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Codice UFI obbligatorio in etichetta per la vendita di prodotti contenenti miscele pericolose

L’identificatore unico di formula, noto con l’acronimo UFI, è un codice alfanumerico di 16 caratteri che sarà obbligatorio indicare sull’etichetta dei prodotti contenenti una miscela pericolosa.

Attualmente ogni Stato membro europeo possiede il proprio sistema di notifica ai centri antiveleni (https://poisoncentres.echa.europa.eu/).

Tale disomogeneità ha fatto emergere spesso incoerenze nelle informazioni trasmesse al personale medico in caso di emergenza per avvelenamenti causati da una medesima miscela.

Con il Regolamento (UE) 2017/542 è stato inserito l’allegato VIII del CLP che ha dato vita all’armonizzazione delle informazioni da comunicare agli Organismi Competenti al momento della notifica delle miscele.

Il codice UFI è collegato a un database centrale che riporta i rischi di sicurezza relativi ad ogni miscela pericolosa.

Candeggina, disgorganti idraulici, pesticidi, sono migliaia i prodotti contenentisostanze chimiche pericolose con cui entriamo quotidianamente in contatto.

Le scadenze entro cui sarà necessario rispettare le conformità della normativa UFI sono:

  • 1° gennaio 2020 per i prodotti vendibili ai consumatori
  • 1° gennaio 2021 per i prodotti vendibili ai professionisti
  • 1° gennaio 2024 per i prodotti vendibili su scala industriale

Per i prodotti già immessi in commercio prima del 1° gennaio 2021, e quindi già notificati, l’obbligo è derogato fino al 1°gennaio 2025.

Rimane a discrezione delle Aziende se inserire il codice UFI prima di tali date.

come stampare il codice UFI

Come si crea il codice UFI?

Il codice UFI viene generato da un algoritmo a partire dalla P.IVA dell’azienda e dal numero di formulazione specifico per la miscela. Inserendo questi due elementi nello strumento online generatore di UFI dell’ECHA verrà fornito il codice. (https://poisoncentres.echa.europa.eu/ufi-generator)

Una volta assegnato il codice UFI è necessario validarlo prima di inserirlo in etichetta.

  • Codice con un formato definito
  • 16 caratteri alfanumerici
  • Utilizzo di lettere maiuscole
  • Separato dai trattini in 4 blocchi
  • Evitare lettere ambigue come ‘O’, ‘I’, ‘L’, ‘B’ e ‘Z’

Dove inserire il codice UFI?

  • sull’etichetta preceduto dalla sigla «UFI», non sulla confezione
  • per i prodotti etichettati nella SDS in sezione 2.2 e per i prodotti industriali non etichettati nella sezione 15 della SDS.

Sebbene non siano stati fissati dei requisiti specifici per il tipo e la dimensione dei caratteri, l’UFI deve essere leggibile e visibile in etichetta, facilmente localizzabile, ad esempio vicino al codice a barre o ai pittogrammi di pericolo.

dove inserire il codice ufi sui prodotti

Metodi di stampa del codice UFI

Come inserire il codice UFI? Quali sono le tecnologie più adatte?

Ci sono diversi metodi per la codifica e marcatura per stampare codici UFI sui vostri prodotti.

Trovare la giusta tecnologia per la vostra applicazione dipenderà da fattori caratteristici del vostro ambiente di produzione, come il materiale del substrato, la conformazione volumetrica del prodotto, la velocità delle vostre linee di produzione, oppure da fattori puramente logistici, nel caso sia possibile stampare il codice UFI direttamente sull’etichetta prima della sua applicazione sulla confezione o sia necessario procedere con una marcatura sul prodotto già etichettato.

Stampanti a Trasferimento Termico

Sono in grado di produrre dati, sia fissi che variabili, ad alta velocità e altamente risoluti su etichette di vari materiali adatti per il settore chimico, in grado di resistere all’aggressione dei solventi.

La scelta ideale è la combinazione di un’etichetta sintetica in PVC, poliestere o polipropilene stampata con ribbon in resina.

Le stampanti includono una serie di vantaggi di prima classe: velocità di stampa elevate, basso costo stampa e interazione semplice con l’operatore, ottimizzate per soddisfare le esigenze dell’applicazione.

Per una breve guida illustrativa, leggi l’articolo

Marcatori

I marcatori hanno differenti tecnologie di marcatura, con velocità e modalità operative differenziate in base alla dinamica della linea produttiva.

Esistono infatti marcatori manuali per bassi volumi di produzione, semi-automatici per medi volumi, automatici per elevati volumi.

Per una sintetica panoramica su queste opzioni, ti invito a leggere i seguenti articoli

Sistemi di stampa e applica

Sono soluzioni modulari costituite da un motore di stampa, un gruppo di applicazione, una parte elettronica per l’elaborazione del processo, più una serie di opzioni (svolgitore riavvolgitore, fotocellule, pistoni, piattelli…)

Progettare un applicatore di etichette richiede quindi una analisi dettagliata dei requisiti per elaborare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Per approfondire leggi il seguente articolo

CONCLUSIONI

Qual è il sistema di codifica migliore per la tua azienda?

Capire qual è la tecnologia migliore per rendere la vostra linea di produzione conforme alla normativa UFI non è semplice, e non sempre la soluzione più costosa è l’unica efficiente.

Noi di AC Sistemi amiamo la concretezza e l’essenzialità di qualsiasi progetto.

Se hai bisogno di una valutazione professionale adatta alle tue esigenze, contattaci.

06.51848187

Elisabetta Urbisaglia

info@acsistemisrl.com

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Etichette per ambienti difficili

Le etichette con codici a barre sempre più spesso vengono impiegate in ambienti difficili e in condizioni estreme per i processi di identificazione automatica.

L’utilizzo di materiali resistenti alle più dure condizioni operative, come temperature molto basse o elevate ha condotto all’incremento delle soluzioni di etichettatura in applicazioni impegnative dove prima era impensabile.

Il successo di una soluzione di etichettatura dipende da una serie di fattori che vanno analizzati quando si seleziona il materiale su cui stampare.

È fondamentale valutare l’ambiente in cui verrà utilizzata l’etichetta, il ciclo di vita dell’etichetta e in applicazioni particolari è necessario testarla nelle condizioni più critiche a cui sarà sottoposta.

ETICHETTE SETTORE SANITARIO

Quali sono gli elementi in cui è consigliato effettuare dei test sull’etichetta?

Caldo

L’adesivo delle etichette reagisce alle temperature molto alte e ammorbidendosi perde tenacia degradando la capacità adesiva sulla superficie. Alle alte temperature anche la dimensione dell’etichetta e quindi del codice a barre sovrastampato può essere distorta. Questa deformazione può dare luogo ad un codice a barre difettoso che non riesce ad essere decodificato dai lettori.

Le etichette termiche sono sensibili oltre che al calore anche alla luce del sole.

ETICHETTE PER TEMPERATURE ELEVATE

Il tempo di esposizione prolungato a temperature molto elevate crea una degradazione dell’etichetta irreversibile se non si utilizza il materiale idoneo.

Quindi quando si seleziona il materiale per temperature molto calde è necessario valutare la temperatura massima operativa unitamente al tempo di esposizione a cui può resistere a quella data temperatura mantenendo inalterata la sua struttura e la stabilità dimensionale del prodotto

Un materiale specifico per alte temperature è il 7812 della 3M

È un film in poliammide stampabile a trasferimento termico con adesivo resistente fino a 232°C che offre anche un’eccellente resistenza ai solventi e ai processi di lavorazione più aggressivi.


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Etichette e cartellini per la tracciabilità del metallo e dell’acciaio

Freddo

Come le temperature elevate, anche il freddo estremo ha un impatto negativo sulle etichette.

Un’etichetta applicata a temperatura ambiente su una superficie fredda può perdere la sua forza adesiva e non aderire sul materiale: generalmente il potere adesivo delle superfici viene deteriorato dalle temperature estremamente fredde.  In questi casi è necessario utilizzare adesivi specificatamente studiati per la catena del freddo, come quelli per i surgelati o per le applicazioni criogeniche.

ETICHETTE CRIOGENICHE

L’8000T Cryocool della Zebra ha un range di temperatura molto esteso da 196° a +121°C. È un polipropilene lucido protetto con adesivo permanente acrilico adatto ad applicazioni di etichettatura da laboratorio e cicli di lavoro di congelamento e disgelo

Assicurarsi che la resistenza adesiva sia mantenuta alle temperature di esercizio in cui il materiale deve essere utilizzato per tutto il ciclo di vita dell’etichetta

Abrasione

In alcune applicazioni le possibilità di abrasione dell’etichetta sono elevate. In questi casi è indicato utilizzare etichette in materiali durevoli come il poliestere, il polipropilene, il PVC resistenti alle condizioni esterne più dure.

Per proteggere la stampa, nei casi più estremi, è possibile utilizzare dei film di sovra-laminazione


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Umidità

Quando l’etichetta è esposta in un ambiente umido può danneggiarsi con conseguente perdita dei dati sovrastampati. Etichette protette con uno strato di laminazione o in materiali sintetici possono resistere a condizioni di umidità estrema senza danneggiarsi. Esistono adesivi che mantengono inalterate le loro proprietà anche se immersi in acqua

Ad esempio le etichette Zebra della linea Z-Extreme in poliestere con adesivo acrilico sono adatte per applicazioni sia all’interno che in esterno, hanno un’ottima resistenza all’umidità e all’esposizione occasionale all’acqua

ETICHETTA SETTORE AUTOMOBILISTICO

Solventi

Alcuni solventi possono non danneggiare la superficie dell’etichetta, ma influiscono negativamente sull’adesivo che può essere deteriorato da una soluzione detergente utilizzata ad esempio per la pulizia o la disinfettazione.

In questo caso l’utilizzo di un materiale appropriato con adesivo resistente ai solventi risolve qualsiasi problema legato all’uso di sostanze detergenti

Grasso, olio e sporcizia

Un problema frequentemente riscontrato è la mancanza di adesione dell’etichetta su una superficie grassa e/o sporca. La soluzione in questo caso è molto semplice: applicare l’etichetta dopo aver pulito la superficie su cui deve aderire. Inoltre la scelta di un collante particolarmente aggressivo assicurerà una maggiore adesione anche su superfici non perfettamente pulite

ETICHETTE PER AMBIENTI SPORCHI

Sostanze chimiche

La base alcalina o acida e l’umidità presenti nelle sostanze chimiche hanno entrambi un effetto dannoso sull’etichetta. Utilizzare un materiale che abbia uno strato di laminazione può proteggere le etichette ma è sempre opportuno effettuare una verifica preliminare delle etichette a contatto con i solventi specifici che si utilizzeranno per evitare in seguito qualsiasi problema legato alla non leggibilità dei dati stampati


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Etichette per ogni applicazione

Problemi sull’adesione

Alcune superfici richiedono adesivi particolarmente tenaci e collanti specifici per garantire una perfetta adesione. Superfici irregolari o ruvide o a bassa energia come la plastica richiedono adesivi specifici.

Assicurarsi che le specifiche tecniche dell’adesivo dell’etichetta siano idonee alla superficie di applicazione

Ad esempio l’adesivo acrilico 350 della 3M è un collante particolarmente tenace che stabilisce legami permanenti con superfici ad alta e bassa energia, superfici sagomate e metalli leggermente oleosi. Ha un’ottima resistenza agli agenti chimici e mantiene la forza adesiva anche a temperature elevate mantenendo le sue caratteristiche invariate in un range da -40°C fino a 149°C

Luci intense

I lettori di codici a barre possono essere accecati dalla luce riflessa dalla superficie di un’etichetta molto riflettente. Quando le luci di un’ambiente creano problemi sulla corretta scansione di un barcode è opportuno scegliere un materiale opaco e dimensionare adeguatamente l’illuminazione dell’ambiente. In questi casi è consigliato trovare un adeguato angolo di scansione del lettore e selezionare un gruppo ottico che sia meno sensibile ai problemi di riflessione

Ing. Cristina Urbisaglia

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Etichette GHS – CLP: 3 soluzioni di stampa per produrre un’etichetta di qualità e resistente

Il nuovo standard per sostanze chimiche e miscele è in vigore dal 1 giugno 2015 e tutti i produttori, importatori e distributori dovranno etichettare i prodotti attenendosi al sistema GHS.

Pittogrammi GHS
Pittogrammi GHS

Quali sono le soluzioni per stampare un’etichetta conforma allo standard GHS?

Analizziamo tre sistemi di stampa, considerando benefici e svantaggi di ognuno di essi

SOLUZIONE 1

  1.  Stampante a trasferimento termico monocromatica ed etichette con i simboli GHS già prestampati.

stampanti mid-range
stampanti mid-range

Con questo metodo si utilizza una stampante a trasferimento termico, un ribbon nero (nastro di stampa) ed etichette a trasferimento termico dove sono stati prestampati i pittogrammi di pericolo con bordi rossi. Con la stampante a trasferimento termico si stamperanno il testo, le immagini e tutte le altre informazioni necessarie sull’etichetta.

In sintesi i componenti utilizzati sono:

  • Stampante a trasferimento termico (tipo Zebra, Intermec, Datamax, Toshiba, ecc ) http://www.acsistemisrl.com/industriali.html
  • Ribbon nero nella composizione adatta all’etichetta che si utilizza, ovvero cera, cera-resina o resina
  • Etichette a trasferimento termico con prestampa dei pittogrammi
  • Software di stampa

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come scegliere il nastro a trasferimento termico giusto per la tua etichetta


Vantaggi

Le stampanti a trasferimento termico hanno un’elevata velocità di stampa

E’ possibile stampare su una vasta gamma di materiali, a seconda delle proprie esigenze, dalla carta a trasferimento termico più economica  ai materiali sintetici come poliestere , polipropilene e polietilene che garantiscono un’ ottima resistenza ai solventi e alle sostanze chimiche se stampati con ribbon idonei

I costi di stampa sono contenuti rispetto alle soluzioni con stampanti laser od inkjet

Svantaggi

E’ necessario tenere a stock una scorta di etichette prestampate

E’ necessario assicurarsi che vengano ordinate etichette prestampate con i pittogrammi corretti, posizionati nei punti giusti, operazione soggetta ad errori quando i formati ed i layout sono molteplici

Se si devono stampare diversi formati di etichette potrebbe essere necessario possedere più di una stampante termica, per evitare di cambiare frequentemente il rotolo di etichette

SOLUZIONE 2

  1. Stampante a trasferimento termico per la stampa a 2 colori, come la CAB serie XC4 o XC6

XC4 stampante a 2 colori
XC4 stampante a 2 colori


guarda il video   della stampante CAB serie XC a 2 colori video CAB serie XC


Le etichette conformi alla classificazione GHS richiedono la stampa in 2 colori, nero e rosso.

La stampante CAB serie XC a trasferimento termico è progettata per svolgere questo lavoro. La serie XC è dotata di 2 testine di stampa e alloggia 2 ribbon, nel caso di un’etichetta GHS si monta un ribbon nero ed uno di colore rosso. In questo modo è possibile stampare con un solo passaggio sia i pittogrammi con cornice rossa, che il resto delle informazioni in nero.

Da notare che questo modello di stampanti CAB XC4/6 utilizzano il modulo RIBBON SAVE che consente di risparmiare fino all’80% il consumo del nastro di stampa, funzione utilissima considerato che con il ribbon rosso vengono stampate solamente le cornici dei pittogrammi


puoi approfondire l’argomento del moduo ribbon save al seguente link modulo ribbon save


Quindi i componenti utilizzati sono:

  • Stampante a trasferimento termico a 2 colori equipaggiata con 2 testine di stampa tipo la CAB XC4 o XC6
  • Ribbon nero nella formulazione adatta al tipo di etichetta che si utilizza
  • Ribbon rosso nella formulazione adatta al tipo di etichetta che si utilizza
  • Etichette neutre a trasferimento termico
  • Software di stampa

Vantaggi

Si evita di fare magazzino di etichette prestampate

Layout diversi di etichette, che presentano pittogrammi differenti in funzione del prodotto, possono essere stampati con la stessa stampante senza cambiare il rotolo di etichette: è sufficiente mandare in stampa il layout che si desidera stampare

Elevata velocità di stampa

Costi contenuti se comparati a soluzioni laser o inkjet

Vasta scelta di materiali e adesivi per le etichette

Svantaggi

Il costo di possesso e di gestione di una stampante con 2 testine è più oneroso rispetto ad una stampante a trasferimento termico standard

E’ sicuramente un soluzione conveniente quando si devono stampare molte etichette con formati e pittogrammi diversi


Approfondisci i modelli di stampanti a trasferimento termico sul nostro sito

http://www.acsistemisrl.com/industriali.html


SOLUZIONE 3

  1. Stampante di etichette a colori con etichette neutre

stampante di etichette a colori Epson C3500
stampante di etichette a colori Epson C3500

Con le stampanti di etichette a colori è possibile stampare grafica, testo, foto e codici a barre con qualità professionale. Negli ultimi anni c’è stato un progresso tecnologico di queste stampanti in termini di velocità, risoluzione e qualità di stampa.

Inchiostri con formulazioni speciali resistenti all’acqua, ai graffi e alle sbavature garantiscono stampe durevoli, ad asciugatura rapida e di ottima definizione.

I componenti di questa soluzione sono:

Stampante di etichette a colori tipo Epson C3500, C7500 o C831


Approfondisci le caratteristiche sul nostro sito

http://www.acsistemisrl.com/a-colori.php


Cartucce con inchiostri a pigmenti

Etichette neutre con superficie adatta all’uso di inchiostri a pigmenti

Software di stampa

Vantaggi

Stampa on- demand, cioè solo della quantità necessaria ai prodotti da etichettare, eliminando la necessità di stoccare etichette prestampate

Stampa di diversi layout di etichette con pittogrammi differenti senza cambiare il rotolo di etichette

Stampa brillante, durevole, resistente all’acqua e alla maggior parte delle sostanze chimiche

Utilizzo della stampante per creare etichette di qualsiasi colore per altre applicazioni, oltre l’etichetta GHS

Svantaggi

Costi delle etichette e delle cartucce di inchiostro

Per qualsiasi approfondimento potete contattarci ai seguenti riferimenti

Tel. 06.51848187

Ing. Cristina Urbisaglia

cristina@acsistemisrl.com

Andrea Capponi

andrea@acsistemisrl.com

oppure visitate il nostro sito  www.acsistemisrl.com