Passaporto delle piante 2019: sistemi di etichettatura e marcatura a norma

Tutte le piante e prodotti vegetali, semi e frutti esclusi, necessitano di un  passaporto fitosanitario al fine di garantire la tracciabilità sul territorio dell’Unione Europea, in caso sia necessario eseguire delle ricerche e interventi per eventuali contaminazioni.

La normativa 2016/2031/EU (PHR) relativa al passaporto delle piante è entrata in vigore dal 14 dicembre 2019. Tutti i passaporti rilasciati prima di tale data, mantengono la loro validità e accompagnano i prodotti fino al 14 dicembre 2023.

etichette per piante

Il passaporto può essere emesso in autonomia, ma si deve prima ricevere l’autorizzazione dalla rispettiva agenzia competente.

A cosa serve il passaporto delle piante?

La salute della flora è fondamentale per la produzione di piante, per l’agricoltura, per l’ambiente, per la biodiversità, per l’agricoltore e per il consumatore.

A causa della globalizzazione economica e dell’effetto serra, la possibilità che in Europa arrivino delle specie vegetali nocive è sempre più elevata.

Il passaporto fitosanitario può aiutare a garantire una miglior tracciabilità e impedire che elementi potenzialmente nocivi sfuggano al controllo.

Cosa fare per essere conformi?

Il passaporto delle piante è un’etichetta ufficiale che attesta il rispetto di alcune condizioni fitosanitarie, divenute obbligatorie per la movimentazione di piante e prodotti vegetali nel territorio dell’Unione Europea.

Questa normativa va applicata anche per le più piccole attività commerciali.

L’aspetto e i contenuti presenti nel passaporto delle piante 2019 sono stati stabiliti dal regolamento fitosanitario del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Il formato dell’etichetta deve essere conforme al modello europeo standard, rettangolare o quadrato e strutturato nel seguente modo:

passaporto delle piante
  • In alto a sinistra la bandiera dell’Unione Europea, a colori o in bianco e nero
  • Nell’angolo in alto a destra la scritta “Plant Passport“.
  • La lettera “A” seguita dal nome botanico della specie vegetale.
  • La lettera “B” seguita dal codice ISO del Paese produttore, seguito da un trattino e dal numero di registrazione fitosanitaria a 9 cifre.
  • La lettera “C” seguita dal codice di rintracciabilità della pianta. Questa parte può essere integrata con un codice a barre, un QR code o un chip.
  • La lettera “D” seguita dal codice ISO del Paese di origine o di produzione.
come marcare ed etichettare vasi e piante

Il passaporto deve essere realizzato con caratteri semplici e facilmente leggibili da un occhio umano. Deve essere subito distinguibile da qualunque altro elemento grafico o testo presente sulla pianta.

Il passaporto fitosanitario può essere allegato alla pianta in varie posizioni. Può essere stampato sul vaso della pianta, sulla scheda della pianta, su un vassoio o su un’etichetta.

piante identificazione e tracciabilità

Marcatura su vasi, schede ed etichette per piante

In base alle vostre necessità potrete scegliere se adottare una marcatura diretta sul vaso laser o a getto di inchiostro, manuale o in linea di produzione.

http://www.acsistemisrl.com/marcatori-manuali.html

http://www.acsistemisrl.com/marcatori-automatici.html

Oppure potreste stampare a trasferimento termico delle etichette da applicare al vaso o direttamente alla pianta.

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Potrete anche scegliere se utilizzare un sistema stampa e applica, oppure un applicatore di etichette.

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Qualsiasi sia la superficie scelta per la marcatura del passaporto fitosanitario,

  • etichette adesive bianche o prestampate
  • vasi in plastica
  • collarini o puntali da frutto

bisogna sempre tenere in forte considerazione le condizioni ambientali di esposizione delle marcature (sole, acqua, sostanze chimiche) e optare per un sistema di marcatura indelebile a tutto tondo.

marcatura su vasi

Per la modulistica delle autorizzazioni consultate il sito ufficiale:

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/14624

CONCLUSIONI

Gli aspetti normativi coinvolgono qualsiasi settore e richiedono una modernizzazione dei sistemi per integrare i prodotti nei rispettivi mercati.

Se ti occorre una consulenza personalizzata al tuo settore merceologico, chiamaci.

Elisabetta Urbisaglia

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Come assegnare un indirizzo IP STATICO ad una stampante Zebra

In questo articolo spieghiamo come assegnare un indirizzo IP statico ad una stampante Zebra dotata di scheda di rete attraverso il software gratuito Zebra Setup Utilities per Windows.

stampante Zebra ZD420

AZIONI PRELIMINARI

La stampante deve essere installata sul PC e connessa tramite cavo USB

Installa il software  Zebra Setup Utilities per Windows dal seguente link

https://www.zebra.com/gb/en/support-downloads/printer-software/printer-setup-utilities.html

PROCEDURA

Esegui il software Zebra Setup Utilities

Seleziona la stampante Zebra a cui vuoi assegnare l’indirizzo IP e premi il pulsante Configure Printer Connectivity

indirizzo ip stampante zebra

Nella procedura guidata Connectivity Setup Wizard seleziona l’opzione Wired e premi Next

assegnare indirizzo ip stampante Zebra

Seleziona  Internal Printer Server e premi Next

ip statico stampante zebra

Seleziona Static e digita l’indirizzo IP che deve essere assegnato alla stampante,   la Subnet Mask e il Gateway IP. 

In alternativa, se non hai queste informazioni puoi seguire la seguente procedura

Apri il prompt dei comandi: se nel tuo sistema Windows è presente un menu Start, aprilo e digita CMD nella barra di ricerca.

Nella finestra che si apre digita il comando ipconfig e poi premi il tasto Invio.

In questo modo potrai   visualizzare tutte le informazioni sulla rete del tuo PC:

  • l’indirizzo IP del tuo PC
  • la Subnet Mask
  • il Gateway Predefinito

A questo punto puoi mettere tutti i dati nella procedura guidata come indicato nella figura seguente.

Zebra configurazione scheda di rete

Assicurati di assegnare alla stampante un indirizzo IP libero.

Come puoi verificare se l’indirizzo è libero?

Sempre dal prompt dei comandi digita

Ping xxx.xxx.xxx.xxx (indirizzo IP da assegnare alla stampante)

Premi Finish per concludere la procedura e inviare i valori appena impostati alla stampante

Finita la procedura puoi scollegare il cavo USB e connettere la stampante tramite cavo Ethernet

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Ing. Cristina Urbisaglia

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Calibrazione veloce della stampante Zebra ZD410

La calibrazione è una procedura da eseguire quando la stampante non tiene il passo con i supporti caricati e la stampa generata si presenta disallineata  e non centrata.

La calibrazione può essere eseguita anche attraverso il driver della stampante o il software Zebra gratuito Zebra Setup Utilities scaricabile al seguente link

https://www.zebra.com/us/en/support-downloads/printer-software/printer-setup-utilities.html

In questo articolo illustriamo come eseguire la procedura di calibrazione mediante i pulsanti della stampante

ZD410 calibrazione delle etichette

Procedura di Calibrazione

1. Accertarsi che il rotolo di etichette sia correttamente caricato e che il coperchio della stampante sia chiuso.

2. Assicurarsi che la stampante sia accesa.

3. Quando la stampante è pronta e quindi il led che indica lo stato della stampante è verde fisso, premere e mantenere premuti contemporaneamente  per 2 secondi i pulsanti PAUSA e ANNULLA, quindi rilasciarli.

calibrazione della stampante Zebra ZD410

4. La stampante farà avanzare alcune etichette e regolerà la corretta posizione dei supporti.

5. Al termine della procedura, la spia di Stato della stampante tornerà verde fissa.

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Approfondisci

Come risparmiare sui costi dell’etichetta con una grafica intelligente

Sapevi che puoi ridurre i costi di stampa facendo scelte di design intelligenti? Sebbene questi risparmi possano sembrare millesimali, possono sommarsi rapidamente per una produzione completa di etichette.

Ecco una serie di suggerimenti per ottimizzare il tuo budget senza sacrificare l’estetica e la qualità.

Etichette dal design minimalista

Il minimalismo è una scelta progettuale che abbraccia la semplicità, utilizzando un numero essenziale di elementi per creare un aspetto pulito e sofisticato.

È di tendenza in vari settori, dall’arredamento alla moda, e non ultimo il design di etichette.

Una grafica più snella da stampare permette di ridurre il consumo di inchiostro.

Per creare etichette minimaliste segui questi quattro principi:

1. Arriva al punto

I clienti ricevono fino a 10.000 messaggi promozionali al giorno ma ne memorizzano solo una parte.

Se li semplifichi, possono capire più rapidamente e facilmente se il tuo prodotto è adatto alle loro preferenze.

Identifica ciò che è più comunicativo per il tuo prodotto ed evidenzia solo quello. Meno parole, meno elementi di design affollati e persino un’etichetta più piccola per rappresentare il tuo prodotto possono contribuire ad una riduzione dei costi di stampa.

2. Aggiungi spazio bianco

Etichetta adesiva per vino

Il minimalismo adotta molto spazio bianco. Il tuo spazio bianco non è spreco di opportunità, è lo spazio organizzativo per il tuo design.

Indirizza l’attenzione sul messaggio fondamentale del tuo prodotto e consente di risparmiare sui costi di inchiostro e toner.

Approfondisci

L’IMPORTANZA DELLO SPAZIO BIANCO NELLA PROGETTAZIONE DELLE ETICHETTE PER I PRODOTTI

3. Includi piccoli tocchi di colore

Se il bianco non si addice al tuo prodotto, aggiungi invece un tocco di colore.

La chiave qui è usare il colore in modo efficiente e mirato. Usarne troppo crea una giostra chiassosa e confusa, dosarlo può aiutare ad attirare l’attenzione sugli elementi più importanti.

Ciò può massimizzare l’impatto e ridurre il consumo di inchiostro o toner.

4. Usa la tipografia per comunicare

etichetta per miele con caratteri tipografici

La tipografia e i caratteri possono comunicare tanto quanto la grafica e le parole, ma in molto meno spazio, inviando ai clienti scie emozionali.

Quindi, scegli la tua tipografia col cuore.

Le scelte che fai possono diffondere particolari toni, parlare a un determinato pubblico, comunicare sfumature uniche sul tuo prodotto e convincere il cliente ad acquistare il tuo prodotto.

Approfondisci

IL FONT GIUSTO PER UN’ETICHETTA VINCENTE

Etichette: posizioni e forme originali

Le etichette adesive frontali tradizionali non sono l’unica opzione per il marchio del prodotto. Le opzioni creative possono farti risparmiare materiale e costi di stampa e aiutarti a distinguerti sullo scaffale.

Chiudi buste, bollini, cartellini, ad esempio, sono un metodo di etichettatura alternativo e appariscente.

Prova l’anteprima con una bozza di stampa

Niente spreca più denaro di un lotto di etichette andato storto.

Prima di stampare l’intero set di etichette, è preferibile stampare alcuni campioni e provarli sulla confezione. In questo modo potrai verificare se c’è qualcosa da modificare nei testi, nella grafica, nella precisione del colore, nella distribuzione globale del layout.

Per le bozze è consigliabile impostare la stampante in bassa qualità che impiega quantità di inchiostro minori. Il documento stampato sarà più sbiadito ma comunque efficace per la valutazione.

Stampa solo il numero di etichette che ti occorre

È importante tenere conto delle potenziali modifiche normative quando si stampano grandi quantità di etichette.

Alcune categorie di prodotti possono essere più inclini a modifiche normative. Nel settore cosmetico e alimentare gli ingredienti possono cambiare senza minimo preavviso e ci si ritrova con un mucchio di etichette inutilizzabili.

Un servizio di stampa esterno obbliga a un minimo d’ordine comunque elevato per aziende con medie produzioni, e ritrovarsi 20.000 etichette quando in realtà ne servivano solo 10.000 è una falsa economia.

La scelta economicamente più vantaggiosa è rendersi autonomi nella produzione di etichette.

Approfondisci

COME PASSARE DALL’IDEA DI UN’ETICHETTA PERSONALIZZATA ALLA STAMPA: TUTTO QUELLO CHE TI OCCORRE PER ESSERE AUTONOMO

CONCLUSIONI

Una grafica intelligente permette di risparmiare sul costo di proprietà globale dell’etichettatura dei prodotti, a partire dall’ acquisto della stampante, che non va sovradimensionata rispetto alle proprie reali esigenze, fino alla gestione dei costi dei materiali di consumo.

Se ti occorre una consulenza completa e specializzata, chiamaci

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Come scegliere l’antenna RFID della tua etichetta

Si parla molto di tecnologia RFID implementata in diversi settori: produzione, trasporto e logistica, farmaceutica, abbigliamento  e cosmesi  ognuno dei quali ha esigenze differenti per dimensioni di etichette e distanza di lettura.

etichette rfid scelta dell'antenna

I più importanti costruttori producono antenne, chiamate inlay, da applicare alle etichette con dimensione e forme differenti per adattarsi a qualsiasi esigenza del cliente.

Una fondamentale valutazione da considerare nel dimensionamento di un’etichetta RFID è la distanza di lettura che si vuole ottenere: maggiore è la superficie  dell’antenna e più grande  sarà la distanza di lettura.

Un tag RFID è composto da tre componenti:

  • il chip, cioè il componente elettronico in cui sono memorizzati i dati;
  • l’antenna, cioè l’elemento che permette al chip di ricevere e trasmettere i dati ad un lettore;
  • il supporto, cioè il materiale che sostiene e protegge il chip e l’antenna. Questo supporto può essere ad esempio un’etichetta adesiva, un bracciale o un tag robusto per applicazioni industriali.

In questo articolo analizziamo alcuni esempi di antenne della Avery Dennison utilizzate per differenti settori, evidenziandone  la dimensione e la relativa  distanza di lettura.

Cosmetica e gioielleria

Sicuramente un settore dove vengono utilizzate le dimensioni più piccole per le antenne è la cosmetica e la gioielleria dove  la lettura di tag RFID avviene a distanze ridotte anche con l’ausilio di dispositivi portatili.

chette rfid settore cosmetico e gioielleria

UHF RFID Inlay: AD-172u7, dimensione 22 x 12.5 mm, distanza massima di lettura 2 m

antenna rfid cosmetica e gioielleria

UHF RFID Inlay: AD-320u7, dimensione 41.4 x 16 mm, massima distanza di lettura 5 m

antenna rfid di piccole dimensioni

Settore Farmaceutico

etichetta rfid per il settore farmaceutico

Nel settore farmaceutico la dimensione dell’etichetta RFID deve adattarsi alle  confezioni e a  contenitori cilindrici che hanno forme  e dimensioni variegate.

UHF RFID Inlay: AD-160u7, dimensione 60 x 4 mm, massimo distanza di lettura 12 m.

etichetta rfid settore farmaceutico

UHF RFID Inlay: AD-850m4QT, diametro 10.3 mm, distanza massima di lettura 1 m

etichette rfid per medicinali e farmaci

Aeroportuale

Sicuramente la rintracciabilità dei bagagli per la gestione aeroportuale necessita di antenne molto performanti perché i nastri trasportatori per lo smistamento dei bagagli scorrono velocemente e la lettura deve essere a distanze elevate garantendo un errore pari a  zero.

UHF RFID Inlay: AD-553u8, dimensione 38 x 76 mm, massima distanza di lettura 18 m.

antenna rfid settore aeroportuale

UHF RFID Inlay: AD-373u7XM, dimensione 53 x 19 mm, massimo distanza di lettura 7 m.

etichetta rfid bagagli

Automobilistico

Il settore automobilistico sicuramente è stato uno dei primi ad implementare soluzioni RFID per la tracciabilità dei componenti.

rfid settore automobilistico

Nell’automotive  la distanza di lettura e la prestazione sono due parametri  che devono essere accuratamente dimensionati per ottimizzare l’efficienza del processo di produzione e assemblaggio, con una riduzione degli errori e di conseguenza dei costi.

UHF RFID Inlay: AD-226iM, dimensione 95 x 8.15 mm, massimo distanza di lettura 9 m.

etichetta rfid settore automobilistico

UHF RFID Inlay: AD-661r6, dimensione 90 x 19 mm, massimo distanza di lettura 14 m.

etichetta RFID SETTORE AUTOMOBILISTICO

Trasporti e logistica

In questo settore possiamo utilizzare etichette di maggiori dimensioni e le distanze di lettura sono fondamentali per ottimizzare i processi, considerando che le etichette verranno lette sia da lettori fissi che manuali.

UHF RFID Inlay: AD-229r6, dimensione 95 x 8.3 mm, massimo distanza di lettura 15 m.

ETICHETTE RFID SETTORE TRASPORTI

UHF RFID Inlay: AD-237r6, dimensioni 70 x 14.5 mm, massimo distanza di lettura 12 m.

ETICHETTA RFID TRASPORTI E LOGISTICA

Sul mercato troviamo etichette della stessa dimensione, ma con inlay differenti che inevitabilmente hanno prestazioni e costi diversi: selezionare l’etichetta RFID giusta per la tua applicazione richiede un’analisi accurata di tutti i requisiti.

Se hai la  necessità di implementare un nuovo progetto RFID contattaci ai nostri riferimenti per studiare insieme  a noi  la soluzione più adatta alle tue  esigenze

Telefono 06.51848187

Andrea Capponi

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Lettori di codici a barre per smartphone e tablet Android e Apple

Se lavori con uno smartphone o un tablet Android o Apple e hai la necessità di  leggere frequentemente i codici a barre, utilizzare la fotocamera del tuo dispositivo non è una soluzione efficiente.

Quando uno smartphone viene utilizzato come scanner si utilizza un’applicazione che consente al telefono di scansionare i codici utilizzando la fotocamera.

Gli smartphone non hanno un motore di scansione e un gruppo ottico dedicato alla specifica attività di scansione dei codici e quindi possono avere difficoltà a leggere i codici in diverse situazioni.

lettori di codici a barre per Apple e Android

Una soluzione efficace e l’utilizzo di datacollector o companion scanner,  lettori appositamente progettati per essere facilmente collegabili con il tuo smartphone o tablet attraverso una connessione Bluetooth.

Sono lettori piccoli e potenti, si adattano perfettamente al palmo della tua mano o possono essere portati al collo con un laccetto oppure calzati sul dito come un anello per lavorare a mani libere.

Gli scanner di codici a barre sono più veloci in termini di prestazioni e più affidabili di uno smartphone.

Sono progettati per letture intensive, a differenza di quest’ultimo che esegue più attività alla volta riducendo i livelli di efficienza e scaricando velocemente  la batteria del tuo smartphone.

Inoltre, con uno smartphone  è difficile leggere codici a barre piccoli, densi, lontani, illuminati male.

Con un tablet o un telefono saranno più le volte che non leggi il codice, che quelle che riuscirai a scansionarlo e con un tempo di scansione molto più lungo di quello di un lettore barcode.

Facciamo una panoramica dei modelli più diffusi che possono aiutarti a svolgere il tuo lavoro in modo efficiente e in completa mobilità.

OPN-2006

L’OPN-2006 è un lettore  Bluetooth che legge i codici 1D.

Si associa velocemente tramite connessione Bluetooth ad uno smartphone o tablet sia Android che Apple o a un PC.

L’eccellente  motore di scansione laser 1D garantisce la possibilità di 100 scansioni al secondo.

È uno scanner affidabile e veloce, facile da utilizzare  che semplifica il lavoro di chi deve scansionare frequentemente i codici a barre.

OPN-3002

Se devi leggere non solo i codici 1D (quelli rappresentati da barre e spazi bianchi) ma anche codici 2D, tipo il QRCode, allora il modello OPN-3002 è quello giusto.

È leggero e si adatta facilmente in tasca o portato al collo con un laccetto e consente il trasferimento dei codici in tempo reale al tuo smartphone tramite connessione Bluetooth

lettore di codice a barre per tablet e smartphone

L’OPN-3002 è un potente scanner 2D dotato di una batteria ad alta capacità in modo che lo scanner possa durare ore.

L’uso dell’OPN-3002 è semplice e immediato. Un pulsante per scansionare il codice a barre e un pulsante per correggere eventuali errori commessi, entrambe le azioni forniscono un feedback visivo

RS-2006 scanner da dito

Questo scanner ad anello è progettato per essere inserito al dito lasciando la libertà di lavorare a mani libere.

L’RS-2006 è uno scanner ad anello che si adatta perfettamente al dito, con il pulsante di attivazione a portata di pollice, quindi è necessario un solo dito per attivare lo scanner.

La cinghia per le dita è regolabile e pertanto il lettore può essere indossato sulla mano sinistra o destra.

Dispone di Bluetooth 4.0 e Bluetooth Low Energy per garantire un rapido trasferimento dei dati in tempo reale su qualsiasi dispositivo.

È uno scanner robusto ed è estremamente leggero: pesa solamente  42 grammi.

lettore ad anello per smartphone Apple e Android

Esegue la scansione di tutti i codici a barre 1D e può connettersi via Bluetooth a qualsiasi dispositivo Windows, Android e Apple.

CS4070

Il CS4070 è un lettore wireless che legge codici a barre 1D, 2D e PDF417, stampati su etichette cartacee o visualizzati su telefoni cellulari o schermi di computer.

Basato sugli standard Bluetooth, il CS4070 funziona con tutti i tablet, smartphone e PC.

lettore barcode per Apple e Android

Inoltre, il chip MFI integrato e la certificazione Apple assicurano la compatibilità con i dispositivi mobili Apple quali iPhone e iPad.

Non solo il CS4070 è uno dei dispositivi più piccoli e leggeri della sua categoria, ma è anche progettato per consentire un’impugnatura naturale e garantire un uso confortevole per tutta la giornata nelle applicazioni di scansione più impegnative.

Se vuoi scegliere insieme a noi il lettore più adatto alle  tue esigenze contattaci

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Ing. Cristina Urbisaglia

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5 falsi miti sulla stampa a trasferimento termico

La stampa termica esiste da decenni, eppure molte convinzioni sbagliate su questo metodo di stampa comportano una non corretta comprensione della tecnologia e  soprattutto la scelta sbagliata delle etichette.

In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza sui concetti di base della stampa a trasferimento termico, cercando di comprendere il funzionamento di un metodo di stampa versatile, veloce ed economico

stampante Zebra ZD420
Stampanti Zebra ZD420

 # 1 – Tutte le stampanti termiche sono uguali

Esistono in realtà due tipi di stampanti termiche:

  • termica diretta
  • trasferimento termico.

Entrambe utilizzano il calore della testina  per generare una stampa, ma  lo fanno usando metodi differenti.

Le stampanti termiche dirette utilizzano carta termica o materiale sintetico termico che cambia colore quando viene riscaldato.

Questo significa che le stampanti termiche dirette, a differenza di altre tecnologie di stampa, non richiedono alcuna fonte di inchiostro aggiuntiva, rendendole la scelta migliore da chi deve stampare etichette per le spedizioni, peri  laboratori di analisi e per tutte quelle applicazioni che richiedono un’etichetta con un ciclo di vita breve.

SATO WS2 stampante termica diretta per etichette e braccialetti pazienti
SATO WS2 stampante termica diretta

Una stampante termica diretta è semplice da utilizzare, veloce ed ha costi contenuti.

Le stampanti a trasferimento termico invece stampano usando un nastro d’inchiostro, chiamato anche ribbon. La testina di stampa applica calore al nastro per trasferire l’inchiostro dal nastro all’etichetta.

La scelta del metodo di stampa più idoneo dipende dall’applicazione specifica: le etichette a trasferimento termico offrono una maggiore resistenza agli agenti chimici e atmosferici, mentre le etichette in materiale termico sono adatte per applicazioni con durata limitata nel tempo.

# 2 – Le etichette a trasferimento termico sono più resistenti

Si presume spesso che la resistenza delle etichette a trasferimento termico sia indipendente dal materiale delle etichette.

Esiste un’ampia gamma di materiali adatti alla stampa  a trasferimento termico, sia in carta che in materiali sintetici.

La resistenza di un’etichetta dipende da molteplici fattori che devono essere valutati in base all’applicazione e alle condizioni a cui verrà sottoposta.

Un’etichetta in carta se utilizzata in presenza di acqua o altro liquido si bagnerà compromettendo l’integrità e la leggibilità dei dati. Quindi anche utilizzando una stampante  a trasferimento termico non otterrai un’etichetta resistente ai liquidi

La resistenza e la durata dell’etichetta dipendono dal materiale scelto e dall’adesivo, che devono essere selezionati in relazione alla specifica applicazione.

ETICHETTE CRIOGENICHE

Un’etichetta che resiste a condizioni atmosferiche sfavorevoli, non è la stessa che puoi utilizzare per applicazioni criogeniche o per prodotti chimici, solventi o detergenti.

# 3- Tutti i nastri a trasferimento  sono uguali

Il nastro a trasferimento termico  viene prodotto in diverse qualità che possiamo raggruppare in tre categorie principali

  • Ribbon cera
  • Ribbon cera-resina
  • Ribbon resina

Ci  sono inoltre formulazioni particolari adatte ad applicazioni che richiedono una resistenza della stampa a specifici solventi e  sostanze chimiche aggressive oppure a lavaggi industriali o a temperature molto elevate

La qualità più idonea deve essere selezionata in base al materiale dell’etichetta e alla durata/resistenza della stampa che si vuole ottenere.

nastri per il trasferimento termico

I ribbon sono prodotti in diverse misure sia in larghezza che in lunghezza e il confezionamento dipende dal modello di stampante utilizzato.

Quindi se hai una stampante a trasferimento termico e devi ordinare dei ribbon ricordati di specificare marca e modello della stampante che utilizzi.

# 4 – Le etichette a trasferimento termico si attaccano a qualsiasi superficie

Non tutti i materiali sono uguali quando si tratta di etichette a trasferimento termico.

Una stampa a trasferimento termico rimarrà leggibile a lungo, ma l’adesivo determina se l’etichetta rimarrà saldamente attaccata sulla superficie di applicazione.

Esistono collanti specifici per il freddo, per il caldo, ma anche per superfici irregolari o rugose o progettati per resistere a solventi aggressivi come xilene, toluene e alcol

# 5 – Le stampanti a trasferimento termico sono più costose

Esistono modelli desktop per bassi volumi di stampa e modelli di classe semi-industriale o industriale per elevati volumi di stampa e per gli ambienti più ostili, dove è presente polvere e umidità.

Il prezzo per una stampante a trasferimento termico può variare da 250-300 euro fino a migliaia di euro ,in funzione del modello, della configurazione e di eventuali  accessori come taglierina, spellicolatore o riavvolgitore.

stampanti a trasferimento termico

La tecnologia di stampa a trasferimento termico si contraddistingue per la sua affidabilità, velocità di stampa e per il costo/ stampa assolutamente conveniente  rispetto ad altri metodi di stampa.

È la tecnologia più diffusa per stampare dati variabili e  codici a barre.

In conclusione

Frequentemente con il termine “stampante termica” si denotano sia stampanti termiche dirette che stampanti a trasferimento termico.

In realtà le 2 tecnologie di stampa sono differenti, offrono caratteristiche e materiali di stampa specifici e se si vuole ottenere un risultato di etichettatura efficace per la propria applicazione è fondamentale non confondere le due metodologie di stampa.

Le caratteristiche principali che hanno contribuito alla rilevante diffusione di stampanti a trasferimento sono:

  • velocità
  • qualità di stampa eccellente di testi grafica e codice a barre
  • scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
  • basso costo stampa
  • stampa in funzione del fabbisogno
  • produzione di modelli idonei a qualsiasi esigenza operativa (desktop, industriali, semi-industriali, per integrazione sulle linee, portatili)

Se sei interessato ad una stampante a trasferimento termico e vuoi analizzare insieme a noi il modello adatto alle tue esigenze CONTATTACI

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Il segreto per etichettare i contenitori conici

Ci sono diverse strategie che puoi fare per far risaltare il tuo prodotto sugli scaffali.

Investire in imballaggi fantastici è uno di questi.

Le forme affusolate possono attrarre l’attenzione del cliente e creare una silhouette esclusiva per il tuo prodotto.

applicazione DI etichette SU CONTENITORI CONICI

Questa forma può aggiungere visibilità sullo scaffale a vasi di marmellata, sott’olio, conserve, tonno.

Il settore cosmetico è decisamente all’avanguardia per i contenitori speciali.

Etichettare queste confezioni fuori standard richiede un impegno particolare, ma non impossibile.

Vediamo come funzionano le superfici coniche e i modi in cui le etichette possono aderire in simbiosi con la forma della tua confezione.

Che cos’è un cono?

La conicità (tapering) è la “graduale diminuzione della larghezza in un oggetto allungato”. Quando un oggetto non è perfettamente cilindrico si dice che è rastremato.

Immagina le bottiglie di shampoo, i vasi e le tazze di caffè che maneggi ogni giorno. Tutti hanno una cosa in comune: le cime più larghe delle basi o viceversa.

Come faccio a sapere se il mio contenitore è rastremato?

Se non è evidente la valutazione ad occhio nudo, è possibile eseguire un semplice test.

etichette per contenitori particolari di forma conica o svasata

Per prima cosa, metti la tua confezione contro qualcosa di certamente dritto o piatto. L’opzione più semplice è quella di sdraiarla sul tavolo, oppure metterla in piedi accanto a un righello.

Se il contenitore e la superficie di riferimento piatta non sono a filo in ogni punto, c’è rastremazione.

Esistono diversi tipi di rastremazione?

Oltre al grado di conicità, alcune bottiglie hanno curvature multiple e risultano bombate.

Non esiste un modello di etichetta conica o affusolata standard, e va progettata specificatamente per il contenitore adottato.

In questo articolo analizzeremo il tipo più comune: il cono semplice.

Cosa succede senza etichette affusolate?

Quando si tenta di etichettare un oggetto affusolato con un’etichetta rettangolare, si ottiene un risultato tutt’altro che ideale.

Nella migliore delle ipotesi potresti finire con un’inclinazione diagonale alla fine dell’etichetta, o imbatterti nel “contrassegno” o rigonfiamento, la piegatura che si verifica quando un’etichetta non si adatta correttamente.

etichetta contenitori conici sbagliata

Come si etichetta un contenitore o una bottiglia conici?

Puoi etichettare una superficie affusolata in tre modi:

1 # Scegliere un’etichetta più piccola che non accentuerà la curvatura.

etichetta in polipropilene trasparente per contenitori affusolati

Un’etichetta che non si estenda troppo attorno all’imballaggio, sia in verticale che in orizzontale minimizza l’effetto del tapering.

Tuttavia, ciò limita la quantità di spazio per mostrare il tuo marchio, descrivere il tuo prodotto e includere tutte le informazioni normative necessarie.

2 # Diventare creativi con i formati di etichette tradizionali.

etichette creative per contenitori conici

Se vuoi integrare un’etichetta standard su un contenitore conico, prova un posizionamento, una forma o una direzione diversi e vedi se ti piace il risultato. Tentar non nuoce!

3 # Ordinare etichette affusolate di dimensioni personalizzate

etichette per contenitori conici

Le etichette complete o a mezzo busto offrono maggior spazio per comunicare e possono indicare alta qualità ai tuoi consumatori. In questo caso è necessario calcolare il grado di rastremazione e progettare un’etichetta idonea.

Come si genera un’etichetta conica semplice?

Dovrai prendere poche misure, un righello normale non ti aiuterà.

Avrai bisogno di un righello flessibile (come quello delle sarte), oppure puoi segnare le grandezze su un filo per poi misurarle col righello ordinario.  

Prendi il tuo contenitore e individua a che altezza vuoi posizionare esattamente la tua etichetta, marcalo con dei segni di matita.

Poiché la larghezza del contenitore cambia gradualmente, è importante misurare esattamente dove deve posizionarsi l’etichetta, altrimenti le tue misurazioni potrebbero essere errate.

dimensioni etichette contenitori conici

Annota le seguenti misure:

  • Circonferenza superiore

Misura tutto intorno il contenitore nella posizione in cui desideri posizionare la parte superiore dell’etichetta.

  • Circonferenza inferiore

Misura intorno al contenitore dove vuoi che si trovi il fondo dell’etichetta.

  • Altezza dell’etichetta

Misura la distanza tra la circonferenza superiore e la circonferenza inferiore.

Inserisci le misure fondamentali nel seguente link:

https://www.onlinelabels.com/label-generator-tools/tapered-label-generator.aspx

Puoi impostare anche altre grandezze:

  • Copertura (%)

Quanto vuoi che l’etichetta avvolga il tuo contenitore? Usa il 100% per una copertura completa e fino al 120% per sovrapporre l’etichetta in chiusura su sé stessa.

Usa valori inferiori a 50% per generare un’etichetta da un lato solo del contenitore.

  • Raggio dell’angolo

Vorresti angoli squadrati o arrotondati? Per il quadrato, immettere 0. I numeri più alti aumentano la curvatura agli spigoli dell’etichetta.

Di convertitori conici online per etichette affusolate ne esistono vari.

Questo seguente è ancora più snello del precedente, fornisce però meno variabili da poter scegliere:

https://boxshot.com/conical-label/calculator/

Dopo aver generato il tuo modello, provalo

Scarica il modello di etichetta affusolata.

Stampa la tua etichetta su un foglio di carta bianco.

Nota: alcuni visualizzatori di PDF possono ridimensionare il disegno durante la stampa. Per ottenere una stampa realistica assicurati di selezionare “Dimensioni effettive” o deseleziona “adatta alla pagina”.

Ritaglia la tua forma e testala sul tuo contenitore.

Se si adatta correttamente, hai vinto al primo tentativo! Se è necessario un perfezionamento, regola i numeri sopra per generare un nuovo modello di etichetta conica personalizzata.

A questo punto hai il file (in formato Adobe Reader o PDF) da fornire al tuo produttore di etichette.

Come adattare la grafica a questa forma conica di etichetta?

Ora che hai ottenuto la forma perfetta dell’etichetta per il tuo contenitore conico devi creare una grafica che si adatti correttamente.

Non puoi creare una grafica come faresti per le  etichette rettangolari o quadrate altrimenti le informazioni stampante non appariranno dritte.

Bisogna creare una linea di demarcazione curva per il tuo layout, e soprattutto ogni linea grafica o di testo al suo interno deve essere adattata alla nuova forma.

etichetta con forma adatta a contenitori svasati

Solo così otterrai che, una volta attaccata l’etichetta al contenitore, tutto apparirà magicamente dritto!

Vuoi  stupire i tuoi clienti con le etichette dei prodotti affusolate?

Contattaci oggi per parlare con un nostro esperto del tuo progetto.

Elisabetta Urbisaglia

📞 06.51848187

📧 info@acsistemisrl.com

🌍 www.acsistemisrl.com

🛒 https://acsistemionline.com/

Approfondisci

Lettori di codici a barre con ricarica wireless: un efficiente vantaggio tecnologico

Datalogic, leader nel settore  dell’automazione industriale e l’acquisizione automatica dei dati, ha introdotto i nuovi prodotti con tecnologia di ricarica wireless.

La ricarica wireless è disponibile sui palmari Memor 20, Memor 10, Memor 1 e sui lettori di codici a barre Gryphon serie 4500

Il sistema di ricarica wireless di Datalogic elimina i contatti e i pin della batteria, che spesso si sporcano, si piegano o si rompono nel tempo – e questo elimina un punto chiave di guasto dei dispositivi utilizzati.

lettori con ricarica wireless Datalogic

Come noto, i contatti di ricarica sono tra le cause più frequenti di guasti hardware nelle aziende.

Le procedure di manutenzione e pulizia del sistema di ricarica di routine possono essere evitate, il che significa tempi di fermo inferiori.

Il sistema di ricarica wireless di Datalogic è anche più veloce delle soluzioni di ricarica tradizionali.

La ricarica della batteria avviene in modo rapido e sicuro senza sollecitare eccessivamente contatti, pin e cavi.

Per i dispositivi utilizzati in modo continuo questo rappresenta un grande vantaggio operativo.

In sintesi, quali sono i vantaggi di una ricarica wireless?

  • Ricarica rapida, vantaggio che riduce la necessità di acquistare batterie aggiuntive
  • Eliminazione della manutenzione e della pulizia dei contatti della base di ricarica
  • Maggiore durata del prodotto, poiché i contatti delle basi di ricarica sono un punto debole dei dispositivi wireless
  • Affidabilità migliorata del processo di ricarica: la ricarica wireless è facile da usare ed evita che si stabilisca  una connessione errata sui contatti.

Non farti sfuggire questo vantaggio tecnologico: se vuoi valutare  un lettore o un palmare con ricarica wireless contattaci.

Telefono 06.51848187

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

oppure visita il nostro sito

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4 fattori fondamentali da non sottovalutare NELL’ETICHETTATURA dei prodotti

Se stai prendendo in considerazione la possibilità di produrre in completa autonomia le etichette dei tuoi prodotti, devi partire con il piede giusto e focalizzare l’attenzione su dettagli tecnici che, se trascurati, rovineranno ogni tuo più aureo progetto.

progettazione e stampa in autonomia di etichette

Il successo di un’etichetta è un obiettivo da garantire nel tempo, non si ferma al momento in cui il tuo layout viene realizzato dalla stampante.

Un’etichetta ben progettata è la simbiosi stratificata di varie scelte a catena, ognuna dipendente dall’altra.

Un numero sorprendente di fattori deve allinearsi per creare l’etichetta perfetta per il tuo prodotto e, soprattutto, i fattori differiscono a seconda delle condizioni ambientali a cui il tuo prodotto sarà esposto.

Vediamo con che ordine procedere per arrivare alla soluzione ottimale.

FATTORE N.1 – Su che contenitore verrà applicata la tua etichetta? Quale materiale? Quale forma?

Se il tuo contenitore è in plastica o in vetro, tondeggiante o pianeggiante, consistente o comprimibile, richiederà l’applicazione di un’etichetta appropriata sia per la sua possibile forma (rettangolare, tonda, fustellata), che per il suo materiale (carta o sintetica), nonché per il tipo di collante che più garantirà un’adesione a lungo termine.

  • Analizzando la sinergia dei materiali, un contenitore in vetro o metallo presenta una naturale affinità con l’adesivo, mentre un contenitore in plastica necessita di un adesivo più aggressivo.
  • Se il contenitore ha un volume variabile (tubo comprimibile, busta), non sarà possibile far aderire correttamente un’etichetta realizzata con un materiale rigido come il  poliestere o la carta.

Mentre il cliente consuma il prodotto vedrà una progressiva e sgradevole sgualcitura dell’etichetta che conferirà al prodotto un aspetto trascurato.

In questo caso è più professionale adottare per l’etichetta un materiale flessibile e garantire un’estetica durevole al tuo marchio.

grafica etichetta per prodotti alimentari in busta
  • La forma di una superficie può influenzare la forza di un legame adesivo. Bottiglie e barattoli rotondi, inoltre, possono presentare sfide che i contenitori a facciata piatta non presentano.

    Infatti le curve distorcono le immagini sull’etichetta del prodotto, e tutto appare irreale e destabilizzante.

Se vuoi che il tuo intero marchio e logo siano visibili sullo scaffale, devi ragionare in tre dimensioni quando progetti il tuo layout.

grafica etichette per birra artigianale

FATTORE N.2 – Quali condizioni ambientali influiranno sul tuo prodotto?

Per tutto il suo ciclo di vita, se l’etichetta del prodotto è esposta a umidità, luce solare, caldo e freddo estremi e rapidi cambiamenti di temperatura, o all’aggressione di solventi e sostanze chimiche devi utilizzare una tecnologia di stampa e un materiale in grado di resistere a condizioni avverse.

Tutte queste condizioni minacciano di scolorire la stampa, allentare i legami adesivi e strappare i materiali.

Pensa a una bottiglia di birra o di vino.

Può variare dalla temperatura ambiente sugli scaffali di un rivenditore di birre artigianali, agli interni freddi del frigorifero di un cliente, all’immersione in ghiaccio e acqua all’interno di un dispositivo di raffreddamento, al sole ardente e calore di una stagione estiva.

In tutto questo altalenare di condizioni, l’etichetta deve continuare a fare il suo lavoro: rappresentare il tuo marchio.

etichette per superfici umide

I cambiamenti di temperatura causano l’espansione e la contrazione di una superficie, dilatando l’etichetta del prodotto insieme ad essa.

Contenitore ed etichetta svolgono ciascuno un ruolo fondamentale per attrarre il cliente, ma l’adesivo è letteralmente la colla che tiene tutto insieme.

Esistono molti tipi di adesivi per etichette e ognuno di essi può offrire alcuni vantaggi e svantaggi.

Basi adesive: gomma o acrilico?

Esistono due basi primarie per la realizzazione di adesivi per etichette: gomma e acrilico.

Non esiste davvero un’opzione standard e, a volte, le esigenze personali non guidano verso una scelta univoca.

Fortunatamente, oltre alle basi adesive standard, esistono degli adesivi rinforzati altamente specializzati per resistere alle condizioni d’uso più discordanti.

L’adesivo giusto dipende anche dalla funzione specifica dell’etichetta.

Le condizioni ambientali possono deteriorare anche l’aspetto cromatico dell’etichetta: in particolar modo l’esposizione alla luce è responsabile di un invecchiamento precoce delle tinte, già prima che il prodotto arrivi nelle mani del cliente, svalutando la sua visibilità sullo scaffale.

stampa Etichette per cosmetici con inchiostri pigmentati

Analizzando l’anatomia di un’etichetta personalizzata, incontriamo una stratificazione di elementi, quelli più esterni sono:

Il rivestimento

La vernice è un rivestimento liquido applicato sulla tua etichetta per fornire un tocco estetico finale e una leggera protezione dall’uso quotidiano.

Il laminato è un film trasparente che copre il frontale dell’etichetta, offrendo una protezione extra-resistente alla luce solare, all’umidità, alle sostanze chimiche o alla manipolazione.

L’inchiostro

L’inchiostro svolge la maggior parte delle comunicazioni per l’etichetta. Può farlo in stile colorato, in bianco e nero, con testo, disegni, foto o un mix di tutto.

Per le stampanti a getto di inchiostro:

Gli inchiostri a base di acqua sono un’opzione conveniente e generano stampe dai colori brillanti e vivaci.

Sono meno resistenti e più inclini allo scolorimento rispetto agli inchiostri pigmentati.

Gli inchiostri pigmentati sono una buona scelta quando la durabilità è importante e non richiedono una finitura protettiva sull’etichetta.

Gli inchiostri UV sono durevoli, resistenti allo sbiadimento e ai prodotti chimici aggressivi.

Per le stampanti a trasferimento termico (stampa monocromatica a caldo) esistono dei nastri inchiostranti con caratteristiche di resistenza crescenti passando dal ribbon in cera, a quello in cera-resina (mediamente resistente), fino al ribbon in resina (ultraresistente).

Materiale frontale dell’etichetta

Il materiale utilizzato per realizzare l’etichetta è la superficie che contiene l’immagine stampata e fornisce la struttura dell’etichetta.

La carta è una scelta classica ed efficace per molte applicazioni.

È disponibile in molte opzioni: opaca, vergata, patinata, lucida, offrendo una varietà di look dal più naturale all’ high-tech.

Spesso utilizzata su bottiglie e vasetti, la carta è una scelta sensata se l’etichetta non deve sopportare l’esposizione all’acqua o altri elementi aggressivi.

Il film sintetico, flessibile e resistente, è un’ottima scelta sia per ambienti umidi, sia dove può essere contaminato con solventi e olii.

Un materiale sintetico può variare dal vinile al polipropilene al poliestere, con numerosi sottoinsiemi all’interno di ciascun tipo.

Ogni tipo di film ha caratteristiche, prezzi, durata diversi e come ripetiamo sempre la scelta giusta dipende dalla tua specifica applicazione.

FATTORE N.3 – Quale stampante è in grado di rappresentare fedelmente il tuo marchio?

Dopo aver valutato i primi 2 fattori, è il momento di capire come procedere per la vera e propria realizzazione grafica.

Se il tuo marchio ha già una storia, non puoi tradirlo stampando etichette di bassa qualità estetica disattendendo le aspettative del cliente target, e non allineandoti con i requisiti dei prodotti concorrenti.

  • Hai un marchio che segue una linea grafica semplice e minimalista? Testi essenziali, un unico colore, immagini basilari?

Puoi orientarti verso una stampante a trasferimento termico (monocromatica).

nastri a trasferimento termico colorati

Approfondisci

  • Hai un design più ricco e comunicativo? Testi abbondanti, vari colori, immagini con qualità fotografica?

Devi stampare a getto di inchiostro.

etichette adesive a colori per confetture

Entrambe le soluzioni vanno dimensionate in base alle proprie necessità, considerando il volume di stampa annuo e la dimensione delle etichette da produrre…calcoli da fare con carta e penna!

Ora mettiti nei panni del cliente che passeggia tra i corridoi di un supermercato e vaga con lo sguardo tra centinaia di prodotti esposti sugli scaffali.

Dove si soffermerà il suo sguardo trasformandosi dal disorientato all’interessato? O ricadrà sul prodotto che già usa e conosce, o su quello con l’etichetta più attraente.

Quindi, la scelta deve essere accurata e ponderata sui tuoi requisiti di stampa.

FATTORE N. 4 – Quale metodo userai per applicare le tue etichette sul contenitore?

Non c’è inconveniente peggiore che vedere un’etichetta attaccata storta o piena di grinze seppur ben progettata!

Valutare una soluzione semi-automatica per l’applicazione delle etichette fa risparmiare tempo e aumenta la produttività.

applicatore di etichette AP360 per bottiglie e vasetti

Se vuoi approfondire, leggi questo articolo:

CONCLUSIONI

Pur avendo affrontato le varie problematiche cercando di chiarire i vari aspetti tecnici, è evidente che la casistica è talmente articolata da richiedere la consulenza di una figura professionale esperta.

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo è importante partire con il piede giusto: risparmiamo tempo e denaro!

Chiamaci.

Elisabetta Urbisaglia

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