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COME IDENTIFICARE GLI IMBALLI CON IL CODICE A BARRE: GUIDA BREVE

Quando si parla di logistica e distribuzione, la corretta identificazione degli imballi è fondamentale. In questo articolo ti spieghiamo come scegliere il codice a barre giusto per i tuoi imballi in base alla quantità, al tipo di contenuto e alle informazioni da trasmettere.

Vedremo le differenze tra EAN-13, ITF-14 e GS1-128, con esempi pratici ed errori da evitare.

COSA E’ UN IMBALLO

Per imballo si intende il cartone o contenitore secondario che contiene un certo numero di pezzi di uno specifico prodotto.

Ad esempio, se il prodotto è il detersivo X, l’imballo sarà costituito da 6 flaconi del detersivo X.

Solitamente l’imballo di un certo prodotto non passa alla cassa del supermercato o del negozio, ma piuttosto è l’unità di arrivo nei magazzini e nei centri logistici

L’imballo, quindi, contiene un numero predefinito di unità consumatore (oggetti, prodotti, alimenti), che verranno poi messi in vendita singolarmente.

COME IDENTIFICARE GLI IMBALLI CON IL CODICE A BARRE

QUALE CODICE A BARRE USARE SUGLI IMBALLI?

Gli imballi possono essere identificati tramite diversi codici a barre GS1:

  • EAN-13
  • ITF-14
  • GS1-128

La scelta dipende da:

  • tipo di imballaggio (materiale, forma, superficie)
  • tipo di informazione da codificare (quantità fissa o variabile)
  • esigenze di tracciabilità e logistica del cliente

Come prima suddivisione per la scelta del codice corretto dobbiamo dividere gli imballi nelle 2 macrocategorie

  • imballi a quantità fissa
  • imballi a quantità variabile

IMBALLI A QUANTITA’ FISSA

La codifica degli imballi a peso/quantità fissa può avvenire con:

  • Codice a barre EAN-13
  • Codice a barre ITF-14
  • Codice a barre GS1-128

Codifica dell’imballo con codice a barre EAN-13

In questo caso, al cartone deve essere assegnato un codice identificativo GTIN-13 (EAN-13), diverso da quello usato per il prodotto contenuto nell’imballo.

Ad esempio, se il detersivo X ha codice GTIN-13: 8032089002301

La confezione da 6 pezzi del detersivo X deve avere un codice differente: ad esempio 8032089000970

Codifica dell’imballo con codice a barre ITF-14:ideale per la stampa diretta su cartone

Qualora si volesse stampare il codice a barre direttamente sul cartone, ad esempio attraverso un sistema di marcatura a getto d’inchiostro, la soluzione più idonea è il codice a barre ITF-14

I codici ITF-14 sono più grandi dei codici EAN e inoltre la sequenza di barre scure e chiare è più semplice e pertanto più facilmente leggibile dai lettori ottici e quindi si prestano molto bene ad essere stampati direttamente sugli imballi con sistemi di marcatura automatica su nastro trasportatore

Il codice a barre ITF-14 codifica sempre il GTIN identificativo dell’unità imballo, in un formato a 14 cifre.

Anche in questo, al cartone deve essere assegnato un codice identificativo GTIN-13, diverso da quello usato per il prodotto contenuto nell’imballo.

Però fai attenzione, nell’ITF-14 devono essere sempre codificate 14 cifre, e quindi il GTIN-13 deve essere preceduto da un 0 di riempimento.

Utilizzando sempre il nostro esempio del detersivo X, la confezione da 6 pezzi del detersivo X deve avere un codice differente dal prodotto e deve essere preceduta da uno 0 di riempimento: quindi 08032089000970

Abbiamo visto come funziona l’ITF-14. Vediamo ora un’altra opzione utile quando sono richieste più informazioni: il GS1-128

Codifica dell’imballo a peso fisso con GS1-128: quando servono più informazioni

Può essere necessario apporre sull’imballo informazioni aggiuntive come per esempio lotto, data di scadenza, numero seriale, etc…

In questo caso la simbologia di codice a barre utilizzata è il GS1-128 (EAN-128).

Le informazioni aggiuntive si possono trasmettere mediante l’uso di particolari prefissi definiti dallo Standard, detti Application Identifier (AI).

ATTENZIONE

Come suggerisce la guida per la codifica degli imballi del GS1 INDICOD, che puoi scaricare dal seguente link

https://gs1it.org/content/public/1c/ef/1cef3340-59db-4825-8b40-06d44440d5c8/guida_pratica_codifica_imballi.pdf

prima di costruire il codice è importante che il cliente e il fornitore definiscano le informazioni che verranno gestite, codificate e trasmesse.

Le informazioni che possono essere condivise sono molteplici.

Definire in anticipo il set d’informazioni da codificare è fondamentale per ottimizzare i processi e ridurre costi aggiuntivi di gestione.

Inoltre, ti suggerisco di analizzare preventivamente come generare e stampare sui tuoi cartoni il codice GS1-128

IMBALLO A PESO VARIABILE

Quando un imballo contiene articoli a peso non predefinito, il codice usato è solitamente un codice GS1- 128, perché permette di indicare il peso complessivo dell’imballo.

Sull’etichetta possono essere indicate anche altre informazioni, ma solitamente peso, lotto e data di scadenza sono tra quelle più frequentemente utilizzate.

Codificare anche informazioni descrittive dell’imballo consente una gestione ottimizzata e veloce dei magazzini. Quando si segue uno standard, il flusso dei processi operativi interni risulta fluido e privo di errori

COME STAMPARE I CODICI A BARRE SULL’IMBALLO

Sulle unità di imballo, puoi apporre il codice a barre e altre informazioni descrittive dell’imballo in due modi:

  • attraverso un’etichetta
  • attraverso un marcatore, un dispositivo di stampa diretta

La scelta della soluzione adatta alle tue specifiche esigenze è determinata dall’analisi di alcuni fattori tra cui:

  • volume di stampa
  • tipo di imballo che utilizzi
  • flusso operativo e organizzazione logistica della tua attività
  • budget

CONCLUSIONI

Investire tempo nella codifica corretta degli imballi non è solo una scelta tecnica: è un passo strategico per rendere la tua logistica più efficiente e la tua azienda più competitiva

La codifica sull’imballo secondario, cioè sul cartone che contiene un certo numero di prodotti, assicura:

  • tracciabilità e la gestione accurata delle operazioni logistiche
  • sicurezza e l’antimanomissione dei prodotti
  • efficienza di tutta la catena di fornitura
  • rispetto dei requisiti normativi e la conformità ad uno standard per una comunicazione chiara, trasparente e di qualità

Vuoi una consulenza su come codificare i tuoi imballi?

Contattaci per una soluzione personalizzata o richiedi supporto sulla stampa dei codici a barre più adatti alla tua attività

Ing. Cristina Urbisaglia

📧cristina@acsistemisrl.com

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Approfondisci

EAN-13 & EAN-8: dimensioni minime e massime

Quando si progetta un’etichetta o una confezione con codice a barre è molto importante rispettare le dimensioni standard stabilite dalla normativa.

Attenersi allo standard della famiglia significa stampare un codice a barre che possa essere acquisito senza problemi da un comune lettore barcode.

codice a barre ean 13

EAN 13 e l’EAN 8 sono codici utilizzati comunemente per l’identificazione dei prodotti venduti al dettaglio e quindi sono letti dagli scanner collegati alle casse dei supermercati o dei punti vendita, non sempre di ultima generazione, pertanto il rispetto  delle dimensioni garantisce una lettura senza incertezze.

Facciamo quindi chiarezza sulle dimensioni minime e massime del codice EAN 13 e EAN 8

I codici EAN-8 e EAN-13 permettono di rappresentare solo cifre numeriche: l’EAN-8 consente di rappresentare sette cifre più una di controllo, mentre l’EAN-13 codifica 12 cifre numeriche più una di controllo.

STRUTTURA

I simboli EAN sono disposti “simmetricamente” attorno ad un carattere centrale di controllo, e delimitati agli estremi da caratteri laterali di controllo (start/stop). Gli elementi possono assumere 4 diversi spessori che sono multipli interi del modulo.

Ogni cifra è codificata con 7 moduli.

Lo spessore nominale del modulo è 0.33 mm

Il carattere di controllo centrale è composto da 5 moduli; quello di start/stop da 3 moduli.

ean 13 dimensioni

EAN-13 – DIMENSIONI

Dimensione minima

29,83 mm X 18,28

se si considerano le informazioni in chiaro 29,83 mm X 20,73 mm

Dimensione nominale

37,29 mm X 22,85 mm

se si considerano le informazioni in chiaro 37,29 mm X 25,93 mm

Dimensione massima

74,58 mm X 45,70 mm

se si considerano le informazioni in chiaro 74,58 mm X 51,82 mm

Dimensione X per dimensione nominale: 0,330 mm

Fattore di ingrandimento: dall’ 80% al 200% della dimensione nominale

Quite zone

sinistra: 3,63 mm, destra: 2,31 mm

EAN-8 – DIMENSIONI

Dimensione minima

21,38 mm x 14,58 mm

se si considerano le informazioni in chiaro 21,38 mm X 17,05 mm

Dimensione nominale

26,73 mm x 18,23 mm

se si considerano le informazioni in chiaro 26,73 mm X 21,31 mm

Dimensione massima

53,46 mm x 36,46 mm

se si considerano le informazioni in chiaro 53,46 mm X 42,62 mm

Dimensione X per dimensione nominale: 0,330 mm

Fattore di ingrandimento: dall’ 80% al 200% della dimensione nominale

Quite Zone

Sinistra: 2,31 mm, destra: 2,31 mm

Quando lo spazio è ridotto e si generano codici più piccoli dello standard consentito bisogna tener presente due considerazioni determinanti:

  • la stampa di un codice molto piccolo richiederà l’utilizzo id stampanti ad alta risoluzione per mantenere la leggibilità del codice. La risoluzione delle stampanti di codice a barre è un’opzione che ha un costo maggiore
  • il codice più è piccolo e più è difficile da leggere da un lettore standard e si dovrà ricorrere ad ottiche più performanti come le ottiche HD (High Density)

POSIZIONAMENTO DEL CODICE A BARRE

posizione codice a barre

Affinché il codice sei sempre leggibile è opportuno rispettare tre semplici regole sul posizionamento

Evitare di nascondere parti del codice con la confezione

Evitare di posizionare il codice sugli angoli della confezione

Evitare di stampare sull’etichetta un codice non centrato con grandezza delle quite zone non rispettata

Se hai bisogno di assistenza contattaci

Telefono 06.51848187

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

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Approfondisci

Il codice a barre per vendere online: come iniziare

Amazon, eBay, Alibaba e altre piattaforme digitali preferiscono lavorare con venditori che utilizzano il codice a barre, perché rende più semplice ed efficiente la gestione logistica dei prodotti.

L’utilizzo del codice a barre sui prodotti porta benefici per i venditori ma anche per gli acquirenti.

Oggi molti consumatori fanno le loro ricerche online tramite codice a barre, di conseguenza apporre un codice univoco comporta la rintracciabilità e l’identificazione del prodotto che si vende con un conseguente aumento di visibilità dei prodotti nei motori di ricerca di vendita online.

ean-13

Quindi quali sono i passi da seguire per vendere online se non si possiede il codice a barre?

1° PASSO

Verificare che il prodotto che si vuole vendere non sia già dotato di codice a barre.

Solitamente il proprietario del marchio è responsabile del codice a barre del prodotto.

Quindi se ad esempio si rivendono smartphone, tablet, elettrodomestici questi prodotti avranno già assegnato un codice barre dalle case costruttrici: in questo caso non dovrai fare nulla e potrai utilizzare lo stesso codice a barre presente sul bene.


Se il prodotto che devi vendere online ha già un codice a barre GS1 (EAN) e vuoi scoprire a quale azienda è stato assegnato, lo puoi cercare su GEPIR

https://gs1it.org/servizi/gepir/search/gtin/


Se invece vuoi vendere articoli di tua produzione, come abbigliamento, cosmetica o prodotti alimentari allora devi procurati i codici a barre.

codice a barre vendita onli

Se vendi su Amazon, eBay o altri canali digitali probabilmente ti verranno chiesti i codici GS1 (EAN-13).

I numeri EAN devono essere

  • UNIVOCI
  • LEGITTIMI
  • RICONOSCIUTI IN TUTTO IL MONDO

e devono essere richiesti all’ Indicod- GS1 Italy.


I codici rilasciati dall’ Indicod-Ecr sono gli unici riconosciuti ufficialmente dal sistema di codifica mondiale GS1 e ti danno garanzia di venire accettati dalla grande distribuzione e online senza problemi.


Puoi richiedere i codici a barre online effettuando l’iscrizione al seguente link

https://gs1it.org/iscriviti/


GS1 Italy ti assegnerà un pacchetto di 1000 codici GS1 (EAN) univoci.

A questo punto dovrai assegnare un codice a ciascun prodotto della tua anagrafica, ricordandoti che ogni prodotto e ogni sua variante deve avere un suo codice.

GS1 Italy (nuova denominazione di Indicod-Ecr) è l’unico ente in Italia autorizzato a rilasciare i codici a barre GS1 (EAN)

GS1 Italy

I codici assegnati da GS1 Italy ti permettono l’univocità dell’identificazione senza errori dei tuoi prodotti in Italia e nel resto del mondo e includono la tua azienda nel registro internazionale delle imprese utilizzatrici dello standard GS1.

Quindi attenzione a comprare pacchetti di codici EAN da società non autorizzate a rilasciare codici EAN.

I codici rilasciati da enti non autorizzati, apparentemente simili a quelli di GS1 Italy, non partecipano al sistema di regole globali standard GS1 e sono numeri inventati senza alcun conoscibile criterio di attribuzione.

2°PASSO

Dopo aver ottenuto i codici dall’Indicod bisogna acquistare gli strumenti hardware e software per la stampa delle etichette con codice a barre da applicare sui prodotti.

Dovrai assegnare un codice a ciascun prodotto della tua anagrafica: ricordati che ogni prodotto e ogni sua variante (per colore, taglia, ingrediente, dimensione) deve avere un suo codice.

Quindi ad ogni tuo prodotto e ad ogni sua variante dovrai associare un codice diverso fornito dall’ Indicod, facendo attenzione a seguire le linee guida dettate dallo standard GS1.


Puoi scaricare la guida al corretto utilizzo dei codici a barre GS1 al seguente link

GUIDA ALL’USO DEI CODICI A BARRE


Per effettuare un acquisto commisurato alle tue esigenze è fondamentale analizzare i requisiti necessari a soddisfare le necessità di stampa che variano in relazione a una serie di fattori specifici dell’applicazione:

etichetta con codice a barre

  • tipologia di materiale e dimensione dell’etichetta che si vuole stampare
  • volume di stampa
  • layout grafico
  • ciclo di vita dell’etichetta: quanto deve durare? dove deve essere applicata? l’etichetta viene esposta all’esterno? è soggetta a condizioni climatiche avverse o a solventi e detergenti?

In questa fase è consigliabile farsi guidare nella scelta da figure professionali che abbiano la competenza e l’esperienza per aiutarti a selezionare la soluzione adatta per ottenere una stampa di qualità e durevole.

Hai domande? Scrivi una mail

Ing. Cristina Urbisaglia

puoi contattarmi su cristina@acsistemisrl.com

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Se vuoi puoi approfondire l’argomento sugli errori più frequenti sulla stampa del codice a barre i seguenti articoli

https://www.acnet.it/2017/02/08/cause-frequenti-di-codici-a-barre-illeggibili/

https://www.acnet.it/2017/01/12/errori-comuni-di-stampa-di-unetichetta-con-codice-a-barre/

EAN 13: a cosa serve, dove acquistarlo, come stamparlo

L’EAN 13 è un codice a barre lineare utilizzato per l’identificazione dei prodotti nella grande distribuzione.

La funzione del codice EAN 13 è quella di rappresentare il codice numerico di ogni articolo in un formato leggibile automaticamente da un lettore di codice a barre, quindi rappresentato da una successione di barre e spazi.

COME È COMPOSTO L’ EAN 13

Un simbolo EAN è composto da un codice di identificazione a 13 cifre e rappresenta in modo univoco il prodotto.

ean-13

Le cifre che compongono i codici EAN 13 riportano le informazioni su:

  • lo stato di provenienza del prodotto
  • l’azienda produttrice
  • la referenza del prodotto

L’ultima cifra è la cifra di controllo calcolata automaticamente dal software di generazione del codice a barre

In sintesi, l’EAN 13 è una famiglia di codice a barre che rappresenta 13 cifre così distinte:

  • 9 cifre per il prefisso aziendale (prefisso aziendale GS1)
  • 3 cifre per il codice prodotto
  • 1 cifra di controllo

COME E DOVE ACQUISTARE L’EAN

Per ottenere l’EAN per i prodotti della propria azienda bisogna richiedere il prefisso aziendale iscrivendosi all’organizzazione GS1 Italy.

codice a barre SUI PRODOTTI mela

Il prefisso aziendale GS1, costituito dalle prime 9 cifre del codice a barre, è un numero univoco che identifica internazionalmente il proprietario del marchio.

Queste prime 9 cifre saranno la parte fissa del codice EAN 13 e rappresentano la propria azienda. A queste 9 cifre si aggiungono 3 cifre, da 000 a 999, che identificano 1.000 prodotti differenti.

L’ultima cifra è la cifra di controllo che serve per verificare la correttezza del codice

GS1 è l’organismo internazionale che coordina la diffusione e la corretta implementazione dello standard GS1 e rappresenta l’unico ente in Italia autorizzato a rilasciare i codici a barre GS1

L’iscrizione può essere fatta direttamente sul sito compilando il form online al seguente indirizzo https://gs1it.org/iscriviti/

Dopo l’adesione GS1-Italy invierà per e-mail un pacchetto base di 1000 numeri GS1 (EAN) da assegnare ai prodotti.

Ogni prodotto e le sue varianti devono avere codici EAN differenti.

Ad esempio se produciamo marmellata di albicocche e la distribuiamo in vasetti  da 500 gr e  da 750 gr  dobbiamo attribuire due codici EAN 13 differenti, uno al vasetto da 500 gr e l’ altro al vasetto da 750 gr

etichette adesive per marmellate

DIMENSIONI EAN 13

Affinché il codice a barre venga letto correttamente lungo tutte le fasi del suo passaggio nella filiera distributiva, deve essere generato e stampato rispettando le dimensioni richieste per la simbologia.

I simboli EAN hanno una relazione fissa tra base ed altezza. Quando una dimensione è modificata, l’altra dimensione deve essere alterata in misura proporzionale.

È sempre consigliabile verificare che il layout grafico e la stampa non introducano una deformazione dimensionale che comprometta la scansione del codice


Approfondisci

Qualità del codice a barre: quando è necessario verificare un codice a barre?

Gli standard nominali specifici dell’EAN 13 sono:

  • Larghezza del codice a barre = 31,35 mm
  • Altezza del codice a barre = 22,85 mm
  • Quiet Zone Sinistra (Zona bianca sinistra) = 3,63 mm
  • Quiet Zone Destra (Zona bianca destra) = 2,31 mm

Sono consentiti fattori d’ingrandimento compresi tra l’80% ed il 200% delle dimensioni nominali.

codice a barre prodotti

COME GENERARE E STAMPARE L’EAN 13

Una volta ottenuto dal GS1 Italy il pacchetto di 1000 numeri bisognerà rappresentarli con il codice a barre EAN 13.

La generazione del codice a barre partendo dalle 13 cifre può essere fatta con dei programmi appositi di generazione del codice o con i programmi utilizzati per la stampa delle etichette.

Se dobbiamo stampare etichette contenenti le informazioni di prodotto e il codice a barre, il metodo più diffuso è il trasferimento termico per le etichette monocromatiche.

stampanti a trasferimento termico

I vantaggi della tecnologia di stampa a trasferimento termico sono molteplici e certamente è la soluzione più idonea quando si deve stampare un ‘etichetta ad un solo colore.


Approfondisci

Stampanti di etichette: vantaggi nell’utilizzo della tecnologia a trasferimento termico

Se la stampa è a colori esistono soluzioni altrettanto efficaci a getto d’inchiostro con inchiostri pigmentati che garantiscono una stampa duratura e resistente nel tempo.

stampante di etichette a colori Epson C3500
stampante di etichette a colori Epson C3500

In questa fase è fondamentale selezionare la tecnologia di stampa migliore in relazione ad una serie di parametri:

  • materiale su cui si deve stampare
  • volume di stampa
  • dati da stampare
  • resistenza e durata della stampa

È inoltre importante verificare se il software di stampa è incluso nella stampante e se soddisfa i requisiti di stampa richiesti dalla propria applicazione.

Diversamente se si desidera un’automazione completa del processo di stampa e l’utilizzo di funzioni avanzate per risparmiare tempo e migliorare l’efficienza è necessario considerare un software professionale.


Puoi approfondire l’argomento al seguente articolo

Software per la stampa di etichette: come sceglierlo?

POSIZIONAMENTO DEL CODICE A BARRE SULLA CONFEZIONE

Affinché il codice stampato possa essere letto senza problemi dai comuni lettori è buona norma rispettare alcune linee guida relative al posizionamento del codice sulla confezione

  • rispettare sempre le quiet zone (zone bianche) ai lati del codice
  • non posizionare il codice sull’angolo della confezione
  • assicurarsi che il codice non venga coperto o parzialmente oscurato da altre parti della confezione
  • posizionare il codice su una superficie regolare in modo che le barre non vengano deformate

È buona norma effettuare dei test di lettura del codice stampato, prima di procedere con la stampa definitiva.

lettore barcode

Conclusioni

Quando si deve adottare una soluzione di identificazione automatica con stampa e lettura del codice a barre, vale la pena spendere un po’ di tempo sull’analisi delle proprie esigenze.

Una valutazione corretta di quello che occorre e di come procedere deve essere accompagnata dal consiglio di professionisti del settore, in grado di valutare tecnicamente le esigenze specifiche del vostro processo produttivo.

Ing. Cristina Urbisaglia

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