DeskMark: marcatore semiautomatico da tavolo

In questo articolo presentiamo la nostra soluzione di un marcatore a getto di inchiostro DeskMark semi-automatico dotato di nastro trasportatore motorizzato da scrivania per produzioni artigianali.

Il marcatore può essere utilizzato per la stampa del lotto, della data scadenza o di produzione, codici a barre, loghi, testi e grafica.

marcatore deskmark da tavolo

Il processo di marcatura completamente automatico garantisce precisione e velocità di esecuzione, pur mantenendo l’immediatezza e la semplicità operativa di un dispositivo manuale

Inoltre il nastro trasportatore lungo solamente 60 cm, consente la collocazione della stampa sempre nella stessa posizione, eliminando le imperfezioni dovute ad un’esecuzione manuale del processo di marcatura.

Quando i volumi di produzione sono elevati questa è sicuramente una soluzione di marcatura efficiente e produttiva

Nastro trasportatore compatto misura 60x20 cm per marcatore automatico lotto e scadenza

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Vantaggi:

  • Investimento iniziale contenuto
  • Sistema plug&play che non necessita di installazione
  • Velocità di stampa
  • Alta risoluzione, con un’ottima qualità e precisione di stampa di codici a barre, loghi e testi alfanumerici, sia su superfici porose come carta e cartoneche non porose come alluminio, vetro, film flessibile, astucci plastificati, etichette prestampate in carta patinata
  • Software di gestione e creazione del layout semplice da utilizzare
  • Costo stampa economico
  • Cartucce dotate di microchip per il rilevamento automatico del tipo e del livello di inchiostro in uso
  • Semplicità di manutenzione: la cartuccia ha la testina di stampa incorporata che viene sostituita ad ogni cambio della stessa

Funzionamento

Il DeskMark è una soluzione di marcatura semplice da installare e permette una velocissima operatività lavorando tranquillamente su una scrivania o un tavolo da lavoro.

Utilizzando il software che viene fornito con il dispositivo si stabiliscono le dimensioni e le informazioni dell’area di stampa.

Nell’esempio illustrato abbiamo un’area di stampa di 40mm x 10mm, all’interno della quale inseriamo il codice lotto, la data di scadenza ed il QR-code.

software marcatore da tavolo

Attraverso il software inoltre, si configurano tutti i parametri del marcatore: tipologia della cartuccia utilizzata, velocità di stampa, risoluzione, posizione della stampa, questo renderà il processo di stampa completamente automatizzato e l’operatore dovrà solamente occuparsi di posizionare gli oggetti all’inizio del nastro trasportatore

Una volta ultimata la configurazione i dati vengono salvati su di una chiavetta USB e trasferiti al marcatore.

Prima di procedere con la marcatura si eseguono due semplici regolazioni sul nastro:

  1. regoliamo le guide in funzione delle dimensioni del prodotto da marcare
  2. regoliamo l’altezza di stampa sul prodotto

La linea, sebbene di dimensioni contenute, consente la regolazione della larghezza e dell’altezza per poter marcare prodotti sia di piccole dimensioni, come barattoli e piccoli contenitori che oggetti di dimensioni più grandi come bottiglie

Per procedere con la stampa e sufficiente posizionare gli oggetti da marcare all’inizio del nastro trasportatore: l’oggetto scorrerà automaticamente davanti al DeskMark che stamperà le informazioni precedentemente salvate.

L’automazione del processo di stampa assicura una marcatura uniforme, posizionata sempre alle stesse coordinate ed evita qualsiasi imprecisione dovuta ad un’azione manuale

Il DeskMark può marcare su qualsiasi tipologia di superficie, sia porosa come carta e cartone che non porosa, come plastica, vetro e metallo grazie all’utilizzo di una gamma completa di inchiostri, base acqua, base solvente, pigmentati e colorati.

marcatore data e lotto

Caratteristiche tecniche:

  • Marcatore a getto di inchiostro con tecnologia TIJ HP
  • Altezza di stampa: 12,7mm
  • Lunghezza di stampa: 400mm
  • Dimensione massima oggetto da marcare 20cm
  • Risoluzione: Orizzontale 600 dpi, verticale 300dpi
  • Caratteri: font di windows
  • Dati Variabili: date, orari, numeri di lotto, numeri progressivi
  • Codici Barre: 1D e 2D
  • Immagini: Loghi e immagini monocromatiche
  • Inchiostri: nero e colorati per superfici porose base acqua e non porose base solvete, HP o Collins-ink
  • Nastro trasportatore: Lunghezza 600mm, larghezza 20mm
  • Velocità nastro:10mt\min.
  • Sponde laterali regolabili
  • Supporto da tavolo 300mm
  • Tensione: 220 V ac 50/60Hz con alimentatore incluso
  • Software di gestione: software per la creazione del layout di stampa e parametrizzazione marcatore per Windows XP, 2K, WIn7, Win8, Win10.

Se vuoi approfondire la soluzione contattaci

Andrea Capponi

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Marcatori manuali: un’alternativa vincente per produzioni artigianali

Marcatori e tracciabilità: quale tecnologia utilizzare?

Marcatori a getto d’inchiostro ad alta risoluzione tecnologia (TIJ)

In questo articolo approfondiamo le potenzialità dei marcatori a getto di inchiostro ad alta risoluzione con tecnologia TIJ o comunemente chiamati a tecnologia inkjet HP.

Molti produttori stanno investendo in questa tecnologia che risulta essere vincente ed economica per adattarsi sempre di più a qualsiasi esigenza di mercato.

marcatore a getto d'inchiostro

La diffusione di questa metodologia di marcatura sta sostituendo proficuamente la più diffusa e storica tecnologia a getto d’inchiostro continuo (CIJ)

L’avanzamento tecnologico consente l’integrazione di un sistema di stampa di piccole dimensioni per marcare qualsiasi tipologia di superficie sia porosa che non porosa e l’utilizzo di una gamma completa di inchiostri, base acqua, base solvente, pigmentati e colorati riesce a soddisfare qualsiasi richiesta del mercato

Caratteristiche principali e punti di forza

  • Investimento iniziale contenuto
  • Sistema plug&play
  • Velocità di stampa
  • Alta risoluzione: in alcuni modelli può arrivare fino a 2400 dpi, con un’ottima qualità e precisione di stampa di codici a barre, loghi e testi alfanumerici
  • Versatilità di stampa su imballi primari e secondari, sia su superfici porose che non porose (carta, alluminio, film flessibile, astucci plasticati, etichette pre-stampate)
  • Software di gestione e creazione layout semplici da utilizzare

software marcatore getto d'inchiostro

  • Costo marcatura sotto controllo tramite il software di gestione

costo stampa marcatore

  • Cartucce dotate di microchip per il rilevamento automatico del tipo e del livello di inchiostro in uso
  • Velocità nell’ installazione e integrazione sulla linea di produzione grazie alle dimensioni ridotte e le diverse opzioni di connettività

marcatore tij Zanasi

  • Semplicità di manutenzione: la cartuccia ha la testina di stampa incorporata che viene sostituita ad ogni cambio della stessa

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Come scegliere un marcatore a getto di inchiostro

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Funzionamento

Questi dispositivi vengono forniti con un software di gestione molto semplice che permette la creazione del layout di stampa e la parametrizzazione del dispositivo

parametri marcatore

Il layout creato si trasferisce al marcatore tramite una penna USB o, in funzione dei modelli, tramite connessione USB o Ethernet collegandolo ad un Pc.

Esistono anche versioni avanzate in cui il marcatore è dotato di una consolle touch screen che consente la parametrizzazione e la configurazione senza l’utilizzo del PC direttamente sulla linea

Le testine hanno una altezza di stampa di 12,7mm o 25,4mm e tramite consolle si possono integrare più testine affiancate e sovrapposte per aumentare l’altezza di stampa

consolle marcatore

Considerando l’affidabilità e le dimensioni ridotte ci sono molte integrazioni con questi dispositivi:

marcatore manuale a pistola
marcatore manuale a pistola

INTEGRIAMO SOLUZIONI TIJ SU UNA LINEA DI PRODUZIONE ESISTENTE O PROGETTIAMO MINI LINEE DA SCRIVANIA PER LA MARCATURA MANUALE DI PICCOLI LOTTI DI PRODUZIONE

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Etichette per ambienti difficili

Le etichette con codici a barre sempre più spesso vengono impiegate in ambienti difficili e in condizioni estreme per i processi di identificazione automatica.

L’utilizzo di materiali resistenti alle più dure condizioni operative, come temperature molto basse o elevate ha condotto all’incremento delle soluzioni di etichettatura in applicazioni impegnative dove prima era impensabile.

Il successo di una soluzione di etichettatura dipende da una serie di fattori che vanno analizzati quando si seleziona il materiale su cui stampare.

È fondamentale valutare l’ambiente in cui verrà utilizzata l’etichetta, il ciclo di vita dell’etichetta e in applicazioni particolari è necessario testarla nelle condizioni più critiche a cui sarà sottoposta.

ETICHETTE SETTORE SANITARIO

Quali sono gli elementi in cui è consigliato effettuare dei test sull’etichetta?

Caldo

L’adesivo delle etichette reagisce alle temperature molto alte e ammorbidendosi perde tenacia degradando la capacità adesiva sulla superficie. Alle alte temperature anche la dimensione dell’etichetta e quindi del codice a barre sovrastampato può essere distorta. Questa deformazione può dare luogo ad un codice a barre difettoso che non riesce ad essere decodificato dai lettori.

Le etichette termiche sono sensibili oltre che al calore anche alla luce del sole.

ETICHETTE PER TEMPERATURE ELEVATE

Il tempo di esposizione prolungato a temperature molto elevate crea una degradazione dell’etichetta irreversibile se non si utilizza il materiale idoneo.

Quindi quando si seleziona il materiale per temperature molto calde è necessario valutare la temperatura massima operativa unitamente al tempo di esposizione a cui può resistere a quella data temperatura mantenendo inalterata la sua struttura e la stabilità dimensionale del prodotto

Un materiale specifico per alte temperature è il 7812 della 3M

È un film in poliammide stampabile a trasferimento termico con adesivo resistente fino a 232°C che offre anche un’eccellente resistenza ai solventi e ai processi di lavorazione più aggressivi.


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Etichette e cartellini per la tracciabilità del metallo e dell’acciaio

Freddo

Come le temperature elevate, anche il freddo estremo ha un impatto negativo sulle etichette.

Un’etichetta applicata a temperatura ambiente su una superficie fredda può perdere la sua forza adesiva e non aderire sul materiale: generalmente il potere adesivo delle superfici viene deteriorato dalle temperature estremamente fredde.  In questi casi è necessario utilizzare adesivi specificatamente studiati per la catena del freddo, come quelli per i surgelati o per le applicazioni criogeniche.

ETICHETTE CRIOGENICHE

L’8000T Cryocool della Zebra ha un range di temperatura molto esteso da 196° a +121°C. È un polipropilene lucido protetto con adesivo permanente acrilico adatto ad applicazioni di etichettatura da laboratorio e cicli di lavoro di congelamento e disgelo

Assicurarsi che la resistenza adesiva sia mantenuta alle temperature di esercizio in cui il materiale deve essere utilizzato per tutto il ciclo di vita dell’etichetta

Abrasione

In alcune applicazioni le possibilità di abrasione dell’etichetta sono elevate. In questi casi è indicato utilizzare etichette in materiali durevoli come il poliestere, il polipropilene, il PVC resistenti alle condizioni esterne più dure.

Per proteggere la stampa, nei casi più estremi, è possibile utilizzare dei film di sovra-laminazione


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Etichette per cespiti: quale materiale utilizzare per una tracciabilità durevole nel tempo

Umidità

Quando l’etichetta è esposta in un ambiente umido può danneggiarsi con conseguente perdita dei dati sovrastampati. Etichette protette con uno strato di laminazione o in materiali sintetici possono resistere a condizioni di umidità estrema senza danneggiarsi. Esistono adesivi che mantengono inalterate le loro proprietà anche se immersi in acqua

Ad esempio le etichette Zebra della linea Z-Extreme in poliestere con adesivo acrilico sono adatte per applicazioni sia all’interno che in esterno, hanno un’ottima resistenza all’umidità e all’esposizione occasionale all’acqua

ETICHETTA SETTORE AUTOMOBILISTICO

Solventi

Alcuni solventi possono non danneggiare la superficie dell’etichetta, ma influiscono negativamente sull’adesivo che può essere deteriorato da una soluzione detergente utilizzata ad esempio per la pulizia o la disinfettazione.

In questo caso l’utilizzo di un materiale appropriato con adesivo resistente ai solventi risolve qualsiasi problema legato all’uso di sostanze detergenti

Grasso, olio e sporcizia

Un problema frequentemente riscontrato è la mancanza di adesione dell’etichetta su una superficie grassa e/o sporca. La soluzione in questo caso è molto semplice: applicare l’etichetta dopo aver pulito la superficie su cui deve aderire. Inoltre la scelta di un collante particolarmente aggressivo assicurerà una maggiore adesione anche su superfici non perfettamente pulite

ETICHETTE PER AMBIENTI SPORCHI

Sostanze chimiche

La base alcalina o acida e l’umidità presenti nelle sostanze chimiche hanno entrambi un effetto dannoso sull’etichetta. Utilizzare un materiale che abbia uno strato di laminazione può proteggere le etichette ma è sempre opportuno effettuare una verifica preliminare delle etichette a contatto con i solventi specifici che si utilizzeranno per evitare in seguito qualsiasi problema legato alla non leggibilità dei dati stampati


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Etichette per ogni applicazione

Problemi sull’adesione

Alcune superfici richiedono adesivi particolarmente tenaci e collanti specifici per garantire una perfetta adesione. Superfici irregolari o ruvide o a bassa energia come la plastica richiedono adesivi specifici.

Assicurarsi che le specifiche tecniche dell’adesivo dell’etichetta siano idonee alla superficie di applicazione

Ad esempio l’adesivo acrilico 350 della 3M è un collante particolarmente tenace che stabilisce legami permanenti con superfici ad alta e bassa energia, superfici sagomate e metalli leggermente oleosi. Ha un’ottima resistenza agli agenti chimici e mantiene la forza adesiva anche a temperature elevate mantenendo le sue caratteristiche invariate in un range da -40°C fino a 149°C

Luci intense

I lettori di codici a barre possono essere accecati dalla luce riflessa dalla superficie di un’etichetta molto riflettente. Quando le luci di un’ambiente creano problemi sulla corretta scansione di un barcode è opportuno scegliere un materiale opaco e dimensionare adeguatamente l’illuminazione dell’ambiente. In questi casi è consigliato trovare un adeguato angolo di scansione del lettore e selezionare un gruppo ottico che sia meno sensibile ai problemi di riflessione

Ing. Cristina Urbisaglia

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Software di tentata vendita per tutte le esigenze

Perché un software deve essere idoneo per tutte le esigenze?

Perché esistono due macro tipologie di organizzazione aziendale a livello software:

1 – Aziende o imprese individuali che utilizzano ancora la carta con DDT scritti a penna. In questi casi la fatturazione viene effettuata con semplicissimi programmi o in alcuni casi anche con Word.

In questo modo gli errori dovuti ad un’errata comprensione della calligrafia portano ad una gestione disorganizzata e lenta

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Soluzione:

Il software di tentata vendita installato su un tablet o smartphone connesso a fogli Excel salvati in cloud consente la lettura e la scrittura delle informazioni operative dell’intero flusso di lavoro (anagrafica clienti\articoli, listini, giacenza articoli, fatture e incassi).

Con questa soluzione chiunque può utilizzare un software di tentata vendita e automatizzare il processo, eliminando definitivamente i DDT scritti a penna.

2 – Azienda organizzata con un gestionale strutturato su base dati accessibile dall’esterno (SQL, Oracle …)

Soluzione:

Ogni palmare o smartphone tramite dei connettori software effettua una sincronizzazione performante e intelligente al sistema ERP aziendale per la gestione delle principali funzioni:

  • Registrare vendite;
  • Gestire resi contestuali alla vendita;
  • Effettuare vendite utilizzando differenti unità di misura e formule di calcolo personalizzabili;
  • Gestire omaggi;
  • Gestire listini;
  • Gestire incassi e scadenziario;
  • Gestire ordini;
  • Emettere documenti contabili;
  • Tracciare e consultare riepiloghi di vendita, resi e incassi.

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Perché un software deve essere semplice da utilizzare?

Alcuni utenti potrebbero non avere una conoscenza dei sistemi informatici e quindi abituarsi ad una gestione automatizzata potrebbe richiedere tempo e fatica.

 L’implementazione software deve migliorare e velocizzare il processo di vendita e non rallentarlo.

Un software di tentata vendita deve dare all’operatore informazioni essenziali e veloci con maschere intuitive.

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L’impiego di un sistema per la tracciabilità e l’identificazione automatica  con codice a barre evita qualsiasi errore dovuto alla digitazione e permette di avere un magazzino allineato in tempo reale con la gestione anche del lotto

Inoltre, l’utilizzo di un software di tentata vendita permette la stampa del documento di trasporto o della fattura direttamente dal cliente con l’utilizzo di stampanti portatili. In questo modo è possibile evitare qualsiasi tipo di contestazione inerente la fornitura

La connessione con il proprio gestionale aziendale velocizza le operazioni e permette una vendita organizzata ed efficiente

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Andrea Capponi

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Software per la Tentata Vendita: cosa è e perché utilizzarlo

ETICHETTE RFID SU METALLI: LA SOLUZIONE ZEBRA SILVERLINE

Le prestazioni di una soluzione di tracciabilità e identificazione si deteriorano in modo significativo quando un’etichetta RFID tradizionale viene applicata su una superficie metallica o su un contenitore riempito con liquidi.

tag rfid su metallo

Questo limita l’uso della tecnologia RFID per il monitoraggio di beni ad elevato contenuto tecnologico come strumenti, parti automobilistiche e macchine, attrezzature informatiche, dispositivi medici.

Zebra e Confidex hanno collaborato per sviluppare una soluzione innovativa per la stampa e la codifica di tag RFID per i metalli e i liquidi.

La soluzione include:

> una stampante/codificatore RFID ZT410 riprogettata e     ottimizzata per le etichette Etichette Silverline

> tag RFID UHF SILVERLINE

nastri a trasferimento termico di alta qualità

Questa efficiente combinazione di stampante e tag assicura:

  • qualità di stampa eccellente
  • precisione nella codifica dei tag
  • funzionamento su qualsiasi tipo di superficie, compresi metalli e flaconi contenenti liquidi
  • facilità di implementazione e di utilizzo

Le etichette Silverline, offerte esclusivamente da Zebra, sono disponibili in differenti dimensioni per soddisfare le esigenze di un’ampia varietà di applicazioni.

In combinazione con i lettori RFID di Zebra, la soluzione Silverline consente di sfruttare la tecnologia RFID per tracciare i beni aziendali di qualsiasi settore: produzione, sanità, tracciabilità risorse IT

zebra silverline zt400 rfid

La ZT410 Silverline è stata modificata per consentire la stampa di etichette RFID standard che etichette spesse, come la linea Silverline con spessore fino a 0,8 mm, necessario per garantire un affidabile range di lettura sui metalli e su contenitori con liquidi.

Questa particolare versione del modello ZT410 implementa una tecnologia di codifica adattiva: in questo modo offre dei vantaggi per la codifica RFID eliminando le complesse linee guida relative al posizionamento di tag RFID

Infatti la ZT400 RFID non richiede impostazioni specifiche per la collocazione dell’inlay o per l’alimentazione RFID: la tecnologia di codifica adattativa seleziona automaticamente le impostazioni RFID ottimali per il sistema sia che si stampi un’etichetta piccola che per un’etichetta di spedizione di grandi dimensioni

Zebra tag RFID silverline micro

Le etichette Silverline, sono disponibili in diversi formati differenti per soddisfare le esigenze applicative più varie:

  • mm 100×40
  • mm 110×13
  • mm 55×14
  • mm 60×25

Ottimizzate per le applicazioni su metalli e contenitori con liquidi, costituiscono una soluzione efficiente con eccellenti performance su qualsiasi materiale e anche su superfici curve, con un range di lettura esteso fino a 5 mt

Le etichette Silverline RFID sono tag UHF passivi in PET bianco stampabili a trasferimento termico con adesivo acrilico ad alte prestazioni ottimizzato per aderire su qualsiasi tipologia di superficie, incluse quelle a bassa energia come la plastica

Offrono una durata eccellente in un’ampia gamma di temperature operative da -35 a + 85°C, sono resistenti all’acqua e ai prodotti chimici.

La loro durata, le versatili proprietà di applicazione su qualsiasi superficie e la gamma di lettura da 1 mt fino a 5 metri rendono le etichette Silverline Zebra adatte alla tracciabilità di qualsiasi bene.

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Codice a barre & etichettatura: come iniziare

Troviamo i codici a barre ovunque: sui prodotti che compriamo al supermercato, sui libri, sui dispositivi elettronici e su tanti altri oggetti che utilizziamo quotidianamente. L’utilizzo del codice a barre ci permette di SEMPLIFICARE e OTTIMIZZARE qualsiasi processo, riducendo l’errore umano e automatizzando procedure ripetitive, noiose e  soggette all’errore umano.

Analizziamo i passi da seguire per chi deve iniziare un’attività di codifica ed etichettatura per gestire i prodotti e il magazzino

TC800 terminale per mgazzino

COME FUNZIONANO I CODICI A BARRE?

Diverse combinazioni di barre e spazi vengono utilizzati per codificare stringhe di caratteri in codici a barre

Il susseguirsi di elementi chiari e scuri insieme alla larghezza degli elementi sono le variabili utilizzate per la codifica.

Il lettore di codici a barre illumina il simbolo e misura la quantità di luce che viene riflessa. La decodifica del simbolo restituisce l’informazione contenuta nel codice a barre.

QUANTI TIPI DI CODICI A BARRE CI SONO?

Sono state create centinaia di simbologie di codici, ma quelli più frequentemente utilizzati si limitano a meno di 20. Ogni simbologia ha il proprio modello di barre e spazi e le proprie regole per la codifica dei dati.

I codici si dividono in 2 categorie principali: codici a barre lineari e codici bidimensionali (2D)

codici a barre lineari e 2D

I codici lineari codificano i dati in barre e spazi e gli elementi si susseguono in una linea singola: l’esempio più noto di un codice a barre lineare è l’EAN13 utilizzato per i prodotti della grande distribuzione.

I codici bidimensionali codificano i dati in 2 dimensioni.

Le due principali tipologie di codici 2D sono simbologie Stacked (cioè impilate una sopra l’altra) e simbologie a matrice (come il QR Code).

QUALE È LA DIFFERENZA FRA LE VARIE SIMBOLOGIE DI CODICI?

Le simbologie differiscono principalmente per il tipo e la quantità di dati che possono contenere. Alcune famiglie di codici offrono una codifica alfanumerica completa, mentre altre codificano solo i numeri. Inoltre le simbologie possono avere lunghezza fissa o variabile.

Tuttavia la dimensione non è illimitata, poiché il codice a barre deve rimanere abbastanza compatto in modo da poter essere correttamente scansionato dai comuni lettori barcode.

Le simbologie bidimensionali possono contenere molti più dati rispetto ai codici lineari e possono rappresentare numeri, stringhe di caratteri, indirizzi web, immagini, testi.


Approfondisci

Quale è la differenza fra un lettore di codice a barre 1D e un lettore 2D?

QUALE SIMBOLOGIA DI CODICE A BARRE SI DEVE UTILIZZARE?

La varietà di formati di codici a barre disponibili ci permette di trovare una simbologia che soddisfi le proprie esigenze applicative. Le variabili più importanti che determinano la simbologia ottimale sono la quantità di dati da codificare, lo spazio disponibile per stampare il codice a barre e il tipo di dati da codificare.

I codici a barre lineari codificano, in funzione della famiglia, un numero limitato di caratteri, mentre i codici 2D codificano migliaia di caratteri in una dimensione contenuta

lettore di codice a barre 1D e 2D

UN LETTORE DI CODICE BARRE PUO’ LEGGERE PIU’ DI UN TIPO DI CODICE?

Si, i lettori di codici a barre supportano la decodifica dei simboli più comuni.

È fondamentale tenere in considerazione che i lettori di codici 2D possono decodificare sia codici 2D che codici lineari, mentre i lettori di codici a barre lineari possono decodificare solo simboli 1D.

Quindi se si adotta una simbologia di codice 2D, tipo il QR Code o il Data Matrix, bisogna verificare se i lettori a disposizione sono in grado di decodificare la simbologia scelta.

In ogni caso il supporto di una determinata simbologia varia dal costruttore e dal modello di lettore scelto, quindi è consigliato verificare sul datasheet tecnico del lettore le famiglie supportate

HO BISOGNO DI ETICHETTARE I MIEI PRODOTTI CON IL CODICE A BARRE: COSA DEVO FARE?

Se il tuo prodotto deve essere venduto nella grande distribuzione il primo passo è iscriversi al GS1 Italy (Indicod-Ecr) che in pochi giorni ti darà 1000 numeri per i codici EAN dei tuoi prodotti. I numeri che ricevi da GS1 Italy, nuova denominazione di Indicod-Ecr, per i codici EAN-13 sono univoci e accettati in tutto il mondo, anche per la vendita online.

codice a barre mela

L’iscrizione può essere effettuata on-line al seguente link http://gs1it.org/iscriviti/

Se invece ti occorre un codice a barre per la gestione interna del magazzino e dei prodotti puoi scegliere un codice a barre che soddisfi le tue esigenze di codifica


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Come ottenere il codice a barre per i prodotti della tua azienda

DI COSA HO BISOGNO PER STAMPARE UN CODICE A BARRE?

Per stampare etichette con i codici a barre, è necessario creare un’etichetta con un software che supporti la codifica del codice a barre utilizzato.

Quindi gli strumenti necessari sono:

  • software
  • stampante
  • etichette o cartellini

Se si utilizza un gestionale aziendale da cui si vuole stampare il codice dei prodotti è opportuno verificare che il software supporti il codice a barre

Dopo che è stato creato il layout dell’etichetta bisogna stamparla con una stampante in grado di produrre codici a barre nitidi e leggibili e che supporti la specifica simbologia utilizzata. La scelta di una stampante di buona qualità e di etichette idonee all’applicazione assicura una stampa accurata e scansionabile dai comuni lettori barcode.


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Classificazione delle stampanti di etichette

Stampanti di etichette: vantaggi nell’utilizzo della tecnologia a trasferimento termico

Le stampanti laser e a getto d’inchiostro possono produrre etichette con codice a barre, ma spesso non hanno il supporto nativo per le simbologie del codice a barre e non producono stampe di buona qualità e durevoli nel tempo.

Inoltre l’utilizzo di etichette confezionate in fogli per stampanti laser o a getto d’inchiostro, anziché in rotoli (utilizzati sulle stampanti di etichette) porta ad uno spreco eccessivo di materiale di consumo e ad un costo stampa elevato.

B-FV4 stampante di etichette

QUALE STAMPANTE DI ETICHETTE SCEGLIERE?

L’analisi del ciclo di vita dell’etichetta, l’eventuale esposizione all’esterno, a fonti di calore o al freddo, la durata, il volume di stampa, il metodo di stampa (a trasferimento termico o termico diretto), la risoluzione sono parametri che determinano la scelta della stampante giusta per la propria esigenza operativa


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Stampanti di etichette: guida alla scelta

QUALE È LA DIFFERENZA TRA STAMPA TERMICA E A TRASFERIMENTO TERMICO?

Esistono 2 metodi comunemente usati per la stampa di etichette con codici a barre: trasferimento termico e termico diretto.

La stampa a trasferimento termico usa un nastro di stampa che viene riscaldato e produce stampe durevoli nel tempo su una gamma molto vasta di materiali sia in carta che sintetici.

etichette antistatiche

La stampa termica non utilizza alcun nastro di stampa, ma produce l’immagine direttamente sull’etichetta che deve essere di un materiale termico, cioè sensibile al calore.

Le stampanti a trasferimento termico possono stampare una più ampia varietà di materiali e sono di solito utilizzate per applicazioni di etichettatura permanenti o su materiali speciali sintetici come il polipropilene, il poliestere, il PVC, il TNT. Le stampanti termiche dirette vengono utilizzate per produrre etichette di spedizione, etichette picking, ricevute e altri lavori di stampa con un ciclo di vita più breve.

Ing. Cristina Urbisaglia

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Come configurare la rete WIFI sul Datalogic Memor X3

Per configurare la rete WIFI su un Datalogic Memor, bisogna utilizzare un’applicazione specifica per la gestione della radio  chiamata SCU (Summit Client Utility).

Per accedere alla SCU possiamo utilizzare 2 metodi:

1-  Start > Programs > Summit > SCU  MEMOR -SCU

oppure

2- dal Pannello di controllo, eseguire un doppio clic sull’icona WIFI per aprire l’utility SCU

scu-memor wifi

A questo punto si apre la maschera di gestione della connessione WIFI divisa in 4 sotto-maschere: MAIN, PROFILE STAUTUS DIAGS, GLOBAL

SCU UTILITY

3- Andiamo sotto la maschera Profile e creiamo un nuovo profilo. Se il terminale è sotto copertura premere il tasto SCAN per individuare la rete

In questa maschera possiamo settare tutti parametri della rete WIFI.

4- Selezionare l’SSID tra quelli visualizzati nella schermata SCAN

PARAMETRI WIFI MEMOR

SCAN - MEMOR

5- Premere il pulsante Configure per procedere con la creazione del nuovo profilo e immettere le chiavi di rete

6- Seguire la procedura guidata per settare le chiavi di sicurezza della rete

7- Terminato l’inserimento dei parametri premere il tasto COMMIT per salvare le impostazioni effettuate

MEMOR CHIAVI SICUREZZA

8- Ritornare alla schermata Main (Principale) e selezionare il profilo appena creato

9- Nella schermata Status verificare le informazioni di connessione del terminale alla rete

Ing. Cristina Urbisaglia

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