5 problemi frequenti sulla stampa a trasferimento termico: come prevenirli

Le stampanti a trasferimento termico offrono prestazioni indiscusse sulla stampa del codice a barre: velocità, qualità di stampa, scelta di un gamma praticamente infinita dei materiali di stampa e costi vantaggiosi sono solo alcuni dei vantaggi offerti da questa potente e versatile tecnologia.


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Stampanti di etichette: vantaggi nell’utilizzo della tecnologia a trasferimento termico


Malgrado questa metodologia di stampa sia estremamente performante e adatta a qualsiasi applicazione è facile vedere codici a barre o bidimensionali con una scarsa qualità di stampa.

La maggior parte dei problemi sono da ricondursi ad un settaggio errato dei parametri della stampante e ad una poco accurata, se non assente, manutenzione dei dispositivi di stampa.

Una corretta configurazione della stampante include

  • una precisa regolazione della pressione della testina di stampa
  • l’impostazione della temperatura appropriata ai supporti di stampa utilizzati
  • l’ottimizzazione della velocità di stampa.

Analizziamo i 5 problemi più frequenti che incidono sulla qualità di stampa

contrasto di stampa

 1. Settaggio della temperatura di stampa

Affinché un codice a barre venga correttamente interpretato da un lettore è necessario avere un contrasto adeguato tra le barre scure e gli spazi bianchi. Se il contrasto è basso potrebbe essere necessario aumentare la temperatura di stampa ed eventualmente diminuire la velocità.

Diversamente se le barre sono troppe spesse e presentano delle macchie sul contorno o degli aloni, può essere che la temperatura sia alta e di conseguenza il nastro di stampa (ribbon) fonde troppo creando delle imperfezioni sulla stampa e di conseguenza la NON LEGGIBILITA’ del codice.

2. Manutenzione della stampante

Se si notano “macchie bianche” distribuite sui codici a barre, è possibili che sul rullo sia depositato uno strato di polvere o residui di materiale. Sui rulli siliconati all’interno della stampante possono depositarsi anche residui di colla: è necessario prevedere la pulizia dei rulli con scadenza periodica in funzione del volume di stampa, specialmente se si stampa in modalità termica diretta.

rullo siliconato
rullo siliconato

Manutenzione e pulizia sistematica della stampante evitano molti problemi legati alla qualità di stampa e allungano il ciclo di vita della testina.

Alcool e aria compressa rimuovono facilmente le impurità, come polvere e detriti.

Se l’etichetta presenta delle linee bianche verticali allora è possibile che alcuni dots della testina siano guasti: in questo caso bisogna procedere alla sostituzione della testina di stampa.

Testina con dots guasti
Testina con dots guasti

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Come allungare il ciclo di vita della testina di una stampante termica


3. Grinze sul nastro di stampa

Un nastro che forma delle grinze provoca delle righe diagonali non stampate, causando linee vuote nei codici a barre che potrebbero recare problemi nella lettura

Per prevenire le grinze, assicurarsi che il nastro sia caricato correttamente.

>> Sulle stampanti desktop per prevenire le arricciature del ribbon è opportuno utilizzare un nastro di stampa leggermente più largo dell’etichetta: ad esempio se devo stampare un’etichetta larga 70 mm è corretto utilizzare un nastro largo 80 mm, mentre un ribbon largo 110 mm potrebbe produrre fastidiose increspature

Grinze sul nastro di stampa
Grinze sul nastro di stampa

>> La maggior parte delle stampanti di etichette di classe industriale sono dotate di barre di regolazione della pressione della testina di stampa e della tensione del nastro, che permettono un controllo accurato delle forze esercitate sui supporti di stampa.

Inoltre la pressione della testina deve essere uniformemente distribuita lungo l’intera larghezza del supporto (etichetta o cartellino)

4. Abbinamento errato tra ribbon ed etichetta o cartellino

Esistono diversi tipi di inchiostro, le tipologie principali sono cera, cera resina o resina: la selezione è funzione del materiale su cui si deve stampare e della tenuta di stampa che si vuole ottenere.

L’abbinamento corretto tra etichetta e ribbon garantisce la perfetta qualità di stampa, in base ovviamente alle esigenze applicative.

L’utilizzo di un nastro cera su un’etichetta sintetica (come polipropilene o polietilene) comporta una pessima adesione dell’inchiostro sull’etichetta, che tenderà facilmente a sbiadire. Viceversa, utilizzare un nastro resina su un’etichetta in carta potrebbe comportare una stampa con poco contrasto e rappresenta una scelta economicamente inefficiente

ribbon ed etichetta incompatibili
ribbon ed etichetta incompatibili

5. Impostazione errata della larghezza di stampa

L’impostazione errata della larghezza dell’etichetta o del cartellino comporta una stampa decentrata o tagliata. Questo, oltre ad avere una conseguenza poco piacevole sul layout dell’etichetta, può causare problemi sulla lettura del codice a barre.

Un codice a barre tagliato, cioè non stampato per tutta la sua larghezza o in cui siano assenti le quite zone, non viene correttamente interpretato dai lettori.

Verificare quindi che sul driver sia impostato il valore esatto della larghezza.

Nelle stampanti industriali dotate di pannello di controllo verificare che la larghezza coincida con il valore impostato sul driver.

Per le stampanti guidate con i comandi diretti verificare che i comandi inerenti la larghezza dell’etichetta siano esatti

Ing. Cristina Urbisaglia

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Dispensatore elettronico di etichette: quando utilizzarlo

Il dispensatore elettronico di etichette è un dispositivo per l’etichettatura manuale su linee o tavoli di confezionamento.

Rappresenta la soluzione ottimale per velocizzare l’operatore nel prelievo dell’etichetta che deve applicare sulla confezione.

dispensatore elettronico di etichette
dispensatore elettronico di etichette

Come Funziona

Questo dispositivo separa parzialmente e in modo automatico l’etichetta dal supporto, facilitando l’operatore nel prelevare l’etichetta: velocizza i tempi rispetto ad una operazione manuale che in alcuni casi, in funzione del materiale, può rivelarsi difficoltosa.

Quando utilizzarlo

Il dispensatore è un dispositivo robusto e molto resistente, viene utilizzato quando le etichette da applicare sul prodotto sono tutte identiche, prestampate e di quantità elevate.

dispensatore automatico etichette

Caratteristiche

Esistono in commercio prodotti capaci di spellicolare etichette fino ad una larghezza di 21 cm e con diametro esterno del rotolo di 30 cm.

Il dispensatore può essere utilizzato con etichette in rotolo o a pacchetto, etichette con tacca nera sul retro o interspazio.

Se vuoi ottimizzare il tuo confezionamento, chiamaci allo 06.51848187 e ti configuriamo il dispensatore più idoneo alla tua applicazione


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 Andrea Capponi

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Nastri a trasferimento termico colorati: la scelta giusta per differenziare

Il trasferimento termico è la tecnologia di stampa più diffusa per la stampa del codice a barre.

Con il trasferimento termico si producono etichette e cartellini resistenti, è possibile stampare su un’ampia varietà di materiali, sia in carta che sintetici con il vantaggio di produrre solo le quantità necessarie, evitando stock di magazzino spesso inutilizzati.

nastri a trasferimento termico
nastri a trasferimento termico

La metodologia a trasferimento termico utilizza il calore della testina di stampa per fondere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul materiale da stampare (etichette, cartellini, film flessibili, materiale tessile). L’unico vincolo di questa versatile tecnologia è di produrre una stampa monocromatica e spesso un’etichetta bianca con sovrastampa nera è monotona e non cattura l’attenzione

Quando il trasferimento termico si combina con il colore si ottiene un potente strumento di stampaetichetta con ribbon colorati

Con i nastri a trasferimento termico colorati è possibile realizzare etichette che uniscono alla vitalità del colore, la velocità di stampa, la qualità, la resistenza ed un concreto risparmio economico del costo stampa rispetto ad altre tecnologie


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Stampanti di etichette: vantaggi nell’utilizzo della tecnologia a trasferimento termico


La distinzione attraverso l’uso di un’etichetta colorata, poiché ha un impatto visivo immediato, facilita qualsiasi operazione di differenziazione e di identificazione.


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Come i ribbon neri, i nastri colorati sono disponibili in cera, cera-resina o resina per adattarsi ai diversi materiali di stampa, sia cartacei che sintetici.

Prima dell’acquisto è’ importante verificare che le specifiche tecniche del nastro siano compatibili con i modello di stampante in uso:

  • qualità: cera, cera-resina o resina in funzione della tipologia del materiale da stampare e del ciclo di vita dell’etichetta
  • larghezza e altezza del nastro: la larghezza deve essere poco più grande dell’etichetta o del cartellino che dobbiamo stampare per evitare la formazione di grinze sul ribbon
  • inchiostrazione interna o esterna
  • anima interna e diametro massimo esterno

L’utilizzo di nastri colorati per la stampa a trasferimento termico consente di evidenziare le informazioni stampate e catalizzare l’attenzione di chi guarda in alcune applicazioni specifiche:

  • Etichettatura di merce non conforme
  • Differenziazione dell’inventario
  • Etichettatura scaffali magazzino: il colore semplifica il flusso operativo
  • Settore alimentare: etichettatura prodotti in scadenza
  • Magazzino: una scelta strategica del colore è un’ottima opzione per assicurarsi che le etichette sui prodotti siano facilmente distinguibili da altre etichette non correlate.

I settori e le applicazioni che possono beneficiare di un’etichetta colorata sono innumerevoli ma quando devi stampare un codice a barre assicurati che la scelta dei colori garantisca la corretta scansionabilità del codice.

Scannable-Color-Combinations

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Stampanti di etichette: come scegliere la risoluzione giusta

La scelta di una stampante di etichette richiede una pre-analisi di requisiti necessari a selezionare il modello e la configurazione adatta alle proprie esigenze applicative.

Tra le tante opzioni da valutare, un fattore primario è la risoluzione della stampante, solitamente indicata come dpi (dot per inch = punti per pollice).

Intermec PM43 stampante di etichette industriale

I costruttori più importanti, in funzione dei modelli, mettono a disposizione risoluzioni a 203, 300,406 e 600 dpi.

Determinare la risoluzione giusta di una stampante a trasferimento termico o termica non è un compito semplice e solitamente la risoluzione non è un’opzione che può essere modificata dopo l’acquisto

Quali sono gli elementi da considerare per scegliere la risoluzione corretta?

Ci sono tre diversi fattori da valutare nella scelta della risoluzione idonea alla stampa che si vuole ottenere:

> Nitidezza e leggibilità

La nitidezza della stampa aumenta quando la risoluzione aumenta. La risoluzione influenza la qualità dell’immagine stampata e la quantità di informazioni contenute in una determinata area.

Quindi una stampante con risoluzione a 300 dpi stamperà un codice più nitido e con dimensioni minori di quello stampato a 203 dpi.

200-600 dpi-barcode-label

Tuttavia, la risoluzione di 203 dpi soddisfa le esigenze della maggior parte delle applicazioni.

Se la risoluzione è bassa la stampa prodotta è sgranata, i caratteri poco leggibili, le barre o i quadrati del codice sono irregolari.

Le conseguenze di un codice NON scansionabile dai comuni lettori possono essere disastrose sulla catena di distribuzione in termini di ritardi di consegna, multe o addebiti finanziari

> Velocità di stampa

Velocità di stampa e risoluzione sono fattori inversamente proporzionali, più aumenta la risoluzione e più la velocità diminuisce.

Ad esempio la Zebra ZT410 in funzione della risoluzione presenta valori di velocità massima di stampa notevolmente differenti:

  • 356 mm/sec a 203 dpi
  • 254 mm/sec a 300 dpi
  • 102 mm/sec a 600 dpi

> Formato dell’etichetta

Più la stampa ha dimensioni ridotte e più dovremmo utilizzare risoluzioni elevate affinché testo e codici a barre siano leggibili.

etichetta circuiti elettronici

Pensiamo ad esempio alle etichette con formati minori di 20 mm x 10 mm applicate sulle schede elettroniche: per produrre testi e codici a barre leggibili dovremmo certamente scegliere una risoluzione da 300 a 600 dpi.

Questo perché una testina di stampa da 200 dpi trasferisce 200 punti in un’area con dimensione di un pollice. Una testina di stampa con risoluzione superiore può trasferire più punti di stampa nella stessa area: una testina di stampa a 300 dpi può trasferire 300 punti di stampa per pollice e una testina di stampa da 600 dpi può trasferire 600 punti di stampa per pollice.

Quindi una risoluzione elevata è utile quando si devono produrre con precisione immagini stampate, codici a barre e testo in un’area molto piccola.

etichette alta risoluzione

In ogni caso è sempre consigliabile effettuare dei test di stampa e una verifica di lettura del codice.

Inoltre è fondamentale considerare la dimensione del font, i simboli speciali, la grafica, la presenza di caratteri asiatici, le immagini presenti sull’etichetta: la leggibilità aumenta con la risoluzione.

> Considerazioni sulla creazione del layout dell’etichetta

Il raggiungimento di una perfetta qualità di stampa è la combinazione di un insieme di fattori tra cui la scelta del materiale dell’etichette, del nastro a trasferimento termico, della manutenzione della testina di stampa, della velocità di stampa ma anche della progettazione del layout dell’etichetta che deve essere effettuato in sincronismo con i dpi della stampante.

I codici a barre devono rispettare delle proporzioni precise e se la progettazione non viene effettuata con le specifiche della stampante la qualità dell’etichetta sarà deteriorata

Quando si realizza il layout delle etichette, è necessario considerare la risoluzione della stampante con cui verranno stampate: diverse risoluzioni richiedono la progettazione di layout diversi.

Non è possibile inviare la stessa etichetta a una stampante da 203 dpi e 300 dpi e aspettarsi una stampa corretta. L’etichetta deve essere progettata per adattarsi alla risoluzione della stampante.


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Etichette: come ottenere un’ottima qualità di stampa


In conclusione ogni testina di stampa ha una o più risoluzioni disponibili per lo specifico modello. Per fare un investimento appropriato alle specifiche esigenze di stampa è indispensabile avere una chiara comprensione dei requisiti principali delle stampanti.

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Stampanti di codici a barre: quale scegliere?

Stampanti di etichette: vantaggi nell’utilizzo della tecnologia a trasferimento termico

Oggi molte aziende utilizzano la stampa a trasferimento termico per produrre etichette o cartellini.

I settori di utilizzo sono infiniti: sanità, logistica, biglietterie, corrieri, distributori, settore automobilistico e aereo, retail, magazzini

Honeywell PC43T con e senza display

Le caratteristiche principali che hanno contribuito alla rilevante diffusione di stampanti a trasferimento sono:

  • velocità
  • qualità di stampa eccellente di testi grafica e codice a barre
  • scelta ampia e versatile dei materiali di stampa
  • basso costo stampa
  • stampa in funzione del fabbisogno
  • produzione di modelli idonei a qualsiasi esigenza operativa (desktop, industriali, semi-industriali, per integrazione sulle linee, portatili)

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Stampanti di etichette: guida alla scelta

Le stampanti a trasferimento termico utilizzano il calore della testina per sciogliere un nastro inchiostrato, detto ribbon, che trasferisce l’inchiostro sul supporto.

Esistono diversi tipi di inchiostro, le tipologie principali sono cera, cera resina o resina: la selezione è funzione del materiale su cui si deve stampare e della tenuta di stampa che si vuole ottenere.

L’abbinamento corretto tra etichetta e ribbon garantisce la perfetta qualità di stampa, in base ovviamente alle esigenze applicative

etichetta neraLa metodologia a trasferimento termico supporta una scelta ampia e differenziata dei materiali di stampa: carta, materiali sintetici, materiali composti, film, braccialetti ospedalieri, etichette con adesivi permanenti, removibili, riposizionabili, per temperature estremamente basse (fino a -196° per applicazioni in azoto liquido) o temperature molto elevate, cartellini, tag, materiali tessili.

I vantaggi nell’utilizzo di una stampante a trasferimento sono numerosi:

> Durata e resistenza del materiale stampato

Le etichette stampate a trasferimento termico, in special modo quelle in materiali sintetici in combinazione con ribbon resina, offrono una durata ed una resistenza eccezionali.

Le etichette stampate con tecnologie tradizionali possono scurire, sbiadire, deteriorarsi se esposte a fonti di luce, calore, umidità, agenti chimici e detergenti mentre i materiali stampati a trasferimento termico, se opportunamente selezionati, offrono un’ottima stabilità agli elementi deterioranti

ETICHETTE CRIOGENICHE

>Scelta molto ampia dei materiali di stampa

Esiste una gamma praticamente infinita di materiali stampabili con questa tecnologia, per qualsiasi condizione operativa

> Velocità

La velocità delle stampanti a trasferimento è un parametro sul quale vale la pena effettuare qualche calcolo.

Un modello desktop come l’Intermec PC43T con risoluzione 203 dpi arriva alla velocità massima di 203 mm/sec quindi, ad esempio, per stampare 1000 etichette alte 50 mm(5 cm) impiegherà poco più di 4 minuti.

Se utilizzassimo un modello industriale come la Zebra ZT410 per stampare 1.000 etichette alte 5 cm impiegheremo meno di 3 minuti

> Leggibilità del codice a barre

La stampa a trasferimento termico, a differenza di altre tecnologie, produce codici perfettamente scansionabili dai lettori barcode, poiché stampano in modo preciso e nitido la larghezza delle barre. Per garantire qualità ed affidabilità quando bisogna stampare un codice a barre il trasferimento termico è la soluzione migliore

codici a barre lineari e 2D

> Tempo dedicato al servizio di assistenza e manutenzione minimo

Le stampanti a trasferimento termico sono molto affidabili, durano a lungo e quelle di ultima generazione hanno le parti soggette ad usura sostituibili facilmente dall’utente in sede, evitando improduttivi fermi macchina

> Versatilità

Come è stato evidenziato le stampanti a trasferimento termico producono stampe resistenti e nitide su un universo praticamente illimitato di substrati. La stessa stampante quindi può essere utilizzata per stampare le etichette in carta per le spedizioni, le etichette per i prodotti e gli scaffali oppure per l’inventario dei cespiti aziendali

>Stampa on demand

Si stampa solo la quantità necessaria, evitando l’immagazzinamento di materiale prestampato che spesso va sprecato oppure si deteriora.

etichette con stampa in reverse
etichette con stampa in reverse

L’unico vincolo della tecnologia a trasferimento termico è la stampa monocromatica, ma con i ribbon colorati si possono ugualmente produrre etichette vivaci e di grande impatto comunicativo come potete vedere nel video

>> Nastri a trasferimento termico colorati per etichette favolose

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Creare etichette colorate con una stampante a trasferimento termico

Etichette trasparenti: una soluzione elegante ed economica

Come creare etichette originali e comunicative con la funzione INVERSE di ZebraDesigner

Il software ZebraDesigner offre una funzione molto utile per creare etichette esteticamente piacevoli e con messaggi comunicativi: la funzione INVERSE.

La stampa a trasferimento termico ha numerosi vantaggi, con l’unico limite di essere una metodologia di stampa monocromatica.

Per spezzare la monotonia di un’etichetta stampata con un unico colore (il colore del ribbon utilizzato per eseguire il trasferimento termico) ci viene in aiuto il processo di stampa in reverse

etichette con stampa in reverse
etichette con stampa in reverse

La funzione INVERSE consente la creazione di una zona negativa di qualsiasi dimensione sul layout della nostra etichetta.

Rappresentiamo con un esempio visivo il valore aggiunto realizzato con questa funzione.

Realizziamo il layout della nostra etichetta con testo immagini e forme come in figura

layout etichetta
layout etichetta

A questo punto clicchiamo sullo strumento Inverso inverse e tracciamo un’area intorno al testo che vogliamo evidenziare: il risultato sarà l’inversione del colore di tutti gli oggetti sottostanti la casella di inversione

testo in reverse

Possiamo creare diverse zone di inversione all’interno dell’etichetta. Ogni zona di inversione può essere ridimensionata a piacere attraverso i cursori di ridimensionamento posizionati sul perimetro della casella di inversione

etichetta

È possibile creare una zona di inversione anche su un’immagine, come in figura

etichetta a trasferimento termico

Questa funzione è utile per evidenziare informazioni dell’etichetta che devono essere messe in risalto:

  • etichette scaffale per evidenziare l’ubicazione
  • etichette spedizione per evidenziare il destinatario o il codice spedizione
  • nel mondo retail per evidenziare prezzi, sconti o promozioni o per realizzare etichette originali e con un efficace impatto visivo
  • in ambienti di produzione per mettere in risalto i dati più significativi

ATTENZIONE ad utilizzare la funzione Inverse sui codici a barre perché i lettori per decodificare un codice stampato in reverse necessitano di un’opportuna programmazione

codice a barre stampato in reverse
codice a barre stampato in reverse

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