La creazione di codici a barre per i tuoi prodotti,
insieme ad una gestione logica e ordinata delle
posizioni su scaffali e contenitori, è un passaggio fondamentale per creare
un flusso di lavoro veloce, efficiente ma soprattutto fruibile da qualsiasi dipendente.
Tuttavia, la semplice etichettatura dei prodotti senza
prima prendere in considerazione le basi di un sistema di etichettatura
efficace può creare ulteriore confusione.
In questo articolo descriviamo le sette considerazioni principali che dovresti analizzare prima di
iniziare a etichettare i tuoi prodotti.
1.Devi etichettare il singolo prodotto,
il cartone o il pallet?
Dovrai etichettare tenendo in considerazione il tuo
processo di evasione degli ordini.
Ad esempio, se si riceve un pallet di confezioni di pasta, ma spedisci ai tuoi clienti tramite cartoni
composti da 12 confezioni di pasta, ti conviene etichettare i cartoni.
Diversamente se spedisci ai tuoi clienti i singoli pacchi
di pasta, dovrai etichettare con codice a barre
la singola confezione di pasta.
Se il processo di etichettatura dei singoli pezzi fosse
proibitivo in termini di costi o tempi, puoi prendere in considerazione
l’etichettatura del cartone esterno come opzione.
Quindi se ricevi un collo di chiodi, ma ai clienti vendi
chiodi singoli puoi applicare sul collo/contenitore esterno un’etichetta con
codice a barre che rappresenta il singolo chiodo.
2.Dove devi attaccare l’etichetta?
Non puoi applicare l’etichetta dove ti capita, devi
seguire uno standard.
L’applicazione coerente delle etichette è fondamentale
per l’efficienza del magazzino.
Nella maggior parte delle situazioni, l’angolo anteriore
destro è ottimale per l’etichettatura del prodotto.
Considera che l’etichettatura sul fondo di un prodotto
può impedire agli operatori di vedere il codice a barre se i prodotti sono
impilati verticalmente.
Devi evitare la situazione in cui un operatore, per
trovare l’etichetta, potrebbe dover camminare interamente intorno a un prodotto
oppure essere costretto a girarlo su tutti i lati, perché rappresenta una
grande perdita di tempo.
Etichettando i prodotti sempre nella stessa posizione in
modo coerente, consenti ai tuoi operatori di prevedere dove si troverà
l’etichetta identificando rapidamente il prodotto con il lettore di codice a
barre e risparmiare tempo significativo.
Inoltre, è necessario trovare il corretto posizionamento
dell’etichetta in funzione della forma e della rigidezza della confezione del
prodotto, assicurandoti che il codice a barre non venga distorto a causa di una
superficie di applicazione irregolare.
3.Quale simbologia del codice a barre devi
utilizzare?
A meno che tu non sia costretto a utilizzare una famiglia
di codice a barre specifica del tuo settore (come l’EAN13, il codice
farmaceutico, ecc.…) il Codice 128 è una
simbologia sicura, robusta e compatta, ottima per la gestione del magazzino.
4.Quale grandezza del codice dovrai stampare?
Supponendo che le dimensioni fisiche del prodotto non
limitino le dimensioni dell’etichetta, inizia con un’analisi della distanza di scansione a
cui si trovano in genere gli operatori del tuo magazzino durante la lettura del codice a
barre.
Devi scegliere una dimensione che permetta ai tuoi
lettori di leggere velocemente al primo colpo.
La distanza di scansione è un parametro caratteristico
del lettore di codice a barre che stai utilizzando.
Ti conviene effettuare delle stampe di varie
dimensioni ed eseguire dei test di
lettura per determinare la dimensione adeguata che ti consenta di avere una
velocità di decodifica ottimale.
Molti lettori non riescono a leggere con facilità codici
molto densi o codici lunghi, quindi questo è un passo decisivo per determinare
la dimensione del tuo codice a barre.
Eventualmente, se hai poco spazio sull’etichetta e se il tuo codice a barre è molto denso
considera l’acquisto di un lettore più adeguato alle tue esigenze.
Sul mercato c’è un’ampia scelta di lettori di codici a barre, per qualsiasi esigenza operativa e con costi diversi: ti assicuro che le prestazioni tra i diversi modelli sono estremamente differenti!!!
Dopo aver determinato la dimensione ottimale del tuo
codice a barre, devi scegliere una dimensione dell’etichetta che possa
contenere il codice a barre e le
altre informazioni che vuoi stampare.
Le dimensioni dell’etichetta che sceglierai devono tenere
conto della stampante di etichette che utilizzerai.
Le stampanti di etichette hanno dimensioni della
larghezza di stampa da 2 pollici, 4 pollici, 6 e 8 pollici, quindi da 50 mm a
oltre 200 mm, con costi ovviamente differenti.
Considera anche che il prezzo delle etichette è direttamente proporzionale alla loro dimensione, quindi fai una scelta commisurata alle tue necessità.
Approfondisci
6.Quale tecnologia di stampa utilizzare: trasferimento termico o termico diretto?
La principale differenza tra stampanti a trasferimento
termico e termico diretto è la longevità dell’etichetta.
Le etichette termiche hanno una durata significativamente
inferiore rispetto a quella di
un’etichetta stampata a trasferimento termico.
Puoi utilizzare un’etichetta termica per le spedizioni o
per i prodotti che hanno un ciclo di vita breve, di pochi mesi, e in un
magazzino a temperatura ambiente.
Se però il tuo magazzino è soggetto alla luce solare
diretta o alle alte temperature è preferibile utilizzare una stampa a
trasferimento termico.
Quando decidi quale tipo di etichetta utilizzare, devi
prendere in considerazione anche i tassi di turnover dei tuoi prodotti a
movimentazione più lenta.
Se l’inventario rimane nel tuo magazzino per un anno o
più, ti consiglio di stampare a trasferimento termico.
Puoi approfondire l’argomento al seguente articolo
7.Posso utilizzare il codice a barre che è
già presente sul prodotto?
La stragrande maggioranza dei prodotti di consumo
contiene già i codici a barre, questo perché solitamente il codice lo deve inserire
il produttore.
Puoi quindi utilizzare il codice a barre del produttore per scansionare i prodotti del tuo magazzino, ma c’è una considerazione fondamentale sulla quale devi riflettere.
Se acquisti un determinato prodotto da più di un
fornitore, allo stesso prodotto corrisponderanno diversi codici a barre e
quindi il tuo prodotto non avrà un
codice univoco di identificazione.
Per la corretta gestione del tuo magazzino, a ciascun
prodotto deve corrispondere un codice a barre unico.
Se ti trovi in questa situazione, la strada più ovvia è
etichettare tutta la merce in arrivo con il tuo codice a barre, a meno che il
tuo software gestionale supporti il riferimento incrociato di codici a barre differenti
con un numero articolo interno che riconduca allo stesso prodotto.
Conclusioni
Ora che hai considerato questi elementi chiave sei pronto
per iniziare ad etichettare il tuo magazzino con codici a barre, consentendo ai
tuoi operatori di scansionare e identificare rapidamente i prodotti senza
errori.
Se vuoi qualche consiglio in più per le tue specifiche
esigenze contattaci
Un codice a barre è una sequenza di barre e spazi a
larghezza variabile che rappresenta una serie di dati numerici o alfanumerici
in una forma leggibile da un lettore barcode.
Il formato generale di un codice a barre è costituito da
un margine iniziale, seguito da un carattere iniziale, una sequenza di
caratteri (i dati che dobbiamo codificare), un carattere di controllo (se
presente),un carattere di arresto e un
margine finale.
I margini all’inizio e alla fine del codice sono
conosciuti come “Quiet Zone” e rappresentano l’area bianca che circonda un codice a barre
o un simbolo 2D. Tale area deve essere
tenuta libera da qualsiasi testo, grafica o segno che ostacoli una corretta
lettura del codice. Questo include anche che il codice a barre non venga
posizionato vicino al bordo dell’etichetta o della confezione.
Approfondisci
All’interno di questa sequenza, ogni simbologia usa il
suo formato unico.
QUANTI TIPI DI CODICE A BARRE CI SONO?
Esistono
centinaia di famiglie differenti di codici, ma tutti rientrano in 2 macrocategorie:
codici a barre lineari o 1D
codici bidimensionali o 2D
I
codici a barre (1D) rappresentano i dati attraverso una sequenza di linee e
spazi bianchi, possono codificare stringhe numeriche, alfanumeriche e simboli
con un numero di caratteri limitato (dipende dalla specifica famiglia).
Quanto più si aggiungono caratteri da codificare, tanto più il codice è lungo.
I
codici a barre 1D più utilizzati sono: Codice 128, Codice 39, EAN 13, EAN 8,
Ean 128, Interleaved 2 di 5, GS1, Codice Farmaceutico, UPC; Codice 32
I codici a barre 2D memorizzano le informazioni in
verticale e in orizzontale, in modo da poter codificare più dati in uno spazio
più piccolo, per una migliore correzione degli errori e per supportare quantità
di dati molto più elevate.
I codici bidimensionali (2D) possono
avere uno schema formato da quadrati, punti, esagoni e altri modelli
geometrici. Pur mantenendo una dimensione contenuta, i codici 2D possono
codificare molti più dati dei codici 1D, fino a migliaia di caratteri, riuscendo
a codificare non solo stringhe di caratteri o numeri, ma anche indirizzi web,
immagini e testi.
I codici 2D più utilizzati sono il
codice QR (spesso usato per pubblicità e scopi comunicativi) e il Data Matrix,
usato per identificare elementi molto piccoli come i componenti elettronici o i
farmaci
Approfondisci
COME FUNZIONANO I CODICI A BARRE?
Un codice a barre contiene delle informazioni codificate
che uno scanner di codici a barre è in grado di tradurre in numeri e lettere
che vengono poi trasmessi ad un PC, un terminale o un tablet.
Un codice a barre ci permette di leggere i dati in modo
semplice, rapido e senza errori.
I codici a barre possono essere stampati direttamente su
qualsiasi materiale e rappresentano una soluzione economica e accurata per
l’acquisizione dei dati, la tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti.
Non esiste un singolo codice a barre universale valido
per tutte le esigenze, bensì è necessario selezionare la specifica simbologia
di codice adatta alla propria applicazione.
COSA TI DICE UN CODICE A BARRE?
Il codice a barre di un prodotto, non ti dice né il
prezzo, né la descrizione del prodotto, ma solitamente è un codice univoco
associato allo specifico prodotto attraverso il quale potrai cercare nel tuo
database tutte le caratteristiche corrispondenti a quella sequenza di numeri.
Al seguente video puoi vedere come funziona un lettore di codice a barre collegato alla porta USB del PC e come vengono trasmessi i dati
La prima selezione deve essere effettuata in base alla
tipologia di codice da leggere , cioè:
>>>Codice lineare o 1D
oppure
>>>Codice 2D
SCANNER CON TECNOLOGIA LASER
Uno scanner laser può leggere codici a barre stampati 1D,
ma non può leggere codici a barre da smartphone, tablet e PC.
Inoltre, non è in grado di scansionare codici 2D o
acquisire immagini, ma fornisce buone prestazioni su codici di scarsa qualità e
alcuni modelli sono dotati di un’ottica
omnidirezionale.
La scansione omnidirezionale
elimina la necessità di allineare con precisione il lettore al codice a barre,
a differenza di quanto occorre fare con gli scanner a singola linea di
scansione.
Gli scanner laser rappresentano una scelta valida e
conveniente per codici a barre standard 1D stampati con una buona qualità.
LETTORI CON TECNOLOGIA LINEAR IMAGER
Un lettore linear imager può leggere codici a barre
stampati 1D ma anche codici a barre su
smartphone, tablet e display.
Non può eseguire la scansione di codice 2D e neanche una
lettura omnidirezionale, ma offre prestazioni eccellenti su codici di scarsa
qualità e codici ad alta densità.
LETTORI 2D ARRAY IMAGER
I lettori 2D possono leggere codici 1D e 2D, sia stampati che dal display di un
PC o uno smartphone. Molti modelli hanno anche la capacità di acquisire immagini.
Offrono prestazioni eccellenti su codici di scarsa
qualità e codici ad alta densità insieme alla scansione omnidirezionale, quindi
non c’è bisogno di allineare il lettore
con la direzione del codice.
Se stai cercando un lettore di codice a barre e vuoi
un consiglio per scegliere il modello adatto alle tue esigenze contattaci
Una buona grafica dell’ etichetta può trasformare il tuo
prodotto rendendolo attraente per il consumatore.
Anche alla banale
ma necessaria grafica del codice a barre possiamo conferire un aspetto unico e accattivante,
trasformandolo in un elemento creativo.
Ti consigliamo di dare uno sguardo alla galleria di foto
che ti presentiamo in questo articolo per constatare come un elemento
comune e funzionale della tua etichetta
possa diventare una caratteristica che ti distingua dalla concorrenza.
L’utilizzo di un codice a barre creativo può fare
miracoli per il tuo brand.
Se giochi con la fantasia puoi spingerti oltre le comuni linee
bianche e nere del codice a barre e le puoi trasformare in un design originale,
la perfetta combinazione di arte e funzionalità .
In questo modo la progettazione dell’etichetta con un
codice a barre creativo contribuisce a distinguere i tuoi prodotti dagli altri e migliora la visibilità del tuo marchio.
Adottare un codice a barre personalizzato presenta due
grandi vantaggi rispetto al design delle etichette con codici a barre della
vecchia scuola.
In primo luogo, un codice a barre univoco può attirare
l’attenzione dei consumatori, poiché trasmette l’idea che la tua azienda
valorizzi l’attenzione ai dettagli.
Inoltre, un codice a barre creativo diventa anche uno strumento di marketing attraverso il quale hai l’ opportunità di essere
ricordato più facilmente: la nostra memoria ama le immagini.
Per creare un codice a barre artistico devi porre un’accurata attenzione nel rispettare lo standard del codice affinché vengano rispettate le quiet zone e i requisiti di leggibilità, evitando problemi di scansione da parte dei lettori barcode.
Lasciati ispirare dalla nostra galleria di immagini e se vuoi realizzare un codice a barre unico e accattivante contattaci
Il successo della lettura di
un codice a barre è lo scopo finale di un processo di tracciabilità che si realizza
in 3 passaggi:
Creazione
del codice a barre
Stampa
del codice a barre
Posizionamento
del codice a barre sulla confezione
In questo articolo viene
affrontata unicamente la terza fase, che spesso è responsabile di errori che
comportano l’impossibilità di scansione del codice, apportando disagio e
rallentamento del lavoro nei punti cassa, tanto da esporre il produttore ad un
richiamo.
È necessario trovare il
corretto posizionamento del codice a
barre in funzione della forma, rigidezza e dimensioni della confezione del
prodotto.
In questo articolo riassumiamo i principi generali, le raccomandazioni e le regole da osservare per il posizionamento dei codici sulle unità commerciali come espresse dalle “Linee guida per il posizionamento del simbolo” scaricabile dal sito https://gs1it.org/
Al
momento della scansione, per l’operatore è indifferente se il codice si
presenta “palizzato” o a “scala”, cioè orizzontale o verticale, purché sia ben
stampato e posizionato sulla confezione.
Semmai il problema è a monte, ossia nella stampa: un codice a “scala” potrebbe presentare errori insiti nel processo stesso di stampa e alcune barre del codice potrebbero rivelarsi imperfette e quindi difficilmente o per nulla scansionabili.
Quando
un codice a barre è stampato su una superficie curva, qualche volta è possibile
che le estremità del simbolo scompaiano lungo la curva, diventando allo stesso
tempo non visibili allo scanner.
Questo
è una condizione più probabile che si verifichi tanto più grande risulta il
codice a barre e la curva della confezione ridotta.
Se
non si riesce a trovare un compromesso tra la dimensione del codice e la
curvatura della confezione è preferibile optare per un simbolo a “scala”
Approfondisci
EVITARE GLI OSTACOLI ALLA LETTURA
Attenzione agli elementi che potrebbero costituire un ostacolo alla lettura in quanto ricoprono anche parzialmente il codice a barre.
Quindi:
Mai posizionare i codici a barre su uno spazio inadeguato ed evitare che altri grafici invadano l’area ad essi riservata.
Mai pinzare il codice
Mai posizionare i codici a barre, margini compresi, su superfici perforate, ruvide, in rilievo, a pieghe, ecc.
Mai applicare il codice ad angolo sulla confezione.
Mai posizionare il simbolo all’interno della confezione.
Se utilizzi un codice a barre interno per il controllo della produzione abbi cura di nasconderlo prima che il prodotto arrivi in distribuzione.
LINEE GUIDA DI POSIZIONAMENTO
Posizionamento ideale
Il posizionamento ideale per il codice
a barre è nel riquadro in basso a destra sul retro del prodotto, nel rispetto
della Quiet Zone (area non stampabile intorno al codice) e a distanza idonea dai
bordi della confezione.
Regola dei margini
Il codice a barre deve distare da un minimo di 8 mm ad un massimo di 100 mm da qualsiasi bordo della confezione.
Vecchie linee guida suggerivano una distanza di 5 mm come minimo. L’esperienza pratica ha dimostrato l’inadeguatezza di questa misura, infatti la cassiera spesso afferra i bordi degli articoli con i pollici. È quindi da evitare il posizionamento del codice così vicino ai bordi, in quanto comporta una riduzione di efficienza sul punto di vendita.
Evitare il troncamento del codice a barre
Troncare un codice a barre significa procedere ad una riduzione della loro altezza rispetto alla lunghezza.
Il troncamento elimina la capacità omnidirezionale del simbolo, ovvero la lettura può avvenire solamente orientando lo scanner in una direzione precisa, o il prodotto se lo scanner è fisso.
Più l’altezza dei simboli viene
ridotta, più criticità si incontra nell’allineamento del simbolo lungo la linea
di scansione.
Fondo della confezione
L’applicazione del codice sul fondo
della confezione è possibile ma la soluzione più opportuna è quella sul retro,
sopra descritta, ad eccezione delle unità commerciali di grandi dimensioni.
Vediamo alcune confezioni comuni
Bottiglie e vasetti
Normalmente riportano l’etichetta applicata sull’area di confine della confezione, senza ricoprire l’intera superficie o
avvolgere interamente l’intero perimetro.
Non è permessa l’applicazione del
codice sul collo della bottiglia, in quanto richiederebbe maggiori manipolazioni
a livello di punto di vendita; inoltre la limitazione di spazio in quest’area
creerebbe un simbolo troncato.
Quando un codice a barre viene
stampato su una superficie curva, è possibile che a volte le estremità del
codice stesso svaniscano intorno alla curva.
SOLUZIONE IDEALE: SUL RETRO, ANGOLO BASSO DESTRO SOLUZIONE ALTERNATIVA: SUL FRONTE, ANGOLO BASSO DESTRO
Scatole
Questo tipo di confezione include cubi
e cilindri in plastica o cartone, così come custodie rettangolari.
Queste confezioni possono contenere
qualsiasi cosa: cracker, cereali, lampadine, giocattoli o detergenti.
SOLUZIONE IDEALE: SUL RETRO, ANGOLO
BASSO DESTRO
SOLUZIONE ALTERNATIVA: SUL FRONTE,
ANGOLO BASSO DESTRO
Lattine e contenitori cilindrici
Questa categoria include tutti i contenitori
di forma cilindrica (di solito fatti in plastica o metallo), sigillati da
entrambe le estremità.
Alcuni tipi di lattine sono dotate di
tappo removibile o apribile.
Devono essere evitati ostacoli come le
cuciture o gli avvallamenti sulla confezione, perché ridurrebbero le
performance della lettura a scanner.
Quando un codice a barre viene stampato su una
superficie curva, è possibile che la parte più estrema del simbolo scompaia
lungo la curva.
SOLUZIONE IDEALE: SUL RETRO, ANGOLO
BASSO DESTRO
SOLUZIONE ALTERNATIVA: SUL FRONTE,
ANGOLO BASSO DESTRO
Prodotti cartonati
Piccoli articoli, sciolti, non
confezionati che sono difficili da etichettare, sono legati su cartoncini su
cui viene apposto il codice a barre.
Esempi possono essere: martelli,
giocattoli, utensili da cucina.
Quando viene posto un codice a barre
su un prodotto cartonato, è importante tenere in considerazione la distanza tra
il simbolo ed il prodotto. Bisogna essere sicuri che ci sia un adeguato spazio
per il simbolo per evitare ostruzioni, causate dalla vicinanza del codice con
il prodotto.
Inoltre, bisogna fare attenzione a non
porlo vicino a superfici perforate o altre ostruzioni presenti sulla
confezione.
SOLUZIONE IDEALE: SUL RETRO, ANGOLO BASSO
DESTRO
SOLUZIONE ALTERNATIVA: SUL FRONTE, ANGOLO BASSO DESTRO
Flaconi
I flaconi sono contenitori in vetro o
in plastica con una impugnatura per aiutare a versare il contenuto.
Ai flaconi viene normalmente applicata un’etichetta che non ricopre l’intera superficie dell’area.
Non è permessa l’applicazione del
codice sul collo della bottiglia, in quanto richiederebbe maggiore movimentazione
da parte dell’operatore al punto cassa; inoltre la limitazione di spazio in
quest’area creerebbe un simbolo troncato.
Quando un codice a barre è stampato su
una superficie curva qualche volta è possibile che la parte più estrema del
simbolo scompaia lungo la curva.
SOLUZIONE IDEALE: SUL RETRO, ANGOLO BASSO
DESTRO
SOLUZIONE ALTERNATIVA: SUL FRONTE, ANGOLO
BASSO DESTRO
Multipack
I multipack sono singoli articoli
confezionati insieme per formare un’unità.
I multipack sono convenienti per il
consumatore, perché offrono una riduzione di prezzo rispetto alla vendita del singolo
articolo. Tipicamente i multipack vengono utilizzati per bottiglie, lattine,
vasi e tubetti.
Come regola generale, deve essere
posto un solo codice a barre su ogni confezione messa in commercio.
Conseguentemente, gli articoli venduti in multipack devono trasportare un unico
codice. Bisogna evitare che al punto vendita si verifichino situazioni di
confusione tra il codice del singolo prodotto (contenuto nel multipack) e il
codice del multipack stesso.
È quindi necessario oscurare i codici
dei singoli articoli.
Nota speciale per i multipack di
lattine: evitare di
posizionare il codice sul fondo o sulla parte superiore della confezione. Le
lattine tendono infatti a deformare il cartone su cui sono appoggiate e di
conseguenza a distorcere il simbolo a barre, riducendone la leggibilità.
SOLUZIONE IDEALE: SUL RETRO, ANGOLO
BASSO DESTRO
SOLUZIONE ALTERNATIVA: SUL FRONTE, ANGOLO BASSO DESTRO
Vassoi ricoperti da pellicola
trasparente
Questo tipo di confezione include
vassoi quadrati, rettangolari o circolari che sono sempre ricoperti da una
pellicola trasparente o sottovuoto, per esempio carne, pasticcini, snacks,
torte o crostate.
Quando si posiziona il codice a barre
su un vassoio, è importante assicurarsi che il codice sia posto su una
superficie piatta. In più il codice non deve riportare alcuna perforazione o
altri ostacoli sulla confezione.
SOLUZIONE IDEALE: nell’angolo destro inferiore della parte superiore della confezione, vicino al bordo e rispettando i margini intorno al simbolo a barre.
Vaschette
Le vaschette sono contenitori profondi
(usualmente sono fatte di carta, plastica o metallo) con un tappo removibile.
In molti casi, hanno un’etichetta che non ricopre l’intera superficie della confezione,
per esempio le vaschette di margarina, burro, gelato o panna.
SOLUZIONE IDEALE: SUL RETRO, ANGOLO
BASSO DESTRO
SOLUZIONE ALTERNATIVA: SUL FRONTE, ANGOLO BASSO DESTRO
Tubi
I tubi sono articoli o confezioni di
forma cilindrica sigillati su una o entrambe le estremità (per esempio le confezioni
di wurstel), o con la saldatura da una estremità e una valvola o un tappo
dall’altra (ad esempio un tubetto di dentifricio).
Quando un codice a barre è stampato su
una superficie curva qualche volta è possibile che le estremità del codice a
barre risultano non essere ben visibili lungo la curva.
SOLUZIONE IDEALE: SUL RETRO, ANGOLO BASSO DESTRO SOLUZIONE ALTERNATIVA: SUL FRONTE, ANGOLO BASSO DESTRO
Articoli non confezionati
Possono essere articoli di forme diverse, quadrate, rettangolari, circolari, convesse. Questa categoria comprende: palloni, pentole, tazze, vasi e altri prodotti, dove manca una superficie idonea al posizionamento del simbolo.
Articoli non confezionati e venduti con etichette spot, a pendaglio o di cartoncino poste sul manico.
Al momento di scegliere dove apporre
il simbolo, rispetto alla regola dei margini, occorre considerare se il
prodotto sia di forma concava all’interno o con curvature irregolari
sull’esterno.
Le linee guida consigliano l’utilizzo
di un’etichetta a pendaglio, perché evita qualsiasi danno all’articolo
provocato da un’etichetta adesiva.
Se questa soluzione non è praticabile,
l’etichetta spot deve essere applicata sul fondo dell’articolo sotto il marchio
(dove presente).
Il posizionamento del codice a barre sugli articoli non confezionati dipende dal tipo e dalla forma dell’articolo stesso.
Set (raggruppamento di articoli
codificati singolarmente)
Per la codifica a barre, il set è definito
come due o più articoli che sono confezionati e venduti insieme come unica
unità, ma potrebbero anche essere venduti separatamente. (Se gli articoli sono confezionati
insieme solo per la spedizione, ma non sono destinati alla vendita come singole
unità, non vengono considerati un set.) Un esempio di set è un paio di
candelieri, o un set di quattro scodelle o un servizio da tavola da cinque
pezzi.
Se il set non deve essere venduto
separatamente, il codice a barre verrà apposto solo sulla confezione del set.
Se il set può essere venduto sia individualmente
che a confezione, entrambi (singolo
articolo e confezione) devono essere codificati .Il codice a barre all’interno
della confezione deve essere totalmente oscurato in modo che non venga erroneamente
letto al momento della vendita (troverete approfondimenti sul confezionamento
over-wrap).
ECCEZIONI
ALLE LINEE GUIDA DI POSIZIONAMENTO
Alcune confezioni specifiche richiedono considerazioni
specifiche per il posizionamento del codice a barre.
Sacchetti/buste (Sacchetti di patatine, farina, zucchero, pane, biscotti, pet food, pacchetti di caramelle…)
Il loro contenuto tende a deformare la confezione e pertanto l’applicazione del codice raccomandata (sul retro, lato destro inferiore) non è sempre la più adatta per permettere un’efficiente lettura del codice. Per questo motivo il codice può essere posto al centro della parte posteriore della confezione, a un terzo dal lato inferiore, lontano dalle estremità e rispettando i margini intorno al codice.
Articoli o contenitori sottili (Scatole
per la pizza, scatole per CD o gioielli, bevande in polvere, block-notes …)
Articoli o contenitori sottili sono
imballaggi e contenitori con una dimensione inferiore a 2,5 cm (altezza,
larghezza o profondità). Qualsiasi posizionamento del simbolo sul bordo
ostacola un’efficace scansione
Soluzione ideale: sul lato posteriore
della confezione, nell’angolo destro inferiore, vicino alle estremità e sempre rispettando
i margini intorno al simbolo a barre.
Soluzione alternativa: sul fronte,
nell’angolo destro inferiore laterale, vicino alle estremità, rispettando i
margini intorno al simbolo.
Considerazioni sul posizionamento dei
codici a barre su confezioni speciali
Alcuni metodi di confezionamento richiedono speciali considerazioni per il posizionamento del codice.
Over-wrap
Le unità commerciali vendute in
multipli sono meccanicamente avvolte e coperte con del materiale trasparente,
che riporta le informazioni stampate. Tipicamente i prodotti over-wrap sono di
piccole dimensioni come le scatole di cereali e le barre di cioccolato. Le
confezioni over-wrap possono creare due differenti problemi:
Confusione del codice, infatti bisogna fare in
modo che i singoli codici a barre delle unità contenute all’interno del
multipack non siano visibili. Il codice corretto è solo quello riportato all’esterno
del multipack, che tra l’altro deve essere diverso.
Diffrazione o riflesso del cellophane
utilizzato per l’over-wrap durante l’operazione di scanning, che potrebbe
provocare una lettura inefficiente.
Confezioni sottovuoto
Il codice a barre, su confezioni con film
termoretraibile o sottovuoto, deve essere posizionato su una superficie piatta
in un’area libera da pieghe, grinze, o altri tipi di distorsioni.
Etichette
La stampa di codici su etichette da applicare ai prodotti è un’alternativa possibile per l’inserimento del codice a barre su confezioni già esistenti, oppure per l’applicazione diretta su prodotti non confezionati come ad esempio pentole, stoviglie, bicchieri.
Approfondisci
L’etichetta idonea dipende dalla
superficie di applicazione e da altri fattori specifici della propria
applicazione.
Una comune etichetta di carta non funziona su tutte le
applicazioni perché:
può deteriorarsi se esposta a detergenti e solventi o
condizioni climatiche avverse
la stampa può scolorire
può scollarsi dalla superficie di applicazione
Se devi
stampare un’etichetta con codice a barre e non sai come farlo contattaci
I codici a barre sono ormai parte integrante del flusso
di lavoro quotidiano di molte realtà, nelle aziende, nella gestione dei
magazzini, nei laboratori di analisi, nella pubblica amministrazione, nella
vendita al dettaglio.
Li utilizziamo praticamente ovunque, per tracciare e
rintracciare, per identificare e velocizzare le operazioni riducendo
drasticamente il margine di errore.
Ma cosa succede quando il lettore che stai utilizzando
non riesce a scansionare il codice a barre?
Vediamo alcune cause e possibili soluzioni che potrebbero
aiutarti a risolvere i problemi di “NON LETTURA”.
#1# Posizionamento
errato dell’etichetta
Il colpevole più comune di un codice a barre illeggibile
è il posizionamento sbagliato delle etichette.
Immagina di avvolgere un’etichetta con codice a barre 1D intorno
ad una provetta da 15 ml. In questa condizione sarà impossibile leggere il
barcode, perché il laser emesso dallo scanner non sarà in grado di intercettare
interamente il codice a barre se è avvolto attorno ad una ridotta superficie
cilindrica.
Soluzione: il modo migliore
per evitare che un codice a barre sia posizionato in modo errato è disporre di
un protocollo operativo standard che specifichi una metodologia appropriata per
ciascun contenitore che richiede un’etichettatura, incluso il tipo di etichetta
da utilizzare, il posizionamento del codice
a barre e dell’etichetta.
#2# Scanner
non idoneo o posizione scorretta del lettore
Una scansione del codice a barre non riuscita può essere
causata dalla posizione dello scanner rispetto al codice a barre:
>>> il codice a barre potrebbe essere troppo vicino o troppo lontano dallo scanner e a seconda della distanza focale ottimale dello scanner (la distanza alla quale il codice a barre viene messo a fuoco) potrebbe non essere letto
oppure
>>> il codice a barre potrebbe trovarsi con un’angolazione fuori specifica rispetto allo scanner
oppure
>>> l’orientamento del codice a barre potrebbe non essere compatibile con lo scanner.
Ad esempio, gli scanner con ottica laser devono essere posizionati in modo tale che la linea laser sia perpendicolare alle barre del codice.
Soluzione: per le applicazioni
che richiedono condizioni di scansione complesse, l’utilizzo di lettori con
autofocus incorporato è l’ideale, poiché possono adattarsi a una gamma di
distanze, angoli e orientamenti variabili del codice a barre
#3# Codici
a barre danneggiati
I codici a barre possono essere esposti a condizioni
difficili, come temperature estreme, esposizione a prodotti chimici o
detergenti, abrasione meccanica. Condizioni aggressive possono sbiadire,
graffiare o macchiare i codici a barre, rendendoli illeggibili.
Soluzione: in queste
condizioni è fondamentale scegliere l’etichetta giusta.
L’uso di un’etichetta appropriata per la tua applicazione
non solo assicurerà che rimanga applicata sul contenitore, ma garantirà
l’integrità dell’etichetta e quindi la leggibilità del codice anche in
situazioni avverse.
Considera che la scelta dell’etichetta giusta per la tua
applicazione garantirà il successo del tuo progetto e eviterà l’insorgenza di
problemi e perdite economiche e di tempo: la prevenzione vale sempre più della
cura.
Questo vale anche per la stampa: non tutte le tecnologie
di stampa sono idonee a stampare codici a barre nitidi e perfettamente
leggibili.
Le stampanti a trasferimento termico, utilizzate con materiali specifici, forniscono alle etichette la massima resistenza alle temperature estreme, ai solventi e altre sostanze chimiche, garantendo che i codici a barre non sbiadiscano nel tempo.
Inoltre, i costruttori leader di mercato come Zebra,
Honeywell, Datalogic producono lettori ad alte prestazioni che implementano
algoritmi di ricostruzione dei codici in grado di leggere correttamente anche
simboli danneggiati.
In condizioni critiche, utilizzare etichette in materiali
sintetici e nastri di stampa in resina di alta qualità aiuterà anche a
proteggere i codici a barre da situazioni aggressive che potrebbero
compromettere la leggibilità dei codici.
#4# Contrasto
insufficiente
Per leggere correttamente un codice a barre, lo scanner
deve essere in grado di distinguere le barre chiare da quelle scure che
caratterizzano il simbolo. Tuttavia, il contrasto tra questi due elementi può
variare a seconda del tipo di materiale su cui è stampato il codice a barre.
Il contrasto
potrebbe anche essere influenzato se le barre stampate o la superficie su cui
sono stampate non sono uniformi.
Se non c’è abbastanza contrasto, lo scanner non sarà in
grado di distinguere correttamente il codice a barre, rendendo impossibile la
lettura.
I codici a barre con basso contrasto riducono anche la
distanza alla quale è possibile leggere un codice a barre.
Soluzione: regolare le
impostazioni della stampante per garantire una qualità di stampa ottimale è
sicuramente il primo passo da cui partire per evitare codici a basso contrasto.
#5# Violazione
delle Quiet Zone
La Quiet Zone, o zona non stampabile, è l’area intorno al
codice a barre che deve essere completamente priva di segni, grafica e testi.
Questa zona consente al lettore di verificare i limiti
del codice a barre e di scansionarlo nella sua interezza.
La Quiet Zone ha requisiti specifici che dipendono dal
tipo di codice a barre che stai utilizzando.
Per i codici a barre 1D, la Quiet Zone deve essere almeno
10 volte la larghezza della barra più piccola su entrambe le estremità, sia a
destra che a sinistra del codice a barre.
Nei simboli 2D, la Quiet Zone è lo spazio che
circonda l’intero simbolo e quindi va rispettata su tutti e quattro i lati del
codice.
Le Quiet Zone nei codici a barre bidimensionali
(2D) vengono calcolate in modo diverso in funzione del simbolo utilizzato.
Soluzione: la soluzione più semplice è quella di progettare opportunamente
il layout dell’etichetta per garantire che siano soddisfatti i requisiti della Quiet
Zone.
Inoltre, se è possibile, è consigliabile aumentarne
lo spazio oltre i requisiti minimi per assicurare un’immediata lettura del
codice.
#6# Stampa
inconsistente
Ci possono essere molte ragioni per cui la tua stampante
non esegue una stampa affidabile dei codici a barre.
Ad esempio, per le stampanti a getto d’inchiostro e
laser, i livelli bassi di inchiostro e toner sono la causa principale
dell’inconsistenza del codice a barre.
Se i livelli di inchiostro o toner sono troppo bassi
l’intensità della stampa può essere non omogenea rendendo il codice a barre
difficilmente scansionabile.
Soluzione: l’uso di una
stampante a trasferimento termico risolve molti dei problemi relativi alle
stampe inconsistenti prodotti dalle stampanti laser o a getto d’inchiostro.
Inoltre, è importante verificare periodicamente le
impostazioni della stampante e mantenerle corrette per l’intero processo di
stampa. È necessario controllare regolarmente la pressione e la pulizia della
testina di stampa, dei rulli siliconati, nonché l’integrità delle testine di
stampa.
#7# Scanner
programmato in modo inappropriato
Una programmazione dello scanner non adatta al codice che deve essere letto e alla formattazione dei dati richiesta può impedire la lettura e/o la trasmissione del codice.
Soluzione: controlla lo scanner e i requisiti del tipo di codice a barre che stai utilizzando! Alcune simbologie, come il Codice 39 e l’Interleaved 2 di 5, potrebbero richiedere una programmazione specifica per consentire allo scanner di leggerle correttamente.
#8# Codici
ad alta densità
Un ulteriore punto da considerare è la densità del codice
a barre.
Cercare di codificare troppe informazioni provocherà un
codice a barre ad alta densità, in cui gli spazi bianchi diventano troppo
stretti per essere rilevati.
Soluzione: anche in questo
caso per risolvere il problema è possibile acquistare lettori con ottica HD in
grado di decodificare i codici ad alta densità.
Conclusioni
È fondamentale che i codici a barre vengano letti velocemente
e senza problemi, indipendentemente da dove lavori.
I codici a barre illeggibili possono arrestare il flusso
di lavoro e provocare la perdita di informazioni
Se i tuoi codici a barre sono illeggibili o se devi
sceglier e un lettore di codice a barre idoneo alle tue esigenze contattaci
La scansione di un codice a barre o di un QR code può
aiutare l’attività di e-commerce?
La risposta è sì, il codice a barre automatizza e
velocizza molti processi dell’azienda e indubbiamente aiuta la tua attività.
Indipendentemente dal fatto che si utilizzino codici a
barre lineari o codici QR, il principio fondamentale è lo stesso: la scansione
di un codice consente il trasferimento istantaneo e senza errori dei dati,
rendendo l’organizzazione e la gestione del tuo negozio on-line molto più
efficiente.
Il codice a barre ti consente di tenere traccia del
“cosa”, “chi” e “quando” per tutti i processi
della tua attività.
Cosa può fare la scansione automatica per
l’e-commerce?
Sicuramente un’attività on-line non deve preoccuparsi di
smaltire rapidamente un punto cassa affollato di persone.
Nel tuo caso, la tecnologia dei codici a barre è vitale
per massimizzare i vantaggi del tuo software di gestione aziendale.
La capacità di trasferire i dati istantaneamente ha
ancora molti altri usi: vediamo un elenco di alcuni modi per utilizzare
proficuamente la scansione automatica dei tuoi prodotti.
Gestione dell’inventario e delle scorte
Uno dei benefici principali nell’utilizzo del codice a
barre è la gestione dell’inventario.
Poiché ogni articolo ha un codice a barre, è facile avere
uno stretto controllo sull’inventario.
I magazzinieri possono scansionare i prodotti man mano
che arrivano e partono.
I codici a barre assicurano che il tuo inventario venga
sempre reintegrato prima di esaurirsi.
A nessun cliente piace sapere che il suo prodotto è
esaurito dopo averlo ordinato, quindi qualsiasi ritardo per l’aggiornamento dei
livelli di magazzino online è un rischio.
Riduzione degli gli errori di inventario
L’errore umano nella gestione di un inventario è di circa
1 ogni 100 voci.
Un piccolo errore di inventario, specialmente nei grandi
e-commerce, può portare a enormi perdite.
In media l’accuratezza degli scanner di codici a barre è
di 1 errore ogni 70 milioni di informazioni scansionate.
Maggior velocità di evasione degli ordini
La spedizione di un’alta percentuale di ordini nello
stesso giorno è molto difficile senza la scansione dei codici a barre.
Codici a barre e codici QR rendono il monitoraggio dei
pacchi più rapido e accurato, un elemento essenziale per l’e-commerce. Man mano
che lo shopping online aumenta i suoi volumi è difficile implementare un
livello di tracciabilità accurato con una gestione manuale.
La capacità di rintracciare un pacchetto è una delle
esigenze fondamentali del commercio elettronico: è essenziale sia per il
cliente che per il negozio. L’acquirente deve sapere se il prodotto verrà
consegnato nei tempi dichiarati, mentre il proprietario del negozio deve
assicurarsi che nessuna merce venga persa durante il trasporto.
La scansione del codice a barre rende questo processo
rapido e preciso.
Il presupposto che sta alla base dell’automazione tramite
barcode è la rimozione dell’errore umano e la creazione di un processo
efficiente e veloce.
Maggiore preferenza per le vendite online
Gli studi hanno dimostrato che la maggior parte delle
persone usa il proprio smartphone per prendere decisioni di acquisto.
Molti acquirenti, specialmente quelli più giovani, usano
il proprio telefonino per scansionare i codici quando fanno acquisti nei negozi
per il confronto dei prezzi e la verifica delle informazioni sul prodotto.
I produttori possono aggiungere codici QR ai loro
prodotti, che rimandino al loro sito o alle informazioni di prodotto oppure a
delle campagne di marketing
Approfondisci
Conclusione
Il trasferimento rapido dei dati è essenziale ai nostri
giorni, sia che si tratti di acquisti online che di acquisti fisici. Le nostre
vite sono state semplificate dai progressi nella scansione dei codici a barre
tramite app e siti Web in diversi modi.
Utilizzare la tecnologia di scansione automatica non solo
è una scelta conveniente che porta efficienza e riduzione dell’errore ma può
essere utilizzata come opzione di marketing per attirare nuovi clienti.
Qualsiasi prodotto entra nel mercato con un codice identificativo che traccia la sua storia fino al punto vendita. L’illeggibilità di questo codice getta il prodotto nella black-list degli articoli invenduti, generando disfunzioni onerose sia in termini di impiego del personale addetto, sia in termini di richiami del prodotto e spreco del materiale da packaging con relativi costi per la ristampa.
La stampa è l’elemento più critico nel processo di generazione
del codice a barre.
La maggior parte delle volte è l’unico elemento che crea
problemi nella scansione del codice.
I codici a barre lineari diventano illeggibili anche se solo una
delle barre è danneggiata o non stampata correttamente.
Ciò è dovuto al fatto che i codici a barre lineari non
implementano nessun algoritmo di correzione di errore. Invece i simboli 2D come
il QR Code implementano algoritmi di correzione di errore che rendono possibile
la lettura del codice anche con un simbolo parzialmente danneggiato.
Per questo motivo, ecco una breve lista delle cose che si dovrebbe sempre verificare prima di stampare i codici a barre:
Su una stampante a getto d’inchiostro: assicurarsi che i livelli di inchiostro siano sufficienti e che le testine di stampa siano pulite.
Su una stampante laser: assicurarsi che il livello del toner sia sufficiente e che i rulli di stampa siano puliti.
Su una stampante a trasferimento termico: assicurarsi che i nastri d’inchiostro funzionino correttamente, e di aver impostato velocità e temperatura di stampa idonee ai materiali in uso
Su ogni tipo di stampante è richiesto un requisito minimo di risoluzione: 200 DPI è una risoluzione normalmente sufficiente per la maggior parte delle applicazioni, ma sono disponibili stampanti in grado di operare a 300, 400 ed anche 600 DPI.
L’alta risoluzione diventa indispensabile nella stampa di codici a barre ad alta densità.
Testare i codici a barre stampati con un lettore di codice a barre di vecchia generazione: se funziona correttamente i simboli saranno letti senza problemi dai lettori di ultima produzione.
A volte, anche dopo aver rispettato tutte le regole, il
codice a barre risulta illeggibile a causa della pessima applicazione
dell’etichetta sul prodotto o danneggiamenti successivi quali graffi,
esposizione a caldo/freddo/luce/umidità.
Di seguito alcune raccomandazioni per evitare gli errori più comuni:
Scegliere la carta giusta: scegliere carta con il giusto assorbimento d’inchiostro ed attendere che l’etichetta si asciughi.
Prestare attenzione alla colla: sono presenti differenti tipi di etichette, con colla permanente, removibile, o colle più adatte a resistere all’acqua, all’umidità o alle variazioni di temperatura.
Evitare le deformazioni: non applicare il codice a barre sulla superficie troppo curva di un contenitore cilindrico stretto.
Tenere lontano le etichette da liquidi: conservare le etichette in ambienti non umidi, utilizzare etichette resistenti all’acqua se necessario.
Pellicole trasparenti: se le etichette saranno coperte con pellicola trasparente, verificare la leggibilità con la pellicola applicata.
DIFETTI GEOMETRICI DEL CODICE A BARRE
Quiet Zone insufficiente ai lati del codice, che è una condizione indispensabile per garantire la buona lettura. Come regola generale quest’area dovrebbe essere cinque volte lo spessore della barra del codice.
Approfondisci
Larghezza delle bande chiare/scure non conforme alle specifiche GS1.
Colorazione delle barre irregolare: dovrebbero essere uniformi, senza macchie chiare o addensamenti di colore. Le dimensioni massime ammissibili delle macchie chiare dipendono dalla capacità risolutiva del lettore impiegato.
Posizionamento errato dell’etichetta, troppo vicina agli angoli o avvolta intorno al prodotto. Se il codice a barre è stampato sulla pellicola destinata ad avvolgere la confezione è facilmente soggetto a subire strappi ed altre alterazioni. Evitare anche di stampare il codice in verticale.
DIFETTI OTTICI DEL CODICE A BARRE
Una stampa ad alto contrasto è un prerequisito importante affinché un codice a barre sia facilmente leggibile. Solo allora il lettore può identificare chiaramente gli elementi chiari e scuri del codice.
Evitare codici a barre colorati o sfondi colorati, prevedendo sull’etichetta una zona bianca da destinare alla stampa del codice.
È chiaro che le specifiche sulle proprietà ottiche si
riferiscono alla lunghezza d’onda della radiazione utilizzata per la lettura: i
sensori elettronici dei lettori utilizzano
quasi esclusivamente luce rossa per cui i colori di sfondo ammessi, oltre al
bianco, saranno colori riflettenti per il rosso tra cui il rosso, il giallo,
l’arancio, il seppia, mentre i colori adatti alla stampa delle barre saranno
tutti e solamente i colori assorbenti per il rosso, cioè nero, il verde, il
blu.
Colorazione delle barre irregolare: dovrebbero essere
uniformi, senza macchie chiare o addensamenti di colore. Le dimensioni massime
ammissibili delle macchie chiare dipendono dalla capacità risolutiva del
lettore impiegato.
Posizionamento errato dell’etichetta, troppo vicina agli
angoli o avvolta intorno al prodotto. Se il codice a barre è stampato sulla
pellicola destinata ad avvolgere la confezione è facilmente soggetto a subire
strappi ed altre alterazioni. Evitare anche di stampare il codice in verticale.
CODICE A BARRE SU SUPERFICI METALLICHE
L’uso di superfici in metallo come sfondo per la stampa del codice a barre può creare problemi di riflessione in fase di lettura. Per i metalli o le superfici scure è consigliabile stampare il codice a barre invertito (inversione colore), ad esempio bianco su sfondo scuro. Le aree bianche stampate rappresentano quindi gli spazi vuoti nel codice a barre, mentre le aree non stampate sono i trattini. Ci deve comunque sempre essere un’area di contorno sufficiente che deve essere stampata in bianco.
Quando un’analisi accurata dei requisiti dell’applicazione non evita che i codici sino danneggiati, allora è opportuno concentrarsi sulla scelta del lettore di codice a barre.
Per le situazioni più impegnative, in cui il danno sul codice è imprevedibile, esistono lettori progettati con i più efficaci algoritmi di decodifica, in grado di operare una ricostruzione e decodifica di codici all’apparenza illeggibili
Se ti hanno richiesto il codice EAN per i prodotti della tua azienda, per ottenerlo, devi fare una richiesta all’unico ente in Italia autorizzato a rilasciare prefissi aziendali GS1 (EAN):GS1 Italy.
Solo i codici a barre GS1 (EAN) assegnati da GS1 Italy sono riconosciuti ufficialmente dal sistema di codifica mondiale GS1 e ti danno la garanzia di venire accettati senza problemi dalla grande distribuzione e online (Amazon, eBay, Alibaba, Google Shopping).
Non fidarti di altri siti web o enti che promettono l’acquisto di codici a barre GS1 o EAN, perché
non sono unici
non sono autorizzati
non sono riconosciuti dal sistema globale GS1
In
questo articolo illustriamo quale è la procedura per richiederlo.
1° PASSO
Il
primo passo da compiere è l’iscrizione al GS1 Italy che puoi effettuare on-line
al seguente link
Il 2° passo è l’associazione dei codici EAN ricevuti ai
prodotti della tua azienda.
In pratica il GS1 Italy, una volta iscritto, ti darà un foglio Excel con 1000 numeri EAN univoci e autentici di 13 cifre.
Quindi dovrai assegnare un codice EAN a ciascun prodotto della tua azienda.
NOTA BENE: ogni prodotto e ogni sua variante deve avere un suo codice unico.
ESEMPIO: se vendi marmellate, la marmellata di albicocche
avrà un codice diverso da quella di ciliegie. Inoltre, se distribuisci la
marmellata di albicocche in vasetti da 250 gr, da 500 gr e da 700 gr, questi
avranno 3 codici EAN differenti. Quindi a gusti e grammature differenti
corrispondono codici EAN diversi.
3° PASSO
Il 3° passo è la generazione del codice a barre, ovvero la traduzione in barre e spazi del numero ricevuto.
Per generare la rappresentazione grafica dei numeri ricevuti, quindi il codice a barre, basta scaricare le immagini del barcode nella tua area privata messa a disposizione da GS1 nella sezione Codifico al seguente link https://gs1it.org/servizi/codifico/
Il servizio Codifico ti permette di assegnare i numeri EAN ai tuoi prodotti e di generare i codici a barre EAN, in modo semplice, veloce e senza costi aggiuntivi.
Quanto costa ottenere i codici a barre EAN
aderendo al sistema GS1?
I contributi che dovrai versare sono in base al fatturato
complessivo della tua azienda, come puoi verificare nella tabella 1
La quota di iscrizione deve essere versata solo al momento dell’iscrizione (il primo anno).
Il contributo annuale deve essere versato ogni anno, compreso il primo, e non è frazionabile.
Il contributo annuale ti consente l’uso di un pacchetto di 1.000 numeri EAN. Se successivamente la tua azienda esaurisce questo pacchetto di numeri, o se hai necessità di codificare un numero maggiore di articoli, potrai noleggiare ulteriori pacchetti sottoscrivendo un contratto di noleggio.
Se ti occorre una stampante di etichette, terminali e
lettori di codice a barre per la gestione del magazzino contattaci
La Quiet Zone è l’area bianca che circonda un codice a
barre o un simbolo 2D che deve essere tenuta libera da qualsiasi testo, grafica
o segno che ostacoli una corretta lettura del codice. Questo include anche che
il codice a barre non venga posizionato vicino al bordo dell’etichetta o della
confezione.
La Quiet Zone fornisce la separazione del codice dalla grafica circostante, consentendo al lettore di “vedere” ed interpretare il codice nella sua interezza.
Nei codici a barre 1D, la Quiet Zone è posizionata
all’estremità sinistra e destra del codice.
Come regola generale, la Quiet Zone dovrebbe essere
almeno 10 volte più grande della larghezza della barra più stretta del codice a
barre.
Nei simboli 2D, la Quiet Zone è lo spazio che circonda
l’intero simbolo e quindi va rispettata su tutti e quattro i lati del codice.
Le Quiet Zone nei codici a barre bidimensionali (2D)
vengono calcolate in modo diverso.
Il diffuso QR Code consiglia che la dimensione dell’area
bianca sia 4 volte la dimensione di un modulo (ovvero la dimensione di uno dei
quadratini neri all’interno del codice) su tutti e quattro i lati del codice.
Per il codice Data Matrix, deve essere utilizzato uno
spazio bianco con dimensione paragonabile almeno alla dimensione di un singolo
modulo, sempre su tutti e quattro i lati.
Un lettore potrebbe non essere in grado di decodificare un simbolo se testo, grafica o altri segni sono presenti nella Quiet Zone, oppure può produrre stringhe di dati decodificati in modo impreciso se interpreta elementi non simbolici come parte del codice a barre.
Soluzione
La violazione della Quiet Zone rappresenta una tra le
cause più facilmente risolvibili di codici a barre illeggibili.
Questo perché la violazione dello spazio bianco
necessario intorno al codice è comunemente generato da una non corretta
progettazione del layout di stampa. Quindi è sufficiente correggere il layout
per soddisfare i requisiti della Quiet Zone.
È
possibile leggere un codice a barre che abbia una Quiet Zone ridotta?
Qualora l’area disponibile per la stampa sia ridotta e
non vengono rispettate in modo preciso le Quiet Zone per ottenere una corretta
decodifica è possibile utilizzare lettori dotati di algoritmi di decodifica
avanzati in grado di garantire letture efficaci anche quando la Quiet Zone è
più ristretta rispetto ai minimi prescritti per i codici 1D e 2D.
Ad esempio, molti lettori 2D dell’Honeywell, come il
Voyager 1400, lo Xenon 1900, il Granit, possono essere configurati per
migliorare la lettura di codici con Quiet Zone non conformi allo standard.
Ti occorre aiuto? Non riesci a decodificare il codice a
barre?
Per molto tempo i codici a barre sono stati la tecnologia predefinita per l’identificazione e la tracciabilità delle risorse.
Negli ultimi anni l’ascesa della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) ha sfidato questa posizione dominante.
Questi due metodi di identificazione automatica hanno caratteristiche e prestazioni differenti, quindi quale tecnologia offre l’opzione migliore per la tua applicazione?
La comprensione del funzionamento, l’analisi dei benefici e dei punti critici può aiutarti a scegliere la tecnologia più idonea alla tua azienda.
Tracciabilità con codice a barre
La maggior parte delle realtà ha familiarità con i codici a barre come mezzo per gestire l’inventario e la tracciabilità delle risorse.
I codici a barre per essere decodificati richiedono l’uso di un lettore ottico. Lo scanner decodifica le barre che generalmente rappresentano una serie di numeri o una stringa alfanumerica. Le informazioni decodificate vengono inviate al software gestionale che riporta le informazioni associate alla sequenza decodificata, come descrizione del prodotto, prezzo, giacenza, produttore, etc…
Per eseguire la scansione di un codice a barre è necessario avvicinarsi al codice e orientare correttamente il lettore. Quindi lo scanner deve avere una linea visiva libera, non ostruita altrimenti non riesce a decodificare il codice.
Questa è una delle principali differenze tra una soluzione con codice a barre e una soluzione RFID, in quanto quest’ultimo non richiede una linea di vista libera.
La tecnologia RFID
L’identificazione a radiofrequenza comunemente conosciuta come RFID legge le informazioni utilizzando le frequenze radio al posto di un raggio ottico.
I sistemi di gestione tramite RFID richiedono etichette a radiofrequenza (tag) e un lettore RFID.
Un lettore RFID trasmette un segnale radio codificato per interrogare il tag. Il tag riceve il messaggio e risponde con le informazioni memorizzate al suo interno.
Differenze operative tra codice a barre e RFID
La visibilità ottica è solo una delle molte differenze tra le due tecnologie.
Le applicazioni con codice a barre richiedono la scansione di ciascuna etichetta.
Con una soluzione RFID ben progettata è possibile leggere centinaia di tag al secondo
Di conseguenza, il tempo necessario per eseguire attività che richiedono la scansione di molti articoli può essere ridotto drasticamente.
La tecnologia RFID non è inoltre ostacolata da alcuni dei problemi comuni che influenzano la scansione dei codici a barre, come etichette sporche, strappate o stampate male.
Le etichette con codici a barre sono suscettibili a problemi di lettura quando vengono stampate su supporti facilmente danneggiabili. Selezionare il materiale giusto per l’etichetta richiede un’analisi accurata delle condizioni a cui verrà sottoposta nel suo ciclo di vita.
L’efficacia di una tecnologia RFID, tuttavia, può essere ostacolata da metalli e liquidi. Questi elementi possono interferire con i segnali radio, rendendo difficile o impossibile per il lettore interagire con precisione con i tag.
Vantaggi di una soluzione con codice a barre
Le soluzioni con codice a barre sono più economiche. Le informazioni con codice a barre non richiedono codifica e vengono stampate direttamente sull’etichetta con costi decisamente minori.
Gli scanner sono normalmente più economici dei lettori RFID equivalenti.
I codici a barre sono universalmente scansionabili in qualsiasi parte del mondo.
Esistono etichette di una gamma praticamente infinita di materiali che assicurano la precisione della scansione in qualsiasi condizione operativa.
La precisione complessiva della scansione con i codici a barre è spesso superiore a quella RFID.
Codici a barre: criticità
Per essere in grado di leggere il codice, gli scanner necessitano di una linea di vista diretta sull’etichetta.
La maggior parte degli scanner di codici a barre ha un raggio di scansione limitato.
Solitamente i codici a barre codificano una stringa numerica o alfanumerica e non contengono ulteriori informazioni associate al prodotto.
Le etichette con codice a barre possono solamente essere lette, mentre un tag RFID può essere letto e scritto e quindi ad esempio può contenere dati di lavorazione e avanzamento di produzione.
Ogni codice a barre deve essere scansionato singolarmente.
RFID: vantaggi
I tag RFID non richiedono una linea di vista diretta, quindi è possibile leggere un tag “nascosto”, ad esempio applicato sotto un tavolo o dietro un quadro
Alcune applicazioni possono leggere più tag contemporaneamente.
I tag RFID possono contenere molti più dati, come registrazioni di manutenzione, dati di avanzamento produzione, specifiche del prodotto, ubicazione e descrizione di un cespite.
I tag RFID sono dispositivi di lettura / scrittura che consentono di modificare i dati contenuti nel tag durante il suo ciclo di vita.
I tag RFID hanno una maggiore sicurezza dei dati memorizzati, che possono essere crittografati o protetti da password.
I tag RFID possono avere codici a barre stampati sulla loro superficie come backup in caso di danneggiamento
RFID: criticità
I tag RFID sono più costosi delle etichette.
L’ampia gamma di lettori e tag con caratteristiche differenti può rendere complicata la selezione dell’hardware idoneo alle specifiche esigenze. I progetti RFID sono difficilmente replicabili, in quanto richiedono un’analisi accurata dello specifico ambiente operativo e delle condizioni che possono influenzare la radiofrequenza.
I sistemi RFID hanno difficoltà in presenza di metalli o liquidi.
È possibile che si verifichi una collisione tra lettore e tag quando si sovrappongono più segnali di lettori diversi o quando numerosi tag rispondono allo stesso tempo.
Conclusioni
In sintesi, il codice a barre è più semplice da implementare rispetto ad una soluzione RFID. A meno che non si abbia effettivamente bisogno delle funzionalità aggiuntive offerte dalla RFID l’utilizzo di una soluzione basata sul codice a barre è più economica e può essere applicata alla maggior parte degli ambienti, anche i più ostili.
L’RFID offre delle caratteristiche extra, ma molte aziende lo usano semplicemente per fare lo stesso lavoro di un codice a barre, ma a un prezzo più elevato. I tag RFID possono essere molto utili quando le risorse non sono facilmente accessibili come per esempio l’identificazione di un componente all’interno di un’unità sigillata o dove la posizione del bene è conosciuta solo approssimativamente.