Terminali portatili Android per il magazzino e la raccolta dati

Microsoft ha annunciato la fine del supporto di sistemi operativi installati sulla maggior parte dei dispositivi mobili per la raccolta dati automatica. Le date indicate in cui terminerà il supporto sono:

10 aprile 2018: Windows Embedded CE 6.0

9 luglio 2019 – Windows Embedded Handheld 8.1

14 gennaio 2020 – Windows Embedded Handheld 6.5

Le aziende che stanno utilizzando terminali portatili per l’identificazione e la tracciabilità con sistema operativo Windows CE o Windows Embedded Handheld dovrebbero iniziare a pianificare il futuro.

DATALOGIC FALCON X3

Programmare una strategia di migrazione con il giusto anticipo vi consentirà di arrivare preparati e con le idee chiare per adottare soluzioni con la tecnologia più adatta alle vostre esigenze.

Il cambiamento verso una nuova piattaforma è sempre un compito arduo, ma un’accurata analisi oggi certamente vi porterà un domani all’impiego di una soluzione alternativa senza devastanti interruzioni dei processi e dei flussi operativi aziendali

Effettuare la scelta migliore richiede una valutazione del software, del supporto, degli strumenti e delle risorse a disposizione.

Probabilmente il sistema operativo più flessibile, già adottato da diversi costruttori in molti terminali, potrebbe essere Android.

TC800 terminale per mgazzino

Android è un sistema operativo con il quale la maggior parte degli utenti ha già familiarizzato utilizzando smartphone e tablet, è facile da programmare ed è una piattaforma comune per un’ampia gamma di applicazioni offrendo un numero continuamente crescente di opzioni per gli sviluppatori

I brand più importanti che costruiscono terminali portatili per l’identificazione automatica, come Zebra, Datalogic, Honeywell hanno implementato Android come sistema operativo sia nei dispositivi più popolari che nei modelli di nuova generazione


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Android è stato implementato in terminali per il retail e ambienti non industriali, più leggeri e con dimensioni compatte, idonei per il punto vendita ma anche nei terminali robusti per gli ambienti più impegnativi come la logistica, i trasporti e le aziende di produzione.

Facciamo una panoramica sui modelli più diffusi attualmente in commercio

Zebra Touch TC51/56

I computer Touch51/56 sono palmari potenti con un design industriale robusto ed elegante. Sono dotati di un processore hexa-core super-efficiente e display da 5 pollici perfettamente leggibile anche all’aperto

Zebra TC51/56
Zebra TC51/56

Zebra MC3200

Disponibile in 3 modelli leggeri – a mattone, pistola e torretta che assicurano il massimo comfort per tutta la giornata in ogni operazione, dal conteggio di inventario allo stoccaggio, dal rifornimento al prelevamento gestito mediante comandi vocali.

mc3200
MC3200

Motorola MC9200

Il computer MC9200 è la nuova generazione della serie MC9000, lo standard di riferimento del settore per la mobilità nella gestione delle scorte e delle risorse negli ambienti più difficili, dalle aree di magazzino alle piattaforme di carico/scarico.

terminale zebra mc9200

Zebra TC800

Il TC8000 è lo straordinario computer mobile per magazzino di nuovissima generazione progettato per mettere il turbo alla produttività. In pratica, permette di risparmiare il 14% di tempo per lavoratore rispetto ai fattori di forma tradizionali. Il TC8000 riduce al minimo i movimenti grazie a un angolo di scansione che elimina quella tipica manovra che i vostri addetti devono eseguire migliaia di volte per inclinare il dispositivo in modo da visualizzare lo schermo.

TC800
TC800

Honeywell CT50

Il computer portatile Dolphin CT50 è stato pensato per utenti che svolgono lavori con mobilità elevata e ritmi di scansione impegnativi. Ha la praticità di uno smartphone in un formato tascabile e molto robusto, ideale per gli ambienti di lavoro difficili. L’imager 2D offre prestazioni di acquisizione dati all’avanguardia per codici a barre lineari e 2D

Honeywell ct50
Honeywell ct50

Honeywell Dolphin 75e

Il Dolphin 75e è caratterizzato da un design sottile, intuitivo ed estremamente versatile. È un computer palmare ideale per le aziende che necessitano di un unico dispositivo per operazioni differenti. Il dispositivo Dolphin 75e consente agli operatori di acquisire diversi tipi di informazioni rispetto ai dispositivi single-purpose tradizionali, come le letture di codici a barre lineari e bidimensionali, firme digitali e annotazioni sulle immagini. Questo permette di generare informazioni più dettagliate e più affidabili in meno tempo, in modo da ottimizzare la gestione dell’inventario, chiudere più vendite e migliorare il servizio ai clienti.

Honeywell 75e
Honeywell 75e

Honeywell ScanPal EDA50

Il dispositivo ibrido aziendale ScanPal EDA50 dell’Honeywell fornisce un’esperienza di utilizzo eccezionale per gli utenti finali, in particolare per gli operatori mobili in ambienti interni ed esterni che devono avere una visibilità in tempo reale sulle informazioni aziendali strategiche. Progettato per essere utilizzato ogni giorno e per l’intera giornata, ScanPal EDA50 consente a rappresentanti, personale di assistenza sul campo e operatori nel punto vendita di accedere, acquisire e inviare in tempo reale informazioni aziendali fondamentali

Intermec CN51

Il computer portatile Honeywell CN51 offre versatilità senza pari, grazie alla possibilità di scegliere tra i sistemi operativi Windows o Android su un unico dispositivo. È dotato di un potente processore multi-engine dual-core a 1,5 GHz, 1 GB RAM e 16 GB di memoria Flash. Ha un grande e luminoso display multi-touch WVGA da 4″ (10,16 cm) che offre lo spazio necessario all’acquisizione delle firme e all’uso di applicazioni basate principalmente su un’interfaccia utente grafica, per le quali lo schermo è di cruciale importanza.

intermec cn51
intermec cn51

Datalogic DL-AXIST

DL-AXIST è il nuovo PDA full touch con sistema operativo Android. Estremamente robusto è dotato di un brillante display HD full touch da 5 pollici, indicato per gestire applicazioni di tipo industriale sia in ambienti interni che esterni, grazie anche al rivestimento protettivo in gomma e allo schermo Corning Gorilla Glass 3.

Datalogic DL Axist
Datalogic DL Axist

È dotato di tecnologia imager 2D multi-purpose, che permette una facile e veloce acquisizione dei dati, anche su codici a barre ad alta densità.

Ing. Cristina Urbisaglia

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Codice 1D o codice 2D?

Un codice 1D o monodimensionale è composto da una sequenza di linee parallele di diverso spessore. Per ottenere prestazioni ottimali di lettura il codice dovrebbe essere stampato con il massimo contrasto, quindi codice nero su sfondo bianco. Inoltre devono essere rispettate le quiet zone (zone bianche) ai lati del codice per consentire una corretta interpretazione del codice da parte del lettore.

1D-barcode-vs-2D-barcodes

Esempi di codici a barre 1D sono: Codice 128, EAN,UPC, Interleaved 2 di 5, codice 39, GS1


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Cause frequenti di codici a barre illeggibili


Un codice bidimensionale ha solitamente la forma di un quadrato costituito da un insieme di piccoli quadrati bianchi e neri, un po’ come una scacchiera con una trama irregolare. Simbologie comuni di codici 2D sono: Datamatrix, QR Code, PDF417

I codici 2D sono in grado di memorizzare molti più dati di un codice a barre lineare.  Un elemento chiave di differenziazione nella scelta tra i due è la provenienza del dato da codificare. I codici a barre 1D sono limitati alla codifica di una stringa di massimo 20-25 caratteri e per associare le informazioni sul prodotto specifico hanno bisogno di fare riferimento a un database.

Diversamente i codici 2D sono in grado di memorizzare fino a 2.000 caratteri e quindi il codice stesso può contenere tutte le informazioni del prodotto senza fare riferimento a un database. Questo aspetto lo rende estremamente comodo per la tracciabilità e il controllo in applicazioni stand- alone, in cui non è possibile effettuare un accesso a database e al software gestionale dell’azienda.

E’ meglio l’utilizzo di un codice 2D o 1D? Dipende dall’applicazione. A seconda del compito che deve svolgere il codice, queste 2 forme di codici soddisfano esigenze diverse e ognuno ha i suoi vantaggi.

I codici 1D sono adatti per l’identificazione di prodotti le cui informazioni cambiano frequentemente. In questo caso il codice 1D che identifica il prodotto sarà l’elemento di collegamento al database che contiene i dati dinamici variabili sul prodotto, come ad esempio il prezzo, la descrizione,ecc…

I codici 2D invece, in virtù della capacità di codificare una gran quantità di caratteri, possono essere dei codici “parlanti” e quindi contenere tutte le informazioni necessarie all’identificazione del prodotto

Vediamo alcune applicazioni in cui può essere conveniente l’utilizzo di un codice 2D

codici a barre lineari e 2D> Spesso si vedono etichette che contengono molti codici lineari, oppure sullo stesso prodotto diverse etichette ognuna con il suo codice lineare.

Invece di utilizzare codici a barre multipli può essere opportuno utilizzare un singolo codice bidimensionale che rappresenti tutti i dati. I vantaggi di questa soluzione sono molteplici:

  • scansione di un singolo codice
  • operazione veloce e priva di errori: la scansione di codici lineari molto vicini richiede più attenzione nel puntamento del lettore
  • dimensione del codice estremamente ridotta

Nel settore medico, farmaceutico, elettromedicale dove la tracciabilità richiede molte informazioni l’implementazione di un  codice 2D offre sicuramente un vantaggio

> Poco spazio disponibile sul prodotto per la stampa di un’etichetta con codice lineare: in questo caso l’utilizzo di un codice 2D risolve certamente il problema legato alla dimensione del codice

> Programmi di fidelizzazione o campagne pubblicitarie. Un codice 2D non si limita a codificare informazioni alfanumeriche, ma può contenere indirizzi web, immagini, testi, quindi può veicolare una grande quantità e varietà di dati utili al consumatore che può leggere facilmente il codice con la telecamera del proprio smartphone

Come probabilmente vi siete già accorti, i codici QR sono diventati uno strumento di marketing onnipresente. Riviste, annunci pubblicitari, eventi, brochure hanno un codice QR che porta gli utenti al sito dell’azienda o ai link dei social media per fornire un’esperienza di visualizzazione che crea coinvolgimento, aspettativa e curiosità

> Inventario di magazzino. L’utilizzo di un codice 2D che codifica il prodotto, il lotto, la data, l’ubicazione del prodotto e qualsiasi altra informazione necessaria riduce gli errori e migliora la capacità di gestione dell’inventario. Inoltre la scansione con un lettore omnidirezionale consente agli addetti l’acquisizione del codice da qualsiasi angolazione velocizzando le operazioni logistiche

Per quanto riguarda la lettura di un codice è fondamentale considerare che un lettore di codice a barre laser o con tecnologia linear imager si limita a leggere solamente codici 1D.

lettore Zebra ds3608 rinforzato

Un lettore per codici bidimensionali è in grado di acquisire sia codici bidimensionali che codici monodimensionali, pertanto non dimenticate di selezionare per la lettura un dispositivo che sia in grado di decodificare il codice scelto

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6 domande fondamentali per la scelta del lettore di codice a barre

Come scegliere un lettore di codici a barre?

Sul nostro sito puoi trovare tanti modelli di lettori dei migliori brand internazionali

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Data logger per la misura della temperatura e dell’umidità

I data logger sono strumenti di piccole dimensioni per la misura della temperatura, dell’umidità, della pressione, della tensione, della corrente e di altre grandezze fisiche.

Sono dispositivi che registrano e memorizzano i dati in modo automatico campionati in determinato intervallo di tempo garantendo un’elevata sicurezza dei dati acquisiti.

data logger

Nella maggior parte dei casi i data logger sono dispositivi facili da configurare e  funzionano stand-alone, ovvero senza l’utilizzo di un PC

I settori di utilizzo sono svariati: Alimentare, Farmaceutico, Logistica, Trasporti, Laboratori, Produzione, Magazzini

Selezionare il data logger adatto alla propria esigenza applicativa può essere una scelta ardua, considerato il numero di produttori e modelli disponibili sul mercato.

Per rendere la selezione più semplice è bene focalizzarsi su alcune peculiari caratteristiche che rendono il dispositivo adatto alle proprie esigenze

>Intervallo di misura. Accertarsi che l’intervallo di misura dello strumento soddisfi le specifiche esigenze operative

>Risoluzione. Parametro rispetto al quale lo strumento può determinare se due misure sono differenti. Una risoluzione più elevata non significa necessariamente misure più accurate

> Precisione. A prescindere della grandezza che si dovrà misurare la precisione è un parametro essenziale negli strumenti di misura. Ad esempio, se si sta monitorando la temperatura dell’aria condizionata in un ufficio, la precisione di +/- 0,5 °C può essere accettabile, diversamente il monitoraggio della temperatura in un laboratorio di ricerca o di una cella di stoccaggio può richiedere una precisione maggiore dell’ordine di 0.2 °C.

Le specifiche di precisione variano ampiamente tra diversi tipi di data logger e una buona comprensione delle esigenze di precisione specifiche dell’applicazione vi aiuterà nella selezione del modello corretto.

Quando valutate la precisione assicuratevi di analizzare i grafici che indicano la precisione per l’intero campo di misura, non solo per un singolo valore. L’accuratezza della misura in un determinato intervallo di tempo può avere valori diversi nella parte alta e bassa del grafico

datalogger

> Memoria. Assicuratevi che il registratore abbia una capacità di memoria sufficiente per memorizzare i dati acquisiti nell’intervallo di tempo necessario. Esistono data logger a basso costo che memorizzano 6.000 misurazioni, sufficienti per alcune applicazioni, mentre per le situazioni dove è richiesta una registrazione prolungata nel tempo ci sono data logger con capacità di registrazione di oltre 1 milione di misurazioni

>Display. I data logger dotati di display consentono la verifica visiva ed immediata dei parametri di funzionamento e della batteria, eliminando la necessità di collegare il dispositivo a un computer per visualizzare le informazioni.

>Allarmi. Solitamente le soglie di allarme sono programmabili dall’utente e alcuni modelli sono dotati di led luminosi o display che indicano lo sforamento dei livelli stabiliti. I modelli più evoluti inviano la segnalazione degli allarmi via SMS o e-mail

>Alimentazione. I data logger sono dotati di batteria al litio a lunga durata. Le batterie possono essere sostituibili oppure monouso con un funzionamento a tempo limitato (utile nei trasporti di farmaci o cibo)

>Durata della batteria. La durata della batteria dipende da alcuni fattori, tra cui la frequenza e la durata di campionamento

datalogger per temperatura

> Classe di protezione. Se è necessaria l’implementazione in ambienti difficili occorre acquistare un dispositivo robusto in grado di sopportare condizioni estreme

>Software. Il software a corredo del data logger permette la configurazione dello strumento, ma anche l’analisi e la rappresentazione grafica dei dati raccolti, oltre che l’esportazione. Valutare la compatibilità con il proprio sistema operativo

datalogger software

>Opzioni di montaggio. I data logger sono tipicamente installati in una ampia varietà di ambienti e spazi: è consigliabile considerare le opzioni di montaggio disponibili per il modello specifico al fine di garantire implementazioni affidabili

>Pulsanti di Start e Stop. La presenza di pulsanti per l’avvio e l’arresto del data logger rendono certamente l’utilizzo del dispositivo più comodo ed immediato

Ora che abbiamo visto una sintesi delle caratteristiche principali di un data logger, sarebbe bene identificare i requisiti della propria applicazione con alcune semplici domande:

Quale grandezza dovete misurare? Dove? Per quanto tempo? Quanto spesso si dovete accedere ai dati monitorati? Preferisci raccogliere i dati collegando il data logger a PC oppure preferisci salvare i dati su Internet ed accedervi direttamente da qualsiasi dispositivo mobile, come uno smartphone o un tablet?

Sicuramente la risposta a queste domande vi aiuterà a ristringere la scelta fra i tanti modelli disponibili

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Come creare un file ZPL in modo semplice e veloce

In alcune procedure non è possibile utilizzare i driver di Windows per le stampanti Zebra ed il programmatore dovrà utilizzare i comandi diretti ZPL per la stampa delle etichette.

Inizialmente potrà sembra una impresa ardua per chi non si è mai cimentato nella programmazione con i comandi diretti ZPL e certamente il manuale di 1500 pagine non è incoraggiante.

In realtà esiste uno strumento Zebra che vi consente di risolvere il problema in pochissimi minuti senza dover conoscere il linguaggio di programmazione ZPL: il software ZebraDesigner.

stampante Zebra Zt410
stampante Zebra ZT410

Vediamo alcuni casi in cui vengono utilizzati i comandi diretti ZPL:

  • Direttive aziendali per impedire l’accesso ai driver di Windows da parte dell’operatore
  • Programmazione più a basso livello
  • Stampe di etichette da PLC
  • Stampe di etichette da AS 400

Prima di iniziare, dal sito del costruttore Zebra effettuare il download del software ZebraDesigner al seguente link:

ZebraDesigner

Eseguite il programma e create la vostra etichetta con testo, il codice a barre ed eventuali altri dati necessari.

etichetta con comandi ZPL


Per maggiori informazioni sull’ utilizzo del software approfondisci al seguente articolo

Come creare e stampare un’etichetta con ZebraDesigner


Una volta creata l’etichetta, premete il tasto stampa.

Nella nuova maschera che compare inserire quantità = 1 e spuntare la voce “ Print to File”:  questa funzione vi permetterà di generare il file ZPL dell’etichetta appena disegnata dopo aver premuto il tasto stampa.

Salvate il file con estensione “. prn “ sul vostro PC e apritelo con un editor di testo tipo il blocco note.

comandi ZPL
comandi ZPL

Come potete notare otterrete l’etichetta con tutti i comandi ZPL e a questo punto potete approfondire direttamente dal manuale ZPL solo i comandi presenti nel file.

NOTA BENE i comandi ZPL sono i 2 caratteri preceduti dal simbolo “^ ” , come ad esempio ^XA, ^MM, ^FD

Adesso copiate questo file nella vostra procedura ed utilizzatelo come spool verso la stampante: il risultato che otterrete è l’etichetta precedentemente disegnata con il software ZebraDesigner.

Andrea Capponi

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