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ETICHETTE PER STAMPANTI A COLORI: COME SCEGLIERE IL MATERIALE PER ESALTARE LA GRAFICA

Le stampanti di etichette a colori possono lavorare su una moltitudine di materiali sia naturali sia sintetici:

  • carta opaca, patinata e lavorata (goffrata, vergata, martellata)
  • polipropilene e poliestere opachi, lucidi e trasparenti.

Il primo fattore da considerare nella scelta del materiale è la durevolezza dell’etichetta, valutando se esistano, oppure no, fattori aggressivi che possano deteriorare le stampe nel ciclo di vita del prodotto.

Avendo già dedicato numerosi articoli all’argomento, in questo affrontiamo una questione prettamente estetica: come scegliere il materiale dell’etichetta che, meglio di altri, avvalori la grafica.

Grafica etichette

La grafica delle etichette va progettata valutando alcuni fattori fondamentali:

  • il tipo di prodotto
  • il target dei clienti
  • il budget disponibile
  • il metodo di stampa (autonomo o in tipografia)

A questo elenco si aggiunge, ma non in coda, il gusto del committente.

Un designer empatico dovrebbe essere accondiscendente, perché un prodotto è una “creatura” del suo produttore, che meglio di chiunque altro conosce la storia del suo marchio e il traguardo a cui ambire.

Quanti stili di grafica sono realizzabili per etichettare un prodotto? Innumerevoli!

grafica etichette personalizzate per caffè specialty

Etichette a getto d’inchiostro in carta

La carta è il materiale per le etichette più comune e il più conveniente.

Ha una bassa resistenza all’acqua, all’olio e agli agenti chimici, quindi, non è idoneo in queste circostanze.

Offre un’ottima stampabilità ed è estremamente versatile per una moltitudine di prodotti.

Il materiale è un’ottima tela per i colori, ricettiva sia agli inchiostri coloranti che a quelli a base di pigmenti. 

Per i disegni che richiedono un’armonizzazione calda e naturale, la carta fornisce la giusta consistenza.

 Le etichette in carta opaca conferiscono ai prodotti un aspetto artigianale, rustico o naturale.

È un materiale molto assorbente e la nitidezza delle stampe è leggermente attenuata.

La carta opaca è ideale per una grafica sobria con immagini non fotografiche, bensì illustrazioni semplificate.

Riducendo qualsiasi tipo di riflesso, garantisce che testo e codici a barre stampati siano perfettamente leggibili sia dall’occhio umano che da uno scanner.

Prodotti comuni per etichette in carta opaca: caffè, tè, miele, marmellata, spezie, candele, saponi

Le etichette in carta lucida sono una scelta non esosa per prodotti di qualità.

La lucentezza del materiale dona un po’ di vivacità che attira l’attenzione.

La carta lucida conferisce alle etichette un aspetto elegante e professionale.

Il rivestimento è estremamente ricettivo all’inchiostro ma è meno assorbente della carta opaca, garantendo una maggiore nitidezza.

La superficie liscia aiuta a visualizzare i dettagli e può accogliere una grafica con immagini di alta qualità.

La qualità fotografica è necessaria per etichettare i generi alimentari, dove l’immagine ha il ruolo di invogliare il cliente all’acquisto.

Prodotti comuni per etichette a getto d’inchiostro in carta lucida

Prodotti alimentari, confetture, miele, spezie, conserve, olio d’oliva, bevande alcoliche, birra

Le etichette in carta lavorata, come una carta con trama, goffrata o vergata, hanno un aspetto corposo e non sono una tavola da disegno neutra e insipida.

Alcune lavorazioni hanno un effetto a rilievo che partecipa al design e lo arricchisce notevolmente.

Le carte lavorate, tipicamente destinate all’etichettatura del vino e di prodotti specialty, non vanno appesantite con una grafica esuberante ed è preferibile inserire poche immagini, magari in bianco e nero o stile acquerello, per poi strutturare con gusto la composizione dei testi.

grafica etichette per vino in materiale naturale carta vergata

Etichette a getto d’inchiostro in polipropilene o poliestere

Le etichette sintetiche sono più costose della carta, performanti e necessarie per etichettare prodotti contaminabili da acqua, grassi e da sostanze chimiche.

La differenza percepibile tra polipropilene e poliestere sta nella rigidezza dell’etichetta, più evidente nel poliestere.

I colori non possono essere realmente assorbiti dal materiale, per cui sul rivestimento c’è una spalmatura di un primer che trattiene gli inchiostri.

Per stampare su etichette in polipropilene o poliestere occorrono inchiostri pigmentati.

Le stampe sono ultra definite e con meno consumo di inchiostro rispetto alla carta che è assorbente.

Se vuoi stampare in autonomia un’etichetta con il fondo pienamente colorato, un materiale sintetico, anche se inizialmente più costoso, abbassa i costi unitari di stampa.

Le etichette sintetiche opache hanno un aspetto liscio e privo di lucentezza. L’opacità conferisce ai colori un senso di stabilità e pienezza.

La grafica con un risultato di stampa migliore su etichette sintetiche opache è quella che include immagini stilizzate, moderne, ricche di colori e contrasti cromatici.

I testi risultano molto nitidi anche a grandezze ridotte, come spesso accade in cosmetici e prodotti di piccole dimensioni.

Le etichette sintetiche lucide uniscono resistenza e aspetto di stampa di alta qualità.

Il rivestimento riflettente fa risaltare i colori con un effetto di fusione e trasformazione a seconda di come il prodotto prende luce.

Le etichette lucide sono ideali per una grafica che include immagini realistiche o astratte ma ricche di dettagli.

La lucidità invece ostacola la lettura dei testi, specialmente se con caratteri ridotti, per cui è consigliabile adottare un font bold.

Questo materiale è più adatto per etichettare sostanze pericolose perché attirano l’attenzione sui simboli di avvertenza.

Prodotti comuni per etichette sintetiche a getto d’inchiostro: prodotti refrigerati, cibi surgelati, succhi, salse, yogurt, birra, liquori, cosmetici, detergenti, lozioni, profumi, oli essenziali, prodotti chimici, vernici, detersivi

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Etichette per getto d’inchiostro in polipropilene  trasparente

Le etichette trasparenti offrono al consumatore un esclusivo aspetto nudo. 

La spalmatura del primer, per consentire l’essiccazione degli inchiostri, purtroppo non è invisibile, ma lascia sul materiale trasparente un effetto di lattescenza.

Quindi il polipropilene trasparente disponibile per la stampa delle etichette in autonomia è differente da quello stampato in tipografia con altre tecnologie di stampa.

Questo stesso materiale progettato per la stampa a trasferimento termico, non avendo necessità di primer per gli inchiostri, è totalmente trasparente.

Sono comunque etichette resistenti all’acqua, agli agenti chimici e agli oli quindi ideali per una maggiore durata. 

Il polipropilene trasparente è ideale per applicazioni in cui i clienti possono visualizzare facilmente il contenuto di un prodotto. 

Se vuoi un’etichetta a colori realmente trasparente, è meglio che ti rivolga ad una tipografia, a meno che il tuo prodotto sia sufficientemente chiaro da non evidenziare la leggera opalescenza dell’etichetta.

La grafica di un’etichetta trasparente può variare dall’assoluto minimalismo a un progetto complesso, ma in entrambi i casi è bene lasciare abbondante spazio libero per la visibilità del prodotto.

Conclusioni

Il materiale dell’etichetta è parte integrante del progetto grafico.

Che tipo di prodotti devi etichettare?

Contattaci per valutare la tua scelta migliore.

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La grafica dei cosmetici è un promotore importantissimo per le vendite nel mercato virtuale.

Rispetto ai clienti da scaffale, i consumatori del web sono ancora più veloci nelle ricerche e hanno a disposizione una sequenza infinita di prodotti.

Lo scorrimento delle immagini si sofferma quando trovano una comunicazione visiva particolarmente accattivante.

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Design a colori o monocromatico?

La scelta dei colori dominanti è quello che caratterizza con più incisività l’identità di un brand.

Non solo è importante trovare la combinazione di colori vincente, ma anche studiare come intersecarli.

La scelta tra una disposizione orizzontale, diagonale o asimmetrica può ispirare un target clienti differente.

Uno stile massimalista, progettato per vendere prodotti online, deve essere ricco senza esagerare.

L’affollamento grafico non sarebbe ben visibile in fotografia, creerebbe solo disordine e perdita di focus.

In alternativa, una grafica minimalista è la scelta più consueta per prodotti dedicati ad un pubblico sofisticato.

Un’etichetta monocromatica offre una comunicazione essenziale, permette inquadrature ben delineate e si adatta ad ambientamenti molto suggestivi se si volesse fare un servizio fotografico per una campagna social.

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Scelta dei font per etichette cosmetiche

Il nome del prodotto è in primo piano e va enfatizzato con un font speciale.

“Speciale” non vuol dire incomprensibile.

Si può abbinare una grafica piena di curve ad un font tondeggiante, o fare l’esatto contrario senza regole se non il gusto del disegnatore.

Meglio utilizzare un carattere corposo per essere leggibile dallo schermo di un telefonino.

Se l’etichetta è monocromatica, la scelta del font, la distribuzione dei testi e la gerarchia visiva con cui vengono evidenziate le informazioni diventa un vero processo di design.

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Etichetta singola o fronte-retro?

Un cosmetico ha molte informazioni in etichetta.

L’ INCI deve essere leggibile, rispettando le indicazioni normative sulla dimensione del carattere.

Benché in un e-commerce le informazioni siano già pubblicate sulla scheda del prodotto, si deve dedicare in etichetta lo spazio necessario ai testi obbligatori pensando al momento in cui il prodotto arriverà nelle mani dell’acquirente.

Tuttavia, i testi obbligatori non dovrebbero invadere o disordinare il visual frontale della confezione.

Utilizzando due etichette separate fronte-retro questo rischio non c’è.

Utilizzando un’unica etichetta, se non è sufficientemente ampia, bisogna editare i testi con particolare cura per dargli una struttura regolare che non rovini l’estetica globale del design.

Scelta delle immagini

A differenza dei prodotti del settore alimentare, nei cosmetici le immagini sono opzionali.

Nel ramo erboristico, tuttavia, qualche richiamo floreale può attirare la giusta fascia di consumatori.

Le immagini presenti nella grafica, affinché il prodotto sia fotogenico, devono essere isolate e circondate da un abbondante spazio libero.

Solo così avranno il giusto rilievo senza inquinare la visione globale del prodotto.

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Certamente il settore cosmetico è quello con il livello più elevato di attenzione al packaging.

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Il bagliore delle tinte metallizzate restituisce fotografie di particolare effetto.

Poiché le etichette devono essere resistenti a causa della contaminazione di alcol, grassi e solventi, il materiale tipicamente idoneo per i cosmetici è il polipropilene.

Attenzione a combinare il polipropilene, tipicamente lucido, con ulteriori effetti luce derivanti dalle nobilitazioni metalliche.

Per evitare un’etichetta eccessivamente abbagliante, sarebbe opportuno stampare la grafica su polipropilene opaco.

In questo modo le nobilitazioni saranno un vero tocco d’artista.

Conclusioni

Sia se personalizzerai i contenitori con una stampa diretta sia se utilizzerai etichette adesive, un buon progetto grafico è un investimento che favorirà il successo dei tuoi prodotti.

Contattaci per una creazione dedicata alla tua linea cosmetica.

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GRAFICA ETICHETTE: PROGETTAZIONE E CONSULENZA DI STAMPA

La grafica delle etichette va progettata valutando alcuni fattori fondamentali:

  • il tipo di prodotto
  • il target dei clienti
  • il budget disponibile
  • il metodo di stampa

Un progetto grafico non è un’azione puramente digitale in cui il designer sceglie immagini e ordina testi su uno schermo del Pc.

Grafica etichette adesive per prodotti alimentari vini e cosmetici

È piuttosto una ricerca per valorizzare un prodotto attraverso una combinazione tra elaborazioni grafiche, materiali e tecniche di stampa.

In questo articolo vediamo come trasformare un sogno in realtà ad un prezzo adeguato.

Per quale prodotto devi realizzare l’etichetta?

È fondamentale eseguire un progetto grafico che descriva il prodotto utilizzando i simboli canonici della sua categoria.

Un eccesso di originalità potrebbe disorientare il consumatore, suscitare una curiosità fugace e rendere il prodotto poco credibile.

Un prodotto commerciale destinato ad un pubblico attento ai prezzi ha in genere un’etichetta molto più caricaturale di un prodotto di primissima scelta, dove c’è una ricercatezza quasi minimalista.

La scelta delle immagini dominanti, se presenti in etichetta, ha un’influenza notevole sulla cattura dell’attenzione, purché siano di qualità e non una replica uniforme al “visto e rivisto”.

grafica etichette per shampoo bambini

Qual è il cliente target?

Il target è una gabbia ma anche una guida.

La comunicazione verso il cliente deve avere un impatto immediato e il designer ha il compito di essere originale pur mantenendosi fedele alla linea che usualmente fa riconoscere il prodotto esattamente per quello che è.

La qualità percepita dal consumatore dipende dal gusto con cui è stata sviluppata la grafica.

grafica etichette per marmellate e visual marketing

Quanto puoi spendere per la stampa delle tue etichette?

Per una piccola produzione il quantitativo minimo ordinabile presso una tipografia potrebbe essere una soglia troppa alta.

Del resto, spesso accade che il progetto grafico prevede varie lavorazioni in fase di stampa.

Riferiamoci ad un caso tra i più complessi: l’etichetta di un vino.

Il vino è il prodotto con le etichette più accattivanti di qualsiasi altro.

Una parte della grafica potrebbe essere stampata a getto di inchiostro, poi vengono aggiunti dettagli con laminazioni in oro, oppure particolari smaltati.

Molto frequentemente troviamo lavorazioni di embossing della carta che realizzano motivi in rilievo percepibili al tatto.

grafica etichette per vino con foglia oro

Ognuno di questi passaggi richiede la creazione di un clichè, ossia di una piastra dedicata.

Per ammortizzare la spesa dei vari cliché e le spese morte di avviamento macchine, l’unica strategia è alzare la soglia del quantitativo minimo.

È sempre meglio concordare con il designer la propria disponibilità ad affrontare la messa in opera di un progetto grafico sfarzoso.

Per un vino di livello non si può fare altrimenti. Tuttavia, per altri prodotti meno esuberanti l’opzione della stampa in autonomia delle etichette è estremamente vantaggiosa.

Come stampi le tue etichette?

Una produzione che supera le 10 mila unità ha i giusti numeri per rivolgersi ad una tipografia, sia per la realizzazione di una stampa complessa sia per una semplice stampa digitale senza lavorazioni aggiuntive.

Per produzioni inferiori e una grafica semplice, acquistare una stampante di etichette svincola dai quantitativi minimi e sincronizza tutti i processi aziendali:

  1. Produci
  2. Confezioni
  3. Stampi le etichette includendo i dati variabili (scadenza e lotto)
  4. Applichi le etichette
  5. Distribuisci i tuoi prodotti sul mercato

Chi si rivolge ad una tipografia, evita il passaggio n. 3 ma dovrà acquistare un marcatore per stampare scadenza e lotto sul prodotto con un processo aggiuntivo.

Stai cercando la stampante di etichette ideale per le tue esigenze? Ti aiutiamo noi

CLICCA SULLE IMMAGINI DELLE STAMPANTI PER VEDERE I NOSTRI VIDEO DI PRESENTAZIONE E STAMPA

Progettazione grafica etichette

Lo scopo di un etichetta è convincere sulla validità di un’acquisto.

Il target dei clienti è un ventaglio che abbraccia individui con curiosità diversificate: quelli che compiono le scelte di pancia innamorandosi dei colori e quelli più riflessivi che analizzano ogni singola parola.

L’etichetta vincente include le prerogative di ognuno, dosando la giusta gerarchia visiva.

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Conclusioni

L’originalità di un progetto grafico deve essere commisurata alla sua effettiva utilità.

Contattaci per valutare la tua scelta migliore.

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COME CREARE LA GRAFICA DI UN’ETICHETTA DA STAMPARE A TRASFERIMENTO TERMICO

La grafica di un’etichetta da stampare a trasferimento termico è ben diversa da quella di un’etichetta da stampare a colori.

Il trasferimento termico è una tecnologia di stampa monocromatica ideale per realizzare etichette minimaliste.

etichetta per miele stampata a trasferimento termico

La testina di stampa si riscalda e fonde un nastro inchiostrante, il ribbon, trasferendolo sull’etichetta.

Questo articolo è rivolto alle aziende che stampano in autonomia le etichette ed hanno necessità di realizzare una grafica accattivante pur essendo semplificata. 

Vantaggi della stampa a trasferimento termico

La crescente diffusione del trasferimento termico è dovuta al basso costo delle stampanti, alla velocità del processo di stampa, alla disponibilità di un’ampia gamma di materiali di stampa.

I ribbon sono disponibili in varie colorazioni, sia tinte opache che metallizzate, consentendo alle aziende di non rinunciare al potere del colore.

Un’altra ragion d’essere è la tendenza di molti brand ad adottare etichette trasparenti per esaltare le qualità dei prodotti.

Il trasferimento termico è perfetto per realizzare etichette trasparenti.

etichetta trasparente stampata a trasferimento termico

Immagini adatte al trasferimento termico

Il trasferimento termico non è in grado di eseguire sfumature.

Le immagini devono essere piatte, piene, definite.

La testina termica ha dei punti che si riscaldano (dot) e trasferiscono il nastro inchiostrante dove è presente la grafica.

Per le immagini con gradazioni di colore verrà utilizzata una distribuzione di punti caldi più o meno rarefatta.

Questa è un’interpretazione del software che rielabora le tinte attraverso il chiaro/scuro.

Testi stampati a trasferimento termico

Le stampanti termiche sono nate per stampare etichette semplici con testi e codici a barre, che è il compito che sanno fare meglio di qualsiasi altra tecnologia di stampa.

Riescono a realizzare testi nitidi e definiti a gran velocità.

Una pre-analisi particolare va fatta quando si ha la necessità di realizzare etichette per piccoli cosmetici o altri prodotti con etichette di dimensioni ridotte.

In questi casi l’abbondanza dei testi per la scrittura degli ingredienti comporta l’utilizzo di caratteri particolarmente ristretti.

Un modello di stampante entry level con una risoluzione di stampa di 203 dpi potrebbe non avere le prestazioni adeguate.

Prima dell’acquisto di una stampante è opportuno far valutare ad un esperto la grafica dell’etichetta per individuare la risoluzione di stampa necessaria.

Font dei testi

In generale nella grafica di un’etichetta coesistono vari tipi di testo:

  • testi obbligatori, per i quali è preferibile utilizzare font leggibili sans serif (Arial, Verdana, Calibri, Roboto…)
  • testi promozionali da evidenziare con caratteri in grassetto
  • testi importanti come la denominazione del prodotto e il logotipo del brand per i quali la scelta del font è fondamentale per catturare l’attenzione del cliente target.

Nello specifico della stampa a trasferimento termico vincono i caratteri con un peso (Regular, Medium, Bold e Black) rispetto ai caratteri sottili (Thin e Light).

font opentype per la stampa di etichette

Rispetto alla stampa a colori, dove si verifica un assorbimento dell’inchiostro che espande il pigmento oltre il punto di posa, il trasferimento termico è una stampa definita e asciutta, senza espansione di contorni.

Se i font scelti per il logo tipo o i testi in evidenza presentano una varietà di spessori, è opportuno optare per una stampante con una risoluzione superiore (300 dpi).

Lo stesso discorso vale per stampare con nitidezza e completezza di linee i font calligrafici o con abbellimenti curvilinei.

etichette per olio di oliva stampate a trasferimento termico

Scelta del materiale di stampa

Che ciclo di vita deve sostenere la tua etichetta?

Lungo, corto, tranquillo o pieno di aggressioni?

Temperatura, luce, umidità, abrasione, sostanze chimiche, grassi sono aggressioni che richiedono materiali specifici.

L’etichetta per un cosmetico deve resistere a condizioni ben differenti rispetto a quella di una confettura o di una birra!

Se ancora non hai compiuto la scelta idonea, contattaci per una consulenza.

Come impostare la stampa in funzione del materiale dell’etichetta

Le indicazioni che seguono valgono in generale.

In realtà ogni grafica è un’opera unica, che richiede parametri di stampa da sperimentare al vivo del lavoro.

I parametri fondamentali da impostare nelle stampanti termiche sono temperatura e velocità.

Se stampi su etichette in carta opaca, utilizzerai un nastro di stampa in composizione cera.

Il ribbon in cera fonde a temperatura medio bassa.

Se utilizzi etichette in carta semi-patinata o lucida, stamperai con un nastro di stampa in composizione cera-resina, che fonde a temperatura medio alta.

Se stampi su etichette sintetiche (polipropilene, poliestere, polietilene, pvc) andranno combinate con un nastro di stampa in composizione resina.

Il ribbon in resina fonde ad alta temperatura.

L’abbinamento di etichette sintetiche con ribbon resina garantisce etichette con il ciclo di vita più esteso di qualsiasi altra tecnologia di stampa.

etichette in polipropilene trasparente per cosmetici

I valori della temperatura di stampa sono fortemente influenzati dalla temperatura dell’ambiente in cui si stampa: fa differenza stampare in un laboratorio in prossimità di macchinari caldi o in un ufficio climatizzato.

La velocità di stampa può essere aumentata a piacere finché non si nota una perdita di qualità di stampa.

È una buona pratica correggere un parametro alla volta e farlo con incrementi o decrementi unitari, finché non si raggiunge l’ottimo.

Conclusioni

Con la speranza di aver fornito indicazioni esaustive per quei produttori che si cimentano nella grafica e stampa di etichette, potete avvalervi del nostro reparto grafico per le esigenze più impegnative.

Se vi occorre una versione monocromatica del vostro logo e altre forme di restyling, contattateci.

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LE ETICHETTE DEI TUOI PRODOTTI NON CATTURANO L’ATTENZIONE? COME CREARE LA GRAFICA

Che il successo di un prodotto sia strettamente correlato all’impatto visivo della sua etichetta, è un concetto imprescindibile.

L’incremento progressivo delle vendite dipende da quanto una determinata grafica riesce a comunicare valori a cerchie di clienti sempre più vaste.

In questo articolo parleremo di come presentare un prodotto affinché possa colpire un target eterogeneo di clienti.

grafica etichette per vino

Dimensione dell’etichetta

La grandezza dell’etichetta da applicare sulla confezione deve tener conto di quanto spazio occorre per inserire sia la presentazione grafica del brand che i testi obbligatori secondo la normativa.

Molti consumatori amano effettuare acquisti consapevoli.

Cercare di risparmiare sulle dimensioni dell’etichetta ravvicinando eccessivamente i vari elementi genera nel cliente confusione e disordine, nonché lo obbliga ad uno sforzo visivo sgradevole per la lettura di informazioni stampate con caratteri ridotti.

Un’etichetta con abbondante spazio libero invita il consumatore ad un processo di conoscenza meno ansiogeno, infondendo interesse e fiducia.

grafica etichette per prodotti alimentari preconfezionati

Etichetta singola o fronte/retro?

Una sola etichetta avvolgente l’intero contenitore offre un enorme spazio da destinare alla grafica e ai testi.

È la soluzione ideale per cosmetici, birre, salse…

Diversamente, se conviene che il cliente percepisca la consistenza e il colore del prodotto, come nel caso di conserve, confetture o tonno al vetro, è preferibile la soluzione di etichettatura doppia fronte/retro.

In questo caso la visualizzazione diretta del prodotto collabora con l’estetica complessiva della confezione e la scelta dei colori sull’etichetta deve puntare a mettere in risalto il contenuto.

etichette-per-olio-stampate-a-trasferimento-termico con nobilitazioni in oro

Grafica a colori o monocromatica?

Questa scelta è molto importante per le aziende che stampano in autonomia le etichette dei loro prodotti.

L’acquisto di una stampante a colori è molto più oneroso rispetto ad una stampante monocromatica, che utilizza una tecnologia di stampa termica.

La scelta della stampante consentirà al tuo grafico di realizzare il progetto adatto alla tecnologia di stampa adottata.

Per entrambe le tecnologie si possono trovare soluzioni creative efficaci.

Se per le tue etichette vuoi realizzare stampe in oro ti consiglio di valutare le stampanti a trasferimento termico, le uniche in grado di applicare tinte metallizzate a basso costo.

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Immagine sull’etichetta

Quanto sono importanti le immagini per il tuo prodotto?

Se devi etichettare un vino o un cosmetico, puoi raggiungere un ottimo risultato grafico con un layout basato su una buona strutturazione dei testi anziché sulle immagini.

Come trasformare un testo in un’opera d’arte? Scegliendo font intriganti ma leggibili, suddividendo visivamente i grandi titoli dalle informazioni dettagliate.

Per questi prodotti l’immagine può avere una consistenza astratta, simbolica o semplicemente generata da intersezioni di aree colorate.

Per un prodotto alimentare, invece, le immagini hanno un compito fondamentale: richiamare ai sensi un aroma, far desiderare un sapore, far percepire una consistenza.

grafica etichette per biscotti

Un’immagine fotorealistica può avere una buona resa in etichetta se si stampa su carta patinata, poliestere o polipropilene lucido, materiali in grado di replicare nitidezza e vividezza.

Se invece il tuo marchio ha uno stile minimalista, le immagini possono essere silhouette o illustrazioni che sembrano disegnate a mano.

In questo caso è importante selezionare immagini che, pur nella loro semplicità, siano realizzate con gusto.

Un’immagine stilizzata può rendere in stampa anche su carte opache o carte con lavorazioni in rilievo (vergata, martellata, goffrata).

grafica minimalista per etichette di olio evo

Denominazione del prodotto

Alcuni prodotti come il vino, le passate di pomodoro o un olio evo, appaiono esplicitamente per quel che sono e a cui servono.

Il consumatore sa esattamente cosa sta acquistando!

Altri prodotti, che non appartengono alle categorie con una denominazione legale o usuale, potrebbero avere un confezionamento fuorviante e un’etichettatura imprecisa.

Sono esempi quei prodotti che hanno una denominazione descrittiva di fantasia tipo “Preparazione alimentare a base di …” oppure “Prodotto da forno con …”.

Se la denominazione descrittiva non colpisce il bersaglio o è composta da termini stranieri, il prodotto può perdere popolarità e localizzarsi su una nicchia di consumatori ristretta.

Inoltre, è importante che il grafico trovi la posizione corretta affinché la descrizione facoltativa sia ben visibile e con funzione di marketing.

Font: testi che catturano l’attenzione

Quando si realizza l’etichetta di un prodotto, la scelta dei font deve essere eseguita con razionalità.

font calligrafici, serif e sans serif per stampare etichette visibili e leggibili

In un’etichetta coesistono vari tipi di testo, ciascuno con la sua funzione:

  • la denominazione del prodotto deve essere visibile e leggibile
  • i testi promozionali devono essere in evidenza
  • i testi obbligatori devono essere nitidi e ordinati
  • il logotipo del marchio, se presente, deve essere memorabile.

Questa varietà e gerarchia di testi deve essere ottenuta adottando al massimo 2 font differenti, uno più artistico e l’altro più lineare.

Eccedere nelle varianti può disorientare il consumatore e decentrare il prodotto dal suo target.

Conclusioni

Se vuoi conquistare un mercato più ampio, devi regalare alla tua produzione una nuova veste.

L’etichetta è il diffusore di marketing più potente che ci sia!

Ti occorre una grafica per le tue etichette? Lasciati inspirare dai nostri cataloghi

Se sceglierai uno dei nostri modelli, lo personalizzeremo con i tuoi testi e il tuo logo. Avrai una spesa contenuta rispetto ad un progetto grafico ex novo.

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Consigli

Chi ha una produzione artigianale si trova a dover gestire un processo di confezionamento in azienda che dovrebbe essere il più possibile veloce, funzionale e professionale.

La maggior parte delle scelte andrebbe fatta con la consulenza di un esperto che sappia coordinare le varie fasi ed evitare qualsiasi nodo al pettine.

Se per esempio il grafico che cura le tue etichette non lascia un adeguato spazio per la marcatura secondaria di scadenza e lotto, avrai problemi ad adottare una soluzione di marcatura economica.

Quindi anche un lavoro artistico va commissionato con lungimiranza sul processo globale della tua produzione.

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FONT ADATTI PER LA STAMPA DI ETICHETTE

Quando si realizza l’etichetta di un prodotto, la scelta dei font deve essere eseguita con gusto e razionalità.

In un’etichetta coesistono vari tipi di testo, ciascuno con la sua funzione e dominanza.

grafica ETICHETTE PER PRODOTTI ALIMENTARI E COSMETICI

La denominazione del prodotto deve essere leggibile e affascinante.

I testi promozionali devono essere in evidenza.

I testi obbligatori devono essere nitidi e ordinati.

Il logotipo del marchio deve essere memorabile.

Tutti i testi che compilano l’etichetta devono convincere il consumatore del valore del prodotto, della professionalità dell’azienda e della completezza delle informazioni.

Il logotipo è un logo composto da caratteri con una sua ragion d’essere: viene visualizzato su qualsiasi pubblicazione aziendale, sia cartacea sia multimediale e la sua grafica può essere esclusiva e indipendente.

Scelta dei font per etichette classiche e moderne

I font trasmettono la personalità del tuo marchio e stimolano le emozioni del cliente target.

Un elegante font serif (lettere con piedini) è un’opzione di riferimento per l’etichetta classica, mentre un font sans serif (lettere senza piedini) si abbina alle etichette più moderne.

font serif, sans serif e calligrafici

C’è una collezione di font calligrafici molto variegata, ognuno con il suo stile che va dal rustico all’elegante, dal maschile al femminile, dal minimalista al massimalista.

Un font calligrafico viene spesso utilizzato su bottiglie di vino sia per la denominazione che per aggiungere poetiche didascalie. Peccato che siano lì per pura bellezza ma talmente rimpicciolite da dissuadere qualsiasi curioso lettore!

L’abbinamento di più font sulla stessa etichetta può generare un design dinamico. Bellissimo il contrasto tra un font scritto a mano e un font minimale come il Myriad.

Attenzione però a non assumere troppe personalità diverse e confusionarie, evitare di accoppiare più di 2 font e selezionarli con cura.

Nitidezza dei caratteri stampati

A seconda della tecnologia di stampa utilizzata si potrà ottenere una fedeltà con l’etichetta progettata, o viceversa alcuni testi potrebbero perdere di definizione e di fascino.

Paragonando le caratteristiche tecniche tra i modelli più venduti delle stampanti inkjet e delle stampanti termiche, le prime hanno una risoluzione di stampa che va da 1200 dpi a 4800 dpi, le seconde hanno una risoluzione da 203 dpi a 600 dpi, nettamente inferiore.

Del resto, una stampante a colori opera in qualità fotografica, mentre una stampante termica nasce per stampare testi, codici a barre e forme.

Quindi, utilizzando una stampante di etichette a colori è possibile replicare qualsiasi font, sia esso serif o sans serif, sottile o grassetto.

Utilizzando una stampante a trasferimento termico è preferibile scegliere dei font più compatti, senza eccessive variazioni di larghezza o terminazioni minute.

PRIMERA LX3000-stampante-di-etichette-a-colori

Stai cercando la stampante adatta alle tue esigenze?

Stampa il font sul materiale di etichetta adatto

Per la stampa di etichette a getto di inchiostro, la nitidezza di un font può essere influenzata dal materiale dell’etichetta.

Una carta porosa tenderà ad assorbire gli inchiostri e ad ammorbidire i contorni.

In caso di testi con caratteri estremamente piccoli, potresti migliorare la definizione utilizzando una carta patinata o un’etichetta sintetica.

realizzazione grafica etichette per olio di oliva

Un altro fattore influente è il contrasto cromatico tra testo e sfondo. Quando si sceglie un abbinamento differente dal nero su bianco si ha sempre una perdita di contrasto.

Per quanto riguarda la stampa a trasferimento termico valgono le stesse considerazioni sulla porosità dei materiali e sulla composizione del ribbon.

La combinazione etichetta in carta + ribbon in cera garantisce stampe meno nitide della combinazione etichetta sintetica + ribbon in resina, che ha una resa straordinaria.

Il trasferimento termico viene anche utilizzato per la personalizzazione dei nastri in raso. Oltre alla selezione di un raso di qualità che sia il più possibile liscio e setoso, è importante utilizzare font semi-bold o bold e velocità di stampa ridotte.

Di seguito un esempio di font serif, scaricabile gratuitamente, molto accattivante ma che è ricco di abbellimenti difficili da replicare sulla stampa di un nastro in raso.

Conclusioni

Prima di procedere con la stampa delle etichette, è sempre opportuno eseguire delle prove di stampa per verificare che il progetto visualizzato sullo schermo abbia una resa soddisfacente.

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Grafica etichette per prodotti popolari e di lusso: come abbinare i colori

Progettare un’etichetta che catturi l’attenzione non è banale come potrebbe sembrare, soprattutto se si vuole attrarre una ben determinata cerchia di acquirenti.

Un allineamento di prodotti sullo scaffale viene inizialmente adocchiato a distanza dal consumatore. In questa fase, il fattore dominante che suscita l’appeal è il colore.

Prima che il cliente si avvicini per visualizzare i dettagli dell’etichetta, l’abbinamento dei colori classifica immediatamente il prodotto su una specifica fascia di qualità.

come stampare etichette adesive in bobina con una stampante digitale per produzioni artigianali

Un’etichetta realizzata con l’accostamento di molti colori contrastanti è tipica di un prodotto commerciale o destinato ad un pubblico giovanile.

Un’etichetta monocromatica o con pochi colori ben assortiti si addice ad un prodotto di lusso dedicato ad una clientela sofisticata.

Nella ricerca di una grafica funzionale e accattivante, affidarsi alle teorie sulla psicologia dei colori è limitante e condurrebbe ad utilizzare sempre gli stessi canoni per etichettare prodotti dello stesso settore.

Ruota dei colori e metodi di combinazione

La ruota dei colori è uno schema intuitivo di grande supporto nella scelta dei colori da inserire in un’etichetta.

Nella ruota sono rappresentati i colori primari (rosso, giallo e blu) e quelli secondari (viola, arancione e verde), comprese tutte le gradazioni, dai toni più scuri verso il bordo ai toni più chiari verso il centro.

Nelle ruote più complesse ci sono molti settori circolari con colorazioni intermedie che sono i colori terziari, ottenuti miscelando i tre colori primari in opportune percentuali.

Esistono vari criteri per abbinare con un certo feeling i colori. Analizziamone alcuni.

ruota dei colori e combinazioni cromatiche per realizzare etichette accattivanti

Combinazione di colori complementari

I colori complementari sono coppie di colori che si trovano sui lati opposti del cerchio cromatico.

I colori opposti realizzano il più elevato contrasto, risaltandosi e completandosi l’un l’altro.

Le coppie complementari fondamentali sono:

GIALLO
(primario)
VIOLA
(secondario = rosso + blu)
ARANCIO
(secondario = giallo + rosso)
BLU
(primario)
ROSSO
(primario)
VERDE
(secondario = blu + giallo)

Possiamo notare come ogni coppia sia composta da un colore caldo e da uno freddo, e che l’opposto di un colore primario sia sempre un colore secondario e viceversa.

Invece, l’opposto di un colore terziario sarà un altro colore terziario.

Un’etichetta con due colori complementari dominanti è un messaggio molto forte, soprattutto se i colori sono al massimo della saturazione.

Potrebbe essere una buona strategia per prodotti di fascia media come integratori alimentari, energy drink, salse esotiche, snack, bibite gassate e prodotti rivolti ad un pubblico vasto o piuttosto dinamico.

grafica etichette adesive per birre e bevande energetiche in lattina

Combinazione di colori complementari divisi

A volte puntare su due soli colori genera un impatto molto aggressivo e vincolante.

Per raccordare il contrasto dei colori complementari, si può optare per i complementari divisi, in cui ad un colore della ruota se ne associano 2 opposti consecutivi tra loro.

In questo modo, pur esaltando gli opposti, si genera una declinazione flessibile.

Quindi si potrebbe armonizzare il contrasto GIALLO-VIOLA con una di queste opzioni:

GIALLO ARANCIOVIOLA
GIALLO VERDEVIOLA
GIALLO MAGENTAVIOLA
GIALLO BLUVIOLA

I complementari divisi, soprattutto nelle più tenui tonalità pastello, si addicono per arricchire etichette dedicate a prodotti biologici del settore alimentare, cosmetici naturali o prodotti farmaceutici.

grafica etichette per conserve sott'olio

Combinazione di colori analoghi

I colori analoghi sono colori adiacenti l’uno all’altro sulla ruota dei colori, come:

ROSSO-ARANCIO

GIALLO-VERDE

VIOLA-BLU

Questi colori si combinano armonicamente senza cadere nell’appariscenza e sono gradevoli e rilassanti per la vista.

Un’etichetta con un’associazione di colori analoghi è una scelta adeguata a prodotti di lusso, destinati ad un pubblico selettivo che ambisce alla qualità dell’acquisto.

Si pensi alla dominanza dei verde-oro per le etichette di olio extravergine, dei bordeaux-porpora sulle bottiglie di Barbera, dei nero-testa di moro nei preparati al tartufo.

Per questi prodotti si assiste ad una vera e propria omologazione, anche perché è il consumatore stesso che associa quei colori alle categorie di prodotti. Sta all’abilità del designer trovare lo spunto stilistico e cromatico che possa rendere una confezione più attraente di un’altra.

grafica etichette adesive per bottiglie di birra artigianale

Combinazione Monocromatica

Scalandolo un solo colore da un tono più scuro a toni via via più chiari, si ottiene una gradazione monocromatica.

È una scelta estremamente raffinata e tutto sommato molto facile da progettare.

Per impartire una gerarchia visiva, gli elementi principali dell’etichetta dovranno essere associati ai toni più intensi, gli elementi secondari ai toni intermedi e alcune decorazioni di sfondo ai toni più pallidi.

Se dovessi etichettare una linea di confetture, in cui la trasparenza del barattolo di vetro già mostra i colori dei gusti, trovare una grafica che coordini l’etichetta con i vari frutti non è semplice.

Colori complementari e complementari divisi potrebbero risultare invadenti, soprattutto se distribuiti su grandi aree dell’etichetta.

grafica etichette adesive per confetture e miele

In questo caso una buona partenza per uno stile grafico più elegante è ridurre la “tavolozza dei colori” con una combinazione monocromatica o partire da una base neutra.

I colori neutri per definizione sono bianco, crema, beige, grigio, nero ma anche qualsiasi altra tinta a bassa intensità e saturazione.

Colore dei testi in un’etichetta

Un’etichetta con testi non leggibili è un investimento perso e una mancanza di rispetto verso il cliente.

Testi particolarmente ridotti di dimensioni, andrebbero scritti in nero su sfondo bianco o con una combinazione di colori tra testo e sfondo ad elevato contrasto.

Scegliendo sulla ruota cromatica due colori complementari, non ci saranno problemi di leggibilità, soprattutto selezionando gradazioni scure per il testo e chiare per lo sfondo (la situazione inversa è meno accomodante per la vista).

testo scuro + sfondo chiaro

testo chiaro + sfondo scuro

Stampanti di etichette a colori: l’importanza delle prove di stampa

Se vuoi stampare in autonomia le etichette dei tuoi prodotti e vuoi essere sicuro che la palette di colori sia correttamente stampata, è sempre opportuno eseguire delle prove di stampa, perché vari fattori influenzano il risultato finale:

  • materiale dell’etichetta
  • modello della stampante
  • impostazioni della qualità di stampa

Con un test di stampa si possono apportare tutte le modifiche per far corrispondere i colori stampati alla tua palette ideale.

Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere l’articolo:

Conclusioni

Realizzare la grafica di un’etichetta è un processo creativo che va portato a termine esaltando i valori della brand identity, attraverso una sinergia di colori, forme e tecnologie di stampa.

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5 PUNTI CHE DEVI CONSIDERARE PRIMA DI INIZIARE UN PROGETTO DI ETICHETTATURA

Quando devi iniziare ad etichettare i tuoi prodotti, ci sono molte cose da considerare che spesso vengono trascurate

La progettazione dell’etichetta è un passaggio cruciale che non solo fornisce ai clienti informazioni come istruzioni o ingredienti ma contribuisce in modo determinante all’appeal del tuo prodotto.

Le etichette sono il mezzo attraverso il quale il tuo prodotto e il marchio aziendale sono visivamente legati insieme dal consumatore e devono catturare immediatamente l’attenzione del tuo potenziale acquirente.

come iniziare a progettare la tua etichetta

Immagina il tuo prodotto allineato insieme a tanti altri su uno scaffale: come fai ad attrarre l’attenzione?

Un’etichetta ben progettata ma anche ben applicata è certamente un buon punto di partenza.

Prima di iniziare a progettare l’etichetta del tuo prodotto, ci sono almeno 5 domande da analizzare in anticipo.

 1-  Quale aspetto desideri che abbia la tua etichetta?

A meno che un consumatore non abbia già familiarità con il tuo marchio o prodotto, l’imballaggio e l’etichettatura rappresentano la prima interazione visiva con l’acquirente.

Devi ideare un’etichetta che dia una prima impressione distinguibile e unica, considerando i fattori più influenti:

  • Combinazione di colori
  • Font e dimensioni dei caratteri
  • Visibilità del logo
  • Disposizione degli elementi e armonia grafica
  • Materiale dell’etichetta

L’aspetto della tua etichetta sarà influenzato e determinato in gran parte da questi 5 fattori.

2 – Quale è l’ambiente in cui verrà utilizzata l’etichetta?

Il tipo di prodotto etichettato e soprattutto il suo utilizzo finale influirà notevolmente sul tuo progetto di etichettatura.

Dovresti considerare quale sarà il ciclo di vita della tua etichetta e se sarà sottoposta a fattori aggressivi come temperature estreme, umidità, manipolazione che ne possano compromettere l’integrità del materiale e la leggibilità dei dati.

Se questo è il tuo caso devi prendere in considerazione materiali specifici

Etichette resistenti all’acqua

Se devi etichettare uno shampoo o una bottiglia di vino che viene conservata in frigo e poi immersa in un cestello per il ghiaccio devi utilizzare materiali specifici e tecnologie di stampa che garantiscano una stampa resistente anche in ambienti umidi o esposti all’acqua.

Etichette con adesivi rimovibili

Se devi etichettare oggettistica o un prodotto dove l’etichetta deve essere rimossa non utilizzare adesivi permanenti.

Esistono differenti tipi di adesivi rimovibili che non lasciano residui di colla fastidiosi ed è un aspetto che devi valutare insieme al materiale che intendi utilizzare per la tua etichetta

Ambienti difficili

Se stai realizzando prodotti che verranno utilizzati in ambienti fisici ostili, come il settore industriale o un magazzino polveroso, sporco e/o umido, agricolo, oppure un’etichetta che deve resistere in ambienti esterni devi valutare materiali garantiti per utilizzo esterno e resistenti a sollecitazioni di natura ambientale e/o meccanica.

come progettare l'etichetta per il tuo cliente target

Se hai bisogno di un’etichetta che mantenga la leggibilità e l’integrità per tutto il suo ciclo di vita devi impiegare materiali certificati e metodologie di stampa che ti assicurino la durata della stampa per il tempo necessario

Considera che in certe condizioni operative particolarmente ostili, o dove le temperature sono estremamente elevate non sempre si riesce a  trovare una soluzione di etichettatura che riesca a soddisfare i tuoi requisiti e quindi per risolvere il problema dovrai optare per soluzioni di stampa diretta sul materiale stesso come ad esempio i marcatori a micro-percussione

3 – Su quale superficie verrà posizionata l’etichetta?

Questa è una considerazione di carattere pratico e molte persone a volte trascurano questo fattore.

Superfici curve, irregolari o plastiche a bassa densità richiedono supporti e adesivi che riescano a mantenere una perfetta adesione sulla superficie per l’intera durata del tuo prodotto.

Alcune tipologie di adesivi hanno un buon tack iniziale, cioè si applicano saldamente alla superfice ma poi con l’utilizzo e l ‘esposizione a umidità o escursioni di temperatura tendono  a  scollarsi dalla superficie,

 Questa è una condizione che rovina l’immagine e la credibilità del tuo prodotto.

Inoltre le superfici curvilinee o irregolari richiedono materiali flessibili che possano adattarsi perfettamente realizzando un ancoraggio saldo con la superficie

Quindi nella scelta dell’etichetta è importante considerare il tipo e la forma della superficie con cui dovrà interagire

4 – L’etichetta richiede dati variabili come codici a barre, numeri di serie, numeri di lotto o data di scadenza?

Se ti fai stampare le tue etichette esternamente ti sei chiesto come stamperai sull’etichetta i dati variabili.

Il codice a barre puoi farlo stampare insieme alla grafica, ma il numero di lotto o la data di scadenza che devi apporre al momento del confezionamento comporta l’impiego di dispositivi che possano sovrastampare le tue etichette.

Gli strumenti più comunemente utilizzati sono i marcatori, progettati con lo scopo di stampare un un’informazione variabile sull’etichetta o direttamente sul prodotto

Puoi approfondire l’argomenti ai seguenti articoli

5 – Come applicherai la tua etichetta?

Se devi iniziare un progetto di etichettatura, forse non hai l’esperienza necessaria per porti il problema dell’applicazione delle etichette.

Ovviamente se hai solo pochi pezzi e se la tua superficie non è cilindrica, con un po’ di pazienza puoi applicarle a mano in modo accurato

Ma se la tua superficie è cilindrica come una bottiglia o un vasetto o se devi applicare migliaia di etichette devi utilizzare un applicatore di etichette semi-automatico o completamente automatico.

Quando la superficie è cilindrica o conica, come quella di bottiglie, lattine e barattoli l’applicazione manuale genera una serie di imperfezioni che si palesano quando i prodotti sono posizionati uno accanto all’altro sullo scaffale di un punto vendita.

L’applicazione manuale delle etichette genera grinze, disallineamenti, bolle d’aria e pieghe che sono non solo sgradevoli esteticamente ma contribuiscono a creare l’immagine di un’ azienda non  professionale.

Quando si lavora con gli applicatori di etichette, le  etichette devono essere realizzate in bobina e devono rispettare dei requisiti tecnici specifici.

Se non ti occupi di questo aspetto prima di iniziare il tuo progetto di etichettatura potresti trovarti con un materiale che non puoi efficacemente sfruttare per la tua applicazione

Se vuoi iniziare ad etichettare i tuoi prodotti o se desideri acquistare l’etichetta giusta per le tue necessità contattaci

Ing. Cristina Urbisaglia

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ETICHETTE PER PRODOTTI IN BARATTOLO: COME ETICHETTARE I VASETTI DI CONSERVE, PASSATE, SPEZIE IN COMPLETA AUTONOMIA

Etichette per prodotti in barattolo: quale è il modo migliore per progettarle e stamparle in autonomia?

Analizziamo in 5 passaggi come creare un’etichette adesiva personalizzata, dall’idea fino all’applicazione sulla tua confezione.

Sono tantissime le imprese agricole che coltivano i loro prodotti a partire dalla terra e a finire sullo scaffale.

Prodotti che l’acquirente riconosce immediatamente nella loro genuinità e qualità.

Sono barattoli di vetro selezionato che racchiudono colori e consistenze antiche, con apposte etichette distinguibili dalle omologhe concorrenti dei prodotti industriali.

Se sei un produttore di una ricetta tipica o di un’eccellenza regionale e desideri difendere la tua artigianalità, il confezionamento giusto è l’unico modo per trasmettere questo valore.

Delegare una tipografia per la stampa delle etichette, in caso di produzioni limitate, potrebbe non essere la scelta ideale , dovendo comunque eseguire in azienda un successivo processo di stampa dei dati variabili come data e lotto.

Certamente in tipografia si possono realizzare finiture come embossing, debossing, serigrafia, stampa a caldo per aggiungere dettagli pregiati sulle etichette, incrementando il prezzo rispetto ad una lavorazione di base.

Questo perché per ogni particolare aggiuntivo va creata una fustella dedicata, il cui costo di impianto viene diluito sul totale solo per una tiratura elevata di etichette.

In questo articolo vi presentiamo delle soluzioni di stampa in azienda per creare etichette dal carattere artigianale e al tempo stesso professionale, con tutti i passaggi per individuare la simbiosi perfetta tra contenitore ed etichetta.

1° Passaggio

Scelta della grafica da stampare in base al budget aziendale

Sembra affrettato parlarne, ma è l’elemento primordiale in base al quale si calibra tutto il progetto.

L’investimento iniziale per l’acquisto di una stampante a colori è molto più consistente di quello di una stampante a trasferimento termico, che invece produce etichette monocromatiche.

Da entrambe le tecnologie di stampa si possono ottenere eccellenti risultati grafici: la stampante a colori è adatta per tutti gli stili, mentre una stampante a trasferimento termico è più indicata per grafiche minimali e moderne.

Ecco due esempi di etichette con le due tecnologie di stampa:

Qual è quella che adotteresti per il tuo prodotto?

▪▪▪ Contattaci per un progetto grafico dedicato ai tuoi prodotti

2° Passaggio

Scelta della forma e della dimensione dell’etichetta

Un prodotto artigianale va mostrato al cliente e non nascosto con un’etichetta completamente avvolgente e per tutta l’altezza del barattolo.

Puoi optare per un’etichetta rettangolare unica o doppia fronte-retro, purché lasci ai golosi una finestra per ispezionare il prodotto.

Se avessi bisogno di spazio aggiuntivo per inserire tutte le informazioni, potresti sfruttare l’area offerta dal tappo, semmai con un’etichetta che includa nella sua fustellatura un sigillo di integrità anziché inserirlo come elemento a parte.

COME STAMPARE IN AZIENDA ETICHETTE PER CONFETTURE ARTIGIANALI

Una forma di etichetta fuori dall’ordinario, che sia tonda, ovale o con un profilo irregolare che segue un disegno, può essere una strategia per attrarre i clienti.

Le forme particolari vanno ben progettate perché potrebbero creare problemi al momento in cui l’etichetta viene applicata sul contenitore, sia nel caso in cui l’operazione avvenga manualmente, e ancor di più se si utilizzerà un’etichettatrice automatica.

3° Passaggio

Scelta del materiale dell’etichetta

Le stampanti di etichette sono delle macchine estremamente versatili e in grado di lavorare su un’ampia selezione di materiali.

  • Per le stampanti a colori puoi spaziare dalla carta naturale (opaca, patinata o lucida), alle carte goffrate con una trama in rilievo, alla carta craft con il suo aspetto grezzo, ai materiali sintetici con finitura opaca, lucida, perlata o metallizzata.

Gli inchiostri pigmentati sono resistenti e persistenti, ma la scelta del materiale influisce sulla saturazione del colore, per cui se nella tua grafica vuoi usare colori brillanti e pieni è consigliabile optare per un materiale con texture liscia.

Se il tuo prodotto contiene olio è preferibile una carta con trattamento antiolio o un materiale sintetico.

  • Per le stampanti a trasferimento termico la gamma dei materiali disponibili è altrettanto ampia, ad esclusione dei materiali con trame in rilievo che renderebbero difficile il trasferimento del colore. Puoi scegliere tra le carte naturali e i materiali sintetici come il poliestere, il polipropilene e il polipropilene trasparente.

La stampa monocromatica avviene per trasferimento del colore di un nastro inchiostrante (ribbon) per effetto del riscaldamento della testina di stampa. I ribbon sono disponibili in vari colori, anche tinte metallizzate.

Per etichette ultraresistenti e indelebili la combinazione ideale è un materiale sintetico stampato con nastro inchiostrante in resina.

4° Passaggio

Scelta della stampante di etichette idonea

La stampa in autonomia è un processo flessibile e vantaggioso, che puoi continuamente modellare secondo le tue esigenze

◾ Stampi al momento del bisogno la quantità di etichette necessaria

◾ Eviti scorte in magazzino di etichette obsolete

◾ Puoi sempre rinnovare la grafica modificando colori, testi, immagini sull’etichetta come preferisci

◾ Puoi integrare i dati variabili (come data di scadenza e lotto di produzione) nello stesso processo di stampa

Che si tratti di tecnologia a colori o a trasferimento termico, la scelta della stampante idonea per la tua azienda dipende da alcuni parametri, tra cui:

>>> la dimensione dell’etichetta (esistono modelli con larghezza di stampa differenti)

>>> il volume di stampa (se devi stampare svariate migliaia di etichette l’anno una stampante desktop non ha la velocità di una stampante di classe industriale)

▪▪▪ Contattaci per comunicarci le tue esigenze e scopri insieme a noi la tua soluzione di stampa ideale

5° Passaggio

Applica le tue etichette in maniera professionale con un’etichettatrice

In alcune circostanze, dove l’applicazione completamente manuale risulta difficoltosa e complessa, sia per il prodotto da etichettare che per i volumi di produzione giornaliera, un’etichettatrice semiautomatica è la soluzione ideale perché l’investimento non è oneroso e risolve i problemi comuni dell’applicazione manuale:

◾ eliminazione di grinze sull’etichetta

◾ disallineamenti tra etichetta e prodotto

◾ spreco di materiale

◾ perdita di tempo

Conclusioni

Un processo di stampa in autonomia, come del resto in ogni settore, richiede una formazione iniziale tutto sommato semplice ed intuitiva.

Dalle innumerevoli telefonate che riceviamo dagli utenti del nostro blog, possiamo affermare che l’acquisto delle giuste macchine non basta per automatizzare un processo, in assenza di un’adeguata istruzione.

Siamo sempre più orgogliosi del nostro lavoro che mette nelle mani dei nostri clienti una vera conoscenza degli strumenti che gli forniamo.

Contattaci per non perdere il tuo tempo prezioso

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Video stampa a colori

Video stampa a trasferimento termico

La grandezza dei caratteri tipografici per etichette leggibili

Quando si parla di comunicazione in un’etichetta si deve pensare sia all’aspetto estetico complessivo che a quello funzionale a guidare il consumatore verso una scelta di acquisto informata.

Dimensione del carattere tipografico nelle etichette di generi alimentari e vinicoli

Per le etichette di generi alimentari e vinicoli la normativa si è espressa chiaramente: prendendo come riferimento la lettera x minuscola della parola Appendix

◾ tutte le informazioni obbligatorie vanno stampate con un’altezza del carattere minimo di 1,2 mm

◾ per imballaggi o contenitori ridotti la cui superficie maggiore misura meno di 80 cm2, l’altezza del carattere minimo deve essere pari o superiore a 0,9 mm

Scendere al di sotto di questi valori non solo espone a sanzioni ma crea un disagio in quel tipo di consumatore che non si ferma all’apparenza.

◾ le cifre che esprimono la gradazione alcolica dei vini non sono più soggette a variazione di dimensione in base alla % di alcol e seguono i criteri generali (1,2 mm)

◾ le cifre che esprimono la quantità nominale del prodotto, sia solido sia liquido, hanno un’altezza che varia in relazione alla quantità di prodotto contenuta nell’imballaggio:

▪ 2 mm fino a 50 g/ml

▪ 4 mm da 201 g/ml a 1000 g/ml

▪ 3 mm da 51 g/ml a 200 g/ml

▪ 6 mm da 1001 g/ml in su

Per le etichette dei generi non alimentari, per esempio i cosmetici, valgono indicazioni meno restrittive sulla dimensione minima dei caratteri, purché le informazioni risultino visibili, leggibili e indelebili, da posizionare eventualmente su etichette multiple o foglietti illustrativi.

La scelta del font come strumento di marketing

In un’epoca in cui il potere comunicativo delle immagini rappresentate in etichetta sta lasciando il posto a una tendenza decisamente minimalista e sobria, la scelta di un font distintivo può generare un’etichetta perfetta.

Il font esprime un’emozione, uno stile, un valore, la tua brand identity.

Esistono font più adatti a promuovere un prodotto destinato ai bambini, con le loro rassicuranti rotondità e ampiezze.

Font eleganti che sembrano piroettare sulle carte delle etichette dei vini.

Font calligrafici ricchi di abbellimenti femminili adatti ad un cosmetico da teen-ager.

Font geometrici dalle linee essenziali e compatte per etichettare prodotti destinati ad un pubblico sofisticato e moderno.

Font decorativi per prodotti artigianali o alternativi.

font opentype

Quando un grafico ricerca un font per un suo progetto, ha bisogno di una famiglia di font, includente tutte le varianti di dimensione, di peso e di stile di un determinato font ( light, regular, bold, condensed, italic).

Un layout deve interpretare un messaggio specifico, ed è consigliabile giocare all’interno di una sola famiglia di font piuttosto che abbinarne più di uno.

Con il giusto accostamento dei pesi e degli stili si riesce a creare la giusta gerarchia visiva tra i testi principali e secondari, strutturando un’etichetta accattivante ed efficacie.

grafica etichette adesive per prodotti da forno preconfezionati

Hai bisogno di un progetto grafico? Contattaci

È opportuno eseguire sempre delle prove di stampa per verificare che i caratteri, dimensionati seguendo la scala in punti, corrispondano alla grandezza desiderata in millimetri.

In un progetto grafico destinato alla stampa, se il font viene inviato alla stampante come file di testo è possibile che la stampante non sia in grado di replicarlo. Per evitare questo inconveniente è opportuno trasformare il testo in un file immagine usando la conversione “crea contorno” disponibile in tutti i programmi di grafica vettoriale.

Il materiale dell’etichetta influisce sulla leggibilità dei caratteri

Una particolare attenzione va posta se si devono stampare blocchi di informazioni in caratteri di dimensioni ridotte.

Una superficie dell’etichetta liscia o lucida come una carta patinata o un poliestere permette una nitidezza superiore rispetto ad una carta ruvida, martellata o vergata.

Su carte texturizzate è opportuno scegliere un font pulito e lineare, della famiglia dei sans serif, ossia senza grazie.

Se si adottano materiali lavorati è sempre opportuno eseguire delle prove di stampa prima di approvare la tiratura completa.

Anche un colore di fondo dell’etichetta diverso dal bianco influisce sulla leggibilità perché potrebbe non fornire il giusto contrasto con il testo, e non sempre l’adozione di un carattere bold risulta efficiente per le informazioni obbligatorie.

La scelta della stampante influisce sulla nitidezza

Che si tratti di cosmetici, di marmellate, di olio, di birra artigianale o prodotti da forno, puoi decidere se commissionare la stampa in tipografia o stampare le etichette all’interno della tua azienda.

Se il layout include testi molto piccoli o segni grafici particolarmente sottili l’acquisto di una stampante per etichette di livello superiore e con un’alta risoluzione garantirà la giusta nitidezza.

Contattaci per farti consigliare una stampante idonea alle tue esigenze di etichettatura

Informazioni indelebili

L’etichetta deve assolvere la sua funzione al primo impatto e per tutto il ciclo di vita del prodotto.

Il principio di indelebilità deve perdurare nelle condizioni d’uso specifiche del prodotto, quindi la scelta del materiale dell’etichetta, dell’adesivo e degli inchiostri deve tener conto se si tratti di un miele conservato in un luogo fresco e asciutto, di un cosmetico che alloggia su una mensola del bagno caldo e umido o di una birra condizionata in frigorifero.

grafica di etichette per cosmetici

Conclusioni

La realizzazione di un’etichetta vincente include numerosi elementi.

Il passaggio dal progetto alla stampa di una grafica incentrata sul sapiente utilizzo dei caratteri tipografici è una scelta al passo con i tempi, realizzabile interamente con un’economica stampante a trasferimenti termico.

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etichetta minimale per cosmetici stampatata trasferimento termico

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Elisabetta Urbisaglia

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