IDENTIFICAZIONE E GESTIONE DEI CESPITI AZIENDALI: TUTTO QUELLO CHE OCCORRE PER ESSERE AUTONOMI

Le Pubbliche Amministrazioni e le imprese private devono monitorare e tracciare i beni aziendali.

Per fare l’inventario dei cespiti occorre dotarsi di strumenti software e hardware che consentono una gestione automatizzata e senza errori dello stato patrimoniale della società.

In questo articolo vediamo come effettuare un inventario fisico, ossia basato sulle effettive quantità dei beni e gli strumenti indispensabili per la gestione dei cespiti in autonomia.

Identificazione dei cespiti

Per eseguire un inventario prima di tutto occorre identificare ogni singolo bene aziendale con informazioni descrittive (tipologia, categoria, numero di serie, marca e modello, ecc.) e informazioni di localizzazione (edificio, ufficio, piano, reparto).

L’identificazione corretta può essere eseguita direttamente nel gestionale aziendale o in un database dedicato.

Codifica dei cespiti

Nel database ad ogni bene deve essere associato un codice numerico o alfanumerico univoco, rappresentato su un’etichetta attraverso un codice a barre e quindi scansionabile da un dispositivo di identificazione automatica come un lettore o un terminale portatile.

Per una gestione veloce ed automatizzata della procedura, anche ogni stanza dovrà essere codificata con un codice a barre per permettere l’abbinamento locazione/cespite.

È opportuno scegliere un codice a barre compatto, preferibilmente generato con un contatore progressivo.

Stampa delle etichette dei cespiti

Dal database devono essere stampate le etichette identificative con il codice a barre ed opzionalmente altre informazioni utili (categoria, descrizione, intestazione azienda/sede/locazione, etc.).

La tecnologia di stampa più affidabile per produrre etichette indelebili è la stampa a trasferimento termico.

La stampa deve avvenire su un’etichetta in materiale sintetico che sia:

  • resistente ad abrasione, graffi, solventi e detergenti
  • flessibile per aderire a qualsiasi superficie anche irregolare (PC, quadri, mobili, tappezzerie)
  • con adesivo tenace e durevole nel tempo.

Approfondisci

COME STAMPARE LE ETICHETTE PER I CESPITI AZIENDALI

Lettura e localizzazione del bene

Si procede quindi all’inventario dei beni attraverso la lettura del codice a barre presente sul bene che dovrà essere associato alla rispettiva ubicazione.

Questa fase potrà essere effettuata con differenti dispositivi, in funzione dell’organizzazione aziendale e del budget stanziato per la gestione dei cespiti in autonomia.

Analizziamo le possibili alternative.

Dispositivi per la lettura dei codici a barre

Le tecnologie a disposizione per la tracciabilità dei cespiti sono:

  • lettore di codici a barre
  • terminale portatile con lettore di codici a barre integrato
  • terminale con lettore Rfid

Inventario dei cespiti con lettore di codici a barre

È la soluzione più economica.

Può essere utilizzato un semplice lettore di codici a barre nelle circostanze più semplici da gestire (aziende di piccole dimensioni)

Infatti, un lettore legge solo il codice e non restituisce nessuna informazione descrittiva sul cespite (categoria, tipologia, modello, marca).

Un lettore lavora quindi in collegamento con una postazione Pc, dove si aggiornano le giacenze e le ubicazioni dei cespiti nel database aziendale.

Puoi optare per vari modelli di lettori di codici a barre:

  • Scanner a pistola (con cavo Usb o cordless)
  • Scanner tascabile o con laccetto da polso/collo
  • Se invece la raccolta dati viene effettuata tramite tablet o smartphone, si può optare per dispositivi di lettura che si collegano attraverso una connessione Bluetooth alle altre periferiche in uso.

Inventario dei cespiti con terminale portatile

È la soluzione che coniuga efficienza e prezzo.

Un terminale è un dispositivo in cui è installata un’applicazione dedicata all’inventario dei cespiti ed è dotato di un gruppo ottico per la scansione dei codici a barre.

L’applicazione contiene tutti i dati e le informazioni relative ai beni aziendali, ossia è una “clonazione” del database.

Con un terminale puoi effettuare un inventario dei cespiti in completa mobilità e indipendenza dal Pc.

Tramite la scansione del codice a barre l’applicazione sul terminale è in grado di restituire la descrizione completa del cespite e la pregressa giacenza o ubicazione, consentendo di aggiornarle.

terminale Zebra TC21

Una volta terminate le operazioni di inventario i dati potranno essere trasmessi al gestionale tramite un file in formato opportuno.

Quindi il terminale è lo strumento attraverso il quale passi i dati dall’applicazione residente sul terminale al database residente sul PC, cioè al gestionale aziendale.

Inventario dei cespiti con terminale Rfid

È la soluzione con un livello di automazione più elevato.

In alcune applicazioni può essere utilizzata la tecnologia Rfid, ma va detto che i progetti Rfid richiedono un’analisi accurata dell’ambiente di implementazione per verificare che non ci siano condizioni di disturbo e interferenza.

La tecnologia Rfid utilizza la radiofrequenza per il rilevamento automatico dei cespiti e la compresenza di ampie superfici metalliche o volumi di liquidi potrebbe pregiudicarne la fattibilità.

etichette rfid per cespiti

Le etichette identificative del cespite (tag Rfid), oltre alla parte stampata con il codice a barre, hanno un chip.

stampante di etichette rfid Zebra ZD500R

La stampante di etichette, quindi, ha sia il meccanismo di stampa sia un dispositivo di codifica che memorizza i dati nel chip.

Palmare rfid per l'inventario dei cespiti

Il terminale per la lettura dei tag è dotato di un’antenna che, in un certo raggio d’azione, intercetta contemporaneamente tutti i cespiti presenti nell’area, senza necessità di visibilità diretta.

Prima di adottare la tecnologia Rfid è opportuno ponderare se apporterà degli effettivi benefici rispetto alla meno costosa tecnologia con codice a barre.

La nostra piattaforma in cloud per i cespiti

Avere una dashboard in cloud consente di effettuare le operazioni di inventario in completa mobilità e con le rettifiche costantemente aggiornate, anche da più operatori contemporaneamente.

Con l’applicazione CESPITI qualsiasi file generato con un terminale Android viene salvato in cloud, cioè in uno spazio web riservato, raggiungibile in qualsiasi momento da qualsiasi dispositivo e postazione PC.

Nella piattaforma è possibile gestire velocemente e senza errori i beni aziendali tramite la scansione del codice a barre o del tag Rfid applicato sul cespite.

Ad ogni scansione con il terminale sono associati i seguenti campi:

operatore, ubicazione, centro di costo, stanza e cespite.

Se vuoi utilizzare gratuitamente la versione DEMO, collegati alla nostra piattaforma:

https://www.inventarioincloud.com/

Guarda il video Tutorial

Conclusioni

Il processo di identificazione e tracciabilità dei cespiti deve essere commisurato ai requisiti aziendali, scegliendo tra varie risorse e tecnologie disponibili sul mercato.

La valutazione dei costi di gestione e della semplicità di implementazione sono la chiave per effettuare la scelta più idonea.

Se desideri approfondire la soluzione più adatta alle tue esigenze, contattaci

AC Sistemi ==> Stampa del codice a barre ==> Lettura del codice a barre ==> Marcatori per data lotto e dati variabili ==> Etichette ==> e tanto altro

Elisabetta Urbisaglia

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ETICHETTE PER STAMPANTI A COLORI: COME SCEGLIERE IL MATERIALE PER ESALTARE LA GRAFICA

Le stampanti di etichette a colori possono lavorare su una moltitudine di materiali sia naturali sia sintetici:

  • carta opaca, patinata e lavorata (goffrata, vergata, martellata)
  • polipropilene e poliestere opachi, lucidi e trasparenti.

Il primo fattore da considerare nella scelta del materiale è la durevolezza dell’etichetta, valutando se esistano, oppure no, fattori aggressivi che possano deteriorare le stampe nel ciclo di vita del prodotto.

Avendo già dedicato numerosi articoli all’argomento, in questo affrontiamo una questione prettamente estetica: come scegliere il materiale dell’etichetta che, meglio di altri, avvalori la grafica.

Grafica etichette

La grafica delle etichette va progettata valutando alcuni fattori fondamentali:

  • il tipo di prodotto
  • il target dei clienti
  • il budget disponibile
  • il metodo di stampa (autonomo o in tipografia)

A questo elenco si aggiunge, ma non in coda, il gusto del committente.

Un designer empatico dovrebbe essere accondiscendente, perché un prodotto è una “creatura” del suo produttore, che meglio di chiunque altro conosce la storia del suo marchio e il traguardo a cui ambire.

Quanti stili di grafica sono realizzabili per etichettare un prodotto? Innumerevoli!

grafica etichette personalizzate per caffè specialty

Etichette a getto d’inchiostro in carta

La carta è il materiale per le etichette più comune e il più conveniente.

Ha una bassa resistenza all’acqua, all’olio e agli agenti chimici, quindi, non è idoneo in queste circostanze.

Offre un’ottima stampabilità ed è estremamente versatile per una moltitudine di prodotti.

Il materiale è un’ottima tela per i colori, ricettiva sia agli inchiostri coloranti che a quelli a base di pigmenti. 

Per i disegni che richiedono un’armonizzazione calda e naturale, la carta fornisce la giusta consistenza.

 Le etichette in carta opaca conferiscono ai prodotti un aspetto artigianale, rustico o naturale.

È un materiale molto assorbente e la nitidezza delle stampe è leggermente attenuata.

La carta opaca è ideale per una grafica sobria con immagini non fotografiche, bensì illustrazioni semplificate.

Riducendo qualsiasi tipo di riflesso, garantisce che testo e codici a barre stampati siano perfettamente leggibili sia dall’occhio umano che da uno scanner.

Prodotti comuni per etichette in carta opaca: caffè, tè, miele, marmellata, spezie, candele, saponi

Le etichette in carta lucida sono una scelta non esosa per prodotti di qualità.

La lucentezza del materiale dona un po’ di vivacità che attira l’attenzione.

La carta lucida conferisce alle etichette un aspetto elegante e professionale.

Il rivestimento è estremamente ricettivo all’inchiostro ma è meno assorbente della carta opaca, garantendo una maggiore nitidezza.

La superficie liscia aiuta a visualizzare i dettagli e può accogliere una grafica con immagini di alta qualità.

La qualità fotografica è necessaria per etichettare i generi alimentari, dove l’immagine ha il ruolo di invogliare il cliente all’acquisto.

Prodotti comuni per etichette a getto d’inchiostro in carta lucida

Prodotti alimentari, confetture, miele, spezie, conserve, olio d’oliva, bevande alcoliche, birra

Le etichette in carta lavorata, come una carta con trama, goffrata o vergata, hanno un aspetto corposo e non sono una tavola da disegno neutra e insipida.

Alcune lavorazioni hanno un effetto a rilievo che partecipa al design e lo arricchisce notevolmente.

Le carte lavorate, tipicamente destinate all’etichettatura del vino e di prodotti specialty, non vanno appesantite con una grafica esuberante ed è preferibile inserire poche immagini, magari in bianco e nero o stile acquerello, per poi strutturare con gusto la composizione dei testi.

grafica etichette per vino in materiale naturale carta vergata

Etichette a getto d’inchiostro in polipropilene o poliestere

Le etichette sintetiche sono più costose della carta, performanti e necessarie per etichettare prodotti contaminabili da acqua, grassi e da sostanze chimiche.

La differenza percepibile tra polipropilene e poliestere sta nella rigidezza dell’etichetta, più evidente nel poliestere.

I colori non possono essere realmente assorbiti dal materiale, per cui sul rivestimento c’è una spalmatura di un primer che trattiene gli inchiostri.

Per stampare su etichette in polipropilene o poliestere occorrono inchiostri pigmentati.

Le stampe sono ultra definite e con meno consumo di inchiostro rispetto alla carta che è assorbente.

Se vuoi stampare in autonomia un’etichetta con il fondo pienamente colorato, un materiale sintetico, anche se inizialmente più costoso, abbassa i costi unitari di stampa.

Le etichette sintetiche opache hanno un aspetto liscio e privo di lucentezza. L’opacità conferisce ai colori un senso di stabilità e pienezza.

La grafica con un risultato di stampa migliore su etichette sintetiche opache è quella che include immagini stilizzate, moderne, ricche di colori e contrasti cromatici.

I testi risultano molto nitidi anche a grandezze ridotte, come spesso accade in cosmetici e prodotti di piccole dimensioni.

Le etichette sintetiche lucide uniscono resistenza e aspetto di stampa di alta qualità.

Il rivestimento riflettente fa risaltare i colori con un effetto di fusione e trasformazione a seconda di come il prodotto prende luce.

Le etichette lucide sono ideali per una grafica che include immagini realistiche o astratte ma ricche di dettagli.

La lucidità invece ostacola la lettura dei testi, specialmente se con caratteri ridotti, per cui è consigliabile adottare un font bold.

Questo materiale è più adatto per etichettare sostanze pericolose perché attirano l’attenzione sui simboli di avvertenza.

Prodotti comuni per etichette sintetiche a getto d’inchiostro: prodotti refrigerati, cibi surgelati, succhi, salse, yogurt, birra, liquori, cosmetici, detergenti, lozioni, profumi, oli essenziali, prodotti chimici, vernici, detersivi

PRIMERA LX3000-stampante-di-etichette-a-colori

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Etichette per getto d’inchiostro in polipropilene  trasparente

Le etichette trasparenti offrono al consumatore un esclusivo aspetto nudo. 

La spalmatura del primer, per consentire l’essiccazione degli inchiostri, purtroppo non è invisibile, ma lascia sul materiale trasparente un effetto di lattescenza.

Quindi il polipropilene trasparente disponibile per la stampa delle etichette in autonomia è differente da quello stampato in tipografia con altre tecnologie di stampa.

Questo stesso materiale progettato per la stampa a trasferimento termico, non avendo necessità di primer per gli inchiostri, è totalmente trasparente.

Sono comunque etichette resistenti all’acqua, agli agenti chimici e agli oli quindi ideali per una maggiore durata. 

Il polipropilene trasparente è ideale per applicazioni in cui i clienti possono visualizzare facilmente il contenuto di un prodotto. 

Se vuoi un’etichetta a colori realmente trasparente, è meglio che ti rivolga ad una tipografia, a meno che il tuo prodotto sia sufficientemente chiaro da non evidenziare la leggera opalescenza dell’etichetta.

La grafica di un’etichetta trasparente può variare dall’assoluto minimalismo a un progetto complesso, ma in entrambi i casi è bene lasciare abbondante spazio libero per la visibilità del prodotto.

Conclusioni

Il materiale dell’etichetta è parte integrante del progetto grafico.

Che tipo di prodotti devi etichettare?

Contattaci per valutare la tua scelta migliore.

Ti occorre una grafica ? Guarda i nostri cataloghi personalizzabili

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Catalogo grafica per olio d’oliva

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Catalogo grafica per vino

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LETTORI DI CODICI A BARRE E CODICI 2D: COME SCEGLIERE E QUALI FATTORI DEVI VALUTARE

Scegliere un lettore di codice a barre per la tua attività può sembrare una scelta abbastanza facile tra una miriade di siti online, ricchi di proposte a partire da qualche decina di euro.

In realtà, l’offerta straordinariamente ampia di modelli, la facilità di acquistare online con un semplice click, basandosi sulle recensioni di Amazon o di qualche altro portale di vendita, può essere fuorviante.

lettore di codici a barre zebra li2208  quale e  ocme scegliere
LI2208 con cavo

In questo articolo analizziamo una serie di fattori che devi prendere in considerazione prima di completare il tuo acquisto.

Le classifiche dei migliori lettori di codici a barre che trovi sul web non sono veritiere, spesso sono compilate da chi non ha mai utilizzato un lettore di codice a barre, ma che di mestiere è un copywriter e quindi si limita a sintetizzare qualche caratteristica tecnica estrapolata dalla descrizione del lettore e dalle recensioni degli utenti (non sempre reali)

Ogni volta che leggo le recensioni dei migliori lettori di codice a barre dell’anno xx mi stupisco (non è vero, mi viene da ridere!!!) che non compaiano mai i lettori dei più importanti costruttori leader nel mercato dell’identificazione automatica: Zebra, Honeywell, Datalogic

Quindi come scegliere?

Partendo dal presupposto che la soluzione più semplice ed efficace sarebbe parlare con noi, spiegarci per quale specifica attività ti occorre e indicarci le tue preferenze e quanto vuoi spendere, se desideri procedere in autonomia ti suggerisco alcune considerazioni sulle quali devi focalizzare la tua attenzione.

Devi partire dalla valutazione che soddisfa i tuoi specifici requisiti che riassumiamo in 3 semplici punti e in alcune caratteristiche avanzate che frequentemente vengono trascurate.

1 – DEVI LEGGERE UN CODICE 1D O UN CODICE 2D?

Possiamo classificare i codici in 2 macro-categorie:

  • codici a barre 1D o lineari, i quali sono costituiti da una successione di linee e spazi a larghezza variabile, come solitamente sei abituato a vedere sui beni di largo consumo che hanno il codice EAN 13 o EAN 8
  • codici 2D o bidimensionali, che assomigliano a un quadrato o un rettangolo e sono in grado di memorizzare migliaia di caratteri, come il codice QR o il DataMatrix

In base a questa suddivisione sceglierai un lettore con ottica lineare oppure con ottica 2D

Attenzione: un lettore 2D legge sia i codici 2D sia i codici lineari (1D)

Diversamente un lettore 1D legge solo codici monodimensionali, cioè quelli rappresentati graficamente da barre e spazi

2 – LETTORE DI CODICE A BARRE CON CAVO O WIRELESS?

Questa considerazione deve essere basata sulla tua specifica attività

Se usi il lettore vicino al PC, in un punto cassa, ti sarà sufficiente un lettore con cavo

Se invece hai bisogno di lavorare in libertà, devi leggere codici su oggetti ingombranti distanti dalla tua postazione di lavoro allora un lettore wireless è la scelta più adeguata.

Il mio consiglio è quello di acquistare il lettore adatto alle tue esigenze operative: non acquistare un lettore wireless se non ne hai la necessità.

Se invece hai l’esigenza di lavorare in mobilità, senza il vincolo del cavo, puoi scegliere fra diversi fattori di forma

  • lettore wireless impugnabile, la classica forma a pistola
  • lettori compatti, solitamente con un fattore di forma miniaturizzato, che puoi indossare con un laccetto al collo o al polso e puoi facilmente riporre in tasca quando non li utilizzi. Questi lettori sono comunemente utilizzati in abbinamento con uno smartphone o un tablet
  • lettori wireless indossabili, modelli che possono essere indossati al dito con un anello o con un guanto sulla mano che ti consentono di lavorare a mani libere.

I modelli indossabili sono utilizzati efficacemente nella logistica, da operatori che devono continuamente movimentare colli ingombranti e hanno bisogno di entrambe le mani per svolgere la propria attività

Se desideri acquistare un lettore wireless ti consiglio di approfondire l’argomento sul nostro articolo dedicato

3 – QUALE È L’AMBIENTE E LE CONDIZIONI IN CUI DEVI UTILIZZARE IL LETTORE?

Quando scegli un lettore è fondamentale definire il grado di robustezza del lettore che ti occorre.

Ad esempio, un lettore utilizzato in un magazzino, o in una cella fredda, per elevati volumi di scansione avrà una struttura diversa da un lettore utilizzato in un negozio di abbigliamento o in un ufficio.

Considerare il flusso di lavoro e le sollecitazioni ambientali a cui sarà sottoposto il lettore come polvere, freddo, acqua, cadute, vibrazioni è un’opzione da analizzare per indirizzarti verso modelli standard o di classe industriale.

Se acquisti un lettore da 50,00 euro vale 50,00 euro e utilizzarlo in un magazzino o in un ambiente impegnativo non è una buona idea: alla prima caduta potrebbe guastarsi.

I lettori di classe industriale sono ingegnerizzati per resistere, come puoi vedere al seguente video

SCEGLIERE IL LETTORE DI CODICE A BARRE GIUSTO: LE CARATTERISTICHE CHE VENGONO TRASCURATE

DISTANZA DI LETTURA

In alcune applicazioni potrebbe essere necessario un raggio di lettura esteso oppure ravvicinato

Essere in grado di scansionare un codice a barre senza problemi da vicino a lontano con un’ottica con autofocus migliora l’efficienza del flusso di lavoro e riduce l’affaticamento.

TOLLERANZA AL MOVIMENTO

La tolleranza al movimento può migliorare le prestazioni di scansione gestendo il movimento e fornendo una lettura più rapida.

Ciò è particolarmente importante per le applicazioni di scansioni intensive oppure letture da un muletto o un mezzo in movimento

CONDIZIONE DI ILLUMINAZIONE

La scansione deve essere in grado di funzionare in modo rapido e preciso in tutte le condizioni di illuminazione: sotto il bagliore della luce solare intensa, agli ambienti con scarsa illuminazione, tipicamente presenti nei magazzini e nei centri di distribuzione.

I puntatori LED luminosi e i puntatori laser possono aiutare gli operatori a puntare ed eseguire la scansione in una vasta gamma di condizioni di illuminazione.

CODICI A BARRE DI SCARSA QUALITÀ

In alcune situazioni è necessario essere in grado di leggere codici a barre di scarsa qualità, a causa di danni, distorsioni, poco contrasto o forme e materiali difficili delle confezioni.

Alcuni lettori barcode implementano un algoritmo di ricostruzione del codice estremamente efficiente anche su codici pressoché illeggibili

CONFIGURAZIONE DEL LETTORE

L’ultimo aspetto sul quale vale la pena soffermarsi, ma per noi tecnici rappresenta un elemento di primaria importanza, è la capacità di configurazione del lettore.

I lettori di codice a barre spesso devono essere configurati per funzionare correttamente con il proprio gestionale e/o software.

Quando il lettore non riesce a decodificare il codice oppure non trasmette correttamente la stringa letta, omettendo o cambiando alcuni caratteri probabilmente è un problema legato alla configurazione del lettore.

Le prime domande che facciamo a chi ci interpella sono:

  • quali codici devi leggere?
  • come devono essere trasmessi i codici? Interamente, una parte del codice?
  • Hai bisogno di un ENTER o un TAB dopo la lettura?
  • Il programma in cui leggi i codici ti chiede un prefisso o un suffisso specifico?

Quindi prima di effettuare l’acquisto di un lettore è raccomandabile assicurarsi che il costruttore del prodotto metta a disposizione manuali e/o strumenti software per la programmazione delle funzionalità necessarie, altrimenti potrebbe rivelarsi un dispositivo non idoneo alle specifiche esigenze.

CONCLUSIONI

Acquistare un lettore on line, senza alcuna conoscenza tecnica sull’argomento può rivelarsi una decisione fallimentare: analizza le tue specifiche esigenze, informati e affidati ad un esperto del settore che sappia consigliarti è sicuramente la scelta più saggia

Ing. Cristina Urbisaglia

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STAMPANTE HONEYWELL PC42e-T: COME IMPOSTARE IL DRIVER DI STAMPA

La stampante di etichette Honeywell PC42e-T è compatta, affidabile e di facile utilizzo, offrendo prestazioni di stampa efficienti e affidabili su un’ampia gamma di materiali.

Per funzionare correttamente il driver deve essere opportunamente configurato in funzione del materiale di consumo che si sta utilizzando.

STAMPANTE HONEYWELL PC42E-T COME IMPOSTARE IL DRIVER DI STAMPA

L’impostazione appropriata del driver consente di realizzare un processo produttivo di stampa e risolve la maggior parte degli errori comunemente riscontrati nella stampa di etichette.

In questo articolo descriviamo come installare e configurare il driver della stampante.

È importante considerare che l’Honeywell fornisce, insieme alla stampante, la versione lite del software Seagull Bartender, uno dei più utilizzati software di etichettatura, attraverso il quale protrai creare il layout delle tue etichette.

PROCEDIMENTO PER LA CORRETTA INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE DELLA STAMPANTE HONEYWELL PC42e-T

1 – DOWNLOAD DEL DRIVER DELLA STAMPANTE E IL SOFTWARE BARTENDER

Come primo passo scarica il driver della PC42e-T e il software di stampa dal sito del costruttore

https://honeywell.com/PSSsoftware-downloads

Se non hai un account devi effettuare la registrazione.

ATTENZIONE

Non collegare la stampante al PC, finchè non viene richiesto dalla procedura guidata del driver.

Dopo aver scaricato il driver dal sito dell’Honeywell, eseguilo per avviare la procedura guidata.

Ti conviene effettuare la prima installazione tramite cavo USB.

Se poi utilizzerai come interfaccia di comunicazione la porta Ethernet o la scheda Wi-Fi puoi configurare i parametri di rete tramite il software Honeywell PrintSet 5 oppure dalla pagina web della stampante

Trovi il software PrintSet5 nel sito dell’Honeywell https://sps.honeywell.com/

La procedura guidata del driver ti condurrà senza difficoltà all’installazione della stampante, chiedendoti ad un certo punto di collegare la PC42e-T alla porta USB del PC

2 – IMPOSTA I PARAMETRI DI STAMPA NEL DRIVER DELLA PC42e-T

Per accedere alla configurazione dei parametri, vai nella cartella stampanti e scanner e seleziona il driver della PC42e, quindi, Gestisci e poi Preferenze di stampa

STAMPANTE HONEYWELL PC42e-T: COME IMPOSTARE IL DRIVER DI STAMPA

Nella schermata IMPOSTAZIONE PAGINA crea un NUOVO PACCHETTO in cui dovrai specificare:

  • la dimensione dell’etichetta (larghezza e altezza)
  • il tipo di etichetta (etichette pretagliate, ovvero fustellate oppure supporti continui)

Dopo aver creato il pacchetto con il formato e il tipo di etichetta spostati nella finestra PACCHETTO

In questa schermata devi settare:

  • il metodo di stampa (puoi scegliere tra trasferimento termico oppure termico diretto)
  • il tipo di supporto (con spazio ogni etichetta, con black mark sul retro, supporto continuo a lunghezza fissa oppure variabile)
  • l’intensità, che corrisponde alla temperatura di stampa
  • la modalità di alimentazione, opzione che si riferisce agli accessori installati nella stampante, come lo spellicolatore o la taglierina. Nella modalità standard devi impostare questo valore su strappo
STAMPANTE HONEYWELL PC42e-T: COME IMPOSTARE IL DRIVER DI STAMPA

APPROFONDIMENTO SULLA SEZIONE IMPOSTAZIONI SUPPORTO (SCHEDA PACCHETTO)

È di fondamentale rilevanza settare i valori corretti coerentemente con il materiale che si desidera stampare.

Quindi imposta i parametri secondo le seguenti specifiche:

Metodo di stampa: trasferimento termico se stampi con il ribbon (chiamato nastro di stampa o anche foil)

oppure

Metodo di stampa: termico diretto se stampi senza il ribbon su un’etichetta in carta termica, cioè sensibile al calore della testina di stampa

Nella sezione Tipo possiamo scegliere tra 4 opzioni

  • Etichetta con spazi, se le etichette sono separate da uno spazio
  • Segno nero, se le etichette presentano una linea nera sul retro della siliconata (ad esempio le etichette trasparenti in rotolo sono separate da un black mark sul retro)
  • Striscia a lunghezza fissa o variabile: scegliamo una di queste 2 opzioni se stampiamo su supporti continui, non fustellati
  • La voce intensità si riferisce alla temperatura della testina.

L’impostazione corretta della temperatura è fondamentale per ottenere una buona qualità di stampa

Consigli per il settaggio dei valori di Velocità e Temperatura

In modalità a trasferimento termico, cioè quando stampi attraverso un nastro di stampa ricorda che

  • Nastro cera: velocità media e temperature bassa;
  • Nastro cera-resina: velocità media-alta temperature media
  • Nastro resina: Velocità bassa temperatura alta

In modalità termico diretto la temperatura deve essere impostata su valori elevati, fermo restando che la temperatura dipende dalla qualità e dal tipo di materiale utilizzato.

Quindi un’etichetta termica protetta dovrà essere stampata ad una temperatura più elevata di un’etichetta termica standard

Dopo aver effettuato le impostazioni di temperatura stampa un’etichetta di test per verificare che la stampa sia nitida e con il giusto contrasto

Infine, spostati nella finestra OPZIONI per impostare la velocità di stampa

È consigliabile impostare la velocità ad un valore medio, a meno di eventuali esigenze operative o funzionali al fine di ottenere un risultato perfettamente leggibile

3- SOFTWARE DI STAMPA BARTENDER

Il software BarTender è un software di progettazione per etichette ricco di funzioni anche nella versione con licenza gratuita, scaricabile dal sito dell’Honeywell

Ha un’interfaccia semplice ed intuitiva, con procedure guidate per la creazione di etichette professionali con testi, immagini,  codici a barre, codici QR, contatori.

Sul nostro canale YouTube trovi numerosi video tutorial che ti guideranno nell’utilizzo del software

Ing. Cristina Urbisaglia

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MATERIALI DI STAMPA PER LA STAMPANTE DI ETICHETTE PRIMERA LX610E

I materiali di stampa sono una scelta fondamentale da compiere sia per motivi estetici che funzionali.

In questo articolo vi presentiamo i materiali della DTM, condividendo alcuni video dimostrativi con i nostri test di stampa.

materiali-di-stampa-DTM-per-Primera-LX610

Stampante e fustellatrice di etichette a colori Primera LX610e

La Primera LX610e è una stampante di etichette a colori perfetta per le piccole produzioni.

Oltre alla testina di stampa, Primera LX610 ha integrato un meccanismo di taglio per la fustellatura digitale.

In un solo passaggio stampi e ritagli tutti i formati di etichetta necessari per i tuoi contenitori.

L’ ampia offerta di materiali di stampa e la disponibilità di inchiostri sia dye (a base di colorante) sia pigmentati (più duraturi) consente di produrre etichette dai colori brillanti per una moltitudine di applicazioni.

LAVORAZIONI:
VARIANTI ADESIVO:  PERMANENTE (ACRILICO PER ESIGENZE COMUNI) O IL PIÙ TENACE HOTMELT (A BASE DI GOMMA)
BLOCK OUT: ETICHETTE COPRENTI PER MASCHERARE COMPLETAMENTE DATI OBSOLETI PRESTAMPATI

Bobine per stampare con Primera LX610e: le carte

È consigliabile scegliere la carta se l’etichetta è destinata all’uso in ambiente interno, al riparo da luce e umidità e se non deve resistere né agli strappi né all’abrasione.

La carta assorbe bene gli inchiostri dye e produce stampe molto brillanti e nitide.

Un’etichetta in carta dona alla confezione un aspetto artigianale e genuino, quindi, è particolarmente adatta per l’etichettatura di cibo, bevande e prodotti naturali.

È molto apprezzata da chi preferisce un’etichetta che rispetti l’ambiente. 

Per la stampante Primera LX610 sono disponibili bobine in carta DTM con diverse lavorazioni e adesivi per soddisfare qualsiasi esigenza di carattere estetico e  funzionale (rotoli da 122 mm x 47 metri):

PAPER SEMI GLOSS – adesivo permanente

PAPER HIGH GLOSS – adesivo permanente/hotmelt/block out

STRUCTURE PAPER GLOSS (superficie goffrata) – adesivo permanente

VINTAGE PAPER ECO (carta vergata) – adesivo permanente

ECOTEC GRASS PAPER (con fibre naturali) – adesivo certificato per il contatto con gli alimenti

Bobine per stampare con Primera LX610e: materiali sintetici

Quando occorre un’etichetta con prestazioni superiori a quelle offerte dalla carta, si opta per un materiale sintetico.

Polipropilene e poliestere resistono a umidità, sbalzi di temperatura, luce e a sollecitazioni meccaniche come abrasione e strappo.

Per produrre stampe persistenti è opportuno utilizzare cartucce con inchiostri pigmentati.

I materiali sintetici della DTM di Primera sono disponibili con una varietà di finiture per abbracciare un ampio panorama di utilizzi (rotoli da 122 mm x 47 metri).

Tutti i supporti sintetici offrono un’ottima qualità di stampa ma quelli bianchi neutri con finitura lucida (gloss) sono particolarmente idonei per ottenere immagini realistiche in qualità fotografica.

POLY WHITE GLOSS, polipropilene lucido, adesivo permanente

POLY WHITE MATTE, polipropilene opaco, adesivo permanente/hotmelt

POLY PEARLY GLOSS, polipropilene satinato, adesivo permanente

POLY CLEAR GLOSS, poliestere trasparente, adesivo acrilico permanente

POLY SILVER SEMI GLOSS (Argento Finitura semi lucida), poliestere, adesivo permanente

METALIC SILVER BRUSHED (Argento satinato “non riflettente”), fondo in poliestere, adesivo permanente

METALIC GOLD BRUSHED (Oro satinato “non riflettente”), fondo in poliestere, adesivo permanente

POLY SILVER HIGH GLOSS (Argento Finitura lucida), poliestere, adesivo permanente

POLY GOLD HIGH GLOSS (Oro Finitura lucida), poliestere, adesivo permanente

Bobine per stampare con Primera LX610e: materiali compositi

I supporti di stampa olografici, come gli altri con finiture metallizzate, sono la scelta ideale per realizzare etichette di grande impatto.

L’effetto 3D dell’ologramma è esteticamente esaustivo e predilige la stampa di una grafica minimale che valorizzi il materiale nel suo pieno splendore.

POLY GOLD HOLOGRAM GLOSS (Olografico oro), materiale composito carta e poliestere, adesivo permanente

POLY SILVER HOLOGRAM GLOSS (Olografico argento), materiale composito carta e poliestere, adesivo permanente

Bobine per stampare con Primera LX610e: il materiale magnetico

Il supporto magnetico è una chicca di Primera!

Con questo materiale si possono fustellare calamite digitali da applicare su qualsiasi superficie ferrosa: tappi in metallo, cartelli per segnaletica da interno, macchinari industriali, elettrodomestici o carrozzerie.

MATERIALE MAGNETICO, supporto bianco con base magnetica, Rotolo da 121mm x30,5mtl.

Puoi trovare una descrizione delle specifiche tecniche dei vari materiali (spessore, peso, temperatura di applicazione, temperatura di esercizio) nel seguente documento:

Conclusioni

Con Primera LX610e la stampa delle etichette in autonomia raggiunge un livello di efficienza e versatilità imparagonabile con qualsiasi altra stampante di etichette on-demand.

Ti occorre un consiglio? Non esitare a chiamarci!

AC Sistemi ==> Stampa del codice a barre ==> Lettura del codice a barre ==> Marcatori per data lotto e dati variabili ==> Etichette ==> e tanto altro

Elisabetta Urbisaglia

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Etichette per prodotti di lusso: attenzione alla scelta del packaging!

Un prodotto di lusso si riconosce immediatamente. I brand più esclusivi del mondo hanno scelto di associare la propria immagine a loghi immutabili nel tempo, o al massimo impercettibilmente modificati negli anni.

Appare dunque evidente quanto un marchio o un’immagine descrittiva possano essere determinanti ai fini della valorizzazione di ciò che si vuole vendere.

Etichette per prodotti di lusso

Applicare un’etichetta elegante sul packaging di un prodotto di lusso è fondamentale per identificare in modo chiaro e sintetico il contenuto dello stesso: come deve essere concepito l’involucro che lo contiene?

È questa la prima domanda da porsi. Infatti, l’etichetta del prodotto deve recare, oltre al logo e al  nome del prodotto , le informazioni obbligatorie specifiche del settore a cui appartiene: codice a barre, elenco delle sostanze contenute, data di scadenza, lotto di produzione, quantità, etc.

Etichette per prodotti di lusso: la partenza è la forma del packaging

Come facciamo a riportare tutti questi dati su un’etichetta se questa non può essere applicata nel modo migliore sulla confezione?

Ovviamente la risposta a questa domanda è che il packaging di un prodotto di lusso deve essere concepito in modo da permettere l’applicazione di un’etichetta in maniera chiara, efficace e accattivante.

Immaginate di aver confezionato un prodotto di lusso, esclusivo e destinato ad un pubblico alto spendente, in un involucro bello, cromaticamente elegante, ma dalla forma irregolare: il risultato estetico sarà in qualche modo compromesso dall’applicazione dell’etichetta che, naturalmente, sarebbe difficilmente integrabile in modo armonico nel complesso. E nel mondo del lusso, le brutture non sono ammesse.

Quando si mette in commercio un prodotto di lusso ci si aspetta che questo sia curato nei minimi dettagli, dunque nulla può essere lasciato al caso.

Le etichette della confezione, sulla quale devono essere riportati i dati obbligatori relativi al prodotto in sé, dovrebbero essere progettate insieme al packaging, o al massimo dopo che lo stesso sia stato realizzato prevedendo l’applicazione in un determinato spazio specifico.

Questo permette di avere un’immagine della confezione del prodotto di lusso più elegante.

L’idea e la concezione del packaging non possono prescindere dal fatto che su di esso vada applicata un’etichetta che, anche se minimal, deve comunque essere presente per identificare il prodotto.

Il brand o il nome del prodotto stampato sull’etichetta

Le imprese, anche quelle medie e piccole, che vogliono mettere in commercio limited edition o proposte artigianali di alto livello, per scelta o per necessità, a volte devono stampare in quantità relativamente basse direttamente sull’etichetta i dati del prodotto, il nome o il brand che lo contraddistingue.

In questi casi l’etichetta assume un’importanza superiore, poiché rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per l’azienda e una carta di identità per il prodotto da mettere in vendita.

Per un packaging che risulti immediatamente efficace, il consiglio è di scegliere forme che siano sì accattivanti, ma non irregolari, per evitare di dover ricorrere a sistemi di applicazione eccessivamente complessi e dunque più costosi.

Come scegliere l’etichetta per i tuoi prodotti di lusso

Il processo di scelta del contenitore del tuo prodotto deve essere sinergico alla valutazione di una serie di fattori determinanti a rendere il tuo packaging esclusivo, ma al contempo funzionale e professionale:

  • dimensione dell’etichetta
  • materiale dell’etichetta
  • applicazione dell’etichetta sul tuo contenitore
  • stampa di data e lotto sul contenitore

Se selezioni un contenitore che incontra il tuo gusto estetico, potresti trovarti nella condizione di:

  • non avere spazio per applicare un’etichetta che riporti tutte le informazioni necessarie
  • utilizzare un materiale che non aderisca perfettamente al contenitore, oppure si deteriori con l’utilizzo perdendo l’integrità dei dati stampati
  • applicare manualmente l’etichetta, con la spiacevole conseguenza di ottenere etichette disallineate, con bolle di aria o grinze che nel tempo potrebbero staccarsi parzialmente dalla confezione
  • non riuscire a stampare i dati variabili sulla confezione, come data di produzione e lotto di scadenza

Questi aspetti tecnici devono essere presi in considerazione contemporaneamente o, ancora meglio, prima alla scelta del contenitore.

Considera poi che, quando hai un prodotto di nicchia, con volumi di produzione contenuti, la scelta di come stamperai e applicherai l’etichetta deve essere ancora più oculata.

Il costo dell’etichetta è direttamente proporzionale alla quantità, al materiale e al tipo di lavorazione.

Le nobilitazioni come dettagli in oro o in rilievo, carte pregiate e lavorate richiedono dei minimi di produzione.

Gli applicatori semi-automatici di etichette, solitamente utilizzati per produzioni artigianali, lavorano bene su superfici perfettamente cilindriche o piane.

Se opti per un contenitore rastremato o con forma irregolare dovrai applicare la tua etichetta manualmente, ottenendo un risultato poco professionale.

Inoltre, devi domandarti come stamperai i dati variabili come data di scadenza e lotto di produzione, che devi inserire contestualmente al confezionamento del prodotto.

Se stampi le tue etichette in autonomia ovviamente puoi stampare anche data e lotto, ma se esternalizzassi la produzione di etichette, potresti avere il problema di come porre data e lotto su uno spazio limitato dell’etichetta o direttamente sull’imballo primario (contenitore, bottiglia, vasetto, confezione in plastica, etc.)

Se la tua produzione è artigianale puoi utilizzare un marcatore semi-automatico.

Sebbene questi siano strumenti progettati per svolgere questo lavoro, la forma del tuo contenitore, il materiale e/o la posizione della stampa potrebbero creare una serie di limitazioni nella scelta di un dispositivo di marcatura diretta.  

Approfondisci

Puoi stampare un’etichetta di lusso in autonomia?

Sì, puoi stampare un’etichetta raffinata che regali un aspetto elegante al tuo prodotto in totale autonomia e con la libertà di stampare quello che desideri, nel momento in cui ti occorre e solo nella quantità necessaria.

 I vantaggi nell’adottare un processo di stampa autonomo sono innumerevoli e alcune considerazioni possono influire sulla tua scelta:

  • Se devi stampare dati variabili, come lotto, data di scadenza o specifiche del prodotto
  • Se non sai in anticipo le informazioni da stampare
  • Se il tuo processo di stampa richiede flessibilità e immediatezza
  • Se devi stampare in base alle esigenze di utilizzo e non hai dei volumi di stampa prevedibili e costanti
  • Quando devi stampare poche etichette con grafiche e informazioni differenti
  • Quando ti occorrono etichette di dimensioni diverse e non vuoi avere uno stock di magazzino che potrebbe rimanere inutilizzato
  • Se stampi volumi ridotti, a volte è più efficiente ed economico stampare le etichette in autonomia e solo nella quantità necessaria

In relazione alla tipologia di etichetta che ti occorre in termini di contenuto, dimensione e materiale potresti scegliere una stampante di etichette a trasferimento termico oppure una stampante di etichette a colori.

Rimanendo centrati sull’argomento di questo articolo, per noi l’etichetta di un prodotto di lusso si sposa con armonia con uno stile minimalista, spesso monocromatico, dove il “meno è meglio”, dove rimuovi quello che non è essenziale e lasci che il tuo prodotto di lusso affascini il consumatore attraverso l’essenzialità e la semplicità.

Se vuoi realizzare un’etichetta monocromatica, con una stampa monocromatica che sia nera, oppure oro o argento, la scelta di una stampante a trasferimento termico può rappresentare una soluzione veloce, versatile e ricca di vantaggi per creare etichette professionali.

Approfondisci

CONCLUSIONI

L’etichetta perfetta per il tuo prodotto di lusso deve essere il frutto di una scelta sinergica tra diversi fattori.

Il risultato estetico è sicuramente un elemento trainante, ma non deve prescindere da valutazioni operative e funzionali che riguardano il metodo di stampa, applicazione e confezionamento del tuo prodotto.

David Di Castro

AC Sistemi srl

david@acsistemisrl.com

www.acsistemisrl.com

Tel. 06. 51848187


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BROTHER TJ-4420TN E TJ4520-TN: COME RISOLVERE I PROBLEMI PIU’ COMUNI DI STAMPA

Le Brother TJ-4420TN e TJ4520-TN sono stampanti di etichette in bobina di fascia industriale progettate per gli ambienti di lavoro più impegnativi.

BROTHER TJ-4420TN E TJ4520-TN: COME RISOLVERE I PROBLEMI PIU’ COMUNI DI STAMPA

In questo articolo descriviamo i più comuni problemi di stampa e la procedura per ripristinare un funzionamento corretto.

Nella fase di analisi del problema è necessario comprendere che tipo di difetto viene riscontrato nell’etichetta stampata:

  • la stampante non stampa alcuna etichetta
  • la qualità di stampa è scarsa: l’etichetta è troppo chiara o troppo scura
  • la stampa è incompleta su un lato dell’etichetta
  • la stampa non è centrata sull’etichetta
  • alcune etichette non vengono stampate

Molti problemi di qualità stampa vengono risolti semplicemente:

  • pulendo la testina di stampa e il rullo gommato
  • configurando correttamente il driver e/o il software di stampa

TI consiglio di analizzare accuratamente il tipo di difetto riscontrato e di verificare con una procedura “di esclusione” se il parametro che stai controllando sia la causa del difetto

LA STAMPANTE TJ-4420TN E TJ4520-TN NON STAMPA ALCUNA ETICHETTA

Se la tua etichetta esce completamente priva di stampa verifica che:

1 –  il ribbon (nastro di stampa) e il rotolo di etichette siano correttamente caricati all’interno della stampante.

Non dare per scontato che la procedura sia stata eseguita correttamente, anche se è un’attività che svolgi regolarmente

Ti consiglio di ricaricare i supporti di stampa controllando i passaggi all’interno della stampante sia del ribbon sia del rotolo di etichette.

Solo dopo aver ricaricato il materiale di consumo e stampato un’etichetta di prova puoi escludere definitivamente che questa rappresenti la causa del problema.

2 – il ribbon e le etichette siano compatibili

Considera che, quando stampi a trasferimento termico, la corretta combinazione tra il materiale delle etichette e la composizione del nastro di stampa garantisce una perfetta qualità di stampa e la completa adesione del ribbon.

I ribbon sono prodotti in diverse formulazioni e devono essere scelti in base al materiale dell’etichetta che devi stampare

In linea generale considera che

  • su etichette/supporti in carta opaca devono essere utilizzati ribbon cera (temperatura di stampa medio bassa)
  • su etichette/supporti in carta lucida e patinata è consigliabile utilizzare un nastro cera-resina (temperatura di stampa media)
  • su etichette sintetiche (polipropilene, poliestere, pvc) deve essere utilizzato un ribbon resina (temperatura di stampa medio alta)

Se quindi utilizzi un ribbon resina per stampare su etichette in carta probabilmente non otterrai alcuna stampa oppure una stampa molto chiara.

Al contrario se utilizzi ribbon cera per stampare su etichette in polipropilene o poliestere la tua stampa si sbiadirà molto facilmente.

3 – la temperatura di stampa sia impostata su un valore corretto

La temperatura di stampa è un parametro essenziale da settare nelle stampanti termiche che utilizzano il calore della testina per produrre l’immagine stampata

Ogni nastro di stampa, dipendentemente dalla composizione o qualità, fonde ad una temperatura diversa; quindi, è importante effettuare delle regolazioni e stampare delle etichette di prova finché non si raggiunge la qualità ottimale.

Le indicazioni generali di temperatura in funzione della composizione dei nastri di stampa sono:


>> Nastro cera: velocità media e temperature bassa
>> Nastro cera-resina: velocità media-alta e temperature media
>> Nastro resina: velocità bassa e temperatura alta

SCARSA QUALITA’ DI STAMPA

Se la stampante genera un’etichetta con un basso contrasto o con un contrasto troppo elevato oppure la stampa non è uniforme verifica:

1 – la pulizia della testina di stampa e del rullo siliconato.

La presenza di accumuli di colla e polvere all’interno della stampante degrada la qualità di stampa

Ti consiglio di eseguire la pulizia della testina di stampa e del rullo siliconato ad ogni sostituzione del rotolo di etichette

2 – le impostazioni dei valori di temperatura e velocità siamo adeguati al materiale di consumo che stai utilizzando. Regolare opportunamente temperatura e velocità di stampa sul driver e/o sul software

3 – la tensione della testina di stampa non è adeguatamente impostata

Regola la pressione della testina di stampa attraverso l’apposita manopola di regolazione

4 – alcuni dot della testina potrebbero essere danneggiati

Solitamente dot guasti della testina producono delle sottili linee verticali.

Esegui l’autotest della stampante e controlla se nel pattern di prova mancano alcuni punti

STAMPA INCOMPLETA SU UN LATO DELL’ETICHETTA

Se la stampa è tagliata su un lato dell’etichetta, destro o sinistro, controlla di aver impostato correttamente la larghezza dell’etichetta nel driver e/o software di stampa 

LA STAMPA NON È ALLINEATA SULL’ETICHETTA

Se la stampa non è centrata sull’etichetta verifica:

  • l’impostazione delle dimensioni dell’etichetta nel driver e nel software di stampa
  • la presenza di un offset verticale o orizzontale impostata sempre nel driver e/o nel software
  • se la stampante è correttamente calibrata e mantiene il passo durante il processo di stampa

ALCUNE ETICHETTE NON VENGONO STAMPATE E LA STAMPANTE NON MANTIENE IL PASSO

In questo caso verifica:

  • l’impostazione delle dimensioni dell’etichetta nel driver e nel software di stampa
  • il sensore non è stato impostato in modo corretto: eseguire una calibrazione del sensore
  • il sensore del supporto è sporco: pulire il sensore

CONCLUSIONI

La regolare pulizia della stampante e l’impostazione corretta dei parametri di stampa sul driver e sul software di stampa risolvono spesso i più comuni errori di stampa.

Ricordati di procedere con una metodologia di esclusione, iniziando dalla verifica dei supporti caricati e proseguendo dalle impostazioni di configurazione.

Dopo la verifica di un parametro, stampa un’etichetta di test sempre dal driver, mai dal software di stampa che utilizzi. Può capitare che il software attraverso il quale generi le tue etichette sovrascriva i parametri di configurazione della stampante, per questo tutte le regolazioni sulla stampante devono essere verificate tramite il driver di stampa.

Ing. Cristina Urbisaglia

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STAMPANTE PRIMERA LX610E: 3 SETTORI IN CUI UTILIZZARLA

La stampante Primera LX610e è molto di più di una stampante di etichette a colori.

È un sistema completamente autonomo per l’etichettatura delle confezioni di vendita e molto altro.

In questo articolo vi presentiamo 3 settori in cui l’utilizzo di Primera LX610e è la scelta ottimale

stampante e fustellatrice di etichette a colori Primera LX610e

Come funziona Primera LX610

Oltre al meccanismo di stampa, Primera LX610 ha integrato un meccanismo di taglio per la fustellatura del materiale stampato.

Quindi con un modulo di materiale continuo, in un solo passaggio, puoi realizzare sia la stampa che il taglio dell’etichetta.

Ciò consente di creare adesivi con dimensioni e forme personalizzate.

Per la fustellatura è necessario utilizzare bobine specifiche di Primera, dotate di un chip, mentre la funzione di sola stampa è realizzabile su tutti i materiali.

Etichettatura di prodotti artigianali

Le aziende caratterizzate da bassi volumi produttivi e da un’alternanza nella produzione, dovuta a fattori come la stagionalità, l’annata o gli equilibri di mercato, prediligono una soluzione di stampa delle etichette in autonomia.

I vantaggi per chi produce qualche centinaio di etichette sono più evidenti rispetto a  chi deve gestire elevati volumi di stampa:

  • stampi secondo le specifiche necessità, evitando scorte di magazzino spesso inutilizzate
  • rapidità del processo di stampa
  • qualsiasi cambio di informazioni sull’etichetta può essere immediatamente stampato
  • nessun quantitativo minimo ordinabile
  • stampa di data di scadenza e lotto di produzione direttamente sull’etichetta

Con Primera LX610e, a questi, si aggiunge il vantaggio di non dover preordinare neanche le etichette neutre, perché la stampante è completamente autonoma nella realizzazione del taglio.

Questo svincola totalmente le aziende dall’obbligo di dover utilizzare sempre il medesimo stock di imballaggi, perché potranno sempre realizzare il formato di etichetta appropriato al contenitore in uso.

Potrai stampare anche etichette sagomate per sigillare il tappo di bottiglie e barattoli!

Inoltre, l’alta risoluzione di Primera LX610e consente di stampare etichette di qualità con immagini vivide e testi nitidi.

Adesivi personalizzati per eventi

Il settore degli eventi è caratterizzato dalla più ampia variabilità sia in termini di comunicazione visiva che di pluralità dei gadget e relative tirature di stampa.

Alcuni esempi:

  • confezionamento di bomboniere
  • regali enogastronomici
  • articoli personalizzati per hotel
  • feste private e aziendali
  • fiere e conferenze

La stampante di etichette Primera LX610e può stampare e tagliare su una gamma estesa di materiali adesivi (carta opaca e patinata, poliestere, polipropilene, materiali sintetici oro e argento, carte con trame) , ed anche su uno speciale modulo magnetico per creare calamite personalizzate.

Con il software grafico a corredo della stampante è possibile creare il layout da stampare e abbinarci un profilo di taglio disponibile nella libreria del programma, oppure importare file di stampa e taglio vettoriali creati con altri programmi.

Grazie a questa flessibilità è possibile portare a termine lavori di stampa sia semplici che complessi, a seconda delle esigenze del particolare evento.

Stickers mania

La passione per gli stickers può estendersi dai seguaci dei miti cartoon, agli intenditori di motori, agli amanti dell’arte grafica.

È una passione senza barriere di età e di gusti!

Con Primera LX610 puoi creare stickers di tutti i tipi: vintage, fumetto, astratto, metallizzato oro e argento, olografico, magnetico…

La funzione “trace” del software grafico versione PRO consente di individuare il tracciato di taglio di qualsiasi immagine ad elevato contrasto.

Puoi fustellare con precisione al contorno oppure impostare un offset per tagliare lo sticker con un margine di abbondanza.

Primera lx610 stampa e fustella stickers

Conclusioni

Questi 3 settori di utilizzo della stampante Primera LX610 sono esempi di un panorama molto più esteso.

È perfetta per il confezionamento e la personalizzazione on-demand, quando si ha la necessità di cambiare continuamente grafica, formati e materiali.

Primera LX610, in un volume compatto, offre la possibilità di completare in autonomia un progetto di visual marketing.

Vuoi stampare adesivi meravigliosi? Contattaci

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RIBBON ORO E ARGENTO: COME E QUANDO UTILIZZARLI

Le nobilitazioni metallizzate mettono in risalto qualsiasi prodotto.

L’oro e l’argento sono le tinte metalliche più diffuse per aggiungere dettagli accattivanti sulle etichette dei prodotti.

In questo articolo parliamo di una tecnologia di stampa economica e veloce che consente ad un brand di personalizzare in autonomia le sue confezioni di vendita.

ribbon-oro-e-argento-per-stampanti-a-trasferimento-termico

Stampante a trasferimento termico

Le stampanti a trasferimento termico eseguono una stampa monocromatica a caldo.

Il colore di stampa è un nastro inchiostrante, chiamato ribbon, che viene fuso e fissato sulla superficie da stampare.

Con una stampante termica di etichette è possibile stampare su vari supporti in bobina: etichette (in carta, sintetiche o trasparenti), cartellini (in cartoncino o sintetici), moduli continui (in carta, cartoncino o polipropilene), nastri in tessuto (di raso, tnt o poliestere).

Per un risultato di stampa di qualità sui vari materiali, i ribbon sono disponibili in diverse composizioni:

  • ribbon in cera  per tutte le carte e i nastri in raso (color oro e argento sia lucidi che opachi)
  • ribbon in resina per tutti i supporti sintetici (color oro e argento lucidi)
  • ribbon specifici per etichette abbigliamento resistenti ai lavaggi e allo stiro

Impostando la velocità e la temperatura di stampa si ottengono risultati nitidi per tutte le combinazioni tra ribbon e supporto da stampare.

Prodotti che catturano l’attenzione

La sensibilità dell’essere umano verso le cose che brillano è un fatto assodato da millenni, in cui tutte le civiltà hanno ricoperto d’oro le opere d’arte e ingioiellato le dame.

Siamo nell’epoca in cui l’oro e l’argento non rappresentano solo una scelta classica o di lusso.

L’oro e l’argento oggi sono pop e universalmente associati alla bellezza.

Puoi trovare nobilitazioni metalliche in qualsiasi tipologia di prodotto: dallo champagne allo shampoo.

L’obiettivo di un progetto di stampa è comunicare.

Se applichi un adesivo che non suscita interesse sul prodotto, si vanifica il suo scopo.

Le stampe in oro o argento riescono sempre a calamitare l’attenzione e puoi realizzarle a trasferimento termico ad un costo inferiore di qualsiasi altra tecnologia di stampa.

Differenza tra ribbon metallizzati lucidi e opachi

I ribbon in oro o argento lucidi imprimono una stampa con effetto di bagliore alla luce come un vero metallo lucidato.

I ribbon in oro e argento opachi non scintillano alla luce ma la diffondono con morbidezza come un metallo sabbiato.

La scelta tra lucido e opaco è solo una questione di gusto!

Certamente le nuance opache sono più sobrie.

Perché stampare le etichette di brand in autonomia?

Stampare le etichette internamente alla propria azienda significa acquistare una o più stampanti di etichette con tecnologia idonea a stampare l’etichetta di cui abbiamo bisogno.

Quali sono i fattori da valutare e che rendono conveniente una soluzione di stampa autonoma?

  • Se devi stampare dati variabili, come lotto, data di scadenza o specifiche del prodotto
  • Se non sai in anticipo le informazioni da stampare
  • Se il tuo processo di stampa richiede flessibilità e immediatezza
  • Se devi stampare in base alle esigenze di utilizzo e non hai dei volumi di stampa prevedibili e costanti
  • Quando hai bisogno di qualche etichetta aggiuntiva
  • Quando devi stampare poche etichette con layout differenti
  • Quando ti occorrono etichette di dimensioni diverse e non vuoi avere uno stock di magazzino che potrebbe rimanere inutilizzato
  • Se stampi volumi ridotti, a volte è più efficiente ed economico stampare le etichette in autonomia e solo nella quantità necessaria

In tutti questi casi l’autonomia della stampa è un requisito essenziale.

Come impostare la stampa in funzione del materiale dell’etichetta

Le stampanti termiche sono macchine estremamente facili da gestire.

I parametri fondamentali da impostare sono temperatura e velocità.

Se stampi su etichette in carta o nastri in raso, utilizzerai un nastro di stampa in composizione cera.

Il ribbon in cera fonde a temperatura medio bassa.

La velocità di stampa può essere aumentata finché non si noti una perdita di qualità.

In genere i nastri in raso, che hanno una superficie meno rigida della carta, vanno stampati a velocità inferiori.

Se stampi su etichette sintetiche (polipropilene, poliestere, polietilene, pvc) utilizzerai un nastro di stampa in composizione resina.

Il ribbon in resina fonde ad alta temperatura.

I materiali sintetici sono estremamente lisci e rigidi e possono essere stampati a gran velocità.

Se però la grafica ha aree di colore molto estese, è opportuno non eccedere in velocità per spalmare bene il ribbon.

L’abbinamento di etichette sintetiche con ribbon resina garantisce etichette con il ciclo di vita più esteso di qualsiasi altra tecnologia di stampa.

Quindi se ti occorrono etichette che resistano a solventi, grassi, umidità e calore, come nel caso dei cosmetici, il trasferimento termico è il sistema più affidabile.

Conclusioni

Promuovere l’immagine dei prodotti con stampe metalliche è un ottimo investimento.

Il trasferimento termico è la metodologia di stampa più economica per realizzare la laminazione in oro e argento.

Se vuoi stampare etichette e nastri in raso raffinati, contattaci

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STAMPANTE ZEBRA ZT111 COME CONFIGURARE I PARAMETRI DI STAMPA NEL DRIVER

Se vuoi produrre etichette nitide e con stampe centrate con la stampante Zebra ZT111 devi configurare correttamente il driver della stampante.

L’errata impostazione del driver di stampa comporta rallentamenti e inefficienze nel processo di produzione delle etichette.

Gli errori più frequenti riscontrati sono:

  • layout di stampa non centrato sull’etichetta
  • stampa troppo chiara, poco nitida oppure non uniforme
  • salto di etichette durante il processo di stampa
  • codici a barre illeggibili

Le impostazioni principali da settare nel driver della stampante ZT111 sono:

  • dimensione dell’etichetta
  • modalità sensore (tipo multimediale)
  • temperatura (indicata come Scurezza)
  • velocità di stampa
  • modalità di stampa (trasferimento termico o termico diretto)
  • modalità operazione

Descriviamo come configurare correttamente i valori dei diversi parametri in funzione del materiale di consumo utilizzato

Nella cartella Stampanti e Scanner selezionare il driver della ZT111 e scegliere Gestisci è Preferenze di Stampa.

driver di stampa della zebra zt111 come configurarlo

ZEBRA ZT111: IMPOSTAZIONI SETUP PAGINA

Nella prima maschera del driver Setup Pagina è necessario impostare

  • la dimensione dell’etichetta (larghezza e altezza), nel nostro caso di esempio mm 80 x 50

Attenzione all’unità di misura e alla definizione di larghezza ed altezza che deve essere sempre riferita al verso di stampa

  • la tipologia di etichetta (tipo multimediale): con spazio ogni etichetta, materiale continuo, con black mark sul retro (come nelle etichette trasparenti) oppure etichette con inserti laterali

OPZIONI DI STAMPA DELLA ZEBRA ZT111

Ci spostiamo nella schermata delle opzioni di stampa dove è necessario impostare:

  • la velocità di stampa
  • la scurezza (che corrisponde alla temperatura di stampa)
  • la modalità di stampa, scegliendo tra trasferimento termico e termico diretto
COME CONFIGURARE IL DRIVER DELLA ZEBRA ZT111

APPROFONDIMENTO: DIFFERENZA TRA TRASFERIMENTO TERMICO E TERMICO DIRETTO

La stampa a trasferimento termico utilizza il calore della testina per riscaldare un nastro inchiostrato, comunemente chiamato ribbon o foil, per produrre stampe di lunga durata su un’ampia varietà di materiali.

Puoi stampare a trasferimento termico materiali sintetici come il poliestere, il polipropilene o il PVC o in carta

La stampa con ribbon resina su materiali sintetici produce stampe resistenti ad aggressioni chimiche, meccaniche e ambientali.

Diversamente, nella stampa termica diretta, non viene utilizzato alcun nastro e la stampa viene generata direttamente sull’etichetta.

Questo significa che, quando si stampa in modalità termica diretta, è necessario utilizzare etichette in materiale termico sensibile al calore.

I supporti termici sono più sensibili alla luce, al calore e all’abrasione e quindi il ciclo di vita di un’etichetta termica è limitato nel tempo.

LINEE GUIDA GENERALI PER L’IMPOSTAZIONE DELLA TEMPERATURA E DELLA VELOCITA’ NELLE STAMPANTI ZEBRA ZT111

Velocità: consigliamo di settare un valore medio (127 mm/sec o 152 mm/sec) a meno di esigenze di produzione particolari in cui è richiesta una velocità elevata.

Una velocità troppo elevata può incidere sulla qualità di stampa.

Temperatura (Scurezza): questo valore ha una scala da 1 fino a 30. La scelta deve essere effettuata in funzione dei supporti su cui si stampa:

  • se si stampa in termico diretto (quindi senza il nastro di stampa) la temperatura deve essere impostata su un valore medio-alto (da 15 in poi) in correlazione con il tipo di materiale termico che si utilizza.

Per un’etichetta in carta termica protetta dovrà essere impostata una temperatura più elevata rispetto ad una carta termica economica.

  • Se si stampa a trasferimento termico le indicazioni generali in funzione della composizione dei nastri di stampa sono:


Nastro cera: temperature bassa
Nastro cera-resina temperature media
Nastro resina: temperatura alta

IMPOSTAZIONI MODALITA’ OPERAZIONE DEL DRIVER DELLA ZT111

In questa scheda puoi impostare la presenza di eventuali accessori installati nella ZT111 come

  • taglierina
  • spellicolatore
  • riavvolgitore

Nella modalità standard, senza accessori, devi impostare la modalità operazione su Strappo, ovvero il prelievo manuale dell’etichetta stampata

ZEBRA ZT111: MANUTENZIONE

Il driver della Zebra ZT111 ha una sezione Manutenzione nella quale puoi:

rispristinare le impostazioni di fabbrica della stampante

calibrare la stampante (taratura multimedia), cioè, avviare una procedura automatica che regola il sensore delle etichette in base alle dimensioni

STAMPA DI UNA PAGINA DI PROVA

Una volta configurate le caratteristiche principali stampa una pagina di prova per verificare che i parametri impostati producano una stampa perfettamente definita e allineata.

Se la stampa non risponde ai vostri criteri ritornate nelle Preferenze di stampa e modificate i valori impostati fino ad ottenere una stampa nitida e centrata

Approfondisci

Ing. Cristina Urbisaglia

📧cristina@acsistemisrl.com

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06.51848187

AC Sistemi ==> Stampa del codice a barre ==> Lettura del codice a barre ==> Marcatori per data lotto e dati variabili ==> Etichette ==> e tanto altro


AC Sistemi ==> Stampa del codice a barre ==> Lettura del codice a barre ==> Marcatori per data lotto e dati variabili ==> Etichette ==> Grafica ==> e tanto altro

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Pazzi per l'identificazione!!!