere contenute in un foglio di istruzioni, una fascetta o un cartellino allegati.

A tali indicazioni il consumatore deve essere rinviato mediante un’indicazione abbreviata (vedere foglio illustrativo)

  • Il numero del lotto di fabbricazione o il riferimento che permetta di identificare il prodotto cosmetico
  • Il Paese d’origine per i prodotti fabbricati in paesi extra UE. È obbligatorio riportare «made in …»
  • La funzione del prodotto cosmetico, salvo se risulta dalla sua presentazione

Ad esempio, la funzione del rossetto è chiara. Tuttavia, una crema depilatoria non può essere etichettata solo come “crema”, ma va specificata la sua funzione depilatoria

  • Gli ingredienti impiegati nei prodotti cosmetici devono essere riportati secondo la denominazione comune degli ingredienti contenuta nel glossario stabilito dall’UE (Decisione UE 2019/701), e riportati in ordine decrescente di prevalenza.
    • I composti odoranti e aromatizzanti e le loro materie prime sono riportati nell’elenco degli ingredienti con il termine generico di «parfum» o «aroma». Invece, le sostanze odoranti e aromatizzanti, che sono state definite come potenzialmente allergizzanti e la cui esplicita indicazione è prescritta per legge, sono riportate con le loro specifiche denominazioni nell’elenco degli ingredienti di seguito ai termini “parfum” e “aroma”.
  • Tutti gli ingredienti presenti sotto forma di nanomateriali sono chiaramente indicati nell’elenco degli ingredienti. Alla dicitura «nano», tra parentesi, segue la denominazione di tali ingredienti.
  • Per i prodotti cosmetici da trucco immessi sul mercato in varie sfumature di colore, possono essere menzionati in una stessa etichetta tutti i coloranti diversi da quelli utilizzati nella gamma specifica a condizione di aggiungervi le parole «può contenere» o il simbolo «+/-».

Non sono considerati ingredienti le impurezze contenute nelle materie prime utilizzate, le sostanze tecniche secondarie utilizzate nella miscela ma che non compaiono nella composizione del prodotto finito.

Cosa è facoltativo far apparire in etichetta?

Altre dichiarazioni in etichetta possono essere un buon modo per distinguersi dai concorrenti, specialmente se una determinata affermazione è qualcosa che può essere un fattore promozionale per il tuo pubblico di destinazione, purché sia veritiera e non fuorviante.

Questi tipi di claims includono:

  • Organico/Biologico
  • Senza crudeltà/Non testato su animali
  • Senza alcool/Parabeni/Coloranti/Conservanti o altri ingredienti mal tollerati
  • Ipoallergenico/Nichel free

Per la vendita nella grande distribuzione è opportuno prevedere lo spazio per immettere il codice a barre.

Stampa e applica le tue etichette in autonomia

In generale, 22°C e il 50% di umidità relativa sono ideali per lo stoccaggio, ma potresti non avere sempre un magazzino climatizzato a tua disposizione.

La stampa in autonomia delle etichette, con la possibilità di stampare quando e come vuoi il numero di etichette effettivamente occorrente, ti permette di scavalcare una serie di inconvenienti ambientali relativi allo stoccaggio.

Con la stampa in autonomia puoi anche variare all’istante qualsiasi tipo di informazione riportata in etichetta, ed inserire i dati variabili relativi alla produzione in corso.

Scelta del metodo di stampa

Se stai pensando di stampare in autonomia le tue etichette, puoi valutare tra due metodi di stampa, completamente differenti, quale possa realizzare il tuo stile grafico:

  • Stampanti a trasferimento termico: stampa monocromatica, ideale per uno stile grafico minimalista.

Il trasferimento termico imprime a caldo il colore di un nastro (ribbon) sull’etichetta.

Guarda questo video sulla stampa a trasferimento termico:

Oltre ai colori standard, il nastro è disponibile anche in raffinatissime tinte metallizzate, che conferiscono molto pregio alle stampe. Scegliendo un’etichetta in materiale sintetico  come il polipropilene , il poliestere o il pvc e un ribbon in resina si assicura la resistenza della stampa all’umidità, agli olii e ai solventi.

Di seguito un video sui ribbon metallizzati:

È anche possibile ottenere più colori sulla stessa etichetta ripassandola in stampa più volte, con ribbon di colori differenti, guarda il video:

  • Stampanti a getto di inchiostro: se la tua grafica è multicolore, con immagini o sfumature elaborate, testi in colori differenziati, una stampante a getto di inchiostro è quella che corrisponde alle tue esigenze.

Puoi anche sommare le due tecnologie di stampa, imprimendo con la stampante a trasferimento termico dei particolari metallizzati, su un’etichetta prestampata a colori.

Guarda il risultato di questa particolare sincronia grafica:

Come scegliere la stampante adatta alle tue esigenze?

Le etichette dei prodotti cosmetici sono veramente affascinanti, siano esse sobrie e minimaliste, siano esse fantasiose e accattivanti.

Un progetto grafico impegnativo richiede una stampante performante, e nel caso specifico della cosmesi, servono colori persistenti alle aggressioni chimiche, idriche e ambientali.

I parametri per scegliere la stampante idonea alla tua produzione di etichette, sia nel caso della stampa a trasferimento termico sia nel caso della stampa a getto di inchiostro sono tre:

  • Volume di stampa (numero di etichette prodotte l’anno): se produci tante etichette ti occorrerà una stampante semi-industriale o industriale
  • Dimensione dell’etichetta: etichette grandi richiedono una larghezza di stampa superiore
  • Grafica dell’etichetta: se nel tuo layout sono presenti testi piccoli, immagini complesse, linee sottili come spesso accade nel settore cosmetico, avrai bisogno di una stampante con una risoluzione elevata per ottenere una stampa in alta qualità

Per un’accurata valutazione di questi tre parametri è opportuno affidarsi ad un tecnico specializzato, ed evitare assolutamente un incauto acquisto online privo di consulenza.

Per avere una panoramica dettagliata delle varie opzioni, ti consiglio di leggere alcuni articoli che descrivono le specifiche tecniche di varie stampanti proposte dalle case costruttrici più importanti, in termini di rapporto tra promesse e risultato finale di stampa:

  • Per moderati volumi di stampa a colori
  • Per medio-alti volumi di stampa a colori
  • Stampanti a trasferimento termico

Scelta dei materiali di stampa

Molto probabilmente la tua linea di prodotti avrà formati di contenitori di vario genere (bottiglie, spruzzatori, vasetti, tubi, contagocce), quindi dovrai progettare altrettanti layout e prevedere materiali diversi su cui stampare, e adesivi idonei ad ogni superficie, a seconda che la tua etichetta andrà applicata su un contenitore rigido o deformabile, in plastica o in vetro.

Materiali

Per il settore cosmetico è opportuno usare etichette resistenti ai solventi e all’umidità, affinché sia il tuo marchio sia le informazioni restino visibili e leggibili per tutto il ciclo di vita del prodotto, nelle sue condizioni d’uso quotidiano.

Questa caratteristica di impermeabilità e resistenza è garantita da etichette in materiale sintetico, come il poliestere e il polipropilene.

Su qualsiasi materiale puoi migliorare la stabilità della stampa nel tempo applicando dei film di rifinitura post-stampa.

Forma e dimensione dell’etichetta

I contenitori di prodotti dalla forma unica e stravagante possono rendere l’imballaggio accattivante.

Tuttavia, progettare l’etichetta giusta che si adatti al contenitore può presentare qualche difficoltà.

La soluzione più semplice e immediata è l’adozione di una stampante con taglierina integrata che può tagliare etichette di altezze diverse da un rotolo continuo a larghezza fissa.

Questa soluzione è ideale se la linea di contenitori in uso è sostanzialmente cilindrica o piana.

Guarda questo video per capire l’utilità della taglierina

Se il contenitore è conico o affusolato, non conviene applicarci un’etichetta rettangolare: potrebbero verificarsi grinze o, se fortunatamente riesce l’applicazione, comunque la grafica risulterebbe distorta e sgradevole, che si traduce in un design generale dell’imballaggio non professionale.

In questo caso la forma dell’etichetta che combacia perfettamente con il contenitore avrà una linea di demarcazione curva, ottenibile con un preciso progetto di taglio (fustellatura) personalizzato per il contenitore specifico.

etichette per prodotti cosmetici forma e dimensioni

Qualsiasi sia la forma del contenitore, dalla più semplice alla più complessa, è sempre opportuno fare delle prove preliminari per individuare, tra le varie opzioni, la forma e la dimensione dell’etichetta che meglio si adatta al tuo contenitore.

Raddoppia lo spazio delle informazioni

Etichette double face

I contenitori in materiale trasparente possono beneficiare di etichette a doppia faccia, ossia stampate fronte e retro.

Queste etichette offrono il doppio dello spazio per commercializzare i tuoi prodotti e possono aggiungere profondità e originalità al tuo contenitore dalla forma unica.

Mentre le informazioni importanti devono essere chiaramente visualizzate sulla parte anteriore dell’etichetta, il secondo lato può essere utilizzato per aggiungere una sorpresa, uno sfondo a motivi o uno slogan accattivante per cui potresti non avere spazio sul lato primario.

etichette adesive a doppia faccia

Conclusioni

Abbiamo scandagliato vari aspetti dell’etichettatura per prodotti cosmetici, da quelli normativi a quelli prettamente tecnici.

Informarsi è fondamentale per compiere una scelta consapevole, è il modo più razionale per intuire quanto sia professionale la guida di un tecnico competente.

Se stai cercando una soluzione di stampa affidabile, se hai bisogno di un progetto grafico o se ti occorre un consiglio per iniziare a stampare le etichette in autonomia, contattaci.

Elisabetta Urbisaglia

info@acsistemisrl.com

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Soluzione Android per Gestire il Magazzino con Danea EasyFatt

Danea EasyFatt  versione Enterprise permette la gestione del magazzino con i terminali portatili.

La prima e fondamentale considerazione da sottolineare sull’utilizzo di un palmare con Danea è che non è possibile utilizzarlo in tempo reale, cioè non  si è connessi  direttamente con il database di Danea.

Palmare per Danea EasyFatt

I terminali lavorano stand-alone, cioè trasmettono i dati in modalità asincrona.

Quindi si inseriscono prima i dati sul palmare, poi si trasferiscono ad un PC in modalità wifi o con cavo e successivamente possono essere importati in Danea.

Danea EasyFatt è un gestionale ampiamente diffuso perché è semplice ed economico e implementa molte funzionalità per la gestione del magazzino e della contabilità.

Per la grande richiesta  abbiamo sviluppato GestMA, una soluzione Android per gestire velocemente e senza errori il magazzino tramite palmari Android con lettore di codici a barre integrato.

In quale menù di Danea EasyFatt è possibile utilizzare l’applicazione GestMA?

  • In ogni tipologia di documento Danea, entrando nel menù documenti ( preventivi, ordini clienti, documenti di trasporto, fatture, arrivi merce ecc. ), in righe documento troverete una voce in basso a destra “importa da terminale portatile”, funzione che permette di importare un file generato da un terminale portatile
  • Nel Menù magazzino ( movimenti e inventario ) troverete sempre la voce “importa da terminale portatile”
gestione magazzino con Danea EasyFatt

Tramite un palmare portatile in Danea posso gestire le seguenti informazioni inerenti i prodotti  già inseriti in Danea:

•      Articolo

•      Quantità

•      Lotto\seriale

•      Data scadenza

È importante chiarire che con un palmare non posso creare nuovi articoli, ma solamente posso gestire i prodotti esistenti.

Vediamo come funziona GestMA

Il menù iniziale presenta 6 funzioni di utilizzo

applicazione Android per Danea EasyFatt

LEGGI: immissione dei  campi previsti dall’applicazione suddivisi in due sottomenù e salvati in un database temporaneo:

  • inserimento dati di testata ( Operazione )
  • inserimento dati di carico ( Articolo , Quantità, Lotto\seriale, Data scadenza )

CREA FILE RISULTATO: tutte le letture salvate nel database temporaneo vengono scritte sul file di output ed il database verrà cancellato, cosi si è pronti ad una nuova operazione di lettura.

ELIMINA LETTURE: elimina tutte le letture del file in uso, ma non elimina i file di output.

IMPORTA ANAGRAFICA PRODOTTI: funzione utilizzata per l’inserimento dell’anagrafica articoli, tramite il protocollo ftp o connessione diretta del terminale al PC tramite cavo USB.

Il file dovrà essere un “csv” nominato articoli.csv con tre campi:

  • Codice
  • Descrizione
  • Giacenza

INVIO FILE A PC: funzione utilizzata per il trasferimento dei file tramite protocollo FTP, se precedentemente configurato.

INFORMAZIONI: informazioni versione applicazione

Prima di iniziare ad utilizzare l’app GestMA, possiamo importare anche le anagrafiche degli articoli di Danea con la relativa giacenza, cosi ad ogni lettura del codice di un prodotto verrà visualizzata la descrizione e la giacenza, per facilitare le attività dell’operatore.

L’applicazione permette in un’unica maschera di leggere il codice a barre dell’articolo, inserire le relative quantità sia con parte intera che decimale e  dove previsto anche il lotto\seriale e la data scadenza. Inoltre, per ogni inserimento effettuato è possibile apportare delle modifiche prima di trasferire i dati al PC.

applicazione Android per Danea con terminale portatile

Ad nuova operazione (arrivo merce, ddt, scarico magazzino) possiamo assegnare un nome specifico, che sarà anche parte della descrizione del file generato, in questo modo è possibile gestire  più ordini o arrivi merce: il software genererà un file per ogni singola operazione.

Una funzione molto utile  è la trasmissione dei file da inviare al PC tramite wifi con il protocollo FTP, per garantire una maggiore mobilità e un risparmio di tempo rispetto alle trasmissioni con cavo.


Guarda il nostro video

Se ti occorre una soluzione efficace per Danea EasyFatt con palmare portatile contattaci

Telefono 06.51848187

Andrea Capponi

andrea@acsistemisrl.com

Ing. Cristina Urbisaglia

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L’importanza dello spazio bianco nella progettazione delle etichette per i prodotti

Hai molte informazioni che vuoi che il tuo acquirente sappia?

La tua storia è fantastica! Desideri che le persone conoscano cosa c’è nel tuo prodotto e vuoi che il cliente usi il tuo prodotto correttamente.

Più dettagliate e numerose saranno le indicazioni, meglio capiranno il tuo prodotto … giusto?

Più grandi e appariscenti saranno le immagini e il marchio, più clienti noteranno il tuo prodotto sullo scaffale…giusto?

SBAGLIATO! Il tuo mantra dovrebbe essere: più spazio bianco, più impatto!

Che cos’è lo spazio bianco?

Lo spazio bianco è la parte dell’etichetta lasciata non contrassegnata, lo spazio vuoto tra gli elementi.

Lo spazio bianco non deve essere bianco. Può essere di qualsiasi colore, trama, motivo o persino un’immagine di sfondo.

Lo spazio bianco non è semplicemente uno spazio “vuoto”, è un elemento importante del design che consente agli oggetti di coesistere.

L’equilibrio tra spazio positivo (pieno) e spazio negativo (vuoto) è la chiave della composizione estetica.

Un’etichetta affollata di testo o grafica con pochissimo spazio bianco corre il rischio di apparire asfissiante e difficile da leggere.

Le persone si sentono frustrate quando le informazioni le bombardano. Siamo umani, non macchine!

Un po’di spazio in più tra il testo e gli altri elementi può aiutare a definire i messaggi chiave del marchio, le informazioni sul prodotto e altre dichiarazioni cruciali.

Lo spazio bianco è sottovalutato come il silenzio tra le note musicali.

Un buon uso dello spazio bianco può dare a un’etichetta un aspetto curato, elegante e ricco.

Lo spazio bianco ci calma, ci guida, permettendoci di “respirare”.

In breve, un ampio spazio bianco raggiunge tre benefici:

Migliora la leggibilità. Lo spazio tra testo ed elementi aiuta a definire il contenuto e facilita la lettura.

Aumenta l’attenzione. Lo spazio bianco è un modo efficace per attirare l’attenzione degli utenti su un elemento particolare. Circondare l’elemento con uno spazio bianco lo fa risaltare.

Crea il tono giusto. L’uso dello spazio bianco comunica intrinsecamente un senso di equilibrio, freschezza ed eleganza per il tuo prodotto, incrementando il valore percepito.

Queste qualità sono piuttosto interessanti per gli acquirenti.

Come si crea lo spazio bianco?

Passaggio 1 – RACCOGLI tutte le informazioni e la grafica che desideri sulla tua etichetta

Passaggio 2 – POSIZIONA gli elementi di testo e grafici sull’etichetta.           

In questo momento, non pensare a come apparirà il risultato finale, semplicemente posiziona tutto all’interno dei confini della dimensione finale prevista dell’etichetta.

Passaggio 3 – ELIMINA qualsiasi testo non necessario e modifica il testo per ridurre la lunghezza dei paragrafi.

Passaggio 4 – GUARDA le immagini che hai inserito: aggiungono valore? Elimina quelle che non lo fanno.

Per un sito Web, un’App, o un cartellone pubblicitario valgono gli stessi principi.

Come in un dipinto lo spazio bianco è la tela in cui è rappresentata la scena: è lo sfondo che tiene insieme gli elementi in un disegno, permettendo loro di distinguersi.

Dov’è lo spazio bianco?

Lo spazio bianco è comunemente classificato in base alla densità del micro spazio bianco e alla sua relazione con lo spazio bianco macro.

Stiamo parlando di rapporti e proporzioni.

Lo spazio bianco è un ottimo strumento per bilanciare gli elementi di design e organizzare meglio i contenuti, per migliorare l’esperienza di comunicazione visiva.

Micro spazio bianco

Puoi trovarlo tra righe e paragrafi, incluso lo spazio tra i glifi tipografici (caratteri leggibili), e tra le immagini.

Lo spazio bianco micro ha un impatto diretto sulla leggibilità dei contenuti.     Ad esempio, uno spazio bianco marginale che circonda i paragrafi influisce sulla velocità e la comprensione della lettura dell’utente.                                      

 Se il testo appare al di fuori dei paragrafi regolari, le persone lo leggono più lentamente.

Che tu abbia poco o molto testo sulla tua etichetta, queste parole devono risaltare. Le tue etichette devono educare e incuriosire i clienti a prima vista, quindi il testo illeggibile è un problema serio.

Macro spazio bianco

Lo spazio bianco macro è il grande spazio tra i principali elementi e lo spazio che circonda il layout, funge da contenitore del design complessivo.

Probabilmente il miglior esempio di sito Web che implementa intensamente (ed efficacemente) lo spazio bianco macro è la homepage di Google.

L’aspetto iconico di Google è meravigliosamente semplice e calmante, perché non c’è disordine, c’è meno lavoro per i tuoi occhi e la tua mente.

Puoi concentrarti sul motivo per cui sei lì: cercare qualcosa!

All’inizio, le connessioni Internet erano molto più lente e i visitatori aspettavano il download della pagina nonostante tutto fosse già sullo schermo, perché non erano abituati a vedere così tanto spazio bianco!

I progettisti di Google hanno deciso di aggiungere l’avviso di copyright nella parte inferiore della pagina affinché gli utenti sapessero che la pagina era stata caricata completamente.

Cosa determina quanto e quale spazio bianco dovresti usare?

L’uso di macro e micro spazi dipende dai seguenti fattori:

Contenuto: con più informazioni nel layout, saranno disponibili meno quantità di spazio bianco macro. Per compensare questo, il volume del micro spazio bianco aumenterà.

Questo compromesso è vitale; altrimenti, le etichette sarebbero blocchi di dati solidi, estremamente difficili da leggere!

Design: il design influenza il rapporto tra micro e macro spazi bianchi nel layout.

Il designer sceglie lo stile. Ciò può orientare il layout su un tipo di spazio bianco o su un altro.

Utente: il giusto equilibrio tra macro e micro spazi bianchi dipende dal target dei clienti a cui è destinato il nostro prodotto o servizio.

Non esiste una “regola empirica” ​​da applicare, il gradimento o meno va sondato.

Messaggio di branding: l’utilizzo di spazi bianchi può suggerire il budget di un’azienda e quindi la qualità del prodotto.

Un grande uso dello spazio bianco macro ispira qualità e selezione, sincerità e minimalismo del marchio.

Lo spazio bianco comunica valore: se vuoi che la tua etichetta imposti un determinato tono, a volte il meno vale di più.

Come migliora la leggibilità?

Oltre alla differenziazione tra spazio bianco micro e macro, puoi anche considerare lo spazio bianco come attivo o passivo.

Spazio bianco passivo: viene applicato per migliorare la visibilità del testo senza guidare l’utente attraverso un ritmo di lettura.

Ad esempio, lo spazio bianco tra glifi dei caratteri e l’interlinea funzionano in questo modo.

Spazio bianco attivo: è lo spazio bianco utilizzato per migliorare la struttura e l’estetica della pagina, aiutare il cliente nella comprensione della lettura seguendo un flusso di contenuti specifici.

progettazione etichetta lo spazio bianco

Sul lato sinistro dell’immagine, il testo non ha alcuna reale quantità di spazio bianco tra caratteri, righe, paragrafi.

Notiamo subito che la mancanza di spazio bianco rende il testo schiacciato e compresso.

Nell’esempio centrale, abbiamo aggiunto dello spazio bianco passivo, semplicemente maggiorando l’interlinea (micro).

Noti quanto più facilmente puoi leggerlo rispetto al primo?

In generale, maggiore è la spaziatura, migliore sarà l’esperienza dell’utente durante la lettura (anche se una spaziatura eccessiva delle righe può rendere le linee disconnesse).

Passando all’esempio sul lato destro, abbiamo aggiunto uno spazio bianco attivo per guidarci attraverso il testo.

Quel duro “muro di testo” che abbiamo visto per la prima volta è diventato qualcosa di strutturato in un formato confortevole.

Quali altre funzioni ha lo spazio bianco?

È possibile utilizzare molti metodi visivi per mettere in evidenza elementi specifici; uno è giocare con la quantità di spazio bianco attorno ai punti focali. Le industrie del branding e della stampa applicano varie teorie per attirare l’attenzione sui messaggi del marchio.

Lo spazio bianco chiarisce le relazioni

L’intero layout deriva dalla somma delle sue parti e le relazioni di contenuto sono definite dallo spazio bianco circostante.

La “Legge di prossimità” afferma che gli oggetti vicini l’uno all’altro sembrano simili. In questo caso lo spazio bianco funge da segnale visivo.

Analizziamo per esempio l’immagine qui sotto:

progettazione etichetta l'importanza dello spazio bianco

Quasi tutti coloro che vedono questa immagine notano due gruppi di cerchi, anziché semplicemente 12 cerchi.

I cerchi sono tutti identici e l’unica differenza tra loro è la quantità di spazi bianchi che li separa.

È possibile raggruppare gli elementi diminuendo lo spazio tra loro e aumentando lo spazio tra loro e altri elementi della pagina.

Lo spazio bianco attira l’attenzione

Hai qualcosa di veramente interessante da evidenziare sulla tua etichetta e vuoi essere sicuro che la gente se ne accorga? Non mettere nulla accanto.

I designer possono utilizzare gli spazi bianchi per comunicare a colpo d’occhio gli elementi chiave.

C’è una relazione tra distanza e attenzione: una distanza maggiore forza l’attenzione. La mancanza di altri elementi enfatizzerà gli elementi esistenti.

Quindi: più spazi bianchi circondano un oggetto, più l’occhio è attratto da esso.

Lo spazio bianco crea una gerarchia visiva

Quando lo spazio bianco viene utilizzato in modo appropriato, si consente un flusso visivo e un equilibrio generali, che a loro volta aiutano a comunicare l’intento del design. Gli spazi bianchi producono simmetria o asimmetria.

La simmetria crea memoria e armonia:

Usando la simmetria è possibile creare un layout bilanciato con parti destra e sinistra ugualmente importanti.

Mentre l’asimmetria attira l’attenzione:

L’asimmetria è ottima per calamitare il cliente su una particolare area.

Quando un elemento usa uno spazio asimmetrico, si distingue dagli altri elementi circostanti.

Conclusione

Lo spazio bianco non è uno spazio sprecato, bensì un potente strumento di progettazione.

Può essere altrettanto importante dello spazio occupato da immagini, testo o altri oggetti perché anche lo spazio vuoto ha uno scopo: supportare l’integrità visiva di un layout.

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