PERCHE’ NON RIESCI A LEGGERE IL CODICE A BARRE CON IL TUO LETTORE?

I codici a barre sono oramai diventati parte integrante del flusso lavorativo della maggior parte delle aziende

Ma cosa succede quando hai problemi a leggere i tuoi codici a barre e non riesci a scansionarli al primo colpo?

Ti innervosisci, il tuo flusso lavorativo rallenta e perdi tempo in azioni ricorsive che non risolvono il problema.

lettore di codice a barre cosa fare quando non riesci a leggere

Analizziamo alcuni motivi e possibili soluzioni che potrebbero aiutarti a risolvere una condizione di non lettura e di inefficienza operativa.

Qualora non ti fossero di aiuto è ora di pensare ad un nuovo lettore di codice a barre che riesca a leggere tutto al primo colpo, perché così deve comportarsi uno scanner per aiutarti a svolgere il tuo lavoro in modo veloce ed efficiente.

Codici a barre danneggiati o stampati male

I codici a barre possono essere esposti a molte condizioni difficili, come temperature estreme, esposizione a sostanze chimiche, all’umidità o altri fattori aggressivi che ne compromettono la leggibilità.

I codici a barre possono anche subire aggressioni come graffi, strappi o pieghe, occorrenze che possono rendere il codice illeggibile.

Soluzione: qui è fondamentale scegliere l’etichetta giusta.

L’uso di un’etichetta appropriata per la tua applicazione non solo assicurerà che rimanga attaccata al tuo contenitore, ma preverrà anche danni all’etichetta (e al codice a barre) dai fattori aggressivi che incontra nel suo ciclo di vita.

Ricorda, la prevenzione vale sempre più di una cura, soprattutto quando si tratta di etichette danneggiate fisicamente.

Questo vale anche per la stampa: non tutti i tipi di stampa sono idonei a generare etichette perfettamente leggibili.

Se stampi il codice a barre con una stampante laser o una comune stampante a getto d’inchiostro, la stessa stampante con la quale stampi su fogli di carta comune, non stai optando per la soluzione migliore.

Le stampanti a trasferimento termico offrono alle tue etichette la massima resistenza alle temperature estreme, ai solventi e a sostanze chimiche, o altri elementi aggressivi assicurando che i tuoi codici a barre rimangano perfetti nel tempo.

stampante per etichette di spedizione
stampante di etichette desktop zebra zd420

Inoltre, considera che esistono lettori con un costo accettabile che hanno la capacità di leggere anche codici danneggiati e stampati male perché implementano un algoritmo di ricostruzione del codice a barre che garantisce una scansione veloce anche nelle condizioni peggiori.

Posizionamento errato dell’etichetta

Una condizione frequente di un codice a barre illeggibile è l’errato posizionamento dell’etichetta.

Immagina di avvolgere un’etichetta con codice a barre 1D attorno alla circonferenza di una provetta da 15 ml.

In una tale condizione non è possibile che il raggio emesso dallo scanner possa attraversare tutte le righe del codice a barre se è avvolto attorno ad una superficie cilindrica di piccolo diametro.

codici a barre sulle provette come leggerli senza difificoltà

È fondamentale verificare la posizione dell’etichetta quando la superficie non è piana.

Soluzione: il modo migliore per evitare un codice a barre posizionato male è disporre di un protocollo operativo che specifichi uno standard appropriato per ciascun contenitore che richiede l’etichettatura

Posizione impropria del codice a barre o dello scanner

Una scansione del codice a barre non riuscita può essere causata da alcuni fattori relativi alla posizione del codice a barre o dello scanner:

  • il codice a barre potrebbe essere troppo vicino o troppo lontano dallo scanner, a seconda della distanza focale ottimale dello scanner (la distanza alla quale il codice a barre viene messo a fuoco)
  • il codice a barre potrebbe essere posizionato con una scarsa angolazione rispetto allo scanner
  • il montaggio di uno scanner a posizione fissa perpendicolarmente al codice a barre può causare una riflessione speculare, in cui la luce viene riflessa direttamente sullo scanner, accecandolo al segnale del codice a barre.
  • l’orientamento del codice a barre potrebbe non essere compatibile con lo scanner.

Ad esempio, i lettori di codici a barre laser o monodimensionali devono essere posizionati in modo tale che la linea di scansione sia perpendicolare alle barre del codice

Soluzione: per le applicazioni che richiedono condizioni di scansione variabili, l’utilizzo di lettori con messa a fuoco automatica integrata è l’ideale, poiché possono adattarsi a una gamma di distanze, angoli e orientamenti differenti del codice a barre.

Anche l’utilizzo di lettori di codici a barre bidimensionali, che utilizzano fotocamere per leggere le immagini dei codici anziché il segnale del laser riflettente, può essere utile in quanto sono meno soggetti a subire interferenze di un segnale riflesso e possono leggere i codici a barre indipendentemente dal loro orientamento.

Contrasto insufficiente

Per leggere correttamente un codice a barre, lo scanner deve essere in grado di distinguere tra le caratteristiche chiare e scure del simbolo.

Tuttavia, il contrasto tra questi due elementi può variare a seconda del tipo di materiale su cui è stampato il codice a barre ed eventuali colori del fondo o del codice stampato.

Il contrasto potrebbe anche essere influenzato se le barre stampate, o la superficie su cui sono stampate, non sono uniformi sull’intero codice a barre.

Se non c’è abbastanza contrasto, lo scanner non sarà in grado di distinguere correttamente la marcatura del codice a barre, rendendo impossibile la lettura.

colori per codici a barre

I codici a barre a basso contrasto ridurranno anche la distanza dalla quale è possibile leggere il codice.

Soluzione: regolare le impostazioni della stampante per garantire che l’inchiostro sia distribuito uniformemente sull’etichetta è un buon primo passo per evitare codici a barre a basso contrasto.

Assicurarsi che la superfice dove è stampato il codice a barre non sia corrugata o irregolare.

Migliorare la luminosità e/o la nitidezza del codice a barre è il modo migliore per gestire il basso contrasto dovuto a superfici irregolari o molto assorbenti.

Alcuni lettori di codici a barre sono progettati con funzioni di illuminazione extra e, a seconda della superficie, possono utilizzare tecniche di illuminazione diffusa (per superfici lucide e piatte) o illuminazione in campo scuro (per codici a barre in rilievo o incisi)

Quiet Zone non rispettata

La quiet zone, o zona di non stampa, è l’area intorno al codice a barre che deve essere completamente priva di segni o macchie.

Questa zona consente al lettore di verificare i confini del codice a barre e di scansionarlo nella sua interezza.

La quiet zone ha requisiti specifici che dipendono dal tipo di codice a barre che stai utilizzando.

Per i codici a barre 1D, la quiet zone dovrebbe essere almeno 10 volte la larghezza della barra più piccola su entrambe le estremità destra e sinistra del codice.

Per i codici 2D, ogni tipologia ha i propri requisiti, ma di solito si consiglia che la quiet zone su ciascun lato del codice a barre sia almeno il 10% dell’altezza o della larghezza (a seconda di quale sia la più piccola) del simbolo.

QUIET ZONE codice a barre
QUIET ZONE

In molte occasioni testi e grafica penetrano nella quiet zone, impedendo allo scanner di decodificare correttamente il codice a barre.

Soluzione: la soluzione più semplice è impostare il rispetto della quiet zone nella fase di progettazione del layout di stampa.

Software specifici per la generazione del codice a barre consentono di impostare automaticamente la corretta quiet zone intorno al codice

Poiché non esiste una quantità massima di spazio per la quiet zone, puoi sempre aumentare il loro spazio intorno al codice a barre oltre i requisiti minimi per assicurarti scansioni senza problemi.

Stampa incoerente

Ci sono molte ragioni per cui la tua stampante non riproduce i codici a barre in modo affidabile.

Per le stampanti a getto d’inchiostro e laser, i livelli bassi di inchiostro e toner sono la causa principale dell’incoerenza del codice a barre. Se i livelli di inchiostro o toner sono troppo bassi, i tuoi codici a barre ne risentiranno, poiché l’intensità può iniziare a fluttuare con un risultato non omogeneo della stampa.

Soluzione: l’utilizzo di una stampante a trasferimento termico risolve molti dei problemi relativi a stampe incoerenti.

Impiegano nastri di stampa in cera, cera-resina o resina in funzione della superficie di stampa generando un risultato uniforme e quindi un codice perfettamente leggibile.

Scanner programmato in modo inappropriato

Se riscontri dei problemi di lettura su alcuni codici specifici assicurati che il tuo lettore sia correttamente programmato per decodificare tutti i tuoi codici a barre.

Soluzione: controlla il tuo scanner e i requisiti del tipo di codice a barre che stai utilizzando! Alcune simbologie, come Code 39 e Interleaved 2 di 5 potrebbero richiedere la programmazione di opzioni specifiche

Densità del codice a barre

Un ulteriore punto da considerare è la densità del codice a barre.

Il tentativo di codificare troppe informazioni in uno spazio limitato genererà in un codice a barre ad alta densità, in cui gli spazi bianchi stretti tra le barre diventano troppo risoluti per essere rilevati.

Per leggere codici a barre molto densi esistono lettori con ottica specifica ad alta densità.

CONCLUSIONI

È fondamentale che i codici a barre vengano letti in modo tempestivo e coerente, indipendentemente da dove lavori.

I codici a barre illeggibili possono rallentare o addirittura fermare il flusso di lavoro.

Se il tuo lettore non riesce a decodificare i tuoi codici velocemente, ti consiglio di analizzare se lo fa su alcune specifiche simbologie di codice o su stampe danneggiate e codici rovinati.

Valuta se è un problema di programmazione del lettore o di stampa.

Se non riesci a risolvere il problema l’acquisto di un lettore con performance migliori semplificherà sicuramente la tua giornata lavorativa

Ing. Cristina Urbisaglia

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ETICHETTE PER ALTE TEMPERATURE: COME SCEGLIERE QUELLA IDONEA

In applicazioni particolari come la lavorazione dei metalli, la verniciatura industriale, l’etichettatura di componenti elettronici  e in tutti i processi produttivi a temperature estremamente alte, la selezione del materiale dell’etichetta è di fondamentale importanza.

Individuare l’etichetta corretta significa prendere decisioni sul rivestimento e sull’adesivo idonei, nonché sul metodo di stampa più idoneo.

impianto di riscaldamento elettrico

Materiali sintetici come il poliestere, il pvc fuso, la poliammide, il polietilene e il polipropilene sono indicati per soddisfare gli elevati requisiti richiesti dall’aumento della temperatura utilizzata.

Le etichette ad alte prestazioni hanno un costo notevole ed è consigliabile effettuare la scelta sotto la guida di un tecnico esperto.

Questo articolo è una panoramica descrittiva, accompagnata da video dimostrativi, che non vogliono sostituirsi ad una consulenza tecnica specializzata.

Quindi, prima di effettuare la scelta, chiamaci per esporci la tua specifica esigenza.

Etichette Zebra per alte temperature

Etichette Zebra Z-Ultimate 3000T 

Il rivestimento è in poliestere lucido con temperatura di servizio da -40° a +150°. L’adesivo può essere permanente, High-Tack ad alta tenuta per superfici difficili o removibile.

Per applicazioni con temperature operative superiori ai 150°C, bisogna tener conto non solo delle temperature massime, ma anche dei tempi di esposizione a tali temperature.

Etichette Zebra Z-Supreme 3000T

Etichetta in poliammide opaca, adesivo acrilico permanente, con ottima resistenza ai solventi e a temperature fino a 350°

Durata di massima resistenza al calore

TemperaturaDurata
350°C (662°F)60 secondi
250°C (482°F)5 minuti
200°C (392°F)60 minuti

Etichette Zebra Z-Supreme 4000T

Etichetta in poliammide lucida, adesivo acrilico permanente, con ottima resistenza ai solventi e a temperature molto elevate, fino a 575°

Durata di massima resistenza al calore

TemperaturaDurata
575°C (1067°F) 30 secondi
500°C (932°F) 60 secondi
375°C (707°F)5 minuti
275°C (527°F) 60 minuti

🔗 ETICHETTE

Prima di acquistare una soluzione di etichettatura per applicazioni che non rientrano nella casistica dei manuali tecnici, è opportuno eseguire dei test specifici.

Un’etichetta matricola per il motore di una macchina, per esempio, deve sostenere temperature estreme per una durata di viaggio anche notevole e non rientra negli intervalli menzionati.

In tal caso la soluzione più idonea è una targhetta metallica saldata al motore o l’utilizzo di tecnologie di marcatura diretta sui componenti.

Etichette 3M in pvc fuso

La 3M produce un materiale che ha delle caratteristiche particolarmente idonee all’etichettatura dei metalli: il 3m 3690e colore bianco e il 3698e in argento.

etichette in vinile 3M 3698e e 3690e

Sebbene il pvc fuso non sia la scelta ideale per temperature estreme, la sua flessibilità lo rende indispensabile per etichettare superfici irregolari.

Analizzando i dati tecnici relativi al materiale 3M 3698e, possiamo notare un range di temperatura operativa a breve termine e a lungo termine molto esteso:

  • temperatura di servizio a breve termine: da  -60°C a + 150°C
  • temperatura di servizio a lungo  termine: da  -60°C a + 95°C

Se ti occorre un’etichetta in grado di aderire a superfici difficili e vuoi proteggere il dato stampato durante una lavorazione di breve durata ad alta temperatura, esistono dei rivestimenti protettivi e removibili adatti alla tua applicazione.

Nastro in poliestere 3M 8992

Il 3M 8992 è un nastro in poliestere verde scuro con adesivo in silicone. Può essere utilizzato in un’ampia varietà di applicazioni ad alta temperatura, comprese le applicazioni di mascheratura con rivestimento in polvere, rompifiamma e sigillatura di sacchi.

3M 8992
  • Spessore: 0,082 mm
  • Resistenza alla temperatura a lungo termine: 204 °C
  • Resistenza alla trazione: 99,8 N/cm
  • Allungamento a rottura: 148 %

Nastro in poliammide Kapton 3M 5413

Il nastro a pellicola di poliammide 3M 5413, dotato di adesivo in silicone facilmente removibile, è realizzato per applicazioni a temperature di utilizzo che variano da -73°C a 260°C.

È ignifugo, resiste alle sostanze chimiche e alle radiazioni, protegge le superfici e riduce i costi di sostituzione dei componenti, conservando le proprie dimensioni anche a temperature elevate.

Viene utilizzato per proteggere i componenti in oro dei circuiti stampati durante le saldature a onda e a immersione.

Nastro 3M 5413 di poliammide Kapton ignifugo
  • Spessore: 0,069 mm
  • Resistenza alla temperatura a lungo termine: 260 °C
  • Resistenza alla trazione: 57,8 N/cm
  • Allungamento a rottura: 62 %

Come stampare etichette indelebili

Il trasferimento termico è la tecnologia di stampa più affidabile per produrre etichette durevoli e resistenti.

La stampa viene prodotta grazie al riscaldamento di una testina di stampa che scioglie un nastro inchiostrante, chiamato ribbon, e si deposita sulle etichette.

La selezione di materiali di consumo e ribbon certificati è di fondamentale importanza nei processi sensibili.

consumabili Zebra per stampanti di etichette a trasferimento termico

Spesso nelle fasi produttive si susseguono molteplici fattori aggressivi: temperature estreme, abrasioni meccaniche e contatto con solventi chimici o sostanze oleose.

Le etichette sintetiche devono essere stampate con ribbon in resina, ma non tutte le composizioni in resina sono uguali e ne esistono alcune altamente specializzate.

Ribbon resina 3M 92904

🔗 RIBBON

Stampanti di etichette

La tecnologia di stampa a trasferimento termico è implementata in modelli di stampanti sia compatti, da ufficio per  medio-bassi volumi di stampa sia in modelli semi-industriali o industriali, per elevati volumi di stampa e per ambienti dove è richiesto un maggior grado di robustezza.

🔗 STAMPANTI DI ETICHETTE DESKTOP

🔗 STAMPANTI DI ETICHETTE INDUSTRIALI

Se vuoi approfondire il modello adatto alle tue esigenze puoi leggere  il nostro articolo:

📖 STAMPANTI DI ETICHETTE: GUIDA ALL’ACQUISTO

Conclusioni

La conoscenza delle aggressioni che subentrano in ogni specifica lavorazione è il presupposto per una scelta di successo

Contattaci e descrivici le tue esigenze, non scegliere da solo.

Elisabetta Urbisaglia

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MARCATORI MANUALI E SEMI-AUTOMATICI PER STAMPARE DATA DI SCADENZA, LOTTO DI PRODUZIONE, CODICI A BARRE E TANTO ALTRO SUI TUOI PRODOTTI

Se devi stampare data e lotto sulle tue confezioni e non hai un nastro trasportatore puoi utilizzare un marcatore manuale e semi-automatico per stampare le informazioni direttamente sulle tue confezioni

Un marcatore è un dispositivo di stampa diretta dotato di inchiostri a rapida essiccazione con il quale puoi stampare direttamente su barattoli, vasetti, confezioni alimentari in plastica, contenitori per cosmetici, etichette, cartoni per l ’imballo

In questo articolo illustriamo le nostre soluzioni di marcatura manuale e semi-automatica attraverso una breve descrizione delle caratteristiche tecniche e una serie di video nei quali mostriamo il funzionamento dei dispositivi in diverse applicazioni.

Guarda i nostri video per scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze e se vuoi scegliere con noi chiamaci

MARCATORE A PISTOLA K6

ll K6 è un marcatore portatile a getto d’inchiostro dotato di inchiostri a rapida essiccazione e a base acqua per la marcatura sia di superfici non porose come vetro, metallo, plastica che di superfici porose come il cartone.

È dotato di un ampio display touch screen da 4,3″ da cui è possibile configurare ed impostare la stampa, senza l’utilizzo del PC.

Con il K6 è possibile stampare testi, numeri, data, lotto, immagini, codici a barre e codici QR, progressivi

  • Risoluzione 300 dpi
  • Altezza di stampa da 2 mm a 12.7mm
  • Distanza di stampa da 2 a 5 mm
  • Inchiostro a rapida essiccazione in diversi colori da 42 ml: nero, rosso, verde, giallo, bianco, blu Facile da utilizzare ed economico

🎬VIDEO

…e se vuoi lo puoi utilizzare anche su nastro trasportatore

MARCATORE MANUALE REINER 971

Il JetStamp graphic 971 è un marcatore portatile a getto d’inchiostro che stampa direttamente sui prodotti in modo veloce e semplice.

Oltre a numero, data, ora e testo è anche in grado di stampare elementi grafici e codici a barre.

Con l‘inchiostro a rapida essiccazione è possibile stampare su superfici non assorbenti, come ad esempio metalli e materiali plastici.

Mobile, maneggevole e di facile programmazione attraverso un software in dotazione con il marcatore.

🎬VIDEO

MINI-MARCATORE PORTATILE B10

Il compatto marcatore portatile B10 offre un’ampia gamma di utilità in un volume ridotto e leggero.

Misura 110 * 40 * 90 mm, pesa solamente 195 g, si collega tramite WIFI agli smartphone (sia IOS che Android) ed è completamente configurabile dall’App mobile PRTFOX.

B10 ha un design ergonomico e snello che consente di stampare a mano libera sugli oggetti, indipendentemente dal fatto che le superfici siano piatte o curve, porose o non porose. 

Con una risoluzione di 300 DPI  puoi stampare testi, numeri, data e ora, contatori, codici QR, codici a barre, loghi, immagini.

E’ il marcatore giusto per bassi volumi di stampa



MARCATORE SEMI-AUTOMATICO DA TAVOLO JETBOX

Il JetBox è un marcatore semi-automatico che può essere utilizzato comodamente su un tavolo da lavoro.

Ha un’altezza di stampa di 12.7mm e qualità di stampa da 600×600 dpi.

Può montare cartucce a base acqua o base solvente per stampare sia su materiali porosi come cartone e legno che non porosi come plastica e metallo. 

Il marcatore JetBox è dotato di un pannello di controllo integrato di tipo touch-screen a colori dove si possono creare i file di stampa.

Può stampare testi, codici a barre 1D e 2D, contatori, loghi

Viene fornito con un software  per la creazione dei file più complessi.

  • Altezza di stampa 12,7 mm
  • Lunghezza di stampa fino a 600 mm
  • Velocità di stampa automatica con encoder, fino a 700 mt/min
  • Altezza di stampa da 1 a 80 mm
  • Touch screen da 3,5″

🎬VIDEO

MARCATORE M3GUN CON ENCODER

L’M3Gun è un marcatore portatile a getto d’inchiostro con tecnologia HP.

E’ dotato di un ampio display touch screen da 4,3″ da cui è possibile configurare ed impostare la stampa, senza l’utilizzo del PC.

Con l’M3Gun è possibile stampare testi, numeri, data, lotto, immagini, codici a barre e codici QR

  • Risoluzione 300 dpi
  • Altezza di stampa da  1.2 mm a 12.7mm
  • Distanza di stampa da 1 a 5 mm
  • Lunghezza messaggio: fino a 2000 caratteri per ogni messaggio
  • Velocità di stampa: 70m/min
  • Inchiostro a rapida essiccazione in diversi colori: nero, rosso, verde, giallo, bianco, blu

🎬VIDEO

MARCATORE REINER 990 PER DATA DI SCADENZA E LOTTO DI PRODUZIONE

JetStamp 990 è una marcatrice a getto d’inchiostro che riesce a marcare ovunque in modo portatile.

E’ disponibile con inchiostro nero o giallo a rapida essiccazione per stampare su superfici non assorbenti come plastica, metallo e vetro.

Le stampe vengono create attraverso il software in dotazione

  • Stampa numeri, data, ora e testi fissi, su una o due righe fino a un massimo di 20 caratteri pe riga
  • Larghezza massima di stampa : mm 42
  • Altezza carattere: mm 3,2
  • Distanza tra le righe : 1,5 mm
  • Facile guida a menu grazie al display LCD
  • Flessibile grazie al funzionamento a batterie 25 immagini di stampa memorizzabili

🎬VIDEO

DESKMARK MARCATORE COMPATTO COMPLETAMENTE AUTOMATICO

Stai cercando una soluzione completamente automatica, ma compatta e facile da gestire.

Guarda i video del nostro DESKMARK marcatore con piccolo nastro trasportatore

Queste sono solo alcune delle nostre soluzioni.

Tu cosa devi marcare?

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QR-code: il codice per farsi conoscere

Il codice QR è un codice a forma di matrice, composto da un piccolo schema quadrato bianco in cui sono presenti dei moduli neri.

A differenza del codice a barre, che è di tipo lineare, il codice QR può immagazzinare un’enorme quantità di dati, per cui risulta un ottimo strumento per la tracciabilità in settori produttivi complessi.

La scansione del QR-code avviene con lettori dotati di un gruppo ottico di tipo imager, che altro non è che una fotocamera con un algoritmo di decodifica.

lettura con smartphone

Con la diffusione di telefonini, con fotocamere e App abilitate alla scansione, si ampliano le possibilità di utilizzo del codice QR, rendendolo uno strumento di connessione multidirezionale.

Il pubblico ha acquisito una notevole confidenza con questo sistema comunicativo e i marchi più innovativi già lo stanno sfruttando al meglio.

Un QR-code può codificare qualsiasi tipo di stringa alfanumerica, link a siti web, indirizzi social, contenuti multimediali, video tutorial, ricette gastronomiche, mappe, coupon.

Packaging connesso: codici QR per collegarti a siti web, canali YouTube, profili social

Esistono tanti generatori di codici online che ti permettono di personalizzare il codice QR: oltre a codificare i dati che ti interessano, puoi inserire il tuo logo, scegliere alcuni dettagli grafici e modificarne il colore.

 Tuttavia, non tutte le alterazioni lo rendono funzionale allo scopo, perché potrebbe perdere il requisito fondamentale: la scansionabilità.

Quindi, un codice QR creativo va sempre verificato prima di essere stampato su qualsiasi superficie.

Packaging connesso e smart marketing

Chi ogni giorno investe nel marketing digitale sa quanto sia impegnativo aggiornare continuamente i propri contenuti, scrivere articoli, pubblicare video, condividere post sui profili social.

Puoi promuovere tutto questo lavoro, oltretutto a costo zero, e non annidarlo nel suo contenitore web.

Devi sfruttare la scia interattiva che proviene dalla semplice scansione di un QR stampato sull’etichetta.

Potresti addirittura far diventare il QR-code l’ispiratore della grafica dei tuoi prodotti.

QRCODE-creativi-per-le-etichette-dei-prodotti-cosmetici-alimentari-come-creare-una-grafica-accattivante-con-il-codice-QR

Pandemia e nuovi comportamenti dei consumatori

In questi ultimi due anni la digitalizzazione ha avuto un exploit imprevedibile,  per scavalcare l’isolamento e i vari lockdown.

Inoltre, i consumatori si sono sensibilizzati a temi quali salute, ambiente, società, comunità.

L’imballaggio connesso aiuta i brand a soddisfare la fame di informazioni, offrendo allo stesso tempo un nuovo canale per lo storytelling.

Una serie di riflessioni nasce su quello che potrà rappresentare in futuro l’utilizzo del packaging connesso in termini di tracciamento, sostenibilità e inclusione.

  • Tracciamento: potrai fornire tutti i dati della filiera produttiva e disincentivare la contraffazione.
  • Sostenibilità: potrai informare i tuoi clienti su come la tua azienda si attiva per rispettare l’ambiente.
  • Inclusione: con un codice QR potrai fornire uno strumento di informazione a categorie sensibili come gli ipovedenti o i soggetti allergici, per esempio pubblicando un INCI dettagliatissimo del tuo prodotto cosmetico, che non rientrerebbe mai in una piccola etichetta.

Tutto questo con la semplice scansione di un quadratino

Contattaci per realizzare una grafica per le etichette dei tuoi prodotti, una grafica pronta per il futuro.

Stampa in autonomia le tue etichette

Per una piccola produzione, la stampa in azienda delle etichette è più conveniente del servizio in tipografia.

La stampa in autonomia offre numerosi vantaggi in termini di versatilità, efficienza, allineamento con le proprie istantanee esigenze di etichettatura.

Puoi cambiare grafica, ingredienti, tirature di stampa, dati variabili come data e lotto in ogni momento.

grafica etichette adesive per prodotti cosmetici

Con una stampante di etichette e una grafica accattivante e intelligente, il tuo prodotto si presenterà al pubblico con un aspetto professionale e curato.

Vuoi analizzare insieme a noi quale stampante di etichette sia la migliore per la tua azienda? Chiamaci

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Progettare la grafica di un’etichetta: dallo schermo alla stampa

Le etichette adesive sono una soluzione efficace per la personalizzazione degli imballi primari e secondari dei prodotti.

L’ampia selezione di materiali su cui poter stampare rende le etichette adesive una scelta versatile per tutti i settori: agroalimentare, cosmetico, farmaceutico, enologico, oggettistica.

grafica per etichette adesive di profumi e cosmetici

I metodi di stampa analogici come la stampa offset, serigrafica o tipografica hanno bisogno di tanti rulli o lastre di stampa appositamente progettati per il trasferimento di ogni singolo colore e la stampa avviene in altrettanti passaggi.

Con la tecnologia di stampa digitale il file grafico viene inviato direttamente alla stampante e la testina di stampa si muove per realizzarlo in un unico passaggio.

Per questo motivo la stampa digitale è il metodo più veloce per realizzare grafica di qualità, in poco tempo, per piccole produzioni e con dati variabili.

Stampa on-demand di dati variabili

Cosa si intende per dati variabili?

Ogni prodotto o articolo ha i suoi specifici dati identificativi.

Possono essere serial number, taglie e colori, codici a barre, lotti di produzione, date di scadenza.

Per quanto riguarda la stampa esistono altri oggetti variabili come immagini, colori e testi.

progetto grafico di etichette adesive per birre in lattina

Immaginiamo di dover etichettare una salsa al pomodoro con delle varianti di ricetta (mediterranea, puttanesca, amatriciana, con porcini) e con diverse quantità nette, quindi etichette di dimensioni adatte ai vari contenitori.

Quante variabili presenterà il layout grafico? Quasi tutte.

Se si dovessero stampare poche etichette di ogni tipologia non si ammortizzerebbero i costi di impianto tipici della stampa in tipografia.

In questo caso acquistare una stampante di etichette e avviare un processo di stampa interno alla propria azienda si rivela la scelta professionale più efficace ed economica.

Come si progetta un artwork adatto alla stampa digitale?

Il design di un’etichetta adesiva è il motore delle future scelte di acquisto dei clienti.

La palette di colori, la disposizione delle immagini, la distribuzione dei testi con la giusta gerarchia tra informazioni più o meno importanti, la selezione del font per i testi promozionali… ogni particolare apporta un contributo all’armonia finale.

L’armonia  percepita dal consumatore deve accordarsi perfettamente con il prodotto e possibilmente con il marchio.

Realizzare una grafica per etichettare un olio pregiato comporterà scelte di valori differenti rispetto ad un olio commerciale.

grafica etichette adesive per olio extravergine di oliva

Dallo schermo alla realtà

Quando un designer progetta un layout, deve aver bene in mente l’inevitabile differenza tra quello che sta visualizzando sullo schermo e quello che sarà la sua materializzazione.

Un illustratore che non ha confidenza con le tecnologia di stampa o che non stampa in prima persona i suoi lavori, non può prevedere nulla.

>>> Che materiale ha scelto il committente per le etichette dei suoi prodotti?

>>> Che forma e che dimensione ha la confezione?

>>> Con quale stampante il committente provvederà alla stampa?

>>> Qual è il suo budget?

È ben noto che materiali come carta opaca, carta patinata, carta goffrata, polipropilene, poliestere reagiranno in maniera completamente differente all’assorbimento del colore.

La scelta della dimensione dell’etichetta non può essere eseguita istintivamente ma va provata incollando realmente l’etichetta sulla confezione, per essere sicuri che non si formino grinze a causa di inaspettate e invisibili conicità del contenitore.

Inoltre, le stampanti di etichette sono disponibili in una varietà di modelli con relative capacità grafiche e una piccola stampante non potrà mai competere con la performance di una stampante di fascia alta.

Il committente non ha un fondo illimitato per compiere sempre le scelte best-in-class, e spesso va guidato in una soluzione di ragionevole compromesso tra le esigenze tecniche e quelle di bilancio.

Analizziamo qualche aspetto.

Come influisce il materiale dell’etichetta sullo stile del progetto grafico?

Le stampanti a inchiostri pigmentati producono stampe di qualità e resistenti, ma ogni materiale reagirà al colore a suo modo.

La carta naturale è una scelta classica ed economica, adatta per etichettare prodotti  che non contengono sostanze aggressive e che verranno conservati in ambienti asciutti.

La carta assorbe benissimo il colore e conserva l’intensità del layout visibile sullo schermo.

grafica etichette in bobina per vini

Se si volesse ottenere un effetto lussuoso o moderno si può optare per una carta patinata lucida.

Tutto cambia se la carta presenta una lavorazione superficiale che ne modifica la consistenza o la resistenza, come le carte enologiche.

Carte goffrate, vergate, martellate, seppur di ottima qualità, hanno trame meno assorbenti.

La bellezza di una carta con trama va nobilitata con un design delicato, colori pastello e immagini stile acquerello.

Una carta goffrata è naturalmente bella e per creare un’etichetta vincente basterebbe una grafica minimale con poche immagini e testi con font originali.

Sui materiali sintetici, soprattutto se lucidi, i colori risultano vividi e brillanti.

Sono la scelta ideale per grafiche in stile moderno, sia sobrio e minimalista che squillante e massimalista.

come stampare in autonomia etichette per confetture e conserve

Per alcuni prodotti come detergenti, alimenti grassi, bevande refrigerate i materiali sintetici, come il polipropilene o il poliestere, sono l’unica opzione idonea.

Un materiale sintetico è più costoso della carta naturale, ma se fosse necessario adottarlo per i tuoi prodotti e volessi contenere i costi di stampa, potresti utilizzare una stampante monocromatica a trasferimento termico e realizzare un layout minimale.

Come influisce la scelta della stampante sullo stile del progetto grafico?

In genere quando si acquista una stampante di etichette il primo parametro che si prende in considerazione è il volume di stampa, ossia il numero di etichette da produrre ogni anno.

Da questo parametro dipende la scelta tra un modello base e uno avanzato, perché le stampanti di fascia alta stampano più velocemente.

In realtà anche il tipo di grafica da stampare influisce su questa scelta.

Le stampanti per piccole produzioni sono ottime per riprodurre etichette a fondo neutro con immagini semplici e nitide.

Se avessi necessità di stampare etichette a fondo pieno o immagini di qualità fotografica dovresti affidarti comunque ad una stampante di classe superiore.

come stampare in autonomia etichette adesive per bottiglie di vino

Conclusioni

Quando si progetta per la stampa, il lavoro di un designer è quello di individuare una grafica accattivante e originale ma soprattutto non deludente quando trasferita sul materiale scelto e con la stampante del committente.

Contattaci per renderti autonomo nel tuo processo di stampa in azienda.

Ti forniremo tutti gli strumenti per creare etichette professionali

Elisabetta Urbisaglia

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STAMPANTI DI ETICHETTE A COLORI PER VOLUMI DI STAMPA MEDIO ALTI

COSA È LA CALIBRAZIONE DI UNA STAMPANTE DI ETICHETTE E QUANDO DEVE ESSERE ESEGUITA

La procedura di calibrazione in una stampante di etichette garantisce il posizionamento corretto e allineato della stampa sull’etichetta.

QUANDO DEVE ESSERE ESEGUITA LA PROCEDURA DI CALIBRAZIONE?

La calibrazione dovrebbe essere eseguita quando

  • la stampante stampa, ma salta una o più etichette
  • la posizione di stampa si sposta su e giù sulle etichette
  • le etichette sono stampate in posizioni casuali

Le impostazioni della stampante possono essere influenzate dai valori configurati nel driver della stampante o dall’applicazione software utilizzata per la stampa delle etichette.

stampante per etichette di spedizione
cosa fare quando salta le etichette
stampante di etichette desktop zebra zd420

Quindi se la stampante non genera stampe allineate oppure perde il passo durante la stampa la prima verifica da eseguire è che le impostazioni del driver e del software siano corrette e coerenti con la dimensione e il tipo di etichette in uso.

Nelle preferenze di stampa del driver devi controllare:

  • la dimensione delle etichette
  • il sensore selezionato, trasmissivo o riflessivo in base al tipo di etichetta (con gap, con black mark sul retro, con foro o tacca)

Dopo aver impostato i valori corretti sia sul driver che sul software di stampa procedi alla calibrazione della stampante.

Ci sono diversi modi per eseguire la procedura di calibrazione, dipendono dal costruttore e dal modello della stampante.

Solitamente i costruttori più importanti rendono disponibili almeno 3 metodi:

  • attraverso la combinazione di alcuni tasti e, se disponibile, dal pannello di controllo della stampante
  • attraverso il driver
  • attraverso un utility software di configurazione e manutenzione della stampante

Attenzione

Anche se la procedura di calibrazione riporta la stampante ad un corretto funzionamento, se non vengono prima impostati i valori corretti sul driver e sul software di stampa, la stampa di un’etichetta riporterà la stampante in una condizione di errore.

Di seguito vengono illustrati alcuni esempi di calibrazione dei modelli più diffusi di stampanti di etichette

Ing. Cristina Urbisaglia

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COME CONFIGURARE LA TASTIERA ITALIANA NEI LETTORI OPTICON

Quando leggi un codice a barre se l’output non viene visualizzato correttamente sul PC e alcuni caratteri vengono sostituiti con altri, probabilmente non hai impostato correttamente la tastiera del lettore.

lettore di codice a barre

Come impostazione predefinita i lettori Opticon utilizzano la tastiera impostata su Stati Uniti e questo comporta una interpretazione differente di alcuni caratteri come #$@[ ]\|’˄{}

Quindi se la nazionalità della tastiera del lettore non è correttamente configurata per il layout del proprio Paese o lingua, nella lettura del codice a barre si può verificare la sostituzione di alcuni simboli.

Per risolvere il problema devi impostare la nazionalità della tastiera su italiana e lo puoi fare leggendo i 3 codici di configurazione scaricabili dal seguente link

FILE CONFIGURAZIONE TASTIERA ITALIANA LETTORI OPTICON

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COME CONFIGURARE UN PALMARE ZEBRA PER FARLO FUNZIONARE COME UN LETTORE CORDLESS

In questo articolo vediamo come configurare un palmare Zebra per farlo funzionare come un lettore wireless e quindi inviare il codice a barre letto al nostro PC nel punto in cui è attivo il cursore.

Con questa specifica configurazione il terminale con connessione WIFI utilizzerà l’indirizzo IP per trasferire il dato al PC

La procedura che descriveremo è applicabile ai seguenti terminali Zebra Android

Zebra MC32N0, MC40, MC92N0, TC20, TC25, TC51, TC55, TC56, TC70, TC75, TC70x TC75x, TC8000, VC80x, WT6000, ET50, ET5.

Per abilitare il palmare Zebra alla trasmissione dei codici come un lettore wireless bisogna utilizzare Il plug-in Output IP. Questo è un plug-in di output da utilizzare con il DataWedge del terminale.

L’output IP consente di inviare i dati acquisiti a un indirizzo IP e a una porta specificati utilizzando i protocolli di trasporto TCP o UDP. 

Il PC deve essere Windows e bisogna installare il software Zebra IPWedge
IPWedge è una piccola app Windows che monitora una porta di rete e riceve i dati scansionati inviati dai dispositivi utilizzando il plug-in di output IP di DataWedge. 

Il PC ricevente inserisce i dati come sequenze di tasti nell’applicazione in primo piano o negli Appunti di Windows, essenzialmente utilizzando il dispositivo come uno scanner wireless. 
 

Procedura:

Scarica il software IPWedge dal seguente link

https://www.zebra.com/us/en/support-downloads/software/utilities/ipwedge-for-datawedge.html

  • Installa ed esegui l’app IPWedge. 

Viene visualizzata una schermata come di seguito illustrata. 

software ipwedge Zebra
  • Prendere nota dell’indirizzo IP e del numero di porta (nel riquadro rosso).  Nell’esempio l’indirizzo IP è 10.63.25.25 e numero di porta è 58627.
  • Dal dispositivo Android Zebra, apri le impostazioni di DataWedge.
  • Individua la sezione di output IP del profilo di destinazione. Esempio Profilo0.
  • Seleziona le   caselle Enabled e Remote Wedge per abilitare l’output IP e la comunicazione con l’app IPWedge per Windows.
datawedge palmari Zebra configurazione
  • Selezionare il protocollo desiderato (TCP o UDP) per il trasporto dati (l’impostazione predefinita è TCP).
  • Immetti l’indirizzo IP del PC Windows che esegue IPWedge. Esempio 10.63.25.25.
  • Immetti il numero di porta se diverso da quello predefinito di 58627.
  • Chiudi le impostazioni di DataWedge.
  • Avvia un’app che funzioni con Profile0 (browser di esempio).

Quando si esegue la scansione di un codice a barre, i dati acquisiti verranno inviati al PC Windows che esegue IPWedge.

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COME TRASFORMARE UN CODICE A BARRE LINEARE IN UN CODICE A BARRE CREATIVO

Un’etichetta curata a tutto tondo, dal display frontale fino al più remoto angolo della confezione, è un pregio che affascina i clienti.

I codici a barre creativi sono una fonte innovativa di branding che stupisce e incuriosisce.

Un prodotto che si presenta con un design originale è un invito all’acquisto molto incisivo e investire in un codice a barre artistico può essere un’ottima strategia di marketing.

“Creative Barcode” è una tendenza nata da disegnatori giapponesi e poco frequente nei prodotti dei mercati europei, quindi vale la pena spendere qualche parola per spiegare come realizzare un progetto grafico di fantasia senza danneggiare la funzionalità di un codice a barre.

Standard GS1 per i codici a barre


Le linee guida globali di GS1 per i simboli dei codici a barre forniscono i requisiti minimi di dimensionamento e qualità di stampa. 

Gli scanner nei punti vendita sono progettati per la lettura di codici che soddisfano questi standard di conformità e un codice illeggibile comporta l’arresto del flusso di lavoro e il richiamo di un intero lotto di produzione. 

Anatomia di un codice a barre lineare

Un codice a barre è una sequenza di strisce bianche e nere con larghezze diverse a cui corrisponde una precisa codifica alfanumerica, scansionabile dal gruppo ottico di un lettore, configurato secondo specifici parametri.

ANATOMIA DI UN CODICE A BARRE QUIET ZONE

Ai lati del codice c’è una zona di guardia chiamata “Quiet Zone” che deve essere tenuta libera da qualsiasi testo, grafica o bordo dell’etichetta che ostacoli una corretta scansione del codice.

Al di sotto, o a volte al di sopra, del codice a barre deve essere riportata la “lettura in chiaro” che l’operatore può inserire manualmente dalla tastiera qualora il codice a barre risulti danneggiato e non scansionabile.

Errori grafici nella creazione di un codice a barre artistico

Un designer che affronta una sfida del genere deve trovare un compromesso tra la sua fantasia e i criteri di idoneità di un codice a barre.

Ecco una serie di errori fondamentali da evitare:

  • il ridimensionamento del codice va eseguito mantenendone le proporzioni ed evitando il troncamento in altezza delle barre
  • è opportuno riportare le cifre in chiaro per non esporre il prodotto a richiami
  • bisogna sempre conservare la quiet zone integrale e libera
  • non si possono dividere le barre inserendo alcun segno grafico che interrompa la continuità del codice in orizzontale impedendone la scansione
  • in caso di colori di stampa differenti dal bianco e nero, seguire le indicazioni della tabella seguente sulla combinazione dei colori che offrono un buon contrasto per il gruppo ottico di un lettore standard

Generatori di codici a barre idonei allo standard GS1

Una stampante di etichette, sia a colori che a trasferimento termico, di una marca accreditata come Epson, Primera, Zebra, Toshiba, viene venduta con un programma grafico in dotazione che consente di generare i codici a barre secondo lo standard GS1.

Stiamo parlando di software autorevoli come NiceLabel, BarTender o ZebraDesigner in cui tuttavia non ci sono molti strumenti per la creazione artistica come in programmi dedicati agli illustratori.

È importante non sottovalutare i problemi di risoluzione di stampa e di perdita di nitidezza qualora il codice a barre dovesse essere importato nel progetto grafico in formato immagine (.Jpg o .Png).

Esistono software che forniscono formati vettoriali del codice a barre (.Eps) e che si possono importare in programmi come Adobe Illustrator, InDesign o Photoshop, che sono gli strumenti di lavoro tipici per la grafica di qualità.

Vuoi arricchire il tuo prodotto con un codice a barre creativo?

Contattaci per realizzare il tuo codice a barre personalizzato e unico al mondo …oppure inviaci una prova di stampa o un documento Pdf della tua etichetta e faremo per te la verifica di idoneità del tuo Creative Barcode.

Elisabetta Urbisaglia

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HAI BISOGNO DI ETICHETTE IN ROTOLO? COME EVITARE ERRORI NEI SENSORI DELLA STAMPANTE O DELL’ETICHETTATRICE

Quando ti occorre un’etichetta, non è sufficiente prevedere larghezza e altezza ma è necessario far confezionare il rotolo in modo che sia compatibile con tutti i parametri delle macchine di stampa e di gestione di etichette in rotolo che userai.

In una stampante l’alloggiamento della bobina e il meccanismo di trascinamento sono progettati per ospitare rotoli di etichette con ingombri minimi e massimi, che sono specificati nella scheda tecnica del dispositivo.

come ordinare correttamente le etichette in rotolo per stampanti ed etichettatrici

Le grandezze da tenere in considerazione per stampanti ed etichettatrici sono:

>>> diametro interno della bobina
>>> diametro massimo esterno della bobina
>>> larghezza del rotolo

(larghezza etichetta + margini di siliconata esposta)

>>> altezza dell’etichetta per etichettatrici semiautomatiche

alcuni dispositivi per applicare etichette su bottiglie e barattoli non sono in grado di spellicolare etichette troppo lunghe e non tutti i materiali sono adatti alla spellicolatura

Etichette in rotolo per stampanti

Tutte le stampanti di etichette, sia termiche che a colori, gestiscono le etichette in bobina grazie ai sensori.

Sostanzialmente le etichette di uso comune possono essere:

  • etichette dai contorni ben distinguibili, sia bianche che colorate
  • etichette in materiale trasparente dai contorni non distinguibili
  • moduli continui di vari materiali che non presentano alcun contorno, come un rotolo di carta termica per ricevute oppure un nastro in TNT per etichette abbigliamento

Per queste 3 classi di etichette le stampanti utilizzano sensori differenti, che vanno opportunamente specificati quando si configura il driver della stampante.

Sensori di una stampante di etichette

>>> sensore trasmissivo per etichette con gap

Rileva il gap nel passaggio tra un’etichetta e l’altra, grazie alla trasparenza della siliconata, che trasmette maggiormente il segnale luminoso emesso dal sensore rispetto alla zona in cui è presente l’etichetta.

Le etichette per stampanti termiche e a trasferimento termico vanno confezionate con un gap di circa 3 mm, mentre per le stampanti a colori è preferibile un gap superiore di circa 5 mm.

In tutti i casi è consigliabile consultare la scheda tecnica della stampante dove viene specificata la misura del gap minimo che il sensore è in grado di intercettare

>>> sensore riflessivo per etichette trasparenti

Nelle etichette trasparenti il gap è invisibile e occorre che sul retro della siliconata sia stampato, in corrispondenza del gap, un black mark di colore nero molto intenso, per riflettere il segnale luminoso del sensore della stampante.

Sebbene parecchie stampanti abbiano i sensori mobili, è preferibile stampare il black mark lungo tutta la larghezza della siliconata.

ETICHETTE IN POLIPROPILENE TRASPARENTE CON TACCA NERA SUL RETRO
>>> nessun sensore per moduli non pretagliati

Se si utilizzano moduli continui la posizione di inizio stampa è indifferente e la stampante non attiverà i sensori, purché sul driver della stampante sia stato specificato il supporto corretto.

Se si utilizza un modulo continuo e distrattamente si lascia l’impostazione gap o black mark, la stampante srotolerà il supporto alla ricerca di un contorno che non troverà mai.

Configurazione del driver della stampante

Le stampanti di etichette sono versatili perché, a differenza delle stampanti di fogli A4, possono lavorare su una vasta gamma di formati.

Nelle impostazioni del driver non bisogna mai tralasciare di specificare il tipo di sensore in relazione al tipo di supporto, per non mandare in errore la stampante.

Una volta selezionato il sensore è consigliabile procedere con una calibrazione o taratura seguendo le istruzioni specifiche del modello della stampante.

Etichette in rotolo per etichettatrici semiautomatiche

Come detto in precedenza, il rotolo di etichette deve avere delle caratteristiche di ingombro opportune per il proprio modello di etichettatrice.

Un’etichettatrice semiautomatica si avvale di una fotocellula per il rilevamento dell’etichetta e, come per una stampante, il gap o il black mark attivano l’operazione.

Spesso l’acquisto di un’etichettatrice è successivo all’adozione di un tipo di etichetta, oppure ne occorre una in grado di lavorare con vari formati e materiali.

Primera AP360 / AP362

Per esempio, non tutte le etichettatrici sono dotate di una fotocellula a forchetta, che è indispensabile per intercettare le etichette trasparenti.

È sempre opportuno consultare un tecnico esperto che possa coordinare i vari parametri richiesti in un unico dispositivo.

Conclusioni

Per non accorgerti troppo tardi che le etichette ordinate sono incompatibili con i tuoi macchinari, acquista le tue etichette da chi sa cosa ci dovrai fare.

Elisabetta Urbisaglia

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Pazzi per l'identificazione!!!